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Xi: Europa sia autonoma da Usa; Macron risponde: aiutaci su Ucraina

Xi: Europa sia autonoma da Usa; Macron risponde: aiutaci su Ucraina




Xi: Europa sia autonoma da Usa; Macron risponde: aiutaci su Ucraina




















Roma, 6 apr. (askanews) – Mentre sul fianco orientale la Cina sconta un’accresciuta pressione statunitense attorno alla questione di Taiwan, tenta di evitare l’accerchiamento geopolitico mantenendo aperto il dialogo con l’estremo opposto del continente euroasiatico: l’Europa. E chiede che questa esprima “un’autonomia strategica” (dagli Stati uniti), ricevendo dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in visita congiunta a Pechino, la richiesta di contribuire a un processo di pace in Ucraina esercitando la propria influenza sulla Russia.

E’ stata, questa, una giornata importante per Pechino, che ha visto due summit bileterali tra il presidente Xi Jinping e Macron, da un lato, e tra Xi e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, oltre a un incontro trilaterale. Ma è stata anche la giornata in cui si sono ufficializzati – sempre a Pechino – i risultati della mediazione che ha portato da oggi al ripristino delle relazioni tra Arabia saudita e Iran, acerrimi nemici per decenni nel mondo islamico, in un miracolo diplomatico che rafforza il prestigio cinese. Tutto ciò mentre lo Stretto di Taiwan e le sue immediate vicinanze sono piuttosto affollati di navi da guerra, sia cinesi che americane, all’indomani dell’incontro a Los Angeles tra la presidente taiwanese Tsai Ing-wen e il presidente della Camera dei rappresentanti Usa Kevin McCarthy, che ha fatto infuriare Pechino, pur non portando a una reazione dura come quella alla visita dell’allora speaker della Camera Usa Nancy Pelosi otto mesi fa.

Dal punto di vista di Pechino, è evidentemente in corso una sfida strategica a distanza con gli Stati uniti, in cui le diverse regioni del mondo rischiano di dover fare una scelta di campo. L’Europa oggi si è presentata alla Grande Sala del Popolo con le facce di Macron – considerato una colomba nell’attuale contesto geopolitico – e di von der Leyen, dopo che negli ultimi mesi si erano già recati in Cina il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il premier spagnolo Pedro Sanchez.

Macron ha detto a Xi di contare su di lui per “riportare la Russia alla ragione”, rispetto all’invasione dell’Ucraina. E von der Leyen ha chiesto al presidente cinese – che dopo la presentazione di un “position paper” sul conflitto è andato a incontrare il leader russo Vladimir Putin – di sentire anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Xi ha risposto che, quando ci saranno le condizioni, intende parlare con il leader di Kiev. Sul tema della pace in Ucraina, Xi ha di fatto ripetuto la formula cinese – enunciata nel “position paper” – che prevede sia il rispetto della sovranità e integrità territoriale di tutti paesi, ma anche la considerazione per le “legittime preoccupazioni di sicurezza” di tutti (e, nello specifico della crisi ucraina, quelle di Mosca rispetto all’espansione della Nato). Mentre von der Leyen ha ribadito il suo sostegno per il piano di pace di Zelensky, che prevede tra l’altro il ritiro russo, anche dalla Crimea, e la creazione di un tribunale speciale per i crimini di guerra. Inoltre, la leader europea ha chiarito che un eventuale sostegno militare, “sia diretto sia indiretto”, all’invasore russo sarebbe una “chiara violazione della legge internazionale” e danneggerebbe i rapporti Ue-Cina. Apprezzamento, invece, è stato espresso da von der Leyen per la contrarietà di Pechino rispetto non solo all’uso di armi nucleari, ma anche alla minaccia di utilizzarle.

