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A Varsavia la prima delegazione internazionale di AICE

A Varsavia la prima delegazione internazionale di AICERoma, 19 apr. (askanews) – L’Associazione Internazionale Commercio Estero, aderente a Confcommercio, ha iniziato il suo progetto “Aice nel mondo – Per l’internalizzazione di Confcommercio” dalla Polonia. Ieri a Varsavia nella sede dell’Ambasciata d’Italia in Polonia, davanti ad una rappresentanza d’aziende italiane presenti sul mercato polacco, Riccardo Garosci presidente di AICE, e vicepresidente di Confcommercio ha spiegato le ragioni di questa scelta.


“Il progetto AICE nel mondo inizia da Varsavia perché la Polonia è un paese importante per l’Italia. Un paese con cui abbiamo un interscambio commerciale di circa 33 miliardi di euro l’anno, con una quota di esportazioni maggiore delle importazioni. Inoltre – ha aggiunto Garosci – la Polonia sarà il paese di riferimento per il prossimo processo di ricostruzione dell’Ucraina sostenuto da UE e Banca Mondiale. Ricostruzione cui l’Italia, anche per motivi sociali, sarà parte attiva”. A sottolineare l’accresciuto ruolo della Polonia nell’attuale complicato contesto geopolitico è stato l’ambasciatore italiano a Varsavia, Luca Franchetti Pardo: “La presenza oggi in Ambasciata delle imprese, delle associazioni e delle istituzioni del Sistema Paese dimostra la nostra capacità di lavorare insieme creando sinergie essenziali per il supporto efficace delle nostre aziende all’estero ed il perseguimento della prosperità dell’Italia. Si tratta di una capacità destinata a rafforzarsi grazie all’istituzione di AICE Poland, un nuovo importante pilastro per il Sistema Italia in Polonia. Il fatto che il percorso di internazionalizzazione di AICE e di Confcommercio parta dalla Polonia riflette la solidità e le enormi potenzialità dei rapporti commerciali italo-polacchi. Ritengo che nell’attuale fase storica di grandi investimenti pubblici e privati sul mercato europeo e di ripresa di una decisa politica industriale nei nostri Paesi, i mercati polacco e italiano siano destinati ad integrarsi ancor di più, con importanti opportunità tanto per le grandi quanto per le piccole medie imprese del nostro Paese. AICE Poland viene dunque istituita in un momento cruciale, in cui sarà fondamentale offrire assistenza e orientamento strategico alle nostre aziende in questi grandi processi che interesseranno quest’area d’Europa, tra cui il piano di ricostruzione dell’Ucraina”.


Il Presidente di AICE Poland è Franco Aprile, imprenditore da anni operativo in Polonia nei servizi all’internazionalizzazione delle imprese italiane: “Aice Poland avrà propri uffici e collaborerà con tutto il cosiddetto Sistema Italia tra cui Ambasciata, ICE, Istituti Italiani di Cultura e Camera di Commercio. Nel nostro mandato c’è non solo il supporto alle aziende che vogliono aprirsi a questo importante mercato di quasi 40 milioni di persone ma anche quello di promuovere l’Italia come paese attrattore di investimenti polacchi”. Un’attenzione, quella polacca verso gli investimenti in Italia, confermata dalla presenza all’incontro di presentazione di AICE Poland di Andrzej Dycha, presidente della PAIH, agenzia nazionale pubblica degli investimenti e del commercio che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese polacche. In qualità di presidente della Sezione Parlamentare Bilaterale di Amicizia Italia-Polonia, ha partecipato alla presentazione di AICE Poland il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Loperfido: “Trattasi del primo passo di un progetto più ampio che prevede l’apertura di sedi di rappresentanza nelle aree geografiche di maggiore potenziale per le aziende associate. Il mio plauso va all’Ambasciata, che dimostra di essere promotore del Sistema Italia e un ringraziamento lo rivolgo ad AICE che apre la prima filiale all’estero, proprio in Polonia, a testimonianza dell’importanza di questo territorio per il Made in Italy”.


