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Difesa, Tour Vespucci: a Tokyo conferenza su dimensione subacquea

Difesa, Tour Vespucci: a Tokyo conferenza su dimensione subacqueaMilano, 27 ago. (askanews) – La rilevanza strategica e il potenziale di crescita e sviluppo del mondo sottomarino nell’ambito della cooperazione tra Italia e Giappone sono stati al centro di una conferenza internazionale organizzata a Tokyo dalla Marina Militare e dalla Sasakawa Peace Foundation in occasione della tappa nipponica del tour globale di Nave Amerigo Vespucci e del Villaggio Italia, l’Esposizione Itinerante Pluriennale delle Eccellenze Italiane che l’accompagna nei principali porti dei cinque continenti.


Il seminario dal titolo “La Dimensione Subacquea: come accrescere la consapevolezza e il suo uso sostenibile” è stata l’occasione per avviare un dibattito internazionale attraverso diverse prospettive, come quella ambientale di sicurezza, quella tecnologica e quella di governance. La dimensione subacquea racchiude un enorme potenziale di crescita e sviluppo, che comprende infrastrutture, risorse minerarie, energia rinnovabile, turismo subacqueo, biotecnologia e agricoltura subacquea, insieme a crescenti implicazioni per la difesa e la sicurezza. Gli oceani e i mari coprono oltre il 70% della superficie terrestre e svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del nostro clima, nel fornire cibo e risorse, nel garantire la connettività e i trasporti a livello globale e nel sostenere la biodiversità. Lo studio della dimensione subacquea è in costante sviluppo come le tecnologie per accedere alle profondità e sfruttarne le opportunità, tutelandone le intrinseche fragilità, sia fisiche che informatiche.


Nasce in Italia proprio per sviluppare questo tema il Polo Nazionale – Tecnologico Subacqueo (PNS – Polo Nazionale della Dimensione Subacquea) un modello virtuoso nazionale di “Sistema Paese” volto ad aggregare le eccellenze nazionali – pubbliche e private – operanti a qualsiasi titolo nel segmento dell’innovazione tecnologica subacquea: operatori istituzionali, grandi imprese, PMI, start-up, mondo accademico e centri di ricerca. L’evento, aperto dal Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto, e del Capo di Stato Maggiore della Forza di Autodifesa Marittima del Giappone, ammiraglio Akira Saito, è stato concluso dall’intervento del Presidente della Fondazione Sasakawa Atsushi Sunami. Ai due panel della conferenza hanno preso parte alcuni dei massimi esperti del settore, rappresentanti di grande imprese e start-up, del mondo accademico e dei centri di ricerca: tra questi, Carlo Festucci, Segretario Generale AIAD (la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza) e Andrea Tomao, Vice President, Defence Institutional Affairs di Fincantieri.


In platea un pubblico vasto e qualificato di diplomatici, docenti universitari, imprenditori e di molti membri delle Marine di vari Paesi. “La Marina Militare Italiana sta già adottando misure per affrontare le sfide della dimensione subacquea e sviluppare soluzioni efficaci”, ha affermato l’ammiraglio Berutti. “In particolare, è stato istituito Il Polo Nazionale della dimensione Subacquea (PNS), un centro nazionale che promuove, facilita e coordina la cooperazione tra diversi soggetti che operano nel settore subacqueo. L’obiettivo è potenziare la ricerca tecnico-scientifica, favorire l’innovazione tecnologica, aumentare la competitività dell’industria nazionale e tutelare la proprietà intellettuale”.


“Nel contesto della creazione di una governance marittima, che è una delle nostre sfide principali, rivestono particolare importanza i temi della tutela dell’ambiente marittimo e la promozione dell’industria ittica”, ha detto il Presidente della Fondazione Sasakawa, Sunami. “Altrettanto importanti, e forse ancora più rilevanti, sono le condizioni atte a garantire l’attuazione di queste iniziative ovvero la sicurezza marittima. Dobbiamo continuare a impegnarci per accrescere la conoscenza scientifica degli oceani”. L’Ammiraglio Berutti ha quindi ricordato come i temi legati alle profondità marine saranno anche il focus della quattordicesima edizione del “Trans-Regional Sea Power Symposium”, in programma a Venezia dall’8 al 10 di ottobre, che come ogni anno riunirà i massimi rappresentanti delle Marine da tutto il mondo e organizzazioni internazionali e realtà industriali, culturali, accademiche e dell’informazione interessati ai temi di carattere marittimo.

Biden-Harris dichiarano insolita guerra a scartoffie e tempi attesa

Biden-Harris dichiarano insolita guerra a scartoffie e tempi attesaMilano, 12 ago. (askanews) – Una battaglia meritoria contro un nemico apparentemente imprendibile. Il presidente Usa Joe Biden e la vicepresidente e candidata dem alla presidenza Kamala Harris lanciano ‘Il tempo è denaro’, iniziativa governativa che si propone di cancellare le eccessive scartoffie, i tempi di attesa e gli inutili grattacapi e fastidi aggiunti alle giornate delle persone che lavorano, peggiorandone la qualità della vita.


