Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Usa, BASILICATË è il nuovo progetto sulla cultura lucana nel mondo

Usa, BASILICATË è il nuovo progetto sulla cultura lucana nel mondoNew York, 20 feb. (askanews) – Si chiama BASILICATË, il nuovo progetto di ricerca e documentazione sulla cultura lucana nel mondo organizzato con le comunità lucane di New York, Buenos Aires e Montevideo. BASILICATË prevede una mostra internazionale nelle tre città promotrici, a cui si aggiunge Torino. Inoltre si terranno workshop e attività con i lucani all’estero; conferenze internazionali e una pubblicazione finale sul tema.


Il progetto sarà presentato all’Istituto Italiano di Cultura di New York il 21 febbraio alle 17, ora locale. Il focus dell’appuntamento nella Grande Mela sarà la cucina lucana e le sue ricette. Nei mesi scorsi, infatti, è stato lanciato un concorso in cui si chiedeva ai lucani di New York di inviare una ricetta tradizionale così come è realizzata da loro. I vincitori del concorso saranno presenti all’evento e, il giorno successivo, si sfideranno in un laboratorio di cucina presso la Pasticceria Carlo. BASILICATË è organizzato dalla Federazione delle Associazioni e dei Club Lucani del Piemonte grazie al sostegno della Regione Basilicata, il coordinamento del Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice e la direzione artistica del gruppo Architettura della Vergogna.

Omaggio a Caruso, Mark Milhofer e Marco Scolastra alla Carnegie Hall

Omaggio a Caruso, Mark Milhofer e Marco Scolastra alla Carnegie HallRoma, 19 feb. (askanews) – Arriva alla Carnegie Hall di New York il progetto del tenore Mark Milhofer e del pianista Marco Scolastra nel concerto in programma mercoledì 21 febbraio omaggio al grandissimo Enrico Caruso. Frutto di un lungo lavoro di ricerca su autografi, manoscritti, pubblicazioni e incisioni storiche, sfociato nel doppio CD “Enrico Caruso, His Songs composed for him and by him” (Urania Records) uscito nel 2023 in occasione dei centocinquant’anni della nascita del celebre tenore, il progetto accoglie le canzoni scritte da e per Caruso, alcune delle quali incise per la prima volta.


Un repertorio ancora poco conosciuto e tutto da riscoprire, affidato a un duo consolidato che coniuga la versatilità di Mark Milhofer, tenore inglese, e la ricercatezza delle interpretazioni di Marco Scolastra. Al lavoro discografico i due artisti hanno affiancato una lunga tournée con una serie di recital che hanno toccato fra le altre, Villa Caruso a Firenze, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese a L’Aquila e la Camera Musicale Romana nella capitale. Ora sbarca oltreoceano facendo tappa in una delle più celebri sale da concerto di tutto il mondo. “Per un cantante, la Carnegie Hall è un’ambizione raramente raggiunta. È un sogno che diventa realtà”, ha commentato Milhofer. “Non posso che unirmi alle parole di Mark – ha aggiunto Scolastra -. Un sogno che diventa realtà grazie al nostro progetto su Enrico Caruso, un mito dell’opera che per tanti anni ha conquistato il pubblico di New York”.


Simbolo dell’italianità e del bel canto, Enrico Caruso (Napoli, 25 febbraio 1873 – 2 agosto 1921) è passato dai palcoscenici della provincia napoletana ai più prestigiosi teatri d’opera del mondo e, con la stessa naturalezza con cui interpreta il Duca di Mantova in Rigoletto, può tornare a essere lo scugnizzo delle canzoni popolari. Ma ciò che è meno noto è che il grande tenore scrisse fra il 1907 e il 1919 anche un piccolo numero di queste canzoni, nove per la precisione, che sono state riunite tutte insieme per la prima volta nel doppio CD edito nel 2023. Sappiamo che Caruso a volte scriveva solo la melodia, a volte solo le parole, in un caso (Tiempo antico, del 1912) le scrisse entrambe. Per l’armonizzazione si affidava poi ai suoi collaboratori (ritroviamo Riccardo Barthelemy, Alfredo Sarmiento, Vincenzo Bellezza). Lo raccontava lo stesso Caruso in una intervista al New York Times nel 1912: “Molte volte, quando sono solo, mi vengono delle piccole idee, ho la quiete che amo, e i miei pensieri vagano da soli. Arriva la piccola musica. Da solo nella quiete la sento. Ah, ma non so scrivere le note! So solo cantarle e suonarle. Non capisco la tecnica della scrittura musicale. Allora forse chiamo il mio amico Barthelemy di Parigi. O al Knickerbocker

