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Radio, il bando del premio Marco Rossi, “raccontare il lavoro”

Radio, il bando del premio Marco Rossi, “raccontare il lavoro”Roma, 25 mag. (askanews) – C’è tempo fino al 30 giugno 2024 per partecipare alla dodicesima edizione del “Premio Marco Rossi – Raccontare il lavoro”.


Dalla radio al podcast, dall’audio documentario al servizio breve, il premio è dedicato al giornalismo e alle varie forme di narrazione del mondo del lavoro, con l’intenzione di monitorare la realtà dell’informazione e della comunicazione riguardo un tema cruciale per gli equilibri della società contemporanea. Il premio è diventato in questi anni un vero e proprio laboratorio narrativo e di ricerca e costituisce un riconoscimento all’impegno di chi affronta il racconto del lavoro nella pluralità delle sue espressioni, attraverso la varietà dei mezzi audio e dei supporti sonori.


La giuria del Premio è presieduta da Marino Sinibaldi, già direttore di RAI Radio3, ed è composta da dieci esperti del settore, in rappresentanza di diverse testate giornalistiche. Per tutte le informazioni: e-mail: premiomarcorossi@gmail.com https://www.facebook.com/XIpremiomarcorossi

Ucraina, Putin delegittima Zelensky: negoziati? Sì, ma con chi?

Ucraina, Putin delegittima Zelensky: negoziati? Sì, ma con chi?Milano, 24 mag. (askanews) – Nel giorno in cui Reuters, citando quattro fonti, avanza l’ipotesi della possibilità reale di una volontà russa di trattare su Kiev, il leader del Cremlino Vladimir Putin replica indirettamente con un commento pesantissimo sul collega ucraino Volodymyr Zelensky: “Se si arriva a questo, dobbiamo ovviamente capire con chi abbiamo a che fare e con chi possiamo trattare per firmare documenti giuridicamente vincolanti, e poi dobbiamo essere completamente sicuri che abbiamo a che fare con autorità legittime”.


Nello stile che gli è più congeniale, Putin dichiara Zelensky un soggetto non affidabile per gli accordi, insomma. E dunque gli stessi negoziati non sono nemmeno un argomento. Oltre a rincarare poi la dose: “Penso che uno degli obiettivi della conferenza annunciata in Svizzera, sia proprio che la comunità occidentale, sponsor dell’odierno regime di Kiev, confermi la legittimità dell’attuale capo di Stato (Zelensky, ndr)”. Alla fine dell’incontro di due giorni con il collega bielorusso Aleksander Lukashenko, il presidente russo ha sottolineato che se verranno firmati documenti di pace, la Russia dovrà assicurarsi di trattare con le autorità legittime dell’Ucraina. E ritiene che la risposta alla questione della legittimità del potere in Ucraina debba essere ricercata nella Costituzione del paese e che sia necessaria un’analisi giuridica. Insomma, Putin e Zelensky allo stesso tavolo è un’immagine difficile persino da immaginare. “Io sono giunto alla conclusione che i negoziati di pace dovrebbero essere scelti non con l’aiuto di un ultimatum, ma con l’aiuto del buon senso, e dovrebbero essere basati sul buon senso”, aggiunge.


Putin – proseguendo sempre con lo stesso stile – ha detto anche che le esercitazioni di guerra nucleare organizzate in Russia questa settimana non dovrebbero essere interpretate come un’escalation: la Russia organizza regolarmente esercitazioni simili. “Rispettiamo pienamente tutti i nostri obblighi nel campo delle armi nucleari. Non c’è nulla che violeremmo. Non c’è nulla di insolito rispetto al lavoro della stessa Nato”, ha dichiarato. Secondo Putin, l’unica differenza rispetto alle esercitazioni precedenti è che a queste partecipa anche Minsk. “L’unica differenza è che dopo aver dispiegato parte del potenziale nucleare non strategico sul territorio della Bielorussia, le stiamo conducendo insieme ai nostri alleati bielorussi”, ha detto il leader russo ai giornalisti. La Russia ha dichiarato l’anno scorso che avrebbe collocato le proprie armi nucleari in Bielorussia, “un alleato affidabile e un partner strategico”. E ora, dice Putin, “un gruppo regionale congiunto di truppe è stato dispiegato sul territorio bielorusso con i moderni sistemi di difesa russi e le armi nucleari tattiche: tutto ciò copre in modo affidabile i confini occidentali dei nostri paesi e l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva”.

Le bombe russe nella regione di Kharkiv hanno provocato 7 morti e 31 feriti

Le bombe russe nella regione di Kharkiv hanno provocato 7 morti e 31 feritiMilano, 24 mag. (askanews) – Si aggrava il bilancio dell’ultimo attacco russo sulla regione di Kharkiv, dove è arrivato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: attualmente si conoscono 31 feriti e 7 morti nell’oblast’.


