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Usa2024, Biden difende (con qualche gaffe) la sua candidatura: devo completare il lavoro

Usa2024, Biden difende (con qualche gaffe) la sua candidatura: devo completare il lavoroWashington DC, 12 lug. (askanews) – Nell’attesissima conferenza stampa di fine vertice Nato, durata poco meno di un’ora, il presidente Usa Joe Biden ha ribadito la sua convinzione di essere il candidato più qualificato per vincere le elezioni di novembre, ma ha ammesso che altri democratici potrebbero battere l’ex presidente Donald Trump, come la sua attuale vice Kamala Harris. E replicando sul suo stato di salute, ha fatto notare che nessuno chiede a Trump un test neurologico.


Una gaffe Biden l’ha fatta, riferendosi erroneamente alla vicepresidente Kamala Harris chiamandola “vicepresidente Trump”. “Ottimo lavoro, Joe!” ha ironizzato in un post su Truth Trump stesso. A cui, dopo la conferenza, Biden ha risposto su X: “A proposito: sì, conosco la differenza. Uno è un pubblico ministero e l’altro è un criminale”, ha scritto, riferendosi al precedente ruolo di Harris come procuratore generale della California e alla recente condanna di Trump a New York. Aveva commesso un errore simile anche qualche ora prima, chiamando accidentalmente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “Presidente Putin”, mentre lo presentava durante un evento Nato. Ma in quel caso si era subito corretto e ci aveva scherzato sopra con Zelensky.


“Credo di essere il più qualificato per governare. E penso di essere il più qualificato per vincere. Ma ci sono altre persone che potrebbero battere Trump”, tuttavia “è terribilmente difficile partire da zero. E sai, parliamo di, sai, soldi raccolti – non stiamo andando male. Metteremo 220 milioni di dollari in banca. Stiamo andando bene”, ha detto. Il tutto dopo che la CNN ha riferito che i donatori democratici sono profondamente preoccupati e trattengono assegni di ingente entità a fronte del polverone sollevatosi dopo il dibattito con Trump sulla salute mentale del presidente. In realtà il curriculum di Biden non è in dubbio. Il presidente ha avuto più esperienza politica di chiunque. Ma ciò che preoccupa coloro che chiedono che si faccia da parte è la sua capacità di governare per un altro mandato. Biden è stato incalzato sulla possibilità di riconsiderare la sua posizione sulla permanenza in corsa se gli fossero stati mostrati dati secondo cui la vicepresidente Harris avrebbe ottenuto risultati migliori contro Trump. “No, a meno che non tornino e dicano che non c’è modo di vincere”, ha risposto. Ma, poi ha aggiunto sussurrando enfaticamente: “Nessuno lo dice. Nessun sondaggio lo dice”.


Alla domanda se dovesse sottoporsi a un altro esame neurologico, Biden ha risposto ai giornalisti: “Ho sostenuto tre esami neurologici significativi e intensi… a febbraio, e dicono che sono in buona forma”. Ha anche difeso la sua salute neurologica, affermando che le decisioni che prende ogni giorno sono la prova che è sano: “Ogni singolo giorno mi sottopongo a test sulla mia capacità neurologica. Decisioni che prendo ogni giorno”, ha detto. Biden ha voluto pure scherzare sul numero schiacciante di commenti anonimi emersi dalla sua campagna e dalla sua amministrazione nelle ultime settimane, dicendo ai giornalisti: “Parlate con il mio staff. Tutti voi parlate con il mio staff. A volte il mio staff parla molto”. Verso la fine Biden ha alzato la voce e si è animato quando ha parlato di armi. Ha sottolineato il numero di bambini uccisi ogni anno dalle armi da fuoco e si è scagliato contro la National Rifle Association e la Corte Suprema. Parlando di minacce alla democrazia, Biden ha fatto il suo primo riferimento della serata al Progetto 2025, una proposta politica conservatrice in espansione mirata al potenziale secondo mandato di Trump.


