Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

L’esercito israeliano ha recuperato a Jabaliya i corpi di tre ostaggi

L’esercito israeliano ha recuperato a Jabaliya i corpi di tre ostaggiRoma, 24 mag. (askanews) – I corpi di tre ostaggi israeliani sono stati recuperati la scorsa notte dalle forze israeliane a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Stando a quanto riferito in un comunicato, i corpi di Hanan Yablonka, 42 anni, Michel Nisenbaum, 59 anni, e Orion Hernandez, 30 anni, sono stati recuperati in un’operazione congiunta delle forze di difesa israeliane e dello Shin Bet.


“Sulla base delle informazioni verificate in nostro possesso, gli ostaggi sono stati assassinatiádurante il massacro del 7 ottobre e portati dall’area di Mefalsim a Gaza dai terroristi di Hamas”, si precisa nella nota.

Maiorca, crolla terrazza di cocktail bar:almeno 4 morti e 27 feriti

Maiorca, crolla terrazza di cocktail bar:almeno 4 morti e 27 feritiRoma, 23 mag. (askanews) – Quattro persone sono morte e almeno 27 sono state ferite dopo il crollo della terrazza in vetro di un cocktail bar situato al primo piano di un edificio a Palma, la capitale di Maiorca. Il primo piano è crollato sul piano terra e, a causa del peso e dell’impatto, è crollato anche sul seminterrato dell’edificio. Il crollo – riporta il quotidiano El Pais – ha lasciato intrappolati diversi clienti del locale, confermano fonti della Polizia Locale di Palma.


Alle 23 locali i servizi di emergenza e i vigili del fuoco avevano in programma i primi scavi per cercare di localizzare le persone vive sotto le macerie. I vigili del fuoco di Palma e la polizia nazionale e locale sono aiutati da un drone che sorvola la zona. La polizia locale ha chiesto ai passanti e ai curiosi rimasti sulla sabbia della spiaggia di mantenere il più stretto silenzio affinché le squadre di soccorso possano sentire le voci dei possibili sopravvissuti. Fonti della Polizia Locale di Palma che partecipano ai soccorsi hanno assicurato di temere un aumento del numero delle vittime. Poco prima delle 22 sono riusciti a salvare un giovane con un braccio rotto che era rimasto intrappolato dopo il crollo ma all’interno di una cavità, notizia accolta con gioia dai numerosi parenti delle persone colpite che si erano recati nella zona.

M.O., direttore Cia tenta rilancio negoziati su cessate il fuoco a Gaza

M.O., direttore Cia tenta rilancio negoziati su cessate il fuoco a GazaRoma, 24 mag. (askanews) – William J. Burns, il direttore della CIA che è stato il principale negoziatore americano negli sforzi per un cessate il fuoco a Gaza, prevede di recarsi in Europa questo fine settimana per colloqui con la sua controparte israeliana per cercare di rilanciare le discussioni in fase di stallo su una pausa nei combattimenti e sul rilascio degli ostaggi. Lo rivela il New York Times citando un funzionario statunitense e un’altra persona informata sui negoziati.


La frustrazione è esplosa infatti questo mese tra i funzionari di Hamas e Israele, e i paesi mediatori – Stati Uniti, Qatar ed Egitto – che hanno sospeso i colloqui. I funzionari israeliani sono rimasti sconvolti da quello che hanno visto come un cambiamento nelle posizioni negoziali di Hamas, compreso il numero di ostaggi da rilasciare in una prima fase. Hamas è rimasta sconvolta dalle operazioni israeliane a Rafah, la città meridionale di Gaza, che da allora hanno continuato a progredire. Ma al centro della disputa ci sono anche i disaccordi su come definire la cessazione delle ostilità tra Hamas e Israele e su come le diverse fasi del cessate il fuoco dovrebbero essere messe in atto.


La ripresa dei colloqui, in una località europea sconosciuta, dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Non è chiaro se i negoziatori egiziani e del Qatar si uniranno a Burns e David Barnea, il capo del Mossad, l’agenzia di spionaggio israeliana, per prendere parte direttamente alle discussioni. Burns, tuttavia, è stato in stretto contatto con i negoziatori egiziani e del Qatar mentre i mediatori cercano di riportare i colloqui sulla buona strada, ha detto un funzionario statunitense.

