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Georgia, chi è il neoeletto presidente Mikheil Kavelashvili (e perché le proteste non si fermano)

Georgia, chi è il neoeletto presidente Mikheil Kavelashvili (e perché le proteste non si fermano)Milano, 14 dic. (askanews) – Le profonde divisioni politiche della Georgia sono destinate ad allargarsi con l’ex calciatore Mikheil Kavelashvili, eletto presidente durante la sessione parlamentare di oggi, 14 dicembre. Kavelashvili si è assicurato la carica dopo aver ottenuto i 224 voti necessari dal collegio composto da tutti i deputati di Sogno georgiano e dai consiglieri locali.


La sessione si è svolta sullo sfondo di proteste pubbliche fuori dall’edificio del Parlamento, dove i dimostranti hanno etichettato il processo elettorale come illegittimo e “una farsa”. Kavelashvili ha ricevuto 224 voti su 300. Per essere eletto presidente aveva bisogno di 200 voti. Si tratta delle prime elezioni nella storia della Georgia in cui il presidente non viene eletto tramite voto diretto, ma da un collegio elettorale di 300 persone. Kavelashvili era l’unico candidato nominato il 27 novembre da Bidzina Ivanishvili, presidente onorario del partito al governo, politico e noto imprenditore. La nomina ha scatenato una controversia diffusa. Chi critica il presidente eletto sottolinea il fatto che Kavelashvili non ha un diploma di istruzione superiore. Ivanishvili ha affermato che Kavelashvili “incarna al meglio l’uomo georgiano”.


Co-fondatore della fazione Potere Popolare, del partito al governo, Kavelashvili è noto per la sua ferma retorica anti-occidentale, rivolta in particolare contro gli Stati Uniti. Un chiaro segnale che le ambizioni di adesione alla Nato vengono ulteriormente allontanate. Ma non tutti in Sogno Georgiano lo sostengono; Ada Marshania, membro del Consiglio supremo dell’Abkhazia, ha apertamente criticato la decisione, chiedendo un “candidato migliore”. In un discorso tagliente durante la sessione, Marshania ha avvertito che la nomina di Kavelashvili aveva danneggiato sia il partito al governo che il paese.


Intanto ieri, durante un discorso, la presidente Salome Zurabishivli aveva affermato che le “illegittime e incostituzionali” elezioni del nuovo presidente sono “una farsa” che “non ha alcun collegamento con alcun processo politico”. La presidente Zurabishvili ha affermato che questo era un insulto alle tradizioni, alla storia e alla cultura georgiane e che era “inaccettabile”. Ha espresso la sua determinazione a rimanere nel paese come “l’unica istituzione legittima”. Sempre ieri 13 dicembre, il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto diffondere un video-discorso al popolo georgiano. Alla vigilia dell’anniversario della candidatura della Georgia all’UE, Macron ha ribadito il suo sostegno alle aspirazioni dei georgiani all’UE, ha ribadito che l’Unione è a favore della pace e del dialogo e ha espresso la sua speranza che la Georgia continui sulla strada dell’integrazione nell’UE. Macron ha anche osservato che il tradimento delle aspirazioni europee del popolo georgiano, sancite dalla Costituzione georgiana, è inaccettabile e che il sogno europeo della Georgia non dovrebbe morire. Ha osservato che la scelta sovrana della Georgia del percorso europeo viene ora espressa pacificamente attraverso proteste a Tbilisi e in altre città del paese. Ha sottolineato che l’UE non obbliga nessuno e non intimidisce, ma propone una partnership paritaria per raggiungere la prosperità basata su valori condivisi.