La risposta più complessa è stata quella sul coinvolgimento della Cina nella guerra tra Russia e Ucraina: Biden ha affermato di pensare che il presidente cinese Xi Jinping creda che la Cina possa sfruttare la propria posizione economica presso i paesi stranieri, ma Xi deve capire che “c’è un prezzo da pagare”. Inoltre Biden ha affermato di non avere “alcuna buona ragione per parlare con Putin in questo momento”. “Non sono pronto a parlare con Putin a meno che lui non sia pronto a cambiare il suo comportamento”, ha affermato. Per poi correggere lievemente il tiro: “Penso di essere pronto a parlare con qualsiasi leader voglia parlare, anche se Putin mi chiamasse e volesse parlare”, ha detto. “Il punto è che sono pronto a parlare con chiunque, ma non vedo alcuna inclinazione”. Su Harris è tornato più volte, l’ha descritta come una “persona di prim’ordine”: “Innanzitutto, il modo in cui ha gestito la questione della libertà del corpo delle donne, di avere il controllo sui loro corpi. In secondo luogo, la sua capacità di gestire quasi ogni questione sul tavolo, era una procuratrice eccezionale, una persona di prima categoria, e al Senato è stata davvero brava”, ha detto. “Non l’avrei scelta se non avessi pensato che fosse qualificata per essere presidente. Fin dall’inizio, non ho fatto mistero di questo. È qualificata per essere presidente. Ecco perché l’ho scelta”. Tuttavia non intende ancora cederle il passo. Anzi, il presidente Usa lo ha dichiarato più e più volte durante il colloquio con i giornalisti: “Sono qui per finire il lavoro”. (di Cristina Giuliano)

Usa2024, Biden difende sua candidatura: devo completare il lavoro

Usa2024, Biden difende sua candidatura: devo completare il lavoroWashington DC, 12 lug. (askanews) – Nella attesissima conferenza stampa di fine vertice Nato, durata poco meno di un’ora, il presidente Usa Joe Biden ha ribadito la sua convinzione di essere il candidato più qualificato per vincere le elezioni di novembre, ma ha ammesso che altri democratici potrebbero battere l’ex presidente Donald Trump, come la sua attuale vice Kamala Harris. E replicando sul suo stato di salute, ha fatto notare che nessuno chiede a Trump un test neurologico.


Una gaffe Biden l’ha fatta, riferendosi erroneamente alla vicepresidente Kamala Harris chiamandola “vicepresidente Trump”. “Ottimo lavoro, Joe!” ha ironizzato in un post su Truth Trump stesso. A cui, dopo la conferenza, Biden ha risposto su X: “A proposito: sì, conosco la differenza. Uno è un pubblico ministero e l’altro è un criminale”, ha scritto, riferendosi al precedente ruolo di Harris come procuratore generale della California e alla recente condanna di Trump a New York. Aveva commesso un errore simile anche qualche ora prima, chiamando accidentalmente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “Presidente Putin”, mentre lo presentava durante un evento Nato. Ma in quel caso si era subito corretto e ci aveva scherzato sopra con Zelensky.


“Credo di essere il più qualificato per governare. E penso di essere il più qualificato per vincere. Ma ci sono altre persone che potrebbero battere Trump”, tuttavia “è terribilmente difficile partire da zero. E sai, parliamo di, sai, soldi raccolti – non stiamo andando male. Metteremo 220 milioni di dollari in banca. Stiamo andando bene”, ha detto. Il tutto dopo che la CNN ha riferito che i donatori democratici sono profondamente preoccupati e trattengono assegni di ingente entità a fronte del polverone sollevatosi dopo il dibattito con Trump sulla salute mentale del presidente. In realtà il curriculum di Biden non è in dubbio. Il presidente ha avuto più esperienza politica di chiunque. Ma ciò che preoccupa coloro che chiedono che si faccia da parte è la sua capacità di governare per un altro mandato. Biden è stato incalzato sulla possibilità di riconsiderare la sua posizione sulla permanenza in corsa se gli fossero stati mostrati dati secondo cui la vicepresidente Harris avrebbe ottenuto risultati migliori contro Trump. “No, a meno che non tornino e dicano che non c’è modo di vincere”, ha risposto. Ma, poi ha aggiunto sussurrando enfaticamente: “Nessuno lo dice. Nessun sondaggio lo dice”.


