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Generale Rispoli guiderà Ufficio Tutela Cultura e Memoria Difesa

Generale Rispoli guiderà Ufficio Tutela Cultura e Memoria DifesaMilano, 13 nov. (askanews) – Il 12 novembre scorso il Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, Comandante dell’Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA), è stato nominato Capo dell’Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa, alle dirette dipendenze del Ministro della Difesa.


L’ufficio, Ente interforze nato nel 1919 con a capo il Maresciallo d’Italia Armando Diaz, ha lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio e la memoria storica della Difesa. In particolare, si occupa della ricerca e del recupero con eventuale rimpatrio e definitiva sistemazione dei caduti italiani, oltre che della custodia, gestione e valorizzazione dei Sepolcreti e Zone Monumentali in Italia e all’estero. Provvede, inoltre, alla custodia e alimentazione della Banca Dati dell’Albo d’Oro dei Caduti e Dispersi in guerra e nelle missioni di pace e ha compiti di divulgazione delle informazioni nel settore. Il Generale Rispoli, classe 1960, ha frequentato l’Accedemia Militare di Modena (1979-1981) completando gli studi presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma nel 1983.


Da allora ha ricoperto numerosi incarichi al comando di unità operative sul territorio nazionale (tra cui la Legione “Lazio”, Legione “Calabria” il Comando presso il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Comando Interregionale “Ogaden” di Napoli) nonché presso il Comando Generale dell’Arma e presso lo Stato Maggiore della Difesa, fino ad assumere, nel luglio del 2023, il comando delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, con competenza su tutto il territorio nazionale. Particolarmente sensibile ed esperto di tematiche storico-culturali, è autore di libri quali “Rivoli. La nascita di un condottiero” e “Il riflesso degli eroi. Storie di Uomini al servizio della Nazione”, oltre che di numerosi articoli di natura storico-militare.

Usa2024, incaricato d’Affari presso Vaticano: voto non va sprecato

Usa2024, incaricato d’Affari presso Vaticano: voto non va sprecatoRoma, 5 nov. (askanews) – “I miei genitori mi hanno insegnato che il voto è un dovere civico da non sprecare e io ho portato questo insegnamento con me”. Lo ha detto l’incaricato d’Affari dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America presso la Santa Sede Laura L. Hochla durante quella che è una vera e propria festa della democrazia – “l’America decide”, Election Night 2024 – organizzata per l’Election Day americano dalle ambasciate Usa a Roma, presso il Vaticano e presso le Agenzie delle Nazioni Unite a Roma.


“Quando penso al giorno delle elezioni ricordo quando ero bambina e mio padre si svegliava presto per andare a votare, alla vicina stazione locale dei pompieri, con me, per evitare tutta la folla. Questo era come un rituale nella mia famiglia” ha aggiunto, sottolineando l’importanza del momento odierno.

Usa2024,Ambasciatore Markell: “Voto è la chiave della democrazia”

Usa2024,Ambasciatore Markell: “Voto è la chiave della democrazia”Roma, 5 nov. (askanews) – “Il voto è la chiave della democrazia e le persone che hanno la fortuna di vivere in democrazie devono esercitare questo diritto”. Lo ha detto l’ambasciatore Usa Jack Markell durante quella che è una vera e propria festa della democrazia organizzata per l’Election Day americano – “l’America decide”, Election Night 2024 – dalle ambasciate Usa a Roma, presso il Vaticano e presso le Agenzie delle Nazioni Unite a Roma.


“In queste elezioni, ci sono state così tante persone che hanno votato in anticipo e questo mostra un certo entusiasmo e dimostra che per quanto ascoltiamo gli esperti, alla fine della giornata, quello che dicono non conta poi così tanto. Ciò che conta è ciò che fa la gente”, ha detto Markell. Le ambasciate Usa a Roma secondo l’hashtag #LAmericaDecide hanno dato questa sera il via alla notte elettorale nella splendida cornice romana, con una importante presenza di invitati italiani.


