Biden accelera sulle auto elettriche per la tutela ambientaleWashington, 21 mar. (askanews) – Il Presidente Joe Biden ha annunciato la più severa regolamentazione sulle emissioni di gas di scarico dei veicoli mai emanata negli Stati Uniti nel tentativo di accelerare il passaggio dell’industria automobilistica alle auto elettriche. Ne dà notizia la BBC.
Il suo progetto ha l’obiettivo del 56% di veicoli elettrici circolanti entro il 2032, un dato enorme rispetto ai livelli attuali, con l’obiettivo di ridurre drasticamente i gas serra nell’atmosfera del pianeta. Secondo l’Agenzia per la protezione dell’ambiente Usa, la norma voluta da Biden impedirà l’emissione di almeno 7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica nei prossimi 30 anni.
Il superjet Nasa-Lockheed che vuole riaprire i voli supersoniciRoma, 14 gen. (askanews) – La Nasa e il gruppo Lockheed Martin hanno presentato un nuovo super jet sperimentale, battezzato X-59 con capacità supersoniche che secondo l’agenzia spaziale statunitense promette di “rivoluzionare il viaggi aerei, aprendo la strada a una nuova generazione di velivoli che potranno viaggiare più veloci del suono”.
Il velivolo è stato mostrato durante un evento alla sede della Lockheed a Palmdale, in California. Il progetto si inserisce nell’ambito del programma della Nasa “Quesst”, che punta a raccogliere dati da fornire alle autorità per ridiscutere le regole che da 50 anni vietano i viaggi aerei supersonici a causa dell’inquinamento acustico dovuto al “bang”, da superamento della velocità del suolo. L’X-59 è progettato per essere in grado di volare a 1,4 volte la velocità del suono, fino a 1.488 km orari (925 miglia orarie) generando tuttavia minore rumorosità di altri velivoli supersonici.
Il primo decollo dovrebbe avvenire quest’anno. L’X 59, precisa un comunicato, non è un prototipo ma un aereo sperimentale. Ha la peculiarità di non presentare un tradizionale abitacolo ma l’alloggiamento del pilota è situato a metà del velivolo e non dispone di visuale frontale diretta: questa viene affidata a quello che è stato battezzato “Vision System”, un meccanismo che sfrutta diverse telecamere ad alta risoluzione per una molteplicità di visuali.
Lufthansa, il Gruppo ordina 40 ulteriori Airbus A220Roma, 19 dic. (askanews) – Il Supervisory Board del Gruppo Lufthansa ha deciso di effettuare un ordine fermo per 40 ulteriori A220-300 per la propria flotta a corto e medio raggio. L’A220 è in servizio presso il Gruppo dal 2016, quando SWISS ha messo in servizio il primo aeromobile. Con quest’ultimo ordine Lufthansa rafforza ulteriormente il rapporto di lunga data con Airbus. A partire dall’A300, negli anni ’70, il Gruppo Lufthansa ha operato tutti i componenti della famiglia di prodotti Airbus, dall’A220, alla Famiglia A320, all’A330/A340, all’A350 e all’A380. L’ultimo e modernissimo A220-300 è il fratello maggiore della fortunata Famiglia A220 e può trasportare da 120 a 150 passeggeri su voli fino a 3.400 miglia nautiche (6.300 km). L’aeromobile offre una riduzione del 25% dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2 per poltrona rispetto alla generazione precedente. Dispone inoltre della cabina, delle poltrone e dei finestrini più ampi della propria categoria, garantendo livelli di comfort superiori. Come tutti gli aeromobili Airbus, l’A220 è già in grado di operare utilizzando fino al 50% di carburante per l’aviazione sostenibile (SAF). Entro il 2030 tutti gli aeromobili commerciali, militari e gli elicotteri di Airbus saranno in grado di operare con il 100% di SAF. A fine novembre Airbus aveva registrato 849 ordini da 31 clienti per l’A220; di questi 303 sono già stati consegnati. L’A220 è già in servizio con successo presso 18 compagnie aeree in tutto il mondo su oltre 1.350 rotte.
