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La Sicilia vista da Fulvio Bugani in mostra ad Hanoi

La Sicilia vista da Fulvio Bugani in mostra ad HanoiRoma, 12 set. (askanews) – In occasione del 50esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Vietnam (1973-2023), con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Hanoi è stata inaugurata “Sicilia”, la mostra personale del fotografo Fulvio Bugani organizzata da Uni-Italia Vietnam in collaborazione con Leica Vietnam.

L’esposizione presenta 20 scatti del fotografo bolognese per raccontare al pubblico vietnamita la quintessenza della Sicilia. La mostra ha preso il via lo scorso 17 agosto. Inaugurata dall’ambasciatore d’Italia in Hanoi, Marco Della Seta, con la presenza di rappresentanti del ministero della Salute e del Turismo del Vietnam, dell’Associazione degli Artisti Fotografi vietnamiti, di alcuni rappresentanti di Leica Vietnam e altri ospiti illustri, la mostra ha l’obiettivo di far conoscere al pubblico vietnamita l’immagine della Sicilia, dando allo stesso tempo l’opportunità di interagire con fotografi nazionali e internazionali.

Conosciuto per la sua capacità di “raccontare storie attraverso le sue fotografie”, la mostra presenta 20 fotografie selezionate di Fulvio Bugani, che racchiudono e caratterizzano la quintessenza della Sicilia, incarnando nei suoi scatti il ritmo lento e tranquillo della vita, che si ritrova nelle onde calme del Mediterraneo, nel calore del sole che nasce, nel silenzio dell’imbrunire. L’isolamento della Sicilia può essere una benedizione e contemporaneamente una maledizione; una forza che può aumentare o addirittura schiacciare le emozioni di un individuo. Attraverso il suo obiettivo, Fulvio Bugani ha catturato la bellezza unica di quest’isola, immergendo gli spettatori in storie e suggestioni uniche, che solo la Sicilia può offrire.

La Sicilia, l’isola più grande del Mediterraneo, è una regione autonoma dell’Italia con una storia varia e complessa che si estende per migliaia di anni. E’ stata governata da molte civiltà, tra cui greci, romani, arabi, normanni e spagnoli, ognuna delle quali ha lasciato un’impronta indelebile sulla cultura, l’architettura e la cucina di questo posto meraviglioso. Oggi la Sicilia è una destinazione turistica ricca di fascino, con spiagge romantiche, splendidi paesaggi e un ricco patrimonio culturale. Fulvio Bugani (Bologna, 1974) è un fotografo indipendente, originario di Bologna. I suoi lavori e progetti fotografici esplorano principalmente gli aspetti sociali, culturali e, al tempo stesso, le interazioni tra le persone e la società. Ciò che lo interessa di più quando si tratta di fotografia è la vita quotidiana delle persone comuni che, se analizzate con attenzione, possono rivelare sempre storie straordinarie.

È un partner attivo di ONG come Medici Senza Frontiere e Amnesty International, per cui ha partecipato a numerosi progetti per la tutela dei diritti umani, l’immigrazione clandestina e i diritti di residenza in Africa. UNI-ITALIA, costituita il 30 luglio 2010 tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero dell’Interno, Uni-Italia ha l’obiettivo di favorire l’attrazione di studenti e ricercatori stranieri verso le università italiane, attraverso l’attività di promozione dell’offerta formativa italiana, e di favorire la cooperazione universitaria fra l’Italia e gli altri Paesi. È presente, oltre che in Cina, anche in India, Indonesia, Iran e Vietnam. Dal 15 marzo 2022 ICE-Agenzia e CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane hanno fatto il proprio ingresso in Uni-Italia, dando così nuovo respiro all’Associazione, fornendo nuovi e ulteriori campi di expertise e conoscenze fondamentali per la promozione dell’offerta italiana.

