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Italiani tornano da Israele, due dispersi. Tajani: “Forse rapiti”

Italiani tornano da Israele, due dispersi. Tajani: “Forse rapiti”Roma, 10 ott. (askanews) – Non si hanno ancora notizie certe di due italo-israeliani considerati dispersi dopo la “feroce aggressione” di Hamas a Israele. Si tratta dei coniugi Lilach Lea Havron ed Eviatar Moshe Kipnis, residenti del kibbutz di Beeri, “teatro di un massacro”, ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’informativa alla Camera. “Probabilmente sono stati presi in ostaggio, faremo il possibile per trovarli e portarli in salvo”.

L’Unità di crisi della Farnesina, in stretto raccordo con l’ambasciata d’Italia in Israele e il consolato a Gerusalemme, sta operando incessantemente per assistere tutti i connazionali che si trovano nelle aree delle ostilità e che intendono tornare nel nostro Paese. Gli italiani residenti in Israele sono “oltre 18.000” e “tra loro ci sono numerosi cittadini con doppia cittadinanza”. “Circa 1.000 ragazzi con doppio passaporto sono arruolati nell’esercito israeliano per il servizio di leva”, mentre “nella Striscia di Gaza la presenza stimata è di dieci italiani in totale, inclusa una bambina di un anno”, ha precisato il ministro, ricordando inoltre che “è presente a Gerico un’unità di Carabinieri impegnata nella formazione della polizia palestinese”. Grazie al contributo delle nostre sedi diplomatiche, che all’aeroporto di Tel Aviv hanno anche attivato un desk apposito per l’assistenza ai connazionali in loco, un nutrito gruppo di “viaggiatori temporanei” ha già potuto fare ritorno a casa. Sul numero preciso di questi connazionali presenti, però, non c’è certezza. “Non abbiamo notizie esatte perché molti non sono registrati nelle app di Viaggiare Sicuri o del ministero degli Esteri”, ha confermato Tajani. La stima fatta è che si possa trattare di “circa 1.000” persone che “si aggiungono ai 18.000” di cui si è a conoscenza. “Stiamo lavorando per rimpatriarli tutti”, ha precisato il titolare della Farnesina.

Stamane ne sono partiti 200 con due voli militari organizzati dal ministero degli Esteri e dal ministero della Difesa, atterrati all’aeroporto di Pratica di Mare. Un terzo aereo militare attivato su richiesta della Farnesina è atteso nello stesso scalo alle 18. Altri “180 italiani dovrebbero partire oggi pomeriggio con un volo di una compagnia privata, la Neos, che dovrebbe atterrare all’aeroporto di Verona”, ha annunciato Tajani, anticipando che “nei prossimi giorni” dovrebbero essere rimpatriati “altri 500 italiani con due voli militari e altri due voli della compagnia privata Neos”. Circa 100 connazionali, infine, sono rientrati per loro conto in questi giorni con voli di compagnie private. Per continuare ad assicurare la massima assistenza, ha però avvertito Tajani, “è importante che tutti gli italiani si registrino sul sito di Viaggiare sicuri e scarichino la app dell’Unità di crisi attivando la geolocalizzazione”.

M.O., rimpatriati 200 italiani a Pratica di Mare

M.O., rimpatriati 200 italiani a Pratica di MareRoma, 10 ott. (askanews) – Due voli militari allestiti dalla Farnesina in collaborazione con il ministero della Difesa sono atterrati all’aeroporto di Pratica di Mare In totale, secondo quanto riferito, faranno ritorno in Italia circa 200 connazionali.

“Circa 200 italiani stanno rientrando da Israele su due aerei militari. I voli attivati su richiesta della Farnesina e coordinati con la Difesa arriveranno a Pratica di Mare. Orgoglioso del gioco di squadra che ha coinvolto l’Ambasciata d’Italia in Israele, il Consolato a Gerusalemme, l’Unità di crisi e i militari” ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Decine di cittadini stranieri sono stati uccisi, feriti o presi in ostaggio durante l’attacco a sorpresa contro Israele da parte del gruppo estremista palestinese Hamas, che ha provocato la morte di circa 800 persone, per lo più israeliane.

Molti degli stranieri scomparsi erano presenti a un festival di musica elettronica nel deserto meridionale israeliano, durante il quale decine di manifestanti sono stati massacrati. Tra le persone attualmente “irrintracciabili” figurano anche due cittadini italiani, con doppio passaporto italiano-israeliano. Si tratta di padre e figlio, che si trovavano nel kibbutz di Beeri.

