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Omaggio a Gian Maria Volonté a 30 anni dalla sua scomparsa

Omaggio a Gian Maria Volonté a 30 anni dalla sua scomparsaRoma, 15 ott. (askanews) – La Scuola Volonté e la Festa del Cinema di Roma ricordano Gian Maria Volonté, a trent’anni dalla scomparsa, con la proiezione del film “La mort de Mario Ricci” di Claude Goretta, che valse al grande attore italiano il Premio per la Migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes del 1983.


L’evento si terrà giovedì 17 ottobre, alle 16.30, alla Casa del Cinema a Villa Borghese, nell’ambito del programma ufficiale della Festa. La proiezione sarà introdotta da Antonio Medici, coordinatore generale della Scuola Volonté, e dalle testimonianze dell’attrice Angelica Ippolito (Premio David di Donatello 1977), compagna di Volonté negli ultimi dieci anni della sua vita, e da Felice Laudadio, che nella sua lunga carriera nel cinema italiano (tra l’altro, è stato presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia e di Cinecittà Holding; ha diretto la Mostra del cinema di Venezia; è ideatore e direttore del Bif&st di Bari), ha avuto modo di stringere un rapporto professionale e privato con il grande attore. “La mort de Mario Ricci” ha circolato poco in Italia, e la Scuola ha accolto la proposta di ripresentarlo di Giovanna Gravina Volonté, ideatrice e direttrice artistica del festival dedicato al padre “La Valigia dell’Attore”, che dal 2003 si svolge nell’Isola della Maddalena. Il protagonista del film, il reporter televisivo Bernard Fontana (interpretato da Volonté) si reca in una cittadina svizzera per intervistare un famoso sociologo. Qui viene per caso a conoscenza della misteriosa morte di Mario Ricci, un lavoratore italiano immigrato coinvolto in un incidente stradale, e decide di indagare sul fatto. Emergono così tensioni e pregiudizi nascosti sotto l’apparente tranquillità della vita di provincia. Volonté aveva creduto molto nel personaggio propostogli da Goretta, come afferma in un’intervista apparsa sul settimanale Epoca: “Ho lavorato quasi due anni a questo film. Volevo arrivare in profondità a questo viaggio immobile, quasi senza gesti e senza parole, all’interno di un personaggio che ha coinciso con quello che sono io oggi”.


Gian Maria Volonté è morto il 6 dicembre 1994, durante le riprese del film “Lo sguardo di Ulisse” di Theo Angelopoulos. Quest’anno, in occasione del trentennale della scomparsa, vi sono state diverse iniziative di memoria, tra cui la mostra “Gian Maria Volonté 30”, con le foto di scena di Enrico Appetito, organizzata dall’omonimo Archivio nel marzo 2024 presso WEGIL, l’Hub culturale della Regione Lazio a Roma; il film “Volonté. L’uomo dai mille volti” di Francesco Zippel, presentato all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia; il festival “La Valigia dell’Attore”, la cui prima parte si è svolta a luglio, con l’assegnazione del Premio Volonté all’attrice Sonia Bergamasco, mentre la seconda parte è in programma dal 6 all’8 dicembre 2024, nell’isola della Maddalena, per chiudere idealmente un anno di iniziative dedicate al lavoro artistico e all’impegno civile di Gian Maria Volonté.

Il Premier libanese: “Gli Usa hanno assicurato che gli attacchi Idf su Beirut saranno ridotti”

Il Premier libanese: “Gli Usa hanno assicurato che gli attacchi Idf su Beirut saranno ridotti”Roma, 15 ott. (askanews) – Il primo ministro libanese Najib Mikati ha dichiarato ad Al Jazeera di aver “ricevuto garanzie americane” che gli attacchi israeliani a Beirut saranno ridotti. Mikati ha aggiunto che il suo governo vuole un cessate il fuoco e “l’attuazione della risoluzione Onu 1701”, che richiederebbe la fine della presenza di Hezbollah a sud del fiume Litani.


I media ebraici hanno riportato nei giorni scorsi che le pressioni degli Stati Uniti avevano portato Israele a ridurre gli attacchi contro obiettivi di Hezbollah nella capitale libanese.

