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Lituania, conclusa esercitazione SAMP T italiano in missione Nato

Lituania, conclusa esercitazione SAMP T italiano in missione NatoMilano, 5 mar. (askanews) – La batteria SAMP/T, schierata presso la base di Siauliai, in Lituania, ha concluso l’esercitazione interforze che l’ha vista operare insieme ai caccia F-2000 dell’Aeronautica Militare, presenti in Teatro operativo nell’ambito della missione NATO Baltic Air Policing.


L’unità, composta dal personale del Comando Artiglieria Controaerei di Sabaudia e del 4^ reggimento Artiglieria Controaerei “Peschiera” dell’Esercito Italiano, è stata inquadrata nella Task Force Air 36th Wing, impegnata in Lituania dal 1° agosto 2024 per concorrere alla difesa e sorveglianza aerea. In tale contesto, il Task Group SAMP/T ha svolto attività di cooperazione con gli assetti dell’Aeronautica Militare e con le Forze Alleate nell’ambito della capacità NATO Integrated Air and Missile Defence, sia con tracce reali Live Exercise, sia con scenari simulati Synthetic Exercise.


Le attività sono state strutturate seguendo un approccio building block e suddivise fondamentalmente in due macro aree: addestramento basico e operazioni Joint Engagement Zone. Le prime hanno visto la partecipazione degli assetti F2000 e del sistema SAMP/T nella pianificazione, esecuzione e analisi di manovre basiche di difesa e di ingaggio reciproco. Le seconde hanno visto la partecipazione anche dei velivoli francesi Rafale, del sistema di difesa lituano NASAMS e del Centro di Controllo Radar. In queste missioni, il focus è stato posto sulla capacità di condividere la situazione aerea (cosiddetta ‘picture’) tra tutti gli attori partecipanti e sul coordinamento centralizzato di eventuali ingaggi di tracce ostili da parte dei diversi sistemi di difesa.


L’esercitazione interforze, condotta in cooperazione con gli altri assetti nazionali e NATO schierati nei Paesi Baltici, oltre a dimostrare la volontà dell’Italia di supportare gli Alleati del fianco orientale con capacità ad alta valenza operativa, ha permesso di rafforzare la postura di deterrenza dell’Alleanza Atlantica e di contribuire alla “difesa collettiva”. L’attività ha, inoltre, consentito di incrementare l’interoperabilità e ha rappresentato un’importante occasione di addestramento congiunto. Il Sistema SAMP/T Entrato in servizio a partire dal 2013, il SAMP/T ha capacità di avanguardia nel contrasto delle minacce aeree e dei missili balistici tattici a corto raggio, operando in scenari operativi caratterizzati da ridotti tempi di reazione contro la minaccia aerea ed elevata mobilità. Gli assetti SAMP/T conducono regolarmente attività addestrative finalizzate a migliorare l’interoperabilità con i sistemi di difesa aerea nazionale, anche in presenza di Electronic Warfare.


Inoltre, il SAMP/T è inserito nell’ambito del programma NATO Ballistic Missile Defence finalizzato alla difesa di aree o di obiettivi vitali di interesse dell’Alleanza dalla minaccia aerea e missilistica. La NATO Air Policing La NATO Air Policing si inquadra all’interno del più ampio dispositivo di difesa e deterrenza della NATO chiamato Air Shielding, di competenza dall’Air Command di Ramstein in Germania. La Baltic Air Policing è in vigore da aprile 2004; ad oggi 17 Alleati vi hanno partecipato a difesa di Estonia, Lettonia e Lituania. L’Italia partecipa alle missioni di Air Policing della NATO a difesa dei confini dell’Alleanza nei cieli baltici, islandesi, rumeni, bulgari, polacchi, albanesi e montenegrini.

