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G7 Commercio, primo giorno tra cooperazione, Omc e accesso ai mercati

G7 Commercio, primo giorno tra cooperazione, Omc e accesso ai mercatiVilla San Giovanni, 16 lug. (askanews) – “Per i prossimi giorni la Calabria, una bellissima regione al centro del Mediterraneo, sarà la vostra casa e il cuore dell’economia mondiale”, ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo il G7 del Commercio che si svolge a Villa San Giovanni nel resort dell’Altafiumara. Un vertice che è stato dedicato alle priorità della Presidenza italiana del G7, dialogo, cooperazione, resilienza delle catene di approvvigionamento, commercio internazionale libero, aperto e sicuro. Temi che “confluiranno in una dichiarazione conclusiva forte, il sigillo di un G7 commercio che è solo alla sua terza edizione, ma che crediamo debba essere una componente fondamentale di ogni Presidenza”, una dichiarazione affiancata da un “testo politico” la Dichiarazione della presidenza “in cui riassumere lo spirito e la sostanza del nostro lavoro e delineare la visione di un commercio internazionale sempre più aperto, libero e sicuro, paritario, motore di crescita, benessere e pace”, ha spiegato Tajani parlando ai suoi colleghi.


“Di fronte alle sfide legate al commercio internazionale “le libertà di scambio e di navigazione sono fondamentali per il commercio e la crescita globale. Un accesso incondizionato ai mercati internazionali e alle rotte marittime consente un movimento efficiente di beni, servizi e risorse. Garantire queste libertà richiede uno sforzo collettivo per assicurare che il sistema commerciale mondiale rimanga aperto e inclusivo, a beneficio di tutti i partecipanti e a favore della stabilità e della prosperità globale”, così recita la Dichiarazione della Presidenza-riunione G7 del commercio. Una prima giornata del vertice che ha visto un focus anche sul Porto di Gioia Tauro, vero ponte tra i mercati orientali e occidentali e primo in Italia per movimentazione di container. I ministri hanno visitato la struttura, operativa 365 giorni all’anno e che è centrale anche per l’iniziativa del governo “Food for Gaza”, come ha sottolineato Tajani.


Ospiti dell’evento in Calabria, anche Brasile, Corea del Sud, Vietnam, Turchia, India, Nuova Zelanda. “Questo G7 Commercio è una sorta di stati generali del commercio mondiale. È una scelta politica precisa. Il governo italiano sostiene con forza l’impegno per il dialogo e la cooperazione con i Partner globali. Chiudersi è la negazione del commercio globale. Più commercio globale vuol dire crescita, pace e sicurezza. Le parole d’ordine della Presidenza italiana del G7!”, ha dichiarato Tajani spiegando l’invito a diversi Paesi esterni al G7: “I nostri paesi che sono campioni di democrazia, favorevoli all’economia di libero mercato non devono arroccarsi in difesa ma devono giocare una politica di apertura, uniti ma aperti al confronto con altre realtà che cercano il dialogo”. Tajani ha annunciato per questo vertice in formato Commercio (solo il terzo in questa versione) “due giorni di lavoro intenso e molto concreto”, che si concentrerà anche sulle trattative per la riforma dell’Organizzazione mondiale del Commercio: “Dobbiamo anche cambiare alcune regole dell’Organizzazione mondiale del commercio che oggi appaiono inadeguate, perché ci sono nuove realtà e ci sono innovazioni tecnologiche importanti. E questo richiede uno sforzo di tutti quanti noi, un approccio costruttivo e una disponibilità al dialogo e al compromesso”, ha spiegato il vicepremier aprendo la sessione con i rappresentanti dell’imprenditoria del B7 Italy. Tema che è stato trattato anche dagli altri ministri presenti. Il vice cancelliere e ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha sottolineato che l’Omc “non deve essere usata in modo errato, ma abbiamo bisogno di una sorta di piattaforma in cui le controversie possano essere risolte e i problemi che abbiamo nel mondo possano essere superati su una base più ampia e comune”, come nel caso della pesca, “vorrei quindi dire ai colleghi statunitensi e agli altri che dovremmo continuare a lavorare alla riforma dell’Omc”. E nella dichiarazione della Presidenza, diffusa al termine della giornata, la tematica è ben delineata: “Il libero scambio e i principi stabiliti dall’Organizzazione Mondiale del Commercio rimangono gli elementi costitutivi della prosperità economica globale. Essi forniscono un quadro di riferimento in cui i Paesi possono impegnarsi in una concorrenza leale, ridurre gli ostacoli al commercio e promuovere l’integrazione economica. Adattare le regole dell’Organizzazione alle nuove realtà e alle innovazioni tecnologiche è il modo migliore per assicurare che essa continui a svolgere il suo ruolo essenziale nel promuovere il commercio e la crescita economica e garantisca condizioni di parità per tutti”, si legge nel testo.


