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Usa2024, Trump accusa il partito laburista britannico di interferenza

Usa2024, Trump accusa il partito laburista britannico di interferenzaRoma, 23 ott. (askanews) – La campagna di Donald Trump ha presentato una denuncia alla Federal Election Commission (Fec) contro il partito laburista del Regno Unito, accusandolo di “palese interferenza straniera” nelle elezioni americane a sostegno della campagna di Kamala Harris e Tim Walz sotto forma di “contributi illegali”.


Secondo la Bbc, gli attivisti laburisti impegnati nella campagna per le presidenziali degli Stati Uniti lo starebbero facendo a titolo personale. Il partito laburista non ha ancora diffuso una risposta ufficiale.

La mostra sui 145 anni di relazioni diplomatiche Romania-Italia

La mostra sui 145 anni di relazioni diplomatiche Romania-ItaliaRoma, 22 ott. (askanews) – Come parte della serie di eventi dedicati al 145esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Romania e l’Italia e al 60esimo anniversario della loro elevazione al rango di ambasciata, l’Ambasciata di Romania ha organizzato il 18 ottobre di quest’anno la presentazione della mostra degli archivi diplomatici, ospitata presso il complesso di Palazzo Valdina della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana.


La mostra propone fotografie e copie di alcuni documenti diplomatici d’epoca, frutto di una ricerca condotta dall’Archivio Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri della Romania con il contributo dell’omologa unità del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Alla cerimonia di inaugurazione della mostra hanno partecipato, insieme all’Ambasciatore di Romania in Italia Gabriela Dancau, l’Onorevole Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, l’Ambasciatore Riccardo Guariglia, Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio Estero e Fabio Castaldi, Segretario Generale della Camera dei Deputati, oltre a numerosi parlamentari italiani, rappresentanti del mondo accademico e culturale italiano e membri del corpo diplomatico accreditato a Roma.


Il lavoro di ricerca degli archivi diplomatici rende omaggio all’operato dei diplomatici agli esordi della loro professione e porta all’attenzione del grande pubblico aspetti meno noti che hanno contribuito allo svolgimento di importanti momenti storici. Per quanto riguarda il rapporto con l’Italia, molti degli elementi che compongono la mostra, tra cui quelli culturali, hanno costituito una base permanente per lo sviluppo di relazioni in nuovi settori fino al livello di eccellenza raggiunto oggi.

Nuovi aiuti e ricostruzione, la via italiana per Gaza e il Libano

Nuovi aiuti e ricostruzione, la via italiana per Gaza e il LibanoPescara, 22 ott. (askanews) – Una conferenza per la ricostruzione di Gaza, del Libano e del Nord di Israele. Il G7 Sviluppo sotto presidenza italiana, a Pescara, non è ancora iniziato quando Antonio Tajani lancia la sua idea. La guerra è ancora in corso e neppure l’uccisione di Yahya Sinwar sembra avere determinato una de-escalation nella Striscia, mentre il fronte libanese è più caldo che mai. “La pace ancora non è vicina e stiamo lavorando per accelerare i tempi”, ammette Tajani. Ma per il ministro degli Esteri è già arrivato il momento di organizzare il dopo, di cominciare a pianificare la ricostruzione di un territorio devastato, una desolante distesa di macerie e sangue, di morti e sfollati.


In Abruzzo sono arrivati i rappresentanti di Israele, Libano e Autorità nazionale palestinese: l’ambasciatore dello Stato ebraico presso le agenzie Onu a Roma, Orli Gil; il ministro degli Esteri di Beirut, Abdallah Bou Habib; il ministro dell’Economia dell’Anp, Mohammad Alamour. Un’occasione ghiotta di dialogo, che la presidenza italiana ha cercato di cogliere fino in fondo. Tajani ha parlato di “un risultato politico importante”, “un grande successo anche per la credibilità italiana, che ci spinge a fare ancora di più”. I rappresentanti del governo libanese, palestinese e israeliano hanno partecipato a differenti panel: “li abbiamo ascoltati e interrogati, non c’è stato un confronto tra di loro perché non volevamo acuire, ma risolvere”, ha spiegato il titolare della Farnesina in conferenza stampa. “Abbiamo ribadito la nostra posizione sul cessate il fuoco, ma l’oggetto della riunione era quello degli aiuti umanitari. Ci siamo soffermati su quello” ed è stata posta “la prima tessera di un mosaico per costruire la pace”, ha detto.