Intorno alle 10.30 del 23 maggio le truppe russe hanno aperto il fuoco su Kharkiv. Nel quartiere Osnovyansk di Kharkiv, i razzi russi hanno colpito il territorio di una tipografia dove era in corso un turno. E a Lyubotyn, nel distretto di Kharkiv, i russi hanno preso di mira la parte centrale della città. Lì sono rimaste ferite numerose persone, il parco, le automobili, i negozi e le infrastrutture di trasporto sono stati danneggiati.


Le infrastrutture di trasporto sono state danneggiate anche nel distretto di Kholodnohirsky.

Borrell chiede di “non minacciare” i giudici della Cpi

Borrell chiede di “non minacciare” i giudici della CpiRoma, 24 mag. (askanews) – Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha chiesto oggi di “non intimidire i giudici, di non minacciarli e di rispettare l’indipendenza” della Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi), il cui procuratore capo, Karim Khan, ha chiesto nei giorni scorsi un mandato di arresto per crimini di guerra e contro l’umanità nei confronti dei leader di Hamas e del premier e del ministro della Difesa israeliani.


“Se vogliamo una giustizia internazionale che non lasci impunite gravi violazioni dei diritti umani nel mondo, dobbiamo sostenere la Cpi – ha detto Borrell nell’intervista rilasciata all’emittente spagnola Tve – non possiamo applaudire la decisione dei giudici quando vanno a nostro favore, quando vanno contro Putin. Lasciamoli lavorare con l’indipendenza e la professionalità che hanno”.

TikTok ha deciso di tagliare centinaia di posti di lavoro

TikTok ha deciso di tagliare centinaia di posti di lavoroRoma, 24 mag. (askanews) – L’app di corti video TikTok, di proprietà del gruppo cinese ByteDance, sta tagliando centinaia di posti di lavoro nei dipartimenti delle operazioni e del marketing. Lo afferma oggi il South China Morning Post, citando due fonti informate.


I licenziamenti, annunciati internamente all’inizio di questa settimana, dovrebbero interessare una parte dei circa 1.000 posti di lavoro a livello globale in quei due dipartimenti. Il numero di tagli sarebbe nell’ordine delle centinaia, con il team globale delle operazioni utente destinato a essere sciolto, hanno detto le persone informate sui fatti. La pubblicazione tecnologica online statunitense The Information, che ha parlato per prima dei licenziamenti, ha detto che i tagli avrebbero colpito “una grande percentuale” dei dipendenti di TikTok. Ma una delle persone ha detto che ad alcuni dei dipendenti interessati è stata offerta l’opzione di trasferirsi in altri team.


L’altra persona informata sulla questione ha indicato che i tagli di posti di lavoro fanno parte della strategia continua di TikTok di snellire la propria attività.

Secondo i media Putin è pronto al cessate fuoco in Ucraina sull’attuale linea del fronte

Secondo i media Putin è pronto al cessate fuoco in Ucraina sull’attuale linea del fronteRoma, 24 mag. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin è pronto a fermare la guerra in Ucraina con un cessate il fuoco negoziato che riconosca le attuali linee del fronte, scrive Reuters, citando quattro fonti russe, secondo le quali il presidente russo è pronto a continuare la guerra se Kiev e l’Occidente non raccolgono questa opzione.


Il capo del Cremlino “può combattere per tutto il tempo necessario, ma è anche pronto per un cessate il fuoco, per un congelamento della guerra”, ha detto una delle quattro fonti dietro garanzia di anonimato.

Borrell: riconoscere lo Stato palestinese “non è regalo ad Hamas”

Borrell: riconoscere lo Stato palestinese “non è regalo ad Hamas”Roma, 24 mag. (askanews) – Riconoscere lo Stato di Palestina “non è un regalo ad Hamas” e “purtroppo, ogni volta che qualcuno prende una decisione per sostenere la costruzione di uno Stato palestinese, la reazione di Israele è quella di trasformarla in un attacco antisemita”. E’ quanto ha detto il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, commentando in un’intervista all’emittente spagnola Tve la decisione di Israele di vietare al consolato spagnolo di Gerusalemme di fornire servizi ai palestinesi in risposta al riconoscimento da parte di Madrid di uno Stato palestinese.


Nel suo annuncio, oggi il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha definito “antisemita” la dichiarazione della vice premier spagnola, Yolanda Diaz, a “liberare la Palestina dal fiume al mare”. Borrell ha sottolineato che “bisogna distinguere tra criticare il governo israeliano di Netanyahu, un governo democraticamente eletto, e adottare posizioni antisemite o anti-israeliane”. “Questo è un gioco che non possiamo accettare – ha proseguito Borrell – Israele deve accettare di essere criticato se qualcuno ritiene che non sta facendo bene le cose, e certamente ciò che sta accadendo a Gaza suscita grande preoccupazione in Europa e nel mondo”.