Durante la presentazione della delegazione polacca di AICE sono state tratteggiate anche le prospettive dell’internazionalizzazione dell’associazione che, come spiegato dal presidente Garosci, affiancheranno i programmi del Governo nel migliorare le relazioni economico-sociali in alcune aree strategiche come il Maghreb, il Sud Est asiatico, gli USA, dove la nuova sede AICE potrebbe essere probabilmente a New York e i Balcani, area questa strategica sia per la vicinanza e la storica presenza culturale italiana, sia perché si tratta di paesi che sono avviati nel processo d’entrata nella UE. Riccardo Garosci in chiusura ha voluto ricordare la collaborazione di AICE agli eventi che celebrano la Giornata del Made in Italy (avvenuta il 15 aprile) e la Giornata dell’export e del Commercio Estero (in programma il 5 dicembre), volute rispettivamente dal Ministero Made in Italy e dal Ministero Esteri, e alla Settimana della Cucina Italiana nel mondo (a novembre), mentre ha sottolineato l’impegno per realizzare la Fiera di Servizi GO INTERNATIONAL che AICE organizzerà con Regione Lombardia il 25 settembre a Fiera Milano, che coinvolgerà le aziende, tra cui quelle italiane in Polonia, che lavorano nei servizi per l’internazionalizzazione.

Italian Design Day, a Londra una conversazione sulla testimonianza di Enzo Mari

Italian Design Day, a Londra una conversazione sulla testimonianza di Enzo MariRoma, 11 apr. (askanews) – In occasione dell’Italian Design Day 2024, l’Ambasciatore d’Italia Inigo Lambertini, il Direttore dell’Istituto di Cultura di Londra Francesco Bongarrà e il Direttore di ITA – Italian trade Agency di Londra Giovanni Sacchi, insieme a Josephine Chanter del Design Museum, hanno presentato una conversazione tra Emilia Terragni (Phaidon Press), definita come “un’ambasciatrice del design italiano nel mondo” e Sennait Ghebreab (Istituto Marangoni Londra). L’evento si è svolto al Design Museum di Londra, che al momento ospita la grande mostra di Enzo Mari.


“E’ fondamentale riconoscere il grande valore dell’eredità di Enzo Mari, e di farla circolare nel mondo” ha detto Bongarrà, aggiungendo che l’Istituto di Cultura di Londra “è felice di aver offerto il proprio sostegno ad una mostra così importante che arriva nella Capitale britannica dalla Triennale”. Josephine Chanter ha sottolineato l’importantissimo ruolo del design Italiano sulla scena internazionale, e l’incredibile successo di stampa e di pubblico che la mostra dedicata a Mari ha fin qui riscosso. Iinclusività, innovazione e sostenibilità – i temi dell’edizione 2024 dell’IDD – sono stati discussi durante la conversazione sul palco, con un particolare focus sull’imopegno e la testimonianza di Mari e altri designer italiani noti in tutto il mondo. “Enzo Mari è stato uno dei più importanti maestri del design internazionale – ha detto Emilia Terragni – focalizzato sulla creazione di oggetti che fossero accessibili a tutti, non solo all’elite”.


La mostra al design Museum, alla cui organizzazone l’Istituto di Cultura di Londra ha contribuito, rimarrà aperta fino a settembre.

Missione Confindustria Romania e AeroItalia a Sibiu per nuove tratte

Missione Confindustria Romania e AeroItalia a Sibiu per nuove tratteRoma, 10 apr. (askanews) – In seguito all’incontro dello scorso 5 marzo e dopo aver accolto la richiesta di sostegno, da parte di Marius Ioan Girdea – Direttore Generale dell’Aeroporto Internazionale di Sibiu- Confindustria Romania si è attivata per costruire un dialogo attivo tra la struttura aeroportuale di Sibiu e le compagnie aeree che collegano l’Italia con la Romania, al fine di sviluppare dei collegamenti aerei dall’Aeroporto Internazionale di Sibiu, da e verso alcune regioni italiane.


Un importante esigenza legata al trasporto aereo di persone ma anche di merci, tra Sibiu e l’Italia, già peraltro manifestata da moltissimo tempo anche dal Judet di Sibiu e che purtroppo non aveva trovato, fino ad oggi, un adeguato interessamento da parte dei soggetti sollecitati. Nell’interesse degli imprenditori e della comunità italiana presente nella Regione, Confindustria Romania, in solo un mese, é riuscita ad avviare concretamente un percorso di dialogo e di confronto con le principali compagnie aeree che collegano l’Italia con la Romania, si legge nella nota della rappresentanza confindustriale.


