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Canada, Trudeau ha annunciato le sue dimissioni dopo 9 anni da premier

Canada, Trudeau ha annunciato le sue dimissioni dopo 9 anni da premierRoma, 7 gen. (askanews) – Sotto una crescente pressione del suo stesso partito, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato che si dimetterà e porrà fine al suo periodo di oltre nove anni da leader del governo canadese. Trudeau ha detto che rimarrà in carica fino a quando il suo partito liberale non potrà scegliere un nuovo leader e che il parlamento sarà prorogato fino al 24 marzo.


“Questo paese merita una vera scelta alle prossime elezioni e mi è diventato chiaro che se devo combattere battaglie interne, non posso essere la scelta migliore in quelle elezioni”, ha detto durante una conferenza stampa tenutasi ieri. L’impopolarità personale di Trudeau tra i canadesi era diventata un ostacolo crescente per le fortune del suo partito in vista delle elezioni federali di quest’anno. Trudeau ha spiegato di avere “un rimpianto”: non essere riuscito a riformare il processo elettorale del Canada, prima delle elezioni generali previste per questo autunno. “Se ho un rimpianto, in particolare mentre ci avviciniamo a queste elezioni”, ha detto, “è che avrei voluto che fossimo stati in grado di cambiare il modo in cui eleggiamo i nostri governi in questo Paese, in modo che le persone potessero semplicemente scegliere una seconda scelta o una terza scelta sulla stessa scheda”.


“Ieri sera, a cena, ho raccontato ai miei figli la decisione che sto condividendo con voi oggi”, ha detto Trudeau durante la conferenza stampa a Ottawa. “Ho intenzione di dimettermi da leader del partito, da primo ministro, dopo che il partito avrà selezionato il suo prossimo leader attraverso un solido processo competitivo a livello nazionale”, ha spiegato. Il presidente del Partito Liberale, Sachit Mehra, ha dichiarato che questa settimana si terrà una riunione del consiglio direttivo del partito per avviare il processo di selezione di un nuovo leader. In un comunicato ha aggiunto: “I liberali di tutto il paese sono immensamente grati a Justin Trudeau per oltre un decennio di leadership nel nostro partito e nel paese”.

Austria, il leader del partito di estrema destra incaricato di formare governo

Austria, il leader del partito di estrema destra incaricato di formare governoRoma, 7 gen. (askanews) – Il presidente austriaco ha incaricato il partito anti-immigrazione e pro-Cremlino della libertà (FPÖ) di tenere colloqui per formare una coalizione di governo, aprendo potenzialmente la strada all’estrema destra per guidare il governo dell’Austria per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale.


Dopo aver incontrato il leader dell’FPÖ, Herbert Kickl, al palazzo Hofburg di Vienna, Alexander van der Bellen ha affermato che il partito, che ha ottenuto di misura il maggior numero di voti alle elezioni generali di settembre, potrebbe iniziare i negoziati con il conservatore Partito popolare austriaco (ÖVP) per formare un’alleanza di governo. “Non ho preso questa decisione alla leggera”, ha affermato il presidente, che in base alla costituzione nomina formalmente il cancelliere. “Continuerò a garantire che i principi e le regole della nostra costituzione siano rispettati e sostenuti”.


I negoziati durati mesi dei partiti tradizionali per formare una coalizione per bloccare l’estrema destra sono falliti nel fine settimana a causa delle divergenze su come rilanciare la malata economia austriaca e gestire le finanze pubbliche.

L’Indonesia entra nei Brics: “Impegno per creare un mondo più inclusivo”

L’Indonesia entra nei Brics: “Impegno per creare un mondo più inclusivo”Roma, 7 gen. (askanews) – L’Indonesia ha “accolto con favore” oggi il suo ingresso formale nel blocco Brics, annunciato dal Brasile, che ha appena assunto la presidenza di turno di questo gruppo di economie emergenti, che comprende anche Cina, India e Russia. L’ingresso della più grande economia del Sud-Est asiatico nel blocco “dimostra il ruolo sempre più attivo dell’Indonesia nelle questioni globali e il suo impegno nel rafforzare la cooperazione multilaterale per creare un mondo più inclusivo e più equo”, ha affermato il ministero degli Esteri indonesiano in una nota.


