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Dario Signorini: in Argentina la più grande comunità italiana all’estero

Dario Signorini: in Argentina la più grande comunità italiana all’esteroRoma, 15 gen. (askanews) – (di Pierluigi Allotti) Dario Signorini, avvocato, nato in Argentina e discendente di italiani provenienti dalla Lombardia, è dal 2015 presidente del Comites di Buenos Aires. Rieletto nel 2021 per un secondo mandato consecutivo, il suo lavoro in seno al Comites è iniziato nel 1997, quando vi entrò come membro cooptato. I Comites – Comitati per gli italiani all’estero – sono organi rappresentativi elettivi che si possono costituire per legge nelle circoscrizioni consolari con oltre 3 mila italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero). Askanews ha incontrato Signorini.


La comunità italiana in Argentina è certamente una delle più grandi e importanti. Quanti sono i nostri connazionali residenti in Argentina (cittadini italiani e argentini di origine italiana) e che peso hanno nella vita politica ed economica del Paese. ‘Il numero dei connazionali italiani in Argentina è di circa un milione e 300 mila, di cui poco più di 400 mila risiedono nella Circoscrizione Consolare Buenos Aires. Nel 2024, solo in questa giurisdizione sono stati effettuati circa 16 mila nuovi riconoscimenti di cittadinanza italiana. Questi dati confermano che, dopo l’Italia, l’Argentina è il paese con il maggior numero di cittadini italiani residenti. Inoltre, si stima che circa 25 milioni di argentini siano di origine italiana, il che rappresenta quasi la metà della popolazione nazionale. L’influenza della comunità italiana nella vita politica ed economica dell’Argentina è stata significativa nel corso della storia e continua ad essere rilevante oggi. Gli italiani hanno sviluppato diverse industrie e commerci, nonché lavori nel settore agricolo e dell’allevamento. Sarebbe impossibile elencare il numero di imprese, imprenditori e piccole e medie imprese (PMI) che sono nate e prosperate nel paese per mano di qualche famiglia italiana. È importante ricordare che, nella gesta rivoluzionaria del 1810, Don Manuel Belgrano, di origine genovese, fece parte della Prima Giunta di Governo. Belgrano, avvocato e padre della patria argentino, ha creato la bandiera nazionale, combattuto in diverse battaglie, fondato scuole, liberato schiavi e promosso l’uguaglianza dei diritti per le donne. Altri membri della Prima Giunta di Governo con ascendenza italiana e fondatori della Nazione Argentina, furono Manuel Alberti e Juan José Castelli. Inoltre, nel corso della storia, l’Argentina ha avuto diversi presidenti di origine italiana, come Arturo Illia (origine lombarda), Arturo Frondizi (origine umbra), Mauricio Macri (di origine calabrese) e l’attuale presidente Javier Milei, che ha recentemente ottenuto il riconoscimento della sua cittadinanza italiana. Un altro fatto storico importante, che non può essere ignorato, è che il generale Juan Domingo Perón fece la sua formazione in Italia e ha finito per fare discorsi politici, soprattutto nelle sue 1°e 2° presidenze in Argentina, interamente in lingua italiana. Cioè, che, nel corso della storia, abbiamo avuto rappresentanti prominenti nella politica, la scienza, l’istruzione, e varie professioni relative all’attività umanitaria. Possiamo affermare che l’italiano in Argentina, lungo le varie ondate migratorie, ha contribuito alla formazione di un DNA i cui valori fondamentali sono la fede, la famiglia, il lavoro e la passione’.