Nella prima giornata, una delle tappe è stata quella al porto di Gioia Tauro. Il primo porto italiano per traffico merci e ottavo in Europa. “Una grande infrastruttura logistica nel cuore del Mediterraneo. Un ponte per tutti i continenti, dall’Asia all’America Latina! Da qui è partito ad esempio pochi giorni fa via nave un moderno scanner delle nostre Dogane che nell’ambito del programma ‘Food for Gaza’ abbiamo messo a disposizione di Cipro per rafforzare il corridoio marittimo per gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato Antonio Tajani. “Siamo lieti di poter dare un aiuto concreto alla buona riuscita dell’iniziativa umanitaria voluta dal governo, l’impegno dell’Agenzia sarà massimo” per Food for Gaza, ha sottolineato il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse. Il Porto di Gioia Tauro è “il più grande porto di transhipment d’Italia, un gioiello della Calabria e del Meridione, da qui parte tutto”, grazie ai “cinque chilometri di banchine”, ha spiegato dal canto suo Andrea Agostinelli, presidente del Porto Gioia Tauro nel corso della visita dei ministri del G7 del Commercio presso la struttura portuale che “lo scorso anno ha movimentato 3,5 milioni di Teus (unità equivalenti per container) e punta a quattro milioni per il 2024”. Nel corso della visita il ministro Tajani, ha presentato ai ministri l’iniziativa umanitaria “Food for Gaza” e la squadra dei dodici formatori che si recherà a Cipro per addestrare il personale locale all’utilizzo dello scanner che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha messo a disposizione, per rendere più celeri i controlli dei container che da Cipro portano aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza.


Nel Porto di Gioia Tauro operano due grandi gruppi, MSC, azionista di Medcenter container terminal (MCT) che con il terminal distribuito su quasi due milioni di metri quadrati movimenta migliaia di container 24 ore su 24 tutto l’anno, con il 41% dell’import che entra in Italia che accede da questa struttura intermodale. Oltre ai container, per cui Gioia Tauro è il primo porto d’Italia, e tra i primi in Europa, nella struttura opera anche Grimaldi con il terminal Automar che si occupa di movimentazione auto in particolare per Stellantis. Il Porto di Gioia Tauro è collegato attraverso quattro binari alla stazione nazionale di Rosarno, a quattro hub intermodali, Nola, Bari, Padova e Bologna, con 120 porti al mondo, 60 dei quali nel Mediterraneo. Inoltre, grazie alla profondità di 18 metri del canale, lungo 3,5 chilometri e largo 250 metri, a Gioia Tauro possono attraccare i cosiddetti giganti del mare, le navi più lunghe al mondo, circa quattro campi da calcio. Le gru, in dotazione, hanno uno sbraccio che copre 24 file di container contemporaneamente e consentono di movimentare le merci verso navi più piccole, trasporto su ferro o gomma. Il Porto è uno snodo cruciale nelle rotte commerciali internazionali, si posiziona tra Suez e Gibilterra con le merci che arrivano dal Far East, e nel periodo della pandemia, riporta l’ufficio stampa della struttura, il Porto è cresciuto come anche nei primi sei mesi del 2024, nonostante la crisi del Mar Rosso, registrando +13,7%. (di Daniela Mogavero)

Parlamento europeo, il trionfo storico di Roberta Metsola

Parlamento europeo, il trionfo storico di Roberta MetsolaStrasburgo, 16 lug. (askanews) – E’ un vero e proprio trionfo, quello con cui la maltese Roberta Metsola (Ppe) è stata confermata, oggi a Strasburgo, presidente del Parlamento europeo, con il numero più alto di voti, 562, mai registrato per questo tipo di elezione.