Tra queste, il presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola, ha avuto modo di incontrare personalmente i vertici di AEROITALIA, con i quali ha potuto condividere i principali aspetti di questa esigenza di trasporto aereo che, se risolta, potrebbe contribuire ad un importante sviluppo territoriale dell’intera Regione, già oggi meta ambita anche di un turismo internazionale. “Una due giorni intensa e molto interessante che ci ha permesso di prendere atto del notevole ampliamento della struttura aeroportuale di Sibiu e dell’importante modernizzazione, pronte a garantire un servizio eccellente ai viaggiatori tra Italia e Sibiu, cosi come avviene tra questa città della transilvania e alcune destinazioni europee”, recita ancora la nota.


L’incontro si é tenuto presso l’Aeroporto di Sibiu in presenza di Daniela Cimpean, presidente del Consiglio Provinciale di Sibiu, Vlad Vasiu Vice presidente del Consiglio della Provincia, Grigore Popescu, Consigliere della Provincia, Marius Ioan Girdea, Direttore Generale dell’Aeroporto Internazionale di Sibiu e del Console Onorario della Repubblica Italiana per Sibiu, Italo Selleri. Per la Delegazione di Confindustria Romania, che Bertola ha guidato come Presidente, il Delegato Territoriale Matteo Baruzzi e i vertici di AEROITALIA, rappresentata da Krassimir Tanev Chief Commercial Officer, Andrea Nastasi Marketing Director e Adrian Duru Country Manager Romania. Aeroitalia è una delle principali compagnie aeree italiane, riconosciuta per l’attenzione verso il cliente e l’ampia offerta di servizi che mettono a disposizione dei viaggiatori. Attualmente le tratte servite direttamente da AEROITALIA, tra Romania e Italia, sono dagli aeroporti di Bucarest e Bacau per Roma Ciampino e Bergamo Orio Al Serio.

Paolo Messa nominato vice presidente esecutivo relazioni internazionali NIAF

Paolo Messa nominato vice presidente esecutivo relazioni internazionali NIAFRoma, 4 apr. (askanews) – La National Italian American Foundation (NIAF) annuncia la nomina di Paolo Messa a Vice Presidente esecutivo per le relazioni internazionali e le partnership strategiche.


Messa vanta oltre 20 anni di esperienza all’interno di primarie istituzioni, aziende ed enti governativi italiani. Fondatore della rivista Formiche, più recentemente, è stato Presidente del Consiglio di amministrazione di Leonardo US Corporation e attualmente ricopre la carica di Nonresident Senior Fellow presso l’ Atlantic Council a Washington DC. “Siamo onorati che Paolo Messa si unisca alla NIAF in questo ruolo cruciale che rafforza le nostre relazioni internazionali e le nostre partnership strategiche”, ha affermato il Presidente della NIAF Robert Allegrini. “La sua vasta esperienza di lavoro con influenti istituzioni, aziende ed enti governativi italiani lo rende un ambasciatore ideale per rappresentare la missione della NIAF per promuovere i legami tra gli Stati Uniti e l’Italia”.


In qualità di Vice Presidente esecutivo, Messa guiderà il team di relazioni internazionali della NIAF con l’obiettivo di organizzare programmi, eventi e iniziative volti a rafforzare le relazioni commerciali, politiche e culturali tra le due nazioni. Prima del suo incarico presso Leonardo, Messa è stato direttore esecutivo del Centro Studi Americani di Roma e ha fatto parte del consiglio di amministrazione della RAI e del Conai. Autore e professore, Messa è membro di prestigiosi think-tank come l’Atlantic Council e l’European Council on Foreign Relations.


“Sono entusiasta di unirmi alla NIAF e di mettere la mia esperienza a disposizione per promuovere la cooperazione e gli scambi tra gli Stati Uniti e l’Italia”, ha affermato Messa. “Queste due nazioni condividono un legame storico grazie ai milioni di italoamericani ben rappresentati nel Congresso degli Stati Uniti e nelle Istituzioni americane a tutti i livelli. La NIAF svolge un ruolo vitale nel coltivare questo rapporto speciale che si nutre di relazioni culturali, governative e commerciali.” Messa lavorerà da Washington D.C. e viaggerà spesso in Italia.