Quali sono le attività del Comites? ‘Istituito nel 1985, il Comites degli Italiani all’estero costituisce l’organo rappresentativo della comunità italiana che risiede fuori dal paese. Il Comites promuove iniziative su questioni relative alla vita sociale, culturale, sanitaria, educativa, professionale, ricreativa e sportiva della comunità italiana residente in ogni circoscrizione. Inoltre, il Comites collabora con le autorità consolari nella tutela dei diritti e degli interessi dei connazionali residenti all’estero, nel rispetto delle norme stabilite dalle autorità locali, delle leggi del diritto internazionale e della legislazione comunitaria. In questo senso possiamo elencare diverse attività promosse da questo Comites di Buenos Aires in quest’ultimo anno 2024. Abbiamo editato diversi libri, tra cui uno in omaggio al Dott. René Favaloro prestigioso cardiochirurgo (creatore del by-pass), la cui famiglia era di origine siciliana, un altro in omaggio al Dott. Manuel Belgrano, libri che hanno a che fare con storie di migranti. Un’altra pubblicazione importante che abbiamo fatto nel 2024 è il libro ‘L’Hotel degli invisibili’, che in formato di comic racconta la storia di un piccolo ragazzo che ha dovuto emigrare in Argentina con la sua famiglia a seguito della guerra. Questo libro ha nel suo prologo un messaggio scritto dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani. Per quanto riguarda l’aspetto formativo ed educativo, portiamo avanti la Diplomatura ‘Studio e gestione delle istituzioni italiane in Argentina’, impartita presso il Centro Italo Argentino di Alti Studi (CIAAE) dell’Università di Buenos Aires (UBA), che ha come obiettivo quello di formare giovani come futuri dirigenti delle Associazioni Italiane in Argentina. Sempre nel 2024 abbiamo creato la Cattedra Italia all’interno della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Belgrano (UB), con l’obiettivo di diffondere e generare spazi di scambio sulla cultura, politica e attualità dell’Italia e sui suoi legami con l’Argentina. In questa Cattedra abbiamo ricevuto quest’anno come espositori, per esempio, a figure di rilievo come il Dott. Raffaele Marchetti Vice Decano dell’Università LUISS Guido Carli e al Console Reggente d’Italia a Buenos Aires Dott. Antonio Puggioni che ha tenuto una conferenza sulla carriera diplomatica italiana. Il Comites di Buenos Aires dispone anche di una radio in streaming per la diffusione di attività, cultura e musica italiane. Abbiamo un’attività culturale molto attiva, che comprende mostre d’arte come quelle che organizziamo nell’ambito della Facoltà di Giurisprudenza dell’UBA, con più di 90 artisti partecipanti e 180 opere e un’altra nella UB, Un po’ più ristretta, con 35 artisti partecipanti e oltre 50 opere esposte. Inoltre, nella nostra sede, offriamo uno spazio dove vengono periodicamente effettuate presentazioni di libri di importanti autori italiani contemporanei, per avvicinarli ai connazionali residenti in Argentina. Partecipiamo ogni anno a festival organizzati localmente, come ‘Buenos Aires celebra l’Italia’ e il ‘Festival delle radici italiane’, con un afflusso di circa 18 mila persone. Nell’aprile del 2024 insieme al Consolato Generale abbiamo organizzato la seconda ‘Maratana’, un’attività sportiva e ricreativa che in questa occasione ha riunito più di 4 mila corridori e le loro famiglie, che si sono avvicinati per trascorrere una giornata in comunità celebrando l’italianità. In ambito sanitario, è mantenuta una convenzione di assistenza con l’Ospedale Italiano di Buenos Aires, uno dei più prestigiosi del Sud America, per offrire servizi ai concittadini italiani. Finalmente, quest’anno, è stato creato il Museo dell’Immigrazione Italiana in Argentina, attualmente in costruzione vicino alla statua di Cristoforo Colombo sul Molo Puerto Argentino. Questo museo sarà multimediale, interattivo e multisensoriale, ispirato al Museo dell’Emigrazione di Genova’.


