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Ue, Ilaria Salis: l’Ungheria chiede revoca della mia immunità. Budapest: sei una criminale

Ue, Ilaria Salis: l’Ungheria chiede revoca della mia immunità. Budapest: sei una criminaleRoma, 22 ott. (askanews) – “A breve sarà annunciata al Parlamento Europeo di Strasburgo la richiesta di revoca della mia immunità da parte delle autorità ungheresi”. Lo ha annunciato Ilaria Salis, europarlamentare di The Left.


“Non è – aggiunge – una coincidenza che la trasmissione della richiesta al Parlamento sia avvenuta il 10 ottobre, il giorno successivo al mio intervento in Plenaria sulla presidenza ungherese, quando ho criticato duramente l’operato di Orbßn. Evidentemente, i tiranni faticano a digerire le critiche. Come ho già detto più volte, auspico che il Parlamento scelga di difendere lo stato di diritto e i diritti umani, senza cedere alla prepotenza di una ‘democrazia illiberale’ in deriva autocratica che, per bocca anche dei suoi stessi governanti, in diverse occasioni mi ha già dichiarato colpevole prima della sentenza. In gioco non c’è solo il mio futuro personale, ma anche e soprattutto cosa vogliamo che sia l’Europa, sempre più minacciata da forze politiche autoritarie. Non sussistono le condizioni minime affinché in Ungheria possa svolgersi un processo giusto. Né per me, né per Maja, né per nessun oppositore politico, tantomeno se antifascista. Abbiamo già dimostrato cosa può la solidarietà. È tempo di mobilitarsi di nuovo, in nome dell’antifascismo, della democrazia e di una vera giustizia”, conclude Salis. A stretto giro, la risposta, diretta, dall’Ungheria: Ilaria Salis non è “una martire”, ma “una comune criminale”, ha scritto il portavoce per le relazioni internazionale del governo ungherese Zoltan Kovacs su X, dopo che l’europarlamentare italiana ha denunciato il tentativo di Budapest di farle revocare l’immunità parlamentare. “Il fatto che tu ti comporti come se fossi una sorta di vittima qui non è solo sconcertante ma anche assolutamente disgustoso”, ha scritto Kovacs, rispondendo direttamente a Salis.


“Lasciamelo chiarire di nuovo: non sei stata arrestata per le tue ‘opinioni politiche’, sei stata arrestata e processata per episodi di aggressione armata contro cittadini ungheresi innocenti!”, ha scritto ancora il portavoce del governo di Viktor Orban. “Tutta questa messinscena – ha concluso – è una farsa, non sei una democratica e non sei una martire. Sei una comune criminale”.

Vertice BRICS: Putin tutt’altro che isolato, riunisce 36 paesi

Vertice BRICS: Putin tutt’altro che isolato, riunisce 36 paesiRoma, 22 ott. (askanews) – Una grande vetrina per Vladimir Putin, il presidente russo che l’Occidente avrebbe voluto isolare dopo che questi ha fatto invadere dalle sue truppe l’Ucraina, che da oggi e fino a giovedì ospita il 16mo vertice annuale dei paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) a Kazan, con la partecipazione complessiva di 36 paesi e sei organizzazioni internazionali.


Sicuramente, per il leader russo la partecipazione ampia a questa riunione è un successo diplomatico importante già in partenza, perché sono presenti i leader di paesi che ospitano oltre metà della popolazione mondiale e alcune delle economie di primissima grandezza. Con diversi di questi leader, tra l’altro, Putin avrà anche incontri bilaterali a margine per consolidare la posizione della Russia, dopo che il cordone ombelicale con l’Europa occidentale è stato tagliato in maniera al momento difficilmente reversibile. Da un punto di vista dei contenuti, sebbene nel menù del BRICS solitamente la fanno da padroni i temi economico-commerciali, ci saranno anche importanti passaggi politici e, uno di questi, sarà l’incontro che il capo del Cremlino avrà giovedì – secondo quanto ha annunciato l’Ufficio presidenziale russo – con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. In questo faccia a faccia certamente verrà posto anche il tema di un percorso d’uscita dal conflitto ucraino.