Addio a Gaetano Pesce, designer e architetto “visionario”

Addio a Gaetano Pesce, designer e architetto “visionario”Milano, 4 apr. (askanews) – È morto a New York Gaetano Pesce, scultore, architetto edesigner italiano. Nato a La Spezia nel 1932, aveva 84 anni. Ad annunciare “con il cuore pesante” la scomparsa del “visionario creatore” è il suo staff che ha pubblicato su Instagram un post e una foto dell’artista scattata da Mark O’Flaherty.


“Nel corso di sessant’anni – lo ricordano i colleghi – Gaetano ha rivoluzionato il mondo dell’arte, del design, dell’architettura e gli spazi liminali tra queste categorie. La sua originalità e il suo coraggio non sono eguagliati da nessuno. Nonostante i problemi di salute, soprattutto nell’ultimo anno, Gaetano è rimasto positivo, giocoso e sempre curioso. Lascia i suoi figli, la sua famiglia e tutti coloro che lo adoravano. La sua unicità, creatività e messaggio speciale vivono attraverso la sua arte”. Gaetano Pesce si era trasferito a New York all’inizio degli anni Ottanta, pur restano molto legato al suo Paese, fonte di ispirazione per la sua opera.


A Milano al Fuorisalone 2024 è in programma una mostra alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, con due progetti di Pesce: una grande installazione de L’Uomo Stanco ed una mostra monografica con opere che ripercorrono la carriera del designer appena scomparo, ma incentrata su inediti realizzati negli utimi due anni. VEDI DI PIÙ “Un arcobaleno felice”: Gaetano Pesce racconta l’attico di Ruth Lande Shuman a New York Colori, linee vorticose, forme biomorfiche: la casa nell’Upper East Side resta il paradigma del design e dei valori del designer più eclettico che ci sia DI NICOLETTA SPOLINI article image Il maestro del design era nato nel 1939 a La Spezia. A cominciare dal suo primo manifesto in difesa del diritto all’incoerenza nell’arte, alla necessita’ di cambiare, di essere liberi, di non ripetersi mai che scrisse quando aveva solo 17 anni, la sperimentazione rimasta per sempre il suo mantra.? I suoi lavori, le sue opere si distinguono prima di tutto per l’uso illimitato del colore e l’utilizzo di materiali rivoluzionari, sviluppati grazie alle nuove tecnologie.? La sua voce, nel design, nell’arte e nell’architettura resta la più libera degli ultimi 20 anni.


Tra le mostre che lo hanno celebrato negli anni, oltre alla presenza alla leggendaria Italy: the new domestic landscape del 1972 al MoMa, la retrospettiva sulla sua carriera intitolata Gaetano Pesce: le temps des questions al Centre Pompidou di Parigi nel 1996 e la mostra alla Triennale di Milano nel 2005, Gaetano Pesce: il rumore del tempo.? Tra gli altri riconoscimenti, Pesce e’ stato insignito con il prestigioso “Chrysler Award for Innovation and Design” nel 1993, l’ “Architektur & Wohnen Designer of the Year” nel 2006 e il “Lawrence J. Israel Prize”, conferito dal Fashion Institute of Technology di New York, nel 2009.

È scomparso Schiavone, punto di riferimento degli italiani nel Mondo

È scomparso Schiavone, punto di riferimento degli italiani nel MondoMilano, 30 mar. (askanews) – È scomparso Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. “Una triste e brutta notizia” si legge sul profilo Facebook del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. “Il nostro caro Michele Schiavone, ci ha lasciati. Una grande perdita. Un amico vero dei nostri Italiani nel Mondo”.


E mentre si moltiplicano le repliche di cordoglio al post sul social, emerge chiaro e forte il grande impegno speso in vita da Schiavone per la comunità italiana nel Mondo. In tanti parlano di amicizia e di gratitudine per quanto compiuto finché era in vita. Forte la commozione della segretaria del Pd Elly Schlein: “Michele Schiavone è stato un riferimento indiscusso per la sinistra”, afferma. “Storico militante e dirigente, prima del PCI, PDS, DS, è stato il primo segretario della Federazione del Partito Democratico in Svizzera, tanto da farla diventare la più grande organizzazione di un partito italiano nel mondo”, aggiunge.


