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Attentato Fico scatena propaganda russa e rischio onde d’urto in Ue

Attentato Fico scatena propaganda russa e rischio onde d’urto in UeMilano, 16 mag. (askanews) – Dopo cinque ore sotto i ferri in un lungo intervento chirurgico che ha visto impegnati due team medici, Robert Fico resta in terapia intensiva. Le condizioni del primo ministro populista slovacco sono “gravi”, ma si sono “stabilizzate”: le prossime 24 ore si annunciano decisive. Il corpo del capo di governo è stato colpito più volte ieri, in un attentato – la minaccia più grave alla vita di un leader europeo da decenni – capace di provocare onde d’urto non soltanto nel piccolo paese dell’Europa centrale, ma sull’intero continente: l’incidente ha infatti costretto l’Europa a confrontarsi con quello che appare essere pura violenza politica – in piena campagna elettorale per le europee di giugno – in una regione sempre più polarizzata, contraddistinta da intense divisioni e in un Paese travagliato da scandali e da un lentissimo passaggio di poteri, quelli presidenziali, dall’uscente Zuzana Caputova a Peter Pellegrini.


Obiettivo dell’attentato, Fico è da tempo una figura controversa ma dominante in Slovacchia. Ha servito come primo ministro più a lungo di qualsiasi altro leader del Paese ed è tornato al potere dopo che il suo partito populista di sinistra Smer ha vinto le elezioni lo scorso settembre con un programma indiscutibilmente filo-russo e anti-americano. Il suo governo ha attirato critiche all’interno dell’Unione Europea, di cui Fico è un convinto critico, per la sua posizione sulla guerra in Ucraina. E in patria i partiti di opposizione hanno guidato proteste di massa su questioni quali la corruzione e i piani per prendere il controllo dei media pubblici. Non è escluso che l’attentato sarà usato, dal partito al potere per un’ulteriore stretta sui media e l’opposizione. Oltre a tirare acqua al mulino della propaganda russa: non a caso con la solita vis polemica, l’ex leader del Cremlino Dmitri Medvedev oggi è entrato a piedi pari nella questione, in un discorso social privo di toni concilianti: l’attentato secondo lui è la “quintessenza della nuova Europa russofobica”, pronta a “gettare i suoi cittadini nel fuoco della politica americana”, “idiota-russofobica, vassallo sfrenato e completamente senza testa”.


LA REAZIONE DELL’EUROPA Fico è da tempo una figura controversa ma dominante in Slovacchia. In realtà la su svolta antioccidentale è iniziata nel 2018, dopo la sua rimozione dall’incarico da primo ministro. Va anche detto che quell’uscita di scena era stata preceduta da eventi decisamente infausti come l’assassinio del giornalista investigativo slovacco Jan Kuciak e la sua fidanzata Martina Kusnirova, dopo che Kuciak aveva rivelato quanto profondamente la polizia, il sistema giudiziario e i politici slovacchi fossero collusi con i criminali, inclusa la ‘Ndrangheta. La morte del reporter portò in piazza decine di migliaia di cittadini slovacchi. Ma oggi il quadro non sembra più roseo. Sondaggi realizzati dal Bratislava Policy Institute nell’ambito del progetto RevivEU, finanziato dall’UE, indicano sfiducia nelle istituzioni e mancanza di coesione.


Il capo di governo ha servito come primo ministro più a lungo di qualsiasi altro leader del paese ed è tornato al potere dopo che il suo partito populista di sinistra Smer ha vinto le elezioni lo scorso settembre su una piattaforma filo-russa e anti-americana. Vero è anche che il governo di Fico ha attirato critiche all’interno dell’Unione Europea, di cui è un convinto critico, per la sua posizione sulla guerra in Ucraina. E in patria i partiti di opposizione hanno guidato proteste di massa su questioni quali la corruzione e i piani per prendere il controllo dei media pubblici. Ma proprio in quell’Europa che Fico critica, immediatamente si sono levate voci di solidarietà da parte dei principali leader. “Condanno fermamente il vile attacco al primo ministro Robert Fico”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su X. “La violenza non deve esistere nella politica europea”, ha detto in un tweet il cancelliere tedesco Olaf Scholz, definendo l’attentato alla vita di Fico un “attacco codardo”. Parole di condanna per l’attacco giunte subito anche da parte italiana: dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


