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Medvedev: dopo l’omicidio Kirilov, i dirigenti Nato sono obbiettivi legittimi

Medvedev: dopo l’omicidio Kirilov, i dirigenti Nato sono obbiettivi legittimiRoma, 18 dic. (askanews) – Tutti i funzionari della NATO che hanno preso la decisione di aiutare l’Ucraina dovrebbero essere considerati un obiettivo militare legittimo per la Russia dopo l’omicidio del tenente generale Igor Kirillov, capo delle truppe di difesa radiologica, chimica e biologica delle forze armate russe, ha affermato mercoledì il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.


Kirillov e il suo aiutante sono stati uccisi in un’esplosione di bomba a Mosca martedì mattina, ha affermato il Comitato investigativo russo. Un funzionario del servizio di sicurezza ucraino SBU ha confermato al New York Times che l’Ucraina era responsabile degli omicidi. “Tutti i funzionari dei paesi NATO che hanno deciso di fornire aiuti militari a… l’Ucraina sono coinvolti in una guerra ibrida o convenzionale contro la Russia… E tutte queste persone possono e devono essere considerate un obiettivo militare legittimo per lo stato russo. E semplicemente per tutti i patrioti della Russia”, ha detto Medvedev su Telegram.

Omicidio Kirillov, arrestato un 29enne uzbeko: “Reclutato da Kiev”

Omicidio Kirillov, arrestato un 29enne uzbeko: “Reclutato da Kiev”Roma, 18 dic. (askanews) – Il presunto autore dell’attentato che ha ucciso ieri il generale russo Igor Kirillov, reclutato dai servizi speciali ucraini, è stato arrestato. Lo ha reso noto questa mattina il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb). Secondo quanto precisato, la persona detenuta per l’omicidio del capo delle truppe per la difesa nucleare, chimica e biologica delle forze armate russe è un cittadino dell’Uzbekistan, a cui i servizi speciali ucraini avrebbero promesso 100.000 dollari e un trasferimento nell’Unione europea. Il sospettato rischia una condanna fino all’ergastolo. Non trovano invece conferme ufficiali le indiscrezioni diffuse in mattinata dal quotidiano Kommersant sul fermo di due persone nell’ambito dell’inchiesta sul caso.


Kirillov e il suo assistente sono stati uccisi nell’esplosione di una bomba a Mosca ieri mattina, ha affermato il Comitato investigativo russo. Un funzionario del servizio di sicurezza ucraino SBU ha confermato al New York Times che l’Ucraina era responsabile dell’attentato. “L’FSB, in un’operazione congiunta con il ministero degli Interni e il Comitato Investigativo, ha individuato e arrestato un cittadino dell’Uzbekistan nato nel 1995, che ha fatto esplodere un ordigno esplosivo artigianale vicino a un edificio residenziale in Ryazanskiy Prospekt a Mosca, che ha causato la morte del tenente generale Igor Kirillov, nato nel 1970, e del suo assistente, il maggiore I.V. Polikarpov, nato nel 1983”, ha affermato l’FSB in una nota.


L’uomo è stato fermato nel villaggio di Chernoye nel distretto urbano di Balashikha, nella regione di Mosca, a circa 20 chilometri dal luogo dell’attacco, ha detto la rappresentante ufficiale del Ministero degli Affari Interni Irina Volk. Il detenuto è indagato per attentato terroristico, omicidio, detenzione abusiva di esplosivi o ordigni esplosivi, fabbricazione illegale di esplosivi o ordigni esplosivi. Durante l’interrogatorio, il sospettato ha affermato di essere stato reclutato dai servizi speciali ucraini, aggiungendo che, su loro ordine, è arrivato a Mosca, ha ricevuto un potente ordigno esplosivo artigianale e lo ha posizionato su uno scooter elettrico parcheggiato vicino all’ingresso dell’edificio residenziale di Kirillov. Per monitorare l’indirizzo in cui viveva il generale, ha inoltre affermato di avere noleggiato un’auto e di avere installato una videocamera Wi-Fi, trasmettendo l’immagine agli organizzatori in Ucraina. “Dopo che è stato ricevuto il segnale video dei militari che lasciavano l’ingresso, l’ordigno esplosivo è stato fatto esplodere a distanza da loro”, ha detto la rappresentante ufficiale del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko. Secondo l’Fsb, inoltre, “per l’omicidio del militare russo, al cittadino dell’Uzbekistan sono stati promessi una ricompensa di 100.000 dollari Usa e un viaggio in uno dei paesi dell’Ue dai servizi speciali ucraini”.