Quando era stato eletta la prima volta, nel gennaio 2022, Metsola aveva ottenuto 458 voti. Nel suo mandato precedente ha dimostrato una grande abilità politica e capacità di unire e di rappresentare l’insieme de Parlamento europeo, indipendentemente dalle forze politiche che l’avevano appoggiata. Gli eurodeputati che hanno votato sono stati 699, quindi 21 in meno dei 720 totali. I voti “espressi” (con l’esclusione di 76 schede bianche o nulle) sono stati 623.


L’elezione era a suffragio segreto, e non si può dire con certezza chi abbia votato a favore di Metsola. Ma è chiaro che l’hanno sostenuta molti più eurodeputati di quelli che siedono nei grandi gruppi “europeisti”: il suo Ppe (188 seggi), i liberali di Renew (77), i Socialisti e Democratici (136), l’hanno appoggiata in modo compatto, e probabilmente anche i Verdi (53). E devono averla votata pure, almeno in buona parte, i Conservatori dell’Ecr (74), compresi gli italiani di Fdi. Ma anche così, per arrivare alla cifra di 562, mancano ancora all’appello una trentina di voti, che sono venuti molto probabilmente da una parte del nuovo gruppo di destra “Patrioti per l’Europa” (84 seggi), e in particolare dagli italiani della Lega.


Le 76 schede bianche o nulle vengono invece sicuramente dall’estrema destra dei “Patrioti” e dell’altro nuovo gruppo formatosi la settimana scorsa, l’”Europa delle Nazioni sovrane” (Esn, 25 seggi), e probabilmente anche da una parte dei “non iscritti” (32 seggi). L’altra candidata, la spagnola Irene Montero della Sinistra, ha avuto 61 voti, ovvero 15 in più dei seggi del suo gruppo (46), che si può ipotizzare siano arrivati da qualche eurodeputato socialista e forse da qualche verde. Gli otto eurodeputati del M5s, che fanno parte ora della Sinistra, dovrebbero aver sostenuto per Montero, ma non è escluso che qualche voto sia andato a Metsola.


Complessivamente, infine, si può dire che quasi tutti gli eurodeputati italiani dovrebbero aver votato per Metsola.

Un temporary store di Swatch apre a Forte dei Marmi

Un temporary store di Swatch apre a Forte dei MarmiMilano, 16 lug. (askanews) – Swatch ha inaugurato un nuovo temporary store a Forte dei Marmi. Il design del negozio richiama le geometrie dello skyline creato dalle famose cabine sulla spiaggia versiliana, con colori accesi e sgargianti che vogliono trasmettere freschezza, libertà, voglia di stupire e di osare.


Nel negozio sarà possibile trovare le ultime collezioni estive e dai colori fluo che spaziano da Swatch NEON a BIOCERAMIC WHAT IF…? nei toni pastello, fino alle ultime collaborazioni Bioceramic MoonSwatch e Bioceramic Scuba Fifty Fathoms. Il temporary store di Swatch si trova in via Spinetti, 6, aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23.

Joe Biden ripende la sua campagna elettorale

Joe Biden ripende la sua campagna elettoraleNew York, 16 lug. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden riprende martedì la sua campagna elettorale in Nevada, dove si incontrerà con gli elettori afroamericani alla convention annuale della N.A.A.C.P. (Organizzazione per l’avanzamento dei diritti delle persone di colore). Inoltre il presidente sarà intervistato dalla Black Entertainment Television e parteciperà a un vertice economico con il deputato Steven Horsford del Nevada, presidente del Congressional Black Caucus. Mercoledì parlerà davanti a UnidosUS, un gruppo ispanico a difesa dei diritti civili.