Giorno Indipendenza Azerbaigian ricordato con ricevimento a Roma

Giorno Indipendenza Azerbaigian ricordato con ricevimento a RomaRoma, 23 mag. (askanews) – Partenariato strategico e sincera amicizia con l’Italia, suoni della tradizione musicale azerbaigiana e sapori della cucina nazionale, sono stati gli elementi sostanziali dell’evento che, nella serata del 22 maggio, ha coinvolto più di 250 ospiti nel Centro Culturale dell’Azerbaigian, a Roma, per festeggiare il Giorno dell’Indipendenza del Paese, di cui, il 28 maggio, ricorre il 106mo anniversario.


Ad accogliere gli invitati – si legge in una nota – l’ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, Rashad Aslanov. L’ambasciatore ha aperto la serata rivolgendosi al pubblico, a cui ha ricordato che “il 28 maggio 1918 fu proclamata la prima repubblica parlamentare democratica nell’oriente musulmano, la Repubblica Democratica dell’Azerbaigian”, in grado di eliminare “le disuguaglianze razziali, etniche, religiose e di classe, garantendo a tutti i cittadini del Paese gli stessi diritti”. Alle donne in Azerbaigian, nel 1918, per la prima volta in Oriente e molto prima di alcuni Paesi del mondo, fu concesso il diritto di voto. Il 18 ottobre 1991, quando l’Azerbaigian ha riconquistato la sua indipendenza, si è dichiarato successore politico e legale di quella Repubblica Democratica. L’Ambasciatore Aslanov ha tracciato i tratti dei primi anni di indipendenza del Paese, ricordando il ruolo fondamentale del Leader Nazionale Heydar Aliyev e sottolineando come ora, dopo quasi 30 anni, l’Azerbaigian, sotto la guida del presidente Ilham Aliyev, ha ripristinato la sua integrità territoriale e sovranità. “Ora siamo impegnati nella ricostruzione dei territori liberati, dove sono stati investiti più di 7 miliardi di dollari per consentire a quasi 850mila sfollati interni di tornare alle loro case. L’Azerbaigian ha anche avviato un programma di pace tra Azerbaigian e Armenia”, ha sottolineato.


Da evidenziare anche che nell’anno in corso l’Azerbaigian sarà ospite di COP29, come rammentato dall’Ambasciatore. Al centro dell’intervento, prosegue la nota, i rapporti di partenariato strategico con l’Italia, rinforzati dalle numerose visite bilaterali di alto livello e dal coinvolgimento di numerose aziende italiane in vari settori dell’economia azerbaigiana, compresi i progetti di ricostruzione dei territori liberati. Intensa anche la cooperazione italo-azerbaigiana in campo umanitario. “La Fondazione Heydar Aliyev, che celebra quest’anno il 20mo anniversario, svolge un ruolo importante negli scambi culturali tra i due paesi”, ha evidenziato Aslanov. La vivida amicizia tra Azerbaigian e Italia è stata testimoniata dall’intervento del sottosegretario di stato, Vannia Gava, ospite d’onore della serata in rappresentanza del Governo italiano. Nel suo intervento, l’onorevole Gava ha evidenziato non solo le relazioni strategiche tra i due Paesi, ma anche il potenziale di crescita che le caratterizza, ricordando, solo nel 2024, la missione a Baku del Ministro Pichetto Fratin, la visita del Viceministro degli affari esteri dell’Azerbaigian Rzayev in Italia e la partecipazione del Ministro Babayev al G7 di Torino. Definendo l’Azerbaigian “Partner centrale” nel settore energetico, l’onorevole ha espresso il sostegno al raddoppio della portata del TAP, si è congratulata per la presidenza della Cop29 e ha ricordato i rapporti culturali ed accademici tra i due Paesi, la vitalità del cui dialogo è ben rappresentata dalla creazione dell’università italo-azerbaigiana a Baku.


L’artista azerbaigiano Sahib Pashazade, virtuoso del tar, accompagnato al pianoforte da Firuza Baylarova, ha intrattenuto gli ospiti con un concerto dai suoni tradizionali azerbaigiani, intervallati da classici italiani ed internazionali. Ad affascinare i partecipanti i colori e i sapori variegati della cucina azerbaigiana, con piatti tipici – dal plov al dolma, dal quotab ai dolci paklava, preparati per l’occasione dal direttore del Ristorante Mangal Steak House di Baku, Elshad Nuriyev e dai suoi cuochi Tural Karimli, Amil Ibrahimov e Isak Temel. Tra i numerosi ospiti, noti esponenti del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico e dei media.