Italia in campo per la ricostruzione dell’Ucraina

Italia in campo per la ricostruzione dell’UcrainaRoma, 7 set. (askanews) – L’Ambasciatore d’Italia in Ucraina Pier Francesco Zazo e l’Inviato speciale per la ricostruzione dell’Ucraina Davide La Cecilia sono oggi in missione a Odessa insieme al Presidente della Triennale, l’architetto Stefano Boeri, al presidente del MAXXI Alessandro Giuli, al sindaco della città di Odessa Gennady Trukhanov e alla Direttrice dell’Unesco per l’Ucraina, Prof. Chiara Dezzi Bardeschi. La visita si colloca nel contesto dell’iniziativa della Triennale e del MAXXI, sostenuta da Presidenza del Consiglio, Farnesina e Ministero della Cultura, per realizzare un Laboratorio sulla Ricostruzione dell’Ucraina. Odessa è una città che “ha una forte impronta culturale italiana e fa parte della nostra identità” – ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani, ricordando che “il fondatore di questa città e l’architetto che ne ha disegnato l’impianto urbanistico erano italiani”. “Il Governo ha il dovere di guidare la ricostruzione immediata e futura dell’Ucraina”. Partendo da questo presupposto, “abbiamo maturato l’idea che il nostro Paese possa assumere un vero e proprio patronato sulla ricostruzione della città di Odessa”, ha aggiunto La Cecilia, “abbiamo già registrato un riscontro positivo delle autorità di Kiev”. Il progetto di ricostruzione prevede l’avvio dei lavori sul restauro della Cattedrale della Trasfigurazione per poi passare agli oltre cinquanta edifici di alto valore architettonico che sono stati danneggiati dai bombardamenti. “Odessa è una città profondamente ferita nell’anima” ha affermato l’Ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo, evidenziando il forte valore simbolico di questi luoghi e ricordando: “ho visitato la Cattedrale la mattina dopo l’attacco missilistico. Nessuno si attendeva che la Russia avrebbe attaccato direttamente i siti culturali, religiosi e storici”. L’architetto Boeri ha spiegato come gli incontri di oggi tra i tecnici italiani del restauro architettonico e i tecnici locali consentiranno di svolgere i primi rilievi. “La scuola del restauro italiana è una realtà d’eccellenza e le sinergie con Triennale e MAXXI consentiranno di dare un impulso alla rinascita della città” ha sottolineato Boeri. “Tutti i soggetti culturali italiani si sono mossi fin dalle prime fasi dell’invasione dell’Ucraina, ma ora stiamo creando un vero e proprio progetto di sistema” ha evidenziato il presidente del MAXXI Alessandro Giuli. Sarà messo in campo un laboratorio tecnico e creativo, un progetto di restauro al plurale che chiama a raccolta di istituzioni culturali e studi di architettura.

Il percorso di ricostruzione è parte integrante del sostegno a 360° gradi offerto dal nostro Governo a Kiev. Odessa è un luogo speciale, a cui siamo legati da molte ragioni. Le sinergie tra le candidature di Roma e Odessa a Expo 2030 riflettono proprio questa grande comunanza di storia e valori. Sembra difficile poter parlare di ricostruzione anche mentre la guerra è in corso. Quello che fa l’Italia è programmare il futuro, aumentare la ricostruzione dell’Ucraina. Lavorare fin d’ora alla ricostruzione significa anche dare speranza alla popolazione che un futuro migliore arriverà. Parlare di ricostruzione significa attivare una grande mobilitazione economica. Oltre 1000 aziende italiane e ucraine hanno partecipato alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina lo scorso 26 aprile a Roma, organizzata dalla Farnesina. L’intero Sistema Paese, a partire dal settore delle infrastrutture, si mette a disposizione di questa causa. Grazie all’expertise e allo spirito imprenditoriale che caratterizza il nostro Paese, sapremo dare un contributo tangibile alla ricostruzione. Partiamo dall’ambito architettonico ed ingegneristico, per creare sinergie tra imprese ed istituzioni ucraine, italiane ed internazionali in modo da creare il primo hub europeo per la ricostruzione. La logica che guiderà questo ‘hub’ è quella del “build back better”, che corrisponde all’idea ucraina di ricostruzione all’insegna della transizione verde e digitale.