Dopo un fine settimana difficile per il tentato assassinio dell’ex presidente Donald Trump e dopo settimane di polemiche interne al partito Dem sulle sue condizioni di salute, il presidente intende concentrarsi su questioni fondamentali come l’economia e la riduzione dei costi immobiliari, oltre a tutte le questioni che gli consentiranno di riguadagnare terreno tra gli elettori neri e ispanici.

G7, Agostinelli: Porto Gioia Tauro gioiello della Calabria e del Sud

G7, Agostinelli: Porto Gioia Tauro gioiello della Calabria e del SudVilla San Giovanni, 16 lug. (askanews) – Il Porto di Gioia Tauro è “il più grande porto di transhipment d’Italia, un gioiello della Calabria e del Meridione, da qui parte tutto”, grazie ai “cinque chilometri di banchine”, ha dichiarato Andrea Agostinelli, presidente del Porto Gioia Tauro nel corso della visita dei ministri del G7 del Commercio presso la struttura portuale che “lo scorso anno ha movimentato 3,5 milioni di Teus (unità equivalenti per container) e punta a quattro milioni per il 2024”.


Nel corso della visita il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha presentato ai ministri l’iniziativa umanitaria “Food for Gaza” ed è stata presentata la squadra dei dodici formatori che si recherà a Cipro per formare il personale locale all’utilizzo dello scanner che l’Agezia delle dogane e dei monopoli ha messo a disposizione, per rendere più celeri i controlli dei container che da Cipro portano aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza. Nel Porto di Gioia Tauro operano due grandi gruppi, MSC, azionista di Medcenter container terminal (MCT) che con il terminal distribuito su quasi due milioni di metri quadrati movimenta migliaia di container 24 ore su 24 tutto l’anno, con il 41% dell’import che entra in Italia che accede da questa struttura intermodale. Oltre ai container, per cui Gioia Tauro è il primo porto d’Italia, e tra i primi in Europa, nella struttura opera anche Grimaldi con il terminal Automar che si occupa di movimentazione auto in particolare per Stellantis.


Il Porto di Gioia Tauro è collegato attraverso quattro binari alla stazione nazionale di Rosarno, a quattro hub intermodali, Nola, Bari, Padova e Bologna, con 120 porti al mondo, 60 dei quali nel Mediterraneo. Inoltre, grazie alla profondità di 18 metri del canale, lungo 3,5 chilometri e largo 250 metri, a Gioia Tauro possono attraccare i cosiddetti giganti del mare, le navi più lunghe al mondo, circa quattro campi da calcio. Le gru, in dotazione, hanno uno sbraccio che copre 24 file di container contemporaneamente e consentono di movimentare le merci verso navi più piccole, trasporto su ferro o gomma. Il Porto è uno snodo cruciale nelle rotte commerciali internazionali, si posiziona tra Suez e Gibilterra con le merci che arrivano dal Far East, e nel periodo della pandemia, riporta l’ufficio stampa della struttura, il Porto è cresciuto come anche nei primi sei mesi del 2024, nonostante la crisi del Mar Rosso, registrando +13,7%.

Francia, Macron accetterà oggi dimissioni premier Attal

Francia, Macron accetterà oggi dimissioni premier AttalRoma, 16 lug. (askanews) – Questa sera Emmanuel Macron accetterà le dimissioni di Gabriel Attal, come hanno confermato all’AFP i partecipanti al consiglio dei ministri. Il giorno dopo il secondo turno delle elezioni legislative, il capo del governo aveva presentato le sue dimissioni al Presidente della Repubblica che ha preferito procrastinare.