Gli agenti dei servizi segreti ucraini coinvolti nell’organizzazione dell’attacco terroristico “saranno trovati e riceveranno una meritata punizione”, ha commentato ancora il Servizio di sicurezza russo, mentre una posizione analoga è stata espressa questa mattina dalla portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. “Siamo fiduciosi che tutti gli organizzatori e gli autori dell’omicidio di Igor Kirilov saranno trovati e puniti, chiunque siano, ovunque si trovino”, ha affermato la portavoce in una conferenza stampa.

M.O., la Casa Bianca: le parti si avvicinano all’accordo sul cessate il fuoco a Gaza

M.O., la Casa Bianca: le parti si avvicinano all’accordo sul cessate il fuoco a GazaRoma, 17 dic. (askanews) – La Casa Bianca ritiene che le parti si stiano avvicinando alla conclusione di un accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto oggi il portavoce della Casa Bianca John Kirby in un’intervista a Fox News.


“Crediamo – e gli israeliani lo hanno detto – che ci stiamo avvicinando, e non ci sono dubbi, lo crediamo, ma siamo anche cauti nel nostro ottimismo”, ha detto Kirby. “Siamo già stati in questa posizione in cui non siamo riusciti a superare il traguardo”, ha aggiunto Kirby. Kirby non ha risposto quando gli è stato chiesto se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si sarebbe recato al Cairo per dei colloqui.

Cesvi: nel 2024 oltre 200mila persone uccise da guerre e eventi estremi

Cesvi: nel 2024 oltre 200mila persone uccise da guerre e eventi estremiRoma, 17 dic. (askanews) – Nei primi 11 mesi del 2024 i conflitti armati e i disastri naturali hanno provocato 200mila morti e 117 milioni di sfollati; tra le vittime anche 283 operatori umanitari, che hanno perso la vita mentre lavoravano sul campo per portare aiuto alle popolazioni colpite dalle emergenze. A lanciare l’allarme è l’organizzazione umanitaria CESVI, che sottolinea come quest’anno sia stato caratterizzato da un drammatico paradosso: «a fronte di 300 milioni di persone al limite della sopravvivenza, è sempre più difficile e pericoloso per gli operatori umanitari portare aiuti».


Attualmente nel mondo sono attivi ben 56 conflitti armati, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale, e da gennaio 2024 ad oggi si sono verificati oltre 100 disastri naturali legati al clima, uno ogni tre giorni. È in questo quadro allarmante che gli operatori umanitari lavorano in prima linea ogni giorno per aiutare la popolazione – nel 2024 hanno già raggiunto almeno 116 milioni di persone- esponendosi a rischi sempre più elevati per la propria incolumità. «Nell’anno in corso sono già 283 gli operatori umanitari morti sul campo, oltre il doppio rispetto a cinque anni fa e quattro volte il numero di vittime registrate venti anni fa (56)», sottolinea Stefano Piziali, direttore generale di CESVI. Nel 2024 la guerra a Gaza è stata la causa principale delle vittime: almeno 178 operatori umanitari sono stati uccisi, mentre 25 sono morti in Sudan e 11 in Ucraina. Sono dati che testimoniano come, a fronte di milioni di persone che soffrono, sia sempre più difficile per le organizzazioni umanitarie accedere ai contesti di emergenza e portare aiuto in maniera sicura.