Tajani: Odessa è parte della nostra identità all’estero

Tajani: Odessa è parte della nostra identità all’esteroRoma, 7 set. (askanews) – “Saremo parte della ricostruzione dell’Ucraina, è anche una questione di presenza industriale. Ma vogliamo dare ad Odessa anche un segnale di tipo culturale, l’idea è ricostruire la cattedrale in parte distrutta dagli attacchi russi”. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio Anch’io, su Radio 1.

La città, ha spiegato ancora il ministro, “fa parte della nostra identità all’estero, come lo è stata San Pietroburgo”. “Odessa ha una forte impronta culturale italiana e rappresenta una grande opportunità per le nostre imprese, farà parte del mercato dell’Ue. Il governo ha il dovere di guidare la ricostruzione immediata e futura”, accompagnando l’attività delle imprese italiane impegnate per questo.

Emirati, sceicco Al Qasimi riceve ambasciatore d’Italia Fanara

Emirati, sceicco Al Qasimi riceve ambasciatore d’Italia FanaraRoma, 5 set. (askanews) – Sua Altezza Sheikh Saud bin Saqr Al Qasimi, membro del Consiglio Supremo e Sovrano di Ras Al Khaimah, ha ricevuto oggi nel suo palazzo nella città di Saqr bin Mohammed, Lorenzo Fanara, Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, e Giuseppe Finocchiaro, Console Generale d’Italia a Dubai come riferisce l’agenzia Wam.

Durante l’incontro, Sheikh Saud ha accolto l’Ambasciatore Fanara e il Console Generale Finocchiaro e ha discusso con loro diverse questioni di interesse comune, oltre alle modalità per rafforzare le relazioni con l’Italia in vari ambiti, evidenziando gli sforzi per consolidare la crescente partnership tra i due paesi. Da parte loro, i due diplomatici italiani hanno ringraziato Sheikh Saud per l’accoglienza e l’ospitalità, lodando lo status di leader regionale e globale degli Emirati Arabi Uniti.

Consolato generale Italia Ny attiva linea telefonica per over 75

Consolato generale Italia Ny attiva linea telefonica per over 75Roma, 5 set. (askanews) – Il Consolato Generale d’Italia a New York ha attivato una linea telefonica dedicata ai connazionali over 75 anni seguendo l’esempio dei Consolati di Toronto e Montreal. Lo ha reso noto la senatrice del Pd, Francesca La Marca, eletta nella circoscrizione estero, ripartizione America Settentrionale e Centrale, che aveva avanzato la richiesta al Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele.

“Esprimo soddisfazione e gratitudine al console generale d’Italia a New York per aver accolto la mia proposta. Si tratta infatti di una mia incalzante richiesta, ed in particolare era una delle soluzioni che prospettavo in una risoluzione approvata in Commissione Esteri durante la scorsa Legislatura, che finalmente diventa realtà”, ha dichiarato la senatrice La Marca. La nuova linea telefonica dedicata appena attivata permetterà ai connazionali sopra i 75 anni di fissare un appuntamento per il rilascio del passaporto e anche di aggiornare la propria posizione anagrafica. I connazionali residenti nella circoscrizione elettorale di New York (che comprende New York, New Jersey e Connecticut) over 75 potranno chiamare il numero +1(646) 897-0653 tutti i mercoledì dalle 14 alle 15.

“Le sollecitazioni che mi sono giunte da molti seniors, che avendo poca familiarità con le nuove tecnologie riscontravano problemi nell’ interfacciarsi con l’amministrazione diplomatica e consolare, mi hanno spinto a richiedere la promozione di questo servizio che permetterà a questi cittadini un contatto più diretto con l’amministrazione”, ha concluso la senatrice Francesca La Marca.