Nelle prossime ore il Presidente della Repubblica firmerà un decreto che pone fine alle funzioni del suo Primo Ministro e del suo governo. Tuttavia, come annunciato dal Capo dello Stato in una lettera ai francesi pubblicata la settimana scorsa, il governo Attal continuerà a preoccuparsi degli “affari correnti”, in attesa della nomina di una nuova squadra di governo. Per garantire la continuità dello Stato, questo governo transitorio può tuttavia intervenire in caso di gravi eventi imprevisti, ad esempio dichiarando lo stato di emergenza. Una tempistica che non deve nulla al caso, a due giorni dalla prima sessione della nuova legislatura. Fino ad allora i ministri – eletti o rieletti nel corso delle elezioni legislative anticipate – non potevano esercitare il loro mandato parlamentare. Questo giovedì, 18 luglio, parteciperanno quindi all’elezione del presidente della Camera. Il partito di Macron, che ha perso la maggioranza relativa, non poteva fare a meno di 17 voti in un’Assemblea divisa in tre blocchi. I ministri dimissionari potranno partecipare anche venerdì e sabato prossimi alle votazioni per le posizioni strategiche a Palazzo Borbone.


Durante questo ultimo consiglio dei ministri in qualità di capo del governo a pieno titolo, Gabriel Attal ha riassunto il suo periodo a Matignon in tre parole: “riconoscimento, passione e coraggio”. Ha precisato di essere pronto a “garantire la continuità dello Stato per tutto il tempo necessario”, pur affermando davanti al Capo dello Stato che “il futuro va scritto”. A dieci giorni dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, la Francia si avvicina alla scadenza con un governo ancora in carica ma con un margine di manovra limitato. Non può presentare un disegno di legge, modificare regolamenti o avviare misure con un impatto finanziario. In tal caso tali decisioni verrebbero immediatamente revocate dal Consiglio di Stato. Può invece emanare decreti di nomina o ordini di garanzia delle manifestazioni.


Martedì mattina sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale diversi decreti di attuazione della legge sull’immigrazione, criticati dalla sinistra. Il governo ha quindi approfittato del pieno esercizio fino all’ultimo momento, in particolare per applicare il rifiuto o la revoca del permesso di soggiorno in caso di mancato rispetto dei “principi della Repubblica”, misura derivante dal disegno di legge sull’immigrazione. Gabriel Attal resta quindi a Matignon e unisce alla sua funzione di primo ministro dimissionario quella di presidente del gruppo Ensemble pour la République all’Assemblea nazionale. Una situazione ambigua, che può durare quanto il Presidente lo desidera, poiché non esiste una scadenza che regoli questa pratica molto rara. I precedenti sotto la Quinta Repubblica durarono solo pochi giorni.

Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento europeo

Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento europeoStrasburgo, 16 lug. (askanews) – Roberta Metsola (Ppe) è stata rieletta presidente del Parlamento europeo, per un secondo mandato di due anni e mezzo, oggi a Strasburgo. Metsola ha ottenuto 562 voti. I votanti sono stati 699, le schede bianche o nulle 76, i voti espressi 623; la maggioranza assoluta dei suffragi espressi era pari a 312 voti. L’altra candidata, Irene Montero La Sinistra) ha ottenuto 61 voti. “Congratulazioni Roberta Metsola rieletta meritatamente Presidente del Parlamento europeo! Orgogliosi di averti sostenuta, rinnoviamo il sentimento reciproco di amicizia che ti lega all’Italia. Il Ppe è al tuo fianco per costruire un’Europa più giusta, democratica e vicina ai cittadini”. Lo ha scritto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

Ue, è cominciata la decima legislatura del Parlamento europeo

Ue, è cominciata la decima legislatura del Parlamento europeoStrasburgo, 16 lug. (askanews) – E’ cominciata, questa mattina a Strasburgo, la decima legislatura del Parlamento europeo. La presidente uscente del Parlamento, Roberta Metsola, ha inaugurato la prima sessione plenaria ricordando l’atto del 1976 sulla elezione degli eurodputati a suffragio universale, che si tenne per la prima volta nel 1979.