Italia-Romania, Bertola: su digitalizzazione servono partnership

Italia-Romania, Bertola: su digitalizzazione servono partnershipRoma, 16 feb. (askanews) – “La collaborazione tra l’Italia e la Romania nella transizione digitale non rappresenta solo un contributo unilaterale, ma anche un’opportunità per l’Italia di imparare dagli sforzi e dalle esperienze della Romania. Entrambi i Paesi possono trarre vantaggio da una partnership a lungo termine, che favorisca la condivisione di conoscenze, risorse e opportunità di business. Siamo anche interessati a creare ecosistemi d’innovazione per stimolare la nascita di nuove imprese e favorire l’innovazione nel Paese”, così il presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola commenta le opportunità di cooperazione e collaborazione tra Italia e Romania a valle del Business Forum Italia-Romania che è seguito al Vertice intergovernativo che si è svolto a Roma.


E proprio per rilanciare le opportunità che si aprono in Romania per le aziende italiane, in occasione del Business Forum, il ministero degli Esteri, l’Agenzia ICE e l’Ambasciata di Romania a Roma, hanno messo a disposizione della Rappresentanza confindustriale romena un dedicato Desk di accoglienza per la parte B2B. Il Forum si è incentrato sui temi dell’Energia, della Digitalizzazione, delle Infrastrutture e dell’Agroindustria. Bertola, ha sottolineato come la Romania, in un contesto energetico complesso e incerto, “ha sempre comunque mantenuto una certa autonomia dal gas russo, sia per la capacità estrattiva che copre più del 60% del proprio fabbisogno, sia per la bassa dipendenza dal gas per la produzione di energia elettrica” e come conseguenza della guerra in Ucraina, “la Romania è diventata ancora più indipendente dal gas russo, sviluppando corridoi di fornitura prima inesistenti” e grazie al mix del settore “energetico romeno, in parte dipendente dall’operato di importanti aziende italiane, come Ansaldo Nucleare per gli attuali e futuri reattori di Cernavoda”.


Sulla Digitalizzazione, attraverso il Gruppo tecnico Digital Innovation, coordinato dal consigliere di Presidenza Andrea Allocco, Confindustria Romania svolge un ruolo importante come contributore alla Romania, dove la transizione digitale e la digitalizzazione rappresentano un processo fondamentale per lo sviluppo e la crescita di questo Paese, ha spiegato ancora il presidente di Coonfindustria Romania, sottolineando come anche l’Intelligenza artificiale offra alle aziende la possibilità di automatizzare processi complessi, riducendo la dipendenza dai processi manuali e migliorando l’efficienza operativa, “ma è fondamentale considerare anche le implicazioni etiche e sociali dell’uso dell’IA per garantire un futuro equilibrato e sostenibile”. Esiste però una criticità da tempo evidenziata da Confindustria Romania che opera attivamente per invertire rotta: “Mi preoccupano particolarmente due criticità trasversali che interessano tutti i paesi Europei, i recenti conflitti in Ucraina e nel Medio Oriente e la mancanza di manodopera specializzata – spiega Bertola – . In particolare, la seconda criticità allo sviluppo industriale e all’arrivo di nuovi investimenti è quella della mancanza di manodopera specializzata, problema peraltro di ogni Paese europeo. Siamo stati l’unica entità di investitori stranieri in Romania ad avere affrontato in modo strutturato questo problema, implementando l’interazione diretta con le Università romene, all’interno delle quali stiamo creando dei Centri di Eccellenza capaci di mettere in contatto le nostre aziende associate con gli studenti che ancora devono concludere il percorso di studi, con lo scopo di formarli in modo corrispondente alle necessità delle aziende stesse. Grazie poi al Progetto di punta, ‘Vino-Acasa’, daremo una soluzione al mondo produttivo, portando anche sostegno indiretto al Sistema sanitario pubblico romeno, oggi in fase di ampia e impegnativa modernizzazione, oltre che nel medio/lungo termine, sostenere anche il sistema pensionistico romeno che ha risentito molto della partenza di milioni di romeni dal Paese”.

