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Usa2024, Harris ha un sostegno di delegati sufficiente per la candidatura

Usa2024, Harris ha un sostegno di delegati sufficiente per la candidaturaRoma, 23 lug. (askanews) – La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha attirato il sostegno di un numero sufficiente di delegati democratici per diventare la candidata del partito alla presidenza, riferisce CBS News. Secondo un sondaggio condotto ieri sera dall’Associated Press, Harris ha ricevuto l’appoggio di più dei 1.976 delegati necessari per ottenere la nomination al primo turno di votazioni. Harris si è detta “orgogliosa” di aver ottenuto “un ampio sostegno” e non vede l’ora di accettare formalmente la nomina.


I delegati sono persone selezionate per rappresentare la loro area elettorale alla Convention Nazionale Democratica (DNC), l’evento chiave per le nomine del partito. Secondo la CBS, i delegati di almeno 27 Stati hanno rilasciato dichiarazioni a nome delle loro delegazioni a sostegno di Harris. Dall’annuncio del ritiro di Biden, milioni di dollari in donazioni si sono riversati nella sua campagna e i principali democratici si sono schierati per sostenere la sua candidatura alla presidenza.Parlando allo staff presso la sede della sua campagna a Wilmington, nel Delaware, ieri sera, Harris ha detto allo staff della campagna: “Abbiamo 106 giorni fino al giorno delle elezioni e in questo lasso di tempo, abbiamo un duro lavoro da fare”. Harris ha spiegato alla squadra la sua visione del Paese e le opinioni che secondo lei separano questa campagna da quella di Trump.


“La nostra campagna ha sempre riguardato due diverse versioni di ciò che vediamo come il futuro del nostro Paese”, ha detto. “Uno si concentra sul futuro, l’altro sul passato. Donald Trump vuole riportare indietro il nostro Paese… Crediamo in un futuro migliore che lasci spazio a tutti gli americani”, ha commentato, notando i successi di Biden e dicendo che il suo periodo come vicepresidente è stato “uno dei più grandi onori” della sua vita”.

Usa2024, nei Simpson Lisa è la prima presidente donna vestita come Kamala

Usa2024, nei Simpson Lisa è la prima presidente donna vestita come KamalaRoma, 22 lug. (askanews) – Nelle 35 stagioni di Simpson più volte sono stati trovati riferimenti o previsioni a fatti realmente accaduti nel futuro. Dalla pandemia proveniente dal Giappone alle videochiamate, dalla tragedia del sottomarino Titan all’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, per ricordarne alcune. E’ successo di nuovo: il diciassettesimo episodio dell’undicesima stagione del cartone mostra Lisa Simpson come la prima donna presidente degli Stati Uniti, vestita in modo simile a Kamala Harris all’inaugurazione di Joe Biden, con un tailleur viola.


Nell’episodio un nativo americano mostra a Bart una visione del suo futuro come aspirante musicista rock che vive con Ralph Wiggum, mentre Lisa è diventata presidente degli Stati Uniti e cerca di far uscire il paese dai problemi finanziari creati da Trump nella precedente legislatura. L’episodio, andato in onda nel 2000, fa intendere che il magnate del settore immobiliare Donald Trump sia diventato presidente e abbia lasciato dietro di sé una crisi di bilancio che Lisa deve gestire. Nell’episodio si vede Bart che cerca di rovinare la carriera politica di Lisa facendo irruzione e mettendola in imbarazzo durante importanti riunioni: lei cerca di tenerlo impegnato nominandolo segretario del “Keep it real”. Homer, invece, approfittando della permanenza alla Casa Bianca cerca un presunto tesoro di lingotti d’oro nascosto da Abramo Lincoln.

Usa2024, nei Simpson Lisa prima presidente donna vestita come Kamala

Usa2024, nei Simpson Lisa prima presidente donna vestita come KamalaRoma, 22 lug. (askanews) – Nelle 35 stagioni di Simpson più volte sono stati trovati riferimenti o previsioni a fatti realmente accaduti nel futuro. Dalla pandemia proveniente dal Giappone alle videochiamate, dalla tragedia del sottomarino Titan all’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, per ricordarne alcune. E’ successo di nuovo: il diciassettesimo episodio dell’undicesima stagione del cartone mostra Lisa Simpson come la prima donna presidente degli Stati Uniti, vestita in modo simile a Kamala Harris all’inaugurazione di Joe Biden, con un tailleur viola.