Subito dopo, un quartetto d’archi ha suonato l’inno europeo, l’Inno alla Gioia di Ludwig van Beethoven, al centro dell’Aula, con tutti gli europarlamentari in piedi.Il primo atto della nuova legislatura sarà l’elezione della presidenza del Parlamento europeo, che vedrà molto probabilmente riconfermata Metsola per i prossimi due anni e mezzo.


 

È ufficiale: Trump e Vance sono i candidati repubblicani di Usa 2024

È ufficiale: Trump e Vance sono i candidati repubblicani di Usa 2024Roma, 16 lug. (askanews) – È ufficiale: Donald Trump e il senatore dell’Ohio James Davis “JD” Vance sono stati nominati come candidati repubblicani alla presidenza e vice-presidenza. Lo ha annunciato lo speaker della Camera dei rappresentanti Mike Johnson, parlando alla Convention del Partito repubblicano in corso a Milwaukee, in Wisconsin.


Prima della proclamazione, Trump aveva ricevuto i voti necessari nella procedura del “roll-call vote” degli Stati americani, con la delegazione della Florida in particolare che lo ha messo in testa. L’ex presidente e ora ufficialmente candidato repubblicano nella corsa alla Casa Bianca ha anche scelto il suo candidato vice-presidente, annunciandolo sul suo social network “Truth”: “Dopo aver riflettuto a lungo e valutato gli enormi talenti di molte altre persone, ho deciso che la persona più adatta ad assumere la carica di vice presidente degli Stati Uniti è il senatore J.D. Vance del grande stato dell’Ohio”, ha scritto Trump. Nel 2016, ai tempi della prima campagna presidenziale di Trump, Vance era stato fra i suoi più duri critici, ma successivamente aveva cambiato posizione fino a diventare uno dei suoi più fedeli sostenitori.


Trentanovenne, ex marine, Vance è noto per aver scritto un libro, “Hillbilly Elegy”, diventato un best seller, in cui racconta come è cresciuto in una famiglia povera di provincia, una sorta di analisi sociologica della “working class” bianca americana. Vance ha poi fatto carriera in finanza e politica, cominciando a lavorare per il venture capitalist conservatore Peter Thiel, prima di fondare la propria società di venture capital. Thiel stesso ha donato milioni di dollari alla campagna di Vance per il Senato del 2022.

G7 Commercio, a Villa San Giovanni multilateralismo e resilienza

G7 Commercio, a Villa San Giovanni multilateralismo e resilienzaVilla San Giovanni (RC), 15 lug. (askanews) – ‘La Calabria diventerà per due giorni la capitale del commercio mondiale”, ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani presentando l’evento, il primo di questa portata negli ultimi 50 anni che viene ospitato nella Regione e il terzo nel suo formato G7 Commercio, che si svolgerà tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria il 16 e 17 luglio.


“I Paesi membri del G7 e i Paesi ospiti rappresentano il 54 per cento del Pil mondiale e il 34 per cento della popolazione mondiale. Ed è soltanto la terza volta nella storia che si tiene il G7 in formato Commercio, è un filone che ho voluto confermare, perché la crescita dell’export è una priorità assoluta per l’Italia’, ha dichiarato il ministro parlando del comparto legato all’internazionalizzazione, uno dei motori dell’economia italiana. Secondo i dati presentati dall’Ice, nel suo rapporto sulle esportazioni realizzato insieme all’Istat, l’export italiano nel 2023 ha toccato quota 626 miliardi di euro, stabile rispetto al 2022 ma cresciuto del +30,4 per cento rispetto al 2019 (480 miliardi di euro) e del +60,5 per cento sul 2012 (390 miliardi di euro). La Presidenza italiana ha scelto quattro tematiche per la riunione che si svolgerà all’Altafiumara di Santa Trada, a Villa San Giovanni: rafforzare il sistema commerciale multilaterale attraverso la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC); assicurare la parità di condizioni sui mercati globali; incoraggiare la sostenibilità ambientale nel commercio; migliorare la resilienza e la sicurezza economica e “sono i temi prioritari al centro dell’agenda della Presidenza italiana”, ha ricordato Tajani che presiede la riunione.


