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La Francia nell’incertezza. Oggi silenzio elettorale, domani i ballottaggi

La Francia nell’incertezza. Oggi silenzio elettorale, domani i ballottaggiRoma, 6 lug. (askanews) – Giornata di silenzio elettorale oggi in Francia alla vigilia del secondo turno delle elezioni legislative sul cui esito regna la più grande incertezza. Sono 49 milioni gli elettori francesi chiamati a rinnovare l’Assemblea nazionale, con almeno tre anni di anticipo. Le urne apriranno domattina alle 8 in tutta la Francia “metropolitana”, mentre già si è cominciato a votare nei Territori francesi d’Oltremare. I seggi nelle grandi città chiuderanno alle 20, in quelle più piccole alle 18. Saranno immediatamente disponibili gli exit-poll che potranno fornire una tendenza generale ma per le proiezioni in seggi bisognerà attendere.


Nel primo turno del 30 giugno sono stati eletti 76 deputati sui 577 che compongono l’Assemblea nazionale. Dopo il ritiro dai ballottaggi – con i cosiddetti ‘patti di desistenza’ – di oltre 200 candidati (Nfp e macronisti nella maggior parte dei casi) per “bloccare” l’ascesa del Rassemblement national (Rn), in questo secondo turno rimangono 409 duelli, 89 triangolari (tre candidati in lizza), 2 quadrangolari (quattro candidati in gara) e un unico candidato in corsa (in Guyana, dopo il ritiro del suo unico concorrente) per un totale di 501 deputati ancora da eleggere. Vincerà il seggio chi ottiene più voti al secondo turno. Secondo un ultimo sondaggio Ifop, il Rassemblement national di Marine Le Pen si fermerebbe ad almeno una cinquantina di seggi dalla maggioranza assoluta ottenendo 210-240 deputati. Non molto distante si attesterebbe il Nuovo Fronte Popolare, alleanza di sinistra, con 170-200 seggi, seguito dai macronisti di Ensemble (95-125) e dalla destra neogollista di Les Republicains (25-45).


E’ senz’altro un appuntamento storico il voto di domani, nel quale la Francia potrebbe per la prima volta avere un governo di estrema destra in coabitazione con il presidente Emmanuel Macron, anche se appare appunto improbabile che il Rassemblement national (Rn) ottenga la maggioranza assoluta. Una coalizione Nfp-Ensemble dovrebbe quindi poter superare la soglia dei 289 seggi della maggioranza assoluta, ma resta da vedere l’agibilità di un esecutivo che non ha precedenti nella storia francese, con i macronisti che al di là dei patti di desistenza hanno fino ad ora escluso l’ipotesi di governare insieme alla France Insoumise di Jean-Luc Melenchon. Quest’ultimo si è detto disposto anche ad un appoggio esterno; ma a complicare ulteriormente lo scenario sarebbe la partecipazione di Lr, necessaria se le due altre formazioni non arrivassero alla maggioranza, e antitetica a Nfp.

I nuovi ministri a Downing Street, prima riunione di gabinetto del governo Starmer

I nuovi ministri a Downing Street, prima riunione di gabinetto del governo StarmerRoma, 6 lug. (askanews) – Una carrellata di nuovi ministri annunciati ieri dal neo premier laburista britannico Keir Starmer è arrivata questa mattina a Downing Street per la prima riunione di gabinetto dopo la schiacciante vittoria del Labour alle legislative di giovedì che ha messo fine a 14 anni di potere conservatore.


Fra i primi ad arrivare, riporta il Guardian, il segretario alla Sanità Wes Streeting, seguito da vicino dal segretario ai Trasporti Louise Haigh. Successivamente sono comparsi il segretario alla Scienza Peter Kyle e il segretario all’Istruzione Bridget Phillipson. Il ministro dell’Energia Ed Miliband e il segretario per il Business Jonathan Reynolds sono arrivati entrambi insieme a Downing Street. Pochi secondi dopo, è apparso anche il nuovo capo del Foreign Office David Lammy che ha incontrato i suoi colleghi ministri prima di varcare la soglia del celebre numero 10.