«In molte situazioni, come a Gaza dove CESVI è presente dal 1994, l’accesso stesso agli aiuti è ora gravemente compromesso: i corridoi umanitari spesso rimangono bloccati e i convogli non riescono a raggiungere le popolazioni in difficoltà. Gli operatori locali inoltre vivono in una condizione di doppia vulnerabilità, essendo essi stessi sfollati, ma anche responsabili degli interventi di aiuto», prosegue Piziali. «Una violenza inconcepibile che contravviene il diritto internazionale umanitario che dovrebbe proteggere gli operatori impegnati in zone di conflitto. Situazioni di forte pericolosità si riscontrano anche in Ucraina, dove le aree vicine al fronte sono soggette a continui attacchi. La popolazione civile, così come gli operatori umanitari, sono costretti a passare lunghe ore nei bunker per proteggersi dai bombardamenti». Nel 2024, il nostro pianeta ha affrontato una serie di sfide senza precedenti. Le aree colpite da conflitti in tutto il mondo sono cresciute del 65% dal 2021: 6,15 milioni di km2 sono scenario di un conflitto, una superficie pari al doppio delle dimensioni dell’India

Migranti, von der Leyen annuncia nuova direttiva rimpatri a marzo

Migranti, von der Leyen annuncia nuova direttiva rimpatri a marzoBruxelles, 17 dic. (askanews) – La Commissione europea presenterà a marzo la sua nuova proposta legislativa sui rimpatri dei migranti irregolari giunti nell’Ue e che non hanno diritto all’asilo. Lo ha annunciato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nella sua ormai consueta lettera sul tema dell’immigrazione ai capi di Stato e di governo a ogni vigilia delle riunioni del Consiglio europeo.


“Come annunciato nella mia lettera del 14 ottobre (prima dell’ultimo Consiglio europeo a Bruxelle, ndr), un quadro legislativo più forte nell’area dei rimpatri sarà una delle prime proposte principali del nuovo collegio (dei commissari europei, ndr) e una proposta per un nuovo approccio comune sui rimpatri sarà presentata prima del Consiglio europeo di marzo”, ovvero il vertice dei capi di Stato e di governo previsto per il 20 marzo. “Il commissario Magnus Brunner, responsabile per gli Affari interni e la migrazione, ha già avviato consultazioni con gli Stati membri, il Parlamento europeo e altre parti interessate – continua von der Leyen – per garantire che la proposta risponda pienamente alle esigenze sul campo e per sostenere la proposta con una solida base di prove. L’obiettivo è rendere il processo di rimpatrio più semplice, rapido ed efficiente, per portarlo al nuovo standard della procedura di asilo semplificata ai sensi del Patto” sull’immigrazione e l’asilo.


“La nuova legislazione coprirà anche i diritti e gli obblighi dei rimpatriati, incentivando la loro cooperazione e chiarendo al contempo le conseguenze di una loro mancata cooperazione, affrontando così efficacemente il divario tra le decisioni di rimpatrio emesse e i rimpatri effettivi”, precisa ancora la presidente della Commissione. Inoltre, aggiunge von der Leyen, “per supportare il nuovo approccio comune sui rimpatri, una proposta giuridica sulla digitalizzazione della gestione dei casi di rimpatrio seguirà più avanti nel 2025, coprendo le complesse questioni di interoperabilità, condivisione dei dati e protezione dei dati. Data l’urgenza, abbiamo già accelerato i lavori di uno studio dedicato, che traccia la mappa dello scenario attuale e che confluirà nella progettazione del nuovo sistema”.


La presidente della Commissione annuncia anche che continuano i lavori sui “modi innovativi” di gestire l’immigrazione irregolare e per precisare il concetto dei centri per i rimpatri (“hub di rimpatrio”) in paesi terzi sicuri. “Come stabilito nelle conclusioni di ottobre” del Consiglio europeo, “abbiamo approfondito la nostra analisi di ‘modi innovativi’ per contrastare l’immigrazione illegale, dando seguito alle priorità segnalate dagli Stati membri”. Su questo punto, riferisce von der Leyen, “sono in corso discussioni con gli Stati membri, anche al Consiglio Giustizia e Affari interni della scorsa settimana, sullo sviluppo del concetto di ‘hub di rimpatrio’ nei paesi terzi. Stiamo valutando il modo migliore per introdurre nel quadro giuridico la possibilità di istituire questi hub. Dobbiamo esaminare gli aspetti legali, operativi e pratici, nonché le implicazioni finanziarie di tali hub, nel rispetto dei diritti fondamentali e del principio di non respingimento. Oltre al lavoro con organizzazioni internazionali come Unhcr e Oim, la cooperazione con i paesi terzi sarà fondamentale per il nostro successo, anche come parte del lavoro per sviluppare partenariati più approfonditi”.


