Roma, 12 apr. (askanews) – Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, aprirà oggi pomeriggio alla Farnesina l’evento “Diplomazia della crescita: iniziative, progetti e sinergie con la candidatura di Roma Expo 2030” insieme al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al presidente del Comitato Promotore di Roma EXPO 2030, ambasciatore Giampiero Massolo. Saranno presenti ai lavori più di 200 rappresentanti di aziende, associazioni di categoria e agenzie per l’internazionalizzazione.
L’incontro, si legge in una nota, è organizzato per valorizzare presso il tessuto produttivo italiano l’articolata azione di diplomazia della crescita del ministero degli Esteri e mostrare ai rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano i vantaggi specifici che l’assegnazione a Roma dell’Esposizione Universale nel 2030 avrebbe per l’intero Sistema Paese. Secondo il vice presidente del Consiglio Tajani, “la candidatura di Roma per EXPO 2030 è una tessera del mosaico della nuova diplomazia per la crescita, che, avvalendosi del contributo di tutte le componenti del Sistema Paese, ambisce a portare più Italia, con le sue eccellenze, i suoi saperi e i suoi valori, nel mondo”.
Roma, 11 apr. (askanews) – La China International Consumer Products Expo, la più importante fiera di settore in Cina ideata per favorire l’accesso nel mercato cinese di brand globali di alta fascia, si tiene presso l’Hainan International Convention and Exhibition Center di Haikou (provincia di Hainan) dall’11 al 15 aprile 2023.
Dato il ruolo centrale rivestito dall’Italia nell’edizione di quest’anno – l’Italia è stata invitata in qualità di Paese ospite d’onore – la Expo rappresenta un’importante vetrina per le aziende italiane interessate a promuovere il Made in Italy nei confronti del pubblico cinese. La delegazione italiana è guidata da Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale del Governo italiano, in visita ufficiale in Cina.
Per convogliare l’eccellenza del Made in Italy direttamente tra le mani dei consumatori cinesi, fornendo al contempo massima visibilità alle aziende italiane di alta fascia, l’Italia ha inaugurato oggi un’area espositiva nazionale, che si compone di due padiglioni che raggruppano oltre 100 brand: un padiglione istituzionale, organizzato da ICE Agenzia in collaborazione con Fondazione Altagamma, e un Padiglione delle imprese, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, in sinergia con l’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese e il Consolato Generale d’Italia a Canton. I padiglioni offrono alle imprese italiane una piattaforma di spicco tramite cui mostrare il valore e la diversità dell’Italia in una vasta gamma di settori, tra cui macchinari, automotive, gioielleria, moda, lifestyle, food & beverage, healthcare e molto altro ancora.
Il Padiglione delle imprese organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina funge da spazio espositivo per 28 brand e aziende presenti fisicamente ad Hainan per interagire in prima persona con l’esigente mercato cinese. “Il padiglione aggrega la qualità e l’eccellenza del Made in Italy e del lifestyle italiano per promuovere ciò che di meglio l’Italia ha da offrire a un mercato di consumo avanzato come quello cinese. Dietro a ogni brand c’è un’azienda consolidata e leader globale, e dietro ogni azienda c’è innovazione, tecnologia, creatività e stile che vengono riconosciuti come tratti distintivi del Sistema Italia in tutto il mondo. Siamo convinti che le nostre aziende e i nostri brand possano sempre più creare valore per i consumatori di questo importante mercato”, ha sottolineato Paolo Bazzoni, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina.