D’altronde, all’interno del BRICS, tre dei quattro fondatori originari del blocco (Brasile, India, Cina) si sono proposti come promotori di una mediazione per arrivare a un cessate-il-fuoco e a una pace nel conflitto. L’altro tema politico che nella tre giorni di Kazan verrà trattato sarà certamente il rischio di allargamento senza controllo del conflitto in Medio Oriente. Tra i presenti ci sarà il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Inoltre sono stati già annunciati incontri bilaterali di Putin per giovedì con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e con lo stesso Abu Mazen.


Il vertice di Kazan rappresenta il primo dopo l’allargamento del blocco e in vista di ulteriori ammissioni. Dopo la fondazione a quattro del 2009 e l’ingresso due anni dopo del quinto “socio”, il Sudafrica, quest’anno il gruppo si è ampliato per includere Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati arabi uniti. Attualmente, i componenti del raggruppamento rappresentano oltre un terzo della produzione economica mondiale e si propongono come un fronte di opposizione a un ordine globale, politico ed economico, squilibrato a favore degli Stati uniti e dell’Europa occidentale.


Tuttavia, è difficile incasellare i membri dei BRICS come un blocco compatto. Anche tra i suoi fondatori, ci sono diverse rivalità e punti di contrasto. Per esempio, India e Cina hanno ancora aperte questioni territoriali che portano a periodici conflitti. Inoltre, Egitto ed Emirati hanno rapporti militari intensi con gli Stati uniti, con questi ultimi che persino ospitano basi militari americane. Tra l’altro, tra alcuni dei componenti ci sono vere e proprie tensioni belliche crescenti, come è il caso dell’Egitto e dell’Etiopia. Secondo quanto ha scritto oggi il New York Times, uno degli obiettivi del summit potrebbe anche quello di ridurre il dominio del dollaro per depotenziare le sanzioni e le restrizioni commerciali occidentali che danneggiano le economie di diversi importanti paesi membri e partner: dalla Russia all’Iran, fino alla stessa Cina. Ma questa ambizione non sembra a portata di mano, non solo perché alcuna valuta dei paesi presenti pare avere la forza del dollaro, ma anche perché non c’è evidentemente consenso su questo tema e questo rischia di mandare all’aria la costruzione di un clima solidale che dovrebbe portare a un comunicato comune alla fine del vertice. Questo spiegherebbe il motivo per il quale il Cremlino, per bocca del portavoce di Putin, Dmitry Peskov, si è affrettato oggi a smentire che nel mirino ci sia il biglietto verde: “La cooperazione nella cornice del BRICS non è diretta contro alcuno, né contro il dollaro né contro alcuna altra valuta. Persegue l’obiettivo principale di assicurare gli interessi dei paesi che partecipano a questo formato”. Il vertice rappresenta comunque un osservatorio privilegiato per osservare gli scostamenti in corso nel mondo rispetto anche a una riconfigurazione degli assetti globali. Come si stanno ricollocando alcune realtà politiche di grande importanza negli scacchieri mondiali in diverse regioni? L’India, paese tradizionalmente leader dei “non allineati”, è nel BRICS ma nel contempo non disdegna di stare nel formato di sicurezza QUAD con gli Stati uniti, il Giappone e l’Australia. L’Egitto e gli Emirati, da sempre vicini agli Usa, corteggiano la Cina. Il Brasile in Sudamerica, con il ritorno al potere della sinistra di Lula, rema contro il dollaro ma ha gli Stati uniti come secondo partner commerciale. Su tutto questo scenario, poi, c’è un’ombra: quella dell’imprevedibilità dell’esito delle elezioni statunitensi. Che vinca Donald Trump o che vinca Kamala Harris fa la differenza e le conseguenze dell’arrivo di una nuova leadership alla Casa bianca si potranno misurare solo quando ciò accadrà. E anche all’interno del BRICS, una vittoria eventuale del primo potrebbe portare a un disgelo Mosca-Washington, mentre sull’asse Pechino-Washington ciò non accadrebbe e, anzi, ci potrebbe essere un inasprimento della retorica. Questa divaricazione d’interessi ha il potenziale, per ora poco visibile, di accendere una lotta d’influenza all’interno del blocco tra i due soci di maggioranza.