Pentagono: arrivati in Israele componenti e militari Usa per il sistema antimissile Thaad

Pentagono: arrivati in Israele componenti e militari Usa per il sistema antimissile ThaadRoma, 15 ott. (askanews) – Un team avanzato di personale militare statunitense e i componenti iniziali necessari per far funzionare il sistema di difesa antimissile balistico THAAD sono arrivati in Israele, ha affermato il Pentagono in una dichiarazione che sottolinea che l’arrivo è avvenuto ieri.


Personale militare statunitense aggiuntivo e componenti della batteria THAAD continueranno ad arrivare in Israele nei prossimi giorni e il sistema sarà pienamente operativo nel prossimo futuro, ha aggiunto il Pentagono. “L’impiego della batteria THAAD in Israele sottolinea l’impegno degli Stati Uniti per la difesa di Israele e per difendere gli americani in Israele da eventuali attacchi missilistici balistici da parte dell’Iran”, ha aggiunto il Pentagono.

Usa 2024, a 3 settimane dal voto Harris e Trump ancora testa a testa

Usa 2024, a 3 settimane dal voto Harris e Trump ancora testa a testaRoma, 15 ott. (askanews) – La candidata democratica alla presidenza Kamala Harris e il rivale repubblicano Donald Trump sono impegnati in una serrata corsa presidenziale a tre settimane dal giorno delle elezioni, e il vantaggio medio in sette stati potenzialmente decisivi è inferiore all’1%, quindi ampiamente inferire al margine d’errore.


Harris è in vantaggio dell’1,7% a livello nazionale (49,1% – 47,4%), secondo la media dei dieci sondaggi più recenti pubblicati da Real Clear Politics (RCP). La media RCP a questo punto della corsa presidenziale del 2020 vedeva il candidato democratico Joe Biden in vantaggio del 9,2% e nel 2016 Hillary Clinton in vantaggio del 6,7%. Lunedì, il consigliere di Harris David Plouffe ha affermato che la corsa è effettivamente in parità in tutti e sette gli stati indecisi e che i sondaggi che mostravano il vicepresidente in vantaggio il mese scorso “non erano reali”.


“È una gara di margine di errore”, ha detto Plouffe in un podcast condotto da ex membri dello staff della Casa Bianca di Obama. “Qualsiasi sondaggio che mostri Kamala Harris in vantaggio di 4 o 5 punti in uno di questi sette stati, ignoratelo. Qualsiasi sondaggio che mostri Donald Trump in vantaggio in quel modo, ignoratelo”. I candidati stanno correndo per assicurarsi almeno 270 dei 538 voti elettorali con i risultati in sette stati che dovrebbero determinare il vincitore. Il divario medio nei sette stati è di un misero 0,7%, con Trump in vantaggio di un margine sottile in sei di essi. Harris ora è in vantaggio solo in uno stato indeciso, il Wisconsin, dello 0,3%.


Il premio più grande per uno stato indeciso, la Pennsylvania, rimane troppo vicino per essere definito. La scorsa settimana la media RCP indicava che la Pennsylvania era in parità, ma Trump ora ha un margine sottile dello 0,3%. Trump ha strappato il vantaggio a Harris nel Michigan (+0,9%) e nel Nevada (+0,2%). Trump ha perso un punto percentuale in Georgia negli ultimi dieci giorni, con un vantaggio sceso allo 0,5%. Trump è appena in testa in Arizona (+1%) e North Carolina (+0,5%).


Se le elezioni si fossero tenute oggi, Trump avrebbe avuto 302 voti elettorali contro i 236 di Harris, secondo la mappa RCP. Tuttavia, questo deve essere preso con le pinze considerando che le previsioni della mappa elettorale cambiano ogni giorno. Per quanto riguarda le competizioni che determineranno chi controllerà il Congresso, la mappa RCP rimane invariata. L’RCP ha ancora 32 gare alla Camera classificate come “incerte”, con i repubblicani che vincono 207 e i democratici 196. Se le elezioni si fossero tenute oggi, secondo le previsioni RCP, i repubblicani controllerebbero il Senato di 100 membri con 2 seggi, anche se 5 competizioni sono ancora considerate incerte.