Il Padiglione della CCIC è situato all’interno dello Stand 26 nella Hall 2, che vanta un collegamento diretto con l’ingresso principale. Si estende su 260 mq e consta di 3 parti: un’Area reception, un’Area espositiva e un’Area seminari. Nell’Area espositiva, le aziende associate riunite dalla Camera di Commercio Italiana in Cina espongono prodotti italiani di alta fascia in stand personalizzati, mostrando al pubblico cinese il valore duraturo del Made in Italy. All’interno dell’Area seminari, invece, sono in programma oltre 25 presentazioni aziendali, 10 masterclass e 4 seminari, che offriranno ai visitatori un’esperienza unica e diretta dei connotati qualitativi che da sempre contraddistinguono i prodotti italiani agli occhi dei consumatori di tutto il mondo. Il Padiglione delle imprese della CCIC è stato allestito da BolognaFiere (BF), operatore fieristico internazionale di prim’ordine a livello globale.
Roma, 11 apr. (askanews) – “Ciao Alessandro. Non ti dimenticheremo. E come si dice nella tradizione ebraica, il tuo ricordo sarà una benedizione”, scrive l’Ambasciata d’Italia in Israele postando la foto dell’aereo di Stato con cui la salma di Alessandro Parini, vittima dell’attentato a Tel Aviv è stata rimpatriata.
Ad accogliere la salma ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che insieme ai genitori del giovane sarà all’aereoporto militare di Ciampino. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto una telefonata dal primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, il quale, riferisce Palazzo Chigi, “ha voluto esprimere le proprie condoglianze per la morte di Alessandro Parini nell’attentato di venerdì scorso a Tel Aviv”.
Meloni “ha ringraziato per l’assistenza fornita dal Governo israeliano e per la solidarietà espressa da molti cittadini di Israele nella drammatica circostanza”.
New York, 5 apr. (askanews) – L’ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite, Maurizio Massari, ha inaugurato martedì pomeriggio, assieme ai rappresentanti delle ambasciate di Germania e Stati Uniti, la mostra multimediale sullo sminamento umanitario co-organizzata con UNMAS, l’agenzia dell’Onu specializzata sul tema.
Il taglio del nastro è avvento a conclusione del simposio “Mine Action Cannot Wait” (L’azione di sminamento non può aspettare), promosso insieme con Vietnam e Cambogia, per commemorare la Giornata Internazionale per l’Azione contro le Mine e gli Ordigni Bellici Inesplosi. L’Italia, che nel 2023 il ruolo di presidente del Mine Action Support Group (MASG), è stata il quinto donatore a livello globale dell’UNMAS. La mostra resterà visitabile per 6 settimane e presenta anche la contaminazione da ordigni esplosivi in Myanmar, Yemen e Ucraina, considerata dall’Onu fra i territori più afflitti dal problema.
Roma, 5 apr. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha co-organizzato con il Teatro Nazionale “Mihai Eminescu” di Timisoara, guidato da Ada Hausvater, “Bros”, uno spettacolo potente, viscerale e sorprendente, diretto dall’italiano Romeo Castellucci, che ha aperto la stagione teatrale all’interno del programma della Capitale Europea della Cultura con due rappresentazioni il 31 marzo e il 1 aprile scorsi.
Per quasi un’ora e mezza, 23 poliziotti salgono sul palco eseguendo gli ordini che gli vengono impartiti in tempo reale attraverso delle cuffie, secondo la tecnica del remote acting. Non si tratta di uno spettacolo dove gli attori imparano una parte, al contrario, su scena ci sono persone comuni, reclutate per appello pubblico, a seguito di un bando del Teatro Nazionale. Secondo Castellucci, le persone non hanno il tempo per pensare o decidere, e in tal modo la coscienza stessa di chi sale sul palco è disattivata. Agli attori viene distribuita una “guida comportamentale” che recita, tra l’altro, “Sono disposto a trasformarmi in un poliziotto in questo show. Sono disposto a credere davvero di essere un poliziotto. Sono disposto a seguire tutti gli ordini per essere un vero agente di polizia. Eseguirò gli ordini anche se mi sembrano contraddittori. Eseguirò gli ordini fino alla fine, anche se mi trovo in una situazione imbarazzante. Dopo lo spettacolo non divulgherò nessuno degli ordini ricevuti”. Bros è uno spettacolo che ci parla della violenza e della forza del gregge, quasi, a detta dell’autore, un progetto antropologico dove la polizia viene rappresentata come forza ancestrale di azione e repressione, e dal quale lo spettatore esce riflettendo sul suo rapporto con l’autorità, con il gregge e con quanto è disposto a perdere di se stesso per far parte di un tutto.