“Il Patto stesso introduce già elementi innovativi, tra cui l’allineamento del concetto di paese terzo sicuro nel regolamento sulla procedura di asilo con gli standard internazionali, introducendo al contempo una maggiore flessibilità per la sua applicazione rispetto all’attuale ‘acquis’ (diritto acquisito, ndr). Stiamo accelerando la revisione di questo concetto, avviando consultazioni con gli Stati membri, il Parlamento europeo, l’Unhcr e l’Oim e alcune Ong mirate, per valutare se siano necessarie modifiche al regolamento. Mentre il regolamento (sull’asilo, ndr) si applicherà da giugno 2026, stiamo valutando come possiamo promuovere l’applicazione di questi concetti. Abbiamo già chiesto all’Agenzia dell’Ue per l’asilo di accelerare l’analisi dei paesi terzi specifici che potrebbero potenzialmente essere designati come paesi di origine sicuri e paesi terzi sicuri, al fine di stilare elenchi Ue”, conclude von der Leyen.

Russia, esplosione a Mosca: morto il generale Kirillov, capo delle truppe per la difesa nucleare

Russia, esplosione a Mosca: morto il generale Kirillov, capo delle truppe per la difesa nucleareRoma, 17 dic. (askanews) – Il generale Igor Kirillov, capo delle truppe per la difesa nucleare, chimica e biologica delle forze armate russe, è morto in un’esplosione avvenuta oggi a Mosca, costata la vita a due persone. Lo hanno riferito gli inquirenti russi, citati dalle agenzie di stampa russe. “Un ordigno esplosivo, piazzato in uno scooter parcheggiato accanto all’ingresso di un edificio residenziale, è stato fatto esplodere sulla Ryazanskiy Prospekt a Mosca – hanno riferito gli inquirenti – a seguito dell’incidente, il capo delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle forze armate russe, Igor Kirillov, e il suo assistente sono rimasti uccisi”.  Il generale sarebbe stato ucciso questa mattina in un’operazione del Servizio di sicurezza ucraino (SBU): lo ha riferito una fonte dell’agenzia al Kiev Independent. L’informazione è stata confermata anche da un funzionario dell’intelligence ucraina, a conoscenza del dossier, al Financial Times. Kirillov e un altro membro del servizio russo sono morti in un’esplosione avvenuta all’ingresso di un edificio residenziale a Mosca. L’Ucraina aveva accusato il generale di avere utilizzato armi chimiche proibite nella guerra contro Kiev. Secondo la fonte del Kiev Independent, gli esplosivi nascosti in uno scooter sono detonati quando Kirillov e il suo aiutante di campo si sono avvicinati all’ingresso di un appartamento in Ryazansky Prospect. “Kirillov era un criminale di guerra e un obiettivo del tutto legittimo”, ha affermato da parte sua un funzionario dell’intelligence ucraina al Financial Times.