Oltre a Ed Milliband, ex capo dell’opposizione in quanto leader del Labour fra 2010-2015, fra gli altri nomi noti, Yvette Cooper è stata nominata al ministero dell’Interno mentre a John Healey è stato affidato il ministero della Difesa. Rachel Reeves, ex economista della Banca d’Inghilterra, è stata nominata a capo del Tesoro nel nuovo governo laburista, la prima donna a ricoprire l’incarico. La vice leader laburista Angela Rayner è la neo vice primo ministro britannico. Rayner, che ricopre il ruolo di vice leader del partito di Starmer dal 2020, assumerà anche il ruolo di segretario per il Livellamento, gli Alloggi e le Comunità.

Usa2024, Biden: “Nessuno è più qualificato di me per essere presidente”

Usa2024, Biden: “Nessuno è più qualificato di me per essere presidente”Roma, 6 lug. (askanews) – “Nessuno è più qualificato di me per essere presidente o per vincere queste elezioni: lo ha assicurato Joe Biden nell’attesissima intervista alla ABC andata in onda nella notte che doveva servire soprattutto a fugare i dubbi sulle sue capacità cognitive dopo la recente debacle nel dibattito televisivo con Donald Trump. Il presidente americano ha detto che la sua stessa carica di presidente lo costringe a “sottoporsi ogni giorno a un test cognitivo”, quando il giornalista George Stephanopoulos gli ha chiesto se sarebbe stato pronto a sottoporsi a questo tipo di esame.


“Faccio un test cognitivo ogni giorno. Non solo faccio campagna elettorale, ma gestisco il mondo”, ha dichiarato il democratico 81enne. Anche se ha parlato in modo più fluido rispetto al duello televisivo del 27 giugno, Biden ha comunque parlato con voce soffocata e le sue frasi a volte sono state incomplete o un pò sconnesse. Per 22 minuti, Biden ha difeso con forza e talvolta faticosamente la sua candidatura per un secondo mandato. Interrogato con insistenza sul suo disastroso dibattito con l’ex presidente del 27 giugno, ha ripetuto più volte che si è trattato di una “brutta serata”, imputabile a un raffreddore accompagnato da grande stanchezza.


Joe Biden ha detto poi di “non credere” ai sondaggi che danno al suo rivale il vantaggio a livello nazionale e negli Stati chiave, affermando che dal suo punto di vista è “testa a testa” con Donald Trump. Quando il giornalista gli ha detto che non aveva mai visto un presidente rieletto con un indice di gradimento del 36%, ha risposto: “Non credo che sia il mio indice di gradimento”. “Se il Signore Onnipotente scendesse e dicesse: ‘Joe, esci dalla corsa’, io uscirei dalla corsa, ma lui non scenderà”, ha detto il presidente americano.

Il candidato riformista Massoud Pezeshkian vince le presidenziali in Iran

Il candidato riformista Massoud Pezeshkian vince le presidenziali in IranRoma, 6 lug. (askanews) – Il candidato riformista Massoud Pezeshkian, deputato 69enne che sostiene l’apertura all’Occidente, ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali iraniane svoltesi ieri, davanti all’ultraconservatore Said Jalili. Organizzate frettolosamente dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero a maggio, le elezioni presidenziali si sono svolte in un contesto di malcontento popolare, in particolare per la situazione economica.


Massoud Pezeshkian ha raccolto più di 16 milioni di voti contro gli oltre 13 milioni del suo avversario. Dopo un primo turno caratterizzato da una forte astensione, la partecipazione si è attestata al 49,8%. Il numero delle schede non valide ammonterebbe a più di 600.000. “Tendereremo la mano dell’amicizia a tutti, siamo tutti abitanti di questo paese, tutti per il progresso del paese”, ha detto oggi Massoud Pezeshkian, nel suo primo discorso dopo la vittoria, ringraziando i suoi sostenitori. Pur affermando la sua lealtà alla Repubblica islamica, l’uomo che gli iraniani chiamano il “dottore” chiede “relazioni costruttive” con Washington e i Paesi europei per “far uscire l’Iran dal suo isolamento”.