Per il ruolo del profeta Geremia, Romeo Castellucci ha lavorato con Valer Dellakeza, attore del Teatro Nazionale “Marin Sorescu” di Craiova, che secondo il regista è capace di “trasformare la materia in spirito”. Nelle rappresentazioni nei vari palcoscenici del mondo Valer Dellakeza parla in romeno e non vengono usati sovratitoli perché secondo Castellucci l’attore usa un linguaggio universale, l’arte della modulazione tonale, della pausa, delle armonie che i gesti e la voce producono, toccando direttamente il cuore dello spettatore. Romeo Castellucci è un maestro indiscusso del teatro contemporaneo europeo e un artista completo, regista, creatore di scene, luci e costumi, conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera.
Le sue messe in scena sono regolarmente invitate e prodotte dai più prestigiosi teatri internazionali, festival e teatri dell’opera, in oltre cinquanta paesi che coprono tutti i continenti.
Roma, 4 apr. (askanews) – Quella di non utilizzare parole straniere nella lingua italiana “è una proposta di legge di un parlamentare, non del governo, e le proposte di legge devono essere approvate dalla Camera e dal Senato: ma la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini”. E’ quanto ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, alla Stampa Estera, rispondendo ad una domanda sulla proposta di legge Rampelli che secondo un giornalista “ha sapore mussoliniano”.
“Il fascismo è finito nel ’45, è una roba passata che non ci interessa e non ci riguarda. Mussolini ha fatto più danni che cose utili”, ha commentato Tajani. “Io ho sempre difeso la lingua italiana: è la lingua madre, Dante Alighieri è il poeta dell’italiano”, ha aggiunto.
Roma, 3 apr. (askanews) – Per promuovere ulteriormente la cooperazione economico-commerciale, Confindustria Serbia e Confindustria Veneto Est, con i presidenti Patrizio Dei Tos e Leopoldo Destro, hanno firmato un Protocollo d’Intesa per incrementare la collaborazione tra le due associazioni con le loro aziende associate. Il Protocollo ha dato vita al Desk Serbia di Confindustria Veneto Est con lo scopo di fornire prima assistenza per le aziende associate, le informazioni sulle opportunità commerciali e di investimento in Serbia, creare momenti di networking e organizzare incontri personalizzati per le aziende interessate al mercato serbo.
La prima attività che verrà realizzata nell’ambito del Protocollo è la Missione imprenditoriale in Serbia che si svolgerà dal 7 al 10 maggio prossimi a Belgrado e alla quale è stato invitato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. La missione si pone l’obiettivo di offrire alle imprese associate di Confindustria Veneto Est la possibilità di incontrare i rappresentanti istituzionali e gli operatori locali interessati a intraprendere rapporti di collaborazione commerciale o di fornitura. Per ciascuna azienda che parteciperà alla missione saranno organizzati gli incontri bilaterali con aziende serbe mirate agli obiettivi e interessi di relazione e investimento economico.