Accordo Italia-UNESCO per copertura tetto della Cattedrale di Odessa

Accordo Italia-UNESCO per copertura tetto della Cattedrale di OdessaRoma, 13 feb. (askanews) – Nel quadro della missione a Kiev dell’Inviato Speciale del ministro degli Esteri per la Ricostruzione dell’Ucraina, Davide La Cecilia, ha avuto luogo la cerimonia di firma dell’accordo tra l’Italia e l’UNESCO per un contributo finanziario di 500mila euro, provenienti dalla Cooperazione italiana, finalizzato a realizzare una prima copertura al tetto della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, monumento gravemente danneggiato dai bombardamenti russi del 23 luglio scorso. Si tratta di un intervento importante a tutela di uno degli edifici simbolo della storia culturale e religiosa della città.


“L’Italia è fortemente impegnata, con le sue istituzioni e il suo sistema produttivo, nel sostegno alla ricostruzione dell’Ucraina”, ha dichiarato l’Ambasciatore Pier Francesco Zazo. “Come ricordato anche dal Vice Premier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, abbiamo una straordinaria capacità nella protezione e salvaguardia del patrimonio culturale e urbanistico internazionale”. “Il nostro progetto nasce dalla volontà di coinvolgere, sulla base di una proposta della Triennale di Milano e del Museo MAXXI di Roma che la Farnesina sta portando avanti insieme al Ministero della Cultura, creativi e progettisti, istituzioni culturali internazionali, aziende e soggetti economici italiani per una rigenerazione urbanistica e architettonica delle città ucraine, a partire da Odessa di cui abbiamo assunto il patronato, in una logica di trasformazione verde, digitale e sostenibile”, ha sottolineato l’Inviato Speciale La Cecilia.


L’accordo è stato sottoscritto dall’Ambasciatore Pier Francesco Zazo, per l’Italia, e dalla Direttrice UNESCO per l’Ucraina, Chiara Dezzi Bardeschi, per l’organizzazione internazionale, alla presenza dell’Inviato Speciale Davide La Cecilia e del Titolare della sede regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Kiev, Pietro Pipi. La Cecilia, accompagnato da una delegazione dell’Ambasciata Italiana e dal titolare della sede regionale di AICS Kyiv, Pietro Pipi, si è recato in visita a Odessa insieme alla Direttrice dell’Unesco per l’Ucraina, Chiara Dezzi Bardeschi, con l’obiettivo di stabilire un meccanismo di coordinamento per il progetto di ricostruzione della città, che prevede la risistemazione della Cattedrale della Trasfigurazione, la messa in sicurezza dei siti culturali del centro storico iscritti nella lista del patrimonio in pericolo dell’Unesco e la realizzazione del master plan cittadino, come prima fase del patronato assunto dall’Italia su Odessa lo scorso 2 ottobre con la visita in Ucraina del Vice Premier e Ministro degli Affari Esteri Tajani.


Nel corso della missione La Cecilia, che era compagnato da Padre Myroslav, ha visitato la Cattedrale e tenuto una riunione di coordinamento con le autorità cittadine e regionali di Odessa, le istituzioni culturali, la business community e i rappresentanti della società civile, nel corso della quale egli ha illustrato il progetto di Laboratorio per la Ricostruzione dell’Ucraina nato su iniziativa della Triennale di Milano e del Museo MAXXi di arte contemporanea di Roma, che la Farnesina e il MIC stanno portando avanti in partnership con l’Unesco. “Il progetto su Odessa – ha detto l’Inviato Speciale – ha una forte valenza simbolica per il legame storico e culturale della città con l’Italia e per il prestigio dell’iniziativa, che ci pone alla guida del processo di ricostruzione, in un anno in cui la Presidenza italiana del G7 si propone di tenere l’Ucraina al centro dell’agenda con un’enfasi crescente sul rilancio e la ricostruzione del Paese. La trasformazione della città in chiave moderna e sostenibile, corrisponde all’idea di ricostruzione secondo la logica di “build back better” che sta alla base del progetto che il Ministro Tajani ha lanciato a Milano lo scorso 31 ottobre insieme al Ministro Sangiuliano,Triennale e MAXXI. Naturalmente ci aspettiamo che le nostre aziende possano contribuire a questa iniziativa con la loro expertise e lo spirito imprenditoriale che le contraddistingue e lavoreremo in questa direzione”.