Nordcorea smentisce invio truppe per conflitto in Ucraina

Nordcorea smentisce invio truppe per conflitto in UcrainaRoma, 22 ott. (askanews) – La Corea del Nord ha negato di fornire truppe alla Russia per il conflitto in Ucraina, rispondendo a un’accusa lanciata la scorsa settimana dai servizi d’intelligence della Corea del Sud. Ma da Seoul oggi sono arrivate ulteriori conferme della circostanza e il governo sudcoreano ha prospettato la possibilità d’inviare in Ucraina propri militari per monitorare le mosse dei nordcoreani.


Un rappresentante di Pyongyang all’Onu – scrive l’agenzia di stampa France Presse – ha definito una “voce infondata” che il regime di Kim Jong Un abbia prestato propri soldati alla Russia. “Per quanto riguarda la cosiddetta cooperazione militare con la Russia, la mia delegazione non ritiene necessario commentare queste voci stereotipate e infondate”, ha dichiarato un rappresentante nordcoreano durante una sessione dell’Assemblea generale dell’Onu tenutasi lunedì sera a New York. Le affermazioni di Seoul “mirano a infangare l’immagine della Repubblica popolare democratica di Corea e a minare le relazioni legittime, amichevoli e cooperative tra due Stati sovrani”, ha aggiunto il diplomatico.


La Corea del Sud, dal canto suo, ha convocato l’ambasciatore russo a Seoul per chiedere il ritiro “immediato” dei soldati inviati, secondo Sepul, da Pyongyang per sostenere Mosca nella sua guerra contro l’Ucraina, secondo quanto riferito dal ministero degli Affari esteri sudcoreano. Quest’ultimo ha “sottolineato che la cooperazione tra Russia e Corea del Nord (…) non è diretta contro gli interessi di sicurezza della Corea del Sud”. Russia e Corea del Nord hanno firmato un accordo di partenariato strategico che prevede anche una clausola di difesa reciproca in una recente visita del presidente russo Vladimir Putin a Pyongyang. Secondo l’accusa della Nis (l’agenzia di spionaggio sudcoreana), circa 1500 soldati delle forze speciali nordcoreane si troverebbero già in Russia per acclimatarsi e dovrebbero presto essere inviati al fronte. I servizi di Seoul prevedono l’invio di circa 12mila soldati in totale.


Oggi Seoul ha “fermamente condannato” la Corea del Nord, chiedendo il ritiro immediato delle truppe nordcoreane e minacciando di adottare “misure graduali” contro la Corea del Nord e la Russia per la loro crescente cooperazione militare. Ha inoltre esortato la Corea del Nord a ritirare immediatamente le sue truppe dalla Russia. Il Consiglio di sicurezza nazionale presidenziale sudcoreano ha convocato una riunione per valutare la situazione. “Se la cooperazione militare illegale tra Corea del Nord e Russia continuerà, non rimarremo a guardare ma risponderemo con fermezza in collaborazione con la comunità internazionale”, ha avvertito il vice consigliere principale per la sicurezza nazionale, Kim Tae-hyo.