Come viene vissuto, dagli italiani d’Argentina, il legame con la madrepatria. C’è interesse verso quello che avviene in Italia? E come è cambiato questo rapporto, rispetto al passato, dopo l’avvento di Internet e soprattutto dei social media. Si sono accorciate le distanze? ‘Il legame è sempre attivo e permanente e nell’ultimo anno più stretto ancora al punto che coinvolge autorità della Repubblica italiana in visita ufficiale in Argentina e generando importanti accordi di scambio. Gli italiani e i discendenti italoamericani in Argentina seguono attentamente le notizie e le novità politiche e culturali della loro terra d’origine. Nel 2024, abbiamo ricevuto la visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il Ministro degli Affari Esteri Tajani, e diversi funzionari della Farnesina, come il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero, Luigi Maria Vignali. Siamo stati visitati anche nel febbraio 2024 dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Nel mese di marzo abbiamo ricevuto nel porto di Buenos Aires la Fregata Scuola Amerigo Vespucci, dopo 70 anni di non toccare queste acque. Durante il suo soggiorno a Buenos Aires, la nave ha organizzato diverse attività, tra cui: Visite all’interno della nave, Mostre fotografiche, Proiezioni di cinema italiano, Concerti di artisti italiani. Contemporaneamente abbiamo organizzato molteplici eventi aperti a tutti i pubblici che hanno avuto la partecipazione di alunni delle scuole paritarie della Circoscrizione di Buenos Aires. (Cinque scuole paritarie e più di una decina di scuole con lingua e cultura italiana curriculari). Il legame, come detto, è permanente e le parole della premier Giorgia Meloni al Teatro Coliseo di Buenos Aires (l’unico teatro di proprietà dello Stato italiano fuori dall’Italia) lo esprimono chiaramente: ‘In questo teatro… è uno dei simboli del legame tra Italia e Argentina, perché l’Italia e l’Argentina sono due nazioni sorelle, sono nazioni sorelle di una fratellanza che è cominciata ancora prima che l’Italia e l’Argentina guadagnassero la loro indipendenza, una fratellanza che è stata costruita dall’amore, dalla dedizione, dal sacrificio di quegli italiani che nonostante fossero lontani da casa non hanno mai dimenticato le loro origini e hanno continuato a tramandare quella tradizione di generazione in generazione. Così l’Italia per quei milioni di persone che discendono dagli italiani, anche per quelle che in Italia magari non sono mai state continua a essere per usare la definizione di un eroe del nostro risorgimento la patria del cuore la casa. La casa è quel posto che i tuoi piedi possono lasciare ma il tuo cuore non lascia mai. Quel legame è la base di quello che oggi ancora può essere un rapporto molto forte tra Italia e Argentina, deve essere un rapporto molto più forte tra Italia e Argentina…’ ‘…perché voi avete sempre fatto la vostra parte, la politica forse non l’ha fatto sempre. Sono qui per colmare quella assenza, per riannodare, per rafforzare i fili di questo rapporto.’ Questo dimostra che dalle autorità c’è un particolare interesse per quello che succede in Argentina e nella cultura italiana. Ma oltre a questo ci sono i legami familiari, che ora, grazie alla tecnologia mantengono la relazione diretta online e anche i molteplici accordi di scambio a livello universitario che attualmente permettono di ottenere la doppia laurea per esempio presso l’UBA e l’UB. Abbiamo anche una sede dell’Università di Bologna a Buenos Aires che fornisce ai giovani strumenti moderni per collegare i due paesi. Crediamo che l’integrazione sia permanente e ci permette di prevedere che in futuro questi legami saranno ancora più intensi’.


Perché è importante far conoscere le collettività italiane all’estero, un mondo forse misconosciuto in Italia. E che apporto possono dare gli italiani all’estero al sistema Paese. ‘Come ha sottolineato la premier Meloni nella sua ultima visita in Argentina, ogni italiano che si trova fuori dalla sua patria agisce da vero ambasciatore, facilitando lo sviluppo di legami commerciali, culturali e di ogni genere, rafforzando così il Sistema Paese. Ha detto la premier: ‘Voglio dirvi che l’Italia ci sarà sempre perché è importante per voi ma perché è importante per lei. I nostri italiani, i figli d’italiani sparsi nel mondo sono la più straordinaria rete diplomatica che noi abbiamo mai avuto e dobbiamo saper fare per loro quello che loro hanno saputo fare per noi. Questa è una promessa che vi faccio per oggi e per il futuro. Viva l’Italia, viva l’Argentina, viva il nostro legame’.’