Germania, ex ufficiale della Stasi condannato per omicidio del 1974

Germania, ex ufficiale della Stasi condannato per omicidio del 1974Roma, 15 ott. (askanews) – Dopo 50 anni un ex ufficiale della Stasi, la polizia segreta della Germania dell’Est, è stato condannato a 10 anni di prigione per aver ucciso un uomo polacco che tentava di fuggire a Berlino Ovest.


L’uomo, chiamato Martin Manfred N. nei documenti del tribunale, ora ha 80 anni e avrebbe sparato a Czeslaw Kukuczka alle spalle alla stazione di Friedrichstrasse nel 1974. I dettagli dell’omicidio sono rimasti sconosciuti per decenni. La Stasi aveva distrutto i documenti relativi al caso prima che la Germania orientale comunista si riunisse con quella occidentale nel 1990.


Il 29 marzo 1974, il 38enne Kukuczka, un pompiere, entrò nell’ambasciata polacca sull’Unter Den Linden di Berlino East con una valigetta e disse – falsamente – di trasportare una bomba. L’uomo minacciò di farla esplodere a meno di non essere autorizzato a varcare il confine e raggiungere Berlino ovest. Gli ufficiali della Stasi gli diedero allora un visto di uscita e un po’ di denaro della Germania occidentale e lo scortarono alla stazione di Friedrichstrasse, che era ancora servita da treni dal lato occidentale della città.


Kukuczka superò diversi controlli di confine all’interno della stazione. Tuttavia, prima che potesse arrivare alla parte occidentale della stazione, un uomo gli si avvicinò da dietro e gli sparò alle spalle. Ma un gruppo di scolari di Hesse nella Germania occidentale assistettero all’omicidio. E proprio uno di loro ha testimoniato raccontando aver visto un uomo in uniforme sparare a Kukuczka .


I dettagli del caso sono stati scoperti dagli storici polacchi, che hanno rintracciato i file relativi ai fatti negli archivi Stasi. I documenti che collegano Naumann all’uccisione, erano stati distrutti, ma sono stati ricostruiti usando uno speciale macchinario. La famiglia di Kukuczka non è mai stata ufficialmente informata del suo destino. Le sue ceneri furono mandate a sua moglie alcune settimane dopo essere stato assassinato. Il caso è stato riaperto dopo che la Polonia ha emesso un mandato di arresto europeo per Naumann nel 2021. Martin Manfred N ha sempre insistito sulla sua innocenza. Il suo avvocato ha detto che non c’erano prove che avesse realizzato l’omicidio. La Germania orientale fu creata dalle parti della Germania occupate dall’Unione Sovietica dopo la sconfitta della Germania nazista nel 1945. Nel 1990, entrambi i paesi si sono riuniti per formare la Germania moderna.

Moldova, domenica test aspirazioni filo-Ue: presidenziali e referendum

Moldova, domenica test aspirazioni filo-Ue: presidenziali e referendumRoma, 15 ott. (askanews) – Domenica gli elettori della Moldova, piccolo Paese stretto tra la Romania e l’Ucraina, e che ha subito uno dei maggiori impatti dall’invasione russa dei territori ucraini, affrontano una scelta decisiva: il 20 ottobre, infatti, si vota per le presidenziali e per il referendum sull’adesione all’Unione Europea. Due scelte che influenzeranno il futuro della Moldova, Paese tra i più poveri dell’area e che ha una situazione sociale ed economica critica, o portandola più vicina a Bruxelles o facendole fare un passo indietro, verso posizioni filo-russe.


La presidentessa in carica, la filoeuropea Maia Sandu che fa campagna anche per il sì al referendum pro-Ue, è la favorita al primo turno contro altri 16 candidati, ma il ballottaggio nella piccola ex repubblica sovietica di 2,6 milioni di abitanti ha un destino meno chiaro. Il principale avversario di Sandu, ex economista della Banca Mondiale data al 36% nel recente sondaggio del think tank WatchDog, è Alexandr Stoianoglo, ex procuratore di 57 anni sostenuto dai socialisti filo-russi, che al momento ottiene il 10% delle preferenze. E’ però improbabile che Sandu ottenga al primo turno più del 50%: l’appuntamento successivo per la corsa a due sarà il 3 novembre. La presidente moldava e altri funzionari di alto rango hanno accusato la Russia di aver cercato di influenzare il voto presidenziale e il referendum: all’inizio di questo mese, la polizia moldava ha scoperto un massiccio schema di compravendita di voti che ha coinvolto oltre 100.000 persone con denaro proveniente dalla Russia portato nel Paese da affiliati a Ilan Shor, un uomo d’affari latitante ed ex politico. Il governo ha stimato che almeno 100 milioni di euro sono stati convogliati in Moldova dalla Russia per manipolare le elezioni e il referendum sull’Ue.