“È con vero piacere, entusiasmo e coinvolgimento che, come imprenditore del territorio della provincia di Treviso, presento ed accompagno i colleghi ed imprenditori all’internazionalizzazione delle loro aziende in un Paese dove negli anni abbiamo instaurato e consolidato ottimi rapporti con le istituzioni e i rappresentanti del governo. La collaborazione con Confindustria Veneto Est nella prima missione in Serbia dopo il Business Forum Italia-Serbia organizzato da ICE in collaborazione con l’ambasciata d’Italia in Serbia e con la partecipazione attiva di Confindustria Serbia, sarà la conseguenza di un importante lavoro fin qui svolto da tutto il sistema Italia”, ha dichiarato Dei Tos, presidente della Confindustria Serbia, recentemente riconfermato nel mandato. “Questa nuova collaborazione interassociativa dimostra una volta di più la forza e i vantaggi della rete di Confindustria nel mondo, in rappresentanza delle imprese italiane, molte delle quali venete, attive nei diversi mercati – dichiara Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est -. Proprio l’Europa dell’Est presenta il sistema associativo più consolidato e fa piacere ricordare come il primo impulso in questa direzione sia partito proprio dalle Associazioni confindustriali del Nord Est. La partnership con Confindustria Serbia, guidata da un imprenditore associato a CVE come Patrizio Dei Tos, darà un contributo sostanziale a rendere agevole e proficuo il contatto tra gli operatori economici dei due territori, favorendo anche relazioni istituzionali, culturali, nella formazione”.
Roma, 3 apr. (askanews) – Dopo la Tranfagarasan in Romania, la Tianmen Mountain in Cina, la Valle del Dades in Marocco e la sfida per battere Google maps da Roma a Capo Nord, il pilota romano Fabio Barone punta a conquistare un nuovo record del mondo in Grecia. Il 25 aprile Barone, sulla Ferrari F8 Tributo, tenterà di percorrere la strada panoramica che porta ai Santuari di Meteora in meno di 178 secondi, primato in carica ad un pilota di origine greca.
La livrea della Ferrari che proverà l’impresa è stata svelata sabato nella cornice di Cinecittà World, dove Barone ha spiegato perché ha scelto questa nuova sfida. “L’ho scelta perché ha un grado di difficoltà decisamente più alto rispetto agli altri, perché mi piacciono le sfide, in giro si sa che questo è il nostro Dna. E’ una strada particolarmente viscida, ci abbiamo lavorato un anno, quindi l’idea è andare per portare a casa qualcosa di buono”. Sono passati meno di due anni dall’ultimo record, quando Barone e il suo co-pilota Alessandro Tedino hanno percorso 4.400 chilometri in 45 ore, 20 minuti e 38 secondi da Roma a Capo Nord, e il recordman si è preparato e allenato intensamente per la nuova impresa in Grecia: “Rispetto all’ultima volta c’è di diverso che siamo un po’ più anziani e la preparazione è un po’ più complessa però abbiamo fatto tanto cardio, tanto allenamento, tanta simulazione. Siamo pronti mancano 20 giorni ma siamo pronti”.
Il 25 aprile, quindi, occhi puntati sui quattro chilometri di tornanti e curve ad oltre 600 metri di altezza che il pilota dovrà precorrere in meno di tre minuti. Una sfida ancora più difficile, perché la strada, in alcuni punti, non presenta alcuna protezione e l’asfalto è completamente liscio. Il presidente di “Passione Rossa”, il più importante Club di clienti Ferrari del mondo con oltre 25 anni di attività e oltre 800 eventi all’attivo, fin da piccolo ha sviluppato la passione per tutto ciò che è meccanica ed innovazione legata alle quattro ruote ed in particolare al Cavallino Rampante. In tutti questi anni le iniziative di Fabio Barone hanno appassionato oltre due milioni di tifosi. La vettura è stata preparata dalla Leone Motorsport in collaborazione con Capristo e dalla livrea creata dalla ArtWrap 2.0.
Roma, 29 mar. (askanews) – L’Associazione Culturale Italiana di New York (www.associazioneny.com) torna entusiasticamente al lavoro con uno dei suoi progetti culturali più rilevanti e seguiti: l’organizzazione del “NYCANTA”, il grande e atteso Festival della Musica Italiana di New York che giunge quest’anno alla XV edizione e dà già appuntamento domenica 8 ottobre 2023 all’Oceana Theater (ex-Master Theater) di Brooklyn, la mega-struttura con oltre 1300 posti a sedere, che nelle passate occasioni ha fatto il pieno di spettatori e si prepara anche stavolta al sold out. Anche per l’edizione 2023 il NYCANTA verrà realizzato il giorno prima del Columbus Day, giornata dell’italianità negli USA, che ogni anno viene celebrata a New York con la parata sulla 5th Avenue, a Manhattan. Presidente della giuria sarà quest’anno il celebre produttore, conduttore e insuperabile talent scout, Claudio Cecchetto.