Dal punto di vista cinese, invece, è stata evidenziata la necessità che l’Europa agisca come un attore autonomo, non vincolato a paesi terzi nei rapporti con Pechino. “La Cina sostiene l’Europa del raggiungimento dell’autonomia strategica e afferma che la relazione Cina-Europa non può essere sottoposta o controllata da terze parti”, ha detto Xi. Gli ha sostanzialmente risposto Macron, segnalando la centralità della questione ucraina per l’Europa: “Un’architettura di sicurezza dell’Europa è impossibile finché l’Ucraina rimarrà occupata”. Il rapporto con l’Europa, grande e ricco mercato, è cruciale per la Cina. La situazione deteriorata con gli Stati uniti, che stanno sostenendo un riarmo dei propri alleati regionali (Giappone e Corea del Sud) e rafforzando la propria presenza aumentando le basi militari nelle Filippine, in vista di un possibile showdown a Taiwan (a sua volta sempre più armata da Washington) o di ulteriori tensioni nel conteso Mar cinese meridionale, mettono la Cina a rischio accerchiamento anche rispetto alle supply-chain. Un asse più compatto con Mosca non sarebbe sufficiente a controbilanciare la situazione. Quindi, dal punto di vista cinese, il canale euroasiatico, che Xi punta ad aprire dal suo primo mandato con l’iniziativa Belt and Road, deve restare aperto. In questa partita, però, entra anche la variabile economica. La relazione Ue-Cina, ha chiarito von der Leyen, è “estesa e complessa” con un “impatto significativo sulla prosperità e sicurezza di entrambi”. L’Europa è il primo mercato d’esportazione per la Cina, mentre la Cina è la terza destinazione per l’export Ue. Il giro d’affari è stato di 2,3 miliardi di euro al giorno nel 2022. Ma nello stesso tempo è “un bilancio commerciale squilibrato” e nell’ultimo decennio il deficit commerciale a favore di Pechino è più che triplicato. Tale situazione – ha spiegato ancora von der Leyen – va affrontata, anche alla luce del fatto che in Cina vengono messe in atto pratiche “inique” che impediscono l’accesso al mercato. Ma, mentre c’è chi pensa che questo debba portare a un “decoupling”, un “disaccoppiamento”, con la Cina, von der Leyen ha detto di “dubitare che possa essere una soluzione possibile o desiderabile”. Invece va adottata una strategia di contenimento del rischio nei diversi settori, intraprendendo la strada del dialogo e della diplomazia. In questo senso, le due parti hanno deciso una ripresa del dialogo economico ad alto livello.

Von der Leyen: Xi sentirà Zelensky quando ci saranno condizioni

Von der Leyen: Xi sentirà Zelensky quando ci saranno condizioni




Von der Leyen: Xi sentirà Zelensky quando ci saranno condizioni – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha assicurato, nei colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron e con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che intende sentire il leader ucraino Volodymyr Zelensky per promuovere la ripresa di colloqui di pace con la Russia. Lo ha riferito la numero uno dell’esecutivo europeo in una conferenza stampa dopo l’incontro trilaterale.

“Ho incoraggiato il presidente Xi a contattare il presidente Zelensky, so dalle mie telefonate che il presidente Zelensky l’ha chiesto, anche pubblicamente, ed è stato interessante sentire che il presidente Xi ha ribadito la sua volontà a parlargli quando le condizioni e il momento lo consentiranno”, ha detto van der Leyen rispondendo a una domanda. “La posizione della Cina è cruciale per l’Unione europea. Come membro del Consiglio di sicurezza Onu la Cina ha una grande responsabilità e noi ci attendiamo che la Cina svolga questo compito promuovendo una giusta pace che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha detto ancora la leader dell’esecutivo europeo.

Von der Leyen ha anche segnalato di aver “sottolineato nell’incontro che sono fermamente favorevole al piano di pace del presdidente Zelensky”, ma ha riferito di aver “accolto favorevolemente alcuni dei principi posti dalla Cina. In particolare in relazione alla sicurezza nucleare e alla diminuzione del rischio nucleare e le affermazioni della Cina sull’inaccettabilità dell’uso delle armi nucleari o delle minacce d’uso delle armi nucleari”. Van der Leyen ha anche detto che nell’Ue si conta “anche sul fatto che la Cina non fornisca alcun aiuto militare alla Russia né direttamente né indirettamente, perché armare l’aggressore sarebbe contro la legge internazionale e danneggerebbe significativamente le nostre relazioni”.

Cina: accordo Iran-Arabia saudita esempio di come risolvere conflitti

Cina: accordo Iran-Arabia saudita esempio di come risolvere conflitti




Cina: accordo Iran-Arabia saudita esempio di come risolvere conflitti – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – La normalizzazione delle relazioni tra Arabia saudita e Iran, sancita formalmente oggi a Pechino con la benedizione cinese, rappresenta un “esempio importante ai paesi di tutto il mondo per risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la consultazione”. L’ha affermato il ministro degli Esteri di Pechino Qin Gang, incassando una vittoria diplomatica che aumenta lo standing di Pechino e ne accresce l’influenza in Medio Oriente.

