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Biden: attacchi su Ucraina “orribile promemoria brutalità Russia”

Biden: attacchi su Ucraina “orribile promemoria brutalità Russia”Washington DC, 9 lug. (askanews) – “Gli attacchi missilistici russi che in queste ore hanno ucciso dozzine di civili ucraini e causato danni e vittime nel più grande ospedale pediatrico di Kiev sono un orribile promemoria della brutalità della Russia”. Lo ha ha detto il presidente Joe Biden sugli ultimi attacchi missilistici russi in Ucraina, in base a quanto diffuso dalla Casa bianca, prima che inizi il summit Nato a Washington DC.


“Questa settimana darò il benvenuto al presidente Volodymyr Zelensky e ai leader della NATO a Washington DC – ha detto Biden – e incontrerò il presidente Zelensky per chiarire che il nostro sostegno all’Ucraina è incrollabile. Insieme con i nostri alleati, annunceremo nuove misure per rafforzare le difese aeree dell’Ucraina per aiutare a proteggere le loro città e i civili dagli attacchi russi. Gli Stati Uniti stanno dalla parte del popolo ucraino”. “È fondamentale che il mondo continui a sostenere l’Ucraina in questo momento importante e che non ignoriamo l’aggressione russa” ha aggiunto Biden.

Usa, il medico di Biden: “nessun neurologo oltre a visita annuale”

Usa, il medico di Biden: “nessun neurologo oltre a visita annuale”Washington DC, 9 lug. (askanews) – La Casa Bianca divulga il nome del neurologo che ha visitato il presidente Joe Biden, nonostante – durante l’ultimo briefing – la portavoce Karine Jean-Pierre avesse negato tale possibilità. È la stessa Jean-Pierre a essere la destinataria di un memorandum, indirizzatole dal medico di Biden, Kevin O’Connor, dove si fa il nome di Kevin Cannard. Ma si dice che ha “numerosi pazienti” alla Casa Bianca. E che “il presidente Biden non ha visto un neurologo al di fuori della sua visita medica annuale”. A 42 giorni dalla convention democratica che si tiene a Chicago in agosto, in serata O’Connor ha fatto l’insolita mossa di pubblicare una lettera in cui offre alcuni dettagli sulle visite di Cannard alla Casa Bianca, dopo giorni di speculazioni sulla salute del presidente e alla fine della giornata di ieri segnata da un briefing infuocato.


Il tutto mentre lo sfidante repubblicano Donald Trump torna alla carica: “mi sa che dovrò affrontare Kamala Harris a novembre”, dice, facendo riferimento alla vice di Biden e alludendo ancora una volta alle condizioni del presidente in carica. “Per proteggere la privacy delle migliaia di pazienti dell’Unità medica della Casa Bianca e dei medici che li curano, normalmente non divulghiamo i nomi degli specialisti con cui lavoriamo” precisa O’Connor. “Tuttavia, per ragioni di precisione, ho ottenuto il permesso dal Presidente e dal Dr. Cannard per confermare i dettagli che sto condividendo”, si precisa nella lettera di cui askanews ha potuto prendere visione. La missiva è stata evidentemente divulgata dalla Casa Bianca con l’intento di smorzare le voci sollevate, dopo che il New York Times ha scritto che “un esperto di Parkinson ha visitato la Casa Bianca otto volte in otto mesi”. Pur specificando che “non era chiaro se il dott. Cannard fosse alla Casa Bianca per una consulenza specifica sul presidente o se fosse lì per incontri non correlati”.


La replica appare chiara: “Il dottor Cannard è consulente di neurologia presso l’unità medica della Casa Bianca dal 2012” spiega O’Connor. “È stato scelto per la sua vasta esperienza e competenza nella specialità della neurologia. Prima della sua borsa di studio sui disturbi del movimento presso la Emory University, aveva esercitato la professione di neurologo generale per sei anni. È il neurologo da più tempo in servizio presso il Walter Reed National Military Medical Center e nel sistema sanitario militare. È membro del corpo docente della facoltà di medicina della Uniformed Services University dal 1991 ed è il corpo docente principale del Neurology Residency Program. Ha ricevuto numerosi premi per l’insegnamento a livello locale e nazionale ed è molto apprezzato per le sue capacità cliniche”. In sostanza, da quanto emerge dallo scritto di O’Connor, “molti membri del personale militare sperimentano problemi neurologici legati al loro servizio e il dottor Cannard visita regolarmente la White House Medical Unit come parte di questa pratica di neurologia generale. Apprezziamo il contributo che ha dato ai numerosi pazienti che ha trattato a sostegno della Casa Bianca e del suo personale in questi anni”.


