Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Il raid aereo di Israele su Beit Lahiya ha provocato almeno 93 morti

Il raid aereo di Israele su Beit Lahiya ha provocato almeno 93 mortiRoma, 29 ott. (askanews) – Almeno 93 persone sono state uccise nell’attacco aereo israeliano sulla città di Beit Lahiya, nel nord di Gaza secondo quanto ha riferito ad Al Jazeera il direttore generale dell’ufficio stampa del governo di Gaza, Ismail al-Thawabta.


Al-Thawabta ha affermato che l’edificio attaccato da Israele ospitava 200 persone. Molti dei feriti sono stati trasportati d’urgenza al vicino ospedale Kamal Adwan all’interno del campo profughi di Jabalia, ma la struttura ha esaurito le forniture mediche e ha solo due pediatri, senza chirurghi, la maggior parte dei quali era stata arrestata in un raid dell’esercito israeliano di venerdì.

Nato, Comandante portaerei Truman: “Così proteggiamo l’Alleanza”

Nato, Comandante portaerei Truman: “Così proteggiamo l’Alleanza”Mare del Nord, 29 ott. (askanews) – Sessantacinque tra aerei da caccia (con uno o due posti) ed elicotteri: una dotazione massiccia quella della portaerei americana USS Harry S. Truman, nave comando dell’attività ‘Neptune Strike’ nel Mare del Nord, dalla Scozia verso le coste norvegesi, una delle principali attività di vigilanza rafforzata dell’Allenaza, che che vede impegnate diverse aree, dal Mediterraneo centrale e dall’Adriatico fino al Mare del Nord e al Mar Baltico.


Askanews è salita a bordo della portaerei, dopo essersi imbarcata sul velivolo militare C-2 Greyhound, dell’aviazione statunitense. “Adesso l’attività è sotto responsabilità Nato – spiega il tenente Comandante Courtney Callaghan, Pubblica Informazione della USS Harry S. Truman (CVN 75) – siamo sempre pronti e preparati, ma adesso interagiamo con gli Alleati e operiamo con altri Paesi. È una grande attività, un’ottima opportunità per lavorare congiuntamente”. I caccia decollano e atterrano in continuazione. Gli uomini sono sulla pista di lancio 24 ore al giorno. Se non sono impegnati in attività, si allenano nella palestra allestita vicino al parcheggio dei velivoli. La USS Harry S. Truman è una portaerei a propulsione nucleare della Marina americana, l’ottava per costruzione della classe Nimitz. Può ospitare a pieno regime fino a 5650 persone (3500 marinai + 2150 avieri). Può imbarcare fino a 90 velivoli ad ala fissa o rotante, tra cui 4 squadriglie di caccia F/A-18 Hornet, una squadriglia di aerei EA-6B Prowler per la guerra elettronica, una squadriglia di aerei Grumman E-2 Hawkeye con compiti di sorveglianza aerea, alcuni aerei da trasporto logistico Grumman C-2 Greyhound e alcuni elicotteri SH-60 Seahawk.


Ad accoglierci a bordo della portaerei è l’Ufficiale Comandante, il capitano Dave Snowden. “Sono ufficiale della Marina americana da 29 anni, credo che i militari svolgano un lavoro fantastico”, dice con fierezza. “Il nostro compito è di addestramento e guida ai giovani ufficiali affinché siano in grado di assumersi le responsabilità di un lavoro come quello di comandante di una portaerei. La considero una proposta molto profonda e importante, non solo nei confronti della nostra nazione, dei nostri partner e dei nostri alleati, ma soprattutto nei confronti dei nostri marinai e delle loro famiglie. E la prendo molto sul serio”. Come si svolge l’attività quotidiana a bordo della USS Harry S. Truman? “Quando siamo in mare aperto – risponde l’Ufficiale Comandante – la mia giornata di solito comincia circa alle sei del mattino. Le operazioni di volo iniziano, dipende da dove operiamo nel mondo e da cosa richiedono le operazioni, ma nominalmente tra le 10 del mattino e mezzogiorno. In particolare io mi occupo di tutte le esigenze lavorative quotidiane della gestione di una città in mare, francamente. Concludo la mia giornata di solito tra l’una e le due del mattino e ricomincio poi il giorno dopo”.


