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Ambasciata Italia in Romania: comunità italiana a Christmas Bazaar

Ambasciata Italia in Romania: comunità italiana a Christmas BazaarRoma, 12 dic. (askanews) – Domenica scorsa la comunità italiana a Bucarest ha partecipato numerosa al Christmas Bazaar, iniziativa organizzata dall’IWA: International Women’s Association of Bucharest a supporto di ONG e progetti a favore dell’infanzia in difficoltà e dei più deboli. Lo rende noto l’Ambasciata d’Italia a Bucarest sul suo profilo Facebook pubblicando le foto della manifestazione e dei tanti volontari che hanno preso parte.

All’evento di beneficenza hanno partecipato 54 Paesi, coordinati dalla propria ambasciata o da associazioni di connazionali. “I nostri volontari, con il consueto entusiasmo e buonumore, hanno venduto prodotti tipici presso un ricco stand natalizio, allestito – insieme agli altri – negli spaziosi ambienti della Biblioteca Nazionale di Romania. Il corner italiano ha registrato il consueto grande successo di pubblico e di vendite”, si legge nel post.

“Nel corso della giornata, si è anche svolto un articolato spettacolo nel quale, in rappresentanza dell’Italia, si è esibita la soprano Noemi Gagliano, musicista e insegnante della Scuola Italiana Internazionale Bucarest ‘Aldo Moro’. IWA Bucharest destinerà i fondi raccolti al Christmas Bazaar ai progetti benefici più meritevoli. Lo scorso anno tre ONG di matrice italiana hanno visto approvate e dunque finanziate le proprie iniziative caritatevoli da parte di IWA”, conclude l’Ambasciata.

Tajani: export è fiore all’occhiello della nostra politica economica

Tajani: export è fiore all’occhiello della nostra politica economicaRoma, 12 dic. (askanews) – “L’export è il fiore all’occhiello della nostra politica economica, rappresenta il 40% del Pil”. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell’Assemblea di Confagricoltura a Roma. “Continueremo a lavorare e cercare nuovi spazi per permettere alla nostra economia di crescere. Certamente c’è un problema, che riguarda la Germania… Se ci sono nuovi mercati da esplorare, penso al Vietnam, penso al Messico…stiamo lavorando con tutti i paesi per abbattare alcune barriere. Il Made in Italy ha tutte le qualità per occupare gli spazi”, ha aggiunto Tajani.

Il ministro ha quindi assicurato che “il governo continuerà a lavorare intensamente per favorire la politica delle esportazioni”. “Abbiamo ottenuto risultati positivi per l’ortofrutta in Cina e l’agrindustria, soprattutto la lavorazione dei suini, negli Stati Uniti. Quindi il governo è fortemente impegnato per rafforzare la politica delle esportazioni”, ha concluso Tajani.

SIMEST rafforza partnership con Irritec: 2,9 mln per sito produttivo in Cile

SIMEST rafforza partnership con Irritec: 2,9 mln per sito produttivo in CileRoma, 11 dic. (askanews) – SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha concluso una nuova operazione di partnership con il Gruppo siciliano Irritec, tra i leader mondiali nella progettazione e produzione di impianti di irrigazione di precisione e di sistemi chiavi in mano.

Con il suo intervento, SIMEST ha fornito – insieme al Fondo di Venture Capital che gestisce per conto della Farnesina – risorse per 2,9 milioni di euro finalizzate a contribuire alla realizzazione del primo sito produttivo di Irritec in Cile. Il nuovo sito sarà dedicato alla produzione di ali gocciolanti e tubazioni per l’irrigazione di precisione che consentono un notevole risparmio di risorse idriche, energetiche e un minor impiego di fertilizzanti e fitofarmaci rispetto alle tecniche di irrigazione tradizionali, garantendo un incremento dell’efficienza produttiva. Il Gruppo Irritec, già presente nel Paese con una società commerciale, grazie a questo nuovo sito potrà consolidare il posizionamento nel mercato locale e in quelli limitrofi, ampliando il portafoglio dei prodotti disponibili, riducendo i tempi di consegna e potenziando i servizi di assistenza in loco. Un modello che, dal 1974, ha permesso al Gruppo di accrescere la sua presenza in oltre 100 paesi nel mondo, grazie ad una fitta rete commerciale ed agronomica, 16 sedi e oltre 1.000 dipendenti.