Il video discorso arriva pochi giorni dopo la telefonata che Macron ha avuto con Ivanishvili. In questa conversazione, Macron ha espresso la sua disponibilità ad aiutare a risolvere la crisi politica in Georgia. Prima del colloquio con Ivanishvili, Macron aveva incontrato la sua controparte georgiana, Salome Zurabishvili, in Francia. La condanna del processo elettorale ha trovato eco nell’opposizione e negli osservatori internazionali. Marko Mihkelson, presidente della Commissione Esteri del Parlamento Estone, ha ribadito il 12 dicembre la posizione di Zurabishvili come unico leader legittimo della Georgia. L’opposizione ha condannato fermamente l’elezione di Kavelashvili, accusando GD di aver orchestrato un “colpo di stato costituzionale” su ordine di Ivanishvili. I leader dell’opposizione sostengono che le azioni del partito al governo stanno allontanando ulteriormente la Georgia dall’integrazione europea, un’aspirazione nazionale fondamentale. “Salome Zurabishvili rimane la presidente della Georgia, il comandante supremo in capo e il più alto rappresentante del paese nelle relazioni estere”, hanno dichiarato le forze di opposizione il 12 dicembre, liquidando l’attuale parlamento come illegittimo.

Corea del Sud, il Parlamento approva l’impeachment del presidente Yoon

Corea del Sud, il Parlamento approva l’impeachment del presidente YoonRoma, 14 dic. (askanews) – L’assemblea Nazionale della Corea del Sud ha approvato la mozione di impeachment contro il presidente Yoon Suk Yeol per il suo tentativo fallito di imporre la legge marziale il 3 dicembre. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap. A favore della mozione hanno votato 204 deputati mentre 85 sono stati i contrari. Tre le astensioni e otto le schede non valide. Migliaia di persone, attendevano fuori dall’Assemblea la decisione, accolta da grida di gioia, canti e balli. Duecentomila persone, secondo le forze di polizia, si sono riversate nelle piazze di Seul dando vita ad una gigantesca, pacifica, manifestazione.

Al Salone Mobile 2025 il primo forum internazionale dedicato alla luce

Al Salone Mobile 2025 il primo forum internazionale dedicato alla luceMilano, 13 dic. (askanews) – “Interazione tra luce, architettura e benessere in un’ottica di progettazione integrata e multidisciplinare, in cui l’elemento luce non solo fa apparire le cose ma crea atmosfere, profondità e si fa interprete degli spazi. Sono questi i presupposti che, come Assoluce di FederlegnoArredo, ci hanno spinto a voler organizzare durante la settimana del Salone un forum internazionale dedicato, The Euroluce International Lighting Forum”. E’ quanto afferma Carlo Urbinati, presidente Assoluce di FederlegnoArredo, in occasione delle anticipazioni sulla prossima edizione del Salone del Mobile di Milano diffuse oggi in un incontro con la stampa.


La prossima edizione del Salone, infatti, che è anche l’edizione della biennale dedicata alla luce, Euroluce, è l’occasione per il lancio del primo The Euroluce international lighting forum, due giornate (il 10 e 11 aprile) di appuntamenti, fra conferenze, tavole rotonde e workshop, in uno spazio creato ad hoc nell’area espositiva di Euroluce con l’obiettivo di creare una piattaforma culturale e formativa che completi l’offerta commerciale. Il Forum riunirà un panel internazionale di ospiti ed esperti tra cui spicca il nome di Robert Wilson, artista di fama mondiale, che combina luce, movimento, suono e testo in opere cariche di emozione e forza estetica. “Ringrazio il Salone del Mobile.Milano per aver condiviso l’idea con l’associazione, dimostrando ancora una volta, quanto la nostra filiera non sia solo la manifestazione leader a livello mondiale nel settore del design e dell’arredamento ma, unico caso al mondo, sia la casa degli imprenditori impegnati a disegnare il futuro del settore che rappresentano – ha aggiunto Urbinati – Illuminazione che rappresenta un settore particolarmente votato all’export (l’80% secondo i consuntivi 2023, il risultato più alto fra tutti i comparti della filiera) La presenza al Salone del Mobile.Milano delle aziende dell’illuminazione risulta pertanto strategica e The Euroluce international lighting Forum, sarà l’occasione per confrontarci con progettisti, architetti e lighting designer interlocutori fondamentali per costruire il futuro del settore”.