Ieri, il ministero degli Esteri brasiliano ha sottolineato che il Paese più popoloso del Sud-Est asiatico “condivide con gli altri membri il desiderio di riforma delle istituzioni di governance globale e contribuisce positivamente alla cooperazione all’interno del Sud del mondo”. Giacarta ha affermato di considerare la sua adesione ai Brics come “un passo strategico per migliorare la collaborazione e la cooperazione con altri paesi in via di sviluppo, sulla base del principio di uguaglianza, rispetto reciproco e sviluppo sostenibile”.


La candidatura dell’Indonesia era stata approvata durante il vertice dei Brics tenutosi a Johannesburg, in Sudafrica, nel 2023.

Sisma di magnitudo 6.8 in Tibet, decine di morti

Sisma di magnitudo 6.8 in Tibet, decine di mortiRoma, 7 gen. (askanews) – Un forte terremoto nella regione himalayana del Tibet, nella Cina sud-occidentale, ha ucciso oggi almeno 53 persone e causato il crollo di “numerosi edifici”. La scossa è stata avvertita fino al vicino Nepal. Secondo l’agenzia nazionale cinese di monitoraggio dei terremoti (NECM), il sisma di magnitudo 6,8 ha colpito la cittadina scarsamente popolata di Dingri, situata vicino al confine tra Cina e Nepal, alle 9:05 locali (le 2:05 in Italia).


L’US Geological Survey (USGS) ha segnalato un terremoto di magnitudo 7,1 nella regione. I video trasmessi dalla televisione di stato cinese CCTV mostrano case bianche ad altitudini elevate con muri divelti e tetti crollati e numerose pietre sparse sul terreno. Altri filmati di CCTV mostrano vigili del fuoco con caschi e tute arancioni che si dirigono sulla scena del disastro e auto su una strada, sepolte sotto i mattoni degli edifici danneggiati. “53 persone sono morte e altre 62 sono rimaste ferite” nel terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito la contea di Dingri alle 9:05, ha riportato l’agenzia di stampa Xinhua.


“Le scosse sono state avvertite con grande intensità nella cittadina di Dingri e nei suoi dintorni e molti edifici sono crollati nei pressi dell’epicentro”, ha riferito la CCTV. Sono state segnalate “molteplici scosse di assestamento” nelle ore immediatamente successive, la più forte delle quali è stata di magnitudo 4,4.

Gaza, i colloqui su tregua e ostaggi riprenderanno domani in Qatar

Gaza, i colloqui su tregua e ostaggi riprenderanno domani in QatarRoma, 5 gen. (askanews) – I colloqui sul cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi detenuti dal movimento integralista islamico palestinese Hamas nell’enclave potrebbero riprendere in Qatar nelle prossime 24 ore. Lo ha dichiarato Dmitri Gendelman, consigliere dell’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.


“I negoziati sul rilascio degli ostaggi potrebbero riprendere in Qatar nelle prossime 24 ore”, ha detto Gendelman. I funzionari di Hamas hanno detto due giorni fa che i colloqui indiretti sulla Striscia di Gaza stavano riprendendo a Doha. Giovedì, l’ufficio di Netanyahu ha detto di aver ordinato ai servizi segreti e di sicurezza israeliani di continuare i colloqui in Qatar per risolvere la situazione nella Striscia di Gaza e garantire il rilascio degli ostaggi israeliani. Il portale di notizie israeliano Walla ha riferito che una delegazione di negoziatori si sarebbe recata a Doha venerdì per portare avanti le discussioni sugli ostaggi nella Striscia di Gaza.

Mosca dice di aver respinto una controffensiva ucraina nell’oblast di Kursk

Mosca dice di aver respinto una controffensiva ucraina nell’oblast di KurskRoma, 5 gen. (askanews) – L’esercito russo ha affermato di aver respinto una controffensiva ucraina nell’oblast di Kursk.


“Verso le 9, orario di Mosca, per fermare l’avanzata delle truppe russe nel settore di Kursk, il nemico ha lanciato una controffensiva con un gruppo d’assalto composto da due carri armati, un veicolo da demolizione e dodici veicoli blindati da combattimento accompagnati da una forza di sbarco in direzione della fattoria di Berdin”, ha scritto il ministero della Difesa russo in un comunicato diffuso oggi, assicurando che l’offensiva è stata respinta. “Nella regione di Kursk, i russi sono molto preoccupati, perché sono stati attaccati in più settori, il che li ha sorpresi”, aveva dichiarato in precedenza Andri Kovalenko, capo del servizio ucraino di lotta contro le fake news, su Telegram.