Sotto la guida di Sandu, la Moldova ha presentato domanda di adesione all’UE poco dopo che Mosca ha invaso l’Ucraina nel 2022 e il blocco dei 27 membri ha avviato i colloqui di adesione con Chisinau a giugno con un piano di investimenti presentato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Chisinau che prevede aiuti record di 1,8 miliardi di euro. Nel lanciare la sua candidatura, Sandu ha affermato che la missione della sua generazione è “integrare democraticamente e liberamente la Moldova nella grande famiglia europea” perché il Paese “non è più visto come un affare personale degli oligarchi o come una zona di riciclaggio di denaro” e “non possiamo fermarci a metà strada”.


Stoianoglo, da parte sua, ha chiesto il “ripristino della giustizia” di fronte alle “intimidazioni”, accusando i “cattivi politici” di usare la guerra in Ucraina come pretesto per reprimere i diritti. Il referendum chiede se la costituzione debba essere modificata per includere l’adesione all’UE come obiettivo e quasi il 54% degli intervistati recentemente si è detto a favore contro il 35% contrario. La modifica costituzionale renderebbe il percorso verso l’Ue un impegno formale e irrevocabile ma un “no” rappresenterebbe un duro colpo per il governo di Sandu rallentando, se non bloccando, il processo di integrazione per molti anni. Per essere valido, deve votare almeno il 33% della popolazione avente diritto.


Un risultato incerto su più fronti anche perché il Paese è da sempre diviso tra Europa e Russia: mentre si voterà per questo quesito nella regione filo-russa della Transnistria, che si è separata nel 1992 poco dopo l’indipendenza e in cui si trovano ancora 1.500 soldati russi, e dove non sono previsti seggi ufficiali, le autorità locali pianificano un contro-referendum nella stessa giornata.

Rama: nei centri per i migranti in Albania è tutto di competenza italiana

Rama: nei centri per i migranti in Albania è tutto di competenza italianaRoma, 15 ott. (askanews) – Le strutture per l’accoglienza dei migranti in Albania, parte dell’accordo stipulato tra Roma e Tirana, sono totalmente di “competenza italiana”, “dalla costruzione alla gestione” all’ “intero processo di arrivo, fino a sistemazione, registrazione ed elaborazione delle domande dei migranti”, ha dichiarato al Corriere della Sera il premier albanese Edi Rama all’indomani della notizia secondo cui è partita la prima nave con migranti verso l’Albania, “Libra” della Marina Militare, con il primo gruppo di persone destinate ai nuovi centri allestiti nel Paese balcanico. La scorsa settimana sono diventati operativi i centri di Schengjin e Gjiader dove dovrebbero essere ospitati i migranti.


Rama ha aggiunto che i centri potranno ospitare “non più di 3.000 persone contemporaneamente” e “la durata del soggiorno dipenderà dai tempi delle procedure dello Stato italiano” e all’interno ci saranno solo forze di polizia italiane, come si applicherà “soltanto” la legislazione “italiana”. Inoltre Rama ha spiegato che L’Albania, però, non estenderà l’accordo che ha con l’Italia ad altri Paesi, perché “l’Italia per l’Albania non è un Paese come tutti gli altri, è l’altra metà di una coppia di fatto” e questa intesa, che Rama difende, “è un tentativo di provare un nuovo meccanismo tra altri meccanismi possibili. Siamo alla ricerca di una soluzione a un problema molto complesso”.

Taiwan: rilevati 153 aerei cinesi attorno all’isola in 25 ore (oltre a 14 navi)

Taiwan: rilevati 153 aerei cinesi attorno all’isola in 25 ore (oltre a 14 navi)Roma, 15 ott. (askanews) – Taiwan ha rilevato un numero record di 153 aerei cinesi in un solo giorno vicino all’isola, secondo i dati pubblicati oggi dal ministero della Difesa taiwanese, al termine di una giornata di manovre militari di Pechino. Questi movimenti si sono verificati durante un periodo di 25 ore terminato alle 6 del mattino di oggi, ora locale, ha affermato il ministero, aggiungendo che nello stesso periodo sono state rilevate anche 14 navi cinesi.