Sita: In scalo Francoforte biometria a tutte le compagnie aereeRoma, 26 ott. (askanews) – SITA, il fornitore IT per il settore dei trasporti, e Fraport uniscono le forze per consentire a tutte le compagnie aeree dell’aeroporto di Francoforte di utilizzare la biometria facciale per l’identificazione dal check-in all’imbarco sull’aereo. Francoforte, informa una nota, è il primo scalo in Europa a offrire touchpoint biometrici ai passeggeri di tutte le compagnie aeree, consentendo ai viaggiatori di attraversare più agilmente l’aeroporto, senza avere intoppi.
Grazie alla soluzione biometrica Smart Path di SITA, supportata da NEC, il volto diventa la carta d’imbarco. I passeggeri possono registrarsi in modo sicuro in anticipo sul proprio cellulare attraverso l’app biometrica di Star Alliance o direttamente al chiosco del check-in con il proprio passaporto biometrico. L’intero processo di registrazione richiede solo pochi secondi. Una volta registrati, i passeggeri passano attraverso i checkpoint dotati di riconoscimento facciale senza mostrare alcun documento fisico. La nuova tecnologia è già utilizzata da oltre 12.000 passeggeri al check-in, al controllo delle carte d’imbarco e ai gate d’imbarco.
Sergio Colella, Presidente Europa di SITA, ha dichiarato: “Abbiamo visto che più riusciamo ad automatizzare il viaggio dei passeggeri in aeroporto, migliore è la loro esperienza. I touchpoint biometrici velocizzano in modo significativo i passaggi obbligatori in aeroporto, dando ai passeggeri più tempo per rilassarsi prima del volo invece che aspettare in coda. Dalle nostre ricerche sappiamo che quando viene introdotta la biometria, oltre il 75% dei passeggeri la utilizza volentieri. Siamo quindi lieti di portare all’aeroporto di Francoforte i vantaggi di un viaggio più veloce in aeroporto”. Pierre Dominique Prümm, Membro dell’Executive Board Aviation and Infrastructure di Fraport AG, ha dichiarato: “Insieme a Lufthansa e alle compagnie aeree di Star Alliance, offriamo questo servizio innovativo dal 2020, un’esperienza – con l’aiuto di SITA e NEC – che ora sarà estesa a tutte le compagnie aeree. Siamo il primo aeroporto europeo a offrire a tutti i passeggeri un viaggio comodo e contactless grazie alla biometria. Il nostro obiettivo per i prossimi mesi è quello di dotare almeno il 50% di tutti i chioschi per il check-in, la pre-sicurezza e i gate d’imbarco di questa nuova e pionieristica tecnologia.”
Naoki Yoshida, Corporate Senior Vice President di NEC, ha aggiunto: “In quanto partner per la tecnologia biometrica di Star Alliance e SITA, siamo orgogliosi di poter supportare l’approccio innovativo e pionieristico di Fraport per semplificare il transito in aeroporto dei passeggeri, creando un’esperienza di viaggio senza intoppi in uno dei più importanti gateway europei per i viaggi.” La soluzione biometrica di SITA sfrutta la piattaforma di gestione dell’identità digitale I:Delight di NEC, riconosciuta come la tecnologia di riconoscimento facciale più accurata al mondo nei test condotti dal National Institute of Standards and Technology (NIST) statunitense. Ciò significa che i passeggeri che hanno scelto di utilizzare il servizio possono essere identificati in modo rapido e preciso, anche in movimento.
Aerei, Iata: a maggio traffico totale +39,1%Roma, 6 lug. (askanews) – Prosegue il forte recupero del settore aereo. Secondo i dati dell’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) ha pubblicato i dati di traffico del mese di maggio 2023 il traffico totale a maggio 2023 (misurato in chilometri passeggeri di ricavi o RPK) è aumentato del 39,1% rispetto al maggio 2022. A livello globale, il traffico è ora al 96,1% dei livelli di maggio 2019 (pre-pandemia).
Il traffico nazionale di maggio è aumentato del 36,4% rispetto al periodo dell’anno precedente. Il traffico nazionale totale del maggio 2023 ha superato del 5,3% il livello del maggio 2019. Questo è il secondo mese consecutivo in cui il traffico nazionale ha superato i livelli pre-pandemia. Il traffico internazionale è aumentato del 40,9% rispetto a maggio 2022, con tutti i mercati che hanno registrato una forte crescita, guidata ancora una volta dai vettori della regione Asia-Pacifico. Gli RPK internazionali hanno raggiunto il 90,8% dei livelli di maggio 2019, con le compagnie aeree del Medio Oriente e del Nord America che hanno superato i livelli pre-pandemici. Il load factor totale del settore è salito all’81,8%, guidato dai vettori nordamericani all’86,3%.