“Siamo tutti francamente sopraffatti dall’interesse per le nostre elezioni qui stasera a Villa Miani (a Roma, dove si svolge l’evento) con i nostri amici e i nostri colleghi da tutta Italia”, ha dichiarato, sottolineando inoltre: “Il presidente (Joe) Biden, il segretario (di Stato Antony) Blinken hanno entrambi affermato che la relazione tra gli Stati Uniti e l’Italia è più forte che mai. Abbiamo questi, questi forti valori condivisi, questa storia straordinaria”. “Abbiamo una storia davvero forte” quanto a relazioni italoamericane. “Abbiamo un presente incredibilmente forte e credo che il futuro sia ancora più luminoso e questo è vero per una serie di ragioni. Voglio dire, prima di tutto, il fatto che ci sono 18 milioni di americani di discendenza italiana, sottolineano il fatto che ci sia una relazione forte. Abbiamo sei milioni e mezzo di americani che visitano l’Italia ogni anno. L’Italia è la destinazione numero uno per gli studenti universitari americani che la visitano”, ha detto Markell.

Usa 2024, “What Democracy REELY is”: vincono studenti Roma Tre

Usa 2024, “What Democracy REELY is”: vincono studenti Roma TreMilano, 4 nov. (askanews) – I ragazzi del dipartimento di Scienze Politiche di Roma Tre hanno vinto il contest lanciato dall’ambasciata Usa presso la Repubblica Italiana e dall’ambasciatore Jack Markell dal titolo “What Democracy REELY is”.


“Tra i tanti giovani talentuosi e appassionati che ci hanno inviato la loro idea di democrazia, questo gruppo ha brillato per creatività e spirito di squadra. Avete saputo far sentire tante voci, rappresentando con originalità l’importanza della partecipazione collettiva. Grazie per averci ricordato che la democrazia è fatta di confronto e impegno condiviso. Bravi!” scrive l’ambasciata sui social. Si tratta di Calpurnia Cammarano, Jari Theodor Kriete, Eva Sharone Djantou, Anthony Costa, Luca Alessandro, Emma Ferrucci, Ruggero Carlo Giannini, Flavio Nicola Galia, Francesca de Francesco, Giacomo Barletti.


Molte le idee che compaiono nel reel, compreso il fatto che la democrazia sia libertà, inclusione, non scontata, partecipazione, imperfezione, ma soprattutto “è come il wi-fi: funziona soltanto se siamo tutti connessi”.

Athletica Vaticana: Roberto Di Sante a maratona NY nel segno pace

Athletica Vaticana: Roberto Di Sante a maratona NY nel segno paceMilano, 31 ott. (askanews) – Con la scritta “pace” davanti e una frase di Papa Francesco dietro. Roberto Di Sante, l’autore del best seller “Corri. Dall’inferno a Central Park”, domenica 3 novembre tornerà a correre, dopo dieci anni, la maratona di New York. E lo farà indossando una maglia speciale dell’Athletica Vaticana con su scritto un pensiero di Papa Francesco: “Lo sport costruisca ponti, abbatta barriere e favorisca la pace” (“Sport can build bridges, break down barriers and foster peace” in inglese).


Una grande emozione per il giornalista-autore dei castelli romani che, proprio grazie al sogno di prendere parte alla maratona di New York, lui che non aveva mai corso in vita sua, riuscì ad aggrapparsi a un filo luminoso per uscire dal buio della depressione ritornando alla vita. La sua storia, tramite il libro diventato anche uno spettacolo teatrale di successo, è stata di ispirazione per tantissime persone che hanno ricominciato a “correre” verso i loro sogni. “Il destino però – racconta Di Sante – non si arrende. Ti colpisce duro. Una, due, tre volte. Lasciandoti a terra, riportandoti in quell’inferno da cui eri scappato. Allora ho deciso dopo 10 anni di ritrovare quel filo. Un metro alla volta, un passo alla volta. Contro vento e contro tutto. Nella eterna sfida tra la vita e la morte”.