Alla domanda se dovesse sottoporsi a un altro esame neurologico, Biden ha risposto ai giornalisti: “Ho sostenuto tre esami neurologici significativi e intensi… a febbraio, e dicono che sono in buona forma”. Ha anche difeso la sua salute neurologica, affermando che le decisioni che prende ogni giorno sono la prova che è sano: “Ogni singolo giorno mi sottopongo a test sulla mia capacità neurologica. Decisioni che prendo ogni giorno”, ha detto. Biden ha voluto pure scherzare sul numero schiacciante di commenti anonimi emersi dalla sua campagna e dalla sua amministrazione nelle ultime settimane, dicendo ai giornalisti: “Parlate con il mio staff. Tutti voi parlate con il mio staff. A volte il mio staff parla molto”. Verso la fine Biden ha alzato la voce e si è animato quando ha parlato di armi. Ha sottolineato il numero di bambini uccisi ogni anno dalle armi da fuoco e si è scagliato contro la National Rifle Association e la Corte Suprema. Parlando di minacce alla democrazia, Biden ha fatto il suo primo riferimento della serata al Progetto 2025, una proposta politica conservatrice in espansione mirata al potenziale secondo mandato di Trump.


La risposta più complessa è stata quella sul coinvolgimento della Cina nella guerra tra Russia e Ucraina: Biden ha affermato di pensare che il presidente cinese Xi Jinping creda che la Cina possa sfruttare la propria posizione economica presso i paesi stranieri, ma Xi deve capire che “c’è un prezzo da pagare”. Inoltre Biden ha affermato di non avere “alcuna buona ragione per parlare con Putin in questo momento”. “Non sono pronto a parlare con Putin a meno che lui non sia pronto a cambiare il suo comportamento”, ha affermato. Per poi correggere lievemente il tiro: “Penso di essere pronto a parlare con qualsiasi leader voglia parlare, anche se Putin mi chiamasse e volesse parlare”, ha detto. “Il punto è che sono pronto a parlare con chiunque, ma non vedo alcuna inclinazione”. Su Harris è tornato più volte, l’ha descritta come una “persona di prim’ordine”: “Innanzitutto, il modo in cui ha gestito la questione della libertà del corpo delle donne, di avere il controllo sui loro corpi. In secondo luogo, la sua capacità di gestire quasi ogni questione sul tavolo, era una procuratrice eccezionale, una persona di prima categoria, e al Senato è stata davvero brava”, ha detto. “Non l’avrei scelta se non avessi pensato che fosse qualificata per essere presidente. Fin dall’inizio, non ho fatto mistero di questo. È qualificata per essere presidente. Ecco perché l’ho scelta”. Tuttavia non intende ancora cederle il passo. Anzi, il presidente Usa lo ha dichiarato più e più volte durante il colloquio con i giornalisti: “Sono qui per finire il lavoro”.

Lapsus Biden, chiama Zelensky “presidente Putin” ma corregge subito

Lapsus Biden, chiama Zelensky “presidente Putin” ma corregge subitoRoma, 12 lug. (askanews) – Lapsus del presidente statunitense Joe Biden, ancor prima che iniziasse una attesissima conferenza stampa, dopo il vertice Nato oggi a Washington, in una diretta al termine dei lavori ha concluso il suo intervento presentando il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, chiamandolo “presidente Putin”. Biden si è rapidamente corretto e ha pure scherzato sul lapsus, ma “l’inciampo” – come lo definisce una testata Usa (Cnbc) – è subito rimbalzato sui principali media statunitensi e internazionali.


Biden ha immediatamente corretto la sua presentazione: “Sconfiggerà il presidente Putin: il presidente Zelensky. Sono così concentrato nel battere Putin – si è giustificato – che dobbiamo preoccuparcene”. “Io sono meglio”, ha scherzato Zelensky. “Sei decisamente molto meglio”, ha aggiunto Biden.


Poco prima il presidente Usa aveva reso omaggio al popolo ucraino: “è incredibile. Attraverso tutto il vostro Paese, il vostro incredibile coraggio, la determinazione, i sacrifici che hanno fatto, e mi congratulo con tutte le nazioni che si sono fatte avanti quando contava stare con l’Ucraina. Ho già detto in precedenza che la Russia non prevarrà in questa guerra. L’Ucraina prevarrà in questa guerra”, ha aggiunto. E a diferderlo, poco dopo, è stato il presidente francese Emmanuel Macron: “mi astengo dal fare qualunque commento di politica interna americana, ma ci capita a tutti di fare dei lapsus. E’ capitato a me e mi capiterà sicuramente anche un domani e chiederò la stessa indulgenza che bisogna avere tre persone in buona fede”, ha detto a chi lo interpellava sul caso.