Putin firma un decreto: così ci rivarremo sui beni Usa in Russia

Putin firma un decreto: così ci rivarremo sui beni Usa in RussiaMilano, 23 mag. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un documento che delinea le fasi per richiedere un risarcimento agli Stati Uniti per danni arrecati alla Russia e alla sua banca centrale. Putin autorizza le autorità russe a identificare i beni statunitensi in questione, compresi i titoli, e afferma che le decisioni sul risarcimento saranno prese in tribunale.


Il decreto, intitolato “Sulla procedura speciale per il risarcimento dei danni causati alla Russia e alla Banca centrale russa in relazione alle azioni ostili intraprese dagli Stati Uniti”, è stato pubblicato nel database dei documenti ufficiali governativi russi.Le proprietà degli Stati Uniti in Russia o di individui legati agli Stati Uniti in Russia, compresi cittadini, residenti fiscali e loro associati, potrebbero essere utilizzate per generare un risarcimento per i querelanti.

Scholz: non ci saranno armi nucleari dell’Ue

Scholz: non ci saranno armi nucleari dell’UeRoma, 23 mag. (askanews) – L’Unione Europea non avrà una propria arma nucleare. Lo ha chiarito il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.Ad aprile, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che una strategia di difesa comune dell’Ue, di cui le armi nucleari francesi erano un elemento chiave, avrebbe costruito le garanzie di sicurezza per l’Europa, oltre che le relazioni di vicinato con la Russia.


Per essere chiari, non ci saranno “armi nucleari dell’Ue: è semplicemente irrealistico”, ha dichiarato Scholz all’Economist.

Ilaria Salis lascia il carcere dopo 15 mesi, va ai domiciliari

Ilaria Salis lascia il carcere dopo 15 mesi, va ai domiciliariRoma, 23 mag. (askanews) – Il padre di Ilaria Salis, Roberto Salis, ha confermato ad askanews che la figlia è uscita dal carcere di Budapest e si trova in un domicilio protetto. Ilaria Salis è uscita in mattinata dalla prigione di massima sicurezza di Gyorskocsi utca di Budapest dove si trovava da oltre 15 mesi. Attualmente in un luogo sicuro, domicilio dove resterà in attesa della fine del processo.


Domani è prevista la terza udienza del processo a carico di Salis, arrestata l’11 febbraio del 2023, con l’accusa di lesioni personali. Rischia dai 2 ai 24 anni di carcere.

Russia, nuovo arresto per stagione di purghe al Ministero Difesa

Russia, nuovo arresto per stagione di purghe al Ministero DifesaMilano, 23 mag. (askanews) – L’arresto per una cospicua mazzetta e l’incriminazione del vice capo di stato maggiore di Mosca, in cima alla direzione principale delle comunicazioni (Gus) delle forze armate russe, il tenente generale Vadim Shamarin, segue di pochi giorni un significativo cambio ai vertici della Difesa, su decisione diretta di Vladimir Putin. E non è l’unico in questi mesi, nonostante i progressi sul campo di battaglia in Ucraina. “La lotta alla corruzione è un impegno coerente: questa non è una campagna, è un lavoro continuo” ha commentato il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. Come quasi a testimoniare che non è il primo, l’unico, e neppure l’ultimo.


POLTRONA CHE SCOTTA Shamarin ha 52 anni e un predecessore, anche lui arrestato per corruzione: l’ex vice capo di stato maggiore Khalil Arslanov nel 2020 è stato accusato di frode e corruzione. Nel giugno 2022 si è saputo che il caso si sarebbe svolto a porte chiuse: i materiali contenevano “segreti ufficiali”. Tra gli imputati figuravano l’ex capo del dipartimento degli ordini per il miglioramento delle basi tecniche del sistema di controllo delle forze armate russe, il colonnello Pavel Kutakhov, e l’ex rappresentante militare Igor Yakovlev. L’inchiesta ha presentato aspetti interessanti anche per gli osservatori esterni al Paese: si è scoperto ad esempio che alcuni dispositivi per la difesa – router e altre apparecchiature speciali da produttori russi – venivano solo assemblati in Russia, ma erano prodotti in Cina. In un giro complesso di corruzione che ha poi visto condannato un ex capo del dipartimento di pianificazione del Gus, il maggiore generale Alexander Ogloblin.