Feltrin (Federlegno): speriamo colpo di reni finale apra lenta ripresa 2025

Feltrin (Federlegno): speriamo colpo di reni finale apra lenta ripresa 2025Milano, 13 dic. (askanews) – “Sta per chiudersi un 2024 che, dobbiamo ammetterlo, a inizio anno, non ci eravamo immaginati così complesso. Le imprese confidano in un piccolo colpo di reni nella parte finale dell’anno che potrebbe preludere a una lenta ripresa nel 2025. Una ripresa che non può prescindere dall’export: il Salone del Mobile.Milano sarà ancora una volta l’occasione migliore per rafforzare e ampliare la presenza delle nostre aziende sui mercati internazionali”. Così Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, in occasione delle anticipazioni sulla 63esima edizione del Salone del Mobile di Milano date durante in incontro pre-natalizio con la stampa dalla presidente del Salone, Maria Porro.


“Siamo pronti a ‘raccontare’ i nostri prodotti, frutto di una filiera articolata che, grazie ai territori di cui è espressione e alla ricerca in innovazione e in sostenibilità, costituisce un mix unico. Decretando il successo di un sistema imprenditoriale e confermando quanto sia strategico e indispensabile per le nostre aziende investire sul Salone del Mobile. L’unica vetrina focalizzata sul business in grado di parlare al mondo intero”.

Salone Mobile 2025 illumina la Pietà Rondanini con le luci di Bob Wilson

Salone Mobile 2025 illumina la Pietà Rondanini con le luci di Bob WilsonMilano, 13 dic. (askanews) – La pietà Rondanini illuminata da una luce contemporanea: quella dell’estro creativo dell’artista mondiale Robert Wilson. A inaugurare la 63esima edizione del Salone del Mobile, nell’anno della biennale di Euroluce, sarà “Mother” l’opera di Wilson, un’ “opera totale” dedicata al capolavoro di Michelangelo, riconosciuto, insieme all’Ultima Cena di Leonardo, come l’opera d’arte più iconica di Milano.


Di questo programma, “Mother”, nell’anno di Euroluce, è il capitolo primo: un omaggio all’incompiuto michelangiolesco “messo in scena” al Museo della Pietà – Castello Sforzesco – in dialogo drammaturgico con Stabat Mater, il capolavoro musicale del compositore estone Arvo Pärt. Promossa in collaborazione con Comune Milano, Mother è un omaggio alla città e sarà visitabile dall’8 aprile fino al 18 maggio: un ponte tra Milano e il mondo ma anche un raccodo tra la Milano art week e la settimana del Design.


La collaborazione con Robert Wilson vedrà Salone del Mobile nuovamente a fianco del Teatro La Scala per la serata inaugurale della 63esima edizione, con Wilson alla cura di The Night before. Object, chairs, opera, con l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da Michele Spotti. “Abbiamo sempre pensato al Salone come strumento fondamentale per offrire opportunità di crescita e sviluppo per il nostro settore, creare dialoghi interculturali, avvicinare discipline, illuminare Milano – commenta Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano – Nel progettare l’edizione 2025 della manifestazione, abbiamo valutato attentamente quali temi e contenuti potessero accendere una scintilla per innescare un’ulteriore spinta a favore di una filiera che, grazie all’attrattività internazionale del Salone, trasforma ogni anno Milano in Capitale mondiale del design. L’immaginazione ha sempre guidato il cambiamento. Ed è per questo che anche quest’anno, Salone ha deciso di reinvestire i risultati di un’edizione 2024 da record su un programma culturale di primissimo piano, di cui oggi con grande emozione anticipiamo Mother, un progetto di rara intensità che ci vede nuovamente al fianco di Robert Wilson”.

Francia, Macron ha deciso: Bayrou è stato nominato primo ministro

Francia, Macron ha deciso: Bayrou è stato nominato primo ministroRoma, 13 dic. (askanews) – François Bayrou è stato nominato oggi primo ministro della Francia dal presidente Emmanuel Macron. Lo riferiscono i media transalpini.  Settantatré anni, centrista, uomo di mediazione. Questo il profilo di François Bayrou, il politico di lungo corso scelto oggi dal presidente francese Emmanuel Macron per cercare di portare l’esecutivo transalpino fuori dall’impasse in cui s’è ritrovato in seguito alle elezioni politiche vinte dalla sinistra e con una forte avanzata anche delle destre. Nato da famiglia di agricoltori, è laureato in lettere classiche ed è stato anche insegnante di liceo. Cattolico praticante, è stato presidente del Centro dei democratici sociali, la democrazia cristiana francese, ed è deputato dell’Assemblea nazionale dal 1986.