Zelensky: i nostri alleati facciano di più sul rispetto delle sanzioni alla Russia

Zelensky: i nostri alleati facciano di più sul rispetto delle sanzioni alla RussiaRoma, 5 gen. (askanews) – Gli alleati dell’Ucraina devono fare di più perchè le sanzioni imposte alla Russia siano rispettate. Lo ha sottolineato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.


L’esercito russo ha utilizzato questa settimana più di 630 droni d’attacco, circa 740 bombe aeree guidate e quasi 50 missili di diversi tipi in Ucraina. Lo ha ricordato sui social network Zelensky, stimando che questi contenessero in totale “più di 50mila componenti sottoposti a sanzioni provenienti da tutto il mondo”. “La pressione delle sanzioni sui metodi di consegna dei componenti esteri è insufficiente”, ha proseguito il presidente ucraino, esortando i suoi alleati a cooperare di più per applicarle e a fornire maggiori mezzi di difesa aerea e armi a lungo raggio all’esercito di Kiev.

Papa Francesco: Nei conflitti sia rispettato diritto umanitario

Papa Francesco: Nei conflitti sia rispettato diritto umanitarioRoma, 5 gen. (askanews) – “Continuiamo a pregare per la pace, in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Siria, Myanmar, Sudan. La comunità internazionale agisca con fermezza perchè nei conflitti sia rispettato il diritto umanitario. Basta colpire i civili, basta colpire le scuole, basta colpire gli ospedali, basta colpire i luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta. Sempre”. Lo ha detto papa Francesco, parlando ai fedeli da piazza San Pietro al termine dell’Angelus.

Corea del Sud, in migliaia in strada a Seoul pro e contro Yoon

Corea del Sud, in migliaia in strada a Seoul pro e contro YoonRoma, 5 gen. (askanews) – Migliaia di persone hanno sfidato oggi la forte nevicata che si è abbattuta su Seoul, capitale della Corea del Sud, per protestare a favore e contro l’arresto del presidente messo sotto accusa Yoon Suk Yeol, mentre la crisi politica del Paese sembrava avviarsi verso un altro scontro ad alto rischio.


Con un mandato di arresto contro Yoon per presunta insurrezione in scadenza alla mezzanotte (ora locale) di lunedì, diversi gruppi hanno tenuto manifestazioni nei pressi della sua residenza ufficiale, alcuni chiedendo il suo arresto immediato e altri protestando contro, scrive la Reuters.Yoon – ricorda la Afp – ha fatto sprofondare il paese nel caos politico il mese scorso con una maldestra dichiarazione di legge marziale e da allora si è asserragliato nella residenza presidenziale, circondato da centinaia di leali ufficiali di sicurezza che si oppongono ai tentativi di arresto.

Russia, la portavoce del ministero degli Esteri: obiettivo è smilitizzare l’Ucraina

Russia, la portavoce del ministero degli Esteri: obiettivo è smilitizzare l’UcrainaRoma, 4 gen. (askanews) – La Russia si è prefissata l’obiettivo di smilitarizzare l’Ucraina durante l’operazione militare speciale, proprio perché gli Stati Uniti hanno fatto arrivare segretamente armi a Kiev prima del 2022. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, che alle agenzie di stampa russe ha commentato le recenti dichiarazioni del segretario di stato americano Antony Blinken.


Oggi Blinken ha dichiarato in un’intervista al New York Times che gli Stati Uniti “hanno fatto arrivare tranquillamente molte armi in Ucraina” tra settembre e dicembre 2021. “La Russia ne parla da molti anni. Del fatto che gli Stati Uniti e il Regno Unito stanno inviando armi in Ucraina, delle infinite esercitazioni della Nato nel Mar Nero che violano i confini russi e del pericoloso avvicinamento di aerei militari dei Paesi occidentali con aerei civili nello spazio aereo del nostro Paese…In realtà, questo è il motivo per cui uno degli obiettivi dell’operazione militare speciale è la smilitarizzazione dell’Ucraina e la garanzia della sicurezza del nostro Paese”, ha detto Zakharova.