“Abbiamo visto altre buone notizie a maggio. Gli aerei erano pieni e il load factor medio ha raggiunto l’81,8%. I mercati nazionali hanno registrato una crescita ai livelli pre-pandemia. E, in vista dell’intensa stagione dei viaggi estivi nel Nord, la domanda internazionale ha raggiunto il 90,8% dei livelli pre-pandemici”, ha dichiarato Willie Walsh, direttore generale della Iata.
Istanbul, 6 giu. (askanews) – La produzione di Saf (Sustainable aviation fuel) è in crescita continua, un aspetto importante per centrare gli obiettivi di sostenibilità al 2050, ma serve un sostegno politico per diversificare le fonti di produzione. E’ il messaggio che arriva dalla Iata nel corso del 79esimo Meeting annuale in corso a Istanbul.
La produzione complessiva di carburante rinnovabile raggiungerà una capacità stimata di almeno 69 miliardi di litri (55 milioni di tonnellate) entro il 2028, ha annunciato la Iata. I Saf comprenderanno una parte di questa crescente produzione, che sarà ottenuta attraverso nuove raffinerie di carburanti rinnovabili e l’espansione di impianti esistenti. È importante notare che la produzione prevista copre il Nord America, l’Europa e l’Asia Pacifica. “L’aumento di produzione previsto è estremamente incoraggiante. Per questo – ha dichiarato Willie Walsh, Direttore generale della Iata – è necessario che i governi agiscano per garantire che il Saf riceva la sua giusta quota di produzione. Ciò significa, in primo luogo, incentivi alla produzione, per sostenere la transizione energetica dell’aviazione. Inoltre, dobbiamo continuare ad approvare una maggiore diversificazione dei metodi e delle materie prime disponibili per la produzione di Saf. Con queste due misure attuate con successo, possiamo essere certi che i livelli di produzione previsti per il 2028 saranno realisticamente allineati con le nostre tabelle di marcia recentemente pubblicate per arrivare a emissioni nette di carbonio zero entro il 2050. Questo è importante perché contiamo che il Saf fornisca circa il 62% della mitigazione delle emissioni di carbonio necessaria nel 2050”. Le tendenze a sostegno di questa prospettiva ottimistica sono già visibili. Nel 2022, la produzione di Saf è triplicata a circa 300 milioni di litri (240.000 tonnellate) e gli annunci di progetti per potenziali produttori di Saf sono in rapida crescita. La Iata conta oltre 130 progetti di carburante rinnovabile annunciati da più di 85 produttori in 30 Paesi. Ognuno di questi progetti ha annunciato l’intenzione o l’impegno a produrre Saf all’interno della propria gamma di prodotti di carburanti rinnovabili. In genere, tra l’annuncio di un progetto e la sua data di commercializzazione intercorrono 3-5 anni. Ciò implica che nei prossimi anni potrebbero essere annunciate ulteriori capacità di produzione di combustibili rinnovabili fino al 2030. Se la produzione di energia rinnovabile raggiungerà i 69 miliardi di litri entro il 2028, come stimato, la traiettoria verso i 100 miliardi di litri (80 milioni di tonnellate) entro il 2030 sarebbe sulla buona strada. Se solo il 30% di questa produzione producesse Saf, l’industria potrebbe raggiungere 30 miliardi di litri (24 milioni di tonnellate) di produzione di SAF entro il 2030.
“Il raggiungimento della necessaria percentuale di produzione di Saf da parte di questi impianti nuovi e in espansione non è scontato – ha aggiunto Walsh – ma con i governi di tutto il mondo che hanno concordato all’Icao un obiettivo a lungo termine di zero emissioni entro il 2050, ora condividono la responsabilità della decarbonizzazione dell’aviazione. Ciò significa stabilire un quadro politico per garantire che l’aviazione ottenga la quota necessaria di produzione di energia rinnovabile nel Saf”. Gli argomenti a favore della diversificazione, nell’ambito degli attuali criteri di sostenibilità, sono chiari. Attualmente, si prevede che l’85% del volume futuro di Saf nei prossimi cinque anni deriverà da uno solo dei nove percorsi certificati. L’accelerazione di questi percorsi verso la commercializzazione richiederà una leadership politica da parte dei governi. Per cominciare, c’è un’imminente necessità di armonizzare le politiche fondamentali in materia di Saf, come mezzo per ridurre le barriere amministrative, logistiche e geografiche all’ingresso di nuovi operatori sul mercato, compresi i produttori, i fornitori di materie prime e i distributori.