Ieri, il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato che invierà una delegazione alla Nato per condividere informazioni sul dispiegamento di truppe nordcoreane, dopo aver discusso delle preoccupazioni con il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, durante una conversazione telefonica riguardo il crescente legame militare tra Pyongyang e Mosca. Un funzionario presidenziale ha dichiarato che un team di agenti dell’intelligence e funzionari del ministero della Difesa sarà inviato presso la sede della Nato a Bruxelles “tra qualche giorno” per condividere le loro valutazioni e discutere la cooperazione. Il dispiegamento di un contingente così ampio di truppe nordcoreane, incluse le sue unità militari più d’élite, rappresenta uno sviluppo significativo nei legami militari con la Russia, che in precedenza erano limitati alla fornitura di proiettili di artiglieria e missili balistici a corto raggio. L’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha riportato martedì che Seoul sta valutando l’invio di una delegazione in Ucraina, composta da militari dell’intelligence, per monitorare il dispiegamento di truppe nordcoreane, citando una fonte governativa. Inoltre, ha anche pubblicato una foto tratta da un profilo Telegram filorusso, la cui veridicità non è verificabile, in cui si vedono una bandiera russa e una nordcoreana sventolare “sul campo di battaglia”.

A Pescara il G7 Sviluppo: “Cooperazione strumento di pace”

A Pescara il G7 Sviluppo: “Cooperazione strumento di pace”Pescara, 22 ott. (askanews) – Oggi a Pescara il via alla riunione dei Ministri dello Sviluppo del G7 (22-24 ottobre 2024), presieduta dal vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.


“Siamo pronti a dare avvio alla terza riunione ministeriale G7 di competenza del Ministero degli Affari Esteri” ha dichiarato il vice Presidente Tajani che ha evidenziato che “la cooperazione allo sviluppo costituisce uno strumento straordinario di pace, crescita e stabilità”. “Temi che abbiamo posto al centro della Presidenza italiana del G7” ha dichiarato Tajani. “Si tratterà di tre intense e articolate giornate di lavori, che consentiranno di confrontarci sulle sfide globali con i nostri partner del G7, vari Paesi ospiti, il settore privato e le organizzazioni internazionali” ha concluso il Ministro. Riguardo ai temi affrontati durante la Ministeriale, sono tre le direttrici principali dei lavori: sicurezza alimentare e sistemi agroalimentari sostenibili; infrastrutture e investimenti sostenibili; salute globale.


La prima giornata di lavori si apre con una Conferenza Umanitaria sulla crisi umanitaria in Medio Oriente, finalizzata a coordinare un’azione congiunta che possa assicurare l’accesso umanitario a Gaza, anche grazie all’iniziativa italiana “Food for Gaza”, e in Libano. Oltre ai G7, presenti rappresentanti dei Paesi della regione (Libano, Israele, Palestina) e degli organismi internazionali UNHCR, UNDP, PAM, FICROSS, IFAD e FAO. A fine giornata è previsto un evento del Ministro Tajani con il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, dedicato allo sport come strumento di sviluppo soprattutto in Africa, con la presenza degli atleti Letsile Tebogo e Lorenzo Simonelli.


Durante la seconda giornata, il Ministro Tajani aprirà una sessione incentrata sul tema della sicurezza alimentare per discutere di sistema alimentari, clima e acqua e malnutrizione infantile, alla quale interverranno anche Uganda e Unione Africana, e un’altra dedicata alle catene del valore del caffè nella quale saranno coinvolti anche i rappresentanti di Paesi produttori, organizzazioni internazionali e del settore privato. Il focus si sposterà poi nel pomeriggio su infrastrutture e investimenti globali, con una sessione ad hoc finalizzata a valutare progetti ad alto potenziale trasformativo riguardanti il continente africano, da realizzare in sinergia con il Piano Mattei e il Global Gateway varato dall’UE. Al termine della giornata, il Ministro presiederà un evento dedicato ai missionari italiani, volto a valorizzare il loro contributo allo sviluppo sostenibile delle popolazioni locali e al rafforzamento delle opportunità di istruzione e formazione.