Nato, Bauer: profondamente preoccupati da ruolo internazionale Cina

Nato, Bauer: profondamente preoccupati da ruolo internazionale CinaMilano, 15 gen. (askanews) – “Il sostegno all’Ucraina è un tema chiave” dell’agenda Nato e Kiev “ha bisogno e merita il nostro intero supporto”, ma c’è anche “il ruolo che la Cina svolge nella sicurezza internazionale” a preoccupare “profondamente” l’Alleanza Atlantica. Lo ha detto l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato Militare della Nato, nell’importante riunione di oggi a Bruxelles, che si colloca in calendario alla fine del suo mandato. “La realtà è che il Cremlino non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi strategici, mentre 700.000 russi sono stati uccisi e feriti e l’intera popolazione russa soffre sotto il peso dello sforzo bellico” ha aggiunto, tirando di fatto le fila del conflitto che si è pienamente incastonato nel mandato di Bauer alla massima autorità militare. “Oggi è il 1.057esimo giorno di quella che la Russia pensava sarebbe stata una guerra di tre giorni, e il mese prossimo vedremo il traguardo dei tre anni. Nel suo discorso di Capodanno, il presidente Putin ha dichiarato che il suo unico rammarico era che la Russia non avesse invaso l’Ucraina prima. E ha dichiarato il 2025 come l’anno del difensore della madrepatria” ma “la sovranità non è un termine astratto. È la differenza tra decidere il proprio destino o vederlo decretato a Mosca” ha dichiarato il presidente del Comitato Militare della Nato, che passerà il testimone all’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.


Ma non è solo la Russia considerata una minaccia. “La guerra della Russia contro l’Ucraina ha ripercussioni globali e la NATO è anche profondamente preoccupata per il ruolo che la Cina svolge nella sicurezza internazionale. Non c’è alcuna trasparenza sul suo rafforzamento militare, comprese le sue forze nucleari. La Cina continua a mostrare un comportamento sempre più aggressivo nei confronti dei suoi vicini ed è un facilitatore cruciale dello sforzo bellico della Russia. La migliore risposta a tutto questo è stare insieme più fermi che mai, essere più vicini che mai e più uniti che mai. Ed è esattamente ciò che la NATO e i partner della NATO stanno facendo”, ha detto Bauer. Secondo l’ammiraglio “dobbiamo mostrare al mondo che la democrazia può vincere e vincerà e che vale la pena lottare per la democrazia”. “Ecco perché la NATO e i suoi partner – ha aggiunto – in tutto il mondo hanno rafforzato i legami. Sono immensamente felice che avremo 27 rappresentati (di Paesi partner, ndr) durante i nostri incontri qui, oggi e domani, e che potremo discutere al massimo livello militare su come affrontare al meglio l’instabilità pervasiva in tutto il mondo e su come possiamo migliorare la nostra cooperazione militare, la standardizzazione e l’interoperabilità” ha aggiunto.


La massima autorità militare della NATO, il Comitato militare, si riunisce di persona oggi 15 e domani 16 gennaio 2025 a Bruxelles. I capi di stato maggiore della difesa alleati incontrano oltre 20 dei loro omologhi delle nazioni partner della NATO. Presente anche il segretario generale della Nato Mark Rutte. L’incontro è presieduto dall’ammiraglio Bauer, presidente del Comitato militare e supportato dal generale Christopher Cavoli, comandante supremo alleato in Europa (SACEUR), e dall’ammiraglio Pierre Vandier, comandante supremo alleato per la trasformazione (SACT).


In base a quanto annunciato, per Bauer gennaio è anche il mese dell’avvicendamento con l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone quale successore dell’attuale ‘Chairman’ del Comitato Militare dell’Alleanza Atlantica.

Nato, Rutte: “benvenuto all’ammiraglio Cavo Dragone”

Nato, Rutte: “benvenuto all’ammiraglio Cavo Dragone”Milano, 15 gen. (askanews) – “Sono molto onorato di essere qui con voi oggi e di rivolgermi a voi, leader militari di tutti i nostri paesi NATO riuniti in questa sala, e sono emozionato di iniziare questo importante dialogo con voi per ora, ancora sotto la guida molto capace di Rob (Bauer, ndr), e presto con l’ammiraglio (Giuseppe) Cavo Dragone come nuovo presidente del Comitato militare (della Nato). Quindi grazie, Rob, per il tuo instancabile servizio, e benvenuto all’ammiraglio Cavo Dragone”. Così il segretario generale della Nato Mark Rutte, intervenuto alla riunione della massima autorità militare della NATO, il Comitato militare, che si riunisce di persona oggi 15 e domani 16 gennaio 2025 a Bruxelles.