Per gli americani – stanchi di essere presi in giro da call center e aziende – il presidente Biden e la vicepresidente Harris si sono impegnati ad affrontare i punti dolenti della loro vita quotidiana. L’amministrazione americana – secondo l’ufficio stampa della Casa Bianca – sta già prendendo provvedimenti contro le commissioni spazzatura, quei costi nascosti e i sovrapprezzi in tutto, dai viaggi ai servizi bancari, che colpiscono i portafogli della gente comune. L’obiettivo da eliminare è lo spreco di tempo prezioso e denaro. ‘Gli americani conoscono bene queste pratiche: essere costretti ad aspettare in attesa solo per ottenere il rimborso che ci spetta; gli ostacoli e le difficoltà per annullare un abbonamento in palestra; le inutili complicazioni nel trattare con le compagnie di assicurazione sanitaria; la necessità di fare di persona o per posta ciò che potrebbe essere facilmente fatto con un paio di clic online; e moduli confusi, lunghi o manipolativi che richiedono tempo e sforzi inutili’ si spiega dalla Casa Bianca. ‘Questi fastidi non capitano per caso. Le aziende spesso progettano deliberatamente i loro processi in modo che siano dispendiosi in termini di tempo o comunque gravosi per i consumatori, per impedir loro di ottenere uno sconto o un rimborso che gli spettano o di annullare un abbonamento o una membership che non desiderano più, il tutto con l’obiettivo di massimizzare i profitti’ si aggiunge. ‘Oltre a rubare alle famiglie che lavorano il loro prezioso tempo e ad aggiungere frustrazione alla nostra vita quotidiana, queste seccature ci costano denaro. Quando, dopo infinite ore di attesa o pile di scartoffie incomprensibili, rinunciamo a perseguire un servizio, uno sconto o un rimborso che ci spetta, le aziende ne traggono profitto’.


Nei prossimi mesi l’amministrazione Biden-Harris si propone di intraprendere azioni di vasta portata per reprimere queste pratiche ingiuste e far risparmiare tempo e denaro agli americani. Le azioni chiave includono:


Semplificare l’annullamento di abbonamenti e iscrizioni. La Federal Trade Commission (FTC) ha proposto una norma che, se finalizzata come proposto, richiederebbe alle aziende di rendere l’annullamento di un abbonamento o di un servizio facile come lo era l’iscrizione. L’agenzia sta attualmente esaminando i commenti pubblici sulla sua proposta. E oggi, la Federal Communications Commission (FCC) sta avviando un’indagine per stabilire se estendere requisiti simili alle aziende nel settore delle comunicazioni.


Compagnie aeree e rimborsi automatici in contanti. La nuova norma sui rimborsi automatici del Department of Transportation (DOT) richiede alle compagnie aeree di rimborsare il biglietto aereo quando il volo viene cancellato o modificato in modo significativo per qualsiasi motivo e non vengono offerte, o si sceglie di non accettare, alternative come la riprenotazione. Questa norma impedisce alle compagnie aeree di modificare le loro politiche per rendere difficile riavere indietro i soldi quando non si rispettano le condizioni e richiede di comunicare quando spetta un rimborso. La norma del DOT richiede che i rimborsi siano automatici, rapidi, nella forma di pagamento originale e per l’intero importo pagato. Niente più salti mortali o crediti di volo in scadenza. Richieste di rimborso sanitarie online. La copertura sanitaria può essere piena di grattacapi e seccature, poiché molti piani e compagnie assicurative rendono inutilmente difficile l’accesso alle informazioni o l’invio di richieste. Ad esempio, molti dei piani più grandi richiedono ancora ad alcuni clienti di stampare e scansionare o inviare fisicamente i moduli per le richieste di rimborso sanitarie e le persone che cercano aiuto possono imbattersi in siti Web imprecisi o confusi, tempi di attesa prolungati o orari di call center ristretti che costringono ad allontanarsi dal lavoro per parlare con un agente. Oggi, si stanno invitando le compagnie di assicurazione sanitaria e i piani sanitari di gruppo ad adottare misure concrete per far risparmiare tempo e denaro alle persone quando interagiscono con la loro copertura sanitaria e nei prossimi mesi identificheranno ulteriori opportunità per migliorare le interazioni dei consumatori con il sistema sanitario. Inoltre, l’Office of Personnel Management intende richiedere ai piani Federal Employees Health Benefits e Postal Service Health Benefits, che coprono otto milioni di americani, di semplificare l’invio online di reclami fuori rete, di fornire informazioni chiare sui fornitori di piani sanitari che fanno parte della rete e di semplificare la ricerca di informazioni su come presentare ricorso contro il diniego di reclami. Fine dei ‘doom loop’ del servizio clienti. Troppo spesso i clienti che cercano assistenza da una persona reale vengono invece indirizzati attraverso un labirinto di opzioni di menu e registrazioni automatiche, sprecando il loro tempo e non ottenendo il supporto di cui hanno bisogno. In un recente sondaggio, gli intervistati hanno affermato che essere costretti ad ascoltare lunghi messaggi prima di poter parlare con un rappresentante in carne e ossa era la loro principale lamentela al servizio clienti. Per affrontare questi ‘doom loop’, il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) avvierà un processo normativo che richiederebbe alle aziende sotto la sua giurisdizione di consentire ai clienti di parlare con un essere umano premendo un singolo pulsante. Garantire la responsabilità per le aziende che forniscono un servizio scadente. Le persone che acquistano prodotti o servizi dovrebbero poter contare sulle recensioni dei clienti per valutare quali aziende forniranno un servizio semplificato e non sprecheranno loro tempo. La FTC ha proposto una norma che, se finalizzata come proposto, impedirebbe ai venditori di utilizzare pratiche illecite di revisione e approvazione come l’utilizzo di recensioni false, la soppressione di recensioni negative oneste e il pagamento di recensioni positive, che ingannano i consumatori in cerca di feedback reali su un prodotto o servizio e indeboliscono le aziende oneste. Affrontare i limiti e le carenze dei ‘chatbot’ del servizio clienti. Mentre i chatbot possono essere utili per rispondere a domande di base, spesso hanno una capacità limitata di risolvere problemi e controversie più complessi. Invece, i chatbot forniscono spesso informazioni imprecise e danno la caccia ai clienti che cercano una persona reale. Il CFPB sta pianificando di emanare regole o linee guida per reprimere i chatbot inefficaci e dispendiosi in termini di tempo utilizzati da banche e altri istituti finanziari al posto del servizio clienti. Il CFPB identificherà quando l’uso di chatbot automatizzati o registrazioni vocali automatizzate di intelligenza artificiale è illegale, anche in situazioni in cui i clienti credono di parlare con un essere umano. Semplificare la comunicazione dei genitori con le scuole. Tra la comunicazione con gli insegnanti, la visualizzazione delle policy scolastiche, la compilazione di moduli di autorizzazione e altro ancora, i processi scolastici, le piattaforme e la burocrazia possono a volte essere una seccatura per le famiglie che hanno già molto da fare. Il Dipartimento dell’Istruzione pubblicherà nuove linee guida per le scuole su come possono aiutare a rendere questi processi meno dispendiosi in termini di tempo per i genitori e a costruire un coinvolgimento efficace della famiglia attraverso comunicazioni bidirezionali. Ciò includerà nuove risorse per le scuole per affrontare la tecnologia che fa perdere tempo e offrire processi più snelli per coinvolgere e comunicare con i genitori.