Putin: la Russia vuole la fine del conflitto in Ucraina, non una tregua

Putin: la Russia vuole la fine del conflitto in Ucraina, non una treguaRoma, 5 lug. (askanews) – La Russia intende terminare completamente il conflitto in Ucraina, e non accedere a un cessate il fuoco che permetterebbe a Kiev di riarmarsi: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al termine del colloquio con il premier ungherese Viktor Orban, in visita a Mosca.


“Non dovrebbe trattarsi di una semplice tregua o di un cessate il fuoco temporaneo” ha proseguito Putin in conferenza stampa, aggiungendo che la Russia è pronta a discutere una soluzione diplomatica per mettere fine al conflitto.

Ue, Vox sceglie i Patrioti di Orban. Ma precisa: “Amicizia speciale” con Meloni

Ue, Vox sceglie i Patrioti di Orban. Ma precisa: “Amicizia speciale” con MeloniBruxelles, 5 lug. (askanews) – Il presidente del partito spagnolo di estrema destra Vox, Santiago Abascal, “ha annunciato oggi l’adesione del Partito alla nuova piattaforma politica ‘Patrioti per l’Europa’ che raggrupperà una grande maggioranza dei partiti protagonisti dell’alternativa al consenso di Popolari, Socialisti ed estrema sinistra a Bruxelles”. L’annuncio è stato dato con una nota stampa della delegazione al Parlamento europeo di Vox, diramata da Madrid.


Il partito di estrema destra spagnolo, che dispone di sei eurodeputati, dedica due paragrafi della sua nota a scusarsi per la sua uscita dall’attuale gruppo europeo di appartenenza, quello dei Conservatori e Riformisti europei (Ecr), in cui militano gli europarlamentari di Fratelli d’Italia. “Vox esprime la sua gratitudine e la sua forte amicizia nei confronti dell’Ecr, il gruppo politico europeo del quale ha fatto parte finora e che ha un ruolo di primo piano nella lotta per nazioni sovrane libere, sicure e prospere”, riferisce la nota.


E aggiunge: “In modo del tutto speciale Vox esprime la sua amicizia verso Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni – assicura – resterà sempre una collega, amica e alleata di Vox. Allo stesso modo Vox esprime la sua gratitudine e il suo riconoscimento al partito polacco Diritto e Giustizia (Pis), che è stato all’avanguardia nella lotta dei patrioti in Europa”. Il nuovo gruppo dei “Patrioti per l’Europa”, ancora in via di formazione, è stato annunciato a Vienna domenica scorsa da tre esponenti della destra sovranista ádell’Europa centro orientale: Viktor Orbßn, il premier ungherese e leader del partito Fidesz (10 eurodeputati), che finora era tra i “non iscritti”; l’ex premier ceco áAndrej Babis, del partito Ano (7 eurodeputati); e Herbert Kickl, leader dell’Fpo austriaco, che si prepara a una probabile vittoria alle elezioni politiche in Austria in autunno.


“Questa nuova piattaforma – spiega la nota di Vox – aspira a formare un nuovo gruppo politico nel Parlamento Europeo la cui costituzione e composizione sarà prevedibilmente annunciata nei prossimi giorni”. “Vox da molti anni lavora senza sosta per l’unità e la collaborazione delle forze patriottiche, che nelle ultime elezioni europee di giugno hanno avuto un grande avanzata in tutti i paesi dell’Unione europea”, sottolinea il paragrafo successivo della nota, introdotto dal sottotitolo: “Vox sta lavorando per l’alternativa patriottica in Europa”.


“Vox aveva già puntato su questa Alleanza nelle sue prime convention ‘Viva’ del 2021 e del 2022. Inoltre, nel febbraio 2022 Santiago Abascal aveva riunito nel ‘vertice di Madrid’ i leader patriottici più importanti di tutta Europa” ricorda la nota, aggiungendo che “quel vertice diede luogo alla ‘Dichiarazione di Madrid’”. Sempre a Madrid, “lo scorso maggio 2024, in occasione dell’evento ‘Viva Europa 24’, Santiago Abascal – ricorda ancora la nota – ha confermato il suo lavoro per questa alleanza con la presenza e gli interventi di leader importanti e di successo come Giorgia Meloni, Javier Miley, Marine Le Pen, Viktor Orbßn o Amichai Chikli, ministro di Israele, tra gli altri”. “Con questo traguardo fondamentale si conferma il ruolo unificatore di Vox per i partiti dentro e fuori l’Europa che, con il crescente sostegno dell’elettorato, difendono la sovranità delle Nazioni, la sicurezza nelle strade e la sicurezza delle frontiere, la prosperità economica e sociale, la famiglia e le vere radici dell’Europa e dell’Occidente”, conclude la nota.