STAGIONE DI PURGHE Tra aprile e maggio si sono verificati diversi arresti di alto profilo di funzionari del Ministero della Difesa russo. Il 24 aprile, il tribunale ha inviato il viceministro della Difesa Timur Ivanov in un centro di custodia cautelare. È accusato di aver intascato grosse tangenti. Lo stesso viceministro non ammette la colpa.


Il 14 maggio si è appreso dell’arresto del capo del dipartimento principale del personale del Ministero della Difesa della Federazione Russa, il tenente generale Yuri Kuznetsov, sospettato di aver ricevuto una grossa tangente. Una settimana dopo, l’ex comandante della 58a armata delle forze armate russe, il maggiore generale Ivan Popov, è stato arrestato nell’ambito di un procedimento penale per frode. “Shamarin è dunque l’ultimo membro dell’elite militare russa ad essere preso di mira nelle purghe iniziate con l’arresto con l’accusa di corruzione del vice ministro della Difesa Timur Ivanov in aprile” ricorda Novaya Gazeta. “Diverse settimane dopo, anche altri due ufficiali di alto rango, il tenente generale Yury Kuznetsov e il maggiore generale Ivan Popov (21 maggio), furono arrestati con le stesse accuse”. Tutti e quattro rischiano fino a 15 anni dietro le sbarre se giudicati colpevoli.


DUE DETTAGLI Shamarin ha assunto la carica di responsabile delle comunicazioni del Ministero della Difesa nel 2021. Secondo le indiscrezioni studiate da Agenstvo (media di opposizone russo), l’anno successivo, nel 2022, sua moglie Elizaveta acquistò una Mercedes-Benz AMG 53, ovvero una di quelle automobili europee di lusso che in genere vengono importate attraverso la Bielorussia e che ora l’Ue sta cercando di bloccare, con sanzioni indirette. E che l’alto ufficiale difficilmente poteva permettersi. Shamarin è il terzo alto in grado del Ministero della Difesa sotto processo per corruzione dopo che Vladimir Putin ha affermato che lo Stato Maggiore “funziona ritmicamente, agisce con successo e qui non sono previsti cambiamenti” (15 maggio). Il giorno dopo questa dichiarazione, Kuznetsov è stato arrestato per corruzione. Cinque giorni dopo Popov. Il capo dello Stato, in particolare, aveva ricordato in quell’occasione il trasferimento di Sergei Shoigu dal Ministero della Difesa al Consiglio di Sicurezza e la nomina di Andrei Belousov a Ministro della Difesa, volendo evidentemente sottolineare che Valerij Gerasimov, capo di stato maggiore, restava al suo posto.

Russia, purga al ministero della Difesa: nuovo arresto eccellente

Russia, purga al ministero della Difesa: nuovo arresto eccellenteMilano, 23 mag. (askanews) – L’arresto per una cospicua mazzetta e l’incriminazione del vice capo di stato maggiore di Mosca, in cima alla direzione principale delle comunicazioni (Gus) delle forze armate russe, il tenente generale Vadim Shamarin, segue di pochi giorni un significativo cambio ai vertici della Difesa, su decisione diretta di Vladimir Putin. E non è l’unico in questi mesi, nonostante i progressi sul campo di battaglia in Ucraina. “La lotta alla corruzione è un impegno coerente: questa non è una campagna, è un lavoro continuo” ha commentato il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. Come quasi a testimoniare che non è il primo, l’unico, e neppure l’ultimo.