E in generale sulle condizioni del presidente Usa “ho potuto discutere con Biden a lungo ieri e ascoltarlo a margine: un presidente in carica, preciso sui dossier, che conosce bene, un uomo sperimentato e al tavolo uno di quelli che ha maggiore conoscenza di questi temi”. E “il suo attaccamento” agli alleati e all’Europa “è esemplare”, ha aggiunto Macron.

Biden chiama Zelensky “Putin” ma si corregge subito e ci scherza su

Biden chiama Zelensky “Putin” ma si corregge subito e ci scherza suWashington DC, 11 lug. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden ha accidentalmente chiamato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “Putin” durante un discorso sul sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina al summit Nato. “Sono così concentrato su Putin… Dobbiamo preoccuparcene. Comunque”, ha detto Biden, giustificandosi per la gaffe, sottolineata lievemente anche da Cnn – che ha messo in luce come Biden si sia corretto subito – arriva a meno di un’ora da una conferenza stampa che i democratici ritengono fondamentale per la sua possibilità di rimanere candidato.

Usa2024, NYT: alcuni consiglieri Biden vogliono spingerlo a rinuncia

Usa2024, NYT: alcuni consiglieri Biden vogliono spingerlo a rinunciaRoma, 11 lug. (askanews) – Un “piccolo gruppo” di consiglieri e collaboratori vicini al presidente Joe Biden hanno iniziato a discutere di come convincerlo a farsi da parte, convinti che non sia in grado di vincere le elezioni presidenziali contro Donald Trump. Lo riporta il New York Times citando “tre persone a conoscenza della questione”, su cui viene mantenuto l’anonimato.


I consiglieri farebbero parte dell’attuale amministrazione e dell’organizzazione per la campagna elettrorale per confermarlo alla casa Bianca. Lo stesso quotidiano tuttavia aggiunge che le persone della cerchia più vicina al presidente, un gruppo che include i suoi collaboratori di lungo termine e i componenti della sua famiglia, restano convinti che andrà fino in fondo alle elezioni. Peraltro in questa cerchia l’ipotesi di farsi da parte non viene nemmeno discussa, aggiunge il Nyt. Il gruppo di coloro che si sarebbero invece orientati a spingerlo a mollare starebbe valutando la possibilità di convincerlo con una serie di argomentazioni, tra cui quella che la sua vice, Kamala Harris, potrebbe battere Trump e che se lui si facesse da parte il processo di selezione di un altro candidato “non getterebbe i democratici nel caos”.


Il tutto mentre da giorni, dopo l’imbarazzante confronto televisivo con il suo rivale, all’improvviso si sono moltiplicati gli allarmismi in campo democratico, le pressioni e le prese di posizioni da parte di diversi esponenti, supporter e finanziatori del campo Dem affinché Biden si faccia da parte.

Usa, Summit Nato Washington dominato dall’attesa conferenza Biden

Usa, Summit Nato Washington dominato dall’attesa conferenza BidenWashington DC, 11 lug. (askanews) – (di Cristina Giuliano) Non si parla d’altro in queste ore al Summit Nato a Washington che dell’attesissima conferenza stampa – detta del “big boy” – ovvero il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che al Walter E. Washington Convention Center farà la sua prima comparsa da solista davanti alla stampa americana a Washington, prima almeno dopo il dibattito con Donald Trump, e dove inevitabilmente dovrà rispondere alle sempre più gridate richieste di ritirarsi dalla corsa presidenziale del 2024. Il tutto mentre è già in agenda l’appuntamento di domani: Biden si pronuncerà dopo il vertice della Nato nel Michigan, a Detroit, con sue osservazioni – come parte della campagna elettorale – per centinaia di sostenitori.