Michele Schiavone, nato a Fasano (Brindisi) il 18 aprile del 1960, trasferitosi in Svizzera all’età di 18 anni, era da sempre impegnato in politica e nel mondo dell’associazionismo, organizzando e animando la grandissima comunità italiana nella Confederazione Elvetica. In Svizzera aveva terminato gli studi linguistici, conseguendo il diploma di traduttore. Dagli inizi degli anni ’90 aveva collaborato con diverse testate giornalistiche italiane e svizzere. Non a caso era considerato un veterano del Cgie ma anche del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo (CGPM), l’omologo organo regionale consultivo e di garanzia delle comunità di pugliesi nel mondo, di cui è componente. Era stato riconfermato Segretario Generale del CGIE nel giugno 2023. Dirigeva il mensile “Realtà Nuova”, testata storica della Sinistra in Svizzera.


“Michele – continua Schlein – è stato la rappresentazione vivente di come la migrazione e l’impegno politico potessero essere un elemento di riscatto sociale, figlio di emigranti meridionali trasferitesi in Svizzera, si è laureato e ha chiuso la sua carriera professionale come dirigente di banca ai massimi livelli. Con Michele salutiamo un pezzo di militanza e dirigenza che si è sempre caratterizzata per essere al servizio degli ultimi e dei marginalizzati”. “Ha combattuto fino alla fine, non per scelta, ma per vocazione a favore delle comunità delle italiane e degli italiani nel mondo. Ci mancherà molto”, ha chiosato Schlein. “Ci stringiamo al dolore della comunità democratica nel mondo, in Svizzera, e soprattutto alla sua famiglia e ai suoi affetti”.

Tanzania, missione di Federunacoma su opportunità di cooperazione

Tanzania, missione di Federunacoma su opportunità di cooperazioneRoma, 20 mar. (askanews) – Federunacoma (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura) ha effettuato una missione in Tanzania dal 18 al 20 marzo 2024. Stando a quanto riferito dall’ambasciata italiana, si è trattato di una prima visita per esplorare le opportunità di cooperazioni commerciali in ambito dei macchinari agricoli.


Nel corso di un simposio che ha visto la partecipazione di più di 100 operatori tanzaniani del settore agricolo, l’Ambasciatore Marco Lombardi, affiancato da Riccardo Zucconi, Direttore dell’Ice di Addis Abeba, anche competente per la Tanzania, e dal Presidente e dal Vice Direttore Generale di Federuncacoma, Mariateresa Maschio e Fabio Ricci, “ha effettuato una presentazione sull’alto valore di eccellenza dei macchinari agricoli italiani e ha sottolineato che il nostro agri-tech può svolgere in Tanzania un ruolo di primissimo piano con conseguenti importanti e positive ricadute in termini economici ed occupazionali”. Tutti i relatori, ha rimarcato l’ambasciata, hanno sottolineato l’interesse verso le grandi potenzialità del mercato della Tanzania che vede nell’agricoltura il 60% del suo Pil.

Addio a Joe Barone, dopo la camera ardente la salma a Pozzallo

Addio a Joe Barone, dopo la camera ardente la salma a PozzalloRoma, 20 mar. (askanews) – Dopo la camera ardente aperta al Viola Park a Firenze mercoledì 20 marzo, la città di Pozzallo si prepara a rendere omaggio al suo concittadino Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, morto in seguito a un attacco cardiaco al San Raffaele di Milano.


Domani la salma arriverà nel comune affacciato sullo Stretto di Sicilia. Il sindaco della città, Roberto Ammatuna sta lavorando al programma della celebrazione che avverrà venerdì, quando in municipio verrà aperta la camera ardente fino alle 21. Sabato, alle 10.30 si svolgerà la messa in suffragio alla chiesa madre dove Joe Barone venne battezzato. Al termine della messa il feretro verrà trasferito nella casa del fratello per poi raggiungere domenica mattina con un volo privato a New York, dove martedì prossimo verrà celebrato il funerale.