SIMEST è la società del Gruppo CDP che supporta la crescita e la competitività delle aziende italiane nel mondo, con un focus sulle PMI. SIMEST affianca l’impresa per tutto il ciclo di sviluppo internazionale, dalla prima valutazione di apertura a un nuovo mercato fino all’espansione e consolidamento attraverso il sostegno agli investimenti diretti esteri. Tre le linee di attività: Finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione, Supporto all’Export credit e Partecipazione al capitale. IRRITEC nasce in Sicilia nel 1974, e oggi è tra i leader a livello mondiale dell’irrigazione di precisione e ha come mission quella di migliorare l’efficienza dell’irrigazione in agricoltura e giardinaggio, riducendo l’impatto ambientale. Irritec progetta, produce e distribuisce prodotti e impianti completi per l’irrigazione a pieno campo, in serra e per il settore residenziale. Il Gruppo è presente con 16 sedi e oltre 1.000 collaboratori in Italia, Algeria, Brasile, Cile, Germania, Messico, Perù, Senegal, Spagna e negli Stati Uniti. Nel 2022, Irritec acquisisce lo status giuridico di Società Benefit, attraverso il quale conferma il proprio impegno per la promozione di valori legati ai temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, nel settore dell’agricoltura e delle aree verdi.

Tajani: missionari italiani fiore all’occhiello del nostro Paese

Tajani: missionari italiani fiore all’occhiello del nostro PaeseRoma, 7 dic. (askanews) – “I missionari italiani sono un fiore all’occhiello per il nostro paese”: è quanto ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, alla conferenza “La persona al centro” in corso alla Farnesina.

“Sono di esempio ovunque, portatori della nostra lingua nel mondo, sono parte della politica estera del nostro paese se intendiamo la politica come servizio, non come gestione del potere”, ha aggiunto il ministro. “Credo che possiamo sentirci parte dello stesso disegno, dello stesso progetto comune”, ha insistito Tajani.

Lollo: l’ultima novità gastronomica italiana dell’East Village

Lollo: l’ultima novità gastronomica italiana dell’East VillageRoma, 6 dic. (askanews) – Per il logo hanno scelto il colore più trendy dell’anno, il rosa; come quartiere, una zona dinamica e giovane come Alphabet City nell’East Village; come cucina, quella italiana ovviamente. Si chiama Lollo ed è l’ultima novità gastronomica di downtown a New York.

Per concetto, stile e calore, ha i tratti di una trattoria d’altri tempi, reinterpretata in chiave moderna. L’ambizione, però, è quella di innestare in questo angolo di Manhattan, un pezzo di autentica “Italian hospitality”. “Avete presente i locali dei paesi, quelli in cui sai di incontrare qualcuno per fare due chiacchiere ogni volta che vai? Insomma, quei posti che diventano un punto di riferimento per tutta la comunità. Ecco questo è sempre stato il nostro concetto”, raccontano a la Voce di New York i cinque proprietari: Loris, Lorenzo, Bladimir, Stefano e Davide.

Prima che soci, sono amici di lunga data e l’idea di aprire qualcosa insieme si è andata formando negli anni. “La pandemia ci ha aiutato a concretizzare quelle che prima erano solo chiacchiere. Abbiamo avvertito che era il momento giusto per cercare un locale. Sentivamo la voglia fortissima che le persone avevano di uscire e tornare a divertirsi”. – Il design è un connubio di contemporaneo e rustic chic décor: grandi vetrate all’esterno, mentre gli interni in legno richiamano uno stile più vintage; i dettagli, come la carta da parati e la selezione musicale, strizzano l’occhio ai più giovani.

Per chi è da solo o con amici e al tavolo tradizionale preferisce il bar, il bancone in legno di Lollo ha una lunga seduta e permette di chiacchierare oltre che con il bartender, anche con il pizzaiolo, visto che il forno e il display dei drink sono contigui. In aggiunta, per gli amanti dello sport, prestissimo sarà possibile guardare le partite di calcio europee e i match più importanti degli sport americani. Lollo, aperto anche il lunedì, è sia ristorante che pizzeria. Lorenzo è lo chef, Bladimir, l’artista delle pizze, che possono essere rotonde o alla pala, con gusti assortiti. Anche se non abbiamo provato tutti i piatti, non sbagliamo sicuramente a dire che la lasagna e le rosette emiliane di pasta, besciamella e prosciutto cotto, sono già diventati dei must, a pochi giorni dall’apertura.