Kirillov era il responsabile delle Forze di difesa nucleare, biologica e chimica (NBC) del paese dall’aprile del 2017. Secondo l’agenzia di stampa statale russa Tass, aveva frequentato la Kostroma Higher Military Command School of Chemical Defence. Prima del suo ultimo incarico, Kirillov aveva ricoperto diversi ruoli nell’esercito russo, in particolare in unità specializzate nel trattamento di materiali pericolosi. Tra le altre, aveva guidato la Direzione del Capo delle truppe di difesa dalle radiazioni, chimica e biologica. Ieri, il Servizio di sicurezza ucraino (SBU) aveva condannato Kirillov in contumacia per avere utilizzato armi chimiche vietate in Ucraina, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. L’SBU ritiene che la Russia abbia utilizzato armi chimiche quasi 5.000 volte sotto la guida di Kirillov. Il generale russo era stato sanzionato dal Regno Unito e dal Canada, tra gli altri, per il suo ruolo nella guerra della Russia in Ucraina. Londra ha accusato Kirillov di essere “responsabile del dispiegamento di armi barbariche” tossiche, come “l’agente soffocante cloropicrina”. Secondo il Regno Unito, Kirillov era anche un “importante portavoce della disinformazione del Cremlino”, “diffondendo bugie per mascherare il comportamento vergognoso e pericoloso della Russia”. 


  

Israele e Hamas vicini all’accordo per il rilascio degli ostaggi

Israele e Hamas vicini all’accordo per il rilascio degli ostaggiRoma, 17 dic. (askanews) – Israele e Hamas sono “più vicini che mai” ad un accordo per il rilascio degli ostaggi a Gaza, dicono fonti di entrambe le parti citate da Haaretz.


Israele – aggiunge Haaretz – è attualmente “più vicino a un accordo sugli ostaggi dall’ultimo accordo” di oltre un anno fa, ha dichiarato il Ministro della Difesa Israel Katz alla Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset. Sebbene Israele e Hamas abbiano concordato di non rivelare i dettagli dell’accordo che si starebbe delineando, fonti presenti alla discussione riservata hanno affermato che per la prima volta Katz ha confermato che l’attuazione avverrà per fasi: “Ci sarà un’ampia maggioranza nel gabinetto di sicurezza e un’ampia maggioranza nell’intero gabinetto per un accordo sugli ostaggi”, ha aggiunto.

Usa, Biden: inaccettabile strage Wisconsin, Congresso agisca

Usa, Biden: inaccettabile strage Wisconsin, Congresso agiscaRoma, 16 dic. (askanews) – “Oggi, le famiglie di Madison, nel Wisconsin, sono in lutto per la perdita di coloro che sono stati uccisi e feriti alla Abundant Life Christian School. È scioccante e inconcepibile. Abbiamo bisogno che il Congresso agisca. Ora. Da Newtown a Uvalde, da Parkland a Madison, a tante altre sparatorie che non ricevono attenzione: è inaccettabile che non siamo in grado di proteggere i nostri figli da questa piaga della violenza armata. Non possiamo continuare ad accettarlo come normale. Ogni bambino merita di sentirsi al sicuro nella propria classe. Gli studenti di tutto il nostro Paese dovrebbero imparare a leggere e scrivere, senza dover imparare a chinarsi e coprirsi”. Lo afferma in una nota il presidente americano Joe Biden.


“Jill e io – prosegue – preghiamo per tutte le vittime oggi, compresi l’insegnante e lo studente adolescente che sono stati uccisi e coloro che hanno riportato ferite. Siamo grati ai primi soccorritori che sono arrivati rapidamente sulla scena e l’FBI sta sostenendo gli sforzi delle forze dell’ordine locali. Sotto la mia direzione, il mio team ha contattato i funzionari locali per offrire ulteriore supporto, se necessario. La mia amministrazione ha intrapreso azioni aggressive per combattere l’epidemia di violenza armata. Abbiamo approvato la legislazione sulla sicurezza delle armi più significativa degli ultimi 30 anni, ho intrapreso più azioni esecutive per ridurre la violenza armata di qualsiasi altro presidente nella storia e ho creato il primo Ufficio per la prevenzione della violenza armata della Casa Bianca. Ma serve di più. Il Congresso deve approvare leggi sulla sicurezza delle armi basate sul buon senso: controlli universali dei precedenti. Una legge nazionale per la ‘red flag’. Divieto di armi d’assalto e caricatori ad alta capacità. Non potremo mai accettare la violenza insensata che traumatizza i bambini, le loro famiglie e distrugge intere comunità”, conclude Biden.