I ministri degli Esteri della Repubblica islamica d’Iran e dell’Arabia Saudita – rivali storiche in Medio Oriente nel mondo islamico, l’una rappresentante del mondo sciita l’altra di quello sunnita – hanno avuto colloqui bilaterali per la prima volta dal 2016, al termine dei quali hanno firmato una dichiarazione congiunta con la quale sono stati ristabiliti con decorrenza immediata i rapporti bilaterali. Il principe saudita Faisal bin Farhan al Saud e il ministro iraniano Hossein Amir-Abdollahian si sono incontrati a Pechino facendo seguito all’accordo raggiunto con la mediazione cinese il mese scorso per ripristinare le relazioni diplomatiche durante colloqui di livello inferiore.

Qin Gang ha affermato che, dopo i colloqui di marzo, “in base al consenso raggiunto tra il presidente Xi Jinping e i leader di Arabia Saudita e Iran, e con gli sforzi congiunti di Cina, Arabia Saudita e Iran, il dialogo Arabia Saudita-Iran-Cna ha ottenuto risultati importanti”. Da allora, sia Riad sia Teheran hanno ulteriormente espresso la loro “buona volontà per la riconciliazione, hanno condotto buone interazioni ad alto livello e hanno dimostrato pienamente il loro atteggiamento costruttivo e sincero”, ha detto ancora Qin.

Il ministro cinese ha affermato che il miglioramento delle relazioni Arabia Saudita-Iran ha tre vantaggi. Il primo è “quello di fornire una garanzia più forte per il mantenimento della pace e della stabilità regionali, che è di grande importanza per rafforzare l’unità e la cooperazione dei paesi regionali e per allentare le tensioni regionali”, ha segnalato Qin. “Il secondo – ha continuato – è quello di fornire un esempio importante ai paesi di tutto il mondo per risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la consultazione, per conformarsi alla volontà dei popoli, per adeguarsi alla tendenza dei tempi e agli interessi comuni dei paesi della regione”.

Infine, il terzo vantaggio è quello di “fornire una pratica ottima per sostenere iniziative di sicurezza globale e costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità”. Qin Gang ha sottolineato che la Cina “sostiene fermamente i paesi della regione per sostenere l’indipendenza strategica, rafforzare la solidarietà e il coordinamento, sbarazzarsi delle interferenze esterne e tenere nelle proprie mani il futuro e il destino del Medio Oriente”. In questo senso, intende continuare a svolgere il ruolo di “mediatore di buona volontà e affidabile”, fornendo “il sostegno necessario sia all’Arabia Saudita che all’Iran e contribuendo a promuovere la sicurezza e la stabilità in Medio Oriente”. I ministri saudita e iraniano, dal canto loro, hanno espresso apprezzamento per l’azione svolta dalla Cina come paese mediatore e hanno ringraziato la Cina per il suo sostegno.

Xi Jinping-Macron-von der Leyen, vertice trilaterale a Pechino

Xi Jinping-Macron-von der Leyen, vertice trilaterale a Pechino




Xi Jinping-Macron-von der Leyen, vertice trilaterale a Pechino – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha tenuto un incontro trilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen oggi a Pechino, dopo il vertice sino-francese. L’ha riferito la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying.

Nell’incontro a tre “il presidente Xi ha sottolineato che in un mondo complesso e volatile, la Cina e l’Ue devono impegnarsi al dialogo e alla cooperazione, sostenere la pace e la stabilità mondiali, promuovere uno sviluppo e una prosperità comuni e affrontare assieme le sfide globali”, ha riferito Hua. La Cina “è pronta – ha detto ancora Xi secondo Hua – a lavorare con l’Ue per indirizzare nella giusta direzione e nel giusto tono i legami Cina-Ue e rivitalizzare la cooperazione reciprocamente favorevole in vari campi, iniettando un fresco impedo nelle relazioni Cina-Ue”.

Xi Jinping: l’Europa sia “autonoma” (dagli Stati uniti)

Xi Jinping: l’Europa sia “autonoma” (dagli Stati uniti)




Xi Jinping: l’Europa sia “autonoma” (dagli Stati uniti) – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – L’Europa deve raggiungere un’”autonomia strategica” che consenta di sviluppare la relazione con la Cina senza che sia “sottoposta o controllata da terze parti”, cioè gli Stati uniti. L’ha affermato oggi il presidente cinese Xi Jinping dopo il vertice col presidente francese Emmanuel Macron, secondo quanto riferisce su Twitter, la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying.