E’ stato ministro dell’Educazione nazionale sotto i governi Balladur (1993-1995) e Juppé (1995-1997). Vicepresidente dell’Internazionale Democratica Cristiana (IDC), dopo aver aderito inizialmente al Partito popolare europeo (di cui è stato vicepresidente), nel 2004 ha co-fondato il Partito democratico europeo e ne è stato co-presidente insieme a Francesco Rutelli. E’ stato più volte candidato alle presidenziali, la prima volta nel 2002. Nel 2007 è stato cofondatore del Movimento democratico (MoDem). Nel 2017 ministro della Giustizia, ma si è dovuto dimettere per lo scandalo degli impieghi fittizi all’Europarlamento. 

Zelensly: massiccio attacco missilistico dalla Russia. Missili anche dalla Corea del Nord

Zelensly: massiccio attacco missilistico dalla Russia. Missili anche dalla Corea del NordRoma, 13 dic. (askanews) – La Russia ha lanciato questa mattina 93 missili balistici e da crociera contro l’Ucraina nel suo ultimo massiccio attacco. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Sono stati lanciati 93 missili, di cui almeno uno dalla Corea del Nord. Ne sono stati abbattuti 81, di cui undici dagli F-16″, che l’Ucraina ha iniziato a ricevere dagli alleati occidentali”, ha detto, parlando di “uno dei più grandi attacchi contro la nostra infrastruttura energetica”. Questa è la sintesi del “piano di pace di Vladimir Putin, ovvero distruggere tutto”, ha aggiunto Zelensky. “E’ così che vuole condurre i negoziati: terrorizzando milioni di persone”, ha insistito il leader ucraino, chiedendo “una reazione forte da parte del mondo”. “Un attacco massiccio deve essere seguito da una reazione massiccia. Questo è l’unico modo per porre fine al terrorismo”, ha proseguito. Zelensky ha chiesto in particolare un rafforzamento delle sanzioni, “per avere un impatto reale sulla produzione di missili russi”.


Intanto gli Stati uniti forniranno all’Ucraina un ulteriore pacchetto di aiuti militari del valore di 500 milioni di dollari. Lo ha dichiarato oggi il segretario di Stato Antony Blinken. “Come parte dell’aumento dell’assistenza per la sicurezza annunciato dal presidente Biden il 26 settembre, gli Stati uniti stanno fornendo un altro significativo pacchetto di armi e attrezzature urgentemente necessarie ai nostri partner ucraini”, ha affermato Blinken. “Questa ulteriore assistenza, fornita attraverso prelievi precedenti dalle scorte del Dipartimento della Difesa, ha un valore di 500 milioni di dollari” ha continuato il capo della diplomazia Usa Blinken.


Il pacchetto includerà munizioni per l’artiglieria, munizioni per sistemi di contrasto ai droni (Counter-Unmanned Aerial Systems, c-UAS), munizioni per i sistemi di razzi a lancio multiplo ad alta mobilità (HIMARS), nonché attrezzature di protezione contro minacce chimiche, biologiche e nucleari.

Attacco israeliano a Gaza: colpito un ufficio postale, almeno 30 morti

Attacco israeliano a Gaza: colpito un ufficio postale, almeno 30 mortiRoma, 13 dic. (askanews) – Un attacco israeliano ha ucciso almeno 30 palestinesi e ne ha feriti altri 50 che si erano rifugiati in un ufficio postale nella Striscia di Gaza centrale, portando il bilancio delle vittime di giovedì nell’enclave a 66. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa Reuters.


In precedenza, ieri, due attacchi israeliani nel sud di Gaza avevano ucciso 13 palestinesi che, secondo i medici di Gaza e Hamas, facevano parte di una forza che proteggeva i camion con aiuti umanitari. L’esercito israeliano ha dichiarato che si trattava di militanti di Hamas che cercavano di dirottare il carico. Molti di coloro che sono morti negli attacchi a Rafah e Khan Younis avevano legami con Hamas, secondo fonti vicine al gruppo.