Made in Italy, presentato emendamento per tutela esercizi storici

Made in Italy, presentato emendamento per tutela esercizi storiciRoma, 19 mar. (askanews) – Nella Giornata del Valore Artigiano, si è svolto presso la Nuova Aula dei Gruppi (Camera dei Deputati) il forum “Attività storiche: tradizione e futuro delle nostre città” nell’ambito del quale è stato presentato l’emendamento al decreto Concorrenza approvato dalla Camera e dal Senato che intende tutelare e valorizzare gli esercizi commerciali storici e delle aree commerciali di pregio del Paese, considerati un patrimonio da preservare come bene culturale.


All’evento hanno partecipato Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Valentino Valentini, Viceministro delle imprese e del made in Italy (in collegamento) e promotori dell’emendamento: Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, Maria Spena, Consigliere filiere produttive del Vice Presidente Antonio Tajani, Francesco De Micheli, Ex Consigliere Roma Capitale e Stefano Pizzolato, Presidente Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma. L’obiettivo della nuova norma è quello di favorire un equilibrio tra lo sviluppo turistico e la salvaguardia della tradizione e dell’autenticità dei territori tipici delle città. I promotori dell’emendamento sottolineano l’importanza di garantire la presenza di attività storiche, commerciali o artigianali, nei percorsi di visita, evitando che vengano sostituite da attività non tipiche oppure non di pregio. Per raggiungere questo traguardo, si propone di dare ai comuni uno strumento in più per intervenire con maggior forza in un settore già fortemente liberalizzato.


“Non siamo appassionati di Made In Italy o Made In Rome. Ci sono prodotti Made in Italy che non hanno qualità. Quello che conta veramente sono la qualità dei prodotti, l’innovazione, la ricerca, l’aspetto estetico degli stessi. Si parla troppo della difesa del Made In Italy e poco di un sostegno alla produzione, all’artigianato ed alla creatività italiana. Manca una politica industriale che possa rilanciare la produzione e l’artigianato. Siamo da sempre orientati a dare un servizio di qualità e serietà ai nostri clienti. Siamo altresì attenti alla qualità di trattamento dei collaboratori che sono la forza motrice delle nostre aziende. L’insieme di questi elementi, uniti al prodotto, costituiscono i principi guida delle attività storiche di eccellenza”, afferma Stefano Pizzolato, Presidente dell’Associazione Negozi Storici Eccellenza di Roma che conta oggi 27 associati. Per essere associata, un’attività commerciale deve essere stata gestita dalla stessa famiglia da almeno 3 generazioni e per oltre 70 anni. Il provvedimento prevede tra l’altro la possibilità di creare albi specifici e portali online che consentano a queste realtà di farsi conoscere anche dai turisti. Gli autori dell’emendamento puntano anche a promuovere progetti formativi a livello nazionale per introdurre giovani nei mestieri a rischio di scomparsa, mantenendo un legame armonioso con l’ambiente economico e culturale in cui questi mestieri sono radicati. “La nostra associazione da anni chiede alle Istituzioni di identificare un criterio omogeneo di classificazione delle attività storiche situate su tutto il territorio nazionale. La creazione di un albo nazionale, fonte dei singoli albi locali, darebbe finalmente vita ad un elenco di attività storiche omogenee su cui poter fare delle iniziative di divulgazione, sostegno e sviluppo. Il legislatore avrebbe la possibilità di immaginare delle attività specifiche a favore delle attività storiche avendo un elenco completo dei beneficiari e potendo così impegnare con certezza i relativi capitoli di spesa. Oggi abbiamo avuto una risposta adeguata dalla politica, che ringraziamo per l’interesse dimostrato”, afferma Pizzolato che all’epoca ha lanciato al mondo della politica la proposta di introdurre una norma per la tutela degli esercizi storici del Paese.