“AICS può vantare una solida gamma di competenze e collaborazioni nel campo della tutela e salvaguardia del patrimonio culturale, operando anche in contesti di conflitto e post-conflitto – ha sottolineato il Titolare della sede regionale di AICS Kiev, Pietro Pipi – insieme a istituzioni locali, società civile e partner ci poniamo a servizio della tutela della cultura, contribuendo alla promozione di un futuro prospero per il Paese”.

Intesa Ucoi-Ucoim e Assocamerestero per sostenere imprese all’estero

Intesa Ucoi-Ucoim e Assocamerestero per sostenere imprese all’esteroRoma, 13 feb. (askanews) – UCOI, l’Unione dei Consoli Onorari in Italia, UCOIM, l’Unione dei Consoli Onorari d’Italia nel Mondo e Assocamerestero, l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e Unioncamere, hanno siglato un Memorandum d’intesa per supportare e valorizzare sempre più la presenza italiana nel mondo.


Accomunati da un tradizionale e costante impegno nel fornire assistenza e supporto ai nostri connazionali e alle imprese italiane sui mercati esteri, UCOI-UCOIM e Assocamerestero, con questo accordo, aprono la strada alla realizzazione di iniziative e progetti congiunti in materia consolare, sociale, di promozione commerciale e culturale e di formazione. Sono più di 570 i Consoli Onorari in Italia e oltre 370 i Consoli Onorari d’Italia all’estero che, in maniera più strutturata, collaboreranno con le 86 CCIE associate ad Assocamerestero per assistere i cittadini italiani nel mondo e favorire l’internazionalizzazione delle imprese e la promozione del Made in Italy nei 63 Paesi in cui operano le CCIE. ” Siamo molto lieti di firmare l’accordo odierno che segna un ulteriore grande successo per i Consoli Onorari nella loro ultra-quarantennale attività associativa , che ne ha valorizzato la figura e sviluppato il ruolo in campo sociale, economico-commerciale e culturale. L’accordo con Assocamerestero rientra pienamente in questi così importanti obiettivi.” – dichiarano la Presidenza e il Segretario Generale di UCOI-UCOIM, Elio Pacifico.


“I Consoli Onorari, in Italia e all’estero, rappresentano una preziosa rete di riferimento nelle relazioni internazionali e sono ben inseriti nel tessuto sociale delle varie circoscrizioni consolari, così come le Camere di Commercio Italiane all’Estero sono saldamente integrate nelle comunità d’affari che aggregano sui mercati esteri. – dichiara il Presidente di Assocamerestero, Mario Pozza – L’intesa che abbiamo sottoscritto ci consentirà di lavorare in sinergia per valorizzare in maniera sempre più efficace la presenza italiana nel mondo”. L’accordo sarà immediatamente reso operativo grazie al coordinamento dei rappresentanti dei rispettivi organismi: Domenico Mauriello, Segretario Generale di Assocamerestero, Oya Izmirli, Presidente UCOIM e Mattia Carlin, socio d’onore dell’U.C.O.I.

Simest: nel 2023 sostenuto l’export di 60 imprese italiane

Simest: nel 2023 sostenuto l’export di 60 imprese italianeRoma, 8 feb. (askanews) – SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, comunica che, nel corso del 2023, l’operatività in supporto delle esportazioni di beni strumentali (impianti e macchinari) – attraverso il “Contributo Export su Credito Fornitore” – ha realizzato un aumento del 7% per un controvalore complessivo superiore a 500 milioni di euro. Sono state infatti concluse 178 operazioni (+102% rispetto al 2022) in favore di 60 Pmi e MidCap italiane, con vendite in 45 paesi esteri.


