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Yen in caduta, Tokyo: non escludiamo opzioni contro speculazioni

Yen in caduta, Tokyo: non escludiamo opzioni contro speculazioniRoma, 6 set. (askanews) – Il governo del Giappone non esclude “alcun mezzo possibile” per affrontare il problema dell’eccessivo deprezzamento dello yen, oggi sceso a quota 147 sul dollaro, perché non lo ritiene spiegabile con i fondamentali dell’economia. L’ha affermato il viceministro delle Finanze con delega agli affari internazionali Masato Kanda a margine di una conferenza, segnalando che Tokyo guarda con “alto grado di nervosismo” i movimenti speculativi che stanno interessando la valuta nipponica.

“Le fluttuazioni eccessive dei tassi di cambio portano incertezza alle imprese e alle famiglie e hanno un impatto negativo sull’economia. Se questa tendenza continuerà, non escluderemo alcun mezzo possibile per prendere misure adeguate ad affrontare questo problema”, ha detto Landa commentando il fatto che oggi negli scambi lo yen è caduto al livello più basso da novembre dello scorso anno. “Stiamo assistendo – ha continuato – a movimenti speculativi che non possono essere spiegati dai fondamentali. Osserviamo la situazione con un alto grado di nervosismo”. La posizione assunta da Kanda, che è uno dei più importanti funzionari del governo nipponico in campo finanziario, è stata ribadita anche dal capo di gabineto Hirokazu Matsuno, che fa da portavoce dell’esecutivo. “È importante che i tassi di cambio rimangano stabili e fluttuazioni eccessive non sono desiderabili poiché aumentano l’incertezza delle attività commerciali e possono avere un impatto negativo sull’economia”, ha spiegato. “Come governo – ha continuato – monitoreremo attentamente le tendenze del mercato dei cambi con un elevato senso di urgenza e adotteremo risposte adeguate alle fluttuazioni eccessive senza escludere tutte le opzioni”.

Usa cercano “informazioni” su nuovo chip smartphone Huawei

Usa cercano “informazioni” su nuovo chip smartphone HuaweiRoma, 6 set. (askanews) – Gli Stati uniti stanno lavorando per avere “più informazioni” sul nuovo chip sviluppato dalla cinese SMIC e inserito negli smartphone Huawei, società colpita pesantemente da restrizioni da parte di Washington, considerato una svolta nella capacità del gruppo cinese di produrre apparecchi con semiconduttori all’avanguardia. L’ha affermato in una conferenza stampa il consigliere di sicurezza nazionale della Casa bianca Jake Sullivan.

Huawei ha presentato un nuovo smartphone – Mate 60 Pro – che si giova delle performance di un nuovo chip 5G denominato Kirin 9000 e sviluppato dalla Semiconductor Manifacturing International Corporation (SMIC), una compagnia parzialmente di proprietà dello stato cinese. Il processore sarebbe iul primo in Cina a utilizzare la tecnologia più avanzata da 7 nanometri di SMIC, il che ha suggerito agli esperti che vi sia stato un balzo in avanti in campo tecnologico sulla produzione dei chip. Questa avanzata, tuttavia, va contro le aspettative di Washington che dal 2019 ha limitato l’accesso di Huawei a strumenti e tecniche di produzione dei chip.

In una conferenza stampa, Sullivan è stato interpellato su questa evoluzione. “In termini di caratterizzazione del chip in questione – ha detto – è qualcosa su cui dobbiamo ottenere maggiori informazioni prima di fare commenti definitivi”. La capacità di SMIC di ottenere la tecnologia da 7 nanometri ha trasmesso una certa urgenza in Occidente e in particolare negli Usa, che vogliono mantenere su Pechino un rassicurante vantaggio. Al momento la tecnologia up-to-date è quella da 4 nanometri, usata nelle ultime versioni di iPhone della Apple, ma il nuovo iPhone 15 – che dovrebbe essere presentato a breve – dovrebbe contenere un chip da 3 nanometri sviluppato dal gigante taiwanese TSMC.

Cina, alcuni ministeri vietano a dipendenti di usare l’iPhone

Cina, alcuni ministeri vietano a dipendenti di usare l’iPhoneRoma, 6 set. (askanews) – Dopo che gli Stati uniti hanno possto restrizioni su alcuni campioni tech cinesi, a partire da Huawei, anche Pechino comincia a muoversi. Alcuni ministeri della Repubblica popolare cinese hanno vietato ai loro dipendenti di utilizzare gli iPhone della Apple, il gigante Usa, citando rischi per la sicurezza nazionale. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.