La Boing app arriva con tanti contenuti su android e google tv

La Boing app arriva con tanti contenuti su android e google tvMilano, 16 dic. (askanews) – Boing SpA, la società guidata dall’amministratore delegato Marcello Dolores e nata dalla joint-venture RTI Mediaset e Warner Bros. Discovery, oggi leader nel mercato dell’entertainment sul target kids e famiglie, annuncia il lancio della Boing App su Android TV e Google TV, estendendo così la sua presenza sulle piattaforme di Smart TV e offrendo nuove modalità di fruizione dei suoi contenuti. Gli utenti di Smart TV Android possono già scaricare gratuitamente la Boing App dal Play Store, disponibile su dispositivi dei principali brand come Sony, TCL, Philips, Panasonic, Xiaomi, Hisense, Sharp e molti altri modelli. Inoltre, la Boing App è compatibile anche con i decoder Android/Google TV, per un’esperienza ancora più completa. La Boing App su Android TV offrirà gli stessi contenuti video che gli utenti della versione mobile hanno già imparato ad apprezzare, inclusi il canale in streaming, locandine con episodi in AVOD (Advertising Video on Demand) e CatchUp, nonché contenuti extra. I contenuti mantengono il ‘marchio di qualità’ dell’editore e sono pensati per garantire la massima protezione per il pubblico kids che da sempre apprezza il canale lineare Boing (canale 40 dtt): la Boing App è gratuita, immediata e senza alcuna richiesta di registrazione o inserimento dati, ed essendo estremamente profilata sul target specifico dei bambini offre la possibilità di visualizzare annunci pubblicitari mirati grazie alla Contextual Advertising, senza bisogno di tracking. In questa prima fase di lancio sono in programma a dicembre la collana di episodi tematici natalizi dello “Speciale Natale” e alcuni episodi della serie cult Craig, mentre a gennaio andranno in evidenza le serie Pokémon Sole e Luna e Doraemon. Marcello Dolores, Amministratore Delegato di Boing SpA., ha commentato: “Boing da 20 anni è il punto di riferimento per i kids e le loro famiglie, che ogni giorno scelgono i nostri amatissimi brand. Il lancio della Boing App su Android e Google TV rappresenta un passo importante nell’espansione della nostra offerta digitale, consentendo di raggiungere una nuova audience in un contesto mirato e strategico. Uno step che conferma la nostra missione di garantire un intrattenimento di qualità per i più piccoli, in un ambiente sicuro e accessibile su più piattaforme”. Entro gennaio sarà disponibile anche la Cartoonito App per Smart TV, relativa al canale prescolare del gruppo, con la stessa modalità di fruizione e su dispositivi compatibili, ampliando ulteriormente l’offerta per il pubblico family.

Nuovo pacchetto di sanzioni Ue contro la guerra della Russia contro l’Ucraina

Nuovo pacchetto di sanzioni Ue contro la guerra della Russia contro l’UcrainaBruxelles, 16 dic. (askanews) – Il Consiglio Affari esteri dell’Ue ha adottato oggi il quindicesimo pacchetto di sanzioni, con misure restrittive economiche e individuali, che mirano a “limitare ulteriormente la capacità della Russia di condurre la sua guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata contro l’Ucraina”, come si legge nella nota che comunica l’approvazione. Molte delle misure sono progettate per affrontare l’elusione delle sanzioni dell’Ue che avviene con l’utilizzo della “flotta ombra” di Putin e per indebolire il complesso militare e industriale della Russia.


Il pacchetto include innanzitutto degli elenchi individuali, comprendenti 54 persone e 30 entità sanzionate perché responsabili di azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Per quanto riguarda gli individui, le sanzioni Ue riguardano in particolare l’unità militare responsabile del bombardamento dell’ospedale pediatrico Okhmadyt a Kiev, alti dirigenti di aziende leader nel settore energetico, individui responsabili di deportazione di bambini ucraini, o di propaganda o elusione delle sanzioni, nonché due alti funzionari della Corea del Nord.