Una volta espletate le selezioni, che sono state avviate in questi giorni, come per le precedenti edizioni è prevista la messa in onda della serata sul canale tv Rai Italia. E appunto per favorire un più efficace e positivo processo di rinnovamento del “NYCANTA”, l’organizzazione si è impegnata per il raggiungimento di migliori risultati di qualità e attrattività per i telespettatori della Rai, con la nuova edizione del Festival che prevede una vera e propria celebrazione dell’italianità nel mondo e uno spettacolo pensato per soddisfare gli ascoltatori di differenti età e gusti, con la proposta di vari generi musicali. L’Associazione Culturale Italiana di New York, di cui fanno parte personalità di successo del mondo dell’impresa, delle professioni e delle Istituzioni italo-americane di New York, guidata dall’imprenditore, operatore culturale e mecenate comm. Tony Di Piazza, è un sodalizio cui si devono diverse altre significative iniziative benefiche realizzate negli Usa e in Italia: la più recente delle quali, un’importante donazione in denaro e una consistente raccolta di beni, vestiari e cibo, in favore di famiglie in fuga dall’Ucraina, a seguito della guerra in atto, con destinazione l’Italia.
Al “NYCANTA” non sono mai mancati ospiti di livello, tra i quali cantanti come Fausto Leali, Riccardo Fogli, Patty Pravo, Ron, Pupo, Paolo Vallesi, Diodato, Arisa, Anna Tatangelo, Massimo Di Cataldo, Gianni Nazzaro, Enrico Ruggeri, i Collage, Sandro Giacobbe, Bobby Solo, Wilma Goich, Clementino, Nashley, Frankie Hi-Ring Mc, per citarne solo alcuni. Con loro, sul palco dell’Oceana, tanti altri volti noti della televisione italiana (con buona parte degli attori del cast della famosa serie Tv RAI “Un posto al Sole”) per la gioia del caloroso pubblico. Il “NYCANTA” è un concorso rivolto a cantanti, cantautori, gruppi, duo e autori che si presentano con un brano inedito. I concorrenti vengono giudicati da una giuria composta da esperti e personalità del panorama musicale, culturale e dello spettacolo. Sul palco si confrontano 10 artisti, di cui 5 provenienti dagli USA e da altri continenti, e 5 dall’Italia. Si eseguono, come detto, canzoni inedite, e si gareggia per vincere la competizione con un importante premio in denaro ed altre opportunità offerte dall’Associazione Culturale Italiana di New York.
Sasà Taibi, già componente dell’Associazione Culturale Italiana di New York, show man palermitano editore radiotelevisivo di RTA, coordinerà tutte le operazioni che riguardano le selezioni dei concorrenti del NYCANTA in Italia e all’estero. Informazioni, regolamento e procedure per effettuare le iscrizioni, sono disponibili online sul sito ufficiale www.nycanta.com.