Il capo della diplomazia americana Anthony Blinken ha comunque riferito oggi di “segnali incoraggianti” nella prospettiva di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e ha chiesto alla Turchia di usare la sua influenza su Hamas per raggiungere questo obiettivo. “Abbiamo discusso di Gaza e dell’opportunità di mettere in atto un cessate il fuoco. Ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane mostra segnali quanto più incoraggianti possibile”, ha affermato in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ad Ankara.


“Nei miei colloqui con il presidente Erdogan e il ministro Fidan, abbiamo parlato della necessità che Hamas dica sì a un accordo, per contribuire finalmente a porre fine agli scontri, e apprezziamo molto il ruolo che la Turchia può svolgere utilizzando la propria voce con Hamas per cercare di raggiungere un accordo”, ha aggiunto il segretario di Stato americano.

Wall Street Journal: Trump valuta possibile attacco preventivo contro strutture nucleari iraniane

Wall Street Journal: Trump valuta possibile attacco preventivo contro strutture nucleari iranianeRoma, 13 dic. (askanews) – Il presidente eletto Usa Donald Trump, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, sta valutando la possibilità di aumentare la pressione sull’Iran, a partire dal possibile ricorso a un’azione militare per frenare le sue ambizioni nucleari.


L’articolo mette in evidenza le opzioni in discussione, tra cui un attacco preventivo guidato dagli Stati uniti o il supporto e la possibile partecipazione alle operazioni israeliane che mirano alle strutture nucleari di Natanz, Fordow e Isfahan.

Nato, Rutte: “È tempo di passare a mentalità da tempo di guerra”

Nato, Rutte: “È tempo di passare a mentalità da tempo di guerra”Trieste, 12 dic. (askanews) – “L’industria della difesa della Russia sta producendo un numero enorme di carri armati, veicoli blindati e munizioni. Ciò che la Russia manca di qualità, compensa in quantità con l’aiuto di Cina, Iran e Corea del Nord. Tutto questo punta in una direzione chiara: la Russia si prepara al confronto a lungo termine. Con l’Ucraina. E con noi”. Lo ha detto il Segretario Generale della NATO Mark Rutte nel suo discorso al Concert Noble di Bruxelles, trasmesso in streaming.


Il solenne appello del capo dell’Alleanza Atlantica arriva in un momento in cui le forze ucraine sono in chiara difficoltà. “È tempo di passare ad una mentalità da tempo di guerra”, ha affermato il segretario generale della Nato. “È vero che ora spendiamo di più in difesa di quanto non facessimo dieci anni fa. Ma stiamo ancora spendendo molto meno che durante la Guerra Fredda. Anche se le minacce alla nostra libertà e sicurezza sono altrettanto grandi, se non più grandi. Durante la guerra fredda, gli europei hanno speso molto più del 3% del loro PIL per la difesa. Con questa mentalità abbiamo vinto la Guerra Fredda. La spesa è scesa dopo la caduta della cortina di ferro. Il mondo era più sicuro. Non lo è più”. Secondo Rutte l’Europa deve uscire dal suo torpore e spendere “molto di più” per la sua difesa. “Se non spendiamo di più insieme ora, per prevenire, pagheremo un prezzo molto, molto, molto più alto in seguito per combattere. Ora miliardi, in seguito migliaia di miliardi di euro. Questo se ne usciremo vincitori. E questo se vinceremo”.


Sulle percentuali di spesa non c’è univocità tra i Paesi Nato. “Dare priorità alla difesa richiede una leadership politica” ha riconosciuto Rutte. “Può essere difficile e rischioso a breve termine. Ma è assolutamente essenziale a lungo termine”. Per poi spiegare: “So che spendere di più per la difesa significa spendere meno per altre priorità, ma è solo un po’ meno”, ha assicurato, suggerendo di utilizzare “una piccola frazione” della spesa sociale per raggiungere questo obiettivo. “Per proteggere la nostra libertà, la nostra prosperità e il nostro modo di vivere, i vostri politici hanno bisogno di ascoltare le vostre voci”, ha insistito. “Dite loro che devono spendere di più per la difesa così possiamo continuare a vivere in pace”, ha aggiunto. “Ditegli che la sicurezza conta più di ogni altra cosa”.