Insomma, la cooperazione resta una delle migliori opportunità per aprire uno spiraglio per la fine delle ostilità. E anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo dice chiaramente, in un videomessaggio inviato ai partecipanti alla riunione presieduta da Tajani. “E’ necessario dover affiancare agli sforzi che stiamo portando avanti sul binario politico per un cessate il fuoco un binario parallelo umanitario, sul quale dobbiamo impegnarci con la stessa determinazione”, sostiene la premier. Così, non è un caso che, aprendo la ministeriale a Pescara, Tajani annunci il nuovo programma di aiuti italiani, per un totale di 25 milioni di euro: “lo stanziamento di impegno umanitario d’emergenza di 10 milioni per le popolazioni del Libano, di 10 milioni di aiuto umanitario a Gaza e un sostegno di 5 milioni per il piano dell’Anp per la pianificazione della ricostruzione della Striscia di Gaza”. Un progetto che segue quanto già fatto dal governo di Roma con il piano Food for Gaza e il sostegno alla popolazione civile più vulnerabile, e quanto accadrà già alla fine di questa settimana. Venerdì prossimo, 15 tir acquistati dal nostro Paese e donati al Programma alimentare mondiale partiranno da Genova con beni alimentari e sanitari, che attraverso la Giordania e con il contributo della Mezzaluna rossa verranno distribuiti alla popolazione civile palestinese a Gaza. Aiuti che sarà possibile consegnare “grazie al sostegno di Israele e dell’Autorità nazionale palestinese”, ha spiegato Tajani. L’obiettivo è duplice: cercare di dare “risposte concrete”, e già durante la sua missione di ieri nello Stato ebraico il ministro ha “ottenuto l’assicurazione di un “percorso agevolato” per i tir italiani che potranno passare ed entrare a Gaza; e rimanere “al fianco dell’Anp anche il giorno dopo la fine della guerra”, lavorando a una rapida attuazione della soluzione dei due Stati.


Secondo il ministro, d’altra parte, “tutte le popolazioni civili, indipendentemente dalla nazionalità”, devono essere aiutate: “penso a quella di Gaza, penso ai libanesi, penso ai siriani che vivono in Libano, penso ai palestinesi nel nord di Israele e anche agli israeliani del nord di Israele”, ha spiegato, auspicando che al termine della ministeriale abruzzese – a cui partecipano i rappresentanti del Sette Grandi e di alcune agenzie internazionali, tra cui il Programma Onu per lo sviluppo, la Fao, l’Ifad e Gavi – ci sia un consenso attorno a una dichiarazione finale che possa servire a “compiere un passo avanti”. Le richieste di pace sono sempre più insistenti. Arrivano dalla presidenza italiana, ma anche dal segretario di Stato Antony Blinken, impegnato nell’ennesima missione diplomatica in Israele. Tajani si è detto “un po’ più ottimista” dopo “la vittoria militare di Israele contro Hamas”. Adesso “bisogna fare di tutto per accelerare” sul percorso di pace, ha precisato il ministro, ricordando che gli israeliani sono pronti a far uscire da Gaza gli ultimi capi di Hamas con un salvacondotto, in cambio della liberazione degli ostaggi e poi il cessate il fuoco. “Lavoriamo per sostenere questo progetto come lavoriamo per raggiungere il cessate il fuoco in Libano, con delle proposte che vedono un rafforzamento di Unifil e un rafforzamento dell’esercito regolare libanese”, ha commentato Tajani.


La situazione umanitaria in Libano è fonte di grande preoccupazione per l’Italia, che è “pronta a fare la sua parte”. Il governo ha già stanziato 50 milioni per accompagnare lo sviluppo economico del Paese ed assistere la numerosa popolazione rifugiata siriana e le comunità che la ospitano. Nei giorni scorsi, inoltre, sono già stati destinati 17 milioni di euro in aiuti di emergenza. I dieci milioni annunciati da Tajani serviranno infine per aiutare famiglie e bambini. Il passo successivo sarà, anche in questo caso, parlare di ricostruzione. “Credo che dovremmo anche riflettere sul dare vita a una Conferenza come quella che c’è per la ricostruzione dell’Ucraina, di farla per Gaza, ma anche per il Libano e per quelle parti di Israele del Nord che sono state colpite”. (di Corrado Accaputo)

Urbino, laurea a Borrell: “oggi il mondo è peggiore di 5 anni fa”

Urbino, laurea a Borrell: “oggi il mondo è peggiore di 5 anni fa”Roma, 22 ott. (askanews) – L’università degli studi di Urbino ha conferito oggi la laurea Honoris Causa a Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Nel suo discorso di accettazione il capo della diplomazia Ue ha parlato in questi termini del suo “addio alle armi”: negli ultimi cinque anni – ha detto – “mi sono dedicato con tutto il mio impegno alla responsabilità di questo incarico” eppure l’impegno, da solo, non può tutto. La verità è che “oggi il mondo è peggiore di 5 anni fa”. Ma – ha concluso – non “è colpa mia” e non è colpa dell’Europa. L’Europa “dice no alla guerra” ma quello che viviamo è un tempo di guerra.


