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Usa2024, Trump usa Tic Tac per mostrare inflazione con Biden-Harris

Usa2024, Trump usa Tic Tac per mostrare inflazione con Biden-HarrisRoma, 16 ago. (askanews) – “Questa è l’inflazione”. Donald Trump ha utilizzato due pacchetti di Tic-Tac per illustrare l’impennata dei prezzi dei generi alimentari negli Stati Uniti. Il candidato repubblicano alla presidenza ha sfruttato questa dimostrazione per lanciare una serie di attacchi personali e politici alla sua avversaria democratica Kamala Harris, nel corso di una visita ad Asheville (North Carolina).


L’ex presidente ha tenuto in una mano un pacchetto di Tic Tac standard e nell’altra quello che sembrava essere un pacchetto di Tic Tac minuscolo. Trump si è divertito a confrontare le dimensioni dei pacchetti di caramelle per dimostrare l’inflazione sotto la presidenza di Joe Biden e della vice presidente Kamala Harris. L’ex presidente si è vantato di aver fatto pubblicità gratis al famoso marchio di mentine, aggiungendo di non sapere nulla dell’azienda. “Sono molto fortunati”, ha scherzato, prima di aggiungere: “Questa è la migliore pubblicità che abbiano mai avuto”.

Borrell (Ue): chiederò sanzioni contro i complici dei coloni israeliani

Borrell (Ue): chiederò sanzioni contro i complici dei coloni israelianiRoma, 16 ago. (askanews) – Il capo della politica estera dell’Ue Josep Borrell ha dichiarato oggi su X che proporrà sanzioni contro i “complici dei coloni”, inclusi diversi membri del governo israeliano, dopo che un gruppo di loro in Cisgiordania occupata ha dato alle fiamme un villaggio uccidendo un giovane palestinese. “Confermo la mia intenzione di presentare una proposta per sanzioni dell’Ue contro i sostenitori dei coloni violenti, inclusi alcuni membri del governo israeliano”, ha detto Borrell su X.

Dopo Washington, a Praga Nato fa il punto su misure e deterrenza

Dopo Washington, a Praga Nato fa il punto su misure e deterrenzaMilano, 16 ago. (askanews) – La massima autorità militare della Nato, il Comitato militare, si riunirà dal 13 al 15 settembre 2024 a Praga, Repubblica Ceca. Durante l’incontro di persona, i Capi di stato maggiore della difesa discuteranno degli sviluppi strategici militari all’interno dell’Alleanza. Lo rende noto l’alleanza in un comunicato, annunciando che gli interventi di apertura spetteranno al presidente del Comitato militare della NATO, ammiraglio Rob Bauer, al presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel (ex militare ed ex generale Nato) e al capo di stato maggiore ceco, tenente generale Karel Rehka.


Da notare che Pavel è stato eletto presidente della Repubblica Ceca a gennaio 2023. Con l’appoggio del governo di centrodestra, ha sconfitto l’ex primo ministro populista Andrej Babis. Un segnale forte inviato dalla popolazione nonostante i poteri limitati, nella Repubblica Ceca, del capo dello Stato. Da notare che Pavel in passato ha guidato il Comitato militare della Nato. “La prima sessione vedrà i Capi di Stato maggiore della Difesa dei Paesi Nato affrontare la realizzazione delle decisioni prese dagli alleati al Summit di Washington nel luglio 2024” si legge. “Mentre l’Alleanza celebra il suo 75esimo anniversario, i leader della Nato stanno adottando misure importanti per rafforzare ulteriormente la deterrenza e la difesa, rafforzare il supporto a lungo termine all’Ucraina e approfondire le partnership globali” si aggiunge.


Nella seconda sessione, il comandante supremo alleato in Europa, generale Christopher G. Cavoli, informerà i capi della difesa sui progressi dell’implementazione dei piani DDA. Questi piani rendono l’Alleanza più forte e più capace di scoraggiare e, se necessario, difendersi da qualsiasi potenziale avversario. Come parte del pacchetto di supporto della Nato all’Ucraina, questa sessione discuterà anche dell’istituzione del Nato Security Assistance and Training for Ukraine (Nsatu), un nuovo comando progettato per pianificare, coordinare e organizzare la fornitura di assistenza alla sicurezza. Nella terza sessione, il comandante supremo alleato per la trasformazione, generale Philippe Lavigne, fornirà informazioni e aggiornamenti sulla trasformazione bellica dell’Alleanza in conformità con il NATO Defence Planning Process (NDPP). Tra gli altri argomenti, i capi di stato maggiore della difesa discuteranno del lancio del NATO-Ukraine Joint Analysis, Training, and Education Centre (JATEC), un importante pilastro della cooperazione pratica, per identificare e applicare le lezioni apprese dalla guerra della Russia contro l’Ucraina e aumentare l’interoperabilità dell’Ucraina con la Nato.