“Non sono rintracciabili e non rispondono all’appello ci auguriamo che non siano stati presi prigionieri nella Striscia di Gaza, ma al momento non abbiamo notizie. Insieme alle autorità israeliane, stiamo cercando di scoprire dove siano e che cosa sia successo loro” ha detto il Ministro Tajani, precisando che vi sono “circa mille ragazzi con doppio passaporto, che svolgono il serviio di leva nell’esercito israeliano”.

La Dante omaggia Luca Serianni

La Dante omaggia Luca SerianniRoma, 9 ott. (askanews) – In occasione della XXIII Settimana della Lingua italiana nel mondo, il Comitato di Terni della Società Dante Alighieri ricorda Luca Serianni con un evento che sarà avviato da una lectio magistralis di Alessandro Masi.

In occasione della XXIII Settimana della Lingua italiana nel mondo, giovedì 12 ottobre alle ore 16:00 a Palazzo Gazzoli a Terni (Via del Teatro Romano, 13), il Comitato di Terni della Società Dante Alighieri organizza e promuove un incontro dedicato al professor Luca Serianni. Dopo i saluti di Anna Rita Manuali, Presidente del Comitato di Terni della Società Dante Alighieri, e delle autorità locali, in programma una lectio magistralis del Segretario generale Alessandro Masi (“Le parole sono importanti”) seguita dalla proiezione del video “Un ricordo di Luca Serianni” realizzato da Lamberto Lambertini per la Società Dante Alighieri (GUARDA IL VIDEO https://vimeo.com/811956383 ).

L’omaggio proseguirà con gli interventi del prof. Fausto Dominici, Vicepresidente Nazionale FNISM (“La sua grammatica, la nostra grammatica”) e della dott.ssa Laura Staffieri, Linguista e docente di italiano presso il Comune di Karlstad in Svezia (“Luca Serianni. Il valore del suo insegnamento nel ricordo di un’allieva”). Sarà infine proiettato il video “Presenze verdi del dialetto nella comunicazione quotidiana”, a cura della prof.ssa Maria Luisa Fazio e in collaborazione con le scuole di Terni, che riprende il tema dell’edizione 2023 della Settimana della Lingua italiana nel mondo (“L’italiano e la sostenibilità”). A conclusione, Alessandro Masi consegnerà ad alcuni studenti di Terni le borse di studio dedicate a Luca Serianni.

Tajani: vorrei incrementare istituti italiani cultura nel mondo

Tajani: vorrei incrementare istituti italiani cultura nel mondoFirenze, 9 ott. (askanews) – “Vorrei incrementare il numero degli istituti italiani di cultura nel mondo. Vorrei incrementare il numero delle scuole italiane all’estero, il numero dei corsi di lingua italiana nelle università di tutto il mondo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, agli Stati generali della diplomazia culturale a Firenze.

“In Arabia Saudita -ha aggiunto Tajani- c’è una scuola di lingua italiana a Gedda, ma vorrei far fare dei corsi di italiano anche a Riad, perché avere degli italianofili significa avere degli interlocutori che capiscono meglio la nostra realtà. Le nostre ambasciate devono essere trampolini di lancio per la internazionalizzazione delle nostre imprese”.

Tajani: Italia potenza culturale mondiale al servizio della pace

Tajani: Italia potenza culturale mondiale al servizio della paceFirenze, 9 ott. (askanews) – “L’Italia non è una grande potenza militare, non è una delle più grandi potenze nel mondo, certamente però è una grande potenza culturale, forse la più grande potenza culturale nel mondo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, intervenendo agli Stati generali della diplomazia culturale a Firenze.

“E -ha aggiunto Tajani- noi siamo fieri della nostra storia, di quello che ha rappresentato la cultura italiana per lo sviluppo dell’umanità. Cultura è sinonimo di pace, di dialogo. Purtroppo le guerre esplodono, con la situazione in Ucraina, con la terribile e violenta aggressione di Hamas contro civili israeliani. In tutto il mondo vogliamo che la diplomazia sia lo strumento migliore per risolvere le controversie”. “La cultura unisce i popoli, è lo strumento migliore per esportare la pace, con la forza della ricerca, della scienza, delle immagini, delle idee, della cultura, contro la violenza. Noi crediamo molto nella diplomazia culturale. La politica estera la fanno tutti gli italiani che promuovono l’immagine del nostro Paese in giro per il mondo”, ha concluso Tajani.