In base a quanto annunciato, per Bauer gennaio è il mese dell’avvicendamento con l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone quale successore dell’attuale ‘Chairman’ del Comitato Militare dell’Alleanza Atlantica. Nei suoi saluti Bauer – che ha parlato prima di Rutte – ha menzionato anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, generale dell’Esercito Italiano Luciano Portolano.


Oggi e domani i capi di stato maggiore della difesa alleati incontrano oltre 20 dei loro omologhi delle nazioni partner della NATO. L’incontro è presieduto dall’ammiraglio Bauer, presidente del Comitato militare e supportato dal generale Christopher Cavoli, comandante supremo alleato in Europa (SACEUR), e dall’ammiraglio Pierre Vandier, comandante supremo alleato per la trasformazione (SACT).

Usa, Los Angeles senza tregua: venti caldi con raffiche di 110 chilometri orari alimentano le fiamme

Usa, Los Angeles senza tregua: venti caldi con raffiche di 110 chilometri orari alimentano le fiammeRoma, 15 gen. (askanews) – Los Angeles non conosce tregua: venti caldi e potenti continuano a soffiare e ad alimentare le fiamme che da una settimana stanno minacciando la seconda città degli Stati Uniti, provocando ampie devastazioni. Le autorità hanno aggiornato il bilancio degli incendi, che ora ammonta ad almeno 25 morti. E questa mattina i servizi meteorologici statunitensi (NWS) hanno lanciato un nuovo allarme su raffiche di vento che potrebbero raggiungere i 110 km/h tra le 3 del mattino e le 3 del pomeriggio, ora locale.


Alcune parti della contea di Los Angeles e la vicina Ventura sono state dichiarate “situazione particolarmente pericolosa”. Livelli di umidità molto bassi e vegetazione molto secca potrebbero portare a una “propagazione ultrarapida degli incendi” in alcune aree, hanno avvertito i meteorologi, che hanno messo in allerta anche gran parte della California meridionale. I danni sono già molto ingenti: più di 12.000 case, edifici e veicoli sono stati distrutti o danneggiati e interi quartieri sono stati rasi al suolo. Circa 88.000 persone risultano ancora disperse e almeno 25 sono morte: il bilancio resta comunque tristemente provvisorio. I due incendi principali hanno bruciato 22.000 acri nel ricco quartiere di Pacific Palisades e più di 13.000 acri nella città di Altadena, appena a nord di Los Angeles. Ieri le autorità federali hanno avviato un’indagine sulle cause, avvisando però che ci vorrà del tempo per stabilirle con esattezza.


Da giorni squadre cinofile cercano vittime tra le rovine. Lunedì sono state ispezionate 1.800 abitazioni, secondo lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna. “La buona notizia è che non abbiamo trovato cadaveri”, ha detto. Questi incendi, tra i peggiori nella storia della California, potrebbero essere i più costosi di sempre: al momento avrebbero provocato danni per una cifra compresa tra i 250 e i 275 miliardi di dollari, secondo le stime preliminari della società privata AccuWeather.

Sudcorea, arrestato e messso sotto interrogatorio il presidente Yoon Suk Yeol

Sudcorea, arrestato e messso sotto interrogatorio il presidente Yoon Suk YeolRoma, 15 gen. (askanews) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol è stato arrestato per essere interrogato, secondo l’agenzia anticorruzione del paese, nell’ultimo capitolo di una saga politica lunga settimane iniziata con il decreto di legge marziale shock che il capo dello Stato ha provato a imporre, senza esito, il mese scorso.


Yoon ha lasciato il suo complesso residenziale con gli investigatori in un corteo di auto nella mattinata locale ed è stato preso in custodia per essere interrogato. Il presidente è stato assediato nella sua residenza fortificata per settimane, circondato dal suo team del servizio di sicurezza presidenziale, ed ha evitato l’arresto per giorni, affrontando diverse indagini e un processo di impeachment. Il Corruption Investigation Office (CIO), che sta lavorando con la polizia e il ministero della difesa per indagare su Yoon, ha tentato per la prima volta di arrestarlo all’inizio di questo mese, ma non ci è riuscito dopo una resa dei conti durata ore in cui soldati e membri della sicurezza presidenziale hanno impedito a circa 80 poliziotti e investigatori di avvicinarsi al complesso presidenziale. Dopo il suo arresto, Yoon ha rilasciato un videomessaggio preregistrato in cui ha nuovamente liquidato le indagini su di lui come “illegali” e ha affermato che “in questo paese lo stato di diritto è completamente crollato”.