Da parte sua, il governo di Tokyo ha reso noto di avere espresso le sue “preoccupazioni” a Pechino e di avere inviato aerei da combattimento vicino all’isola di Yonaguni, nel sud del Giappone. “Il governo sta monitorando attentamente attività rilevanti con estrema attenzione e ha trasmesso le preoccupazioni del Giappone alla parte cinese”, ha detto ai giornalisti il vice segretario generale del governo Kazuhiko Aoki.

Raid aereo di Israele nel Libano settentrionale, colpito edificio: oltre 20 morti

Raid aereo di Israele nel Libano settentrionale, colpito edificio: oltre 20 mortiRoma, 15 ott. (askanews) – Almeno 21 persone sono state uccise e altre otto sono rimaste ferite in un raro attacco aereo israeliano nel Libano settentrionale, lo ha reso noto il ministero della Salute libanese. L’attacco ha colpito un edificio residenziale ad Aitou, un villaggio prevalentemente cristiano lontano dalle aree in cui l’esercito israeliano ha effettuato migliaia di attacchi contro il movimento sciita sciita Hezbollah.


I residenti hanno affermato che una famiglia recentemente sfollata a causa della guerra viveva lì. L’esercito israeliano, riferisce la Bbc, non ha commentato immediatamente la notizia, arrivata mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di “continuare a colpire Hezbollah senza pietà ovunque in Libano, inclusa Beirut”. “Tutto è in base a considerazioni operative. Lo abbiamo dimostrato di recente e continueremo a dimostrarlo anche nei prossimi giorni”, ha detto il capo del governo dello Stato ebraico.

Anti-Money Laundering ed Educazione Finanziaria – Italia e Romania

Anti-Money Laundering ed Educazione Finanziaria – Italia e RomaniaRoma, 14 ott. (askanews) – Il 10 ottobre 2024, presso la sede della Banca Nazionale della Romania, si è tenuto l’evento di diplomazia economica intitolato “Anti-Money Laundering ed Educazione Finanziaria – Italia e Romania: Esperienze e Best Practices in linea con gli Standard OCSE”, che ha riunito a Bucarest alti funzionari del settore finanziario ed esperti provenienti da Italia, Romania, Moldova ed Organizzazioni internazionali come l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e la Commissione Europea.


L’iniziativa, organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest in collaborazione con la Banca Nazionale della Romania, si inserisce nel contesto del partenariato strategico tra Romania e Italia. Essa ha rappresentato un’importante occasione di scambio di conoscenze e best practices su due temi trasversali: la lotta contro il riciclaggio di denaro e l’educazione finanziaria, rilevanti anche in vista dell’adesione della Romania all’OCSE, priorità strategica per la politica estera del governo romeno. Ad aprire i lavori l’Ambasciatore d’Italia in Romania, S.E. Alfredo Durante Mangoni, il quale ha evidenziato l’importanza di questo evento di diplomazia economica per il percorso di adesione della Romania all’OCSE, sottolineando come il rafforzamento delle misure antiriciclaggio e l’educazione finanziaria siano cruciali per lo sviluppo di solide politiche pubbliche e il corretto funzionamento dei mercati. Ha richiamato l’esperienza consolidata dell’Italia nella lotta alla criminalità organizzata ed economica, che si fonda su strumenti come la prevenzione della corruzione e il contrasto al riciclaggio di denaro, riconosciuti a livello globale. L’Ambasciatore ha inoltre ribadito l’importanza della cooperazione interistituzionale e l’adesione agli standard internazionali, come quelli definiti dall’OCSE, per costruire un futuro più sicuro e responsabile. Infine, ha collegato la conferenza all’obiettivo strategico dell’ingresso della Romania nell’Eurozona, sottolineando che il rafforzamento delle misure di contrasto al riciclaggio e l’educazione finanziaria sono fondamentali anche in vista di tale obiettivo?.