Usa2024, italiana in Florida racconta: “Qui festeggiamenti pro-Trump”

Usa2024, italiana in Florida racconta: “Qui festeggiamenti pro-Trump”Roma, 22 lug. (askanews) – “Una manciata di minuti dopo il ritiro di Joe Biden alla corsa alle presidenziali 2024, in Florida, roccaforte repubblicana, la gente ha iniziato a festeggiare per strada e in spiaggia tra grida di entusiasmo e bandiere sventolanti pro Trump”. A raccontare ad askanews la prima istantanea reazione degli americani nel secondo Stato più popoloso d’America dove l’onda rossa repubblicana ha reso il Sunshine state, lo swing state per eccellenza, è Francesca Di Matteo, giornalista, volto, per anni, dei telegiornali di Mediaset e ora al comando di StrategicA Communication, società di comunicazione con sede a New York.


“Bastava osservare le persone per strada, per capire che la fatidica decisione, quella che si attendeva ormai da giorni, da parte dell’attuale Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, era stata presa ed ufficializzata”. “Sembrava che non si attendesse altro e che la vittoria di Donald Trump sia ora una certezza concreta”, afferma Francesca Di Matteo. “Se dovesse essere Kamala Harris a correre per le prossime presidenziali, il duello non sarà cosi semplice come la gente immagina. Staremo a vedere cosa accadrà alla Convention democratica che si terrà a Chicago dal 19 al 22 agosto, dove uscirà il nome del candidato democratico”, aggiunge la giornalista italiana che ora vive negli States. Di certo è che la scelta di Joe Biden di ritirarsi sia di fatto una decisione storica, mai presa in passato, come spiega Francesca Di Matteo. “Non facile per un presidente in carica, abbandonare la sfida quando si è già in corsa. Questo dimostra l’umiltà e la saggezza di chi non teme di fare un passo indietro e di affidare la corsa alle elezioni americane 2024 a una donna, molto più giovane di lui che a detta del suo entourage saprà dare filo da torcere a Donald Trump”.


La domanda per la giornalista televisiva resta questa: “L’America che non era pronta ad avere alla guida del Paese una donna come Hillary Clinton, sarà pronta ora per una donna di origine asiatica e afroamericana capace di diventare la prima donna a occupare la carica di presidente degli Stati Uniti, rompendo barriere di genere e razza?” La prima risposta ci arriverà dalla convention democratica.