Il nome del ristorante, che in apparenza sembrerebbe riprendere quello dei due dei proprietari, è però un tributo a un caro amico del gruppo, scomparso due anni fa, Lorenzo Giannotti. “Anche la vespa che abbiamo attaccato al muro, vuole ricordarlo – racconta Loris – Amava tantissimo girare in moto, era una persona vivace e allegra. Quando ho pensato a come sarebbe stato il locale, ho subito capito che avrei voluto che avesse la sua energia”. In effetti, si capisce subito che Lollo è uno di quei posti in cui ad essere garantita non è solo un’ottima esperienza culinaria, ma anche umana. “Siamo noi cinque, per primi, ad augurarci che i nostri clienti diventino anche amici. Roma, 6 dic. (askanews) – Ovviamente vogliamo avere un grande successo, ma il motivo principale che ci ha spinto ad aprire è quello di lavorare in un ambiente familiare, di circondarci di gente proveniente da ogni parte del mondo”, spiega ancora Loris, architetto e imprenditore edile. Anche Stefano e Davide, oltre a essere proprietari, lavorano nel ristorante. Sebbene conoscano bene New York, si sono trasferiti qui da Bolzano solo recentemente. Per loro quindi Lollo è un’avventura nell’avventura. “Alphabet City, che possiamo considerare ancora East Village, è un quartiere poco frequentato dai turisti – dice Stefano – ci sono tantissimi studenti della New York University, giovani professionisti e famiglie che vivono qui da sempre. È bello perché i clienti ritornano, diventano “regular”, si crea un legame”.

Matteo Garrone apre a New York “Italy on Screen Today”

Matteo Garrone apre a New York “Italy on Screen Today”Roma, 6 dic. (askanews) – “È un viaggio dell’eroe, l’odissea di due giovani che non scappano dalla guerra o dalla fame. Lasciano la loro terra perché sognano l’Europa vista sui social o nei video di Youtube attraverso gli schermi degli smartphone”.

A parlare è il regista Matteo Garrone, arrivato a New York per presentare Io Capitano, film che ha aperto il 4 dicembre a New York la rassegna “Italy on Screen Today”, sostenuta dal Ministero della Cultura e da tutte le istituzioni culturali italiane a NYC. Per il film di Garrone, candidato dall’Italia agli Oscar 2024 nella categoria Miglior Film Internazionale, è anche l’anteprima nella metropoli statunitense dopo la premiere americana all’AFI Film Festival di Los Angeles. ma questo film, come sottolinea lo stesso regista, riguarda speranze e drammi della emigrazione ovunque, anche negli Stati Uniti-

La storia è quella di due giovani cugini senegalesi, Seydou e Moussa, interpretati dagli attori alle prime armi Seydou Sarr (premiato al festival di Venezia) e Moustapha Fall, che mettono da parte tutti i soldi che riescono a racimolare con lavori saltuari. Non stanno male, ma aspirano a una vita migliore. “L’Europa non è affatto come la immaginate”; “Troppo pericoloso il viaggio attraverso il deserto del Sahara”. Nonostante gli avvertimenti, Seydou e Moussa decidono di partire senza dir nulla a nessuno verso quella terra che promette di realizzare i loro sogni.

Ciò che inizia come un’avventura si trasforma in estorsione, sfruttamento e morte mentre i due cugini si dirigono verso Nord attraverso il Niger e la Libia fino ai margini del Mediterraneo. Da un certo punto in poi, il viaggio è affidato a Seydou, a cui il titolo fa riferimento. Dalla sua uscita nelle sale, il film continua a riscuotere grande successo di pubblico. Al riguardo Garrone rivela: “Sto accompagnando Io Capitano in giro per il mondo e mi colpisce la reazione emotiva e forte del pubblico.