Nel corso dell’ultima giornata, il vice presidente Tajani presiederà una sessione dedicata al tema della salute globale, con la partecipazione anche di GAVI e OMS per un confronto con le principali aziende del settore sanitario, durante il quale si discuterà di investimenti in infrastrutture sanitarie e di miglioramento dell’accesso e distribuzione di strumenti di prevenzione in Africa. Negli stessi giorni del G7, verrà allestita a Pescara anche un’installazione dedicata alla campagna #InsiemepergliSDGs del Ministero degli Esteri. Giovedì 24 ottobre, al termine dei lavori, si terrà la conferenza stampa conclusiva del ministro Tajani.

A Pescara G7 Sviluppo: “Cooperazione strumento di pace”

A Pescara G7 Sviluppo: “Cooperazione strumento di pace”Pescara, 22 ott. (askanews) – Prende il via oggi a Pescara la riunione dei Ministri dello Sviluppo del G7 (22-24 ottobre 2024), che verrà presieduta dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.


“Siamo pronti a dare avvio alla terza riunione ministeriale G7 di competenza del Ministero degli Affari Esteri” ha dichiarato il Vice Presidente Tajani che ha evidenziato che “la cooperazione allo sviluppo costituisce uno strumento straordinario di pace, crescita e stabilità”. “Temi che abbiamo posto al centro della Presidenza italiana del G7” ha dichiarato Tajani. “Si tratterà di tre intense e articolate giornate di lavori, che consentiranno di confrontarci sulle sfide globali con i nostri partner del G7, vari Paesi ospiti, il settore privato e le organizzazioni internazionali” ha concluso il Ministro. Riguardo ai temi che verranno affrontati durante la Ministeriale, saranno tre le direttrici principali dei lavori: sicurezza alimentare e sistemi agroalimentari sostenibili; infrastrutture e investimenti sostenibili; salute globale.


La prima giornata di lavori si aprirà con una Conferenza Umanitaria sulla crisi umanitaria in Medio Oriente, finalizzata a coordinare un’azione congiunta che possa assicurare l’accesso umanitario a Gaza, anche grazie all’iniziativa italiana “Food for Gaza”, e in Libano. Oltre ai G7, saranno presenti rappresentanti dei Paesi della regione (Libano, Israele, Palestina) e degli organismi internazionali UNHCR, UNDP, PAM, FICROSS, IFAD e FAO. A fine giornata è previsto un evento del Ministro Tajani con il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, dedicato allo sport come strumento di sviluppo soprattutto in Africa, con la presenza degli atleti Letsile Tebogo e Lorenzo Simonelli.


Durante la seconda giornata, il Ministro Tajani aprirà una sessione incentrata sul tema della sicurezza alimentare per discutere di sistema alimentari, clima e acqua e malnutrizione infantile, alla quale interverranno anche Uganda e Unione Africana, e un’altra dedicata alle catene del valore del caffè nella quale saranno coinvolti anche i rappresentanti di Paesi produttori, organizzazioni internazionali e del settore privato. Il focus si sposterà poi nel pomeriggio su infrastrutture e investimenti globali, con una sessione ad hoc finalizzata a valutare progetti ad alto potenziale trasformativo riguardanti il continente africano, da realizzare in sinergia con il Piano Mattei e il Global Gateway varato dall’UE. Al termine della giornata, il Ministro presiederà un evento dedicato ai missionari italiani, volto a valorizzare il loro contributo allo sviluppo sostenibile delle popolazioni locali e al rafforzamento delle opportunità di istruzione e formazione.


Nel corso dell’ultima giornata, il Vice Presidente Tajani presiederà una sessione dedicata al tema della salute globale, con la partecipazione anche di GAVI e OMS per un confronto con le principali aziende del settore sanitario, durante il quale si discuterà di investimenti in infrastrutture sanitarie e di miglioramento dell’accesso e distribuzione di strumenti di prevenzione in Africa. Negli stessi giorni del G7, verrà allestita a Pescara anche un’installazione dedicata alla campagna #InsiemepergliSDGs del Ministero degli Esteri. Giovedì 24 ottobre, al termine dei lavori, si terrà la conferenza stampa conclusiva del Ministro Tajani. Coa