O’Connor fa poi notare di aver scritto “in ciascuno dei rapporti medici del Presidente, nell’ambito della visita medica annuale del Presidente”, che “egli vede un team di specialisti che include optometria, odontoiatria, ortopedia (piede e caviglia), ortopedia (colonna vertebrale), terapia fisica, neurologia, Medicina del sonno, cardiologia, radiologia e dermatologia”. Tra loro c’è anche “Cannard: era lo specialista neurologico che ha esaminato il presidente Biden per ciascuna delle sue visite mediche annuali. Le sue scoperte sono state rese pubbliche ogni volta che ho pubblicato i risultati della visita medica annuale del Presidente. Il presidente Biden non ha visto un neurologo al di fuori della sua visita medica annuale”.

Missili russi su Ucraina, Zelensky: terroristi. Servono misure forti

Missili russi su Ucraina, Zelensky: terroristi. Servono misure fortiRoma, 9 lug. (askanews) – Nel “brutale attacco russo” dell’8 luglio sull’Ucraina “finora sono morte almeno 37 persone, tra cui tre bambini, e 170 sono rimaste ferite, tra cui 13 bambini”: il bombardamento è opera di “terroristi russi” ed “è costato vite umane e ha causato notevoli distruzioni, tra cui un ospedale a Kiev dove vengono curati bambini per cancro e altri gravi problemi di salute”. Serve “una risposta adeguata e forte” contro le azioni di Mosca e “rafforzare le sue aeree” ucraine. Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.


“La Russia ha colpito le città dell’Ucraina. In totale, quasi 100 strutture sono state danneggiate: un ospedale pediatrico, case ordinarie, asili nido, un ospedale per la maternità, un college, un centro commerciale. Sul posto sono ancora in corso le analisi dei detriti. Di questo – ha proseguito – devono rispondere i terroristi russi. La semplice preoccupazione non ferma il terrore. La compassione non è un’arma. È necessario abbattere i missili russi. È necessario distruggere gli aerei da combattimento russi dove sono basati. È necessario adottare misure forti che non lascino alcun deficit di sicurezza”. “Il mondo ha il potere necessario per questo. I partner sono in grado di farlo. E le soluzioni servono il prima possibile”, ha scritto ancora Zelensky, facendo sapere di aver avuto una una conversazione con il primo ministro canadese Justin Trudeau: “Abbiamo discusso di azioni congiunte che avrebbero dato alla Russia una risposta adeguata e forte a questo terrorismo. Ho anche informato Justin dell’attuale necessità dell’Ucraina di rafforzare le sue difese aeree. Apprezzeremmo molto l’assistenza del Canada nel comunicare con i partner per soddisfare queste esigenze. È importante sottolineare che abbiamo anche coordinato le nostre posizioni in vista del vertice NATO di Washington”, ha concluso il presidente ucraino.

”Biden non è in cura per Parkinson. Continua la campagna elettorale”

”Biden non è in cura per Parkinson. Continua la campagna elettorale”Washignton DC, 8 lug. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden “continuerà” la sua campagna elettorale e terrà “una conferenza stampa alla fine del summit NATO”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre nel corso di un briefing alla Casa Bianca.


La portavoce ha dovuto nuovamente rispondere a una serie di domande serrate sulla salute di Biden, confermando che il presidente americano ha fatto tutti i controlli di routine all’inizio dell’anno, compreso un neurologo e “ha visto tre volte un urologo”. Jean-Pierre ha anche smentito che il presidente sia in cura per il morbo di Parkinson: “Il Presidente è stato curato per il Parkinson? No. È in cura per il Parkinson? No, non lo è. Sta assumendo farmaci per il Parkinson? No”, ha detto la portavoce.


Il presidente Biden ha confermato oggi per iscritto che continuerà a restare in gara per la corsa alla Casa Bianca, che terrà un comizio in Michigan venerdì e chi non è d’accordo con la sua candidatura lo può sfidare al congresso.