Il viaggio intrapreso da due giovani africani è raccontato come un’avventura, seppur dolorosa, ed è questo che lo ha reso accessibile a spettatori di tutte le età e di ogni convinzione politica. Ad andare in sala non sono solo coloro che hanno a cuore la sorte di essere umani che affrontano i rischi del mare per raggiungere l’Europa, ma anche chi è abituato a seguire solo le notizie e i dibattiti politici in Italia in generale”. Secondo gli ultimi dati finora nel 2023, i migranti che sono approdati sulle sue coste meridionali italiane si aggirano intorno a 151mila. Secondo i dati dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, si stima che sempre quest’anno, 1.453 siano morti o dispersi nelle acque del Mediterraneo. Io Capitano non mostra interesse nel racconto documentaristico o nel cinema verità. “Volevo mostrare una parte del viaggio che di solito non vediamo: le violenze della polizia libica e le tortura nei centri di detenzione in Libia, lo schiavismo”, spiega Garrone. “Ci inondano di dati sull’immigrazione ma dietro quei numeri, ci sono essere umani come noi. La mia intenzione era superare stereotipi e semplificazioni, su un fenomeno che tutti siamo convinti di conoscere”. Per farlo Garrone si è ispirato alla vera storia di Mamadou Kouassi, che ha partecipato alla stesura della sceneggiatura. Koussi è partito dalla Costa d’Avorio con suo cugino circa 15 anni fa. Ora vive Caserta, vicino a Napoli, in Italia, ed è un mediatore culturale tra le autorità locali e i nuovi migranti, aiutandoli a condividere le loro storie. “Come i protagonisti del mio film – continua Garrone – anche Koussi ha voluto accedere alle stesse possibilità dei suoi coetanei europei, liberi di muoversi, viaggiare all’estero senza alcuna restrizione, anche solo per seguire un sogno”. Nel contesto della crescente attenzione europea verso l’immigrazione, Io Capitano si inserisce da protagonista nel dibattito ma ne capovolge la prospettiva. “Per troppo tempo l’Occidente ha parlato di Africa al posto dell’Africa. Era necessario invertire la prospettiva, raccontare viaggi dei migranti dall’Africa all’Europa attraverso i loro occhi, permettendo al pubblico di rivivere le emozioni, le paure e le sofferenze di persone che nella narrazione ufficiale si trasformano in statistiche. Ed è solo in questo modo che si possono scuotere le coscienze e innescare un cambiamento reale. E non mi riferisco solo all’Europa, ma anche agli Stati Uniti”. Il film di Garrone arriva in un momento in cui New York fa i conti con una potente ondata migratoria proveniente soprattutto dal Venezuela e dal Centro America. “Spero che la pellicola riesca a stimolare una riflessione profonda anche nel pubblico americano, perché quella di Io, Capitano è una storia universale i cui temi interessano anche questo Paese dove tutti sono immigrati e dove la schiavitù è una ferita ancora aperta”.

Tajani: Rai, strumento per far conoscere l’Italia nel mondo

Tajani: Rai, strumento per far conoscere l’Italia nel mondoRoma, 6 dic. (askanews) – La Rai rappresenta “un modello del saper fare italiano, uno strumento per far conoscere meglio l’Italia, anche come azienda”. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo alla conferenza stampa “Un mondo d’Italia”, organizzata dalla Direzione Rai offerta estero. “E’ uno strumento per tenere uniti alla madrepatria 7 milioni di italiani iscritti all’Aire”, ha aggiunto il ministro, ricordando poi che almeno 30 milioni di italiani, o di cittadini di origine italiana, vivono all’estero in questo momento.

Tajani ha ricordato che “la politica estera la fanno tutti coloro che presentano l’Italia, il prodotto italiano, la qualità italiana”. Dunque, ha sottolineato, “ci tengo molto al fatto che i risultati della Rai possano essere strumento di diplomazia italiana”. A questo proposito, il vicpresidente del Consiglio ha ricordato la necessità “di fare forse ancora di più nella collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura” e di “valorizzare questa collaborazione con il ministero degli Esteri”. Inoltre, ha insistito, “altra cosa importante è quella di poter far ascoltare la nostra lingua e far vedere immagini dell’Italia a chi potrebbe innamorarsi” del nostro Paese. In tal senso, “le trasmissioni della Rai possono essere utili”, ha aggiunto.