Allora perché questa maglietta “speciale”? “Perché – risponde Di Sante che quest’anno con ‘Corri’ ha vinto il premio ‘Alda Merini’ per la narrativa – ho capito che io non sono niente, i miei dolori non sono niente di fronte alla vera disperazione e alle vite spezzate, soprattutto di bambini, causate da guerre senza pietà nemmeno per i più deboli. Così ho voluto lanciare il mio piccolo e umile grido lungo le strade di New York. E ringrazio l’Athletica Vaticana che mi ha dato la possibilità di farlo con la loro maglia e le parole del Santo Padre. Perché non bisogna mai smettere di sognare. Soprattutto un mondo di pace”. “Nel momento buio che stiamo vivendo lo sport potrebbe essere una opportunità di pace” spiega Giampaolo Mattei, presidente dell’Athletica Vaticana. L’autentico spirito sportivo è “un antidoto per non cadere nella tragedia della guerra e per riscattarsi ponendo fine alle violenze” come afferma il Papa nella prefazione del libro “Giochi di pace”, dal quale è presa la frase stampata sulla maglietta “speciale” per la maratona di New York. Di più, rilancia Athletica Vaticana, “lo sport può essere un originale canale diplomatico per saltare ostacoli apparentemente insormontabili”. Ed è proprio “con questo spirito che, attraverso il linguaggio popolare della maratona- metafora della vita, accompagniamo il fraterno amico Roberto in questa corsa a New York per dire ‘no’ a ogni guerra, ovunque si combatta anche lontano dai riflettori del mondo”. Sabato 2 novembre, alle 17.30, alla vigilia della gara a New York, sarà celebrata la “Messa del maratoneta” nella cattedrale di san Patrizio dove, nel 2007, è iniziata l’esperienza – oggi sostenuta da Athletica Vaticana in particolare a Roma, Firenze e Venezia – di celebrare l’Eucaristia coinvolgendo i podisti. Recitando la “Preghiera del maratoneta” e con la benedizione degli atleti ci si impegnerà, in particolare, a far sì che lo sport sia sempre più esperienza di pace.

Mercato droni marini e subacquei, verso 203,9 milioni nel 2030

Mercato droni marini e subacquei, verso 203,9 milioni nel 2030Milano, 28 ott. (askanews) – Continua a crescere in Italia il mercato dei droni marini e subacquei. Il valore di questo comparto ha raggiunto infatti i 76,2 milioni di euro nel 2023, in aumento rispetto ai 63,4 milioni stimati nel 2022, e toccherà i 203,9 milioni nel 2030, superando la stima di 189,1 milioni dello scorso anno. In particolare, sempre entro il 2030, il mercato dei robot sottomarini (UUV, Unmanned Underwater Vehicles) arriverà ai 138,1 milioni, mentre i natanti di superficie senza equipaggio (USV, Unmanned Surface Vessel) toccheranno i 65,8 milioni. Questo trend corrisponde all’incremento del mercato mondiale dei veicoli e dei robot acquatici (USS, Unmanned Sea System), che è previsto crescere dai 7,9 miliardi di euro nel 2024 ai 18,6 miliardi entro il 2030.


Sono alcuni dei dati che emergono da “Above and belowe water drones market”, seconda edizione della ricerca sul mercato dei droni marini a livello internazionale, realizzata dalla società di consulenza strategica PwC Strategy& Italy. I risultati di questa ricerca saranno presentati in anteprima durante “Sea Drone Tech Summit 2024”, quarta edizione del congresso sulla robotica marina, che si svolgerà domani 29 e mercoledì 30 ottobre presso il Polo Acquatico della Federazione Italiana Nuoto (FIN) a Ostia (Roma). Domani interverrà alla cerimonia inaugurale anche il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci. Nella ricerca di PwC Strategy& Italy, viene inoltre sottolineato che la crescita del mercato dei droni marini in Italia entro il 2030 è spinta da alcuni fattori: l’istituzione del Polo Nazionale della dimensione Subacquea (PNS) della Marina Militare a La Spezia e la presentazione di quattro bandi di ricerca da parte del PNS per sviluppare nuove tecnologie sottomarine nazionali tramite la creazione di un ecosistema di player industriali e pubblici; i progetti emergenti di aziende e spin-off universitari che guidano l’innovazione; circa 500 milioni di euro previsti in dieci anni da fondi pubblici dedicati allo sviluppo del settore da parte di vari ministeri: Imprese e Made in Italy, Università e Ricerca, Protezione Civile e Politiche del Mare, Economia e Finanze; un mercato dinamico con grandi aziende accanto a PMI e con un forte afflusso di start-up che beneficiano dei fondi del PNRR. Riguardo allo sviluppo del mercato, il report sottolinea che i droni marini per impieghi commerciali in Italia avevano nel 2023 un valore di 55,5 milioni di euro, che si stima raggiungeranno i 145,1 milioni entro il 2030, mentre le applicazioni per il settore della difesa arrivavano l’anno scorso a 20,7 milioni, ma si stima che raggiungeranno i 58,9 milioni sempre entro il 2030.