Centro Studi Americani, “Conventions” nuovo podcast di Maria Latella

Centro Studi Americani, “Conventions” nuovo podcast di Maria LatellaRoma, 15 lug. (askanews) – Con il ciclo di podcast ideato e condotto da Maria Latella e intitolato “Conventions”, il Centro Studi Americani intende raccontare che cosa sono, come sono nate e che cosa significano non solo per gli Stati Uniti ma anche nel mondo questi eventi unici nella storia della politica americana. Quattro appuntamenti imperdibili da ascoltare sulle principali piattaforme di streaming.


Maria Latella: “Inizia oggi a Milwaukee la Convention del partito repubblicano che nominerà Donald Trump candidato del partito alla Casa Bianca. Dopo l’attentato subito da Trump durante un comizio a Butler in Pennsylvania il clima è più che mai teso. Le interviste che ascolterete sono state tutte registrate prima degli eventi di Butler e vi raccontano di che cosa è una Convention e dell’importanza acquisita da quello che è un vero e proprio spettacolo politico. Ma questa volta il clima è molto meno gioioso di quanto non sia accaduto in passato e riporta alle enormi tensioni di un’altra Convention americana, quella democratica del 1968, a Chicago” Appuntamenti attesissimi dai simpatizzanti e dai delegati di ciascuno dei due partiti, giornate dense di emozioni e tensione, a volte anche di vere e proprie sorprese.


Da oggi al 18 luglio al Fiserv Forum di Milwaukee, in Wisconsin, oltre 50.000 persone e giornalisti da tutto il mondo parteciperanno al grande evento repubblicano. La sera del 18 luglio, verosimilmente, Trump accetterà la nomina e annuncerà chi diventerà il suo vice in caso di vittoria a novembre. La Convention del Partito Democratico, invece, si terrà dal 19 al 22 agosto al United Center a Chicago, Illinois. Anche qui enorme partecipazione. Nonostante alcuni malumori all’interno del Partito, Joe Biden sembra non voler ritirarsi. Nel caso in cui sarà lui ad accettare la nomina, verrà confermata nuovamente la vicepresidenza di Kamala Harris.


Roberto Sgalla, direttore del Centro Studi Americani, ha detto come “Conventions” sia “un podcast per comprendere meglio i meccanismi e l’importanza di questi momenti in chiave geopolitica, europea e mondiale.” Maria Latella e i suoi ospiti italiani e americani vi porteranno a Denver, dove nel 2008 si tenne la Convention del Partito Democratico che scelse il primo candidato afroamericano alla Casa Bianca, Barack Obama, e a New York, dove la Convention repubblicana incoronò George W. Bush, nella Chicago degli anni Sessanta e naturalmente in quella del 2024, come pure a Milwaukee per la Convention repubblicana del 15 luglio.


Alla prima puntata, già disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming, hanno partecipato tre ospiti che hanno conosciuto e assistito alle grandi convention americane: Bill Press, analista politico e conduttore radiofonico del Delaware, Federico Leoni, giornalista di Sky TG24 e Maxwell Anderson, autore e storico di New York. Il podcast è stato realizzato con la collaborazione di Carl Alfiero e Tullio Lo Cascio del Centro Studi Americani e con il supporto tecnico e sound design di Alessandro Chiappini.

Prodi (Cgie): focus sugli italiani all’estero, dobbiamo contare

Prodi (Cgie): focus sugli italiani all’estero, dobbiamo contareRoma, 20 giu. (askanews) – Maria Chiara Prodi, eletta segretaria generale del Consiglio generale degli italiani all’estero all’inizio della settimana, lancia le sfide del suo mandato, “dell’inizio di un nuovo capitolo”, in cui gli italiani all’estero, “il 10% della popolazione nazionale”, “devono contare ed essere nel corpo della nostra Repubblica” presenti e attivi. Un riflettore acceso sugli italiani all’estero come punto di partenza, con le necessità e le esigenze delle comunità dei connazionali, tra cui i problemi legati alla legge sulla cittadinanza e alle trafile burocratiche per i documenti, ben chiare e di assoluta priorità, ha spiegato la neosegretaria generale ad askanews.


“E’ l’inizio di un nuovo capitolo di questa consiliatura, del mio mandato come segretaria generale. Abbiamo cominciato i nostri lavori con un minuto di silenzio per ricordare Michele Schiavone, ed è stato un momento commovente che ci ha dato la marcia in più nel ricordo della sua generosità a trovare strade nuove, di unità e di ambizione per tutto il Consiglio”, ha sottolineato parlando di “un segnale di partenza per tutti i nostri connazionali all’estero” che “possono raggiungere le nostre rappresenze con fiducia, perché siamo là per unire le forze a fare sentire la nostra voce tutti insieme”. La segretaria generale del Cgie ha voluto quindi ringraziare i “quasi 2.000 volontari nei nostri Comites nel mondo perché fanno un lavoro straordinario, la capilarità di questo sistema, per come è stato pensato, ci può permettere di fare grandi cose se riusciamo a lavorare di squadra”.