“A bordo della nave – prosegue il capitano Snowden – le vere sfide sono quelle di gestire letteralmente una città in mare. Quando siamo dispiegati, abbiamo tra i 4.500 e i 5.200 marinai a bordo, solo io devo gestirne circa 2.700. Abbiamo le nostre forze di polizia, il nostro centro commerciale, i ristoranti, tutto ciò che è necessario per far funzionare una vera e propria città. Riguardo alla Neptune Strike, il comandante risponde: “Siamo qui per sostenere la NATO e costruire una interoperabilità insieme agli alleati, insieme alla capacità di rispondere alle minacce che possiamo subire come Alleanza. Non dico che non ci sia alcuna minaccia, c’è sempre una minaccia persistente per chiunque di noi indossi un’uniforme. Abbiamo trascorso la maggior parte dell’anno in addestramento per prepararci a questo dispiegamento. E parte di questo addestramento è la capacità di mitigare le minacce, di rispondere alle minacce se necessario, ma siamo sempre preparati, aperti alla possibilità che una minaccia possa sempre presentarsi. La mia generazione di ufficiali navali è cresciuta in un mondo pieno di conflitti”. E a questo proposito, Snowden racconta: “La mia prima esperienza è stata nel 2001, prima degli eventi dell’11 settembre, durante l’operazione Southern Watch nel Golfo Persico. Mentre ero imbarcato sulla USS Enterprise, è avvenuto l’attacco dell’11 settembre. Quell’evento ha cambiato l’esperienza della mia generazione nell’esercito, in particolare nella Marina”.


E ora con il Medio Oriente? “Il nostro obiettivo è di non avere alcun conflitto, in nessuna parte del mondo – risponde con convinzione l’alto ufficiale – e sono onorato di provare a contribuire a una de-escalation o anche ad una deterrenza”. (Di Serena Sartini)

Orban: le elezioni in Georgia sono state libere e democratiche

Orban: le elezioni in Georgia sono state libere e democraticheRoma, 29 ott. (askanews) – Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha definito oggi “libere e democratiche” le elezioni legislative che si sono tenute in Georgia, il cui risultato è contestato dall’opposizione filo-Ue. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse.


Orban è in visita nel paese del Caucaso, dove alle elezioni si sarebbe affermato il partito filorusso, ma con l’opposizione filo-Ue che ha contestato il risultato, definendolo truffaldino. “Mi congratulo con voi per aver votato per la pace” e per non aver “permesso che il vostro paese diventi una seconda Ucraina”, ha aggiunto l’unico leader dell’Ue a congratularsi per i risultati, sostenendo che “se avessero vinto i liberali”, Bruxelles “direbbe che è stata (un’elezione) democratica”. La commissione elettorale di Tbilisi, dal canto suo, ha annunciato un riconteggio parziale dei voti, che inizierà oggi e riguarderà il 14% dei seggi.


Bruxelles e Washington hanno chiesto a Tbilisi di avviare indagini sulle presunte irregolarità. Voce discordante all’interno dell’Unione europea, il leader ungherese Viktor Orban è comunque in Georgia, dove è arrivato ieri sera. L’Ungheria è presidente di turno dell’Unione europea.

Gli Houthi rivendicano l’attacco con droni ad Ashkelon

Gli Houthi rivendicano l’attacco con droni ad AshkelonRoma, 29 ott. (askanews) – Il movimento Ansar Allah dello Yemen, noto anche come Houthi, ha dichiarato martedì di aver attaccato la zona industriale di Ashkelon in Israele con i droni.