“Come presidente che deve proteggere la costituzione e il sistema legale della Repubblica di Corea, rispondere a queste procedure illegali e invalide non è un riconoscimento delle stesse, ma riflette la speranza di prevenire uno sgradevole spargimento di sangue”, ha affermato. Il mandato consente agli investigatori di trattenere Yoon fino a 48 ore. Il CIO dovrà richiedere un mandato di arresto entro tale periodo per trattenerlo ulteriormente.


Gruppi di sostenitori e oppositori, arrivati in autobus, si sono radunati nelle strade attorno al complesso di Yoon, nonostante le temperature sotto lo zero. Alcuni dimostranti hanno urlato in coro “dimissioni”, “il tuo tempo è scaduto” e “assumiamoci la responsabilità”, mentre i sostenitori del presidente hanno risposto con “impeachment non valido”, “liberate la ROK, evviva!” e “abbiamo vinto!”.

Tajani: momento storico per la pace in Medio Oriente

Tajani: momento storico per la pace in Medio OrienteRoma, 14 gen. (askanews) – E’ “un momento storico per la pace in Medio Oriente” e “mi auguro che si possa essere vicini a un cessate il fuoco a Gaza dopo quello in Libano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una conferenza stampa a Roma con il suo omologo israeliano.


Il “cessate il fuoco una notizia importantissima”, ha detto Tajani, augurandosi che questo possa portare la pace in Medio Oriente. Il ministro ha annunciato anche nei prossimi giorni sarà di nuovo in Israele e Palestina. E ha ricordato l’impegno dell’Italia attraverso “Food for Gaza”, che ha portato “decine e decine di tonnellate di viveri”.

Gb, Kate Middleton: sto meglio, il cancro è in remissione

Gb, Kate Middleton: sto meglio, il cancro è in remissioneRoma, 14 gen. (askanews) – La principessa del Galles Kate Middleton ha rivelato di star meglio e che il cancro che l’ha colpita è in remissione. In un messaggio pubblicato sui social media, la principessa ha parlato del suo “sollievo” e ha detto di essere rimasta “concentrata sulla guarigione”.


“Come chiunque abbia ricevuto una diagnosi di cancro saprà, ci vuole tempo per adattarsi a una nuova normalità. Tuttavia, non vedo l’ora di vivere un anno appagante”, ha scritto la principessa nel post, che ha firmato con “C”. In precedenza, durante una visita al Royal Marsden Hospital nella zona ovest di Londra, Kate Middleton ha ringraziato lo staff È la prima volta che viene confermato che la principessa è in remissione dal cancro. La principessa ha annunciato la sua diagnosi lo scorso marzo prima di rivelare a settembre di aver completato la chemioterapia. Il Cancer Research UK ha spiegato alla Bbc che la parola “remissione” significa che dopo il trattamento non c’è traccia del cancro. L’ente ricorda che alcuni tumori possono tornare, quindi i dottori tendono a usare la parola remissione e non “guarigione”.


Nel suo messaggio sui social media, Catherine ha ringraziato il Royal Marsden Hospital per le sue cure “eccezionali” e per essersi presa cura di lei “così bene”. Ha aggiunto: “I miei più sentiti ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno camminato silenziosamente accanto a William e me mentre affrontavamo tutto questo. Non avremmo potuto chiedere di più”. Dalla fine del trattamento la principessa è gradualmente tornata a partecipare a eventi pubblici, tra cui la domenica della Rimembranza e il concerto di canti natalizi all’Abbazia di Westminster, che sono stati visti come segnali positivi della sua guarigione.

Gb, Kate Middleton: sto meglio, cancro in remissione

Gb, Kate Middleton: sto meglio, cancro in remissioneRoma, 14 gen. (askanews) – La principessa del Galles Kate Middleton ha rivelato di star meglio e che il cancro che l’ha colpita è in remissione.