L’ATTENTATO E I SOCCORSI Il primo ministro ieri si era avvicinato a una piccola folla di persone che aspettavano di incontrarlo, quando un uomo armato tra la folla si è lanciato in avanti e gli ha sparato cinque volte da oltre una barriera di sicurezza. Il filmato della scena mostrava il primo ministro ferito che veniva caricato in un veicolo dal suo staff, prima che si allontanasse a tutta velocità con lui all’interno. Fico è stato portato d’urgenza in ospedale in elicottero mentre “combatteva tra la vita e la morte”. Le condizioni sembravano essere migliorate dopo ore di intervento chirurgico, “si sono stabilizzate ma sono davvero molto gravi: sarà ricoverato nel reparto di terapia intensiva”, ha detto Miriam Lapunikova, direttrice dell’ospedale universitario Roosevelt di Banska Bystrica. Si parla di una ferita all’addome, nell’epigastrio (quadrante mediano-superiore dell’addome) e all’altezza della dell’ipocondrio destro (dove si trova il fegato). Ma nessun danno allo scheletro. Inoltre, una ferita all’avambraccio e una all’alluce: queste due lesioni dovrebbero essere più o meno superficiali. Un esame ecografico ha evidenziato presenza di liquido libero nell’addome, riportano i media slovacchi. Ci sono fonti discordandi sul fatto che l’emorragia sia stata realmente fermata dopo un’operazione di diverse ore. Fico è attualmente in terapia intensiva e ha davanti a sé 24 ore decisive. L’ATTENTATORE La polizia ha incriminato Juraj Cintula per aver tentato di uccidere con premeditazione il primo ministro slovacco Robert Fico. Il sospettato ha 71 anni e lavorava come guardia di sicurezza in un centro commerciale. Ha pubblicato anche tre libri di poesie. Il ministro degli Interni slovacco Matus Sutaj Estok ha dichiarato che si tratta di un “lupo solitario” e ha chiesto un esame di coscienza tra i leader di una politica profondamente divisa. L’uomo è accusato di omicidio con premeditazione e rischia dai 25 anni di carcere all’ergastolo. SEGNALI DISTENSIVI Da fronti opposti Zuzana Caputova e Peter Pellegrini, la prima presidente uscente e l’altro presidente eletto, oggi si sono presentati pubblicamente “insieme perché vogliamo mandare un segnale di distensione, in questa situazione di tensione”. Caputova e Pellegrini hanno parlato insieme, invitando i leader di tutti i partiti al Palazzo Presidenziale. Pellegrini, alleato di lunga data di Fico, ha chiesto ai partiti a “sospendere temporaneamente” la campagna in vista del voto previsto per l’8 giugno. (Di Cristina Giuliano)

Il cardinale Pizzaballa è entrato a Gaza, visita alla chiesa della Sacra Famiglia

Il cardinale Pizzaballa è entrato a Gaza, visita alla chiesa della Sacra FamigliaCittà del Vaticano, 16 mag. (askanews) – Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, “è entrato a Gaza e ha raggiunto la parrocchia della Sacra Famiglia per una visita pastorale”. A riferirlo, in una nota, il Patriarcato latino di Gerusalemme che precisa che il porporato è accompagnato da Fra’ Alessandro de Franciscis, Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta, da padre Gabriele Romanelli, parroco di Gaza e da una piccola delegazione che ha incontrato la popolazione “sofferente per incoraggiarla e per trasmettere un messaggio di speranza, solidarietà e sostegno”. Pizzaballa ha anche presieduto la messa nella chiesa parrocchiale con la comunità locale. E, durante il suo soggiorno, ha effettuato una visita di cortesia alla parrocchia ortodossa di San Porfirio. (Foto generica di repertorio).