Zalando migliora il proprio camerino virtuale con la creazione di un avatar 3D

Zalando migliora il proprio camerino virtuale con la creazione di un avatar 3DRoma, 22 ott. (askanews) – Zalando migliora l’esperienza del camerino virtuale. Per la prima volta, i clienti possono creare un avatar 3D basato sulle proprie misure corporee, per garantire una migliore visualizzazione della vestibilità dei capi. Questa nuova funzionalità, basata sulla tecnologia di misurazione del corpo introdotta da Zalando nel 2023, consente ai consumatori di immergersi in un’esperienza di shopping online sempre più personalizzata e realistica: utilizzando il proprio telefono si può visualizzare comodamente come le diverse taglie vestono il proprio corpo e accedere a una visione a 360° della vestibilità, ingrandendo e rimpicciolendo i capi per osservarli più da vicino.


L’ultima versione del camerino virtuale, informa una nota, è disponibile in 14 Paesi europei e offre una selezione di capi di abbigliamento Levi’s tra cui, per esempio, camicie per uomo e donna. L’esperienza sarà testata per quattro settimane con l’obiettivo di apprendere nuove informazioni e spunti, necessari per continuare a sviluppare questa tecnologia in modo sempre più accurato. Dall’esperienza pilota iniziale nel 2022, oltre 80.000 clienti hanno utilizzato il camerino virtuale, riuscendo a comprendere meglio la vestibilità dei capi e contribuendo a ridurre i resi legati all’acquisto di taglie errate. L’importanza di questa tipo di tecnologie viene sottolineata anche dall’analisi dei dati emersi da una recente ricerca1 commissionata da Zalando a YouGov sulle emozioni legate all’esperienza di shopping: quasi la metà del campione di rispondenti italiani afferma che capi di taglia errata influenzano negativamente la propria salute mentale (48%). Se la mancanza di spazio dei camerini dei negozi fisici provoca insoddisfazione a circa il 44% degli intervistati, sono l’incertezza sulla vestibilità (49%), le descrizioni confuse delle taglie (37%) e le guide alle taglie di basso livello (36%) i principali ostacoli agli acquisti nell’ambito dello shopping online. La difficoltà maggiore è riscontrata nell’acquisto dei pantaloni (22%), della biancheria intima (17%) e degli abiti (13%). Questi elementi influenzano in maniera significativa l’esperienza di acquisto, tanto che il 45% degli acquirenti italiani online ha restituito vestiti almeno una volta all’anno per problemi legati alla taglia. Il 72% ha dichiarato che si sentirebbe più rassicurato nell’acquistare online se potesse utilizzare uno strumento che fornisca consigli sulla taglia in base alle proprie misure corporee.


“Nelle prime versioni del nostro camerino virtuale, gli avatar 3D si basavano su modelli statistici che, servendosi di dati inerenti all’altezza, al peso e al sesso dei clienti, riuscivano a prevedere la forma del loro corpo. Ma ogni corpo è unico: integrando la nostra ultima tecnologia di misurazione corporea nel camerino virtuale, i clienti possono ora creare avatar che riflettono accuratamente la loro forma corporea personale”, afferma Pelin Anlu Bedirhanoglu, direttore del settore Product Size and Fit di Zalando. “Abbiamo già osservato una riduzione fino al 40% dei tassi di reso grazie a questa innovazione e sebbene questi risultati siano limitati, in quanto la fase di test è ancora in corso, rappresentano un indicatore promettente del potenziale di questa tecnologia nel migliorare la soddisfazione dei clienti e dei brand partner di Zalando”.

In Russia il vertice BRICS, con i leader di 36 Paesi. Putin incontrerà anche il segretario Onu Guterres

In Russia il vertice BRICS, con i leader di 36 Paesi. Putin incontrerà anche il segretario Onu GuterresRoma, 22 ott. (askanews) – Il 16mo vertice annuale dei paesi BRICS – Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica – al via oggi nella città russa di Kazan, con la partecipazione di diversi paesi ospiti o candidati ad aderire al raggruppamento.