Ucraina, Nelli Feroci: Ue potrà tornare in campo, strategia Usa non terrà

Ucraina, Nelli Feroci: Ue potrà tornare in campo, strategia Usa non terràRoma, 5 mar. (askanews) – “Siamo in presenza di una svolta radicale nella politica americana rispetto alla guerra in Ucraina che sta spiazzando l’Europa. Eravamo abituati a lavorare con i nostri amici e alleati americani su una linea di sostegno al presidente ucraino e all’Ucraina, Paese aggredito. Un sostegno che si era sostanziato non soltanto con la solidarietà politica ma anche con la messa a disposizione di aiuti economici, finanziari, umanitari e militari. Oggi l’Ue si trova a confrontarsi con un presidente americano che ha deciso di trattare direttamente la questione con Putin, lasciando da parte gli europei. Non credo che questa strategia alla lunga potrà tenere. Oggi non sappiamo bene quale potrebbe essere il piano di pace di Trump e neanche le possibili reazioni di Putin. Sono sicuro che l’Ue è destinata a tornare in gioco… “. È questo uno dei passaggi chiave dell’intervista rilasciata dall’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci dal titolo “Una strada autonoma tra Washington e Mosca”, nell’ultimo numero del quadrimestrale Start Magazine, dedicato all’allargamento ad Est dell’Unione Europea.


Nell’intervista l’ex rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea a Bruxelles ha analizzato il ruolo della Ue in relazione ai rapporti con gli Usa e con la Russia per una svolta sulla situazione dell’Ucraina: “In primo luogo, se si dovesse trovare un accordo sul cessate il fuoco sarà necessaria una forza di interposizione di cui gli europei dovrebbero fare parte. Ci sarà bisogno di un contributo dell’Ue alla ricostruzione dell’Ucraina. Non pretendiamo, come Trump, di avere in cambio terre rare e minerali critici, ma saremo chiamati verosimilmente alla ricostruzione di un Paese devastato da tre anni di guerra. In terzo luogo, è molto verosimile che nella definizione di un nuovo assetto nella regione, la prospettiva di adesione dell’Ucraina nell’Ue diventi un elemento essenziale. Lo stesso Putin lo ha riconosciuto come un esito possibile. Questo avrà l’effetto di richiamare in gioco l’Europa e le sue responsabilità”. Nelli Feroci fa anche una valutazione in prospettiva dell’ingresso o meno dell’Ucraina nella Ue: “Il processo di adesione all’Unione europea è notoriamente un processo complesso, nel quale si procede per gradi in maniera progressiva valutando passo dopo passo il grado di maturazione del Paese, la capacità di far fronte agli oneri che derivano da una piena partecipazione all’Unione europea. Questo è particolarmente vero per un Paese come l’Ucraina, che si trova in una situazione complicata. Le ultime valutazioni della Commissione europea sullo stato di avanzamento dei processi di riforma interna è positiva, la strada imboccata è quella giusta. L’unica incognita è la possibilità e il rischio che qualcosa cambi negli equilibri interni in Ucraina, in funzione dell’esito della trattativa fra Trump e Putin sulla cessazione del conflitto. Se dovesse insediarsi a Kiev un nuovo regime meno propenso all’avvicinamento all’Europa dovremmo fare le valutazioni del caso su cosa potrebbe succedere nel Paese nei prossimi anni. È importante sotto questo profilo seguire anche l’evoluzione di quello che sta succedendo in Georgia, dove la nuova leadership salita recentemente al potere non sembra favorevole all’avvicinamento all’Europa”.

Domenica con Athletica Vaticana sportivi pregano per il Papa

Domenica con Athletica Vaticana sportivi pregano per il PapaMilano, 28 feb. (askanews) – L’Ave Maria con il Papa e per il Papa: domenica 2 marzo, alle ore 8.15, prima della partenza della mezza maratona Roma-Ostia, Athletica Vaticana darà voce ai sentimenti del mondo dello sport pregando – in semplicità, sulla strada – per Papa Francesco.


L’appuntamento è in piazzale Pier Luigi Nervi, davanti al Palazzo dello Sport all’Eur, accanto alla scultura “Novecento” di Arnaldo Pomodoro. Nello stile di Athletica Vaticana – l’associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede – saranno recitate la “Preghiera del maratoneta” e l’Ave Maria per il Papa e secondo le sue intenzioni, con un particolare pensiero per la pace ovunque ci siano guerre, anche “dimenticate”.