L’ordine è stato impartito il mese scorso ai dipendenti dei ministeri i cui portafogli sono focalizzati su investimenti, commercio e affari internazionali, secondo cinque fonti separate interpellate dal SCMP. Le misure sarebbero mirate ad eliminare i rischi percepiti per la sicurezza nazionale derivanti dall’utilizzo di dispositivi di telecomunicazione realizzati da una società statunitense, hanno detto le fonti. Si ritiene che un divieto simile sia in vigore da anni per alcuni enti governativi, ma l’ultima ordinanza lo ha ampliato.

I dipendenti di questi ministeri hanno tempo fino alla fine di questo mese per passare ad altri marchi di telefoni per uso lavorativo, ha detto una fonte. L’ordinanza riguarda solo l’iPhone, progettato in California, e non riguarda altri smartphone di marche straniere, secondo le fonti.

Divieti simili sono stati imposti da Washington e dai suoi alleati sui dispositivi di telecomunicazione cinesi. L’amministrazione Biden ha vietato le apparecchiature elettroniche dei giganti tecnologici cinesi Huawei e ZTE dal novembre 2021 allo scopo di “proteggere il popolo americano dalle minacce alla sicurezza nazionale che coinvolgono le telecomunicazioni”.

Immobiliare Cina, Country Garden prende tempo per affrontare debito

Immobiliare Cina, Country Garden prende tempo per affrontare debitoRoma, 5 set. (askanews) – Il fatto di aver evitato il default sulle obbligazioni da due dollari, per un totale di 22,5 milioni di dollari, non mette il gigante immobiliare cinese Country Garden al riparo vista la raffica di scadenze per miliardi di dollari che attendono nei prossimi mesi lo sviluppatore.

Country Gardern – secondo quanto riferisce il South China Morning Post – ha per i prossimi 12 mesi in scadenza qualcosa come 109 miliardi di yuan (14 miliardi di euro) di passività da rimborsare. Il pagamento odierno è venuto a coprire una scadenza, prevista per domani, rispetto a un periodo di grazia che era stato accordato rispetto a pagamenti originariamente dovuti entro il 6 agosto rispetto ai etentori di bond in scadenza nel febbraio 2026 (490 milioni di dollari) e ad agosto 2030 (500 milioni di dollari).

La compagnia, inoltre, ha emesso – secondo una comunicazione alla Borsa di Hong Kong – qualcosa come 350,6 milioni di nuove azioni, pari a una quota dell’1,27 per cento, per una valutazione di 270 milioni di dollari di Hong Kong (32 milioni di euro) per ripagare un singolo debito a Kingboard Holdings – promotore immobiliare del territorio semiautonomo – del valore di 318,8 milioni di dollari di Hong Kong (37,7 milioni di euro). Ripagare questi debiti, per Country Garden, rappresenta un modo per prendere tempo in modo da riorganizzare il suo debito. In questo senso è andato anche l’accordo ottenuto dai creditori nel weekend per spalmare in diverse scadenze su tre anni il pagamento di un bond da 4 miliardi di yuan (515 milioni di euro) che sarebbe dovuto arrivare a maturazione sabato.

Country Garden ha dichiarato la scorsa settimana di aver registrato una perdita netta record per i primi sei mesi del 2023 da 48,9 miliardi di yuan (6,2 miliardi di euro). Nello spesso periodo dello scorso anno, la compagnia registrava un utile netto di 612 milioni di yuan (77.6 milioni di euro). Il suo saldo di cassa si è ridotto del 21% a 101,12 miliardi di yuan (12,8 miliardi di euro) rispetto a 123,48 miliardi di yuan (15,6 miliardi di euro) di un anno fa.

Cina, fiducia in calo: indice PMI servizi Caixin scende

Cina, fiducia in calo: indice PMI servizi Caixin scendeRoma, 5 set. (askanews) – L’attività dei servizi in Cina è cresciuta al ritmo più lento ad agosto del 2023. Lo mostra il sondaggio diffuso oggi da Caixin/Standard and Poor’s Global, che colloca l’indice dei responsabili degli acquisti di servizi (PMI) a 51,8 punti rispetto ai 54,1 punti di luglio.