Il vertice di tre giorni riunisce funzionari di 36 paesi, tra cui 22 principali, oltre ai leader di sei organizzazioni internazionali. Tra gli ospiti di alto profilo ci saranno Dilma Rousseff, presidente della Nuova banca di sviluppo dei BRICS, il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas e il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres. La riunione è dedicata a discussioni sul rafforzamento del multilateralismo, sull’integrazione di nuovi membri e sulle sfide regionali.


Il presidente russo Vladimir Putin ospiterà il vertice. Si prevede che terrà colloqui bilaterali a margine dell’evento, inclusi incontri con i leader di India, Cina, Sudafrica, Egitto e Brasile. Putin incontrerà anche i suoi omologhi di Turchia e Iran nell’ultimo giorno della riunione.

Libano, attacco aereo israeliano vicino all’ospedale principale di Beirut: ci sono vittime

Libano, attacco aereo israeliano vicino all’ospedale principale di Beirut: ci sono vittimeRoma, 22 ott. (askanews) – Quattro persone, tra cui un bambino, sono state uccise in un attacco aereo israeliano vicino al principale ospedale governativo nel sud di Beirut. Lo scrive oggi la BBC, sulla base dei dichiarazioni del ministero della salute libanese.


L’attacco sembra aver colpito il parcheggio dell’Ospedale Universitario Rafik Hariri, ha riferito una fonte ospedaliera all’agenzia di stampa Reuters. Il ministero della salute ha comunicato che 24 persone sono rimaste ferite. L’attacco è stato uno dei 13 raid aerei che hanno avuto come obiettivo il sud di Beirut ieri sera. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito strutture legate a Hezbollah.

Esercitazioni militari cinesi con munizioni vere vicino a Taiwan

Esercitazioni militari cinesi con munizioni vere vicino a TaiwanRoma, 22 ott. (askanews) – L’esercito cinese ha iniziato oggi esercitazioni con munizioni reali vicino a Taiwan. Le autorità taiwanesi hanno dichiarato di monitorare queste manovre, definite una “minaccia” per la stabilità regionale. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse.


Pechino aveva già organizzato manovre su larga scala a metà ottobre con un numero record di aerei e navi militari intorno a Taiwan, mentre il presidente cinese Xi Jinping aveva invitato le truppe a prepararsi alla guerra. In risposta a queste esercitazioni, il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato di monitorare da vicino le “attività e intenzioni militari” della Cina. Taipei ha affermato che queste esercitazioni potrebbero far parte delle “tattiche di Pechino per rafforzare la sua intimidazione” nello stretto di Taiwan. Il primo ministro Cho Jung-tai le ha descritte come una “minaccia che mina la pace e la stabilità regionali”.

Cina effettua esercitazioni a fuoco vivo vicino Taiwan

Cina effettua esercitazioni a fuoco vivo vicino TaiwanRoma, 22 ott. (askanews) – L’esercito cinese ha iniziato oggi esercitazioni con munizioni reali vicino a Taiwan, in un momento in cui è impegnato a imprimere pressione sull’isola. Le autorità taiwanesi hanno dichiarato di monitorare queste manovre, definite una “minaccia” per la stabilità regionale. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse.


Pechino aveva già organizzato manovre su larga scala a metà ottobre con un numero record di aerei e navi militari intorno a Taiwan, mentre il presidente cinese Xi Jinping aveva invitato le truppe a prepararsi alla guerra. In risposta a queste esercitazioni, il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato di monitorare da vicino le “attività e intenzioni militari” della Cina. Taipei ha affermato che queste esercitazioni potrebbero far parte delle “tattiche di Pechino per rafforzare la sua intimidazione” nello stretto di Taiwan. Il primo ministro Cho Jung-tai le ha descritte come una “minaccia che mina la pace e la stabilità regionali”.