Il percorso legislativo è iniziato nei primi mesi del 2021 e ripreso con il Governo Meloni, la cui sensibilità ha consentito prima di inserire, nella relazione conclusiva dell’indagine parlamentare sul Made in Italy, un esplicito riferimento alle attività commerciali pregiate che caratterizzano le nostre città, con l’invito al Governo di tutelarle e valorizzarle. “Mi sono impegnato per far diventare legge la proposta delle attività storiche di Roma perché la ritengo una scelta doverosa. In un mondo in cui i giganti della rete distruggono il commercio tradizionale senza pagare tasse, in un mondo in cui anche sulle nostre strade l’attività di basso livello e di dubbia legalità occupano spazi un tempo riservati ad attività tradizionali e di qualità, ritengo necessario tutelare i negozi storici. Mi auguro che seguano presto provvedimenti attuativi di questa legge che ho voluto insieme a tanti colleghi del Parlamento e grazie allo sforzo dell’intera Forza Italia, per tutelare un’identità, una qualità, un’attività che dall’artigianato ricco di cultura diventa anche un’attività industriale oltre che commerciale”, precisa uno dei promotori dell’iniziativa Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. “Difendiamo marchi storici, difendiamo famiglie italiane che hanno creato lavoro e qualità, difendiamo realtà che è un onore salvaguardare. Siamo quindi tutti noi che ringraziamo questa associazione che ci ha spinto a questa scelta e ci ha consentito di tutelare una parte importante della realtà italiana”, aggiunge Gasparri.


Nell’occasione del forum è stato presentato il volume bilingue “Negozi Storici di Eccellenza di Roma” (Lozzi Editore, 2023) che esce in occasione del 15esimo anniversario dell’Associazione e va senz’altro considerato come un omaggio da parte degli esercizi storici alla “città eterna”. Il libro si propone di esplorare il mondo affascinante dei negozi storici, veri e propri tesori della nostra cultura e tradizione. Attraverso testi inediti e immagini suggestive, il volume guida il lettore alla scoperta di luoghi unici e irripetibili, che resistono al tempo e alle mode grazie alla passione e alla dedizione dei loro proprietari. “Abbiamo deciso di realizzare un libro sulle Attività Storiche di Eccellenza di Roma per raccontarle e farle conoscere sia ai residenti che alle persone in visita nella capitale. La Nostra Associazione vuole essere strumento di sostegno e sviluppo per il territorio. Non abbiamo la sola finalità commerciale. Vogliamo con le nostre attività sostenere le Istituzioni locali per migliorare la percezione e l’immagine di Roma, che è la città più bella del mondo. Il libro è così uno strumento per la nostra associazione e per Roma. Lo pubblichiamo ora non solo per i nostri 15 anni di storia ma anche e soprattutto perché abbiamo la finalità di sostenere la nostra città spesso criticata ma che ha grandissime potenzialità ed eccellenze in tutti i settori”, conclude Presidente dell’Associazione Negozi Storici Eccellenza di Roma.

Confindustria Romania lancia “VINO ACASA” e dialoga con la diaspora

Confindustria Romania lancia “VINO ACASA” e dialoga con la diasporaRoma, 15 mar. (askanews) – In una Romania che punta ad assumere un ruolo centrale nella regione dell’Europa centrorientale, consolidando il processo di modernizzazione e di crescita economica, migliorando e aumentando le infrastrutture e i servizi, resta una carenza di fondo: la manodopera. La mancanza di forza lavoro qualificata è da anni uno dei punti deboli del Paese che ha attratto negli ultimi decenni miliardi di investimenti stranieri, moltissimi dall’Italia, come dimostrano le cifre dell’interscambio e della cooperazione economica. Un problema che è sentito anche dalla vasta comunità di imprenditori italiani che operano in Romania: per questo Confindustria Romania ha lanciato ufficialmente il progetto “VINO ACASA”, indirizzato alla Diaspora romena in Italia.