Prodi sta guidando in questi giorni l’Assemblea Plenaria in cui si è discusso di cultura, di regolamenti, di lingua italiana, di rappresentanza ma anche di esigenze e di priorità per le comunità di italiani all’estero. “Ho voluto la bici e adesso pedalo ma passiamo dal meccanico – ha commentato facendo una battuta sulla necessità di alcuni aggiustamenti per migliorare l’operatività del Cgie – . Abbiamo lavorato al regolamemto per riuscire ad essere efficaci da subito e in particolare da quando non avremo più questa grande, immensa fortuna e necessità di vederci in presenza, perché lo spirito di squadra si può costruire lavorando con tanti webinar ma quando ci si si vede è tutta un’altra cosa”. “E poi vogliamo intervenire da subito su alcuni temi che sono centrali: dalla legge sulla cittadinanza alle questioni dei servizi consolari, su cui abbiamo avuto una riunione animata – ha sottolineato la segretaria generale Prodi – Siamo qui per portare le istanze dei nostri connazionali all’estero in un ottica collaborativa, perché c’è un tema di alleanze e di necessità, di sentirsi tutti dalla stessa parte. Se i nostri connazionali sono in sofferenza perché non hanno i loro documenti (e ricordiamo che all’estero non è come in Italia che serve per viaggiare, all’estero serve un documento di identità per vivere) si tratta di una necssità estrema, e a queste necessità bisogna dare una risposta” “anche nella serenità degli operatori e dei funzionari, dei nostri consoli, del corpo diplomatico consolare, si tratta di mettersi attorno a un tavolo e di studiare le strategie per riuscire a rendere più efficiente il sistema per non andare a discapito dei connazionali”.


Altro tema centrale è quello delle questioni di attualità e del ruolo degli italiani nel mondo nei momenti cruciali del voto: “In questi giorni si parla di premierato, una legge su cui gli italiani all’estero a un certo punto, come accade in Italia, si troveranno un riflettore puntato addosso. In quel momento si scoprirà che esistono – ha commentato ironicamente Prodi – Ma questo riflettore cercheremo di farlo avere sempre puntato sulla nostra presenza all’estero, perché siamo il 10% della popolazione nazionale e quindi dobbiamo contare ed essere nel corpo della nostra Repubblica tutti insieme”. Il Cgie, quindi, intende portare la sua visione e il suo contributo sugli argomenti “che ci riguardano, su cui abbiamo molto da dire e siamo aperti a creare nuovi contatti, perché in questi anni di vita del Cgie si sono moltiplicati gli attori di tutte le origini, associative, confederative e istituzionali, che creano politiche per gli italiani all’estero e noi, come Cgie, siamo per legge degli interlcoutori e questo ruolo lo vogliamo assumere pienamente”.


(di Daniela Mogavero)

Plenaria Cgie: integrità identità culturale e linguistica è primaria

Plenaria Cgie: integrità identità culturale e linguistica è primariaRoma, 20 giu. (askanews) – Il mantenimento dell’integrità dell’identità culturale e linguistica italiana è primario. E’ quanto è emerso in una delle sessioni dell’Assemblea Plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero in corso alla Farnesina a Roma.


La IV Commissione tematica, “Lingua e Cultura”, “considera fondamentale il ruolo delle collettività di italiani all’estero per la promozione della cultura e della lingua italiana all’estero”, ha sottolineato la presidente Lidia Campanale. Oltre agli enti promotori e gestori “serve un nuovo modello agile, per rispondere alle necessità dettate dalle specificità delle aree geografiche”. Per la Commissione è centrale lavorare per non “perdere l’identità culturale e linguistica italiana in un mondo che punta a una multiculturalità”. Presente alla sessione il ministro Filippo La Rosa, responsabile della rete degli Istituti Italiani di Cultura del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “La Direzione generale è impegnata fortemente per aumentare la promozione e rendere più efficace la promozione della cultura e della lingua italiana nel mondo, non è un impegno facile, c’è competizione per acquisire quote crescenti di soft power”.


Per ottenere l’obiettivo “siamo impegnati ad estendere il nostro pubblico, coloro che in giro per il mondo per diversi interessi si avvicinano ai nostri corsi, alle scuole statali, paritarie, ai nostri dipartimenti di italianistica, alle attività degli Istituti italiani di cultura – ha spiegato La Rosa – . Ma nel mondo i pubblici sono diversi, non può funzionare la stessa cosa ovunque, dobbiamo impegnarci per capire cosa meglio funzioni in ogni Paese e ponderare un’offerta che soddisfi certe esigenze senza lasciare indietro altri linguaggi che è nostro interesse portare avanti. Abbiamo grande necessità di alimentare un pubblico nuovo. Chi ci cerca nel mondo ha un’età media alta. Oggi dobbiamo rinnovare gli input, lanciare messaggi che siano accattivanti per un pubblico giovane. E per farlo serviamo tutti, con un approccio non da monade ma facendo attività congiunta”.

MNAR-Muzeul, Ambasciata e IIC Bucarest: Sonnabend&Arte povera

MNAR-Muzeul, Ambasciata e IIC Bucarest: Sonnabend&Arte povera

Roma, 11 giu. (askanews) – Con la mostra ILEANA SONNABEND & ARTE POVERA, il MNAR-Muzeul National de Arta al României, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Romania, l’Istituto Italiano di Cultura a Bucarest e Antonio Homem della Sonnabend Collection Foundation, rende omaggio alla vita e all’opera della gallerista di origine romena Ileana Sonnabend dal 26 giugno.