E’ il livello più basso da dicembre dello scorso anno, quando la Cina era ancora impelagata nella crisi Covid-19, gestita con duri lockdown e quindi con un effetto molto pesante sull’economia. Per l’indice PMI Caixin/S&P Global la soglia dei 50 punti separa l’espansione dalla contrazione dell’attività.

Il dato appare sostanzialmente in linea con il PMI ufficiale dei servizi pubblicato la scorsa settimana, che ha mostrato che il settore ha continuato a tendere al ribasso. Anche il numero record di viaggi in treno e gli incassi stellari al botteghino durante l’estate non sono riusciti a far salire le letture. Sebbene sia il PMI manifatturiero ufficiale che quello di Caixin abbiano superato le aspettative del mercato e abbiano mostrato un aumento da luglio ad agosto, il rallentamento dell’attività dei servizi continua a pesare sull’economia in un contesto di domanda fiacca e di recessione immobiliare.

Il PMI composito Caixin/S&P, che comprende sia l’attività manifatturiera che quella dei servizi, è sceso a 51,7 da 51,9 di luglio, segnando l’ottavo mese consecutivo di espansione, sebbene il più debole da gennaio. Pechino ha varato una serie di misure negli ultimi mesi per rilanciare la crescita, con la banca centrale e il principale regolatore finanziario la scorsa settimana che hanno allentato alcune regole sui prestiti per aiutare gli acquirenti di case.

Secondo il PMI dei servizi Caixin, l’aumento dei nuovi ordini nel settore dei servizi è stato inferiore alla media osservata fino ad oggi per il 2023, in parte a causa della domanda estera più debole. La fiducia delle imprese per le prospettive a 12 mesi ha raggiunto il livello più basso su nove mesi.

Batterie, sudcoreana POSCO firma accordo per grafite dal Madagascar

Batterie, sudcoreana POSCO firma accordo per grafite dal MadagascarRoma, 4 set. (askanews) – Il gigante dell’acciaio sudcoreano POSCO International ha comunicato oggi di aver firmato due accordi iniziali con una società mineraria canadese e una australiana per l’approvvigionamento di un materiale chiave per batterie secondarie dal Madagascar.

In base al memorandum d’intesa (MOU) firmato il 28 agosto con la canadese NextSource Materials, POSCO International co-investirà nell’estrazione di grafite presso la miniera di Molo gestita dal partner canadese. Si prevede che l’accordo iniziale aiuterà POSCO International a garantire 30mila tonnellate di grafite naturale, o 15mila tonnellate di grafite sferica, su base annua per 10 anni. Il prodotto sarà poi fornito a POSCO Future M, il produttore di materiali per batterie del gigante dell’acciaio POSCO.

La miniera Molo è considerata una delle miniere più importanti del Madagascar, con circa 22 milioni di tonnellate di riserve di grafite. Nel febbraio di quest’anno è stato istituito un sistema di produzione con una capacità annua di 17mila tonnellate e sono iniziate le operazioni commerciali, e dal 2026 in poi sarò possibile produrre più di 150mila tonnellate di grafite all’anno. POSCO International ha inoltre firmato un protocollo d’intesa separato con Black Rock Mining, in base al quale parteciperà all’offerta dei diritti delle miniere australiane ed esplorerà un potenziale accordo di riscatto per aumentare la fornitura di grafite a 60mila tonnellate all’anno.

Sulla base dei due accordi, POSCO International prevede di poter stabilire ogni anno una catena di fornitura stabile per circa 90mila tonnellate di grafite, un materiale chiave utilizzato per realizzare gli anodi, uno dei quattro componenti principali delle batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici.

Inaugurato padiglione italiano a Smart China Expo 2023

Inaugurato padiglione italiano a Smart China Expo 2023Roma, 4 set. (askanews) – Si è tenuta oggi, presso lo Yuelai International Conference and Exhibition Center di Chongqing, la cerimonia di inaugurazione del Padiglione Italia alla Smart China Expo 2023.