L’evento, moderato da Askanews, si è svolto nella sede dell’Ambasciata di Romania a Roma ed è stato molto partecipato sia dalle principali associazioni di romeni in Italia sia dai rappresentanti dei maggiori investimenti italiani in Romania. “Il ritorno dei cittadini romeni dalla diaspora diventa fondamentale per far fronte alla crescita produttiva della Romania, che, come sappiamo, soffre di una certa carenza di manodopera – ha detto aprendo l’evento l’ambasciatrice di Romania Gabriela Dancau – . È per questa ragione che abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa di Confindustria Romania, volta a stimolare il ritorno a casa dei romeni che vivono in Italia. Infatti, far conoscere le opportunità strategiche per rafforzare la crescita economica della Romania e sostenere il ritorno dei romeni dall’Italia a casa, in Romania, sono tra le priorità della nostra missione diplomatica”. Per l’ambasciatrice “l’esperienza e la competenza maturate dai romeni in Italia, indipendentemente dal settore di attività” sono “estremamente utili per lo sviluppo sostenibile della Romania” e “ci auguriamo che questo programma sia una soluzione attuabile per i romeni che vogliono tornare a casa e anche per le aziende romene e italiane in Romania, che possono beneficiare delle qualifiche e delle competenze acquisite dai nostri concittadini in Italia o in altri paesi”.


La mancanza di manodopera in Romania, rischia d’influenzare negativamente l’ingresso di nuovi investimenti nel Paese e lo sviluppo di quelli già presenti. Negli ultimi decenni milioni di cittadini romeni hanno lasciato il proprio Paese per trovare lavoro all’estero, anche in Italia. Oggi, molti di essi sarebbero pronti a tornare in Romania, portando il loro contributo al mercato del lavoro e alle aziende ma ritengono di non avere adeguate garanzie per il loro rientro in Patria, come è emerso dalle numerose domande poste al termine dell’incontro ai rappresentanti di Confindustria Romania e degli altri player che fanno parte del progetto: Mutua MBA, Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Intesa Sanpaolo Bank Romania e Lidl Romania. “La mancanza di manodopera é un problema in tutta Europa. È come trovarsi di fronte ad una coperta corta che a seconda della direzione dei flussi migratori lascia scoperto un territorio piuttosto che un’altro – ha sottolineato il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola – Con il nostro progetto ‘VINO ACASA’ abbiamo guardato ben oltre, analizzando il flusso migratorio naturale, costante e inarrestabile tra Romania, Italia e viceversa, che interessa ogni anno migliaia di cittadini romeni, ed é li dove abbiamo aperto un dialogo innovativo, costruttivo e indipendente con la comunità romena, al fine di preservare il più possibile, il capitale umano all’interno della filiera industriale italo-romena, sempre in ambedue i Paesi”.


Dopo Bertola hanno illustrato il programma alla platea Andrea Mazzola, amministratore delegato di Mutua MBA, Alexandra Mutiu – prorettore dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Filippo Sala, capo dipartimento Prodotti Bancari Retail di Intesa Sanpaolo Bank Romania, Adela Andreea Van Den Houten, rappresentante di Lidl Romania e Thomas Campaner, membro del Gruppo Tecnico Digital Innovation di Confindustria Romania che ha illustrato come poter presentare le proprie richieste e iscriversi al portale che è online. Confindustria Romania, che dal 2019 si è posta in prima linea per la risoluzione o la mitigazione del problema di mancanza di manodopera qualificata ha lanciato questo innovativo piano che punta a fornire una rete di garanzie a chi decide di rientrare. La messa a punto del Progetto “VINO ACASA” ha richiesto notevoli passaggi, tra cui l’analisi delle importanti proposte fatte in passato alla Diaspora, da parte delle istituzioni e dalle associazioni romene, la ricerca sulle professionalità più richieste, la composizione dei nuclei familiari che dalla Romania sono partiti all’estero, le motivazioni legate alla partenza e ai motivi ostativi del non rientro in Romania e soprattutto anche il nuovo contesto sociale ed economico del dopo pandemia.


L’architettura innovativa del Progetto “VINO ACASA” risiede sia nella sua completezza, con diverse proposte che convergono in un’unica progettualità, che nella considerazione verso tutto il nucleo familiare: lavoro, assistenza sanitaria e una casa moderna a condizioni favorevoli, il supporto formativo, anche universitario di alto livello, le semplificazioni burocratiche per formalizzare l’eventuale rientro in Patria. “VINO ACASA” è un’iniziativa promossa da Confindustria Romania in collaborazione con MBA Mutua, AMR -Associazione dei Comuni Romeni, Università Babes- Bolyai di Cluj Napoca e Banca Intesa Sanpaolo. Il Progetto è sostenuto come partner “Angel” da Lidl Romania.