POLTRONA CHE SCOTTA Shamarin ha 52 anni e un predecessore, anche lui arrestato per corruzione: l’ex vice capo di stato maggiore Khalil Arslanov nel 2020 è stato accusato di frode e corruzione. Nel giugno 2022 si è saputo che il caso si sarebbe svolto a porte chiuse: i materiali contenevano “segreti ufficiali”. Tra gli imputati figuravano l’ex capo del dipartimento degli ordini per il miglioramento delle basi tecniche del sistema di controllo delle forze armate russe, il colonnello Pavel Kutakhov, e l’ex rappresentante militare Igor Yakovlev. L’inchiesta ha presentato aspetti interessanti anche per gli osservatori esterni al Paese: si è scoperto ad esempio che alcuni dispositivi per la difesa – router e altre apparecchiature speciali da produttori russi – venivano solo assemblati in Russia, ma erano prodotti in Cina. In un giro complesso di corruzione che ha poi visto condannato un ex capo del dipartimento di pianificazione del Gus, il maggiore generale Alexander Ogloblin.


STAGIONE DI PURGHE Tra aprile e maggio si sono verificati diversi arresti di alto profilo di funzionari del Ministero della Difesa russo. Il 24 aprile, il tribunale ha inviato il viceministro della Difesa Timur Ivanov in un centro di custodia cautelare. È accusato di aver intascato grosse tangenti. Lo stesso viceministro non ammette la colpa.


Il 14 maggio si è appreso dell’arresto del capo del dipartimento principale del personale del Ministero della Difesa della Federazione Russa, il tenente generale Yuri Kuznetsov, sospettato di aver ricevuto una grossa tangente. Una settimana dopo, l’ex comandante della 58a armata delle forze armate russe, il maggiore generale Ivan Popov, è stato arrestato nell’ambito di un procedimento penale per frode. “Shamarin è dunque l’ultimo membro dell’elite militare russa ad essere preso di mira nelle purghe iniziate con l’arresto con l’accusa di corruzione del vice ministro della Difesa Timur Ivanov in aprile” ricorda Novaya Gazeta. “Diverse settimane dopo, anche altri due ufficiali di alto rango, il tenente generale Yury Kuznetsov e il maggiore generale Ivan Popov (21 maggio), furono arrestati con le stesse accuse”. Tutti e quattro rischiano fino a 15 anni dietro le sbarre se giudicati colpevoli.


DUE DETTAGLI Shamarin ha assunto la carica di responsabile delle comunicazioni del Ministero della Difesa nel 2021. Secondo le indiscrezioni studiate da Agenstvo (media di opposizone russo), l’anno successivo, nel 2022, sua moglie Elizaveta acquistò una Mercedes-Benz AMG 53, ovvero una di quelle automobili europee di lusso che in genere vengono importate attraverso la Bielorussia e che ora l’Ue sta cercando di bloccare, con sanzioni indirette. E che l’alto ufficiale difficilmente poteva permettersi. Shamarin è il terzo alto in grado del Ministero della Difesa sotto processo per corruzione dopo che Vladimir Putin ha affermato che lo Stato Maggiore “funziona ritmicamente, agisce con successo e qui non sono previsti cambiamenti” (15 maggio). Il giorno dopo questa dichiarazione, Kuznetsov è stato arrestato per corruzione. Cinque giorni dopo Popov. Il capo dello Stato, in particolare, aveva ricordato in quell’occasione il trasferimento di Sergei Shoigu dal Ministero della Difesa al Consiglio di Sicurezza e la nomina di Andrei Belousov a Ministro della Difesa, volendo evidentemente sottolineare che Valerij Gerasimov, capo di stato maggiore, restava al suo posto.

La Cina lancia esercitazioni militari intorno a Taiwan

La Cina lancia esercitazioni militari intorno a TaiwanRoma, 23 mag. (askanews) – La Cina ha lanciato esercitazioni militari intorno a Taiwan appena tre giorni dopo che William Lai ha prestato giuramento come nuovo presidente dell’isola. Un portavoce dell’Esercito popolare di liberazione cinese (PLA) ha definito le esercitazioni una “forte punizione” per “atti separatisti” da parte delle autorità dell’isola.


Le esercitazioni, iniziate all’alba, si stanno svolgendo in tutta l’isola di Taiwan: nello stretto di Taiwan e intorno alle isole taiwanesi di Kinmen, Matsu, Wuqiu e Dongyin. Pechino ha sottolineato che le esercitazioni si concentreranno sulle “reali capacità di combattimento congiunte” delle sue forze.Il ministero della Difesa di Taiwan ha condannato le azioni di Pechino e ha affermato di aver inviato forze in risposta.