Regno Unito, il discorso del primo ministro Starmer: “Prima il Paese, poi il partito”

Regno Unito, il discorso del primo ministro Starmer: “Prima il Paese, poi il partito”Roma, 5 lug. (askanews) – “Che abbiate votato laburista o meno, in effetti, soprattutto se non lo avete fatto, ve lo dico direttamente. Il mio governo vi servirà. La politica può essere una forza positiva. Lo dimostreremo. Abbiamo cambiato il partito laburista, lo abbiamo rimesso in servizio, ed è così che governeremo. Prima il Paese, poi il partito”. Così il leader laburista britannico Keith Starmer nel suo primo discorso davanti a Downing Street dopo aver ricevuto mandato ufficiale da re Carlo III a formare il prossimo governo del Regno Unito.


“La mancanza di fiducia nella politica britannica può essere sanata solo con i fatti e non con le parole”, ma “possiamo iniziare oggi con la semplice consapevolezza che il servizio pubblico è un privilegio e che il vostro governo dovrebbe trattare ogni singola persona in questo Paese, con rispetto”, ha aggiunto Starmer che ha aperto il discorso rendendo omaggio a Rishi Sunak, sottolineando lo “sforzo extra” che ha dovuto affrontare come “primo primo ministro asiatico britannico”. “Riconosciamo anche la dedizione e il duro lavoro che ha portato alla sua leadership”, ha aggiunto.

Ucraina, Orban è a Mosca in missione di pace, ma “senza mandato Ue” (sottolinea Borrell).

Ucraina, Orban è a Mosca in missione di pace, ma “senza mandato Ue” (sottolinea Borrell).Roma, 5 lug. (askanews) – Il primo ministro ungherese, il nazionalista Viktor Orban, è arrivato a Mosca “come parte della sua missione di pace” riguardo all’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha detto oggi a Budapest un portavoce del governo. Orban, il cui Paese ricopre la presidenza del Consiglio dell’Ue dall’1 luglio, incontra il presidente russo Vladimir Putin, secondo un comunicato, anche se agirà “senza mandato dell’Ue”.


A sottolinearlo è anche il capo della diplomazia europea Josep Borrell: il primo ministro ungherese Viktor Orban si recherà a Mosca nell’ambito di una visita “esclusivamente” bilaterale per la quale non ha ricevuto “nessun mandato” dall’Unione europea, ha detto l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. L’Ungheria detiene attualmente la presidenza semestrale del Consiglio Ue, ma Orban “non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio Ue per visitare Mosca”, ha dichiarato Borrell in una nota. “La visita del primo ministro Viktor Orban a Mosca si svolge esclusivamente nel quadro delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Russia”, ha aggiunto. Viktor Orban “va a Mosca come primo ministro ungherese. Non mi sembra il momento di fare visite in Russia, ma ognuno è libero di fare ciò che vuole”, ha dichiarato anche il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani in una conferenza stampa.


“Noi siamo per costruire la pace che non può essere una resa a Putin, deve garantire l’integrità territoriale dell’Ucraina. La proposta di Putin è una proposta farsa, non veritiera. Ben venga il confronto ma noi continueremo ad aiutare l’Ucraina”, ha concluso Tajani.