Lo spazio espositivo di 242 metri quadrati, curato congiuntamente dal Consolato Generale d’Italia a Chongqing e dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, ospita al suo interno 11 tra le realtà imprenditoriali attive in Cina maggiormente rappresentative dell’elevato livello tecnologico dell’industria italiana. Presente all’evento Console Generale d’Italia a Chongqing, Fabio Schina, il quale ha espresso la propria soddisfazione per la partecipazione italiana all’importante manifestazione fieristica. “La Smart China Expo senza dubbio costituisce, non solo per quel che riguarda il Sud-ovest ma a livello nazionale, un palcoscenico di grandissimo rilievo nell’ambito dell’innovazione e dell’hi-tech, tra i campi prioritari della cooperazione italo-cinese”, ha riferito Schina, che ha assunto il proprio incarico a Chongqing lo scorso 28 agosto.

“La Smart China Expo rappresenta senza dubbio un’occasione preziosa per dare massima visibilità alle nostre aziende già attive nel Sud-ovest o interessate a esplorare le opportunità offerte da questa dinamica regione”, ha fatto sapere il Presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina Paolo Bazzoni, che ha ricordato l’impegno della CCIC nel dare impulso agli investimenti italiani nel Sud-ovest. Al taglio del nastro hanno inoltre preso parte diversi rappresentanti delle autorità locali, i quali hanno speso parole di apprezzamento sulle relazioni sino-italiane nel settore della scienza e dell’innovazione tecnologica.

La Cina sempre più forte nel mercato delle auto elettriche

La Cina sempre più forte nel mercato delle auto elettricheRoma, 4 set. (askanews) – Le mani della Cina sull’auto elettrica: secondo quanto ha rilevato il Nikkei, le compagnie cinesi hanno ampliato la presenza in una serie di mercati, a partire da quello dei veicoli elettrici e delle batterie.

Il Nikkei ha esaminato le quote di mercato di 63 prodotti finali, servizi, componenti fondamentali e materiali indispensabili all’attività economica globale. Tra i primi cinque leader di mercato in ciascuna categoria, nel 2022 le aziende cinesi hanno ampliato le proprie quote di mercato rispetto all’anno precedente per veicoli elettrici, materiali per batterie, display a cristalli liquidi e altri 15 prodotti e servizi chiave.

Le aziende cinesi hanno inoltre conquistato quote superiori al 30% in 13 di questi mercati. La presenza di aziende cinesi è particolarmente evidente nei veicoli elettrici e nei mercati correlati. Sebbene Tesla nel 2022 detenesse la fetta più grande del mercato dei veicoli elettrici col 18,9%, tre produttori cinesi controllavano una quota combinata maggiore, il 27,7%. La quota di Tesla quell’anno è stata inferiore di 3,4 punti percentuali rispetto al 2021. La cinese BYD, invece, ha conquistato la seconda quota maggiore, l’11,5%, rispetto al precedente 6,9%.

Quattro dei cinque principali produttori di isolanti per batterie agli ioni di litio, utilizzati nei veicoli elettrici e in altri prodotti, sono cinesi che detengono una quota combinata del 63%. Nel mercato delle batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici, BYD ha ampliato la propria quota dal 7,7% al 14,4%. BYD e altri produttori cinesi insieme si sono assicurati una quota superiore al 60%.

Country Garden vola in borsa, dopo Ok creditori a spalmare pagamenti

Country Garden vola in borsa, dopo Ok creditori a spalmare pagamentiRoma, 4 set. (askanews) – I titoli dello sviluppatore immobiliare cinese in difficoltà Country Garden sono volati oggi in borsa, crescendo di circa il 19 per cento, dopo che nel weekend i creditori hanno concordato sul piano di ristrutturazione del pagamento dell’obbligazione in valuta cinese che doveva scadere sabato.

Country Garden, uno dei giganti del settore immobiliare cinese, è in grave crisi di liquidità e si muove in un mercato, quello immobiliare, che sta vivendo una situazione critica con rischi concreti di contagio anche per il settore finanziario. I creditori nel weekend hanno deciso di spalmare in diverse scadenze su tre anni il pagamento di un bond da 4 miliardi di yuan (515 milioni di euro) che sarebbe dovuto arrivare a maturazione sabato. Una boccata d’ossigeno per la compagnia, che oggi è arrivata a vedere aumentato il suo titolo sulla borsa di Hong Kong fino al 19 per cento, dopo che quest’anno questo ha perso più del 50 per cento del valore.