Simest, investimento 6 mln per crescita internazionale di Sapa

Simest, investimento 6 mln per crescita internazionale di SapaRoma, 5 set. (askanews) – Con un intervento complessivo di 6 milioni di euro, SIMEST, la società del Gruppo CDP per l’internazionalizzazione delle imprese, ha fornito a SAPA, società campana leader nei componenti plastici sostenibili per i veicoli di trasporto, le risorse necessarie per acquisire il Gruppo spagnolo Hispamoldes.

Fondato nel 1984, il Gruppo è attivo nello stesso segmento in cui opera SAPA, lo stampaggio a iniezione di componenti plastiche per l’automotive. All’operazione ha contribuito anche il Fondo di Venture Capital, strumento gestito da SIMEST in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

SIMEST è diventata, quindi, azionista di minoranza di SAPA Espana S.L., supportando l’acquisizione del Gruppo Hispamoldes, avente stabilimenti di produzione in Spagna, oltre a un plant localizzato in Marocco, che permetterà alla Società campana di diversificare il portafoglio clienti e la distribuzione geografica delle proprie attività in un Paese come la Spagna, oggi il secondo polo di riferimento per la produzione europea di autoveicoli. In linea con gli obiettivi definiti nel Piano Strategico 2023-2025 “ImPatto d’Impresa” in termini di impatto sul territorio e ESG, SIMEST ha condiviso con il Gruppo SAPA la valenza strategica dell’impegno verso un percorso orientato alla sostenibilità. Sono stati, quindi, definiti indicatori di performance ESG in termini di transizione energetica e di gender equality, al raggiungimento dei quali è previsto il riconoscimento di condizioni vantaggiose.

L’investimento s’inserisce nel solco della collaborazione fra SIMEST e SAPA: è del 2022, infatti, l’operazione che ha visto SIMEST partecipare con un investimento di 4 milioni di euro al potenziamento dello stabilimento di Sosnowiec in Polonia.

Roberto Martini capo rappresentanza presso Consilgio d’Europa

Roberto Martini capo rappresentanza presso Consilgio d’EuropaRoma, 4 set. (askanews) – Roberto Martini ha assunto oggi l’incarico di Capo della Rappresentanza permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa in Strasburgo: è quanto si legge in una nota della Farnesina.

Nato a Siena il 28 ottobre 1962, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Siena nel 1985. In seguito ad esame di concorso, il 14 febbraio 1987 è stato nominato Volontario nella carriera diplomatica. Dopo un primo incarico alla Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero, nel 1990 è stato incaricato delle funzioni di Reggente il Consolato a Mulhouse, ove è stato confermato Console nel 1992.

Nel 1993 ha assunto l’incarico come Primo Segretario commerciale ad Ankara. Nel 1998 è rientrato a Roma per prendere servizio presso la Direzione Generale Personale. Nel 2001 ha assunto come Consigliere alla Rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite in New York. Dal 2005 ha svolto le funzioni di Primo Consigliere per l’emigrazione e gli affari sociali a Parigi.

Nel 2009 è rientrato a Roma per prendere servizio alle dirette dipendenze del Direttore Generale per le Risorse Umane e l’Organizzazione del Ministero. Nel 2012 è stato nominato Ambasciatore d’Italia a Bratislava. Nel 2017, dopo un incarico alle dirette dipendenze dell’Ispettore Generale del Ministero e degli Uffici all’estero, è stato incaricato delle funzioni di Vice Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie e Direttore Centrale per gli Italiani all’estero.