La Polonia intercetterà missili di Mosca sul territorio ucraino

La Polonia intercetterà missili di Mosca sul territorio ucrainoRoma, 8 lug. (askanews) – Il premier polacco Donald Tusk e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno firmato a Varsavia un accordo di cooperazione bilaterale sulla sicurezza: lo ha reso noto lo stesso Zelensky sul suo account di X.


L’accordo prevede la possibilità per le forze aeree polacche di intercettare sul territorio ucraino missili e droni russi diretti verso lo spazio aereo polacco. “Questo documento senza precedenti include una disposizione che prevede l’abbattimento di missili e droni russi nello spazio aereo ucraino che vengono sparati in direzione della Polonia. Ci impegniamo ad attuarla. Coopereremo anche per quanto riguarda gli aerei da combattimento, sia quelli già trasferiti dalla Polonia sia la possibilità di trasferirne altri in futuro”, ha scritto Zelensky su X: “Nel nostro accordo di sicurezza, abbiamo formalizzato la formazione e l’addestramento della Legione ucraina, una nuova unità militare volontaria, sul territorio polacco. Questa unità sarà addestrata in Polonia ed equipaggiata dai nostri partner”.


Intanto fonti della Casa Bianca hanno reso noto che, in occasione del vertice dell’Alleanza che si apre domani a Washington, gli Stati Uniti e i Paesi membri della Nato annunceranno le misure adottate per rafforzare le difese aeree ucraine. Kiev ha più volte chiesto agli Alleati delle iniziative concrete per difendere le infrastrutture energetiche e le principali città dagli attacchi missilistici russi.

Cosa aspettarsi dal summit della Nato al via a Washington

Cosa aspettarsi dal summit della Nato al via a WashingtonWashignton DC, 8 lug. (askanews) – (Di Cristina Giuliano) L’opportunità è “celebrare i 75 anni dell’alleanza di maggior successo della storia”, ma le questioni sul tavolo sono tante di natura strategica, politica ma anche industriale. Il summit Nato a Washington DC – dal 9 all’11 luglio 2024 – si apre nell’ombra di quello, che la guerra scatenata il 24 febbraio 2022 dalla Russia contro l’Ucraina, rappresenta oggi per i Paesi dell’Alleanza, che proprio a causa di questo conflitto sono aumentati a 32, con l’ingresso prima della Finlandia e poi quest’anno anche della Svezia, sull’onda dei fondati timori scatenati da Mosca.


Un mondo che questa guerra ha cambiato e polarizzato sempre più. Un conflitto che ha determinato mutamenti agli assetti, ma anche alle economie dei diversi Paesi, alle politiche energetiche e agli equilibri diplomatici. In questo contesto al summit verrà presentato un piano per un “ponte verso l’adesione” dell’Ucraina, che il presidente del paese Volodymyr Zelensky avrebbe voluto già all’appuntamento dello scorso anno a Vilnius, ma che era allora un desidero davvero lontano. E si annunceranno misure per rafforzare le difese aeree di Kiev, alla luce di come è andato il conflitto sul campo negli ultimi mesi, anche a causa di un ritardo del sostegno militare, dovuto non alla cattiva volontà degli alleati, ma all’ineluttabile lentezza dei meccanismi democratici. “Dall’invasione su vasta scala della Russia, gli Alleati hanno fornito circa 40 miliardi di euro all’anno in aiuti militari” ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa pre-summit. “Gli alleati concordano che questa sia una base di riferimento minima. E mi aspetto che gli Alleati decidano al Summit di mantenere questo livello entro il prossimo anno”.


Sul summit si riflettono inoltre le vicissitudini politiche dei vari Paesi. Sarà anche l’occasione di Joe Biden per dimostrare tutta la sua caparbia volontà di rimanere in corsa per un secondo mandato: l’alternativa, in caso di uscita di scena dell’attuale presidente Usa, sarebbe una quasi certa sconfitta per i democratici contro Donald Trump, che ha già dimostrato in passato un punto di vista decisamente diverso sulla Nato. Biden in base a quanto annunciato dalla Casa Bianca – nel primo briefing dopo il primo dibattito televisivo Biden-Trump – terrà una conferenza stampa nell’ambito del vertice. “Il mondo guarda all’America, non per portare il loro fardello, ma per guidare le loro speranze” ha dichiarato Biden da Philadelphia. “Sto per ospitare le nazioni della Nato a Washington. Le abbiamo messe insieme. L’abbiamo fatto, il mondo ci guarda. Non è uno scherzo” ha aggiunto. Biden “è stato in grado di creare la coalizione che oggi supporta l’Ucraina” e al summit Nato “vedremo il presidente rivestire un ruolo veramente grande”, come detto dalla portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. E il vertice sarà dunque una tappa importante mentre la campagna elettorale entra nel vivo: il presidente americano da lunedì 15 luglio a mercoledì 17 luglio si recherà poi in Texas e Nevada.