Più in generale, la sfida consiste nel trovare il capitale necessario per finanziare lo sviluppo di nuove tecnologie e impianti di produzione. I governi devono considerare il quadro più ampio della sostenibilità di questi investimenti. Il Saf può essere prodotto da residui forestali e agricoli in eccesso, rifiuti solidi urbani, rifiuti alimentari e rifiuti umidi (materie prime di terza generazione). La produzione di Saf da queste materie prime può creare opportunità di ritorno sugli investimenti a lungo termine per i governi, con il potenziale di finanziare il risanamento dell’ambiente, sostenere le economie in via di sviluppo e fornire un’intersezione a prova di futuro della transizione energetica e della sicurezza energetica.
Istanbul, 6 giu. (askanews) – La Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo ha annunciato che ANA e WestJet si sono unite alla sua Turbulence Aware Platform. L’accordo è stato reso noto nel corso della 79esima Assemblea generale annuale Iata in corso a Istanbul.
Turbulence Aware è stata lanciata nel 2018 per aiutare le compagnie aeree a mitigare l’impatto delle turbolenze, che sono una delle principali cause di lesioni ai passeggeri e all’equipaggio e di maggiori costi per il carburante ogni anno. La piattaforma mette in comune i dati anonimizzati sulle turbolenze provenienti da migliaia di voli operati dalle compagnie aeree partecipanti. Le informazioni precise e in tempo reale consentono ai piloti e ai responsabili delle spedizioni di scegliere le traiettorie di volo ottimali, evitando le turbolenze e volando a livelli ottimali per massimizzare l’efficienza del carburante e quindi ridurre le emissioni di CO2. La sfida della gestione delle turbolenze è destinata a crescere con il continuo impatto dei cambiamenti climatici sui modelli meteorologici. Ciò ha implicazioni sia per la sicurezza che per l’efficienza del volo. Turbulence Aware rappresenta un miglioramento significativo nella segnalazione delle turbolenze e nell’evitare un consumo eccessivo di carburante. “Dati accurati e tempestivi consentono agli equipaggi di migliorare la sicurezza evitando le turbolenze. Più collaboratori abbiamo, più tutti ne beneficiano. L’aggiunta di ANA e WestJet aumenta la nostra copertura soprattutto nell’area Asia-Pacifico e in Nord America”, ha dichiarato Willie Walsh, direttore generale della Iata.
Attualmente, 20 compagnie aeree partecipano alla Iata Turbulence Aware Platform con più di 1.900 aeromobili che forniscono dati ogni giorno. Nel 2022 sono stati generati in totale 31 milioni di rapporti. ANA inizierà inizialmente a fornire i dati dai suoi Boeing 737, con l’intenzione di espandersi al resto della flotta in futuro. WestJet sta già acquisendo i dati da 24 aeromobili e li espanderà a 60 nei prossimi tre anni. Per raccogliere ulteriori feedback dalle compagnie aeree e confrontarsi con gli OEM e altri fornitori di soluzioni, la Iata sta organizzando un Turbulence Aware User Forum, che si terrà presso il WestJet Campus di Calgary, in Canada, il 19-20 giugno 2023.
Pegasus Airlines: Proseguono investimenti su flotta e networkIstanbul, 5 giu. (askanews) – Pegasus Airlines è una compagnia in grande espansione e opera in Europa, Medio Oriente, Africa del Nord e Asia Centrale. C’è un grande potenziale di crescita nel mercato in generale e nel segmento low cost. Così il Chairperson della compagnia aerea turca, e presidente del board of Governors Iata, Mehmet T. Nane nell’ambito del 79esimo Iata Agm in corso a Istanbul di cui la compagnia è main sponsor.