Morto in Brasile medico di bordo Nave Vespucci, cordoglio Crosetto

Morto in Brasile medico di bordo Nave Vespucci, cordoglio CrosettoRoma, 8 ott. (askanews) – E’ morto a Fortaleza, in Brasile, il tenente di vascello Daniele Marino, imbarcato sulla Nave Vespucci come medico di bordo sulla Nave Vespucci. Marino è rimasto coinvolto in un incidente stradale.

La Difesa e il ministro Guido Crosetto esprimono i sentimenti del più profondo cordoglio e si stringono in un ideale abbraccio ai familiari del TV Daniele Marino, medico di bordo di #NaveVespucci, tragicamente scomparso in Brasile, si legge in un post del ministero.

Tajani: italiani seguiti con massima attenzione, Hamas fermi attacco

Tajani: italiani seguiti con massima attenzione, Hamas fermi attaccoRoma, 7 ott. (askanews) – Gli italiani presenti in Israele e nella Striscia di Gaza “sono seguiti con la massima attenzione, perchè questa è la priorità del governo che condanna l’attacco indiscriminato di Hamas contro Israele. Invitiamo a fermare questo attacco e riconosciamo il diritto di Israele a difendersi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajania, in un’intervista al Tg3.

“Sono circa 18.000 gli italiani che hanno doppio passaporto e vivono in Israele, 250 sono temporaneamente presenti in Israele e ci sono circa una ventina di italiani nella Striscia di Gaza. Tutti sono stati avvisati, siamo anche in contatto con le ong per cui gli italiani operano nella Striscia di Gaza – ha spiegato il ministro – l’Unità di crisi della Farnesina, l’ambasciata italiana a Tel Aviv e il consolato a Gerusalemme stanno seguendo e sono a disposizione di tutti gli italiani che sono sia in Israele sia nella Striscia di Gaza. Abbiamo invitato tutti alla massima prudenza, a non muoversi troppo perchè la situazione è davvero incandescente. Sono partiti circa 5.000 razzi dalla Striscia di Gaza, ci sono attacchi via terra”.

Tajani in costante contatto con Unità crisi e ambasciata in Israele

Tajani in costante contatto con Unità crisi e ambasciata in IsraeleRoma, 7 ott. (askanews) – “A partire dalla mattina di sabato 7 ottobre si stanno verificando attacchi missilistici e incursioni via terra da parte di gruppi armati di Hamas in Israele. Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, immediatamente informato, è in costante contatto con l’Unità di Crisi e l’Ambasciata d’Italia in Israele per monitorare gli sviluppi della situazione e ha invitato i connazionali residenti in Israele alla massima prudenza”: è quanto ha riferito la Farnesina in una nota.

“Il governo condanna con la massima fermezza gli attacchi a Israele – ha dichiarato Tajani – sono a rischio la vita delle persone, la sicurezza della regione e la ripresa di qualsiasi processo politico. Hamas cessi subito questa barbara violenza. Sosteniamo il diritto di Israele ad esistere e difendersi”. Nella nota si precisa che l’Ambasciata italiana a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme sono mobilitati e pienamente operativi per fornire assistenza ai connazionali presenti nelle aree interessate. La Farnesina invita i connazionali presenti nel Paese a segnalare eventuali emergenze o difficoltà all’Ambasciata italiana a Tel Aviv (tel. +972 54 8803940), al Consolato Generale a Gerusalemme (tel. +972 505 327166; +972547688399) e all’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (tel: +39 0636225).

Tutti i connazionali presenti in Israele sono inoltre invitati a scaricare ed attivare la App “Unità di Crisi”, compresa la funzione di geolocalizzazione. In alternativa è disponibile anche il sito www.dovesiamonelmondo.it.

Ucraina e migranti, Tajani: Riad è interlocutore positivo

Ucraina e migranti, Tajani: Riad è interlocutore positivoRiad, 5 ott. (askanews) – La pace in Ucraina, la gestione dei flussi migratori, la stabilizzazione dell’area mediorientale. L’Arabia Saudita non è per l’Italia solo un partner economico strategico. Può essere un attore determinante per la soluzione di alcune delle principali crisi in corso, in Europa, nel Mediterraneo e nella regione del Golfo. Antonio Tajani ne ha discusso oggi a Riad con il suo omologo Faisal bin Farhan. Il governo saudita “è un interlocutore” e “può incidere” positivamente, ha detto il vicepremier.