In un messaggio pubblicato sui social media, la principessa ha parlato del suo “sollievo” e ha detto di essere rimasta “concentrata sulla guarigione”. “Come chiunque abbia ricevuto una diagnosi di cancro saprà, ci vuole tempo per adattarsi a una nuova normalità. Tuttavia, non vedo l’ora di vivere un anno appagante”, ha scritto la principessa nel post, che ha firmato con “C”.


In precedenza, durante una visita al Royal Marsden Hospital nella zona ovest di Londra, Kate Middleton ha ringraziato lo staff È la prima volta che viene confermato che la principessa è in remissione dal cancro.


La principessa ha annunciato la sua diagnosi lo scorso marzo prima di rivelare a settembre di aver completato la chemioterapia. Il Cancer Research UK ha spiegato alla Bbc che la parola “remissione” significa che dopo il trattamento non c’è traccia del cancro.


L’ente di beneficenza afferma che alcuni tumori possono tornare, quindi i dottori tendono a usare la parola remissione e non “guarigione”. Nel suo messaggio sui social media, Catherine ha ringraziato il Royal Marsden Hospital per le sue cure “eccezionali” e per essersi presa cura di lei “così bene”. Ha aggiunto: “I miei più sentiti ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno camminato silenziosamente accanto a William e me mentre affrontavamo tutto questo. Non avremmo potuto chiedere di più”. Dalla fine del trattamento la principessa è gradualmente tornata a partecipare a eventi pubblici, tra cui la domenica della Rimembranza e il concerto di canti natalizi all’Abbazia di Westminster, che sono stati visti come segnali positivi della sua guarigione.

Usa, l’annuncio di Trump: creerò un’agenzia delle entrate per riscuotere i dazi sui beni esteri

Usa, l’annuncio di Trump: creerò un’agenzia delle entrate per riscuotere i dazi sui beni esteriNew York, 14 gen. (askanews) – Il presidente eletto Trump ha annunciato martedì la creazione di una nuova agenzia per le entrate, l’External Revenue Service, che si occuperà di riscuotere i dazi e altre entrate che provengono dalle tassazioni imposte ai paesi stranieri.


“Per troppo tempo, abbiamo fatto affidamento sulla tassazione del nostro grande popolo tramite l’Internal Revenue Service (IRS – Agenzia delle entrate). Attraverso accordi commerciali morbidi e pateticamente deboli, l’economia americana ha portato crescita e prosperità al mondo, mentre tassava noi stessi”, ha scritto Trump su Truth Social. Il presidente eletto ha poi aggiunto: “È tempo che ciò cambi. Oggi annuncio che creerò l’EXTERNAL REVENUE SERVICE per riscuotere i nostri dazi, le tasse sui beni esteri e tutte le entrate che provengono da fonti straniere”.


Trump ha annunciato che la nuova agenzia sarà inaugurata tramite un ordine esecutivo nel suo primo giorno in carica, cioè lunedì. “Cominceremo a far pagare a chi ci guadagna con il commercio, e loro inizieranno a pagare, FINALMENTE, la loro giusta quota. Il 20 gennaio 2025 sarà la data di nascita dell’External Revenue Service. RENDIAMO L’AMERICA DI NUOVO GRANDE!” ha aggiunto il presidente eletto sul post di Truth Social.

Incendi a Los Angeles, allerta per 13 milioni di persone. Il governatore della California attacca Trump

Incendi a Los Angeles, allerta per 13 milioni di persone. Il governatore della California attacca TrumpNew York, 14 gen. (askanews) – Raffiche di vento che superano i 110 chilometri orari stanno sferzando questa mattina anche la California meridionale, creando le condizioni per nuovi incendi. Le fosche previsioni del National Weather Service, il servizio meteo nazionale, spiegano che proprio i venti ostacoleranno i voli dei canadair e il lavoro di contenimento dei fuochi messo in atto dai pompieri.