L’Italia sarà rappresentata al massimo livello dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in arrivo a Washington DC. Tra gli ultimi leader ad arrivare al summit sarà il presidente francese Emmanuel Macron, sull’onda di una situazione politica sempre più caotica all’interno del suo Paese, dove le elezioni legislative anticipate hanno aperto un baratro di ingovernabilità. Va notato che il punto di vista del presidente della Repubblica francese in questi anni è cambiato molto in relazione alla Nato. Il mese scorso Macron ha proposto di inviare forze occidentali in Ucraina per addestrare le truppe nella zona di guerra. Biden non ha supportato il disegno, a riprova della ragionevole cautela adottata dal leader della Casa Bianca. Ma tuttavia i due uomini hanno imparato ad avere fiducia l’uno nell’altro, pur avendo idee non sempre convergenti, e le immagini giunte a giugno dalla Normandia per le celebrazioni del D-Day lo hanno dimostrato. Peraltro l’Alleanza al vertice Nato a Washington DC “si assumerà anche il coordinamento della formazione: ci troviamo in una situazione in cui molti paesi in Europa e negli Stati Uniti offrono formazione. E ora la Nato afferma di poter coordinare nuovamente tali sforzi per garantire maggiore coerenza”. Lo ha detto a Bloomberg l’ambasciatore statunitense presso l’alleanza Julianne Smith. “Oltre a queste due iniziative, molto probabilmente avremo anche un nuovo rappresentante civile di alto livello, con sede a Kiev. Ciò non significa che il coordinamento dell’assistenza avverrà in Ucraina, ma probabilmente nomineremo qualcuno per gestire tutto il buon lavoro che stiamo facendo con gli ucraini per modernizzare le loro forze e costruire la loro futura forza da lì a Kiev”.


Un altro tema importante del summit saranno la deterrenza e la difesa. “Da quando è iniziata l’aggressione della Russia contro l’Ucraina nel 2014, la NATO si è trasformata radicalmente” ha detto Stoltenberg. “Oggi disponiamo di 500.000 soldati in stato di massima allerta; gruppi tattici pronti al combattimento nella parte orientale dell’Alleanza per la prima volta; maggiori capacità avanzate, tra cui velivoli di quinta generazione; e due nuovi membri fortemente impegnati: Finlandia e Svezia. Al Summit faremo ulteriori passi avanti”, ha aggiunto. La NATO è stata fondata a Washington 75 anni fa sulla base di un’unica, solenne promessa: un attacco a un alleato è un attacco a tutti gli alleati, come ha ricordato Stoltenberg. Va detto che già a Vilnius erano state prese decisioni che hanno riguardato anche le basi in Italia. Il primo luglio presso la sede operativa di NRDC-ITA, alla presenza della massima autorità militare dell’Alleanza in Europa (SACEUR), il generale Christopher G. Cavoli, e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di corpo d’armata Carmine Masiello, si è tenuta la cerimonia che ha sancito l’assunzione per i prossimi tre anni del ruolo di guida dell’Allied Reaction Force (ARF) per il Comando NATO di Solbiate Olona, guidato dal generale di corpo d’armata Lorenzo D’Addario. “L’NRDC-ITA, avendo formalmente assunto la responsabilità come quartier generale dell’ARF, guiderà una forza multinazionale multi-dominio e costituirà l’avanguardia che ci garantirà deterrenza verso nostri avversari e, se necessario, rispondendo tempestivamente in situazioni di crisi” ha detto il generale Cavoli nel suo discorso. Il tutto in un mondo sempre più complesso. “L’Iran e la Corea del Nord stanno alimentando la guerra della Russia con droni e proiettili” ha detto Stoltenberg. “La Cina sta sostenendo l’economia di guerra della Russia e sta fornendo microelettronica e altri beni a duplice uso per la guerra della Russia. Quanto più gli attori autoritari si allineano, tanto più è importante collaborare strettamente con i nostri amici nell’Indo-Pacifico”. E per questo sono invitati al Summit i leader di Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud. Gli Stati Uniti ospitano il vertice della Nato nella loro capitale e le riunioni saranno presiedute dal segretario generale della Alleanza Stoltenberg, in uscita, dopo essere stato prorogato più volte ed essere rimasto in carica per 10 anni. A sostituirlo arriverà dal primo ottobre Mark Rutte, primo ministro uscente dei Paesi Bassi. Per Stoltenberg è quindi il summit dell’addio, con tutti gli onori. Compreso quello del primo lancio a una partita di baseball al Washington Nationals Park, oggi.