Il programma del congresso “Sea Drone Tech Summit 2024” prevede una sessione plenaria iniziale e tre sessioni tecniche, dedicate rispettivamente ai robot subacquei, ai droni navali di superficie e ai droni aerei per applicazioni marine. Importante sarà la presenza della Marina Militare, che tra l’altro illustrerà le attività del PNS e svelerà anche il progetto della futura nave porta-droni “Sciamano”. Tra le tante novità, saranno presentati robot subacquei per l’esplorazione scientifica dei fondali, le ispezioni degli scafi delle navi, il controllo di impianti eolici off-shore e di piattaforme petrolifere, la sorveglianza di tubazioni e cavi sottomarini e anche la mappatura dei parchi archeologici subacquei. Saranno esposte anche piccole imbarcazioni senza equipaggio, utilizzabili per il monitoraggio della qualità delle acque, la sorveglianza delle coste e i rilievi idrografici. Non mancheranno infine droni aerei impiegabili per attività di intelligence, per la ricerca di sversamenti di inquinanti e anche per il soccorso in mare. “Sea Drone Tech Summit 2024” ha ricevuto i patrocini da parte della Marina Militare e del Municipio Roma X. Gli espositori sono Marina Militare, Università Roma Tre (Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica), Università di Firenze (Dipartimento di Ingegneria Industriale), Università di Verona (Dipartimento di Informatica), Istituto di Ingegneria del Mare (CNR-INM), Proambiente, Auryn Aero, CABI Broker, Codevintec, Eurosportos, IntelliMove, Laser Navigation, Novacavi e Setel. La partecipazione come uditore è aperta a esperti, professionisti e operatori interessati al settore dei droni e dei robot per impiego marino e subacqueo. Per partecipare è necessario registrarsi online e acquistare un pass nominativo valido per le due giornate del congresso. Ulteriori informazioni su www.seadrone.it.

Athletica Vaticana: Francesco incontra Tebogo e ucraina Ryzykova

Athletica Vaticana: Francesco incontra Tebogo e ucraina RyzykovaMilano, 28 ago. (askanews) – Letsile Tebogo, campione olimpico dei 200 metri (e argento nella 4×400 con il suo Botswana), è stato ricevuto stamani da Papa Francesco in Vaticano. Con lui l’atleta ucraina Anna Ryzykova, bronzo ai Giochi di Londra nella staffetta 4×400, anche lei in gara a Parigi. Lo rende noto Athletica Vaticana.


Tebogo – che venerdì 30 agosto sarà in pista allo stadio Olimpico per il Golden Gala – ha chiesto al Papa una preghiera per sua mamma, Elizabeth Seratiwa, morta lo scorso 18 maggio (aveva 44 anni). E gli ha mostrato le scarpe con le quali ha vinto le Olimpiadi a Parigi: vi sono, infatti, incise le iniziali del nome e la data della nascita della mamma (23.12.1980). A sua volta Ryzykova ha chiesto a Francesco di benedire la sua maglietta, condividendo la preghiera per il suo popolo ucraino che sta soffrendo a causa della guerra.


