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A 540 bambini poveri egiziani cure mediche da Associazione Bambino Gesù del Cairo

A 540 bambini poveri egiziani cure mediche da Associazione Bambino Gesù del CairoRoma, 6 dic. (askanews) – L’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, in collaborazione con la Fondazione della “Fratellanza Umana”, Presidente delle quali è Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario di Sua Santità Papa Francesco, ha offerto in Egitto, negli ultimi giorni, gratuitamente, cure mediche, somministrato vaccini, eseguito analisi, fornito medicine a più di 540 bambine e bambini egiziani grazie all’iniziativa dei “Convogli Sanitari”, la cui finalità è quella di offrire cure mediche ai bambini disagiati che vivono in Egitto.

A comunicarloil giornalista Biagio Maimone, Direttore della Comunicazione dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo. E’ uno straordinario impegno umanitario rivolto ai bambini, che l’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” e la Fondazione della “Fratellanza Umana” egiziana hanno posto a fondamento del loro agire. L’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” si prefigge, inoltre, l’obiettivo di ultimare, in Egitto, i lavori inerenti la costruzione dell’Orfanotrofio “Oasi della Pietà”, la cui denominazione fa riferimento al prezioso dono che Sua Santità Papa Francesco ha benevolmente voluto destinare a questo progetto, che è una copia della Pietà di Michelangelo. Il progetto suddetto è stato avviato in seguito alla sottoscrizione del Documento “Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune” da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, nella città di Abu Dhabi, il 4 febbraio 2019. Le altre iniziative in essere dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” sono l’Ospedale pediatrico e materno “Bambino Gesù del Cairo”, la catena di ristoranti “Fratello” volta a offrire gratuitamente cibo alle famiglie povere e la Scuola a della Fratellanza Umana.

M.O., le immagini di 240 ostaggi illuminano la mura di Gerusalemme

M.O., le immagini di 240 ostaggi illuminano la mura di GerusalemmeMilano, 7 nov. (askanews) – Ad un mese dal brutale e feroce attacco terroristico di Hamas contro Israele e del consegnuente rapimento di 240 ostaggi a Gaza, ieri sera lunedì 6 novembre il comune di Gerusalemme ha illuminato le splendida mura della Città Vecchia con le immagini degli ostaggi.

L’iniziativa fa parte di una campagna nazionale e mondiale finalizzata ad evidenziare la terribile situazione degli ostaggi chiedendone l’immediata liberazione e ritorno a casa. “La città di Gerusalemme, insieme a tutti i cittadini di Israele, prega per il rapido ritorno degli ostaggi – ha dichiarato il sindaco di Gerusalemme, Moshe Lion -. Vi aspettiamo tutti a casa”.

Abuso su minori, campagna ‘Invisibile agli occhi’ arriva negli Usa

Abuso su minori, campagna ‘Invisibile agli occhi’ arriva negli UsaRoma, 12 giu. (askanews) – Il problema della violenza sui minori è una tra le più gravi emergenze umanitarie degli ultimi decenni, anche nei paesi più industrializzati. I danni del minore che viene abusato sono devastanti, con conseguenze a breve e a lungo termine sia per la salute fisica e sia per quella mentale. Per contrastare questo fenomeno l’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Cnr (Cnr-Irib), la Società Italiana di Pediatria e Fondazione Terre des Hommes Italia nel 2022 hanno avviato in Italia la campagna di informazione e sensibilizzazione dal titolo ‘Invisibile agli occhi’, per rendere partecipe l’opinione pubblica della gravità del problema.

