Cina attacca Usa-G7: piegano ai loro interessi norme internazionali
Cina attacca Usa-G7: piegano ai loro interessi norme internazionaliRoma, 11 mag. (askanews) – Pechino ha accusato oggi i paesi del G7 e l’Occidente di ipocrisia: mentre, infatti, richiama la Cina al rispetto delle norme internazionali, le ignora per sé e vuole imporre un ordine internazionale che sia favorevole esclusivamente ai suoi interessi.
Tra il 19 e il 21 maggio a Hiroshima i leader del G7 s’incontreranno per il summit annuale, quest’anno sotto la presidenza giapponese, e si prevede che dal vertice esca anche un richiamo al rispetto dell’ordine internazionale basato sulle regole alla Cina in relazione alla questione di Taiwan. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, rispondendo a una domanda in merito, ha lanciato un duro attacco all’Occidente e al Giappone. “Prima di discutere le regole internazionali, dobbiamo chiarire cosa siano esattamente le regole internazionali: per la stragrande maggioranza dei paesi del mondo, le regole internazionali consistono nelle norme di base che disciplinano le relazioni internazionali basate sugli scopi e sui principi della Carta delle Nazioni unite e tutti i paesi devono rispettarle”, ha detto Wang, accusando il G7 di non citare quasi mai questo documento, ma invece di continuare a “parlare di “democrazie” e del cosiddetto “ordine internazionale basato su regole””.
Quando il G7 usa queste formule, ha accusato il portavoce cinese, “intende le regole occidentali che tracciano linee di demarcazione secondo ideologie e valori e le regole di una piccola cerchia (di paesi) dominata dagli Stati Uniti e dal G7: queste regole servono gli interessi acquisiti di pochissimi paesi, a partire da quelli del G7, invece che gli interessi comuni della comunità internazionale”. Wang ha inoltre accusato i paesi del G7, a partire dagli Stati uniti, di aver violato “costantemente” le regole internazionali. “Negli ultimi anni, gli Stati Uniti si sono allontanati da 17 organizzazioni e trattati internazionali, tra cui l’UNESCO e l’Accordo di Parigi. Gli Usa hanno spiato indiscriminatamente i paesi di tutto il mondo, non da ultimo i suoi alleati del G7, paesi fortemente corazzati diplomaticamente, e hanno applicato la coercizione economica e l’interferenza militare. Gli Stati Uniti hanno palesemente invaso l’Afghanistan, l’Iraq e la Siria e altri paesi che sono più piccoli e più deboli degli Usa, uccidendo e sfollando decine di milioni di civili innocenti. Quando si tratta di regole internazionali, il posto degli Stati Uniti è sul banco degli imputati. Non è nella posizione di puntare il dito contro altri paesi” ha precisato Wang.
Per questo motivo, “la prima cosa che gli Stati Uniti e il Giappone possono fare, come membri del G7, sarebbe pagare i loro arretrati alle Nazioni unite, ritirare le truppe che occupano illegalmente la Siria, smettere di insistere sullo scarico di acqua contaminata dal nucleare nell’oceano, smettere di incitare alla divisione e allo scontro e smettere di usare le regole internazionali come pretesto per perseguire primati ed interessi egoistici”.