“La Cina sostiene l’Europa del raggiungimento dell’autonomia strategica e affemra che la relazione Cina-Europa non può essere sottoposta o controllata da terze parti”, ha detto Xi secondo Hua. I due presidenti, ha riferito ancora la funzionaria cinese, “hanno concordato di focalizzarsi sull’agenda positiva delle relazioni Cina-Ue e sulla ripresa degli scambi bilaterali, del dialogo e della cooperaizone in tutte le aree”.

Xi Jinping: impegno per evitare l’uso di armi nucleari

Xi Jinping: impegno per evitare l’uso di armi nucleari




Xi Jinping: impegno per evitare l’uso di armi nucleari – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – La Cina è disposta a sostenere un invito alla comunità internazionale per scongiurare l’uso di armi nucleari e prevenire l’attacco su centrali nucleari civili. L’ha affermato il presidente cinese Xi Jinping al termine del vertice a Pechino col leader francese Emmanuel Macron, secondo quanto riferisce la televisione pubblica di Pechino CCTV.

Pechino intende lavorare con la Francia nell’invitare tutti i Paesi “a mantenere la promessa di non usare armi nucleari e di non intraprendere una guerra nucleare, di astenersi dall’uso di armi biologiche e chimiche in qualsiasi circostanza, di prevenire attacchi armati sulle centrali nucleari e su altri impianti nucleari civili”, ha detto il leader di Pechino.

Sudcorea, sondaggio: oltre 60% favorevole a creare arsenale nucleare

Sudcorea, sondaggio: oltre 60% favorevole a creare arsenale nucleare




Sudcorea, sondaggio: oltre 60% favorevole a creare arsenale nucleare – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – Oltre il 60 per cento dei sudcoreani sarebbe favorevole al fatto che Seoul si doti di una propria capacità bellica nucleare. Lo segnala un sondaggio realizzato dall’Asian Institute for Policy Studies, di cui dà notizia oggi l’agenzia di stampa Yonhap.

Il 64,3 per cento dei 1.000 adulti interpellati dall’istituto di sondaggi ha risposto che la Corea del Sud ha bisogno di sviluppare proprie armi nucleari per rispondere alla minaccia atomica proveniente dalla Corea del Nord. La maggioranza favorevole si mantiene anche rispetto alla prospettiva che un eventuale armamento nucleare porti a sanzioni globali, pur scendendo al 54,7 per cento, mentre il 42,3 per cento si mostra contrario.

Interpellato oggi in un’audizione parlamentare proprio rispetto a questo sondaggio, il ministro della Difesa Lee Jong-sup ha espresso parere negativo alla possibilità che Seoul si doti di armi atomiche. “Dovremmo guardare a ciò che le persone desiderano separatamente dall’effettivo perseguimento di una politica”, ha affermato. Rispetto invece alla più concreta eventualità che gli Usa dispieghino in Corea del Sud proprie armi nucleari tattiche, il sondaggio ha mostrato un 61,1 per cento del campione favorevole.

Francia, Eliseo: Macron ha discusso di Ucraina con premier Cina

Francia, Eliseo: Macron ha discusso di Ucraina con premier Cina




Francia, Eliseo: Macron ha discusso di Ucraina con premier Cina – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron e il premier cinese Li Qiang hanno discusso dell’invasione russa dell’Ucraina durante l’incontro di oggi a Pechino. “Con il Primo Ministro, il Presidente della Repubblica ha discusso del conflitto in Ucraina”, ha reso noto l’Eliseo in un comunicato.

Macron ha anche tenuto colloqui con il presidente del Comitato permanente cinese dell’Assemblea nazionale del popolo, Zhao Leji, in cui “ha sottolineato l’impatto della guerra in Ucraina sulla sicurezza globale e sugli equilibri strategici”, ha aggiunto la presidenza francese.

Seoul: Nordcorea pronta a un nuovo test nucleare in qualsiasi momento

Seoul: Nordcorea pronta a un nuovo test nucleare in qualsiasi momento




Seoul: Nordcorea pronta a un nuovo test nucleare in qualsiasi momento – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – La Corea del Nord è pronta a condurre un test nucleare “in qualsiasi momento”. Lo ha ribadito oggi il ministro della Difesa della Corea del Sud Lee Jong-sup, in un’audizine parlamentare.