Il Comitato militare si riunisce in una sessione dei Capi di Stato maggiore della Difesa due volte l’anno presso il Quartier generale della Nato a Bruxelles, e una volta l’anno si tiene una conferenza da uno Stato membro alleato. Il Comitato militare si riunisce per discutere delle operazioni, missioni e attività della Nato e per fornire al Consiglio del Nord Atlantico una consulenza militare senza vincoli e basata sul consenso su come l’Alleanza può affrontare al meglio le sfide della sicurezza globale. Su base giornaliera, il suo lavoro è svolto dai Rappresentanti militari permanenti presso il Quartier generale della Nato a Bruxelles.

Ora Lukashenko parla di pace: russi e ucraini si siedano al tavolo

Ora Lukashenko parla di pace: russi e ucraini si siedano al tavoloRoma, 16 ago. (askanews) – Il più stretto alleato della Russia di Vladimir Putin, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, ha lanciato un appello per la pace tra Russia e Ucraina, mentre l’incursione di Kyiv nella regione russa di Kursk, in Russia, entra nella sua terza settimana. Secondo Politico, questo appello sarà trasmesso domenica sul canale statale russo Rossiya 1, mentre è già andato sui media bielorussi.


“Sediamoci al tavolo delle trattative e poniamo fine a questa zuffa. Né il popolo ucraino, né i russi, né i bielorussi ne hanno bisogno”, ha detto Lukashenko, secondo Politico. “Sono loro, in Occidente, che ne hanno bisogno. Non posso rivelare questi fatti, sono assolutamente classificati. Ma a volte parlano apertamente persone di alto rango. Dicono: lasciate che si colpiscano a vicenda – ucraini, russi – lasciate che tutti muoiano in questo calderone”. Lukashenko ha consentito alle truppe russe, durante la guerra, di attaccare l’Ucraina attraverso il suo territorio. Inoltre Mosca ha collocato armi nucleari nella Bielorussia.


Dopo l’inizio dell’operzione ucraina a Kursk, Lukashenko ha inviato truppe al confine per “fermare una possibile incursione ucraina”. Allo stesso tempo, però, afferma di non avere rancori nei confronti dell’Ucraina. “Gli ucraini lo hanno visto. Ci hanno detto costantemente che non avevano bisogno della guerra con la Bielorussia. Noi comprendiamo questo e diciamo che non combatteremo contro di voi”, ha detto l’autocratico leader bielorusso. Putin, dal canto suo, ha dichiarato lunedì scorso che non intende parlare con Kiev, in particolare dopo l’inizio dell’operazione a Kursk, accusando gli ucraini di aver attacco i civili.

In Svezia primo caso europeo variante più contagiosa vaiolo scimmie

In Svezia primo caso europeo variante più contagiosa vaiolo scimmieRoma, 16 ago. (askanews) – La Svezia ha confermato il suo primo caso della variante più contagiosa del mpox, il vaiolo delle scimmie. Lo riferisce il Guardian.


E’ la prima volta che la variante è stata rilevata al di fuori dell’Africa. La persona è stata infettata mentre si trovava in Africa, in una zona dove si è sviluppato un importante focolaio, ha dichiarato Olivia Wigzell, direttrice generale dell’agenzia di sanità pubblica svedese.


Mercoledì l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un’emergenza sanitaria pubblica globale per la seconda volta in due anni, dopo che il focolaio nella Repubblica Democratica del Congo si è diffuso in altri paesi.

Cisgiordania, coloni israeliani attaccano villaggio palestinese

Cisgiordania, coloni israeliani attaccano villaggio palestineseRoma, 16 ago. (askanews) – Coloni israeliani hanno attaccato un villaggio palestinese vicino alla città di Qalqilya, nella Cisgiordania occupata, uccidendo almeno una persona.


Il ministero della Sanità palestinese ha riferito che un residente del villaggio di Jit è morto, mentre un altro è stato gravemente ferito per l’ultimo di una serie di attacchi da parte dei coloni in Cisgiordania. L’esercito israeliano ha sostenuto di essere intervenuto, arrestando un israliano. L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione affermando che considera l’attacco della “massima gravità” e che i responsabili “saranno arrestati e processati”.


Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato l’attacco in un post su X, definendolo un “pogrom”. La Casa bianca, dal canto suo, ha condannato l’attacco, affermando che gli attacchi dei coloni contro i civili palestinesi in Cisgiordania sono “inaccettabili” e devono cessare. “Le autorità israeliane devono adottare misure per proteggere tutte le comunità da danni, il che include l’intervento per fermare tali violenze e tenere tutti i responsabili di tali atti violenti a render conto,” ha dichiarato un portavoce della presidenza americana.

Oms dichiara vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria globale

Oms dichiara vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria globaleRoma, 14 ago. (askanews) – Il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che l’aumento dei casi di mpox – il vaiolo delle scimmie – nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e in un numero crescente di paesi africani costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale (PHEIC) ai sensi del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI).


La dichiarazione di Tedros è avvenuta su consiglio di un Comitato di Emergenza del RSI, composto da esperti indipendenti, che si è riunito per esaminare i dati presentati dagli esperti dell’OMS e dei paesi colpiti. Il Comitato ha informato il Direttore Generale che considera l’aumento dei casi di mpox una PHEIC, con il potenziale di diffondersi ulteriormente in altri paesi africani e possibilmente al di fuori del continente. Il Direttore Generale condividerà il rapporto della riunione del Comitato e, basandosi sui consigli ricevuti, emetterà raccomandazioni temporanee per i paesi.


Nel dichiarare la PHEIC, Tedros ha affermato: “L’emergere di un nuovo clade di mpox, la sua rapida diffusione nell’est della RDC e la segnalazione di casi in diversi paesi vicini sono molto preoccupanti. Oltre agli altri focolai di mpox nella RDC e in altri paesi africani, è chiaro che è necessaria una risposta internazionale coordinata per fermare questi focolai e salvare vite umane”. Il Direttore Regionale dell’OMS per l’Africa, Matshidiso Moeti, ha dichiarato: “Sono già in corso sforzi significativi in stretta collaborazione con le comunità e i governi, con i nostri team nazionali che lavorano in prima linea per rafforzare le misure volte a contenere il mpox. Con la crescente diffusione del virus, stiamo aumentando ulteriormente le azioni attraverso una coordinazione internazionale per supportare i paesi nel porre fine ai focolai.”


Il Presidente del Comitato, il Professor Dimie Ogoina, ha detto: “L’attuale aumento dei casi di mpox in alcune parti dell’Africa, insieme alla diffusione di un nuovo ceppo sessualmente trasmissibile del virus del vaiolo delle scimmie, è un’emergenza, non solo per l’Africa, ma per l’intero globo. Mpox, originario dell’Africa, è stato trascurato lì, causando successivamente un’epidemia globale nel 2022. È ora di agire decisamente per evitare che la storia si ripeta.” Questa determinazione della PHEIC è la seconda in due anni relativa al mpox. Causato da un Orthopoxvirus, il mpox è stato rilevato per la prima volta negli esseri umani nel 1970, nella RDC. La malattia è considerata endemica nei paesi dell’Africa centrale e occidentale.