Il vertice dei ministri del Commercio dei Paesi G7 in Calabria segue una prima riunione in videoconferenza organizzata dalla Presidenza italiana il 7 febbraio 2024. Tajani accoglierà i ministri dei Paesi G7: per il Giappone saranno presenti, tra gli altri, sia la ministra degli Affari Esteri, Kamikawa Yoko, sia il ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, Saito Ken, per il Regno Unito Jonathan Reynolds, ministro per gli Affari di stato e il Commercio, per la Germania il ministro dell’Economia Robert Habeck. Presenti anche il vice presidente della Commissione europea e commissario per il Commercio, Valdis Dombrovskis, nonché i ministri dei Paesi terzi invitati e i rappresentanti del mondo imprenditoriale (Business 7) e delle Organizzazioni Internazionali. L’obiettivo principale del filone G7 Commercio è quello di rispondere alle tensioni e alle frizioni commerciali che mettono a rischio il commercio globale e la crescita sostenibile e inclusiva. Il vertice dei ministri G7 che si confronteranno su questi temi sarà “la riunione degli stati generali del commercio, dell’economia e della crescita”, ha spiegato Tajani ai giornalisti pochi giorni prima dell’evento, aggiungendo che il G7 “deve essere un’organizzazione che si apre non che si chiude, per questo abbiamo chiesto anche ad altri sei Paesi di partecipare’: si tratta di Brasile, Corea del sud, il Vietnam, l’India, la Turchia e la Nuova Zelanda. ‘E’ una scelta politica – ha aggiunto il vicepremier – il G7 non deve essere un’organizzazione che si arrocca, se vogliamo veramente far sì che i nostri sistemi produttivi siano competitivi dobbiamo avere gli interlocutori, come l’India, che è una realtà importantissima. E poi ci sono Paesi che hanno un grande interesse per l’Italia, come il Vietnam e la Nuova Zelanda. Quest’ultimo è una parte di mondo che è molto interessata al Made in Italy, c’è una forte comunità di origine italiana ed è un’opportunità da esplorare per le nostre esportazioni’. Per Tajani, la decisione di aprire il G7 fa parte di ‘una strategia complessiva’ e verrà portata avanti nei vari vertici, anche a Pescara e Fiuggi.


In concomitanza con la riunione ministeriale, il B7 Italy si riunirà nella terza G7 Industry Stakeholder Conference “Invertire la deriva protezionistica globale”, sotto la guida dei Emma Marcegaglia, B7 Chair, e alla presenza del ministro degli Esteri, per valutare i fattori chiave per guidare la comunità globale attraverso un nuovo paradigma di commercio e investimenti in un panorama dominato da tensioni geopolitiche incombenti e transizioni senza precedenti che stanno rimodellando le nostre economie e società. A seguire, la sessione con i Paesi terzi e i rappresentanti dell’impresa, che si svolgerà nel primo giorno del vertice, e sarà dedicata alla resilienza delle catene di fornitura. In questo quadro, un’attenzione particolare verrà dedicata alla crisi nel Mar Rosso – che colpisce le rotte commerciali internazionali causando gravi ricadute economiche sui porti e le filiere del Mediterraneo – e alla stabilità e prosperità dell’Indo-Pacifico, regione essenziale per la salvaguardia degli equilibri politici mondiali e del commercio internazionale. ‘Con l’operazione Aspides, oltre 200 mercantili sono stati assistiti e i risultati si vedono’ e non c’è stato ‘il crollo’ temuto ‘per i nostri porti’, ha sottolineato il vicepremier, parlando anche della struttura di ‘Gioia Tauro che verrà visitata’ nell’ambito del G7 del Commercio. Il porto della Piana ha ‘registrato un incremento” nel volume di arrivi e partenze e questo significa che “abbiamo lavorato bene’, Aspides ‘è fondamentale per il trasporto merci nelle rotte principali del nostro commercio estero’, ha dichiarato il ministro degli Esteri Tajani. Il Porto di Gioia Tauro che, con oltre 3,5 milioni di TEUs (unità equivalente a venti piedi), è il primo porto italiano per traffico merci e il sesto in Europa (da qui entra il 41 per cento di import che arriva in Italia). Un’infrastruttura d’eccellenza, in particolare per il Transhipment relativo ai container, in cui è il primo nella Penisola per livello di scambi, con i suoi 1,8 milioni di metri quadrati di ampiezza (il maggiore d’Europa per metratura), i collegamenti ferroviari e quelli marittimi con 120 porti al mondo, 60 nel Mediterraneo e la presenza di due dei principali armatori a livello mondiale, MSC, azionista di Medcenter container terminal, e Grimaldi per il terminal Automar, dedicato alle auto.