Sunak lascia Downing Street e annuncia le dimissioni “non immediate” da leader Tory

Sunak lascia Downing Street e annuncia le dimissioni “non immediate” da leader ToryRoma, 5 lug. (askanews) – “Ho dato il massimo in questo lavoro, ma voi avete mandato un chiaro segnale che il governo del Regno Unito deve cambiare e il vostro è l’unico giudizio che conta. Ho sentito la vostra rabbia, la vostra delusione. E mi assumo la responsabilità di questa perdita”. Così il premier britannico sconfitto Rishi Sunak prendendo la parola davanti a Downing Street prima di annunciare le sue dimissioni dal Partito conservatore dopo la debacle dei Tory alle elezioni legislative anticipate.


“A seguito di questo risultato, lascerò la carica di leader del partito, non immediatamente, ma una volta che saranno presi gli accordi formali per la scelta del mio successore”, ha dichiarato. “E’ importante che dopo 14 anni al governo, il partito conservatore si ricostruisca, ma anche che assuma il suo ruolo cruciale nell’opposizione in modo professionale ed efficace”, ha aggiunto. Sunak si è poi scusato con i suoi colleghi che hanno perso il seggio a Westminster. “A tutti i candidati conservatori e agli attivisti che hanno lavorato instancabilmente, ma senza successo, mi dispiace che non siamo riusciti a fornire ciò che i vostri sforzi meritavano”, ha detto. Mi addolora pensare a quanti bravi colleghi che hanno contribuito così tanto alle loro comunità e al nostro Paese che ora non siederanno più alla Camera dei Comuni. Li ringrazio per il loro duro lavoro e il loro servizio”, ha aggiunto.


“Sebbene sia stato il mio avversario politico, Keir Starmer diventerà presto il nostro primo ministro. In questo lavoro, i suoi successi saranno tutti i nostri successi e auguro ogni bene a lui e alla sua famiglia. Qualunque siano i nostri disaccordi in questa campagna, è un uomo rispettabile e dotato di spirito pubblico”. Così il primo ministro britannico sconfitto Rishi Sunak parlando davanti a Downing Street nel suo discorso ufficiale dopo la deblacle del suo partito alle elezioni legislative e il trionfo dei laburisti. “Lui e la sua famiglia meritano la massima comprensione mentre compiono l’enorme transizione verso le loro nuove vite dietro questa porta. E mentre è alle prese con questo lavoro impegnativo in un mondo sempre più instabile”, ha proseguito Sunak che al termine del discorso è partito per Buckingham Palace per rassegnare le dimissioni nelle mani di re Carlo III.

Gb, Londra blindata mentre laburista Keir Starmer diventa premier

Gb, Londra blindata mentre laburista Keir Starmer diventa premierMilano, 5 lug. (askanews) – Londra blindata mentre il laburista Keir Starmer dovrebbe pronunciare il suo primo discorso nazionale come primo ministro alle 12.25, ora di Londra, ovvero le 13.25 italiane. Il tutto mentre Rishi Sunak è atteso a Downing Street per fare una dichiarazione alle 11.40 italiane: non è chiaro se a quel punto annuncerà anche le sue dimissioni da leader del partito conservatore.


Ma è certo che Sunak è pronto ad annunciare le sue dimissioni da primo ministro. Dopo Downing Street si recherà a palazzo per presentare formalmente le sue dimissioni a re Carlo. Dopodiché, Starmer si recherà a palazzo, dove il re gli chiederà di formare il prossimo governo. Nota di colore ma anche segno di democrazia: il cancelliere dello scacchiere conservatore uscente Jeremy Hunt e la sua famiglia, incluso il cane Poppy, sono stati fotografati mentre lasciavano Downing Street questa mattina. Hunt in un messaggio rivolto ai suoi figli ha detto: “Questo potrebbe sembrare un giorno difficile per la nostra famiglia, mentre ce ne andiamo da Downing Street, ma non lo è. Siamo incredibilmente fortunati a vivere in un paese in cui decisioni come questa non vengono prese da bombe o proiettili, ma da migliaia di cittadini comuni che mettono pacificamente croci su pezzi di carta”.


Intanto un’analisi del Sutton Trust suggerisce che il governo di Keir Starmer avrà il numero più alto di ministri formati in istituti statali e la percentuale più bassa nella storia moderna di ministri che hanno frequentato scuole private. Secondo il governo ombra del partito laburista, il 90% ha frequentato scuole pubbliche e il 10% scuole private.