Un trend in ascesa che si è confermato soprattutto nell’ultimo trimestre del 2023 con 103 operazioni concluse per oltre €375 milioni, che hanno permesso esportazioni in 31 Paesi tra cui, oltre all’Unione Europea (Austria, Germania, Francia, Polonia, Romania e Spagna), anche geografie più lontane come Bangladesh, Brasile, Camerun, Canada, Cina, Colombia, Egitto, Guatemala, Kenya, Marocco, Messico, Perù, Sudafrica, Turchia, USA e Uzbekistan. Il sostegno di SIMEST è avvenuto su operazioni di Credito fornitore attraverso il “Contributo Export” – strumento gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – contributo in conto interessi a fondo perduto a parziale o totale riduzione del costo dello smobilizzo di titoli di pagamento emessi dall’acquirente estero a fronte dei contratti di vendita.


I settori merceologici trainanti del 2023 sono stati: i macchinari tessili, le macchine agricole, gli impianti per la produzione della carta, del sapone, per la produzione di pannelli fotovoltaici, i macchinari per il packaging, le casseformi per l’edilizia, le macchine per l’industria alimentare, gli impianti per il trattamento delle acque e i macchinari per la lavorazione del legno, della plastica, della ceramica e dei metalli. Tra le imprese supportate: – Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera SpA (Busto Arsizio) leader mondiale nella progettazione e nella produzione di linee per l’estrusione di materie plastiche per il packaging & converting. Grazie al contributo di SIMEST ha esportato una linea per il packaging in Egitto del valore di €1 milione. – Askoll Eva Spa (Dueville, provincia di Vicenza) produttore di scooter, biciclette e monopattini elettrici, ha esportato in Francia una flotta di scooter elettrici e relative parti di ricambio per una fornitura totale di €0,7 milioni. – SACMI (Imola), leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine e impianti completi per l’industria della ceramica. Grazie al contributo di SIMEST, ha perfezionato 10 contratti in Arabia Saudita, India e USA per oltre 23 milioni di euro. – A. Celli Papers, (Lucca), leader nella fornitura di macchinari e tecnologie avanzate per il mercato della carta e del tessuto-non tessuto. Con il Contributo Export ha esportato in Cina, Indonesia, Kuwait, Messico e Romania 6 impianti di produzione di carta per 14,9 milioni di euro. – Marzoli Machine Textile, (Palazzolo sull’Oglio, BS) produce macchinari per la preparazione e la filatura di fibre a taglio cotoniero per i settori dei tessuti e dei tessuti non tessuti. Grazie all’intervento di SIMEST, la società ha esportato 4 macchinari in Pakistan e 2 in Bangladesh per un controvalore di 6,8 milioni di euro. – Desmet Ballestra (Busto Arsizio), leader mondiale nella progettazione e fornitura di impianti per la produzione di detergenti, tensioattivi e sapone. Si è aggiudicata, grazie al contributo di SIMEST, 11 contratti in Angola, Bangladesh, Colombia, Costa d’Avorio, Guatemala, Kenia, Rep. Congo, Uganda e Uzbekistan, per oltre 32,5 milioni di euro.

Accordo Italia-Unesco per copertura tetto Cattedrale di Odessa

Accordo Italia-Unesco per copertura tetto Cattedrale di OdessaRoma, 8 feb. (askanews) – Nel quadro della missione a Kiev dell’Inviato Speciale del Ministro degli Esteri per la Ricostruzione dell’Ucraina, Davide La Cecilia, ha avuto luogo la cerimonia di firma dell’accordo tra l’Italia e l’UNESCO per un contributo finanziario di 500mila euro, provenienti dalla Cooperazione italiana, finalizzato a realizzare una prima copertura al tetto della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, monumento gravemente danneggiato dai bombardamenti russi del 23 luglio scorso. Si tratta di un intervento importante a tutela di uno degli edifici simbolo della storia culturale e religiosa della città.


“L’Italia è fortemente impegnata, con le sue istituzioni e il suo sistema produttivo, nel sostegno alla ricostruzione dell’Ucraina”, ha dichiarato l’Ambasciatore Pier Francesco Zazo. “Come ricordato anche dal Vice Premier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, abbiamo una straordinaria capacità nella protezione e salvaguardia del patrimonio culturale e urbanistico internazionale”. “Il nostro progetto nasce dalla volontà di coinvolgere, sulla base di una proposta della Triennale di Milano e del Museo MAXXI di Roma che la Farnesina sta portando avanti insieme al Ministero della Cultura, creativi e progettisti, istituzioni culturali internazionali, aziende e soggetti economici italiani per una rigenerazione urbanistica e architettonica delle città ucraine, a partire da Odessa di cui abbiamo assunto il patronato, in una logica di trasformazione verde, digitale e sostenibile”, ha sottolineato l’Inviato Speciale La Cecilia.


