Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Fa volare drone vicino al Cremlino: arrestato un italiano

Fa volare drone vicino al Cremlino: arrestato un italianoRoma, 6 ago. (askanews) – Un cittadino italiano è stato arrestato a Mosca dopo aver fatto volare un drone vicino al Cremlino, ha riferito oggi l’agenzia di stampa statale Tass, citando fonti delle forze dell’ordine.


L’agenzia ha affermato che le forze dell’ordine russe hanno arrestato l’uomo, che sarebbe un assistente di volo, per aver fatto volare il drone sopra il parco Zaryadye, che si trova proprio accanto al Cremlino, nel centro di Mosca. L’italiano avrebbe precisato che non era a conoscenza del divieto di far volare i droni a Mosca e di voler solo catturare delle belle foto della capitale, ha affermato l’agenzia russa.

Il marito di Kamala Harris è atteso a Parigi per la chiusura dei Giochi

Il marito di Kamala Harris è atteso a Parigi per la chiusura dei GiochiMilano, 6 ago. (askanews) – “Il Second Gentleman Douglas Emhoff visiterà Parigi, Francia, dal 7 al 12 agosto”. Lo rende noto la Casa bianca in merito all’imminente partenza del consorte della vicepresidente Kamala Harris, impegnata anche nella corsa elettorale per i democratici.


Da notare che Sgotus (Second Gentlemen of the United States), come viene abbreviato nei comunicati ufficiali della Casa Bianca, sarebbe il primo uomo a occupare un ruolo detenuto da sempre da donne, se Harris vincesse a novembre contro Donald Trump. “A nome del Presidente Biden, il Second Gentleman guiderà la delegazione presidenziale alla cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici di Parigi 2024” si conferma. “Incontrerà anche gli atleti del Team USA e parteciperà agli eventi olimpici” si aggiunge. Oltre ai suoi impegni olimpici, il Second Gentleman coinvolgerà funzionari governativi e alti dirigenti dell’UNESCO. Convocherà una tavola rotonda per evidenziare gli sforzi globali per promuovere l’istruzione sull’Olocausto e combattere l’antisemitismo.


Il Second Gentleman terrà anche un discorso alla commemorazione annuale per le vittime dell’attacco di Rue des Rosiers del 1982. “Ulteriori dettagli sugli impegni del Second Gentleman saranno disponibili a breve” promettono da Washington DC.

Biden: pronti a supportare Israele e a difendere le nostre truppe

Biden: pronti a supportare Israele e a difendere le nostre truppeRoma, 6 ago. (askanews) – “Poco fa io e la vicepresidente siamo stati informati nella Situation Room sugli sviluppi in Medio Oriente. Abbiamo ricevuto aggiornamenti sulle minacce poste dall’Iran e dai suoi alleati, sugli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni regionali e sui preparativi per supportare Israele qualora venisse nuovamente attaccato”. E’ quanto scrive su X il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. “Abbiamo anche discusso i passi che stiamo intraprendendo per difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale nel modo e nel luogo che preferiamo”, ha aggiunto Biden.

Dal Pacifico al Baltico, in corso maxi esercitazione navale russa

Dal Pacifico al Baltico, in corso maxi esercitazione navale russaMilano, 5 ago. (askanews) – Sullo sfondo dell’aggravarsi della situazione in Medio Oriente e mentre prosegue la guerra in Ucraina, sono in corso esercitazioni navali russe che coinvolgono le flotte del Nord, del Pacifico e del Baltico e la flottiglia del Caspio, con “300 navi di superficie e imbarcazioni, sottomarini e navi di supporto, fino a 50 aerei, più di 200 unità di equipaggiamento militare e speciale, oltre 20.000 militari”. Il ministero della Difesa di Mosca ne ha dato notizia il 30 luglio – sul suo sito – precisando che si eseguiranno “oltre 300 esercizi di combattimento con l’uso pratico di armi. Inclusi: lancio di missili antiaerei, lancio di artiglieria su bersagli di addestramento marittimo e aereo, esercitazioni di combattimento sulla creazione di disturbi passivi per ritirare le forze dall’attacco di un finto ‘nemico’, nonché sull’uso di armi antisommergibili di superficie, navi e aviazione navale della Marina Militare”.