La visita al Porto di Gioia Tauro, inserita in programma per la prima giornata del vertice, rappresenterà anche un’occasione per presentare ai ministri G7 l’iniziativa umanitaria “Food for Gaza”, lanciata su impulso del vicepremier Tajani per alleviare le sofferenze della popolazione civile a Gaza. Verrà, in particolare, presentata la squadra di dodici formatori che si recherà a Cipro per formare il personale locale all’utilizzo dello scanner per container che l’Agenzia delle Dogane italiana ha messo a disposizione per rendere più celeri i controlli dei container che da Cipro portano aiuti umanitari verso la Striscia. I ministri G7 e i loro ospiti avranno quindi l’opportunità di confrontarsi su grandi temi per assicurare che il commercio continui a rappresentare un volano di crescita e di sviluppo sia per i membri del G7 sia per il resto del mondo. In tale ottica, il G7 lavorerà per continuare a garantire il buon funzionamento dell’Organizzazione mondiale del commercio, una premessa essenziale anche per lo sviluppo economico dell’Italia, in considerazione della vocazione all’export. Altro tema sul tavolo della due giorni calabrese è il problema dell’accesso ai mercati terzi, chiave per un mercato globale concorrenziale e aperto per le imprese italiane. Di fronte alla crisi ambientale, si discuterà anche di come il commercio possa contribuire a difendere il pianeta dai danni causati dal cambiamento climatico e di come si possa favorire la transizione verde incrementando gli scambi di beni e servizi ambientali. La discussione punterà anche a migliorare la resilienza delle nostre economie attraverso il rafforzamento e la diversificazione delle catene globali del valore, a ridurre il rischio rispetto alle dipendenze economiche eccessive e a incentivare la sicurezza economica contro pratiche coercitive. In questo quadro, ha sottolineato Tajani parlando di uno degli attori globali, la Cina ‘è un competitor con il quale vogliamo avere rapporti costruttivi, siamo usciti dalla Via della Seta, in maniera molto seria, senza fare alcuna polemica, senza parlare male di questa iniziativa che però a noi non ha portato grandi vantaggi’. Ma il fatto che Pechino sia un competitor ‘non significa che quel mercato non possa essere interessante per le nostre imprese”. Tajani ha ricordato che puntare sul Mediterraneo è un obiettivo fondamentale per l’Italia, perché “dal Mediterraneo transita giornalmente il 25 per cento del traffico mercantile globale, con l’Italia in posizione privilegiata quale piattaforma naturale di collegamento tra i Paesi del bacino e porta di ingresso verso i mercati dell’Europa centro-settentrionale”. Per questo motivo “il governo è fortemente impegnato ad accompagnare questa naturale vocazione del nostro Paese con una decisa strategia di rafforzamento della connettività – uno degli ambiti centrali nell’agenda della presidenza italiana del G7 – nei settori dell’energia, del digitale e della logistica”. La decisione di organizzare la riunione del G7 del Commercio in Calabria e proprio dove sorgeranno le basi del Ponte sullo Stretto di Messina, vuole sottolineare la centralità del Mediterraneo e delle Regioni che vi si affacciano nella strategia di rilancio dell’economia e del sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane guardando alla cooperazione e al dialogo, alla resilienza e al multilateralismo come elementi positivi di un’agenda condivisa. (di Daniela Mogavero)