La contea di Los Angeles continua a bruciare e durante la notte ulteriori ordini di evacuazione sono stati emessi nella contea di Ventura, a nord-ovest della città, mentre un incendio vicino alla città di Oxnard, martedì mattina continua ad essere allo 0% di contenimento. Circa 13 milioni di persone sono sotto allerta incendio, mentre i vigili del fuoco hanno trascorso il lunedì a creare linee di contenimento attorno agli incendi di Palisades ed Eaton. Decine di camion di pompieri e dell’acqua sono stati posizionati nel quartiere Riviera, per timore che i venti violenti possano spingere l’incendio di Palisades verso Brentwood e Bel-Air, dove risiedono tanti vip del mondo del cinema e della musica.Lunedì il presidente Biden ha dichiarato di aver attivato 500 Marines statunitensi per essere pronti ad aiutare con le operazioni di ricerca e soccorso e con la distribuzione di cibo e acqua. “Voglio essere chiaro. Non aspettiamo che quegli incendi siano finiti per iniziare ad aiutare le vittime”, ha dichiarato il presidente durante un briefing nello Studio Ovale, annunciando che le persone colpite dagli incendi riceveranno un pagamento una tantum di 770 dollari in modo che possano acquistare articoli di prima necessità come acqua, latte in polvere e farmaci.


Intanto il Wall Street Journal ha fatto trapelare che lo speaker della Camera Michael Johnson vorrebbe legare l’approvazione degli aiuti a Los Angeles all’impegno dei democratici di approvare l’innalzamento del tetto del debito che permetterebbe al presidente eletto Donald Trump di tagliare le tasse, senza tagliare la spesa pubblica: decisione che lo renderebbe impopolare.Mentre si comincia la conta dei danni, che segnala oltre 16.500 strutture distrutte AccuWeather prevede che le perdite economiche totali derivanti dal disastro varieranno tra i 135 e i 150 miliardi di dollari, a cui va aggiunto un aumento dei costi assicurativi per i proprietari della case ancora in piedi.


Intanto alcune vittime dell’incendio di Eaton, che ha provocato 16 morti, hanno fatto causa alla Southern California Edison, la compagnia elettrica locale accusata di aver innescato l’incendio a causa dei suoi pali elettrici insicuri. Lunedì sera, la società ha interrotto l’alimentazione elettrica di 60.000 clienti proprio per evitare rischi. Anche il Dipartimento di acqua ed energia di Los Angeles, la più grande utility municipale della nazione, ha avvertito che potrebbe interrompere l’alimentazione elettrica nelle aree ad alto rischio di incendi come misura di sicurezza.Per contrastare la disinformazione e le teorie della cospirazione, sia contro le compagnie elettriche che le amministrazioni locali, il governatore della California, Gavin Newsom, esponente dei democratici, ha lanciato il sito californiafirefacts.com. Secondo Newsom, Fox News, Donald Trump e X (ex-Twitter) diffondono notizie false, come l’accusa che avrebbe tagliato 100 milioni di dollari dal budget antincendi: una “bugia ridicola” per il governatore. Il sito chiarisce che, dal 2019, il numero di vigili del fuoco CalFIRE è quasi raddoppiato e il budget è passato da 2 a 3,8 miliardi di dollari. Dal canto suo il presidente eletto Donald Trump sta pianificando di visitare Los Angeles già dalla prossima settimana per vedere di persona i danni provocati dagli incendi e valutare le necessità per il soccorso e la ricostruzione. A dichiararlo è il Wall Street Journal che ha sentito persone vicine al presidente.


Mentre Los Angeles lotta contro gli incendi che hanno causato la morte di 24 persone e lo sfollamento di migliaia di persone, Hollywood si interroga su come gestire l’incombente stagione dei premi. L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha già posticipato per la seconda volta l’annuncio delle nomination agli Oscar al 23 gennaio. Posticipata al 17 gennaio la data di votazione finale, poiché alcuni membri dell’Academy hanno perso la casa e molti non hanno elettricità o un computer per votare. Inoltre lo stesso Dolby Theatre, sede degli Oscar, è stato temporaneamente sottoposto a ordini di evacuazione. Alcuni attori hanno proposto di utilizzare la cerimonia di premiazione, per ora prevista il 2 marzo, per lanciare una raccolta fondi.I membri della Recording Academy hanno invece confermato per il 2 febbraio la 67ma edizione dei Grammy, come già previsto. La scorsa settimana i membri dell’associazione che premia i migliori artisti in campo musicale hanno lanciato una raccolta fondi che ha già raggiunto 2 milioni di dollari, distribuiti immediatamente per aiuti d’emergenza. La cantante Beyonce, attraverso la sua fondazione ha già destinato 2,5 milioni di dollari per le vittime dell’incendio di Eaton.