Al via a Washington DC Summit Nato, che celebra 75 anni Alleanza

Al via a Washington DC Summit Nato, che celebra 75 anni AlleanzaWashignton DC, 8 lug. (askanews) – (Di Cristina Giuliano) L’opportunità è “celebrare i 75 anni dell’alleanza di maggior successo della storia”, ma le questioni sul tavolo sono tante di natura strategica, politica ma anche industriale. Il summit Nato a Washington DC – dal 9 all’11 luglio 2024 – si apre nell’ombra di quello, che la guerra scatenata il 24 febbraio 2022 dalla Russia contro l’Ucraina, rappresenta oggi per i Paesi dell’Alleanza, che proprio a causa di questo conflitto sono aumentati a 32, con l’ingresso prima della Finlandia e poi quest’anno anche della Svezia, sull’onda dei fondati timori scatenati da Mosca.


Un mondo che questa guerra ha cambiato e polarizzato sempre più. Un conflitto che ha determinato mutamenti agli assetti, ma anche alle economie dei diversi Paesi, alle politiche energetiche e agli equilibri diplomatici. In questo contesto al summit verrà presentato un piano per un “ponte verso l’adesione” dell’Ucraina, che il presidente del paese Volodymyr Zelensky avrebbe voluto già all’appuntamento dello scorso anno a Vilnius, ma che era allora un desidero davvero lontano. E si annunceranno misure per rafforzare le difese aeree di Kiev, alla luce di come è andato il conflitto sul campo negli ultimi mesi, anche a causa di un ritardo del sostegno militare, dovuto non alla cattiva volontà degli alleati, ma all’ineluttabile lentezza dei meccanismi democratici. “Dall’invasione su vasta scala della Russia, gli Alleati hanno fornito circa 40 miliardi di euro all’anno in aiuti militari” ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa pre-summit. “Gli alleati concordano che questa sia una base di riferimento minima. E mi aspetto che gli Alleati decidano al Summit di mantenere questo livello entro il prossimo anno”.


Sul summit si riflettono inoltre le vicissitudini politiche dei vari Paesi. Sarà anche l’occasione di Joe Biden per dimostrare tutta la sua caparbia volontà di rimanere in corsa per un secondo mandato: l’alternativa, in caso di uscita di scena dell’attuale presidente Usa, sarebbe una quasi certa sconfitta per i democratici contro Donald Trump, che ha già dimostrato in passato un punto di vista decisamente diverso sulla Nato. Biden in base a quanto annunciato dalla Casa Bianca – nel primo briefing dopo il primo dibattito televisivo Biden-Trump – terrà una conferenza stampa nell’ambito del vertice. “Il mondo guarda all’America, non per portare il loro fardello, ma per guidare le loro speranze” ha dichiarato Biden da Philadelphia. “Sto per ospitare le nazioni della Nato a Washington. Le abbiamo messe insieme. L’abbiamo fatto, il mondo ci guarda. Non è uno scherzo” ha aggiunto. Biden “è stato in grado di creare la coalizione che oggi supporta l’Ucraina” e al summit Nato “vedremo il presidente rivestire un ruolo veramente grande”, come detto dalla portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. E il vertice sarà dunque una tappa importante mentre la campagna elettorale entra nel vivo: il presidente americano da lunedì 15 luglio a mercoledì 17 luglio si recherà poi in Texas e Nevada.