La visita, si spiega dal Patriarcato, “è anche la prima tappa di una missione umanitaria congiunta del Patriarcato Latino e del Sovrano Ordine di Malta, in collaborazione con il Malteser International e altri partner, mirata alla consegna di cibo salvavita e assistenza medica alla popolazione di Gaza”.

Putin da Xi: con la Cina cooperazione di “prospettive illimitate”

Putin da Xi: con la Cina cooperazione di “prospettive illimitate”Roma, 16 mag. (askanews) – La cooperazione tra Russia e Cina ha “possibilità e prospettive illimitate”, ha affermato Vladimir Putin a Pechino, dopo i colloqui con il collega Xi Jinping e la firma di una Dichiarazione congiunta “sull’approfondimento del partenariato globale e della cooperazione strategica” tra i rispettivi Paesi, affiancata da una serie di più concreti accordi bilaterali. Le parole del leader russo risuonano quella “amicizia senza limiti” annunciata assieme a Xi a pochi giorni dall’invasione dell’Ucraina nel 2022 e messa a dura prova dal conflitto. Eppure, Pechino continua a difendere le ragini russe per reclamare un approccio negoziale e in questa ottica si propone come possibile mediatore per arrivare alla fine del conflitto.


Xi Jinping da parte sua oggi ha parlato di “amicizia secolare” e di buon vicinato, la Cina, ha detto, vuole essere “partner affidabile” per la Federazione russa. Insomma, la visita del capo del Cremlino in occasione dei 75 anni di relazioni ufficiali è diventata vetrina dell’asse tra i due Paesi uniti dalla comune opposizione all’America non solo regge ma si rafforza. Per il leader russo è il primo viaggio all’estero dopo la rielezione, come è diventata prassi tra i due leader, giunti così al loro 42esimo vertice bilaterale. Putin è arrivato ieri sera a Pechino e oggi è stato accolto con i massimi onori dal collega cinese su piazza Tienamen. I due leader si sono stretti la mano, hanno percorso assieme un suntuoso tappeto rosso e hanno assistito a una parata militare prevista per gli ospiti particolarmente importanti.


La dichiarazione congiunta passa in rassegna molti punti della collaborazione bilaterale, ribadisce la volontà di contrastare “i tentativi di ostacolare le relazioni bilaterali, interferire nei loro affari interni e contenere il loro potenziale economico, tecnologico e di politica estera”, chiaro riferimento alla politica di contenimento degli Stati Uniti. Nel documento spiccca il proposito di “continuare ad approfondire la fiducia reciproca e l’interazione nella sfera militare, nonché ad ampliare la portata delle esercitazioni congiunte e dell’addestramento al combattimento”, poichè lo sviluppo della cooperazione bilaterale in materia di difesa “rafforza efficacemente la sicurezza regionale e globale”. Poi approfondimento delle relazioni commerciali, energetiche, lo spazio che non deve diventare dimensione di scontro tra potenze, una sottolineatura sulla difesa della “sovranità” di Siria e Libia e molto altro.


In campo energetico, Cina e Russia intendono adottare misure per “facilitare progetti energetici su larga scala implementati congiuntamente da imprese russe e cinesi e approfondire la cooperazione in settori promettenti come i mercati delle energie rinnovabili, dell’idrogeno e del carbonio”. Ma per ora non vi è traccia di avanzamenti verso la costruzione del gasdotto Sila Sibiri 2 (Forza della Siberia 2) che dvrebbe quasi raddoppiare le capacità di fornitura russe verso la Cina. Il gasdotto Forza della Siberia già esistente dal 2019 trasporta circa 22 miliardi di m3 l’anno. Gran parte degli analisti vede nel rinvio del progetto un indugio cinese ma anche a Mosca l’idea di agganciarsi con un altro tubo al mercato cinese suscita una certa apprensione. Domani Putin sarà a Harbin, Nord-Est della Cina, città fondata dai coloni dell’impero zarista e che conserva costruzioni di quell’epoca.