Lee, parlando al comitato difesa dell’Assemblea nazionale sudcoreana, ha segnalato la recente presentazione della testata nucleare tattica Hwasan-31 e il test di un drone di attacco nucleare sottomarino come segnali di un’accresciuta volontà di provocazione da parte di Pyongyang.“(La Corea del Nord) ha già completato i preparativi per quello che sarebbe il suo settimo test nucleare ed è in grado di eseguirlo in qualsiasi momento”, ha detto il ministro ai parlamentari, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.

Le sue parole richiamano un rapporto d’intelligence licenziato dal suo dicastero nel quale si sottolinea che l’eventuale test nucleare nordcoreano avrebbe lo scopo di effettuare una “verifica tecnologica finale” necessaria per la produzione di massa e il dispiegamento operativo di testate nucleari.Lee ha anche annunciato che Seoul e gli Stati Uniti hanno elaborato misure militari congiunte per rispondere al possibile test nucleare, con l’obiettivo di dimostrare la “forte” volontà della loro alleanza.

Le misure includono una dimostrazione di forza combinata degli alleati, che coinvolgerebbe anche le risorse militari strategiche americane. Non ha approfondito ulteriormente.L’intelligence sudcoreana è particolarmente concentrata nel monitoraggio del sito dei test nucleari nordcoreani di Punggye-ri, ha segnalato il ministro.

Sulla tempistica del test, tuttavia, vi sono opinioni contrastanti. Alcuni ritengono che il Nord potrebbe non condurre un test a breve, dato che sembra aver acquisito tecnologie sufficienti attraverso sei test nucleari, incluso l’ultimo nel 2017, e il leader Kim Jong Un che chiede un aumento “esponenziale” dell’arsenale nucleare del Paese. Altri ipotizzano che il regime voglia continuare lo sviluppo per perfezionare le tecnologie di cui è in possesso per le armi nucleari tattiche e di altro tipo, e quindi il test sarebbe imminente.Lee ha segnalato la costante spinta del Nord ad acquisire veicoli per il lancio di armi nucleari, osservando che Pyongyang ha utilizzato le recenti ampie manovre militari congiunte Corea del Sud-Stati Uniti come pretesto per testare e confermare le capacità di quei veicoli.I vettori in questione includono missili balistici e da crociera lanciati da sottomarini, droni d’attacco sottomarini e un assortimento di missili che utilizzano varie piattaforme di lancio: treni, silos e lanciatori mobili. 

Cina: nonostante differenze, con Europa forte desiderio di comunicazione

Cina: nonostante differenze, con Europa forte desiderio di comunicazione




Cina: nonostante differenze, con Europa forte desiderio di comunicazione – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Sebbene ci siano alcune differenze di vedute sul piano politico tra Cina e Unione europea, c’è tra le due parti un “forte desiderio di comunicazione e di scambi”. L’ha commentato oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, mentre a Pechino è in corso la visita del presidente francese Emmanuel Macron e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Mao Ning ha segnalato che molti leader europei hanno visitato la Cina di recente e hanno ottenuto “risultati fruttuosi”. Il presidente Xi Jinping ha incontrato recentemente il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e avrà un approfondito scambio di opinioni con Macron e von der Leyen, fornendo spunti strategici per il prosieguo dei rapporti Cina-Spagna, Cina-Francia e Cina-Ue La Cina e i paesi europei – ha detto ancora Mao – tengono consultazioni politiche con il ministero degli Esteri a Pechino quasi ogni settimana, “preparandosi a frequenti interazioni ad alto livello tra Cina ed Europa nella fase successiva”. Inoltre “decine di leader aziendali europei hanno partecipato quest’anno al China High-Level Development Forum, esprimendo la loro fiducia e le loro aspettative negli investimenti in Cina”.

Mao ha segnalato come “gli scambi Cina-Ue in vari campi sono stati rapidamente riavviati e vengono implementati a tutto campo”, dopo la fase pandemica. Questo fatto tra “dimostra pienamente che, sebbene ci siano alcune differenze tra le due parti, c’è un forte desiderio di comunicazione, di scambi e ci sono ampi e profondi interessi comuni”. Quest’anno ricorre il 20mo anniversario dell’istituzione del partenariato strategico globale tra la Cina e l’Ue, ha ancora segnalato Mao Ning. “Come due grandi potenze mondiali, grandi mercati e grandi civiltà, siamo disposti a lavorare con l’Ue per promuovere gli scambi e la cooperazione, aumentare la fiducia, risolvere i dubbi e ridurre le differenze negli scambi e nella cooperazione. Lo sviluppo stabile delle relazioni Cina-UE continuerà a iniettare certezza ed energia positiva nel mondo turbolento”.