Inoltre sabato 15 marzo, alla viglia della Maratona di Roma, sarà celebrata la Messa del maratoneta e dello sportivo nell’Anno Santo, alle ore 18 nella basilica dell’Ara Coeli in Campidoglio.

Voto in Germania, Caracciolo ed esperti tedeschi al Goethe Institut

Voto in Germania, Caracciolo ed esperti tedeschi al Goethe InstitutRoma, 19 feb. (askanews) – L’Europa osserva con attenzione l’esito delle elezioni in Germania – in programma domenica 23 febbraio – consapevole del loro impatto sullo scenario politico continentale. Per approfondire le implicazioni del voto, mercoledì 26 febbraio 2025 il Goethe-Institut ospiterà un incontro con esperti italiani e tedeschi, che analizzeranno i risultati e le possibili ripercussioni per l’UE.


Tra gli ospiti ci saranno Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes; Frank Decker, politologo e professore alla Friedrich-Wilhelms-Universitaet di Bonn, esperto di sistemi di governo, riforme democratiche e populismo; e Jochen Roose, sociologo specializzato in opinione pubblica e comportamento elettorale presso la Konrad-Adenauer-Stiftung di Berlino. A moderare il dibattito sarà la giornalista Francesca Sforza. Dopo il terremoto politico che ha portato alla crisi della maggioranza e alla sfiducia del cancelliere Olaf Scholz, la Germania si prepara a rinnovare il Bundestag.


A contendersi la scena politica sono i principali partiti del panorama tedesco: i socialdemocratici dell’SPD, i Verdi – attualmente ancora insieme al governo – i cristianodemocratici della CDU-CSU e i liberali della FDP, ma anche la destra radicale di Alternative fuer Deutschland (AfD), la Linke e l’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW). Per la carica di cancelliere, i candidati sono Friedrich Merz (CDU-CSU), il cancelliere uscente Olaf Scholz (SPD), Robert Habeck (Verdi), Alice Weidel per AfD e Sahra Wagenknecht con la sua nuova alleanza BSW. Stando agli ultimi sondaggi, la CDU-CSU è in testa attorno al 30% delle preferenze, seguita da AfD al 20%, SPD al 16% e Verdi al 15%. Una sfida aperta che ridisegnerà gli equilibri del governo tedesco e influenzerà il futuro dell’Unione Europea. Come si comporrà il futuro governo tedesco? Come cambieranno le politiche economiche e sociali? Che impatto avrà una destra sempre più forte sul funzionamento delle istituzioni democratiche, sulle politiche migratorie e su quelle per l’ambiente?


L’appuntamento all’Auditorium di Via Savoia cercherà di capire in che direzione sta andando la Germania, e con essa, l’Europa.

Le eccellenze enologiche del Lazio in trasferta a Parigi

Le eccellenze enologiche del Lazio in trasferta a ParigiRoma, 10 feb. (askanews) – Regione Lazio e Arsial portano a Wine Paris le eccellenze enologiche del territorio. Protagoniste saranno 18 realtà vitivinicole del territorio presenti in fiera nello spazio istituzionale del Lazio, in rappresentanza dell’intero settore regionale. La manifestazione, giunta alla sesta edizione, è considerata uno degli eventi internazionali più rilevanti per il settore enologico e dei distillati, in programma al Paris Expo Porte de Versailles di Parigi, da lunedì, 10 febbraio, fino al 12 febbraio.


Wine Paris riunisce ogni anno produttori, commercianti, sommelier, distributori e giornalisti da tutto il mondo, offrendo loro una piattaforma ideale per scoprire le ultime tendenze, partecipare a degustazioni esclusive e instaurare relazioni commerciali strategiche. Per l’edizione 2025 sono attesi a Parigi più di 40.000 professionisti del settore vitivinicolo e oltre 4.000 espositori provenienti da 50 Paesi. Durante Wine Paris, lo spazio istituzionale del Lazio (Hall 6 – B. 106) sarà un punto di riferimento per buyer, giornalisti e appassionati del mondo vitivinicolo. Nel corso della manifestazione sono in programma degustazioni presso gli spazi espositivi, incontri B2B e sessioni di networking con operatori del settore, pensate con l’obiettivo di avviare nuove collaborazioni e ampliare i mercati di riferimento.