Nell’episodio un nativo americano mostra a Bart una visione del suo futuro come aspirante musicista rock che vive con Ralph Wiggum, mentre Lisa è diventata presidente degli Stati Uniti e cerca di far uscire il paese dai problemi finanziari creati da Trump nella precedente legislatura. L’episodio, andato in onda nel 2000, fa intendere che il magnate del settore immobiliare Donald Trump sia diventato presidente e abbia lasciato dietro di sé una crisi di bilancio che Lisa deve gestire. Nell’episodio si vede Bart che cerca di rovinare la carriera politica di Lisa facendo irruzione e mettendola in imbarazzo durante importanti riunioni: lei cerca di tenerlo impegnato nominandolo segretario del “Keep it real”. Homer, invece, approfittando della permanenza alla Casa Bianca cerca un presunto tesoro di lingotti d’oro nascosto da Abramo Lincoln.

WikiLeaks, Stella Assange pubblica “foto di famiglia”

WikiLeaks, Stella Assange pubblica “foto di famiglia”Roma, 22 lug. (askanews) – Stella Assange ha pubblicato oggi su X una “foto di famiglia” che la ritrae insieme ai due figli e a Julian Assange su una spiaggia. Il fondatore di WikiLeaks, 52 anni, è tornato in libertà alla fine di giugno, dopo una battaglia legale durata 14 anni, cinque dei quali trascorsi in un carcere di massima sicurezza e sette presso l’ambasciata ecuadoriana a Londra, contro la minaccia di estradizione negli Stati Uniti.


Quando Assange è rientrato in Australia, il 26 giugno scorso, Stella ha chiesto alla stampa rispetto per loro privacy: “Julian ha bisogno di tempo per riprendersi. Per abituarsi alla libertà. E voglio che Julian abbia quello spazio per riscoprire la libertà, lentamente. E velocemente”.

WikiLeaks, Stella Assange pubblica “foto di famiglia”

WikiLeaks, Stella Assange pubblica “foto di famiglia”Roma, 22 lug. (askanews) – Stella Assange ha pubblicato oggi su X una “foto di famiglia” che la ritrae insieme ai due figli e a Julian Assange su una spiaggia. Il fondatore di WikiLeaks, 52 anni, è tornato in libertà alla fine di giugno, dopo una battaglia legale durata 14 anni, cinque dei quali trascorsi in un carcere di massima sicurezza e sette presso l’ambasciata ecuadoriana a Londra, contro la minaccia di estradizione negli Stati Uniti.


Quando Assange è rientrato in Australia, il 26 giugno scorso, Stella ha chiesto alla stampa rispetto per loro privacy: “Julian ha bisogno di tempo per riprendersi. Per abituarsi alla libertà. E voglio che Julian abbia quello spazio per riscoprire la libertà, lentamente. E velocemente”.

Dopo il ritiro di Biden in 7 ore Harris raccoglie 47 milioni dai piccoli donatori

Dopo il ritiro di Biden in 7 ore Harris raccoglie 47 milioni dai piccoli donatoriRoma, 22 lug. (askanews) – Piccoli donatori hanno versato quasi 47 milioni di dollari su ActBlue, la principale piattaforma per le donazioni online del partito democratico, nelle sette ore successive al lancio della campagna elettorale della vicepresidente Usa, Kamala Harris, dopo il ritiro del presidente Joe Biden. Lo ha riferito su X ActBlue, sottolineando che “è stata la giornata di raccolta fondi più importante del ciclo 2024”.


“I piccoli donatori sono entusiasti e pronti ad affrontare queste elezioni”, ha aggiunto.

Usa2024, Harris sente anche Obama e i Clinton in cerca di sostegno

Usa2024, Harris sente anche Obama e i Clinton in cerca di sostegnoRoma, 22 lug. (askanews) – La vicepresidente degli Stati uniti Kamala Harris ha parlato con gli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton, nonché con l’ex segretario di Stato Hillary Clinton, secondo una fonte a conoscenza dei fatti citata da Cnn, nelle oltre 10 ore che ha trascorso lavorando al telefono domenica pomeriggio e fino a sera per raccogliere il sostegno dei leader democratici dopo che il presidente Joe Biden si è ritirato dalla corsa per la Casa bianca. Obama non ha al momento appoggiato Harris, lasciando spazio al dibattito alla Convention Dem, a differenza della famiglia Clinton che ha dato il suo sostegno.