Nel luglio 2022, l’epidemia multinazionale di mpox è stata dichiarata una PHEIC mentre si diffondeva rapidamente attraverso contatti sessuali in diversi paesi in cui il virus non era stato mai rilevato prima. Quella PHEIC è stata dichiarata conclusa nel maggio 2023 dopo un calo sostenuto dei casi globali. Il mpox è stato segnalato nella RDC per più di un decennio, e il numero di casi segnalati ogni anno è aumentato costantemente durante quel periodo. Lo scorso anno, i casi segnalati sono aumentati significativamente e il numero di casi segnalati finora quest’anno ha già superato il totale dello scorso anno, con più di 15.600 casi e 537 morti. L’emergere lo scorso anno e la rapida diffusione di un nuovo ceppo del virus nella RDC, il clade 1b, che sembra diffondersi principalmente attraverso reti sessuali, e la sua rilevazione in paesi vicini alla RDC è particolarmente preoccupante, ed è una delle principali ragioni per la dichiarazione della PHEIC. Nel mese scorso, oltre 100 casi confermati in laboratorio del clade 1b sono stati segnalati in quattro paesi vicini alla RDC che non avevano mai segnalato casi di mpox prima: Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda. Gli esperti ritengono che il numero reale di casi sia più elevato, poiché una grande parte dei casi clinicamente compatibili non è stata testata. Diversi focolai di diversi cladi di mpox si sono verificati in vari paesi, con modalità di trasmissione e livelli di rischio differenti. I due vaccini attualmente in uso per il mpox sono raccomandati dal Gruppo Consultivo Strategico di Esperti sull’Immunizzazione dell’OMS, e sono anche approvati dalle autorità di regolamentazione nazionali elencate dall’OMS, nonché da singoli paesi tra cui Nigeria e RDC. La scorsa settimana, il Direttore Generale ha avviato il processo per la Lista di Uso di Emergenza per i vaccini mpox, che accelererà l’accesso ai vaccini per i paesi a basso reddito che non hanno ancora emesso la propria approvazione regolamentare nazionale. La Lista di Uso di Emergenza consente inoltre a partner come Gavi e UNICEF di procurarsi vaccini per la distribuzione. L’OMS sta lavorando con i paesi e i produttori di vaccini per potenziali donazioni di vaccini e sta coordinando con i partner attraverso la rete temporanea di Contromisure Mediche per facilitare l’accesso equo ai vaccini, ai terapeutici, ai diagnostici e ad altri strumenti. L’agenzia Onu prevede un’immediata necessità di finanziamento di 15 milioni di dollari per supportare le attività di sorveglianza, preparazione e risposta. Una valutazione dei bisogni è in corso a tutti i tre livelli dell’Organizzazione. Per consentire un’immediata intensificazione, l’OMS ha rilasciato 1,45 milioni di dollari dal Fondo di Contingenza per le Emergenze dell’OMS e potrebbe dover rilasciare ulteriori fondi nei prossimi giorni. L’Organizzazione fa appello ai donatori affinché finanzino l’intera portata delle necessità della risposta al mpox.

Oms dichiara vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria internazionale

Oms dichiara vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria internazionaleRoma, 14 ago. (askanews) – Il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che l’aumento dei casi di mpox – il vaiolo delle scimmie – nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e in un numero crescente di paesi africani costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale (PHEIC) ai sensi del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI).


La dichiarazione di Tedros è avvenuta su consiglio di un Comitato di Emergenza del RSI, composto da esperti indipendenti, che si è riunito per esaminare i dati presentati dagli esperti dell’OMS e dei paesi colpiti. Il Comitato ha informato il Direttore Generale che considera l’aumento dei casi di mpox una PHEIC, con il potenziale di diffondersi ulteriormente in altri paesi africani e possibilmente al di fuori del continente. Il Direttore Generale condividerà il rapporto della riunione del Comitato e, basandosi sui consigli ricevuti, emetterà raccomandazioni temporanee per i paesi.


Nel dichiarare la PHEIC, Tedros ha affermato: “L’emergere di un nuovo clade di mpox, la sua rapida diffusione nell’est della RDC e la segnalazione di casi in diversi paesi vicini sono molto preoccupanti. Oltre agli altri focolai di mpox nella RDC e in altri paesi africani, è chiaro che è necessaria una risposta internazionale coordinata per fermare questi focolai e salvare vite umane”. Il Direttore Regionale dell’OMS per l’Africa, Matshidiso Moeti, ha dichiarato: “Sono già in corso sforzi significativi in stretta collaborazione con le comunità e i governi, con i nostri team nazionali che lavorano in prima linea per rafforzare le misure volte a contenere il mpox. Con la crescente diffusione del virus, stiamo aumentando ulteriormente le azioni attraverso una coordinazione internazionale per supportare i paesi nel porre fine ai focolai.”


Il Presidente del Comitato, il Professor Dimie Ogoina, ha detto: “L’attuale aumento dei casi di mpox in alcune parti dell’Africa, insieme alla diffusione di un nuovo ceppo sessualmente trasmissibile del virus del vaiolo delle scimmie, è un’emergenza, non solo per l’Africa, ma per l’intero globo. Mpox, originario dell’Africa, è stato trascurato lì, causando successivamente un’epidemia globale nel 2022. È ora di agire decisamente per evitare che la storia si ripeta.” Questa determinazione della PHEIC è la seconda in due anni relativa al mpox. Causato da un Orthopoxvirus, il mpox è stato rilevato per la prima volta negli esseri umani nel 1970, nella RDC. La malattia è considerata endemica nei paesi dell’Africa centrale e occidentale.