Di grande importanza, per il ministro, sono anche “la promozione del turismo delle radici, “che significa offrire opportunità e attirare investimenti”, e il contributo che la Rai può dare “per favorire il dialogo interreligioso”, attraverso trasmissioni capaci di “approfondire tematiche legate ad aspetti religiosi della vita del nostro Paese” anche in Stati “iperlaici come il Belgio e la Francia”. Insomma, si tratta di “un grande mosaico” e “la Rai si inserisce benissimo in questa visione dell’Italia nel mondo, che è il mio obiettivo di ministro degli Esteri”, ha detto in conclusione Tajani. “Grazie per quello che fate per far contare l’Italia nel mondo. Contate sul sostengo mio e del mio ministero. Insieme possiamo tutelare nel modo migliore l’interesse dell’Italia e farla conoscere meglio ai nostri connazionali”.

Zoppas (Ice): lavoro di squadra per consolidare made in italy nel mondo

Zoppas (Ice): lavoro di squadra per consolidare made in italy nel mondoMilano, 5 dic. (askanews) – Investimenti e lavoro di squadra per consolidare il made in Italy nel mondo. Lo ha sottolineato il presidente di Ice, Matteo Zoppas, che oggi ha partecipato alla Conferenza Nazionale dell’Export e dell’Internazionalizzazione delle Imprese, organizzata dal MAeci.

“Promuovere l’italianità è una missione per tutti noi”, ha spiegato. “In un contesto economico così complesso, fortemente influenzato dalle situazioni internazionali in essere – come il conflitto in Ucraina, e quello in Medio Oriente -, è necessario alzare l’asticella, dando vita a nuove modalità strategiche, attività di alto livello che in alcuni casi possono addirittura creare nuovi spazi di mercato. Solo per fare un esempio, in uno dei settori vitali per la nostra economia, come l’agroalimentare, stiamo sviluppando in partnership con Verona Fiere quella che sarà la più importante fiera del vino italiano negli Usa, un valore creato ex novo. Stiamo potenziando al contempo tutti i servizi dell’Agenzia a livello di efficienza e di efficacia, in modo che diventino sempre più aderenti alle reali esigenze degli imprenditori”. “Vogliamo essere parte attiva e costruttiva – ha proseguito – di quei progetti di ‘diplomazia della crescita’ che diventano ancor più fondamentali in tempi come questi: insieme a Sace, Simest, Cdp, Farnesina e Mimit stiamo facendo un grande lavoro di squadra, che sono certo porterà i suoi frutti, aiutando il Paese a consolidare la propria leadership nel mondo”.

Red/Rar

Tajani a imprenditori: all’estero alta considerazione dell’Italia

Tajani a imprenditori: all’estero alta considerazione dell’ItaliaRoma, 5 dic. (askanews) – “Al di là dei confini del nostro Paese, c’è molta più considerazione dell’Italia di quanta noi stessi ne abbiamo della nostra patria. Sfruttiamo questa considerazione per fare di più, per crescere come aziende e quindi per creare più posti di lavoro. Tutto quello che stiamo facendo, cercando di aiutarvi per farvi espandere, per farvi avere bilanci più positivi, lo facciamo non soltanto perchè guardiamo con simpatia a chi intraprende ma attraverso chi intraprende si crea lavoro e senza lavoro non c’è né libertà, né dignità per ogni cittadino italiano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel discorso di apertura della Conferenza nazionale dell’Export e dell’Internazionalizzazione delle imprese, rivolgendosi ai rappresentanti delle industrie, presenti numerosi all’evento, che si tiene presso l’Auditorium del Parco della Musica di Roma.

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Italiani in arresto a Helsinki, Garante Testa scrive ad Ambasciata

Italiani in arresto a Helsinki, Garante Testa scrive ad AmbasciataRoma, 6 dic. (askanews) – In merito alla denuncia degli avvocati Francesco Lai e Ivano Lai riguardante la detenzione da circa un mese e mezzo di due giovani sardi, Nicola Ruiu di 24 anni e Edmondo Casula di 39, di Dorgali, rinchiusi nelle carceri della Finlandia, a cui non viene concesso di poter comunicare con i loro avvocati in Italia e neppure conoscere il capo di imputazione, la garante regionale delle persone private della libertà personale della Sardegna, Irene Testa, ha scritto all’ambasciata italiana in Finlandia per chiedere conto delle condizioni di detenzione dei reclusi e le ragioni del perché viene negato il diritto alla difesa dei giovani. Lo ha reso noto la stessa Garante, che ha inoltre informato il ministero degli Esteri.