L’accordo è stato sottoscritto dall’Ambasciatore Pier Francesco Zazo, per l’Italia, e dalla Direttrice UNESCO per l’Ucraina, Chiara Dezzi Bardeschi, per l’organizzazione internazionale, alla presenza dell’Inviato Speciale Davide La Cecilia e del Titolare della sede regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Kiev, Pietro Pipi.

Il Generale italiano Miglietta alla guida della NATO Response Force

Il Generale italiano Miglietta alla guida della NATO Response ForceBrunssum, 7 feb. (askanews) – Il Comandante dell’Allied Joint Force Command (JFC) Brunssum, Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano Guglielmo Luigi Miglietta ha assunto il Comando della NATO Response Force (NRF) 2024, la forza multinazionale ad alta prontezza, costituita da unità aeree, terrestri, marittime e forze speciali, addestrate a condurre operazioni ad alto rischio, con l’obiettivo di rispondere rapidamente a qualsiasi tipo di crisi.


Per l’occasione, il Gen. Miglietta si è collegato in videoconferenza con i Comandanti delle forze multinazionali che compongono la forza NATO di risposta alle crisi per l’anno 2024. Il Comando e il Controllo sulle forze assegnate per costituire la NRF, a rotazione tra i paesi Alleati, viene esercitato ad anni alterni tra i Comandi operativi NATO di Brunssum e Napoli.


Parlando ai Comandanti delle forze designate per costituire la NRF 2024, il Generale Miglietta ha sottolineato l’importanza di mantenere alti gli standard di prontezza operativa “per contrastare con immediatezza qualsiasi aggressione con un rapido dispiegamento delle forze e la tempestiva istituzione di una presenza militare della NATO a sostegno di eventuali operazioni di risposta alle crisi o in applicazione dell’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico”. Riferendosi poi alle principali minacce attuali, il Comandante di JFC Brunssum ha condiviso le sue valutazioni sulla deterrenza con i Comandanti collegati affermando che “il messaggio più importante da veicolare con fermezza, è quello che qualsiasi atto aggressivo sarà contrastato” ed evidenziando, allo stesso tempo, che la natura difensiva delle forze non deve rappresentare in alcun caso una provocazione, in quanto la natura della deterrenza va oltre l’applicazione della forza militare basandosi sulla percezione della stessa “nella mente dei possibili avversari”.


Il Generale ha poi rimarcato che “il notevole lavoro di pianificazione nell’ambito della elaborazione dei Piani Regionali consente a tutte le nazioni Alleate di operare a stretto contatto, sostenendo la coesione dell’Alleanza che è sempre stata e rimarrà uno dei principali valori su cui si fonda la NATO”. Nei suoi quasi 75 anni di storia, la NATO ha operato e continua a operare molteplici adattamenti al contesto di sicurezza e la NRF costituise una dimostrazione di questa abilità a fronteggiare molteplici situazioni, incluso il soccorso in caso di calamità.


La caratteristica principale della NRF è rappresentata dalla capacità di condurre la mobilitazione e lo schieramento in tempi molto brevi di forze ad elevato livello di prontezza operativa, attivabili con un criterio di progressività. Nell’ambito della NRF vi è infatti una componente, la Very High Readiness Joint Task Force (VJTF), le cui unità sono in grado di schierarsi in due giorni con l’obiettivo di assumere il controllo iniziale di un’operazione e di facilitare l’arrivo delle altre forze in un massimo di 7 giorni, qualora la situazione operativa lo richiedesse. La capacità di reazione rapida della NRF sarà l’obiettivo dell’esercitazione Brilliant Jump 2024 che avrà luogo dal 12 al 28 febbraio in Polonia e che vedrà schierarsi le diverse unità provenienti dai paesi Alleati per amalgamarsi ed operare congiuntamente. Brilliant Jump 2024 è inquadrata nell’ambito di Steadfast Defender 2024, la principale esercitazione multidominio della NATO condotta nel corso del 2024 che si sviluppa attraverso una serie di esercitazioni nazionali e multinazionali, su larga scala, condotte in diverse località delle nazioni Alleate, in un arco temporale di circa 4 mesi.