“Nel quinto round di escalation, la forza UAV delle Forze armate yemenite ha condotto un’operazione militare specifica prendendo di mira la zona industriale del nemico israeliano nella regione di Ashkelon, nella Palestina meridionale occupata. L’operazione è stata condotta con una serie di droni, che hanno raggiunto con successo i loro obiettivi”, hanno scritto gli Houthi su Telegram.

Servizi della Sudcorea: i soldati Nordcoreani forse già in prima linea in Ucraina

Servizi della Sudcorea: i soldati Nordcoreani forse già in prima linea in UcrainaRoma, 29 ott. (askanews) – Alcuni generali e soldati nordcoreani inviati in Russia sono nella prima linea del conflitto con l’Ucraina. Lo ha riferito oggi l’agenzia di spionaggio sudcoreana NIS, riferendo a una commissione parlamentare gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda del contingente di soldati nordcoreani inviati ad addestrarsi in Russia, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap.


Il NIS ha condiviso l’informazione con i parlamentari durante un’audizione a porte chiuse della commissione parlamentare per l’intelligence, secondo quanto riferito dal deputato Lee Seong-Kweun del partito di governo – Partito del potere del popolo – e dal deputato Park Sun-won del principale partito d’opposizione, Partito democratico. “La mobilitazione di truppe tra Corea del Nord e Russia è in corso”, ha dichiarato il NIS, secondo fonti parlamentari interpellate da Yonhap. “Stiamo verificando la possibilità che alcuni membri del personale (nordcoreano), inclusi alti funzionari militari, siano stati dispiegati in prima linea”.


Il NIS ha dichiarato che l’esercito russo sta insegnando oltre 100 termini militari in russo ai soldati nordcoreani, ma ha rilevato problemi di comunicazione dovuti alle barriere linguistiche. Riguardo alla visita della ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son Hui in Russia, iniziata oggi, il NIS ha dichiarato che probabilmente verranno discussi ulteriori dispiegamenti e altre consultazioni sui compensi in cambio delle truppe nordcoreane.


Quanto alla possibilità di provocazioni da parte della Corea del Nord, l’agenzia di spionaggio ha affermato che il Nord potrebbe lanciare missili balistici ipersonici a medio raggio o intercontinentali. “Con l’acquisto di componenti avanzati e la cooperazione tecnologica dalla Russia, la Corea del Nord sembra pronta a lanciare un satellite di ricognizione militare, dopo il fallito tentativo di maggio”, ha affermato il NIS. “Stiamo monitorando da vicino – ha aggiunto – la possibilità del settimo test nucleare, che potrebbe avvenire dopo le elezioni presidenziali statunitensi”.


Il NIS ha anche riferito che circa 4.000 lavoratori nordcoreani sono stati inviati in Russia quest’anno.

Il figlio di Trump: papà conosce Meloni, conta di lavorare con lei

Il figlio di Trump: papà conosce Meloni, conta di lavorare con leiRoma, 29 ott. (askanews) – Donald Trump “conosce personalmente la premier (Giorgia Meloni)” e “conta di lavorare bene con lei”. Lo ha affermato il figlio del candidato repubblicano alle presidenziali Usa, Eric Trump, in uno scambio di battute pubblicato oggi da Repubblica.


“Non conosco personalmente la premier Meloni, ma mio padre sì. E conta di lavorare bene con lei”, ha detto il figlio di Trump, non precisando su cosa potrebbero lavorare assieme: “E’ presto, non abbiamo ancora un’idea precisa di come l’Italia potrebbe aiutare la nostra amministrazione”, ha detto Eric Trump, che ha raccontato di avere un rapporto speciale con l’Italia per via delle vacanze in Sardegna. Ha tuttavia aggiunto che una delle questioni su cui Roma e un’eventuale amministrazione Trump potrebbe essere “per esempio, l’aumento degli investimenti nella difesa”.

Parlamento Israele approva divieto attività Unrwa nel Paese

Parlamento Israele approva divieto attività Unrwa nel PaeseRoma, 28 ott. (askanews) – Il Parlamento israeliano (Knesset) ha approvato una legge che mette al bando l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) dal condurre “qualsiasi attività” o fornire qualsiasi servizio all’interno di Israele nonostante le pressioni internazionali.