“La manifestazione – tiene a sottolineare il comm. Tony Di Piazza – è un’occasione di incontro e di svago, ma soprattutto un importante veicolo per la salvaguardia della cultura italiana da tramandare ai nostri figli e nipoti nati e cresciuti lontano dall’Italia, e poi per favorire l’interscambio tra le comunità italiane nel mondo. E’ inoltre un’opportunità per promuovere l’Italia, la cultura e lo stile di vita italiani, attraverso una delle più importanti e apprezzate forme d’arte espressione autentica del ‘Bel Paese’: la musica, appunto, in cui l’Italia eccelle da sempre e in ogni suo genere, dall’opera alla classica, dalla sinfonica alla cameristica, dalla leggera al pop, dal folk al jazz”. Il Festival è indirizzato ad un pubblico di ogni età, con particolare sensibilità per i giovani cui è rivolta speciale attenzione in quanto ritenuti ambasciatori veri del #VIVEREALLITALIANA nel mondo e, in particolare si rivolge: negli USA, agli italo-americani residenti e a tutti coloro che amano la musica e il vivere all’italiana; in Italia, agli italiani e a tutti coloro che amano musica e cultura italiana; nel resto del mondo, agli italofoni e a tutti coloro che amano musica e cultura italiana. A chiusura del Festival, il prestigioso Galà dell’Associazione Culturale Italiana di New York lunedì 9 ottobre al ristorante “Russo’s on the Bay” con cena a base di piatti tipici italiani preparati da chef del Bel Paese; un’eccezionale festa con i protagonisti del NYCANTA, partners, sponsors, istituzioni italiane e rappresentanti delle “eccellenze” USA. A conclusione, le premiazioni e i riconoscimenti a coloro che si sono distinti nella comunità italiana nel corso dell’anno.
Roma, 28 mar. (askanews) – ‘I cani, la mia vita’. In queste poche parole, che sono anche il titolo della sua autobiografia, si riassumono la missione e gli ultimi 20 anni di Sara Turetta. Una storia di passione per gli animali, ma anche di coraggio, difesa dei diritti, non solo animali ma anche umani, che passa per l’Italia, la Romania e poi si espande in tutta Europa. Il libro, pubblicato nel 2022 anche in romeno con il titolo “Urme de bucurie”, è stato presentato dall’attivista, fondatrice e presidente di Save The Dogs and Other Animals Italia, anche a Roma, nella sede dell’Ambasciata di Romania. A margine dell’evento Sara Turetta ha raccontato ad askanews cosa l’ha portata la prima volta in Romania e cosa non l’ha fatta più tornare indietro, in un continuo di dolori, passioni, gioie, stop, traguardi e nuovi obiettivi.
‘Sentivo il bisogno di guardare indietro e vedere quale era stato il percorso, quali erano stati gli errori e i successi, cercando di non essere troppo severa con me stessa come è successo in passato – ha spiegato Turetta parlando della decisione di scrivere l’autobiografia – guardando avanti, cioè cosa ancora non ho fatto, senza soffermarmi su ciò che è stato raggiunto. E’ stato doloroso, perché ho ripercorso dei momenti difficili, ma mi sono anche resa conto di come tutto abbia avuto un senso, con un’evoluzione dell’associazione, ma anche mia personale, umana e professionale’. ‘Sono arrivata in Romania per la prima volta nel 2001, e poi nel 2005 a Cernavoda, e mi sono buttata a capo fitto in questa avventura e forse se fossi stata troppo consapevole non sarei partita, perché mi è costato tantissimo in termini di fatica personale. Facevo tutto, dalle pulizie all’assistente veterinaria, all’autista. Vivere a contatto costante con il dolore e la sofferenza degli animali e con la crudeltà degli uomini è qualcosa che per le persone sensibili come me significa sfidare la parte più fragile di noi stessi’, ha aggiunto l’attivista parlando del periodo di difficoltà personale, ‘del burnout’. ‘Essere così immersi in una causa mi ha portato alla depressione, quando hanno ucciso tutti i cani che avevo sterilizzato non trovavo le forze per andare avanti, però questo è stato anche il momento della svolta, della maturità – ha aggiunto – ho superato la convinzione che se mi fossi dedicata totalmente a quel problema lo avrei risolto’.