Ileana Sonnabend nasce il 25 ottobre 1914 a Bucarest, in una delle famiglie più agiate dell’alta borghesia ebraica della città, gli Schapira, e scompare a New York il 21 ottobre 2007. Aperta fin da piccola all’arte e alla cultura, conosce a Bucarest Leo Castelli, uno dei più importanti promotori della pop art americana, che sposa nel 1933. I due partono per New York alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, dove fondano una galleria d’arte che diventerà una delle più importanti per la diffusione dell’arte americana a metà del XX secolo. Ileana torna in Europa con il secondo marito, Michael Sonnabend, prima a Roma e poi a Parigi. Queste esperienze segnano il percorso che farà di Ileana Sonnabend un’esponente di spicco dell’arte del XX secolo, promuovendo un dialogo tra l’arte americana e quella europea attraverso l’attività della galleria d’arte che apre a Parigi nel 1962 con Michael Sonnabend e successivamente anche a New York.


Negli anni Sessanta, oltre a sostenere artisti americani come Jim Dine, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Ileana Sonnabend ebbe profondi e continuativi rapporti con l’Italia, prestando una specifica attenzione nei confronti dell’Arte Povera, che – teorizzata nel 1967 dal critico Germano Celant – è ancora oggi il movimento artistico italiano più noto al mondo. Al fine di sottolineare questa sua lungimiranza e apertura verso l’arte italiana, la mostra al MNAR si concentra sul rapporto della gallerista con gli artisti dell’Arte Povera da lei seguiti: Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Giulio Paolini, Jannis Kounellis. Come premessa al focus sull’Arte Povera, la mostra accoglie altresì un omaggio a Mario Schifano in quanto primo artista italiano che Ileana Sonnabend espose, che segna dunque l’inizio del profondo legame tra la galleria Sonnabend e l’arte italiana sviluppato dalla seconda metà degli anni Sessanta.


La mostra non è soltanto la prima che la Romania dedica alla gallerista romena, ma anche la prima a lei dedicata nel mondo non basata sulle opere attualmente appartenenti alla sua collezione, la Sonnabend Collection. Al fine di differenziarsi dai precedenti progetti espositivi e di sottolineare l’ancora forte legame tra la storia di Ileana Sonnabend e l’Italia tramite l’Arte Povera, la mostra al MNAR include opere ancora oggi di proprietà degli artisti o dei loro eredi, nonché di musei, fondazioni, collezionisti privati, galleristi italiani, esposte dalla gallerista in occasione di mostre presso la sua galleria oppure da lei organizzate altrove. Le opere incluse, per lo più realizzate tra i primi anni Sessanta e i primi anni Settanta, sono ormai divenute icone della storia dell’arte. Tra queste, si menzionano i quadri specchianti Due uomini in camicie (1963) e Ragazza che cammina (1966) di Pistoletto, Torsione (1968) di Anselmo fino all’Apoteosi di Omero (1970-71) di Paolini.