Il voto è stato approvato 92-10. Sempre oggi è prevista una votazione su una seconda legge che interrompe i legami diplomatici con Unrwa. La legislazione non entrerà in vigore immediatamente, ma tra 60-90 giorni dopo che il ministero degli Esteri israeliano avrà notificato all’ONU la decisione della Knesset.


Israele ha tre mesi per determinare i mezzi e il personale che assumerà le responsabilità attualmente gestite dall’Unrwa, anche a Gerusalemme Est e a Gaza.

Design, Antonacci Falegnamerie e DF Francia: un’alleanza strategica

Design, Antonacci Falegnamerie e DF Francia: un’alleanza strategicaRoma, 28 ott. (askanews) – Antonacci Falegnamerie e DF Francia hanno dato vita ad una nuova alleanza strategica che mira a rafforzare la loro presenza nel settore della falegnameria su misura e nell’arredamento di alta qualità. Questa collaborazione unisce due aziende di eccellenza, dotate di forze e competenze e capaci di coniugare tradizione artigianale e innovazione tecnologica, per rispondere alle esigenze di clienti prestigiosi e progetti complessi. La sinergia tra le due aziende consente di espandere la capacità produttiva in ogni fase del processo, dalla progettazione alla realizzazione finale, garantendo i più alti standard sul mercato in termini di qualità e personalizzazione.


L’alleanza tra le due aziende nasce dalla volontà di affrontare le sfide crescenti del mercato, caratterizzato da progetti di dimensioni sempre più ambiziose e da una domanda di personalizzazione elevata. Entrambe le aziende, con oltre 50 anni di carriera ciascuna, pur provenendo da esperienze diverse, condividono lo stesso approccio intransigente sulla qualità e il dettaglio, si distinguono per i valori tipici delle aziende a conduzione familiare, così come per l’attenzione all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale. Questa affinità valoriale ha reso naturale il loro incontro e ha dato avvio ad una collaborazione armoniosa e coerente, in grado di offrire soluzioni su misura che rispondano alle specifiche esigenze di ogni cliente. Tuttavia la decisione di unire le forze non si è basata su un’acquisizione o fusione dei due soggetti, ma su una visione condivisa. Anziché optare per soluzioni di tipo strutturale, Antonacci Falegnamerie e DF Francia hanno scelto di crescere mantenendo la propria forte identità. L’alleanza si pone come trampolino verso il futuro, con entrambe le aziende pronte a affrontare il passaggio alla terza generazione. “Ci siamo riconosciuti e scelti. Proveniamo da realtà parallele, ognuno con le proprie metodologie e punti di forza, ma condividiamo la stessa visione e lo stesso impegno verso l’eccellenza. La nostra attenzione alla qualità ci accomuna, così come i valori profondamente radicati nel lavoro e nell’ambizione. Questo ci consente di collaborare in modo fluido, senza contraddizioni o sovrapposizioni”. – queste le parole di Matteo Antonacci, Direttore di Produzione di Antonacci Falegnamerie, per descrivere la nascita dell’alleanza tra le due aziende.