L’ultima esercitazione navale russa su larga scala risale ai tempi dell’invasione dell’Ucraina, nell’inverno del 2022. Ma cercando opzioni più significative, c’è stata l’azione sottomarina della Flotta del Nord del 2019: condotta nell’ottobre di quell’anno, secondo le dichiarazioni del Norwegian Intelligence Service rilasciate ai media norvegesi all’epoca, coinvolse 10 sottomarini, 8 dei quali a propulsione nucleare, operanti nel Mar di Norvegia ma anche oltre. E se i russi volessero dare un segnale alla NATO, quello probabilmente sarebbe lo stile. Lo scopo principale – a detta di Mosca – nel caso odierno sarebbe “verificare l’operato degli organi militari di comando e controllo della Marina a tutti i livelli, nonché la prontezza degli equipaggi delle navi, delle unità dell’aviazione navale e delle truppe costiere della Marina russa a svolgere le loro attività e i compiti previsti”. Una frase che può voler dire poco o molto. I numeri forniti dal ministero russo, per quanto possano essere creativi, indicherebbero che la maggior parte degli scafi disponibili probabilmente partecipano all’esercitazione.


Il primo dicembre dello scorso anno, l’allora ministro della Difesa russo in carica, Sergei Shoigu, annunciò che la principale esercitazione strategica russa per l’anno successivo si sarebbe chiamata “Okean-2024”. E dato che le forze di terra sono impegnate nella guerra in Ucraina, mentre la Marina è in gran parte non toccata dalla guerra, si offre un’opportunità per un’esibizione di forza. Oltre a una ovvia deviazione dalla serie di esercitazioni su larga scala incentrate sulla terraferma, pre-invasione: “Zapad” (occidente), “Vostok” (oriente), “Tsentr” (centro) e “Kavkaz”. Le esercitazioni “Okean” (oceano) non nascono ora: hanno una lunga tradizione, che contribuisce a stabilire le aspettative su ciò che si potrebbe vedere. La più famosa è forse Okean-70, che ha mostrato davvero cosa era diventata la Marina sovietica dell’ammiraglio Sergej Gorshkov e dove stava andando, in un’esercitazione mondiale. Erano gli anni 70.


Ora, in questa estate partiolarmente torrida, a cinquant’anni di distanza da Okean-70, lo US Naval Institute a giugno ha reso noto che un sottomarino nucleare russo dotato di missili guidati con una gittata di 1.000 miglia nautiche era operativo al largo della costa orientale nell’ambito di esercitazioni missilistiche russe nell’Atlantico. Oggi l’ammiraglio Gorshkov è morto e sepolto nel cimitero di Novodevichi a Mosca, ma il suo nome lo porta una fregata lanciamissili (Admiral Gorshkov) che insime con il suddetto sottomarino (Kazan, un lanciamissili di classe Yasen-M) hanno testato virtualmente missili antinave nell’Atlantico. “La Russia condurrà un’intensificata attività navale e aerea nei pressi degli Stati Uniti”, si leggeva in una dichiarazione dell’Ufficio del Segretario della Difesa Usa interpellato dall’US Naval Institute sempre a giugno. “Queste azioni culmineranno probabilmente in un’esercitazione navale russa globale questo autunno. Ci aspettiamo che la Russia invierà temporaneamente navi da combattimento nella regione caraibica e queste navi probabilmente faranno scalo a Cuba e forse in Venezuela. Potrebbero esserci anche alcuni schieramenti o voli aerei nella regione. Gli schieramenti della Russia fanno parte dell’attività navale di routine e non siamo preoccupati dagli schieramenti della Russia, che non rappresentano una minaccia diretta per gli Stati Uniti”.