“Gli investimenti sulla flotta e sul network – ha sottolineato Nane – sono focalizzati alla crescita nelle aree operative. Abbiamo il più basso costo unitario a livello mondiale e i piani di crescita prevedono di arrivare a 120 velivoli nel 2025 dai 96 del 2022. A regime saranno tutti A320neo e A321neo di nuova generazione, un aspetto che contribuirà ai nostri impegni in tema di sostenibilità e riduzione dei costi”. Per quanto riguarda il capitolo sostenibilità, al centro della strategia Iata 2050 ‘Net Zero Carbon Emission’, la Ceo della low cost turca, Guliz Ozturk ha affermato che “Pegasus prevede di riddurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2030 rispetto aai dati del 2019 anche attraverso l’incremento dell’utilizzo di Saf (Sustainable aviation fuel ndr). Siamo molto focalizzati su questo aspetto. Il 75% della nostra flotta attualmente è composta da velivoli Airbus di nuova generazione”.
Infine, ha ricordato Ozturk, Pegasus Airlines è stata molto attiva nella fase dei soccorsi dopo il devastante terremoto dello scorso 6 febbraio. “Abbiamo evacuato più di 150mila persone con 785 voli e abbiamo trasportato 110 tonnellate di aiuti, inoltre stiamo continuando a dare sostegno finanziario alle aree colpite dal sisma”.
Aerei, Iata: Come centrare il target Net Zero entro il 2050Istanbul, 4 giu. (askanews) – L’obiettivo Net Zero entro il 2050 è al centro delle strategie di Iata. Un target ribadito nel corso del 79esimo Agm che ha preso il via oggi a Istanbul. Nella capitale turca, l’Associazione internazionale del trasporto aereo ha presentato una road map con le azioni necessarie per il settore dell’aviazione al fine di raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro metà secolo. I punti cardine riguardano la tecnologia degli aeromobili, le infrastrutture energetiche, le operazioni, la finanza e le azioni politiche.
Anche in occasione della 41esima Assemblea dell’Icao (l’Associazione internazione dell’aviazione civile) dello scorso anno, i governi e l’industria hanno ribadito unità d’intenti rispetto a questo obiettivo. Poiché le iniziative politiche gettano le basi su cui poggeranno molte delle innovazioni e delle azioni necessarie, la road map Iata sarà un punto di riferimento fondamentale per i responsabili politici. “Le tabelle di marcia – ha dichiarato Willie Walsh, direttore generale della Iata – sono la prima valutazione dettagliata dei passi chiave necessari per accelerare la transizione verso l’azzeramento delle emissioni entro il 2050. Insieme, mostrano una direzione chiara e si evolveranno man mano che approfondiremo la questione per fissare delle tappe intermedie sulla strada verso lo zero netto. Devo sottolineare che le roadmap non sono solo per le compagnie aeree. I governi, i fornitori e i finanziatori non possono essere spettatori del percorso di decarbonizzazione dell’aviazione. Sono loro a dover partecipare al gioco. Le roadmap – ha aggiunto – sono un invito all’azione per tutti gli stakeholder dell’aviazione, affinché forniscano gli strumenti necessari per il successo di questa trasformazione fondamentale dell’aviazione, con politiche e prodotti adatti a un mondo a zero emissioni”.
Per calcolare le riduzioni delle emissioni per ciascuna tecnologia è stata condotta una revisione peer-to-peer, integrata da uno strumento di modellazione fornito dall’Air Transportation Systems Laboratory dello University College of London. I punti salienti di ciascuna roadmap includono:
Tecnologia aeronautica: lo sviluppo di aerei e motori più efficienti. Particolarmente importanti sono i passi necessari per rendere gli aerei alimentati al 100% con carburante per l’aviazione sostenibile (SAF), idrogeno o batterie. Tutte le fasi dello sviluppo sono sostenute da investimenti e programmi. Sono inclusi anche i nuovi motori, l’aerodinamica, le strutture degli aerei e i sistemi di volo. Infrastrutture per l’energia e i nuovi carburanti: l’attenzione è rivolta alle infrastrutture per i carburanti e i nuovi vettori energetici a monte degli aeroporti, necessarie per facilitare l’uso di aeromobili alimentati con SAF o idrogeno. L’energia rinnovabile svolge un ruolo fondamentale nel soddisfare la domanda energetica del settore dell’aviazione e la tabella di marcia delinea le tappe fondamentali per consentire gli sviluppi infrastrutturali necessari.