Alla trasferta parigina prenderà parte anche l’assessore all’Agricoltura e Sovranità alimentare, al Bilancio, alla Programmazione economica, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini. “L’evento di Parigi ha un’importanza strategica non solo perché è il primo appuntamento internazionale dell’anno, ma soprattutto perché rappresenta la cartina di tornasole di un percorso avviato da tempo e che, nel 2025, dovrà portare il settore vitivinicolo del Lazio al definitivo salto di qualità in termini di promozione e produzione collocandolo nell’élite delle eccellenze nazionali e internazionali. Un percorso che vogliamo fare insieme alle nostre aziende alle quali continueremo a garantire vicinanza e sostegno”, commenta Righini. “La partecipazione a Wine Paris rappresenta un’importante occasione per consolidare il posizionamento internazionale del Lazio come regione di riferimento nel panorama enologico. Da oltre un anno, stiamo promuovendo il ‘Modello Lazio’ nei maggiori contesti internazionali, adottando un approccio che integra qualità, sostenibilità, innovazione e valorizza il nostro patrimonio paesaggistico e culturale. Offriamo ai produttori strumenti concreti per dialogare con i mercati globali, raccontando i valori e la bellezza di un territorio che riesce a distinguersi anche per una produzione enologica di livello mondiale2, sottolinea dal canto suo Massimiliano Raffa, Commissario Straordinario di Arsial.


“Wine Paris 2025 rappresenta un’opportunità strategica per consolidare il posizionamento del Lazio come regione di eccellenza enologica e intensificare le relazioni con gli operatori del settore, promuovendo le etichette e il settore vitivinicolo laziale, come simbolo di qualità, tradizione e innovazione nel panorama. L’evento sarà, inoltre, l’occasione per presentare le nuove tendenze produttive, evidenziare il forte impegno verso la sostenibilità e creare sinergie capaci di ampliare gli orizzonti commerciali delle imprese, valorizzando il loro potenziale enologico e l’immagine dell’intero territorio”, conclude Raffa. Maggiori informazioni sulla partecipazione della Regione Lazio a Wine Paris e sulle aziende presenti, sono disponibili sul sito istituzionale di Arsial: www.arsial.it

Giubileo 2025: tra grandi cantieri e visioni per il futuro della Capitale

Giubileo 2025: tra grandi cantieri e visioni per il futuro della CapitaleRoma, 2 gen. (askanews) – Con l’arrivo del Giubileo 2025 la città è al centro di significativi interventi urbanistici e architettonici, con l’obiettivo di lasciare un’eredità duratura al tessuto cittadino. La sfida è duplice: realizzare progetti che valorizzino la storia e la cultura di Roma, e al contempo ripensare la Capitale in chiave moderna, sostenibile e inclusiva. Di questo e molto altro si è discusso nell’ultima edizione di B-CAD, la più importante manifestazione internazionale di edilizia architettura e design, che si è svolto negli ultimi giorni dell’annoa Roma. Inaugurato dall’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi, B-CAD ha rappresentato un momento di confronto prezioso tra pubblico e privato sul futuro delle città.


Le sfide delle città del XXI secolo  “Negli ultimi dieci anni, significativi cambiamenti sociali ed economici hanno trasformato i nostri stili di vita. I grandi conflitti stanno modificando i confini di un mondo che è in continuo movimento Stiamo affrontando tre grandi sfide: quella climatica, quella dell’inclusione sociale e quella economica. Alla luce di queste trasformazioni, è fondamentale ripensare al futuro delle città con una visione più ambiziosa ma armonica, senza eliminare l’identità di un territorio, la sua storia e la sua cultura,” ha dichiarato l’Assessore Zevi. “Le nuove aree urbane devono diventare un mix innovativo di funzioni residenziali, commerciali e ricreative. Aree non più ostaggio di pregiudizi ed etichette, ma quartieri vivi, con un’economia locale forte e con luoghi e spazi pubblici ripensati per chi si muove, studia, lavora, fa sport e altro ancora. Aree che incoraggino le interazioni sociali e uno stile di vita dinamico ma inclusivo. Connettere tessuti urbani ed extraurbani, pensando a una società che cresce e si sviluppa liberando energie, rispettando l’ambiente e massimizzando le risorse a disposizione in un’ottica di recupero.