Attentato a Fico, formulata accusa di tentato omicidio per vendetta

Attentato a Fico, formulata accusa di tentato omicidio per vendettaMilano, 16 mag. (askanews) – La polizia ha incriminato Juraj Cintula, 71 anni per aver tentato di uccidere con premeditazione il primo ministro slovacco Robert Fico. Lo ha riferito il canale televisivo slovacco Markiza.


“La polizia ha accusato Juraj Cintula di tentato omicidio con premeditazione per vendetta: rischia da 25 anni di carcere all’ergastolo. L’uomo di 71 anni è ora in cella”, ha riferito il canale televisivo. Non ci sono informazioni precise sul movente dell’assassino. Secondo il ministro degli Interni Matus Sutaj Estok, il motivo è legato alle elezioni presidenziali nel Paese. Fico era un sostenitore dell’eletto e filorusso Pietro Pellegrini.


Il sospettato ha 71 anni e lavorava come guardia di sicurezza in un centro commerciale. Ha pubblicato anche tre libri di poesie. In un video senza data caricato sulla sua pagina Facebook, afferma di essere “insoddisfatto della politica del governo”.

Gaza, Gallant sfida Netanyahu: governo Israele in crisi di nervi

Gaza, Gallant sfida Netanyahu: governo Israele in crisi di nerviRoma, 16 mag. (askanews) – La spaccatura che da tempo covava nel cuore del gabinetto di guerra israeliano è esplosa, dopo che il ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha sfidato ieri il primo ministro Benjamin Netanyahu a elaborare piani per il “giorno dopo” la guerra a Gaza, affermando che non avrebbe consentito alcuna soluzione che prevede il dispiegamento sul territorio dell’esercito o di un governo civile israeliano. I commenti di Gallant, immediatamente sostenuti dal suo collega ministro Benny Gantz, hanno gettato la leadership israeliana in un tutti contro tutti, nel mezzo del conflitto di Gaza, sollevando speculazioni immediate sul futuro del governo israeliano e della litigiosa coalizione di Netanyahu.


Con dichiarazioni senza compromessi, Gallant – il cui licenziamento lo scorso anno da parte di Netanyahu scatenò proteste di massa, una crisi politica e un’inversione di marcia da parte del primo ministro – ha chiesto pubblicamente a Netanyahu di descrivere i piani per un “piano del giorno dopo” a Gaza. “Già il 7 ottobre, l’establishment militare ha affermato che era necessario lavorare per trovare un’alternativa ad Hamas”, ha affermato Gallant, aggiungendo che “la fine della campagna militare è una decisione politica”. “Il giorno dopo Hamas sarà raggiunto solo da attori che sostituiranno Hamas. Questo è innanzitutto un interesse israeliano”, ha avvertito il ministro. Il ministro della Difesa è stato sostenuto dal suo collega ministro Gantz, ex capo di Stato maggiore delle forze di difesa israeliane, che ha affermato che Gallant aveva detto la “verità”. Ma i commenti di Gallant, spiega il Guardian, hanno provocato un’immediata polemica politica, con Netanyahu che si è opposto rapidamente con una dichiarazione videoregistrata e con un appello da parte del ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, affinché Gallant fosse sostituito. “Un simile ministro della Difesa deve essere sostituito per raggiungere gli obiettivi della guerra”, ha detto. “Dal punto di vista (di Gallant), non c’è differenza tra Gaza controllata dai soldati israeliani o dagli assassini di Hamas. Questa è l’essenza della concezione del ministro della Difesa, che è fallita il 7 ottobre e continua a fallire anche adesso”.


Rispondendo a Gallant, il ministro della Giustizia Yariv Levin ha detto da parte sua che “il popolo di Israele non è pronto per essere umiliato”. “Il popolo di Israele non è pronto per essere condotto verso un processo Oslo 2.0 che porterà Israele verso un altro disastro. Il popolo di Israele non accetterà di consegnare Gaza sotto il controllo dell’Autorità palestinese terrorista”, ha spiegato Levin. “Il popolo di Israele sa che la sicurezza di Israele sarà raggiunta attraverso la determinazione a vincere, non facendo affidamento sulle promesse di pace dei vili terroristi e delle loro varie organizzazioni”. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha accusato invece il collega Gallant di avere “effettivamente annunciato il suo sostegno alla creazione di uno stato terrorista palestinese come ricompensa al terrorismo e ad Hamas per il peggior massacro commesso contro il popolo ebraico dai tempi dell’Olocausto”. “Gallant si nasconde dietro vaghe dichiarazioni su un ‘terzo’” che governerà Gaza “che non è né Hamas né Israele per nascondere la verità. Ma la verità è che un partito del genere non esiste”, ha insistito Smotrich.