L’Italia sarà rappresentata al massimo livello dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in arrivo a Washington DC. Tra gli ultimi leader ad arrivare al summit sarà il presidente francese Emmanuel Macron, sull’onda di una situazione politica sempre più caotica all’interno del suo Paese, dove le elezioni legislative anticipate hanno aperto un baratro di ingovernabilità. Va notato che il punto di vista del presidente della Repubblica francese in questi anni è cambiato molto in relazione alla Nato. Il mese scorso Macron ha proposto di inviare forze occidentali in Ucraina per addestrare le truppe nella zona di guerra. Biden non ha supportato il disegno, a riprova della ragionevole cautela adottata dal leader della Casa Bianca. Ma tuttavia i due uomini hanno imparato ad avere fiducia l’uno nell’altro, pur avendo idee non sempre convergenti, e le immagini giunte a giugno dalla Normandia per le celebrazioni del D-Day lo hanno dimostrato. Peraltro l’Alleanza al vertice Nato a Washington DC “si assumerà anche il coordinamento della formazione: ci troviamo in una situazione in cui molti paesi in Europa e negli Stati Uniti offrono formazione. E ora la Nato afferma di poter coordinare nuovamente tali sforzi per garantire maggiore coerenza”. Lo ha detto a Bloomberg l’ambasciatore statunitense presso l’alleanza Julianne Smith. “Oltre a queste due iniziative, molto probabilmente avremo anche un nuovo rappresentante civile di alto livello, con sede a Kiev. Ciò non significa che il coordinamento dell’assistenza avverrà in Ucraina, ma probabilmente nomineremo qualcuno per gestire tutto il buon lavoro che stiamo facendo con gli ucraini per modernizzare le loro forze e costruire la loro futura forza da lì a Kiev”.


Un altro tema importante del summit saranno la deterrenza e la difesa. “Da quando è iniziata l’aggressione della Russia contro l’Ucraina nel 2014, la NATO si è trasformata radicalmente” ha detto Stoltenberg. “Oggi disponiamo di 500.000 soldati in stato di massima allerta; gruppi tattici pronti al combattimento nella parte orientale dell’Alleanza per la prima volta; maggiori capacità avanzate, tra cui velivoli di quinta generazione; e due nuovi membri fortemente impegnati: Finlandia e Svezia. Al Summit faremo ulteriori passi avanti”, ha aggiunto. La NATO è stata fondata a Washington 75 anni fa sulla base di un’unica, solenne promessa: un attacco a un alleato è un attacco a tutti gli alleati, come ha ricordato Stoltenberg. Va detto che già a Vilnius erano state prese decisioni che hanno riguardato anche le basi in Italia. Il primo luglio presso la sede operativa di NRDC-ITA, alla presenza della massima autorità militare dell’Alleanza in Europa (SACEUR), il generale Christopher G. Cavoli, e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di corpo d’armata Carmine Masiello, si è tenuta la cerimonia che ha sancito l’assunzione per i prossimi tre anni del ruolo di guida dell’Allied Reaction Force (ARF) per il Comando NATO di Solbiate Olona, guidato dal generale di corpo d’armata Lorenzo D’Addario. “L’NRDC-ITA, avendo formalmente assunto la responsabilità come quartier generale dell’ARF, guiderà una forza multinazionale multi-dominio e costituirà l’avanguardia che ci garantirà deterrenza verso nostri avversari e, se necessario, rispondendo tempestivamente in situazioni di crisi” ha detto il generale Cavoli nel suo discorso. Il tutto in un mondo sempre più complesso. “L’Iran e la Corea del Nord stanno alimentando la guerra della Russia con droni e proiettili” ha detto Stoltenberg. “La Cina sta sostenendo l’economia di guerra della Russia e sta fornendo microelettronica e altri beni a duplice uso per la guerra della Russia. Quanto più gli attori autoritari si allineano, tanto più è importante collaborare strettamente con i nostri amici nell’Indo-Pacifico”. E per questo sono invitati al Summit i leader di Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud. Gli Stati Uniti ospitano il vertice della Nato nella loro capitale e le riunioni saranno presiedute dal segretario generale della Alleanza Stoltenberg, in uscita, dopo essere stato prorogato più volte ed essere rimasto in carica per 10 anni. A sostituirlo arriverà dal primo ottobre Mark Rutte, primo ministro uscente dei Paesi Bassi. Per Stoltenberg è quindi il summit dell’addio, con tutti gli onori. Compreso quello del primo lancio a una partita di baseball al Washington Nationals Park, oggi.

La lettera in cui Biden scrive che non si ritira

La lettera in cui Biden scrive che non si ritiraNew York, 8 lug. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato lunedì in una lettera ai legislatori democratici del Congresso, di essere “fermamente impegnato a restare in questa corsa” per la Casa Bianca, nonostante i numerosi appelli che lo invitavano a ritirarsi.