Il Papa, in segno di amicizia, ha firmato le scarpe di Tebogo e la maglietta di Ryzykova. Tebogo – con il suo allenatore Dose Mosimanyane – e Ryžykova sono stati accolti dagli sportivi di Athletica Vaticana che hanno donato loro il testimone della staffetta (We Run Together – Simul currebant), simbolo inclusivo di Athletica Vaticana, e una maglietta dell’associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede. Presenti Carlo Pellegrini, direttore di Vatican Athletics, la federazione vaticana di atletica leggera, Giuseppe Zapparata, velocista di punta del team (terzo posto ai recenti Campionati dei Piccoli Stati d’Europa sui 110 metri ostacoli) con Marco Alpigiani, segretario generale dell’associazione.


“Vedendomi vincere l’oro olimpico forse tante persone saranno andate a cercare sulle mappe dove si trova il Botswana e leggendo sulle mie scarpe le iniziali del nome di mia a e la sua data nascita spero che qualcuno avrà pregato per lei” dice Tebogo. Proprio le scarpe che ha il Papa ha benedetto raccontano la sua storia. Ha iniziato a correre scalzo nel 2019: il primo paio le ha calzate l’anno dopo, quando ha vinto i campionati nazionali e ha scelto di mettere da parte il calcio (giocava scalzo, naturalmente) per l’atletica. “Correre senza scarpe in Africa e nelle regioni povere del mondo è normale” racconta Tebogo. “Le mie prime gare le ho corse con i pantaloni di mio zio. Spero che le mie vittorie sui 100 e sui 200 metri portino attenzioni al Botswana e all’Africa in generale. È significativo che gli africani non vengano visti unicamente come atleti che corrono le lunghe distanze”. Non manca una proposta: “Con più strutture anche sportive, sarebbe importante organizzare finalmente le Olimpiadi in Africa: il mondo conoscerebbe culture straordinarie!”.


Tebogo è particolarmente commosso di aver ricordato la mamma insieme con il Papa: “Sono certo che mia mamma è felice, era una donna di fede. Quando è morta, per un cancro al seno dopo una lunga battaglia, ho pensato di chiudere con lo sport. Ora ho vinto i Giochi per e con mamma. Per mia sorella, che ha 12 anni, e per me lei è stata ed è tutto! Ci ha dato l’opportunità di crescere nonostante il contesto dove siamo nati: il villaggio di Kanye che nessuno sa dov’è. Sempre insieme, grazie allo sport abbiamo visto città che non pensavamo neppure esistessero!”. E aggiunge: “Ero un bambino iperattivo, senza speranze: lo sport e l’amore infinito di mamma hanno consentito di realizzarmi nella vita, fino all’oro olimpico. Ma tutti i bambini in Africa dovrebbero avere queste opportunità”. Il soprannome di Tebogo è school-boy. A lui piace: “Mi hanno chiamato affettuosamente così i compagni di staffetta al World relays in Polonia nel 2021: ero il più piccolo, uno “scolaretto””. Poi ha vinto medaglie internazionali a raffica a suon di record. “Ma resto uno school-boy – confida – con l’umiltà che mi ha testimoniato mamma, la mia roccia. La porto in ogni respiro e in ogni passo. E ogni tanto mando un bacio al cielo per lei”. L’ha fatto anche stamani in piazza San Pietro, con la medaglia d’oro olimpica al collo. grazie

Earth Day, ambasciatori presso Santa Sede a Villa Ada per l’ambiente

Earth Day, ambasciatori presso Santa Sede a Villa Ada per l’ambienteMilano, 22 apr. (askanews) – Ambasciatori presso la Santa Sede, suore che combattono la tratta di esseri umani, amici delle istituzioni vaticane come la Pontificia Accademia delle Scienze e Athletica Vaticana, e anche giornalisti: tutti insieme per celebrare la Giornata della Terra. Così in un video postato dall’ambasciata Usa presso la Santa Sede.


“Siamo qui per celebrare la natura e prenderci cura, come dice Papa Francesco, di questa fragile Terra, la nostra casa comune”, ha detto l’ambasciatore Usa Joe Donnelly presso la Santa Sede, che ha guidato la passeggiata e la raccolta dei rifiuti a Villa Ada Savoia, uno degli splendidi e rigogliosi parchi di Roma. Oggi 22 aprile è la Giornata Mondiale della Terra. Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile, per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta. E quest’anno il tema è la lotta all’inquinamento da plastica. Si stima che ogni anno circa un miliardo di persone in tutto il mondo si mobilitino per la Giornata.