Operazioni: le opportunità di ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza energetica migliorando le modalità di gestione degli aeromobili esistenti. L’automazione, la gestione dei big data e l’integrazione delle nuove tecnologie sono fattori chiave per ottimizzare la gestione del traffico aereo e migliorare l’efficienza complessiva del sistema di trasporto aereo. Politica: la necessità di politiche strategiche allineate a livello globale per fornire incentivi e sostegno alla transizione dell’industria aeronautica verso un futuro a zero emissioni. Come per tutte le altre transizioni energetiche di successo, la collaborazione tra governi e stakeholder del settore è fondamentale per creare il quadro necessario a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
Finanza: come finanziare i 5.000 miliardi di dollari complessivi necessari all’aviazione per raggiungere lo zero netto entro il 2050. Questo comprende i progressi tecnologici, lo sviluppo delle infrastrutture e i miglioramenti operativi.
Le sfide per l’aumento della produzione di SAF illustrano bene l’importanza di queste tabelle di marcia. Come soluzione “drop-in”, il SAF dovrebbe fornire circa il 62% della mitigazione delle emissioni di carbonio necessaria per raggiungere il ‘Net Zero’ entro il 2050. Tuttavia, anche se si prevede che il SAF possa essere pienamente implementato con la futura flotta di aerei, esso ha ancora importanti interdipendenze con le politiche, la tecnologia degli aerei, le infrastrutture energetiche, il finanziamento e le operazioni, per le quali queste tabelle di marcia sono fondamentali.
“Le tabelle di marcia – ha dichiarato Marie Owens Thomsen, SVP Sustainability and Chief Economist di Iata – mostrano dove tutte le parti interessate dovrebbero concentrare i propri sforzi. Ci sono due certezze. Entro il 2050 dovremo essere a zero emissioni di carbonio. E i passi per arrivarci, delineati in queste tabelle di marcia, si evolveranno man mano che le competenze del settore cresceranno. La politica è particolarmente importante nelle fasi iniziali perché, in larga misura, definisce la scena per gli investitori del settore privato. Grazie a ciò, il settore privato può decarbonizzarsi con rapidità”.
“Senza i giusti incentivi politici e gli investimenti coraggiosi – ha aggiunto Owens Thomsen – molte delle tecnologie e delle innovazioni non potranno essere realizzate su scala. Tutto è collegato, ed è per questo che abbiamo le cinque roadmap per collegare tutti gli elementi paralleli e dare ai nostri stakeholder, compresi i governi, una comprensione completa di tutto ciò che deve accadere”.
“Il tempo è fondamentale, come evidenziato da queste roadmap. È necessaria un’azione immediata per commercializzare soluzioni scalabili di accumulo di energia a zero emissioni di carbonio, insieme alle infrastrutture necessarie, e per costruire un caso commerciale per la loro rapida fornitura su scala di gigawatt”, ha dichiarato Andreas Schafer, Direttore del Laboratorio di Sistemi di Trasporto Aereo dello University College of London.
Iata: Blocco fondi delle compagnie aeree minaccia la connettivitàIstanbul, 4 giu. (askanews) – I fondi delle compagnie aeree bloccati da alcuni paesi minacciano la connettività nei mercati interessati. E’ il rischio paventato dalla Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo nel corso del 79esimo Agm in corso a Istanbul. I fondi bloccati del settore, riferisce la Iata, sono aumentati del 47%, passando a 2,27 miliardi di dollari ad aprile 2023 rispetto agli 1,55 miliardi di dollari dell’aprile 2022.
“Le compagnie aeree non possono continuare a offrire servizi in mercati in cui non sono in grado di venire in possesso delle entrate derivanti dalle loro attività commerciali in tali mercati. I governi devono collaborare con l’industria per risolvere questa situazione, in modo che le compagnie aeree possano continuare a fornire la connettività che è fondamentale per promuovere l’attività economica e la creazione di posti di lavoro”, ha dichiarato Willie Walsh, direttore generale della Iata. I primi cinque Paesi in questa lista rappresentano il 68,0% dei fondi bloccati. In prima posizione la Nigeria (812,2 milioni di dollari) seguita da Bangladesh (214,1 milioni di dollari), Algeria (196,3 milioni di dollari), Pakistan (188,2 milioni di dollari) e Libano (141,2 milioni di dollari).
La Iata ha esortato i governi a rispettare gli accordi internazionali e gli obblighi dei trattati per consentire alle compagnie aeree di rimpatriare questi fondi derivanti dalla vendita di biglietti, spazio cargo e altre attività.