Nel 2023 è stato nominato Capo della Rappresentanza permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa in Strasburgo, con titolo e rango di Ambasciatore. Nel 2021 è stato nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Ucraina, Italia capofila per ricostruzione Odessa e cattedrale

Ucraina, Italia capofila per ricostruzione Odessa e cattedraleRoma, 31 ago. (askanews) – Il Presidente del MAXXI Alessandro Giuli e il Presidente della Triennale di Milano Stefano Boeri saranno ad Odessa il 6-7 settembre per colloqui con le autorità locali e una ricognizione ai siti distrutti, a partire dalla Cattedrale della Trasfigurazione. Con loro la Direttrice dell’Unesco per l’Ucraina, Prof. Chiara Dezzi Bardeschi, oltre all’Ambasciatore d’Italia Pier Francesco Zazo.

L’iniziativa è stata presentata stamattina dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ai suoi colleghi della Ue e al ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba durante il vertice europeo di Toledo. A Odessa sarà presente anche il nuovo Inviato Speciale del ministro per la ricostruzione dell’Ucraina, Davide La Cecilia. La visita si colloca nel contesto dell’iniziativa della Triennale e del MAXXI, sostenuta da Presidenza del Consiglio, MAECI e Ministero della Cultura, per realizzare un Laboratorio sulla Ricostruzione dell’Ucraina. Nell’ambito della vocazione dell’Italia alla protezione e salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, il progetto mira a raccogliere istituzioni culturali italiane e internazionali, studi di architettura e ingegneristica, aziende e soggetti economici, sul tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell’Ucraina, dando vita ad un hub europeo per la ricostruzione, con particolare attenzione alle infrastrutture sociali come le scuole e le istituzioni culturali.

L’architetto Stefano Boeri spiega che “andiamo a Odessa con l’idea di mettere a disposizione la nostra capacità per ricostruire diversi beni architettonici colpiti dalla guerra. Sarà una prima missione di ricognizione, cominceremo subito con un sopralluogo nella cattedrale, abbiamo attivato la Società Italiana del Restauro Architettonico. Ricostruire l’architettura di Odessa per iniziare a ricostruire la normalità in una nazione che merita la pace”. Il Ministero degli Esteri insieme a MAXXI e Triennale organizzerà il 31 ottobre 2023 a Milano un evento per lanciare il progetto di Laboratorio, con la partecipazione del governo ucraino e dei soggetti culturali ed economici interessati. L’iniziativa potrebbe essere propedeutica all’assunzione da parte dell’Italia del patronato per la ricostruzione della Città di Odessa, il cui Centro storico è stato inserito di recente, col nostro decisivo appoggio, nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Numerose sono le ragioni a favore di questa scelta. Esse vanno dal forte legame storico di Odessa all’Italia a partire dalla fondazione, alla tradizionale presenza di una folta e influente comunità italiana, ai gemellaggi attivi con Genova e Venezia. Decisiva la presenza di infrastrutture portuali che ne fanno un punto di transito nevralgico dal punto di vista degli scambi commerciali, inclusi quelli a tutela della sicurezza alimentare mondiale su cui l’Italia si è impegnata direttamente.

Il sostegno alla ricostruzione dell’Ucraina costituirà uno degli impegni prioritari della nostra Presidenza G7 dell’anno prossimo, anche attraverso l’organizzazione della Ukraine Recovery Conference nel 2025, con l’obiettivo di porre le basi per un’Ucraina prospera ed indipendente, nell’ambito della famiglia europea.

Tajani, i 150 italiani in Gabon tutti “al sicuro”

Tajani, i 150 italiani in Gabon tutti “al sicuro”Roma, 30 ago. (askanews) – I circa 150 italiani che si trovano in Gabon sono “tutti al sicuro” ha detto il ministro degli esteri italiano Tajani da Toledo dove partecipa alla riunione informale dei ministri degli esteri e della difesa della Ue.

Il ministero, ha aggiunto, in coordinamento con la nostra ambasciata a Libreville sta seguendo la situazione. I nostri connazionali sono “tutti al sicuro”, ha detto Tajani che ha invitato gli italiani nel paese africano a “restare in casa e a comportarsi con la massima prudenza”.