Country Garden ha dichiarato la scorsa settimana di aver registrato una perdita netta record per i primi sei mesi del 2023 da 48,9 miliardi di yuan (6,2 miliardi di euro). Nello spesso periodo dello scorso anno, la compagnia registrava un utile netto di 612 milioni di yuan (77.6 milioni di euro). Il suo saldo di cassa si è ridotto del 21% a 101,12 miliardi di yuan (12,8 miliardi di euro) rispetto a 123,48 miliardi di yuan (15,6) di un anno fa. L’indebitamento della compagnia pari a 1.190 miliardi di yuan (150,8 miliardi di euro, anche se questo è sceso del 3,3% rispetto a un anno fa. I debiti con scadenza inferiore a un anno, sono aumentati del 31% a 69,52 miliardi di yuan (8,8 miliardi di euro).

Il presidente della società Mo Bin ha recentemente dichiarato che “se la performance finanziaria del gruppo continua a peggiorare in futuro, il gruppo potrebbe non essere in grado di rispettare gli impegni finanziari, il che potrebbe comportare il default di questi prestiti e il default incrociato di alcuni altri prestiti. All’inizio di agosto Country Garden ha mancato il rimborso di due cedole obbligazionarie Usa per un valore di 22,5 milioni di dollari, e successivamente ha sospeso la negoziazione di 11 obbligazioni onshore, suscitando preoccupazioni per una nuova crisi per il settore immobiliare cinese.

Crisi immobiliare Cina, Contry Garden perde 6,2 mld euro in semestre

Crisi immobiliare Cina, Contry Garden perde 6,2 mld euro in semestreRoma, 30 ago. (askanews) – Il gigante immobiliare cinese a rischio fallimento Country Garden ha dichiarato oggi alla Borsa di Hong Kong di aver registrato una perdita netta record per i primi sei mesi da 48,9 miliardi di yuan (6,2 miliardi di euro).

Nello spesso periodo dello scorso anno, la compagnia registrava un utile netto di 612 milioni di yuan (77.6 milioni di euro). Il suo saldo di cassa si è ridotto del 21% a 101,12 miliardi di yuan (12,8 miliardi di euro) rispetto a 123,48 miliardi di yuan (15,6) di un anno fa. La compagnia è alle prese con i mancati pagamenti delle cedole e ha chiesto una proroga del rimborso delle obbligazioni onshore.

Si trova di fronte a una grave crisi di liquidità a fronte di un indebitamento pari a 1.190 miliardi di yuan (150,8 miliardi di euro, anche se questo è sceso del 3,3% rispetto a un anno fa. I debiti con scadenza inferiore a un anno, sono aumentati del 31% a 69,52 miliardi di yuan (8,8 miliardi di euro). La situazione di Country Garden s’inquadra in un momento critico per il mercato immobiliare cinese, che è stato uno dei motori del successo economico della Repubblica popolare.

Il presidente della società Mo Bin ha dichiarato che “se la performance finanziaria del gruppo continua a peggiorare in futuro, il gruppo potrebbe non essere in grado di rispettare gli impegni finanziari di questi prestiti, il che potrebbe comportare il default di questi prestiti e il default incrociato di alcuni altri prestiti.” In precedenza, Country Garden aveva annunciato un progetto di finanziamento azionario per raccogliere circa 270 milioni di dollari di Hong Kong emettendo circa 350,6 milioni di azioni a 0,77 dollari di Hong Kong ciascuna.

A inizio di questo mese Country Garden ha mancato il rimborso di due cedole obbligazionarie Usa per un valore di 22,5 milioni di dollari, e successivamente ha sospeso la negoziazione di 11 obbligazioni onshore, suscitando preoccupazioni per una nuova crisi per il settore immobiliare cinese. Deve ancora affrontare i rimborsi entro un periodo di grazia di 30 giorni che terminerà la prossima settimana. Anche una delle sue grandi obbligazioni onshore scade questo sabato e sarà effettivamente dovuta lunedì prossimo. La società sta inoltre cercando l’approvazione in un incontro con gli obbligazionisti per una proposta di estensione del periodo di grazia per l’obbligazione onshore a 40 giorni. Oggi le azioni di Country Garden sono scese del 3,3% a 88 centesimi di Hong Kong, aggiungendo una perdita del 67% da inizio anno.