La sinergia tra le due aziende introduce sul mercato una nuova realtà che riesce a coniugare i più alti standard di qualità e personalizzazione con l’incremento della capacità produttiva e della velocità realizzativa dei progetti, rendendo le aziende ancora più competitive nei rispettivi settori di riferimento: DF Francia nel settore delle boutique e Antonacci Falegnamerie nel segmento hotellerie. Questa nuova visione non solo rafforza la loro posizione sul mercato nazionale, ma rappresenta anche uno slancio strategico verso l’estero e l’internazionalizzazione, aprendo nuove prospettive di crescita in contesti globali. Entrambe le aziende sono inoltre fortemente orientate a ridurre l’impatto ambientale lungo tutta la filiera produttiva. Questo si traduce in una selezione accurata dei fornitori e dei materiali, provenienti da fonti certificate, garantendo che ogni progetto sia realizzato nel rispetto degli standard di sostenibilità e di responsabilità sociale. Il primo risultato concreto di questa alleanza è il progetto di realizzazione degli ambienti comuni per l’iconico albergo Hilton Rome Eur La Lama, nel cuore del quartiere EUR di Roma, che vanta un accesso diretto al centro congressi La Nuvola. Quest’opera, nata dal progetto dell’Architetto Fuksas che ne ha disegnato la struttura dalla forma peculiare e da quello dello Studio Lorenzo Bellini Atelier che ne ha curato il design degli interni, rappresenta un esempio tangibile di come la sinergia tra le due aziende possa dare vita a progetti ambiziosi. Antonacci Falegnamerie e DF Francia hanno realizzato le aree comuni, che rappresentano il cuore dell’accoglienza e della rappresentanza dell’albergo. Grazie alla cura artigianale e alla precisione tecnica, queste aree sono state realizzate per offrire un’esperienza di lusso e raffinatezza, rispecchiando l’eccellenza che caratterizza entrambe le aziende e il prestigio della struttura.


“Siamo orgogliosi di aver collaborato con Antonacci Falegnamerie alla realizzazione delle aree comuni dell’Hilton Rome Eur La Lama, una struttura iconica nel panorama romano e parte di una delle catene alberghiere più rinomate ed esigenti al mondo. Dal ristorante alla zona del bancone, passando per gli ingressi e la palestra, abbiamo curato ogni dettaglio con un approccio sartoriale, realizzando rivestimenti su misura che esaltano l’eleganza e la funzionalità di questi spazi” – dichiara Daniele Francia, Direttore Generale Esecutivo di DF Francia. Antonacci Falegnamerie e DF Francia credono fortemente nel valore della partnership con realtà specializzate e nella collaborazione come chiave per offrire soluzioni innovative e di qualità. È proprio grazie a questa filosofia che, dal 31 ottobre al 2 novembre 2024, le due aziende saranno presenti all’Edilsocial Expo B-CAD, fiera internazionale dedicata ai settori di Edilizia, Architettura e Design, ospitata per la sua terza edizione al Convention Center La Nuvola di Roma. Il progetto dello stand è stato affidato al designer Marco Cervellieri e coordinato dalla Corrirossi Management. Prestigiosi partner hanno contribuito a dare vita a uno spazio espositivo di grande impatto: Valeri per i metalli, Stone Arredo per il marmo, Profili per l’illuminazione, mentre British Fires ha fornito il camino elettrico ad acqua e PIX la struttura dei due sales table. Al centro dello stand si potrà ammirare una scultura in bronzo realizzata dai fratelli Cristiano e Patrizio Alviti.

Secondo i media Hamas è pronto a rilasciare 4 ostaggi per una tregua di 2 giorni

Secondo i media Hamas è pronto a rilasciare 4 ostaggi per una tregua di 2 giorniRoma, 28 ott. (askanews) – Fonti di Hamas hanno riferito al canale di notizie saudita Al-Sharq che il gruppo è pronto ad accettare la proposta egiziana, che consentirebbe il rilascio di quattro ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di due giorni e il rilascio dei prigionieri palestinesi. Tuttavia, le stesse fonti hanno sottolineato che l’obiettivo unico che il gruppo mira a raggiungere è un accordo coerente con la proposta di Biden e con il completo ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza.


Le fonti hanno aggiunto che Hamas non è ottimista sul fatto che un cessate il fuoco permanente possa essere raggiunto prima delle elezioni statunitensi del 5 novembre. Per Hamas è fondamentale che il cessate il fuoco temporaneo venga esteso dopo la conclusione di questo round di colloqui negoziali fino a quando non si potrà raggiungere un accordo definitivo.