Con un approccio che guarda al futuro senza dimenticare il passato, Roma si presenta al mondo come una città in metamorfosi. “I grandi cantieri del Giubileo sono stati progettati pensando a una Capitale che accoglie, valorizzando il patrimonio esistente e potenziando le aree verdi, la mobilità sostenibile e la rigenerazione urbana. Ogni intervento punta a migliorare la qualità della vita, ridurre le disuguaglianze e creare nuovi spazi di socialità e incontro,” ha proseguito l’Assessore Zevi – “Un’economia che si muove, ma con al centro le persone. In questo contesto, l’edilizia di una città come Roma non può più essere quella del secolo breve, ma un’edilizia che abbia a cuore le condizioni di vita, che elimini le disuguaglianze sociali e che incentivi e migliori il benessere e la salute dei suoi abitanti e di chi la vive anche per poco tempo. Roma si apre con la valorizzazione dell’esistente, del patrimonio storico, con il potenziamento delle aree verdi, con nuove soluzioni di mobilità sostenibile, con aree accessibili, grandi parchi, grandi piazze, housing sociale, rigenerazione urbana e arte pubblica a servizio dei quartieri, con aree miste per lavoro e studio. Il futuro di Roma è guidato da principi di sostenibilità, inclusione e partecipazione. Il 2025 sarà l’anno dei cambiamenti più significativi.” “Siamo orgogliosi che B-CAD si sia confermato un luogo di confronto proficuo tra i protagonisti del mondo pubblico e privato,” ha dichiarato Camilla Maiorano, CEO di Edilsocialnetwork, società organizzatrice dell’evento B-CAD. “Un terreno comune dove costruire una visione condivisa del nostro vivere e abitare. Questo dialogo continuerà anche nella prossima edizione, che si terrà alla Nuvola dal 19 al 21 settembre 2025”.

Leonardo Hotels e Ferrari Club Passione Rossa insieme per Natale

Leonardo Hotels e Ferrari Club Passione Rossa insieme per NataleMilano, 18 dic. (askanews) – Il 21 dicembre 2024, Ferrari Club Passione Rossa e Leonardo Hotels uniranno le forze per dare vita a un’iniziativa benefica, dedicata ai bambini in cura nei reparti di oncologia e radiologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma. La manifestazione si propone di portare un momento di gioia durante le festività natalizie grazie alla solidarietà della catena alberghiera e del club di ferraristi, che da sempre si distinguono per il loro desiderio di apportare valore alle comunità locali.


L’evento avrà inizio alle ore 9.00 di sabato presso la Scuola di Formazione e Aggiornamento dell’Amministrazione Penitenziaria “Giovanni Falcone” in Via Brava 99, dove i corpi di Polizia Penitenziaria e di Polizia di Roma Capitale renderanno omaggio a Giovanni Falcone, per poi scortare le Ferrari attraverso le vie della Capitale. Il corteo di Cavallini Rampanti capitanato da Fabio Barone si dirigerà verso il Leonardo Boutique Hotel Rome Termini, dove Babbo Natale salirà a bordo con un sacco colmo di regali firmati Leonardo Hotels. Una volta giunte al Policlinico, le automobili rimarranno esposte nella piazza centrale dell’ospedale, mentre Santa Claus distribuirà i doni ai bimbi. Un gesto semplice ma ricco di significato, che ha l’obiettivo di regalare un sorriso durante le festività natalizie.