Dal suo canto il Vice Governatore della Banca Nazionale della Romania, Leonardo Badea, ha sottolineato la forza delle normative europee in materia di antiriciclaggio, affermando che l’Unione Europea dispone di leggi rigorose contro il riciclaggio di denaro, che impongono un’elevata vigilanza non solo alle banche e alle imprese, ma anche alle persone fisiche. Badea ha evidenziato l’importanza della collaborazione interistituzionale anche a livello europeo per mantenere un sistema finanziario trasparente e sicuro, fondamentale per il futuro economico della Romania, specialmente nel contesto dell’adesione all’OCSE?. A svolgere la relazione principale, il Direttore per gli Affari Finanziari e d’Impresa dell’OCSE, Carmine Di Noia, che ha illustrato il ruolo centrale dell’allineamento della Romania agli standard OCSE nell’ambito del processo di adesione, con un focus su tre pilastri principali: la lotta alla corruzione, l’educazione finanziaria e la governance aziendale. Ha evidenziato l’importanza di promuovere la trasparenza nei mercati finanziari e di migliorare la governance aziendale attraverso le raccomandazioni OCSE, come i G20/OECD Principles of Corporate Governance e la OECD Anti-Bribery Convention. Di Noia ha sottolineato come l’adesione della Romania contribuirà a consolidare il suo sviluppo economico e sociale a lungo termine, favorendo l’attrazione di investimenti e la sostenibilità economica. L’evento ha inoltre fornito l’occasione per esaminare i progressi della Romania nelle riforme strutturali necessarie, come l’adozione della Strategia Nazionale per l’Educazione Finanziaria, approvata dall’Esecutivo romeno nell’aprile 2024.


Nel corso della conferenza, numerosi esperti e rappresentanti istituzionali hanno contribuito al dibattito, offrendo le loro prospettive su temi cruciali come l’antiriciclaggio e l’educazione finanziaria. Essi hanno discusso le strategie innovative e i quadri normativi necessari per affrontare le sfide legate alla trasparenza finanziaria, alla governance europea in evoluzione e all’importanza di un’educazione finanziaria adeguata alla crescita economica sostenibile. In questo contesto, l’evento ha rafforzato la collaborazione bilaterale, contribuendo a promuovere la resilienza economica e la stabilità finanziaria di entrambi i paesi. Tra i relatori spiccano rappresentanti della Banca d’Italia, tra cui Magda Bianco, Capo del Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria, Enzo Serata, Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), Italo Borrello, Direttore del Servizio Analisi e Rapporti Istituzionali dell’UIF, e Aldo Stanziale, Vice-Capo dell’Unità di Supervisione e Normativa Antiriciclaggio. Dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano ha partecipato Roberto Angeletti, Direttore del Servizio Supervisione Bancaria, insieme al Col. T. SFP Gabriele di Guglielmo della Guardia di Finanza, Chief Operational Officer presso il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria. Per il lato romeno, erano presenti il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione Alex Florin Floren?a, il Presidente dell’Ufficio Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo del Riciclaggio di Denaro Adrian Cucu, il Sottosegretario all’Istruzione Florin Lixandru e il Consigliere del Governatore della Banca Nazionale Romena Eugen Radulescu. A rappresentare la Commissione Europea è stata Raluca Pruna, Capo dell’Unità per i Reati Finanziari, mentre per la Banca Nazionale moldava ha preso la parola Petru Rotaru, Vice Governatore, entrambi offrendo contributi significativi sui due temi dibattuti. La partecipazione di Rotaru è particolarmente significativa, poiché la Moldova, pur non essendo un membro dell’Unione Europea, aspira fortemente ad allinearsi ai valori e agli standard europei, rafforzando così la sua cooperazione con le istituzioni finanziarie del continente.


Nelle sue conclusioni, Luca Niculescu, Segretario di Stato agli Esteri e Coordinatore Nazionale per il processo di adesione della Romania all’OCSE, ha sottolineato l’importanza cruciale della sinergia tra educazione finanziaria e lotta al riciclaggio di denaro, affermando che queste due aree rappresentano pilastri fondamentali per una democrazia sana. Ha inoltre evidenziato i progressi della Romania nel percorso di adesione all’OCSE, mettendo in luce che il viaggio verso l’adesione è altrettanto importante quanto la destinazione finale, grazie anche alle soluzioni e alle buone prassi condivise tra i partecipanti.