Della conferenza stampa tutto fa parlare: persino il fatto che è stata posticipata di un’ora e adesso è programmata intorno alle 18.30 locali (quando in Italia sarà passata la mezzanotte da mezzora). Dopo che da giorni ormai le tv dibattono su come mai il presidente 81enne non ha accettato di sottoporsi a un test cognitivo ufficiale indipendente, affermando invece di farne uno “ogni giorno” mentre svolge i suoi doveri presidenziali. Prima della conferenza, Biden ha preso parte al Consiglio Nato-Ucraina, seduto al tavolo circolare del forum. Alla sua sinistra, Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO uscente, alla sua destra, il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer: come dire, un leader che se ne va e un leader che arriva. Al centro il presidente Usa pressato da vicino dalle tv americane, da un gruppo di democratici ma anche dalla star del cinema George Clooney sul New York Times. Una strategia che pretende un’uscita di scena di Biden per lasciare spazio a un altro candidato, senza tuttavia prendere in considerazione che il tutto potrebbe aprire la strada a una facile vittoria del repubblicano Donald Trump a novembre.


Oggi Politico ha scritto che Barack Obama sapeva che Clooney avrebbe chiesto a Biden di ritirarsi. “E non ha provato a fermarlo” si sottolinea. “L’ex presidente (Obama) è rimasto in silenzio mentre la crisi post-dibattito di Biden continua a prendere slancio” si aggiunge. Intanto Joe Scarborough della MSNBC ha affermato che “la campagna di Biden e molti funzionari democratici credono che Barack Obama stia lavorando silenziosamente dietro le quinte per orchestrare” la pressione pubblica contro Biden. Subito dopo il dibattito, la rivista Rolling Stone ha riferito che alcuni legislatori liberali e i loro consiglieri avevano tentato di contattare Obama e di implorarlo di aiutarlo a convincere Biden a farsi da parte.


“Il dibattito non riflette quello che noi vediamo tutti i giorni” ha detto uno dei corrispondenti della Cnn oggi dalla Casa Bianca, descrivendo un Biden attivo e lucido. Mentre il presidente francese Emmanuel Macron, interrogato su cosa pensasse del presidente Biden da un giornalista di Polskie Radio, ha risposto: “Non capisco la sua domanda sul presidente Biden, è il mio omologo, è il presidente degli Stati Uniti e siamo felici di averlo come presidente degli Stati Uniti”.

Il Cremlino: la Nato vuole sopprimere la Russia, è una minaccia seria e risponderemo

Il Cremlino: la Nato vuole sopprimere la Russia, è una minaccia seria e risponderemoRoma, 11 lug. (askanews) – “È ovvio che l’Alleanza persegue uno dei suoi obiettivi principali: la soppressione della Russia, infliggendole una sconfitta strategica. Ciò ci obbliga ad analizzare molto profondamente le decisioni della discussione che ha avuto luogo, ad analizzare molto attentamente il testo della dichiarazione” perché “è una minaccia molto seria per la sicurezza nazionale del nostro Paese. Tutto ciò richiederà l’adozione di misure di risposta ponderate, coordinate ed efficaci per scoraggiare la NATO”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aggiungendo che l’infrastruttura militare della NATO si sposta costantemente verso i confini della Russia, ha detto il portavoce. Lo riportano le agenzie russe, aggiungendo che il portavoce del Cremlino ha ribadito: “La NATO è di fatto pienamente coinvolta nel conflitto sull’Ucraina”.

Tregua Israele-Hamas, le tre questioni (da risolvere) al centro dei colloqui di Doha

Tregua Israele-Hamas, le tre questioni (da risolvere) al centro dei colloqui di DohaRoma, 11 lug. (askanews) – Sono tre sono le questioni principali sul tavolo oggi nella seconda giornata di colloqui in Qatar tra Israele, Hamas e i mediatori internazionali, secondo Al Jazeera: i nomi dei prigionieri palestinesi e israeliani che saranno rilasciati nella prima fase del piano, la sicurezza e la presenza militare israeliana nel sud di Gaza, lungo il confine con l’Egitto e la terza, probabilmente la più difficile, la transizione dalla prima fase ad un cessate il fuoco potenzialmente permanente nella Striscia di Gaza.