Questo progetto benefico è un esempio dell’impegno sociale di Ferrari Club Passione Rossa, che da anni svolge un ruolo attivo in azioni di responsabilità sociale, e del desiderio di Leonardo Hotels di contribuire positivamente nei territori in cui opera. Entrambe le realtà, infatti, sono unite dalla volontà di realizzare attività che contribuiscono al benessere sociale e culturale, confermando così l’importanza anche della solidarietà come valore condiviso.

Premio Milton Friedman 2024 al presidente Argentina Javier Milei

Premio Milton Friedman 2024 al presidente Argentina Javier MileiRoma, 12 dic. (askanews) – Si terrà a Roma, venerdì 13 dicembre 2024, alle ore 16:00, presso Palazzo Wedekind, sede storica del quotidiano Il Tempo, (in Piazza Colonna 366), la cerimonia promossa dall’Istituto Milton Friedman, l’organizzazione Students for Liberty Italia e il quotidiano Il Tempo, in cui verrà conferito al Presidente dell’Argentina, Javier Milei, il prestigioso Premio Internazionale Milton Friedman 2024.


L’evento moderato dal Direttore de ‘Il Tempo’, Tommaso Cerno, si aprirà con i saluti istituzionali della Senatrice Michaela Biancofiore, Presidente di Gruppo al Senato e Vicepresidente del Comitato Scientifico dell’Istituto Milton Friedman e del Senatore Mario Alejandro Borghese, Presidente del Gruppo Parlamentare di Amicizia Italia-Argentina. Seguiranno gli interventi del Professor Dario Peirone, Direttore Generale dell’Istituto Milton Friedman, di Manuel Ferretti Martinez e Gabriele Marmonti di Students for Liberty Italia e di Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman. Questo prestigioso riconoscimento viene assegnato al Presidente Javier Milei per il suo significativo contributo alla promozione dei principi di libertà economica e politica, sottolineando l’importanza di una visione orientata alla crescita e al libero mercato nel contesto globale. Il Presidente Milei terrà l’intervento conclusivo dell’evento.

Luca Lunetta è ufficialmente parte dell’Arma dei Carabinieri

Luca Lunetta è ufficialmente parte dell’Arma dei CarabinieriMilano, 27 nov. (askanews) – Luca Lunetta è ufficialmente parte dell’Arma dei Carabinieri. Il pilota Pata Talento Azzurro FMI, impegnato nel Mondiale Moto3 con il team SIC 58, ha infatti prestato giuramento ieri, 26 novembre, presso la Scuola Allievi di Torino. Un passaggio che ha segnato l’ingresso formale di Lunetta nel Centro Sportivo dell’Arma dei Carabinieri, facendolo diventare il primo pilota motociclista ad entrare nel gruppo sportivo dell’Arma. Un avvenimento importante per il futuro di Lunetta e non solo, che darà la possibilità anche ad altri piloti di seguire lo stesso percorso, reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra i Carabinieri e la FMI, che resta costantemente impegnata nella crescita e nel supporto di giovani talenti. L’annuncio di Lunetta come primo pilota del Centro Sportivo dell’Arma era stato dato in un’affollata conferenza tenutasi ad inizio settembre a Misano, in concomitanza con il GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Evento in cui erano intervenuti tra gli altri Carmelo Ezpeleta (Ceo Dorna) e Paolo Simoncelli.