Come ha riferito la Cnn, in meno di un giorno Harris ha parlato con più di 100 leader di partito, deputati e senatori, governatori, leader sindacali e vertici di organizzazioni di difesa dei diritti civili. Dopo l’annuncio domenicale di Biden, Harris, circondata dalla famiglia e dallo staff nella sua residenza, ha trascorso più di 10 ore e durante ciascuna chiamata, la vicepresidente ha affermato di essere grata a Biden per il suo appoggio, ma ha sottolineato che intende lottare per la nomina a pieno titolo, scrive Cnn.


Finora oltre 500 delegati alla Convention nazionale democratica, 19-22 agosto, hanno appoggiato Harris, inclusi i 290 delegati e 220 superdelegati che avevo sostenuto Biden.

Tajani: pronti a inviare soldati a Gaza se c’è una nuova iniziativa Onu

Tajani: pronti a inviare soldati a Gaza se c’è una nuova iniziativa OnuBruxelles, 22 lug. (askanews) – Per Gaza e il conflitto israelo-palestinese “l’obiettivo è la soluzione ‘due popoli, due Stati’. Siamo pronti a inviare anche soldati italiani in caso di nuove azioni delle Nazioni Unite per la costruzione di un nuovo Stato palestinese”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo, in inglese, alla domanda di un giornalista, a margine del Consiglio Esteri dell’Ue oggi a Bruxelles.


La domanda riguardava le affermazioni dell’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue, che chiede agli Stati membri di fare di più per rispettare la nuova sentenza emessa venerdì scorso dalla Corte Internazionale di Giustizia sull’occupazione illegale dei territori palestinesi da parte di Israele. “Francamente, la posizione di Borrell è la posizione di Borrell”, ha commentato innanzitutto Tajani.


“Noi stiamo lavorando – ha aggiunto -, come Italia, per sostenere la popolazione civile. C’è il progetto ‘Food for Gaza’: i primi container sono in Giordania, provenienti dall’Italia, da Brindisi. E la seconda nave sarà a Cipro, e poi da Cipro a Gaza, attraverso questo corridoio marittimo”, ha spiegato il ministro. “Vogliamo sostenere la popolazione civile, lavoriamo per la pace. Siamo fortemente impegnati a sostenere il dialogo tra i diversi paesi. Vogliamo raggiungere il nostro obiettivo. L’obiettivo è la soluzione ‘due popoli, due Stati’. Siamo pronti – ha sottolineato Tajani – anche a inviare soldati italiani in caso di nuove azioni delle Nazioni Unite per la costruzione di un nuovo Stato palestinese. Ma dobbiamo lavorare tutti insieme, abbiamo bisogno del riconoscimento della Palestina da parte di Israele e del riconoscimento di Israele da parte del nuovo Stato palestinese”, ha concluso.

Almeno 27 morti nei bombardamenti israeliani a Khan Younis

Almeno 27 morti nei bombardamenti israeliani a Khan YounisRoma, 22 lug. (askanews) – E’ salito a 27 il numero delle persone rimaste uccisie nei bombardamenti lanciati oggi dalle forze israeliane sui quartieri presenti nella zona orientale di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche citata dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che sono decine i feriti, la maggior parte dei quali donne e bambini. Il Nasser Medical Complex, situato a Khan Younis, ha lanciato un appello per la donazione “urgente” di sangue per i feriti.


Stamattina l’esercito israeliano ha chiesto ai residenti dei quartieri orientali di Khan Yunis di lasciare “in via temporanea” l’area, ma fonti locali citate da Wafa hanno sottolineato che ai civili non è stato concesso tempo utile per allontanarsi.

Tajani: ho lavorato bene con Biden, rispettiamo le scelte degli americani

Tajani: ho lavorato bene con Biden, rispettiamo le scelte degli americaniBruxelles, 22 lug. (askanews) – “Il ritiro di Biden mi sembrava nell’aria già da qualche giorno, poi il fatto che abbia avuto un altro attacco di Covid ha accelerato probabilmente i tempi. Noi abbiamo lavorato bene con l’Amministrazione Biden, ora rispettiamo tutte le scelte che faranno gli americani, confermando il fatto che le relazioni transatlantiche per noi rappresentano una priorità della politica estera, e chiunque sarà il presidente degli Stati Uniti sarà il nostro interlocutore”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla stampa al suo arrivo al Consiglio Esteri dell’Ue oggi a Bruxelles.


“Non tocca a noi interferire nella campagna elettorale degli Stati Uniti. Seguiamo con grande attenzione, ma con grande rispetto, convinti – ha sottolineato Tajani – che chiunque sarà il presidente eletto, l’Italia rimarrà un interlocutore privilegiato della più grande democrazia del mondo”.