Anticipa la visione delle opere un approfondimento cronologico, testuale e fotografico, su Ileana Sonnabend e un secondo approfondimento, testuale e fotografico, sul suo rapporto con gli artisti dell’Arte Povera. La mostra si conclude con un documentario video sulla gallerista e l’arte italiana, realizzato per l’occasione da 3D Produzioni e destinato in seguito ad essere trasmesso dalla televisione italiana. Questa esposizione ha una notevole rilevanza sia per l’Italia, poiché permette di far meglio conoscere all’estero l’arte italiana, sia soprattutto per la Romania in quanto è la prima volta che il leggendario lavoro di Ileana Sonnabend viene presentato nel suo Paese d’origine. La curatrice della mostra è Ilaria Bernardi, storica dell’arte contemporanea specializzata nell’arte italiana del dopoguerra, con particolare attenzione agli artisti dell’Arte Povera, ricerca a cui ha anche dedicato un importante mostra al Wits Art Museum, a Johannesburg, nell’ottobre 2023. Ha collaborato, tra gli altri, con Germano Celant, teorizzatore dell’Arte Povera, e con Carolyn Christov Bakargiev. Ha curato mostre per istituzioni pubbliche organizzate in importanti spazi espositivi in Italia e all’estero, tra cui: a Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo delle Esposizioni, MAXXI; in Lombardia, Triennale di Milano; Villa e Collezione Panza, Varese; negli Stati Uniti, Magazzino Italian Art, Cold Spring (NY), ArtOmi (Gent, NY); Sudafrica, Keyes Art Mile e Wits Art Museum, Johannesburg; 6 Spin Street, Cape Town. “Lo sguardo di Ileana Sonnabend è stato capace di percepire l’essenza creativa delle ricerche artistiche europee e americane della seconda metà del Novecento, individuando artisti e opere che hanno inciso profondamente nella storia dell’arte internazionale. Tra questi ci sono sicuramente gli artisti italiani da lei supportati; in particolare, quelli dell’Arte Povera di cui ha capito subito la potenza del loro linguaggio e di conseguenza l’esportabilità delle loro opere nel contesto europeo e statunitense. La mostra a Bucarest desidera rendere omaggio a quel suo sguardo così efficace ma anche all’importanza dell’Arte Povera nel contesto internazionale dell’arte” (Ilaria Bernardi, curatrice della mostra). “Proponiamo al pubblico romeno questa mostra dedicata a Ilena Sonnabend, la prima organizzata in uno spazio museale dopo quella al MOMA di New York, che è estremamente rilevante, attraverso il materiale documentario e le eccezionali opere d’arte incluse, per il ruolo che ha giocato a consacrare l’arte d’avanguardia della seconda parte del Novecento. Questa mostra fa parte degli sforzi che il MNAR sta compiendo quest’anno per includere nel suo programma espositivo progetti realizzati in collaborazione con partner stranieri.” (Calin Stegerean, Direttore generale del MNAR). Oltre a tutti gli artisti, i loro archivi e i prestatori delle opere, si ringrazia Antonio Homem, erede di Ileana e Michael Sonnabend, per l’indispensabile aiuto nell’elaborazione di questo progetto e nelle ricerche necessarie per realizzarlo. BIOGRAFIA ILEANA SONNABEND La vita nell’arte di Ileana Schapira ha inizio nel 1935, quando si trasferisce a Parigi con il marito triestino Leo Castelli (Trieste, 4 settembre 1907 – New York, 21 agosto 1999), il quale, nella capitale francese, apre una galleria grazie all’aiuto finanziario del padre della moglie, un industriale romeno. Al momento della dichiarazione di guerra i due coniugi si trasferiscono a New York, dove nel 1957 Leo Castelli apre una sua galleria, mentre la moglie inizia a interessarsi e a collezionare le opere degli artisti seguiti dal marito, prevalentemente esponenti della neo-avanguardia statunitense. Dopo aver divorziato da Castelli ed essersi risposata con Michael Sonnabend, da cui prende il cognome, nei primissimi anni Sessanta si trasferisce a Roma con il nuovo marito, amante di Dante e Michelangelo e appassionato mentore di giovani artisti americani. Assieme iniziano a mostrare ai mercanti e ai critici italiani la documentazione sugli artisti della Pop Art americana entrati a far parte della loro collezione, ma riscontrano molte difficoltà. Nel 1962 decidono allora di aprire a Parigi la prima galleria, col nome Ileana Sonnabend, con l’intento di mettere in dialogo l’arte americana con quella europea, dimostrandone l’affinità. È però con l’Italia che i rapporti iniziano a rivelarsi i più fruttuosi, in quanto parallelamente è proprio l’Italia a divenire la culla di due importanti risposte sia alla Pop Art sia alla Minimal Art degli Stati Uniti, grazie alla nascita prima della Pop Art italiana e poi dell’Arte Povera. Per questa ragione, nel 1963 la Galleria Sonnabend dedica una personale a Mario Schifano e include nella collettiva Dessins Michelangelo Pistoletto, a cui poi dedicherà una personale nel 1967, anno anche della personale di un altro artista italiano, Piero Gilardi. Nella seconda metà degli anni Sessanta stringe inoltre forti rapporti con il gallerista italiano Gian Enzo Sperone e con il critico Germano Celant, che proprio nella galleria torinese di Sperone trova un alleato per promuovere gli artisti del movimento dell’Arte Povera, da Celant stesso teorizzato nel 1967. Dall’intenso rapporto di Ileana Sonnabend con Sperone e Celant derivano nel 1969 le personali di Gilberto Zorio, Mario Merz, Giovanni Anselmo. Sebbene la sede di Parigi rimanga attiva fino al 1980, Ileana Sonnabend e il marito nel 1970 aprono una seconda sede a New York. Nel 1970 vi si tengono le personali di Giorgio Griffa, Mario Merz, Pier Paolo Calzolari; nel 1971 di Pier Paolo Calzolari e Mario Merz; nel 1972 di Piero Manzoni, Giulio Paolini e Jannis Kounellis. Nel 1972 Ileana Sonnabend dà avvio a Sonnabend Press, affidandone la direzione proprio a Germano Celant. Da qui le numerose monografie dedicate agli artisti dell’Arte Povera, edite da Sonnabend Press. Oltre a ulteriori personali degli artisti italiani già citati, nel 1975 Vincenzo Agnetti e nel 1976 Luigi Ontani fanno il loro ingresso nella Galleria Sonnabend. Ma, tra tutti, è con Kounellis che Ileana Sonnabend stringerà il più assiduo rapporto, fatto di ben altre sette mostre personali fino al 1987. Alla fine degli anni Novanta la Galleria Sonnabend si trasferisce a Chelsea e rimarrà attiva per alcuni anni anche dopo la morte della sua fondatrice, avvenuta nel 2007.