L’Italia, insomma, ritiene che l’Arabia Saudita possa e debba essere un interlocutore per la soluzione delle crisi in atto. A partire dall’Ucraina, specie dopo il successo della conferenza di Gedda, che ha visto la partecipazione anche della Cina e dei Paesi Brics. Per la prima volta in quella occasione, infatti, anche gli Stati più reticenti a condannare l’invasione militare russa hanno di fatto accettato il principio del rispetto dell’integrità territoriale ucraina come elemento fondante di un eventuale processo di pace. “Si è trattato di una svolta”, ha commentato Tajani, che ha incoraggiato Riad a proseguire sul percorso intrapreso per la pace tra Kiev e Mosca. “E’ stato un passo in avanti, si può andare verso la pace, sosteniamo tutte le iniziative” che possano permettere di raggiungere questo obiettivo, ha detto il titolare della Farnesina. L’Africa, la Tunisia e la stabilità in Medio Oriente, con la tradizionale rivalità saudita con l’Iran, sono stati gli altri temi discussi da Tajani e Farhan. In particolare, è stato evidenziato il ruolo che l’Arabia Saudita può giocare, e sta giocando, per una soluzione della questione dei flussi migratori. “Si stanno impegnando e stanno aiutando per raggiungere la stabilità dell’Africa subsahariana”, ha confermato Tajani, che già ieri aveva evidenziato gli ingenti “finanziamenti” sauditi per la crescita del continente africano. Occorre “puntare su crescita e sviluppo, collaborazioni, joint venture. Ci dobbiamo presentare come interlocutori non come predatori. Se faremo questo, risolveremo anche il problema dell’immigrazione, altrimenti non lo risolveremo mai”, ha commentato Tajani.

Sul piano bilaterale, le relazioni tra Italia e Arabia Saudita sono in una fase di rilancio. Il tentativo è quello di elevarle al livello di partenariato strategico. Il titolare della Farnesina ne ha discusso oggi in “un incontro molto proficuo” con il ministro del Commercio, Majed Abdallah Alkassabi. “L’Arabia saudita è un paese che cresce” e il governo italiano ha l’intenzione di “continuare a migliorare l’export, che è circa il 40% del nostro Pil, incrementando le esportazioni in tanti settori”. Il ministro saudita, da parte sua, ha incoraggiato le imprese e gli investitori italiani a recarsi nel paese. “Il programma Vision 2030 rappresenta una grande opportunità per la trasformazione del paese e per gli investimenti stranieri”, ha spiegato. Alcune aziende italiane, d’altra parte, operano già in Arabia Saudita e sono impegnate in grandi progetti. WeBuild ed FS, ad esempio, partecipano alla costruzione e operatività della nuova metropolitana della capitale saudita. Stamane Tajani ne ha visitato i cantieri: “E’ la dimostrazione che il nostro saper fare nel mondo è molto apprezzato. C’è grande interesse e attesa. Noi intendiamo continuare a lavorare, investire e accogliere investimenti”, ha spiegato.

La strada dunque è quella di proseguire i contatti a livello di governo, già numerosi nei mesi scorsi. In un prossimo futuro, ha ricordato Tajani, altri ministri italiani arriveranno in visita in Arabia Saudita: Guido Crosetto, Matteo Piantedosi, Adolfo Urso. Si starebbe ragionando anche su una possibile missione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il prossimo anno. (di Corrado Accaputo)

Tajani: metrò Riad progetto con forte presenza aziende italiane

Tajani: metrò Riad progetto con forte presenza aziende italianeRoma, 5 ott. (askanews) – “Visita al cantiere della metropolitana di Riad. Una delle sei linee di un progetto ad alta sostenibilità. 22 stazioni e 42 km di lunghezza. Grazie al nostro saper fare anche qui c’è una forte presenza dell’Italia e delle nostre imprese”, ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che è in missione in Arabia saudita dopo aver partecipato all’inaugurazione di una nuova linea di metropolitana della capitale, costruita con il contributo decisivo dell’azienda italiana WeBuild.