Sebbene le navi russe che operano nei Caraibi non siano una novità, il sottomarino e la fregata sono tra le navi da guerra russe più avanzate e la loro presenza è la più grande visita di navi della Marina russa nella regione da anni. Secondo il Royal United Services Institute (Rusi) il Kazan potrebbe schierare fino a 32 P-800, 40 Kalibir e un numero imprecisato di Zircon. Chiare preoccupazioni sulle manovre navali e sottomarine russe erano state avanzate da Oslo nei mesi scorsi. La Norvegia non affrontava minacce così gravi alla sua sicurezza nazionale da diversi decenni, avvertivano le tre principali autorità di intelligence del paese. Tra i principali obiettivi l’infrastruttura sottomarina norvegese. “Le forze militari russe rimangono la dimensione principale nelle minacce militari contro la sovranità, il territorio, le istituzioni della società centrale e le infrastrutture della Norvegia”, si legge in Focus 2024, rapporto delle autorità di intelligence di Oslo. Secondo la relazione annuale del Norwegian Military Intelligence Service, gli estesi oleodotti e gasdotti sottomarini della Norvegia e l’infrastruttura che garantisce la copertura Internet del Paese sono un obiettivo chiave delle attività malevole russe. Nel corso degli anni la Russia ha mappato le infrastrutture petrolifere e del gas della Norvegia, e questo tipo di mappatura è ancora in corso, spiega il rapporto, e avverte che “questa conoscenza può avere importanza in una situazione di conflitto”. Inoltre, secondo il rapporto uscito a febbraio, la Flotta del Nord russa ha capacità di navigazione in acque profonde che rappresentano una seria minaccia per le infrastrutture sottomarine occidentali. Peraltro la baia di Olenya, a circa 100 chilometri a est del confine con la Norvegia, sulla costa del Mare di Barents, ospita una flotta russa di sottomarini spia a propulsione nucleare e di navi di superficie che, secondo la NATO, hanno intensificato notevolmente le attività attorno ai cavi dati sottomarini nell’Atlantico settentrionale. “Il programma russo di intelligence sottomarina (Gugi) ha a disposizione navi di superficie avanzate, sottomarini e altre capacità per la mappatura, la ricognizione e il sabotaggio di cavi di comunicazione civili e installazioni sottomarine”, avverte il servizio di intelligence norvegese. “Gugi ha una notevole capacità di minacciare le infrastrutture sottomarine critiche e i settori energetici norvegesi e occidentali”, aggiunge. “Gugi” è il soprannome del Direttorato principale per la ricerca in acque profonde, un’unità direttamente subordinata allo Stato maggiore delle forze armate russe. (di Cristina Giuliano)

Medioriente, Tajani: il G7 invita a desistere da iniziative di escalation

Medioriente, Tajani: il G7 invita a desistere da iniziative di escalationRoma, 4 ago. (askanews) – “Insieme ai nostri partner, abbiamo espresso forte preoccupazione per i recenti avvenimenti che minacciano di determinare una regionalizzazione della crisi, a partire dal Libano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha presieduto oggi una riunione in videoconferenza dei ministri degli Esteri del G7 sulla situazione in Medio Oriente, organizzata nell’ambito della Presidenza italiana del G7. “Invitiamo le parti interessate a desistere da qualsiasi iniziativa che possa ostacolare il percorso del dialogo e della moderazione e favorire una nuova escalation”.


“Riaffermando il nostro sostegno al piano Biden, abbiamo ribadito il carattere prioritario di una favorevole conclusione dei negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e sulla liberazione degli ostaggi, e confermato il nostro impegno per intensificare l’assistenza umanitaria alle popolazioni della Striscia anche nell’ ambito di Food for Gaza” ha continuato Tajani. Il ministro Tajani ha ricordato con i suoi colleghi l’importanza del rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu per la gestione della presenza militare ai confini fra Libano e Israele, si gell ein uan nota della Farnesina.


I ministri degli Esteri hanno condiviso informazioni sul Libano e concordato su necessità mantenere un raccordo operativo costante nella regione, oltre a un coordinamento politico.

Com’è stato ucciso Haniyeh in Iran secondo i pasdaran

Com’è stato ucciso Haniyeh in Iran secondo i pasdaranRoma, 3 ago. (askanews) – I Guardiani della rivoluzione hanno affermato oggi che l’uccisione del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stata “pianificata e messa a segno” da Israele “con il supporto degli Stati Uniti”, ed è stata “portata a termine con un proiettile a corto raggio con una testata di circa 7 kg, dall’esterno della residenza” dove il leader di Hamas alloggiava a Teheran. “Questo atto di terrorismo è stato pianificato e messo a segno dal regime sionista con il supporto del governo criminale degli Stati Uniti”, hanno dichiarato i pasdaran nella nota, aggiungendo che “la risposta a questo crimine sarà una punizione severa, al momento, nel luogo e nel modo appropriati”.


Intanto il rappresentante di Hamas in Iran, Khaled Kaddoumi, ha definito “ridicolo” e “completamente inventato” l’articolo pubblicato due giorni fa dal New York Times, secondo cui il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sarebbe morto per l’esplosione di una bomba piazzata due mesi fa nella guesthouse di Teheran dove alloggiava martedì sera dopo aver partecipato all’insediamento del nuovo presidente iraniano. “Ero lì, e il muro e il soffitto del posto dove si trovava sono crollati. È chiaro dall’aspetto del luogo dopo l’attacco, e dal corpo di Ismail Haniyeh, che l’attacco è stato effettuato con un proiettile lanciato dall’aria”, ha detto Kaddoumi alla rivista The Cradle, aggiungendo: “Il racconto pubblicato dal New York Times sugli agenti del Mossad che hanno piazzato dispositivi esplosivi all’interno dell’appartamento in cui si trovava Haniyeh è completamente inventato. Stanno cercando di eludere la responsabilità e le sue conseguenze per Israele”. Le autorità iraniane hanno arrestato oltre 24 persone, tra cui alti ufficiali dell’intelligence, funzionari militari e personale della guesthouse gestita dall’esercito a Teheran dove martedì scorso è stato ucciso il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo hanno riferito al New York Times due fonti iraniane al corrente dell’indagine sull’uccisione attribuita da Teheran a Israele. Secondo le fonti, l’indagine è stata affidata all’unità di intelligence specializzata in spionaggio dei Guardiani della rivoluzione.