La campagna nazionale veicola un messaggio sociale tramite un spot video e un manifesto associato a un’immagine realizzata con la tecnica della fotografia lenticolare (un particolare tipo di stampa che permette di mostrare immagini diverse cambiando il punto di osservazione); l’immagine mostra il volto di una ragazza insieme alla frase: “gli abusi sui minori sono invisibili solo a chi non li vuole vedere”; poi, grazie all’effetto lenticolare, il volto della ragazza cambia di aspetto, mostrando i segni della violenza, insieme alla frase “se vedi qualcosa non girarti dall’altra parte”. L’iniziativa, intrapresa in Italia e presentata per la prima volta il 1° dicembre 2022, presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, – informa il Cnr – ha ricevuto ampi apprezzamenti, con ottimi riscontri e il patrocinio di prestigiose istituzioni e realtà imprenditoriali sensibili ai temi sociali, uniti nella forza di un messaggio di impatto sociale e culturale verso la collettività.

Dopo il successo registrato in Italia, la campagna “Invisibile agli occhi” approda negli Usa. Il 14 giugno, dalle ore 10.30 alle 13.00, l’iniziativa che si svolge presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York, co-organizzatore dell’evento, verrà illustrata alla presenza di diverse autorità istituzionali, accademiche e scientifiche. Lo spot video, nella versione in inglese, verrà trasmesso tramite alcuni maxischermi della città di New York (Times Square) e tramite schermi digitali all’interno di alcune strutture ospedaliere americane. L’evento potrà essere seguito in diretta dalle ore 16.00 sul canale YouTube dell’Istituto Italiano di Cultura a New York (https://www.youtube.com/watch?v=6KnTap896nU).

Amnesty: speranza per Hakamada Iwao, 45 anni in braccio morte

Amnesty: speranza per Hakamada Iwao, 45 anni in braccio morteRoma, 25 mag. (askanews) – Hakamada Iwao, giapponese ormai quasi novantenne, ha trascorso 45 anni nel braccio della morte, perlopiù in isolamento. Amnesty International ha ricordato oggi il suo caso, perché Hakamada non solo è stato il prigioniero che ha trascorso più tempo al mondo in un braccio della morte, ma anche perché la sua è stata la condanna di un innocente.

Nel 1968 Hakamada è stato giudicato colpevole dell’omicidio del suo datore di lavoro, della moglie e dei loro due figli. Per i decenni successivi, ha lottato per dimostrare che la sua confessione di colpevolezza era stata estorta dopo interminabili interrogatori gestiti con costanti pestaggi e intimidazioni. Dopo alterne vicende giudiziarie, uscito dal braccio della morte nel 2014, finalmente nelle ultime settimane l’Alta Corte di Tokio ha ammesso che ha diritto a un nuovo processo. Proprio quando la Dichiarazione universale dei diritti umani compie 75 anni, la notizia della revisione del processo di Hakamada ha aperto alla speranza di un lieto fine per questa storia lunga quasi mezzo secolo. Un lieto fine che è frutto anche dell’impegno incessante di Amnesty International contro la pena di morte e altre violazioni dei diritti umani.

Dall’analisi di Amnesty International, emerge come il numero delle esecuzioni registrate nel 2022 sia il più alto da cinque anni. L’organizzazione per i diritti umani ha registrato 883 esecuzioni in 20 stati, con un aumento del 53% rispetto al 2021. Il notevole incremento, che non tiene conto delle migliaia di condanne a morte presumibilmente eseguite in Cina, i cui dati rimangono un segreto di stato, dipende dagli stati dell’area Medio Oriente – Africa del Nord, il cui totale è salito da 520 nel 2021 a 825 nel 2022. Nell’ultimo anno, sono cinque gli stati in cui sono state riprese le esecuzioni: Afghanistan, Kuwait, Myanmar, Palestina e Singapore. “Non si può mai accettare – dichiara Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia – che lo stato uccida per mostrare che non si deve uccidere. Ma quando a rischiare l’esecuzione è un innocente o addirittura viene messo a morte un innocente, è ancora più inaccettabile. Hakamada Iwao per ora è salvo. La vita di tante persone, condannate alla pena capitale per reati che non hanno commesso, è ancora in pericolo: come quella dello scienziato Ahmadreza Djajali, che da sette anni rischia l’impiccagione per ciò che non ha mai fatto: la spia. Per questo, il 5×1000 in favore di Amnesty International Italia può salvare vite umane”.