La lista delle entità sanzionate prendono di mira principalmente le società di difesa russe e le compagnie di navigazione responsabili del trasporto di petrolio greggio e prodotti petroliferi via mare, che forniscono importanti introiti al governo russo. Compaiono nella lista, inoltre un impianto chimico e una compagnia aerea civile russa che è un importante fornitore di supporto logistico all’esercito russo. Per la prima volta, vengono imposte sanzioni a pieno titolo (divieto di viaggio, congelamento dei beni, divieto di rendere disponibili risorse economiche) a vari attori cinesi che forniscono componenti per droni e componenti microelettronici a sostegno della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.


Riguardo alll’elusione delle sanzioni, il Consiglio Ue ha aggiunto 52 nuove navi provenienti da paesi terzi all’elenco di quelle (che ora saranno 79 in totale) soggette a un divieto di accesso ai porti dell’Ue e sottoposte anche a un divieto di fornitura di un’ampia gamma di servizi correlati al trasporto marittimo (come le assicurazioni). Questa misura è intesa a colpire le petroliere extra-Ue che fanno parte della “flotta ombra” di Putin, che aggira il meccanismo del tetto massimo del prezzo del petrolio o supporta il settore energetico della Russia. Sono incluse anche le navi responsabili del trasporto di equipaggiamento militare per la Russia o coinvolte nel trasporto di grano ucraino rubato. Il Consiglio ha inoltre aggiunto 32 nuove entità all’elenco di quelle sanzionate perché supportano direttamente il complesso militare e industriale russo nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Saranno soggette a restrizioni più severe all’esportazione per quanto riguarda beni e tecnologie a duplice uso, nonché beni e tecnologie che potrebbero contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia.


Da notare che alcune di queste entità si trovano in paesi terzi (Cina, India, Iran, Serbia ed Emirati Arabi Uniti) e sono state coinvolte nell’elusione delle restrizioni commerciali o si sono impegnate nell’approvvigionamento per la Russia di articoli sensibili utilizzati per le operazioni militari in Ucraina, come velivoli senza piloti (droni) e missili. Al fine di proteggere meglio le aziende europee da contenziosi con le controparti russe, il Consiglio ha deciso di vietare il riconoscimento o l’esecuzione nell’Ue delle sentenze emesse da tribunali russi in base all’articolo 248 del Codice di procedura arbitrale della Federazione russa. Queste sentenze hanno impedito alla parte avversa di avviare o continuare un procedimento in una giurisdizione diversa dalla Russia, in violazione dei principi e delle pratiche internazionali consolidate, e hanno spesso comportato sanzioni finanziarie sproporzionatamente elevate per le aziende europee. La nuova misura impedisce che quelle sanzioni vengano eseguite contro gli operatori dell’Ue in Europa. Inoltre, il Consiglio ha introdotto una deroga che consente lo svincolo dei saldi di cassa detenuti dai depositi accentrati dei titoli finanziari (“Central Securities Depositories”, Csd) dell’Ue. Ciò è necessario alla luce dell’aumento dei contenziosi e delle misure di risarcimento adottate dai tribunali in Russia che comportano il sequestro di titoli detenuti dai Csd nell’Unione. Grazie a questa deroga, i Csd nell’Ue saranno in grado di richiedere alle autorità competenti degli Stati membri di scongelare i saldi di cassa e di utilizzarli per soddisfare i propri obblighi legali con i propri clienti. Infine, l’Ue ha prorogato le scadenze applicabili a determinate deroghe necessarie per disinvestire dalla Russia. A causa dei rischi di mantenere attività commerciali in Russia, gli operatori dell’Ue dovrebbero prendere in considerazione l’opportinità di chiudere delle attività in Russia ed evitare di avviarne delle altre nuove. Questa estensione straordinaria dei termini previsti per la dismissione è necessaria per consentire agli operatori dell’Ue di uscire il più rapidamente possibile dal mercato russo. La proroga delle deroghe è concessa caso per caso dagli Stati membri e mira a consentire un processo di dismissione ordinato, che non sarebbe possibile senza l’estensione di queste scadenze. Gli atti giuridici pertinenti al nuovo pacchetto di sanzioni saranno presto pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.