Save The Dogs and Other Animals Italia ‘per me è come un figlio, non potevo concepire l’idea di abbandonare questo figlio, anche pensare di tornare a lavorare nella comunicazione a Milano non ha mai attecchito veramente: sono rimasta convinta che fare del bene agli animali e di conseguenza alle comunità dove questi animali vivono è un bene’, ha spiegato parlando delle battaglie che hanno portato alla nascita della clinica-rifugio Footprints of Joy, la prima in Romania a garantire condizioni ottimali per i cani, con standard altissimi a livello internazionale con un team internazionale di 50 persone, un modello che ‘sta ispirando anche le associazioni e le amministrazioni locali romene’. Ad oggi sono oltre 8.200 le adozioni realizzate in Europa, oltre 2.000 le sterilizzazioni in Italia con il programma #NonUnoDiTroppo (in Campania e in Calabria), 2.000 gli animali assistiti ogni anno nella clinica veterinaria costruita in Romania, 41.200 i cani e i gatti sterilizzati finora gratuitamente nel Paese, 70 i cani dei senza dimora raggiunti regolarmente dall’unità di strada a Milano. In Italia ‘ci siamo attivati dal 2019 avviando dei progetti di sterilizzazione cercando dei partner locali in zone difficili, come Campania e Calabria, due delle regioni con il numero maggiore di animali rinchiusi nei canili a volte in mano alla criminalità organizzata, in Campania sono ben 20mila. Con questi partner organizziamo campagne di sterilizzazioni e abbiamo sfiorato i 2.000 interventi con un lavoro fatto anche in pandemia con associazioni e veterinari locali’, ha raccontato.
‘Ma se in Campania c’è stato un lavoro straordinario che è stato fatto sul concetto e l’utilità della sterilizzazione già prima del nostro intervento, e abbiamo centinaia di richieste in lista di attesa, in Calabria la situazione è nettamente diversa e più arretrata, come quella che avevo riscontrato a Cernavoda 20 anni fa’, ha denunciato. ‘Adesso che l’associazione ha raggiunto ‘la maturità’ andiamo avanti con i progetti e per i miei 50 anni, fatti da poco, abbiamo lanciato ‘Vite connesse’, un programma di lavoro e una visione per valorizzare la relazione di arricchimento e aiuto reciproco tra esseri umani e animali, attraverso percorsi inclusivi che stimolino la conoscenza e l’empatia di chi vive ai margini della società – ha illustrato Turetta – un progetto per aiutare le persone e gli animali nelle comunità locali sia in Romania sia in Italia con l’obiettivo di investire sempre di più nel rapporto tra animali domestici e persone, in particolare quelle più fragili e vulnerabili, sviluppando attività che siano di profondo beneficio per entrambi, per i bambini disabili, per i detenuti, con un protocollo con il carcere di Poarta Alba in Romania, non solo per far venire i detenuti a lavorare con i nostri animali ma anche per organizzare dei laboratori di psichiatria all’interno che unisca i temi ambientali a quelli di tutela degli animali, come la costruzione dei cucce con materiali di riciclo da donare poi alle persone che raggiungiamo nei villaggi’.