Questo riconoscimento, ha detto Borrell parlando all’università di Urbino “é per me è un modo di dire addio alle armi, agli ultimi 5 anni come alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza e la difesa dell’unione europea; 5 anni segnati da una quantità inenarrabile di sfide ogni giorno più impegnative. Se il lavoro umano dovesse essere giudicato in base all’impegno probabilmente meriterei un voto alto,; sì perché per 5 anni mi sono dedicato con tutto il mio impegno alla responsabilità di questo incarico, con l’aiuto del mio staff”. “Ma se il lavoro umano dovesse essere giudicato dai risultati, non dall’impegno ma dai risultati, allora non sono sicuro che avrei superato l’esame. Perché siamo ben lontani da ciò di cui abbiamo bisogno, non abbiamo avuto tanti buoni risultati. Il mondo è oggi peggiore che 5 anni fa…”.


“Non è colpa mia ma è certamente più difficile anche per l’Unione europea. Sì il mondo è molto più difficile e non siamo più al sicuro. E aver ricoperto questo incarico è una enorme lezione di umiltà, perché ci si rende conto di quanto sia difficile risolvere i gravi problemi che affliggono l’umanità. E anche se noi europei certo dobbiamo riconoscere che abbiamo avuto una risposta reattiva molto rapida per affrontare la crisi del Covid, tuttavia questa sfida ha messo in luce una dura realtà: noi europei non eravamo pronti al ritorno della politica del potere, e anche meno al ritorno della guerra sul territorio europeo. Ma perché non eravamo pronti? Perché ci mancava la capacità intellettuale? No, ne abbiamo tanta. Non eravamo pronti perché il progetto europeo è stato costruito in antitesi con l’idea del potere, perché l’Europa dice no alla guerra…”.

G7 a Pescara, riuniti per la prima volta Israele, Libano e Anp

G7 a Pescara, riuniti per la prima volta Israele, Libano e AnpPescara, 22 ott. (askanews) – Durante la riunione del G7 Sviluppo in corso a Pescara, per la prima volta dall’inizio della guerra, rappresentanti di Israele, Libano e Anp hanno preso parte a uno stesso evento: la conferenza internazionale dedicata al Medio Oriente. La riunione, presieduta dal ministro degli esteri Antonio Tajani, ha visto la presenza del ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib, dell’ambasciatrice di Israele presso le agenzie delle Nazioni Unite a Roma, Orli Gil e del ministro dell’Economia dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mohammad Alamour.

Israele ammette: un drone di Hezbollah ha colpito la residenza di Netanyahu

Israele ammette: un drone di Hezbollah ha colpito la residenza di NetanyahuRoma, 22 ott. (askanews) – Le autorità israeliane hanno ammesso che un drone Hezbollah lanciato dal Libano il 19 ottobre ha colpito direttamente la residenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nella città di Cesarea, schiantandosi contro la finestra della camera da letto. Lo ha riportato oggi l’emittente statale israeliana Kan.


Sabato Hezbollah ha lanciato tre droni, tutti mirati alla residenza di Cesarea. All’inizio della giornata, il movimento ha rivendicato ufficialmente la piena responsabilità dell’attacco alla residenza di Netanyahu.

Xi: Brics decisivi per formare un nuovo ordine multipolare

Xi: Brics decisivi per formare un nuovo ordine multipolareRoma, 22 ott. (askanews) – Martedì il presidente cinese Xi Jinping ha definito i BRICS un fattore decisivo per la formazione di un nuovo ordine mondiale, multipolare e equo.


“I BRICS agiscono come un fattore di formazione del sistema nella formazione di una multipolarità equa e ordinata e di una globalizzazione economica intensiva accessibile al pubblico”, ha affermato Xi durante un incontro con il presidente russo Vladimir Putin a Kazan, in Russia, a margine del summit dei BRICS, aggiungendo che la Cina apprezza molto il lavoro della Russia durante la sua presidenza nei BRICS.

Immobili di pregio: nasce la Majeli Vassart properties

Immobili di pregio: nasce la Majeli Vassart propertiesMilano, 22 ott. (askanews) – Nasce la Mvp, Majeli Vassart properties, boutique immobiliare fondata da Simone Majeli e Virginie Vassart, advisor specializzati nella compravendita di proprietà di prestigio, partner italiano in esclusiva per tutta la Lombardia di Forbes global properties, piattaforma dell’immobiliare di lusso.