Schiavone (Cgie): il sacrificio di Mattmark non è stato vano

Schiavone (Cgie): il sacrificio di Mattmark non è stato vanoRoma, 29 ago. (askanews) – In una lunga lettera, il segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero Michele Schiavone ricorda la tragedia di Mattmark, avvenuta il 30 agosto 1965 quando una valanga investì il cantiere per la costruzione della diga nella località svizzera causando la morte di 88 operai italiani, e avverte dal rischio della metamorfosi del pensiero dominante.

“La presenza degli italiani in Svizzera rappresenta dei forti richiami di successi, che negli anni hanno accompagnato la storia di questo paese sostenendolo nella trasformazione sociale, modificandone parte della cultura, delle abitudini e delle tradizioni permeandolo di uno stile di vita che si accosta a quello del Bel Paese. Nel dopoguerra del secolo scorso gli italiani in Svizzera hanno fortemente contribuito allo sviluppo civile ed economico, al progresso elvetico: oggi sono diventati in prevalenza doppi cittadini e molti di loro dividono i sentimenti e l’orgoglio nazionale a seconda della contingenza e della convenienza”, scrive Schiavone. “Il lungo percorso di integrazione e di affermazione dei diritti di cittadinanza e del lavoro è stato irto di ostacoli, a volte intriso di pregiudizi e di marginalizzazione che hanno segnato come uno stigma intere generazioni e classi sociali di nostri connazionali succedutesi in Svizzera”, aggiunge.

“In questa cornice storica e sociale è di grande rilevanza ricordare la tragedia di Mattmark e la profonda cesura che rappresentò quella triste circostanza per il futuro della presenza italiana in Svizzera: da una parte l’intero mondo operaio privo di diritti ai quali si schiudeva un avvenire migliore, dall’altra un mondo imprenditoriale consapevole di malcelate colpe e abusi di sfruttamento, schivo e restio a riconoscere ed applicare forme elementari di riconoscimenti di diritti del lavoro”. “In questi giorni commemorativi la tragedia di Mattmark rivive attraverso le gesta e l’incessante impegno dell’Associazione italiana del Vallese e delle rappresentanze diplomatiche consolari italiane in Svizzera, che a 58 anni di distanza dalla morte di 88 operai – dei quali 56 italiani – hanno pedissequamente rinnovato l’appuntamento con quella storia per non perdere di vista le cause e gli effetti di quel tragico sacrificio umano. La ricerca della verità fattuale e storica di quella tragedia rappresenta un dovere civico e giuridico verso le vittime e le famiglie, costrette perfino a pagarsi il processo. Sono trascorsi tanti anni da quella tragedia, sarebbe ora di riscrivere la storia in maniera oggettiva!”, sottolinea Schiavone.

“Trasposta ai nostri tempi la narrazione della tragedia di Mattmark, che ha alimentato per lunghi anni il discorso pubblico per riempire pagine intere di giornali e numerose pubblicazioni documentaristiche, vuole rappresentare un monito e una sollecitazione: un monito a non perdere di vista i diritti acquisiti in ambito sociale e civile cercando di farli avanzare per creare condizioni di vita migliori e più sicurezza nel mondo del lavoro; una sollecitazione alle giovani generazioni di italiani residenti, nati e cresciuti in Svizzera a mantenere vive e valorizzare le caratteristiche culturali, sociali e civiche per le quali si sono battuti le loro madri e i loro padri e di cui sono degni eredi”. “In questo pur difficile compito di avvicinamento tra le generazioni resta ferma la riconoscenza verso chi, pur nelle difficoltà, è riuscito a innescare un processo di integrazione dal quale sono nati e si stanno affermando figli migliori, che guardano alla Svizzera e all’Italia con occhi spalancati sul futuro. A distanza di anni pur nelle inaccettabili giustificazioni il sacrificio di Mattmark non è stato vano”, conclude.