Intanto, la delegazione israeliana è al Cairo per riprendere i negoziati su un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo riporta Axios citando due fonti, secondo cui la delegazione è composta dal capo del Mossad, David Barnea, dal capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e dal coordinatore delle attività governative nei Territori, Ghassan Alian. I rappresentanti israeliani discuteranno con il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel e altri funzionari militari egiziani dell’accordo su ostaggi e cessate il fuoco, ma anche di intese per la sicurezza lungo il confine tra Egitto e Gaza e della riapertura del valico di Rafah.

Kamala Harris sceglie il vicepresidente questo week-end

Kamala Harris sceglie il vicepresidente questo week-endNew York, 3 ago. (askanews) – La vicepresidente Kamala Harris, futura candidata del partito democratico per le elezioni di novembre, sceglierà questo fine settimana il suo compagno di corsa. La Harris resterà a Washington proprio per dedicarsi alle interviste dei futuri contendenti. Chi correrà al fianco della possibile prima presidente donna degli Stati Uniti?


Tim Walz – Il governatore che ha inventato “Weird” Quando il governatore del Minnesota Tim Walz, sulla trasmissione “Morning Joe” della MSNBC ha definito Donald Trump e JD Vance “weird – strani” non immaginava di aver coniato uno degli slogan della campagna elettorale di Kamala Harris e dei democratici. “Weird” è diventato lo slogan del momento nei comizi Dem. Walz, che piace particolarmente ai rappresentati della Camera è originario del Nebraska. Si è arruolato nella Guardia nazionale dell’esercito quando aveva 17 anni e ha prestato servizio per più di due decenni in missioni in patria e all’estero. In seguito ha lavorato come insegnante di studi sociali e allenatore di football alle superiori a Mankato, vicino Minneapolis, prima di passare alla politica. Nel 2006, si è candidato con successo per un seggio al Congresso in un distretto prevalentemente rurale e agricolo nel Minnesota meridionale. Lo ha rappresentato per 12 anni ed è stato l’unico democratico a tenere in un distretto tendenzialmente rosso, in quasi 30 anni. Josh Shapiro ha vinto la corsa a governatore della Pennsylvania, sconfiggendo il repubblicano Doug Mastriano per 11 punti, mantenendo sotto il mantello democratico uno degli swing state più sotto osservazione. Procuratore generale della Pennsylvania dal 2017, è stato un rappresentante nella Camera dello stato. Si è distinto per le sue battaglie sulla protezione dell’accesso all’aborto e sulla riforma del sistema di giustizia penale. E’ stata una delle voci autorevoli contro le false accuse di brogli elettorali nel suo stato. Potrebbe fare molta presa sull’elettorato ebraico, date le sue origini, ma questa spiccata identità potrebbe trovare fertile campo di accusa per gli americani-arabi del Midwest che spesso lo hanno accusato di restare in silenzio di fronte alla guerra di Gaza.


Mark Kelly – Il senatore Tech Originario dell’Arizona, stato di confine sotto i riflettori per la crisi dell’immigrazione, Mark Kelly è anche un ex astronauta ed ha un grande appeal nel settore tecnologico. Da senatore ha spinto per investimenti legati al suo stato e ha celebrato con la senatrice dell’Arizona Kyrsten Sinema i 400 milioni di dollari ricevuti dal CHIPS and Science Act proprio per questo. La sua campagna di rielezione nel 2022 ha raccolto quasi 90 milioni di dollari, con cospicui contributi da Microsoft, Apple, Amazon, AT&T, Alphabet e Meta. La proposta di legge che chiede alle Big Tech di contribuire ai servizi della commissione federale sulle comunicazioni potrebbe alienargli simpatie. Uno dei punti di forza del governatore del Kentucky Andy Beshear nella corsa per diventare il compagno di corsa della vicepresidente Kamala Harris è che potrebbe attrarre gli elettori centristi anche per essere un democratico pro-life. Procuratore generale dello stato, ha vinto due volte la campagna da governatore in uno stato in cui Donald Trump ha ottenuto più di 20 punti percentuali nel 2020. Si è distinto per le sue campagne pro-choice in uno in uno stato in cui la procedura è quasi del tutto vietata, tuttavia alcuni detrattori non pensano abbia fatto abbastanza.