Biden ha detto nella lettera di aver avuto “ampie conversazioni con la leadership del partito, funzionari eletti, persone della base e, soprattutto, elettori democratici negli ultimi 10 giorni circa” e il presidente ha ribadito di ” aver sentito le preoccupazioni delle persone… non sono cieco”, ma continua a restare determinato nel continuare la sua campagna. Biden chiamerà più legislatori democratici questa settimana dopo averne contattato almeno 20 la scorsa settimana per rassicurare che sta ascoltando le critiche sul suo stato di salute.


Biden nella lettera, in reazione alle critiche sulla sua candidatura, ha aggiunto: “Posso rispondere a tutto questo dicendo in modo chiaro e inequivocabile: non mi candiderei di nuovo se non credessi assolutamente di essere la persona più adatta per battere Donald Trump nel 2024”. ha richiamato il partito all’unità. Dopo il disastroso dibattito contro il suo avversario che ha provacato spaccature all’interno dei DEM, Biden ha richiamato il partito all’unità. “La questione su come andare avanti è stata discussa ormai da più di una settimana. Ed è ora che finisca”, ha insistito Biden, spiegando che “qualsiasi indebolimento nella determinazione o mancanza di chiarezza riguardo al compito che ci attende aiuta solo Trump e ci danneggia. È tempo di riunirsi”.


Il presidente ha invitato poi a non ignorare il processo delle primarie spiegando che “gli elettori del Partito democratico hanno votato. Diciamo che questo processo non ha avuto importanza? Che gli elettori non hanno voce in capitolo? Mi rifiuto di farlo”. Biden, nella lettera, ha poi chiarito: “Sento un profondo obbligo nei confronti della fede e della fiducia che gli elettori del Partito Democratico hanno riposto in me per candidarmi quest’anno. Era una loro decisione da prendere. Non la stampa, non gli esperti, non i grandi donatori, non un gruppo selezionato di individui, non importa quanto ben intenzionati”.


E facendo appello alla sua costante difesa della democrazia ha scritto: “Gli elettori – e solo gli elettori – decidono il candidato del Partito Democratico. Come possiamo difendere la democrazia nella nostra nazione se la ignoriamo nel nostro stesso partito?”. La lettera arriva al rientro a Washington di senatori e deputati dopo la pausa del 4 luglio, un rientro che potrebbe veder crescere il numero di legislatori che chiedono al presidente di fare un passo indietro.

Biden non molla, sarà in Texas e Nevada dal 15 luglio

Biden non molla, sarà in Texas e Nevada dal 15 luglioNew York, 8 lug. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden non intende ritirarsi dalla corsa presidenziale, nonostante una settimana di pressioni e tensioni, anche all’interno del suo partito. Lunedì la Casa Bianca, in una nota ufficiale, ha annunciato che Biden andrà in Texas e Nevada da lunedì 15 luglio a mercoledì 17 luglio.


Lunedì 15 luglio, il presidente sarà ad Austin per commemorare il 60esimo anniversario del Civil Rights Act durante una visita alla Biblioteca presidenziale dedicata a Johnson. Lo stesso giorno volerà a Las Vegas dove parteciperà alla 115a Convention nazionale NAACP, la prima associazione per i diritti civili degli afroamericani. Qui discuterà dell’impegno della sua amministrazione nel promuovere l’equità razziale. Il 17 luglio, il presidente pronuncerà un discorso alla conferenza annuale di UnidosUS, l’associazione di difesa dei diritti dei latinoamericani.

Meloni a Netanyahu: evitare un incremento delle tensioni con il Libano

Meloni a Netanyahu: evitare un incremento delle tensioni con il LibanoRoma, 8 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu per fare il punto sulla situazione a Gaza e nella regione. E’ quanto comunica Palazzo Chigi.


“Nel riconoscere il diritto all’autodifesa dello Stato di Israele, il Presidente Meloni ha auspicato che si giunga al più presto a un cessate il fuoco sostenibile e al rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza Onu e con l’azione di mediazione americana”, si legge nella nota. La conversazione telefonica, prosegue la nota, “ha anche fatto emergere la comune valutazione circa la necessità di rafforzare l’assistenza umanitaria per la popolazione civile di Gaza e di evitare un incremento delle tensioni lungo il confine tra Israele e Libano, dove l’Italia è in prima linea per la stabilità dell’area attraverso la sua partecipazione alla missione Unifil”.