Contrammiraglio Usa: Nato resterà forte anche dopo elezioni americane

Contrammiraglio Usa: Nato resterà forte anche dopo elezioni americaneMare del Nord, 28 ott. (askanews) – Gli Stati Uniti sono “fortemente impegnati nell’Alleanza, non ci sono dubbi sull’importanza della Nato, soprattutto al giorno d’oggi”. Il Contrammiraglio Sean R.Bailey, Comandante dell’Ottavo Gruppo Portaerei d’Attacco, è chiaro nel rispondere alla domanda se con le elezioni americane del 5 novembre il futuro della Nato è in pericolo. “Anche se è meglio parlare con i responsabili politici delle implicazioni delle elezioni, quello che posso dirvi è che siamo fermamente impegnati nella nostra Alleanza, fermamente impegnati a mantenere la forza della Nato e non credo che ci siano dubbi sull’importanza della stessa, soprattutto nel mondo moderno”.


Il Contrammiraglio riceve un gruppo di giornalisti di tutto il mondo a bordo della portaerei americana USS Harry S. Truman, in occasione della maxi-attività aereo e marittima della Nato denominata “Neptune Strike 2024” (NEST 24-2), una delle principali attività di vigilanza rafforzata dell’Allenaza, che che vede impegnate diverse aree, dal Mediterraneo centrale e dall’Adriatico fino al Mare del Nord e al Mar Baltico. In tutta Europa partecipano circa 20 navi di superficie e sottomarini, insieme a forze per operazioni speciali e numerosi aerei, con oltre 15.000 militare impegnati. Ci sono molte incertezze sul futuro della Nato? “Ripeto, di questo è meglio che rispondano i politici – ribadisce il Contrammiraglio – ma di certo posso confermare che, come abbiamo dimostrato da 75 anni a questa parte, gli Stati Uniti e l’intera Alleanza sono fermamente impegnati a mantenere la Nato stessa, la sua forza, la sua potenza, per la difesa collettiva”.


Come è cambiata la vostra attività negli ultimi due anni dopo la guerra in Ucraina? “In realtà non è cambiato nulla – risponde Baileu – continuiamo a dare priorità alle operazioni nell’Atlantico, nel Baltico e nelle regioni artiche, per mantenere e continuare la nostra attività e la nostra presenza, che non è direttamente collegata agli attuali eventi mondiali. Ad esempio, Neptune Strike era programmata da tempo e non è stata attivata in seguito al conflitto mediorientale o a quello russo-ucraino. Operiamo in accordo con la Nato, come abbiamo sempre fatto e ci auguriamo di continuare a farlo”. Ma il quadro mondiale, negli ultimi trent’anni, è cambiato, con la Nordcorea, la Cina….La situazione è certamente più preoccupante rispetto al passato? “Posso dirle che sono cresciuto durante la Guerra Fredda – afferma il Contrammiraglio – sono entrato in Marina proprio alla fine della Guerra Fredda. Apprezzo il ruolo che la Nato ha svolto in quel periodo e la forza dell’Alleanza. Direi che il mondo moderno non è né più né meno pericoloso di allora. E il fatto che si assista al riemergere di aggressioni da parte della Russia e della Cina, credo dimostri quanto sia preziosa un’Alleanza forte come la Nato”.


Eppure la Cina fornisce competenze tecniche alla Russia, la Corea del Nord fornisce armi alla Russia, l’Iran fornisce armi alla Russia. Le interconnessioni sono cambiate, no? “Sicuramente le influenze di tutto il mondo possono avere un impatto su ogni singolo teatro e ne siamo molto consapevoli. Certamente anche la regione artica è un buon esempio di nazioni che cercano di controllare o sfruttare la capacità militare. Il nostro impegno – conclude Bailey – è quello di garantire il mantenimento di un ambiente marittimo internazionale libero e aperto in tutto il mondo. Chiaramente in Europa, nel teatro europeo e nell’Atlantico, ciò viene rafforzato dalle nostre operazioni con la Nato”. Dunque non è preoccupato per il futuro? “Assolutamente no”. (Di Serena Sartini)