L’obiettivo per Mvp, che ha all’attivo trattative chiuse per oltre 50 milioni di euro e un portafoglio da 120 milioni di euro tra proprietà gestite e disponibili alla vendita, è quello di “scalare tutta la Lombardia” e guardare “a future espansioni oltre regione”, si legge in una nota diffusa in occasione del lancio a Como. Il primo immobile di prestigio lanciato sul mercato dalla Majeli Vassart properties è Palazzo Pozzi, sul lago di Garlate (Lecco), trophy asset valutato 5 milioni. Si tratta di un complesso del 1600 costituito dalla Villa Gadda (già Testori De Capitani) e dalle dipendenze legate al centro storico di Garlate (Lecco), insieme a un ampio parco, in Brianza. La proprietà è immersa nel paesaggio in cui Leonardo avrebbe ambientato il suo capolavoro, la Gioconda. Per Majeli, già Ceo e founder di Rent all Como, e Vassart, giornalista e consulente immobiliare che assume il ruolo di Ceo della Mvp, la “boutique è un unicum sul mercato premium dell’immobiliare perché mette a disposizione di chi vuole vendere, e capitalizzare al meglio il valore del proprio asset, competenze tipiche della finanza d’impresa, capacità di valutare un immobile anche dal punto di vista della potenziale redditività in short rent e la potenza di Forbes global properties”. “Nonostante le crisi geopolitiche internazionali – aggiungono i due imprenditori – questo è un mercato che non conosce crisi tanto che sono previsti almeno 500 milioni di euro di investimenti entro il 2028 nel segmento Hotellerie di lusso sul Lago di Como”.

All’Europarlamento destra spaccata in tre sul prestito Ue all’Ucraina

All’Europarlamento destra spaccata in tre sul prestito Ue all’UcrainaBruxelles, 22 ott. (askanews) – I gruppi della destra del Parlamento europeo si sono divisi nettamente, con tre posizioni diverse, oggi a Strasburgo, durante il voto della plenaria del Parlamento europeo che ha dato il via libera definitivo (con 518 voti favorevoli, 56 contrari e 61 astensioni) al prestito Ue straordinario fino a 35 miliardi di euro all’Ucraina, da rimborsare con i futuri proventi derivati dagli asset congelati della Banca centrale russa situati nell’Unione.


Mentre gli eurodeputati del gruppo conservatore Ecr (tra cui quelli di Fratelli d’Italia) si sono espressi massicciamente a favore del prestito all’Ucraina (con solo tre contrari e tre astenuti), i sovranisti nazionalisti del gruppo Esn (i tedeschi dell’Afd) hanno votato tutti contro (20 voti). Spaccati al loro interno, invece, i “Patrioti”, che comprendono la Lega, il Rassemblement national francese di Marine Le Pen e il partito Fidesz del premier ungherese Viktor Orban. Nel gruppo ci sono stati 39 astenuti (tra i quali tutti i leghisti italiani e i francesi del Rn), sette contrari e 22 favorevoli. “La Lega – spiega un comunicato della delegazione del Carroccio nel gruppo dei Patrioti -, in tutte le sedi e a tutti i livelli, al governo così come in Europa, ha sempre sostenuto l’Ucraina e il suo sacrosanto diritto a difendersi dall’aggressore. Al tempo stesso, abbiamo espresso in più di un’occasione forti perplessità verso chi, in Occidente sembra preferire l’escalation militare alla diplomazia, soffiando sul fuoco e con il rischio concreto di una terza guerra mondiale”.


“Il sostegno a Kiev – sottolinea la nota della Lega – non può trasformarsi in un assegno in bianco, senza alcun controllo e condizionalità relativo all’acquisto di armamenti. In assenza di adeguate garanzie, la Lega si astiene sulla proposta della Commissione europea. Se davvero si desidera la pace, i finanziamenti Ue non possono in alcun modo favorire l’escalation della guerra”, conclude la nota.

Tajani: penso a una Conferenza per la ricostruzione di Gaza

Tajani: penso a una Conferenza per la ricostruzione di GazaPescara, 22 ott. (askanews) – “Penso a una sorta di conferenza per la ricostruzione di Gaza”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del G7 Sviluppo a Pescara. Il primo punto, un “fatto concreto”, “è che venerdì 15 tir che abbiamo acquistato e abbiamo donato al Programma alimentare mondiale partiranno da Genova con beni alimentari e sanitari e attraverso la Giordania verranno distribuiti alla popolazione civile palestinese a Gaza”. “Questo lo si farà grazie al sostegno di Israele, grazie al sostegno dell’Autorità nazionale palestinese”, ha aggiunto Tajani.


“L’obiettivo è quello di cercare di dare risposte concrete. L’Italia è già andata attraverso il progetto Food for Gaza, abbiamo già consegnato decine di tonnellate di materiale alimentare e sanitario a Gaza”, ha ricordato Tajani. “Quello che ho ottenuto ieri in Israele è l’assicurazione che i tir italiani passeranno e potranno entrare a Gaza, quindi avremo un percorso agevolato per gli aiuti umanitari che vengono dall’Italia, questo grazie al lavoro diplomatico che abbiamo fatto”, ha detto Tajani.