Luca Lunetta, nato a Roma il 27 maggio 2006, è uno dei piloti di punta del progetto Pata Talenti Azzurri, con il quale la FMI supporta la crescita dei giovani più promettenti, abbracciando diverse specialità. Nel 2024 infatti la lista conta ben 70 piloti suddivisi per otto discipline (Velocità, Motocross, Enduro, Trial, Supermoto, Speedway, Flat Tack e Quad). Il romano è al suo settimo anno di presenza tra i Talenti. Giovanissimo ma già ricco di esperienza, Lunetta ha seguito il percorso formativo FMI che ha contribuito ad accompagnarlo al Mondiale. Raccogliendo successi in ogni fase, a partire dalle Minimoto, passando per il titolo di Campione Italiano CIV Premoto3 (2019) e approdando alle competizioni internazionali. Fino ad arrivare, grazie al supporto di Paolo Simoncelli e del suo Team, al Mondiale Moto3 nel 2024. In questa stagione Lunetta ha ottenuto due podi, con il secondo posto conquistato in Thailandia che è stato il primo piazzamento mai ottenuto nel motomondiale da un atleta del Centro Sportivo Carabinieri. Risultati conquistati sempre con il numero 58 sulla carena, che gli hanno permesso di essere il miglior italiano della Moto3 nel 2024. “Ieri è stata una giornata indimenticabile: il sogno di entrare a far parte dell’Arma dei Carabinieri è diventato realtà” ha detto Lunetta. “Sono profondamente onorato di essere il primo pilota a rappresentare l’Arma dei Carabinieri e spero con tutto il cuore di portarne il nome sempre più in alto nelle prossime stagioni, continuando a crescere insieme nel motociclismo. Desidero ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo traguardo, a partire dalla mia famiglia, per cui questa giornata è stata speciale tanto quanto per me. Un grazie di cuore all’Arma dei Carabinieri e alla Federazione Motociclistica Italiana per il supporto e la fiducia”.

In un convegno i retroscena dell’inaugurazione di Radio Vaticana

In un convegno i retroscena dell’inaugurazione di Radio VaticanaMilano, 26 nov. (askanews) – “Guglielmo Marconi: Radio Vaticana e i primi film sonori di Pio XI”: questo il titolo del convegno in programma giovedì 28 novembre alle ore 11:00 all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Un appuntamento organizzato dalla Fondazione Memorie dell’Audiovisivo del Cattolicesimo (MAC) e dal centro di ricerca Catholicism and Audiovisual Studies (CAST) dell’Università Telematica internazionale Uninettuno in concomitanza di tre anniversari che ricorrono in questo 2024: i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi; i 100 anni di Radio in Italia; e i 100 anni dalla nascita dell’Istituto Luce.


Interverranno: il regista e scrittore Pupi Avati; monsignor Dario Edoardo Viganò, vicecancelliere della Pontificia accademia delle scienze e delle scienze sociali e presidente della Fondazione MAC; Chiara Sbarigia, presidente dell’Archivio Luce Cinecittà; e Gianluca della Maggiore, professore presso l’Università Telematica Internazionale UniNettuno e direttore del CAST. Al centro dei lavori i retroscena dell’inaugurazione della Radio Vaticana, avvenuta il 12 febbraio 1931, sulla base dell’intreccio di reperti audiovisivi e documenti tratti da diversi archivi vaticani. “Fino ad oggi – afferma monsignor Viganò, anticipando i contenuti della giornata – nessuno poteva sospettare che questa data avesse segnato anche un momento molto significativo nella storia del rapporto tra la Santa Sede e il cinema e, più nello specifico nella piccola storia del rapporto tra la Santa Sede e l’Istituto Luce”.


Gli studi effettuati – presentati da Gianluca della Maggiore – dimostrano che non esistono immagini filmate realizzate in occasione dell’avvenimento in questione, nonostante l’interesse mostrato da alcuni player statunitensi come la Fox e la Paramount che avrebbero fatto di tutto pur di avere il primo ‘film parlante’ di un papa. All’epoca l’industria cinematografica si stava muovendo verso l’innovazione del sonoro. Tuttavia – spiega Viganò – “Pio XI fin dal 1925 aveva dato precisa disposizione affinché venisse assolutamente esclusa la riproduzione cinematografica della sua persona”. Inoltre – prosegue Viganò – “fu proprio il papa in persona a impedire che fossero altre società cinematografiche a riprendere l’evento: egli, come documentano le carte della Segreteria di Stato, avrebbe voluto concedere ancora una volta al Luce questa esclusiva. Ma c’era un impedimento di pura natura storico-tecnologica che non permise di dar corso a questa disposizione: il Luce, infatti, in quel momento non aveva ancora operato la conversione al sonoro, evento che si verificò solo qualche mese dopo a partire dal settembre 1931, epoca alla quale risalgono i primi cinegiornali e documentari sonori dell’istituto Luce”.


(Foto Marconi Crediti Vatican Media)