Expo 2025 Osaka, Vattani a V edizione Stati Generali Sostenibilità

Expo 2025 Osaka, Vattani a V edizione Stati Generali SostenibilitàRoma, 4 giu. (askanews) – Il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Ambasciatore Mario Vattani, sarà ospite della V Edizione della Phygital Sustainability Expo® – Gli Stati Generali Europei sulla Sostenibilità 2024.


Mercoledì 5 giugno, alle ore 13:30, Vattani presenterà il Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka. L’intervento sarà visibile in live streaming su RaiNews.it e su Today.it “Il tema di Expo 2025 Osaka è “Disegnare la Società del Futuro per le nostre Vite” – un invito a riflettere sulle sfide di oggi per creare il mondo di domani, quello che vivranno i più giovani”, spiega Vattani. “Il Padiglione Italia, progettato da Mario Cucinella, sarà un avamposto del Sistema Italia nel quale promuovere il “saper fare italiano” e l’innovazione delle nostre industrie creative nel palcoscenico globale di Expo.


Vale la pena ricordare che nel 2023 le esportazioni di prodotti moda verso i Paesi dell’Asia Orientale sono stati pari a circa 5,5 miliardi di euro, di cui quasi 1 miliardo in Giappone, con un incremento a doppia cifra sull’anno precedente. Il Made in Italy è sinonimo di bello e ben fatto, di alta qualità, elemento necessario per parlare di sostenibilità”. Expo 2025 Osaka si svolgerà in Giappone dal 13 aprile al 13 ottobre 2025. Partecipano 160 nazioni e sono previsti 30 milioni di visitatori provenienti principalmente dal Giappone e dai Paesi asiatici.


Il Phygital Sustainability Expo®, manifestazione internazionale dedicata alla transizione sostenibile del Made in Italy, si svolgerà il 4 e 5 Giugno 2024 presso i Mercati di Traiano dei Fori Imperiali a Roma. Tra i partner il Parlamento europeo e la Commissione europea, a cui si aggiungono il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ITA) e l’Assessorato ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale.

Euro 2024, Tajani: nessun problema di sicurezza per italiani

Euro 2024, Tajani: nessun problema di sicurezza per italianiRoma, 3 giu. (askanews) – “Nessun problema di sicurezza” è stato “evidenziato” per gli italiani che seguiranno le partite dell’Italia all’europeo di calcio in Germania. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della presentazione alla Farnesina, con i colleghi Matteo Piantedosi e Andrea Abodi, del Punto Italia, una sorta di consolato mobile che sosterrà i supporters italiani.


“Il Punto Italia è un modo per dare un servizio dello Stato. Il parto da un principio: lo Stato è al servizio del cittadino, non è il cittadino al servizio dello Stato”, ha spiegato Tajani. “In questo caso lo Stato rappresentato dal ministero degli Esteri, dal ministero dell’Interno e dal ministero dello Sport si mette al servizio dei cittadini italiani, dei tanti tifosi che arriveranno in Germania”, ha commentato il ministro.

IIC Bucarest: per la Romanian Design Week la mostra di La Pietra

IIC Bucarest: per la Romanian Design Week la mostra di La PietraRoma, 31 mag. (askanews) – Nell’ambito della Romanian Design Week, in programma a Bucarest dal 24 maggio al 2 giugno 2024, e per celebrare l’Italian Design Day, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest presenta la mostra di Ugo La Pietra “Attrezzature urbane per la collettività. Dai dissuasori ai gazebi”.


La mostra fa riferimento alle ricerche di Ugo La Pietra sul rapporto individuo/ambiente e in particolare sullo spazio collettivo urbano. Fin dalla fine degli anni Sessanta, La Pietra ha indagato il territorio urbano, espressione formalizzata delle contraddizioni della vita sociale: dalle periferie (Gradi di Libertà, Recupero e Reinvenzione) alle attrezzature urbane, segni che sottolineano molto bene la differenza tra abitare domestico e abitare urbano. Le “Attrezzature Urbane” analizzate dall’autore sono espressione emblematica dei problemi che affliggono la nostra società, dalla mancanza di un progetto culturale alla progettazione di uno spazio collettivo abitabile. La mostra si sviluppa attraverso una serie di opere bidimensionali, arredi, oggetti tridimensionali, filmati, un’urna per la votazione, schede per il pubblico.


Le sezioni della mostra sono: Analisi – Abitare è essere ovunque a casa propria (“Riconversione progettuale”, 1979), Decodificazione – Lettura delle contraddizioni urbane e abitative (“La città senza morale”, 2000), Metaprogetti – Attrezzature urbane per la collettività (“Per arredare e abitare la città”, 2000), Referendum – Il miglior dissuasore (“Vota il miglior dissuasore per la città di Milano”, 2023), Luoghi di decompressione – Attrezzature urbane per la collettività (“Recupero valori ambientali”, 2023), Gazebi (2023). Architetto, artista, designer, teorico ma soprattutto instancabile sperimentatore, fin dagli anni sessanta Ugo La Pietra porta avanti una riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente, tra spazio privato e spazio pubblico, ovvero tra l’abitare e il contesto urbano, ripensando lo spazio collettivo e gli oggetti che lo abitano.