“Per oltre 20 anni Save the Dogs si è dedicata a contrastare i fenomeni dell’abbandono e del randagismo, del controllo della popolazione canina e felina, ‘Vite connesse’ è un altro tassello, perché ci rendiamo sempre più conto che l’impegno di Save the Dogs non può prescindere dalla tutela dei diritti umani, legati a doppio filo ai diritti animali, noi attivisti dobbiamo volgere sempre di più lo sguardo alla componente umana’ e lo facciamo con queste iniziative e anche grazie alle visite ‘dei bambini nella nostra clinica’ e ‘il lavoro con gli animali al centro per i bambini autistici’. Un progetto che si sviluppa sia in Romania che in Italia per ‘migliorare il destino di chi vive ai margini della società, che è unito dalla medesima mancanza di diritti e solo tenendo tutto insieme possiamo rendere il mondo un posto migliore’, ha sottolineato la presidente. ‘Vite Connesse’ prevede anche la sinergia con realtà non profit già presenti sul territorio e impegnate sul fronte umanitario con interventi “porta a porta” nei villaggi delle zone rurali in provincia di Costanza con la distribuzione di beni di prima necessità agli animali garantendo cure veterinarie gratuite e sensibilizzando le famiglie sul tema del benessere.Poi a Castel Volturno prenderà l’avvio il progetto di sensibilizzazione ed educazione rivolto ai minori che vivono in condizioni di fragilità sociale, per promuovere un rapporto rispettoso ed empatico verso gli animali e innescare un cambiamento positivo nelle nuove generazioni, prevenendo forme di maltrattamento e comportamenti violenti. Tra le iniziative anche l’assistenza domiciliare agli equini da lavoro nelle campagne di Cernavoda e l’mpliamento di “Amici di Strada, compagni di vita” per il potenziamento del progetto avviato a Milano nel 2021, con lo scopo di intercettare i bisogni dei nuovi poveri e di sostenerli nella convivenza con il proprio animale, prevenendo altresì l’abbandono. ‘In Romania, la nostra è una clinica sociale, che include, curiamo gratuitamente gli animali che ci vengono portati, dopo la diffidenza iniziale, dopo 20 anni che offriamo un servizio per passione e non per interesse, credo che la nostra testimonianza stia cambiando la percezione anche di cosa significa avere un animale. La politica locale e nazionale è in ritardo rispetto alla società. La legge del 2013, che da un lato contiene l’aspetto positivo dell’obbligatorietà della sterilizzazione per chi ha un cane, ha in sè il problema che non viene applicata e che non c’è accesso a servizi veterinari se non nella grande città. E i soldi vengono utilizzati soltanto per ‘cattura e uccidi’. A Bucarest non li sopprimono ma ci sono 2.000-3.000 cani chiusi in pochissimi canili e che soffrono vivendo in una situazione inimmaginabile. Il problema è stato messo sotto il tappeto’. Inoltre, in Romania resta ‘inesistente l’adozione e con la crisi economica è sempre più difficile mandare i cani in adozione all’estero’, ‘l’aumento della sensibilità passa per comprare il cane di razza, ma non lo adotto’. Un problema che non riguarda solo la Romania, ma anche l’Italia, dove i canili ‘scoppiano’. ‘Nel nostro Paese credo che l’urgenza sia rivedere la legge 281 sul randagismo che ha 30 anni: abbiamo 130mila cani rinchiusi, con una spesa che oscilla tra i 180 e i 220 milioni all’anno. C’è troppa autonomia per le Regioni che possono decidere come gestire il tasso di occupazione dei canili, con paradossi di canili con oltre 1.000 unità ciascuno, un risultato che non tutela gli animali ma neanche le comunità perché si spendono fondi enormi per tenere gli animali in queste ‘prigioni’ a vantaggio soltanto di chi li gestisce. Faccio un appello affinché il nuovo governo prenda in mano il tema della revisione della legge coinvolgendo le associazioni no-profit: la sterilizzazione deve essere un cardine mentre fino ad ora non lo è stato. E serve una campagna di sensibilizzazione sulle adozioni’. Save the dogs ha anche lavorato in Ucraina dall’inizio del conflitto con una postazione di assistenza al confine con la Romania, ma in Ucraina ‘la situazione è 20 anni indietro a quella della Romania, l’associazionismo è agli albori, non c’è il tema della sterilizzazione, c’è una cultura dell’animale da compagnia, soprattutto nelle città, ma non c’è consepevolezza sulla necessità di arginare le nascite. Dopo la chiusura del posto di assistenza alla frontiera mandiamo diverse centinaia di tonnellate di mangimi regolarmente, derrate che vengono smistate attraverso attivisti locali anche nelle zone del fronte. E a Odessa partiremo a breve con 800 sterilizzazioni gratuite, perché bisogna agire a monte perché la situazione sta precipitando’, ha annunciato la presidente dell’associazione. (Di Daniela Mogavero)