A Roma la mostra RARA AVIS Moda in volo alle Uccellerie Farnesiane

A Roma la mostra RARA AVIS Moda in volo alle Uccellerie FarnesianeRoma, 22 apr. (askanews) – La primavera 2024 al Parco archeologico del Colosseo sarà impreziosita da una mostra unica nel suo genere: si intitola RARA AVIS Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane e sarà realizzata dal 24 aprile al 21 luglio nelle Uccelliere Farnesiane sul Palatino con la curatela di Sofia Gnoli e l’organizzazione e la promozione del Parco archeologico del Colosseo.


Abiti e accessori, esempi unici di haute couture provenienti dagli archivi delle più celebri maison di moda al mondo, saranno esposti nelle Uccelliere Farnesiane, uno dei luoghi più simbolici della Roma rinascimentale e barocca, incastonate negli Orti Farnesiani del Palatino, il primo giardino botanico del mondo, voluto nel XVI secolo dal cardinale Alessandro Farnese. Il percorso della mostra si snoda all’interno dei due padiglioni ed è suddiviso in tre sezioni: Il Mito, Caleidoscopiche Visioni e Le ALI, irreALI, reALI. La alata fantasia della ‘mitica’ Anna Piaggi. “La nuova mostra in programma, ancor più che in altri casi, conferma la volontà del Parco archeologico del Colosseo di vivificare i suoi importanti complessi architettonici con eventi culturali che traggano la loro ispirazione dal genius loci, in dialogo con le energie creative che progressivamente emergono dalla società civile. Una successione di straordinari abiti-uccello e accessori piumati anima, infatti, sul Palatino, le Uccelliere Farnesiane”, spiega Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo. “Grande attenzione è stata riservata, oltre che alla scelta degli oggetti, anche all’allestimento della mostra, che sarà immersivo con proiezioni di un paesaggio idilliaco, dei suoni e dei rumori della natura per la voliera che ospita la sezione Caleidoscopiche Visioni e la simulazione di tuoni e lampi nell’altra per la sezione Il Mito”.


Queste alcune delle meraviglie che sarà possibile ammirare: il maestoso abito cigno bianco, una spuma di tulle completata da candide ali di Maria Grazia Chiuri per Christian Dior (Cruise, 2022); l’abito cigno nero, che riporta alla memoria la Odile di Il Lago dei Cigni di Tchaikovsky, di Alexander McQueen per Givenchy (haute couture autunno-inverno 1997); l’abito-corsetto in organza, interamente ricamato con piume di gallo e di fagiano, della Collezione Firenze 2020 di Dolce&Gabbana Alta Moda; il lungo abito nero, guarnito sul retro da una cascata di caleidoscopiche piume di Thierry Mugler (haute couture autunno-inverno 1997); il micro-abito dorato, in metal mesh ed enormi ali di piume di struzzo disegnato da Donatella Versace appositamente per Katy Perry e dai lei sfoggiato sul tappeto rosso del Gala del MET nel 2018; il look esclusivo realizzato da Alessandro Michele per Gucci con ricami in cristalli 3D e indossato da Florence Welch, al MET Gala del 2019, così come la mise, con bolero pappagallo, della prima sfilata haute couture di Jean-Paul Gaultier (autunno-inverno 1997). Un posto speciale merita inoltre l’abito “Vittoria del colibrì”, progettato appositamente per “Rara Avis” da Tiziano Guardini, realizzato in seta non violenta e dedicato al tema della sostenibilità. Una sezione è poi dedicata agli accessori “aviari” di Anna Piaggi e provenienti dalla sua collezione personale, tra cui una borsa gabbietta con canarini e cappelli di Schiaparelli e Philip Treacy.”Proprio come due Wunderkammer, le stanze delle meraviglie, che tra il Cinquecento e il Seicento ospitavano rarità naturali e artificiali, – aggiunge Sofia Gnoli, curatrice della mostra – le Uccelliere accoglieranno abiti visionari e accessori nati dalle idee di designer internazionali. Vorremmo far vivere ai visitatori un’esperienza di stupore, come se si immergessero in un piccolo cosmo strabiliante, in cui c’è una corrispondenza tra uomo e animale, per guardare più lontano, al rapporto stesso con la natura”.