Infine il capo della diplomazia Ue ha contestato l’idea che sostenere la creazione di uno Stato palestinese significhi rafforzare Hamas: “Il mondo palestinese è diviso tra un’Autorità, che riconosciamo, che finanziamo, con la quale abbiamo rapporti, e un’organizzazione terroristica, Hamas, che consideriamo tale. Rafforzare l’Autorità Palestinese non significa rafforzare Hamas, è il contrario, significa dare più forza alla parte della società palestinese che riconosciamo e con cui lavoriamo. Riconoscere lo Stato palestinese non è un regalo al terrorismo”.

L’esercito israeliano ha recuperato a Jabaliya i corpi di tre ostaggi

L’esercito israeliano ha recuperato a Jabaliya i corpi di tre ostaggiRoma, 24 mag. (askanews) – I corpi di tre ostaggi israeliani sono stati recuperati la scorsa notte dalle forze israeliane a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Stando a quanto riferito in un comunicato, i corpi di Hanan Yablonka, 42 anni, Michel Nisenbaum, 59 anni, e Orion Hernandez, 30 anni, sono stati recuperati in un’operazione congiunta delle forze di difesa israeliane e dello Shin Bet.


“Sulla base delle informazioni verificate in nostro possesso, gli ostaggi sono stati assassinatiádurante il massacro del 7 ottobre e portati dall’area di Mefalsim a Gaza dai terroristi di Hamas”, si precisa nella nota.

Maiorca, crolla terrazza di cocktail bar:almeno 4 morti e 27 feriti

Maiorca, crolla terrazza di cocktail bar:almeno 4 morti e 27 feritiRoma, 23 mag. (askanews) – Quattro persone sono morte e almeno 27 sono state ferite dopo il crollo della terrazza in vetro di un cocktail bar situato al primo piano di un edificio a Palma, la capitale di Maiorca. Il primo piano è crollato sul piano terra e, a causa del peso e dell’impatto, è crollato anche sul seminterrato dell’edificio. Il crollo – riporta il quotidiano El Pais – ha lasciato intrappolati diversi clienti del locale, confermano fonti della Polizia Locale di Palma.


Alle 23 locali i servizi di emergenza e i vigili del fuoco avevano in programma i primi scavi per cercare di localizzare le persone vive sotto le macerie. I vigili del fuoco di Palma e la polizia nazionale e locale sono aiutati da un drone che sorvola la zona. La polizia locale ha chiesto ai passanti e ai curiosi rimasti sulla sabbia della spiaggia di mantenere il più stretto silenzio affinché le squadre di soccorso possano sentire le voci dei possibili sopravvissuti. Fonti della Polizia Locale di Palma che partecipano ai soccorsi hanno assicurato di temere un aumento del numero delle vittime. Poco prima delle 22 sono riusciti a salvare un giovane con un braccio rotto che era rimasto intrappolato dopo il crollo ma all’interno di una cavità, notizia accolta con gioia dai numerosi parenti delle persone colpite che si erano recati nella zona.

M.O., direttore Cia tenta rilancio negoziati su cessate il fuoco a Gaza

M.O., direttore Cia tenta rilancio negoziati su cessate il fuoco a GazaRoma, 24 mag. (askanews) – William J. Burns, il direttore della CIA che è stato il principale negoziatore americano negli sforzi per un cessate il fuoco a Gaza, prevede di recarsi in Europa questo fine settimana per colloqui con la sua controparte israeliana per cercare di rilanciare le discussioni in fase di stallo su una pausa nei combattimenti e sul rilascio degli ostaggi. Lo rivela il New York Times citando un funzionario statunitense e un’altra persona informata sui negoziati.


La frustrazione è esplosa infatti questo mese tra i funzionari di Hamas e Israele, e i paesi mediatori – Stati Uniti, Qatar ed Egitto – che hanno sospeso i colloqui. I funzionari israeliani sono rimasti sconvolti da quello che hanno visto come un cambiamento nelle posizioni negoziali di Hamas, compreso il numero di ostaggi da rilasciare in una prima fase. Hamas è rimasta sconvolta dalle operazioni israeliane a Rafah, la città meridionale di Gaza, che da allora hanno continuato a progredire. Ma al centro della disputa ci sono anche i disaccordi su come definire la cessazione delle ostilità tra Hamas e Israele e su come le diverse fasi del cessate il fuoco dovrebbero essere messe in atto.


La ripresa dei colloqui, in una località europea sconosciuta, dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Non è chiaro se i negoziatori egiziani e del Qatar si uniranno a Burns e David Barnea, il capo del Mossad, l’agenzia di spionaggio israeliana, per prendere parte direttamente alle discussioni. Burns, tuttavia, è stato in stretto contatto con i negoziatori egiziani e del Qatar mentre i mediatori cercano di riportare i colloqui sulla buona strada, ha detto un funzionario statunitense.