Nel luglio 2022, l’epidemia multinazionale di mpox è stata dichiarata una PHEIC mentre si diffondeva rapidamente attraverso contatti sessuali in diversi paesi in cui il virus non era stato mai rilevato prima. Quella PHEIC è stata dichiarata conclusa nel maggio 2023 dopo un calo sostenuto dei casi globali. Il mpox è stato segnalato nella RDC per più di un decennio, e il numero di casi segnalati ogni anno è aumentato costantemente durante quel periodo. Lo scorso anno, i casi segnalati sono aumentati significativamente e il numero di casi segnalati finora quest’anno ha già superato il totale dello scorso anno, con più di 15.600 casi e 537 morti. L’emergere lo scorso anno e la rapida diffusione di un nuovo ceppo del virus nella RDC, il clade 1b, che sembra diffondersi principalmente attraverso reti sessuali, e la sua rilevazione in paesi vicini alla RDC è particolarmente preoccupante, ed è una delle principali ragioni per la dichiarazione della PHEIC. Nel mese scorso, oltre 100 casi confermati in laboratorio del clade 1b sono stati segnalati in quattro paesi vicini alla RDC che non avevano mai segnalato casi di mpox prima: Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda. Gli esperti ritengono che il numero reale di casi sia più elevato, poiché una grande parte dei casi clinicamente compatibili non è stata testata. Diversi focolai di diversi cladi di mpox si sono verificati in vari paesi, con modalità di trasmissione e livelli di rischio differenti. I due vaccini attualmente in uso per il mpox sono raccomandati dal Gruppo Consultivo Strategico di Esperti sull’Immunizzazione dell’OMS, e sono anche approvati dalle autorità di regolamentazione nazionali elencate dall’OMS, nonché da singoli paesi tra cui Nigeria e RDC. La scorsa settimana, il Direttore Generale ha avviato il processo per la Lista di Uso di Emergenza per i vaccini mpox, che accelererà l’accesso ai vaccini per i paesi a basso reddito che non hanno ancora emesso la propria approvazione regolamentare nazionale. La Lista di Uso di Emergenza consente inoltre a partner come Gavi e UNICEF di procurarsi vaccini per la distribuzione. L’OMS sta lavorando con i paesi e i produttori di vaccini per potenziali donazioni di vaccini e sta coordinando con i partner attraverso la rete temporanea di Contromisure Mediche per facilitare l’accesso equo ai vaccini, ai terapeutici, ai diagnostici e ad altri strumenti. L’agenzia Onu prevede un’immediata necessità di finanziamento di 15 milioni di dollari per supportare le attività di sorveglianza, preparazione e risposta. Una valutazione dei bisogni è in corso a tutti i tre livelli dell’Organizzazione. Per consentire un’immediata intensificazione, l’OMS ha rilasciato 1,45 milioni di dollari dal Fondo di Contingenza per le Emergenze dell’OMS e potrebbe dover rilasciare ulteriori fondi nei prossimi giorni. L’Organizzazione fa appello ai donatori affinché finanzino l’intera portata delle necessità della risposta al mpox.

M.O., Hamas non parteciperà direttamente a colloqui Doha

M.O., Hamas non parteciperà direttamente a colloqui DohaRoma, 14 ago. (askanews) – Hamas ha dichiarato che non parteciperà al nuovo ciclo di colloqui per il cessate-il-fuoco a Gaza, previsto per domani a Doha in Qatar, ma i mediatori prevedono di consultarsi con il gruppo palestinese successivamente. Lo scrive oggi l’agenzia di stampa Reuters, citata da The Times of Israel.


“Partecipare a nuovi negoziati permette all’occupazione di imporre nuove condizioni e di usare il labirinto delle trattative per compiere ulteriori massacri”, ha dichiarato a Reuters Sami Abu Zuhri, un alto funzionario di Hamas. “Hamas è impegnata nella proposta che le è stata presentata il 2 luglio, basata sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite e sul discorso di Biden, e il movimento è pronto a iniziare immediatamente le discussioni su un meccanismo per attuarla”, ha detto Abu Zuhri.


L’assenza, tuttavia, non eslcude che possano esservi delle ricadute dei coloqui, visto che il gruppo palestinese mantiene aperta la comunicazione attraverso Egitto e Qatar.

Zelensky: a Kursk allarghiamo l’area delle operazioni attive

Zelensky: a Kursk allarghiamo l’area delle operazioni attiveRoma, 14 ago. (askanews) – Centinaia di soldati russi si sono già arresi nella regione di Kursk, dove l’esercito ucraino continua ad avanzare. Lo ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che i militari catturati sono trattati con umanità.


“Stiamo allargando l’area delle operazioni attive”, ha spiegato Zelensky, “Centinaia di militari russi si sono già arresi, e tutti sono trattati umanamente: non hanno subito un trattamento simile nemmeno nel loro esercito russo”.