Pete Buttigieg – Il segretario ai Trasporti con un marito Buttgieg è uno degli esponenti Democratici che più si è mobilitato a favore di Kamala Harris: almeno trenta apparizioni sui media, una conferenza stampa a Washington e comizi in due swing state nelle ultime due settimane. Considerato dagli analisti una scelta poco probabile, l’ex sindaco di South Bend (Indiana) ha dalla sua una grande popolarità sui social fin dal fallito assalto alla Casa Bianca del 2020, e si adatta al profilo più moderno della nuova campagna post-Biden. Rimane tuttavia difficile che l’America sia pronta a votare un ticket che comprenda la prima presidente donna e il primo vicepresidente dichiaratamente omosessuale. Buttigieg si è sposato nel 2018 con Chasten Glezman, un insegnante, in una cerimonia religiosa nella cattedrale episcopaliana di South Bend.

C’è un problema alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’Aiea è preoccupata

C’è un problema alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’Aiea è preoccupataRoma, 2 ago. (askanews) – Il Direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, si è detto preoccupato per il calo di livello della vasca di raffreddamento della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe. “Il calo del livello dell’acqua nella vasca di raffreddamento rimane una potenziale fonte di preoccupazione e continueremo a monitorare e osservare attentamente la situazione nel sito per garantire la disponibilità di una fornitura sufficiente di acqua di raffreddamento per le esigenze dell’impianto in ogni momento”, ha spiegato Grossi.


“Gli esperti dell’AIEA presso l’impianto hanno osservato una continua diminuzione del livello dell’acqua nella vasca di raffreddamento: se questa tendenza dovesse continuare, il personale della centrale ha confermato che presto diventerà difficile pompare l’acqua dalla vasca”, ha concluso.

Telefonata Biden e Netanyahu: nuovi schieramenti difensivi Usa per Israele

Telefonata Biden e Netanyahu: nuovi schieramenti difensivi Usa per IsraeleMilano, 1 ago. (askanews) – Il presidente americano, Joe Biden, ha parlato oggi nel corso di una telefonata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Biden, riferisce una nota della Casa Bianca, “ha ribadito il suo impegno per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce dell’Iran, compresi i gruppi terroristici che lo sostengono Hamas, Hezbollah e gli Houthi”.


Il presidente americano ha discusso degli sforzi per sostenere la difesa di Israele contro le minacce, compresi missili balistici e droni, includendo i nuovi dispiegamenti militari difensivi degli Stati Uniti. Oltre a questo impegno per la difesa di Israele, il presidente ha sottolineato l’importanza degli sforzi in corso per attenuare le tensioni più ampie nella regione. Alla telefonata, fa sapere sempre la Casa Bianca, ha partecipato anche la vicepresidente, Kamala Harris. Mlo

Biden: la liberazione di cittadini Usa è un’impresa diplomatica

Biden: la liberazione di cittadini Usa è un’impresa diplomaticaRoma, 1 ago. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden ha annunciato sul sito della Casa Bianca la liberazione di Paul Whelan, Evan Gershkovich, Alsu Kurmasheva, i tre cittadini americani detenuti da tempo in Russia. A loro si è unito anche Vladimir Kara-Murza, che pur di cittadinanza russo-britannica è titolare di green card.


“L’accordo che ha garantito la loro libertà è stato un’impresa diplomatica”, ha detto Biden specificando che si è negoziata anche la liberazione di altre 16 persone tra cui cinque tedeschi e sette cittadini russi che erano prigionieri politici nel loro stesso Paese. “Oggi, la loro agonia è finita”, ha detto il presidente americano, spiegando che “tutti hanno sopportato sofferenze e incertezze inimmaginabili”.


Biden ha anche ringraziato per le “difficili e complesse negoziazioni” Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia e Turchia, sottolineando l’importanza di avere amici “di cui ci si può fidare e su cui contare”, dando una stoccata all’isolazionismo sposato da Donald Trump. Il presidente si è vantato che sotto la sua amministrazione 70 statunitensi ingiustamente detenuti sono tornati a casa.