Abiti piumati e accessori uccello fanno parte di un lessico allegorico dai molteplici significati, simbolo di contrastanti allusioni – paura, bellezza, prigione e libertà – che ha incantato nei secoli artisti e scrittori, scultori e fashion designer. Inquietanti o benevoli, comunque metaforici, gli uccelli fanno parte del lessico delle apparenze sin dall’antichità. È il caso di Maat, dea della giustizia dell’Antico Egitto, spesso rappresentata con ali piumate, così come delle Arpie della mitologia greca, mostruose creature con viso da donna e corpo da uccello. Pappagalli, aquile, struzzi e pavoni hanno periodicamente incantato cavalieri e regine, principesse e muse del gusto. Pensiamo all’ultimo quarto del Settecento quando la regina Maria Antonietta, giocosamente soprannominata da suo fratello Joseph “Testa di piume”, furoreggiava con le sue altissime acconciature pullulanti di uccellini imbalsamati e piccole gabbie, create da Léonard, il suo parrucchiere personale. Più tardi, come emerge da certe descrizioni di Proust che, in un passo della Recherche, vede trasfigurare la duchessa di Guermantes in uccello del paradiso, le donne iniziarono a subire vere metamorfosi. Qualcosa di simile sembra accadere con gli abiti e gli accessori in mostra che, attraverso uno stupefacente percorso, fanno dialogare il mondo umano con quello animale.


La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Marsilio Arte dove, accanto al testo di Sofia Gnoli, saranno presenti saggi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre Reinach.

Nato, vice segretario Geoana: Italia “alleato indispensabile”

Nato, vice segretario Geoana: Italia “alleato indispensabile”Milano, 17 apr. (askanews) – Il vice segretario generale Nato Mircea Geoana ha concluso la visita dei Rappresentanti permanenti della NATO in Italia con un discorso a Roma in occasione del 75esimo anniversario dell’Alleanza. Intervenendo alla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), Geoana ha elogiato il ruolo dell’Italia nella NATO, definendola un “alleato indispensabile”.


Geoana ha sottolineato che il rafforzamento della cooperazione della NATO con i partner è essenziale quando si affrontano le sfide alla sicurezza condivisa. “Lo vediamo con la guerra della Russia contro l’Ucraina. Incide negativamente sull’Europa nel suo insieme e rende il mondo intero più instabile. Lo stesso vale per i terroristi, per il cambiamento climatico e per i conflitti in corso in Medio Oriente. Le fonti di instabilità ci colpiscono tutti ovunque”. Secondo il vice segretario generale “dobbiamo affrontarle insieme. Questo è il motivo per cui la NATO lavora sempre più strettamente con i nostri partner, con paesi, organizzazioni, aziende, università, think tank di tutto il mondo. Perché la nostra sacra missione che i nostri padri fondatori hanno sancito nel Trattato di Washington rimane più valida che mai, per mantenere il nostro popolo al sicuro e il mondo più sicuro”.


Il vice segretario generale ha incontrato a Roma il Ministro della Difesa Guido Crosetto e in precedenza ha visitato la portaerei italiana “Cavour” presso la Base di Luni Sarzana, insieme ai Rappresentanti Permanenti della NATO. Il 15 aprile ha visitato la base aerea italiana di Cameri, che funge da centro regionale per la manutenzione e l’assistenza dell’intera flotta di aerei F-35 in Europa. A La Spezia ha inoltre visitato i cantieri navali Fincantieri e il Centro NATO per la Ricerca e Sperimentazione Marittima (CMRE), una struttura scientifica che fornisce importanti contributi alla sicurezza euro-atlantica. Domenica Geoana ha incontrato a Torino i rappresentanti dell’industria della difesa italiana.