Alle tensioni nel governo israeliano continua a guardare, non senza interesse, Hamas. Il leader politico del movimento estremista palestinese, Ismail Haniyeh, ha insistito sul fatto che il gruppo dovrà essere coinvolto nella decisione sul governo del dopoguerra a Gaza, insieme ad altre fazioni palestinesi. “Noi diciamo che il movimento Hamas è qui per restare… e saranno il movimento e tutte le fazioni nazionali palestinesi a decidere il governo del dopoguerra a Gaza”, ha detto in un discorso televisivo. (di Corrado Accaputo)

Expo 2025, accordo con Padiglione Italia imprese industria Lazio

Expo 2025, accordo con Padiglione Italia imprese industria LazioRoma, 15 mag. (askanews) – Le associazioni di categoria del settore industria e infrastrutture della Regione Lazio – Unindustria, Federlazio, Ance, Confapi – e il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka hanno firmato oggi presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale un accordo mirato a valorizzare le opportunità di crescita economica e di sviluppo che offre la partecipazione a Expo 2025 Osaka.


L’evento, si legge in una nota, promosso dal Maeci in collaborazione con la Regione Lazio, si è tenuto presso la Sala Conferenze Internazionali della Farnesina alla presenza dell’onorevole Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e del Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani. “Con questa firma si mette in atto una proficua sinergia tra imprese, associazioni e istituzioni, un concreto esempio del Sistema Italia che porteremo in Giappone”, ha commentato Vattani, “Fare sistema è fondamentale per la Diplomazia della crescita. Regioni e territori svolgono un ruolo chiave nella promozione dell’Italia nel mondo e il Padiglione Italia, grazie alla nostra collaborazione avviata con la Conferenza delle Regioni, le accoglie con spazi e servizi dedicati. La partecipazione dell’Italia sul palcoscenico globale di Expo è un’occasione unica per aggiornare e ampliare l’immagine dell’Italia, accelerare internazionalizzazione di imprese e territori”.


L’accordo, nell’ottica della Diplomazia della crescita e nel contesto delle sinergie con le autonomie locali e della diplomazia dei territori, precede la formalizzazione della partecipazione della Regione Lazio e di altre realtà associative e settoriali al Padiglione Italia a Expo 2025, che si terrà a Osaka, Giappone, dal 13 aprile al 13 ottobre 2025. Presenti alla firma con il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, i rappresentanti delle associazioni di categoria Unindustria, Federlazio, Ance, Confapi, il Vice Presidente della Regione e Assessore Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione, Roberta Angelilli, il Direttore Generale Ice, Lorenzo Galanti, e il Presidente di Lazio Innova Francesco Marcolini.

Tajani a Katz: Israele apra i varchi per gli aiuti a Gaza

Tajani a Katz: Israele apra i varchi per gli aiuti a GazaRoma, 15 mag. (askanews) – Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, onorevole Antonio Tajani, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri di Israele, Israel Katz. È quanto si legge in una nota della Farnesina.


“In questa delicata fase del conflitto, ho invitato il governo israeliano a porre termine all’azione militare a Rafah, che rischia di aggravare la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza: è importante continuare a lavorare perché i negoziati tra le parti proseguano, affinché si possa raggiungere un cessate il fuoco che permetta la liberazione degli ostaggi”, ha commentato il vice presidente del Consiglio. Durante la telefonata Tajani ha ribadito al ministro Katz l’importanza che l’Italia attribuisce all’apertura dei valichi terrestri – rispetto ai quali il corridoio marittimo è complementare, ma non sostitutivo – che consentano l’arrivo nella Striscia di aiuti umanitari, a partire da quelli alimentari e medici. In proposito, conclude la nota, è stato confermato l’impegno del Governo per il successo dell’iniziativa “Food for Gaza” e l’attenzione con cui il nostro Paese, anche nell’ambito della Presidenza del G7, intende continuare a lavorare per alleviare la crisi umanitaria a Gaza.