Caso Salis, Tajani: assistiamo tutti i detenuti italiani all’estero

Caso Salis, Tajani: assistiamo tutti i detenuti italiani all’esteroRoma, 5 feb. (askanews) – Sulla vicenda di Ilaria Salis “non abbiamo nessuna posizione se non quella di assistere i nostri 2.500 italiani, circa, che sono detenuti nel mondo perché vengano rispettati i loro diritti come detenuti”. E’ quanto ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Med Extraordinary expert meeting di oggi a Roma. “Questo è ciò che noi facciamo con tutti gli italiani, compresa la signora Salis” e “questo ripeterò al padre” nell’incontro previsto oggi, ha aggiunto il ministro.


“L’ambasciata d’Italia come tutte le ambasciate nel mondo assiste con le visite consolari gli italiani che sono detenuti”, ha quindi sottolineato Tajani, ricordando che però che “non possiamo interferire sui procedimenti penali quando ci sono ipotesi di reati commessi all’estero”.

Accordo SIMEST e Confindustria Assafrica per sostegno investimenti

Accordo SIMEST e Confindustria Assafrica per sostegno investimentiRoma, 30 gen. (askanews) – SIMEST, la Società per l’internazionalizzazione delle imprese del Gruppo CDP, e Confindustria Assafrica&mediterraneo, l’associazione imprenditoriale del Sistema Confindustria che rappresenta e supporta le imprese italiane interessate a svilupparsi nel Mediterraneo, in Africa e in Medio Oriente, hanno sottoscritto oggi un accordo finalizzato a sostenere gli investimenti delle imprese italiane nell’area africana.

L’accordo è stato sottoscritto dal presidente di SIMEST, Pasquale Salzano e dal presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo Massimo Dal Checco con l’obiettivo di rendere maggiormente efficace l’attività di promozione e di impiego delle risorse a disposizione. A questo fine, i due Istituti s’impegnano a valorizzare e diffondere presso le imprese associate di Confindustria Assafrica & Mediterraneo la conoscenza dei prodotti e servizi gestiti da SIMEST e di cooperare per offrire alle imprese assistenza qualificata e tempestiva. Confindustria Assafrica & Mediterraneo si impegna inoltre a raccogliere e veicolare le manifestazioni di interesse delle proprie aziende associate, organizzando sessioni dedicate ad incontri individuali con gli esperti di SIMEST.

Salzano ha dichiarato che “la firma odierna rappresenta un tassello importante nella strategia complessiva di SIMEST di supporto allo sviluppo sostenibile e duraturo dei rapporti commerciali fra Italia e Africa. L’accordo, grazie alla stretta collaborazione con Confindustria Assafrica&Mediterraneo ci permetterà infatti di raggiungere un’ampia platea d’imprese a cui offrire i nostri servizi, favorendo la realizzazione dei piani d’investimento nel Continente. SIMEST è quindi impegnata attivamente per favorire lo sviluppo dei rapporti di reciproco beneficio fra le due geografie. In linea con gli indirizzi della Farnesina, e grazie al ruolo previsto dal Piano Mattei – come ricordato ieri in occasione del ‘Vertice Italia – Africa’ dal ministro degli Esteri Antonio Tajani – SIMEST ha predisposto anche un pacchetto di finanziamenti agevolati da 200 milioni di euro a favore della crescita sinergica fra l’Italia e i Paesi del Continente africano”. Per Dal Checco l’accordo “siglato oggi con SIMEST è volto ad agevolare il settore privato italiano nei mercati africani e quindi consentirci di essere più competitivi rispetto ad altri attori del mercato globale. In Africa operano sempre di più aziende italiane di piccole e medie dimensioni, attive nei più svariati settori, per le quali l’appoggio del Sistema Paese e delle sue Istituzioni finanziarie risulta strategico, al fine poter operare in un’ottica di lungo periodo, in linea con gli interessi del continente”.