Intanto, secondo i media Usa, Hamas ha accettato un piano di “governo provvisorio” nella Striscia di Gaza come parte della seconda fase di un accordo che porrebbe fine alla guerra e il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce David Ignatius, editorialista del Washington Post che cita una fonte all’interno dell’amministrazione Biden che ha familiarità con i colloqui in corso. Il governo provvisorio, secondo la stessa fonte, non sarà legato né ad Hamas né alle forze israeliane, ma prevederà una forza di circa 2.500 sostenitori dell’Autorità Palestinese a Gaza a cui saranno affidate le questioni di sicurezza, dopo essere stati addestrati da funzionari americani. La fonte ha affermato che i sostenitori dell’Autorità palestinese a Gaza sono già stati identificati e confermati da Israele. Secondo la fonte, Hamas ha detto ai mediatori egiziani e del Qatar di essere “pronto a cedere il controllo nel quadro di una soluzione provvisoria”.

La Cina contro la dichiarazione Nato: calunnie (e intanto schiera 66 aerei intorno Taiwan)

La Cina contro la dichiarazione Nato: calunnie (e intanto schiera 66 aerei intorno Taiwan)Roma, 11 lug. (askanews) – I paragrafi relativi alla Cina della dichiarazione del vertice NATO di Washington sono pieni di bugie, ha affermato in una nota la Missione cinese presso l’Unione Europea.


“La Dichiarazione del vertice NATO di Washington è piena di mentalità da guerra fredda e retorica belligerante. I paragrafi relativi alla Cina sono provocatori con evidenti bugie e calunnie. Respingiamo e deploriamo fermamente queste accuse e abbiamo presentato serie rimostranze alla NATO”, ha affermato la missione. In una delle parti riguardanti Pechino, la Nato chiede di fermare l’aiuto alla Russia nell’ambito della guerra in Ucraina. “La Cina è un paese che mantiene la sua parola. Non forniamo mai armi letali a nessuna delle parti in conflitto ed esercitiamo uno stretto controllo sulle esportazioni di beni a duplice uso, compresi i droni civili”, ha affermato la missione.


Il commercio tra Cina e Russia non prende di mira terze parti e non dovrebbe essere soggetto a interruzioni o coercizioni. Intanto, il ministero della Difesa taiwanese ha dichiarato di aver rilevato 66 aerei militari cinesi intorno all’isola nell’arco di 24 ore, una cifra record dall’inizio dell’anno, circostanza che avviene il giorno successivo alle manovre militari nelle acque circostanti con aerei cinesi nel Pacifico occidentale per esercitazioni con la portaerei cinese Shandong, nell’ambito dell’addestramento marittimo e aereo.


“Sessantasei aerei dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) e sette navi della Marina PLA che operavano intorno a Taiwan sono stati rilevati fino alle 6 del mattino (ora locale) di oggi”, ha detto il ministero in un comunicato stampa. Di questi, 56 hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, che divide in due lo stretto largo 180 chilometri tra l’isola e la Cina continentale.

Ue, appello del gruppo Renew Europe: fermare la presidenza “canaglia” di Orban

Ue, appello del gruppo Renew Europe: fermare la presidenza “canaglia” di OrbanRoma, 11 lug. (askanews) – Valerie Hayer, presidente del gruppo liberale dell’Europarlamento Renew Europe ha lanciato oggi un appello al Consiglio europeo a esplorare tutti i mezzi per fermare l’attuale presidenza ungherese del Consiglio europeo.


Alleata del presidente francese Emmanuel Macron, Hayer ha affermato che “il primo ministro ungherese sta minando le posizioni adottate dall’Unione europea e agendo contrariamente ai nostri interessi e questo deve finire”. “È ora di fermare la presidenza canaglia del Consiglio di Viktor Orban”, ha affermato”. “La sua finta missione di pace è una minaccia alla sicurezza, la sua comunicazione isolata è solo una cortina di fumo per i suoi interessi. I recenti attacchi della Russia, compreso quello contro un ospedale pediatrico a Kiev, 48 ore dopo una presunta missione di pace, sono semplicemente disgustosi”, ha aggiunto. L’Ungheria ha assunto la presidenza di turno l’1 luglio per un periodo di sei mesi, ma il primo ministro, Viktor Orban, ha già alimentato polemiche con una visita al presidente russo Vladimir Putin a Mosca.