In Slovacchia hanno sparato al premier Fico, è ferito

In Slovacchia hanno sparato al premier Fico, è feritoMilano, 15 mag. (askanews) – Il primo ministro slovacco Robert Fico è stato ferito in una sparatoria davanti alla Casa della Cultura, dove si riuniva il governo, ed è stato portato in ospedale; preso ed arrestato chi ha esploso i colpi. Lo affermano i media slovacchi. Secondo i testimoni presenti sul posto, Fico si è avvicinato alle persone che lo salutavano e poi sono stati sparati diversi colpi. Fico è caduto a terra. Il presunto sparatore è stato preso e arrestato dalla polizia, che ha transennato la zona e il centro culturale è stato evacuato. La sicurezza si è occupata di proteggere gli altri membri del governo.

Confindustria Romania e Olitec presentano il progetto Magellano

Confindustria Romania e Olitec presentano il progetto MagellanoBucarest, 14 mag. (askanews) – Prima un avatar che ha risposto facilmente alle tante domande poste e che sarà la nuova interfaccia di Confindustria Romania con gli associati, poi l’annuncio di un nuovo progetto innovativo, inclusivo e formativo sulle tecnologie più avanzate: Magellano. Sono state queste due delle novità della 15esima edizione del Forum Economico di Confindustria Romania che si è svolto oggi a Bucarest con la presenza di autorevoli relatori provenienti dall’Italia ed esperti del settore dell’innovazione e dell’Intelligenza artificiale.


“Il Programma ‘Magellano’ è davvero speciale, è progettato per facilitare l’accesso dei giovani alle ultime innovazioni tecnologiche e per acquisire competenze di alto livello. Il corso coprirà aree cruciali come l’intelligenza artificiale, la programmazione, la robotica e altre competenze digitali emergenti. La caratteristica più interessante di questo Progetto è il contributo sociale che la nostra rappresentanza di Confindustria e Olitec porteranno alla Romania, rivolgendo l’attenzione anche ai ceti meno abbienti – ha spiegato il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola – . Un piano che prevede la massima inclusività: porte aperte, infatti, anche alle giovani mamme romene con figli a carico che potranno seguire i corsi in Italia portando con loro i bambini che saranno inseriti nel tessuto sociale e scolastico locale. Si tratta di un’iniziativa pionieristica che permetterà loro di studiare e crescere professionalmente per garantirsi un futuro migliore”. Massimiliano Nicolini, capo del dipartimento Ricerca e sviluppo sulle intelligenze artificiali e VRO di Olimaint, ha aggiunto che “i ragazzi che parteciperanno saranno addestrati all’interno dei centri di ricerca di Olitec in Italia” dove “studieranno, parteciperanno allo sviluppo di progetti per 10 ore al giorno” e “al termine dei 18 mesi riceveranno una certificazione internazionale VRO” riconosciuta in “72 Paesi come specializzazione nell’ambito della bioinformatica, realtà immersiva e intelligenza artificiale”.


I giovani “vivranno nei centri, una scelta che nasce dalla storia di Olivetti e dall’unione di Olivetti con il mondo del francescanesimo, con il rispetto del Titolo V della Regola di San Francesco – ha spiegato Nicolini – che riguarda solo il lavoro, senza un ambito di tipo religioso, ma che prevede che l’unione delle persone sia la vera forza che permette il raggiungimento di un obiettivo. Nel 2024 non esiste il self-mademan ma esistono dei team di persone con delle specialità e l’obiettivo dell’addestramento e fare uscire queste specialità ed eccellenze di ognuno, perché in qualsiasi parte della Romania può esserci il nuovo Nikola Tesla”. Confindustria Romania conferma così la sua attitudine al sociale presentandosi come uno tra i principali contributori italiani della Romania nell’educazione/formazione e nel settore delle risorse umane dopo gli accordi sottoscritti con diversi partner come l’università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca e con il progetto VINO ACASA che punta alla rientro assistito della diaspora romena.


Nel corso dell’evento l’ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Maria Durante Mangoni, ha sottolineato come l’Italia e le imprese italiane siano un’eccellenza nel settore dell’innovazione della cybersicurezza e ha aggiunto che questo è un settore su cui puntare per incrementare la cooperazione tra Italia e Romania, che sta raggiungendo livelli record come testimoniano i dati dell’interscambio economico che nel 2023 ha sfiorato i 20 miliardi di euro. Nel corso dell’evento si è svolto anche un panel dedicato alle nuove tecnologie, all’Intelligenza artificiale, all’Intelligenza generativa, all’impatto di queste innovazioni sulla vita di tutti i giorni e sul mondo del lavoro e dell’imprenditoria, le ricadute etiche e l’automazione, la formazione digitale e la realtà immersiva: spunti interessanti e coinvolgenti sono arrivati dallo stesso Nicolini, che ha partecipato alla tavola rotonda moderata da Askanews parlando di quelle tecnologie che sono già realtà e che hanno una storia che parte da lontano e ha trovato da sempre terreno fertile nei centri di ricerca di Olitec, dal processore al primo computer. Insieme a lui sul palco il giornalista Andrea Daniele Signorelli, che si occupa del rapporto tra nuove tecnologie, politica e società con il suo podcast CRASH e scrive per Domani, La Stampa, e Wired tra gli altri, che ha sottolineato tra i vari impatti delle nuove tecnologie, quello diretti sull’ambiente, come per esempio il rischio di far ricorso a innovazioni sempre più energivore come la stessa ChatGPT. E ancora Igor Ciminelli, general manager Titan, founder School of Disruption che ha posto il focus sull’uso etico delle tecnologie e delle innovazioni e dell’etica stessa dell’Intelligenza artificiale, e Marco Casu, coordinatore di “Futuri probabili” e ricercatore presso la Fondazione Leonardo-Civiltà delle macchine, che ha posto l’accento sull’importanza della pedagogia digitale come strumento per il futuro e per formare le nuove generazioni che con le tecnologie emergenti dovranno convivere al meglio.


In occasione del Forum, Confindustria Romania ha anche presentato l’ultima innovazione della rappresentanza confindustriale internazionale, dopo lo sbarco nel Metaverso del 2023: Andrea Allocco, consigliere di Confindustria Romania con delega all’Innovazione, ha catturato l’attenzione dei presenti, con l’intervento dimostrativo dell’Avatar virtuale con funzioni di back office e customer service, a favore degli associati: Rosetta. Una grafica realistica e coinvolgente, risposte puntuali grazie al perfezionamento dell’AI e una prima assoluta nel mondo confindustriale, una linea guida, anche per le altre Confindustrie, per avviare un nuovo percorso di ottimizzazione nell’erogazione dei servizi alle aziende già associate e informazioni veloci e pronte per chiunque intenda valutare un’adesione a questo sistema associativo.

Blinken: ci impegniamo ad aiutare l’Ucraina a vincere

Blinken: ci impegniamo ad aiutare l’Ucraina a vincereNew York, 14 mag. (askanews) – “Stiamo avvicinando l’Ucraina alla NATO”, ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken intervenendo al Politecnico di Kiev, assicurando che il ponte che lega Ucraina e Nato “è forte”. Il segretario ha aggiunto che all’ultimo vertice Nato di Vilnius “gli alleati hanno convenuto che l’Ucraina non dovrà completare il piano d’azione totale per l’adesione e prima di ricevere l’invito ad aderire”. Blinken ha citato Biden dicendo: “Vogliamo che l’Ucraina vinca. E noi ci impegniamo ad aiutarvi a farlo”. Ha poi assicurato che tutti gli alleati forniranno gli aiuti necessari.