Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

L’esercito di Israele avverte: l’Iran pagherà le conseguenze dell’escalation, pronti a rispondere

L’esercito di Israele avverte: l’Iran pagherà le conseguenze dell’escalation, pronti a rispondereRoma, 13 apr. (askanews) – L’Iran subirà conseguenze se dovesse intensificare le violenze nella regione, ha detto oggi il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari.


“L’Iran subirà le conseguenze della scelta di aggravare ulteriormente la situazione”, ha affermato l’alto ufficiale israleiano in un comunicato citato dalla stampa locale. “Israele è in massima allerta. Abbiamo aumentato la nostra disponibilità a proteggere Israele da ulteriori aggressioni iraniane. Siamo anche pronti a rispondere”, ha aggiunto Hagari.

Tajani: c’è un rischio di escalation in Medio oriente, ho invitato l’Iran alla prudenza

Tajani: c’è un rischio di escalation in Medio oriente, ho invitato l’Iran alla prudenzaMilano, 13 apr. (askanews) – “La situazione è molto tesa, i rischi di una escalation ci sono. Ieri ho parlato per un’ora con il ministro degli Esteri dell’Iran e ho invitato alla prudenza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine degli Stati Generali dell’Economia di Forza Italia.


“Mi sono preoccupato di tutelare i militari italiani che sono al confine tra Libano e Israele e ho insistito sulla necessità di garantire il traffico mercantile attraverso Suez e il Mar Rosso. Mi è stato detto che gli Houthi non attaccheranno mercantili che non portano armi ad Israele”, ha aggiunto.

Otto razzi sono stati lanciati da Gaza sulla città israeliana di Sderot

Otto razzi sono stati lanciati da Gaza sulla città israeliana di SderotRoma, 13 apr. (askanews) – Otto razzi sono stati lanciati verso la città israeliana di Sderot, vicino al confine con Gaza: lo hanno reso noto le autorità municipali locali, spiegando che molti di questi razzi sono stati intercettati. Al momento non si hanno notizie di vittime o danni materiali, riferisce la stampa israeliana.L’attacco è stato rivendicato dalle Brigate Al-Quds, l’ala militare del movimento palestinese della Jihad islamica.


“Brigate Al-Quds: insieme alle forze di Omar al-Qassem, abbiamo effettuato attacchi missilistici su Sderot e sugli insediamenti che circondano la Striscia di Gaza in risposta ai crimini del nemico sionista contro il nostro popolo”, ha riferito l’ala militare della Jihad islamica in un comunicato su Telegram.

Secondo la Cnn l’Iran sposta droni e missili in vista dell’attacco a Israele

Secondo la Cnn l’Iran sposta droni e missili in vista dell’attacco a IsraeleRoma, 13 apr. (askanews) – L’Iran starebbe spostando numerose risorse militari all’interno del suo territorio, in vista di un possibile attacco contro Israele, in ritorsione al raid aereo contro un edificio che ospitava il consolato iraniano a Damasco, in Siria, che ha provocato la morte di sette persone, tra cui alcvuni ufficiali delle Guardie rivoluzionarie. Lo afferma la Cnn citando due fonti di intelligence americane.


Secondo quanto riferito, tra le risorse interessate agli spostamenti ci sarebbero anche centinaia di droni e missili da crociera. Tuttavia, secondo le fonti del network americano, non è ancora chiaro se l’Iran attaccherà o meno dal proprio territorio. Secondo informazioni statunitensi, l’Iran potrebbe anche coinvolgere suoi delegati o alleati nell’esecuzione di tali attacchi.

Attacco con coltello in un centro commerciale di Sydney, almeno sei morti

Attacco con coltello in un centro commerciale di Sydney, almeno sei mortiRoma, 13 apr. (askanews) – Almeno sei persone sono morte in un “grave incidente” al centro commerciale Westfield di Sydney, dove un uomo ha accoltellato diverse persone. Tra le vittime figura anche l’attentatore, secondo un briefing alla stampa del vice commissario di polizia Anthony Cooke. In un primo momento la Abc aveva riferito che gli agenti stavano cercando anche un secondo sospettato, dopo avere sparato a un uomo ritenuto responsabile dell’attacco. Ma Cooke ha smentito, l’uomo ha agito da solo: “Dalle indagini preliminari sembrerebbe che questa persona abbia agito da sola. Sono contento che non vi sia alcuna minaccia continua”, ha detto, confermando che “ci sono molte altre persone trasportate in ospedale”.


Ancora incerto il movente dell’attacco. Nessuna ipotesi è esclusa, neppure quella di terrorismo, ha precisato il vice commissario australiano. “Non c’è nulla di cui siamo a conoscenza sulla scena che possa indicare un movente o un’ideologia”, ha sostenuto Cooke. Secondo le prime informazioni raccolte, l’aggressore si era recato al centro commerciale e poi era andato via, prima di farvi ritorno e iniziare ad accoltellare i clienti. Poco prima delle 16 ora locale i servizi di emergenza sono stati chiamati al Westfield di Bondi Junction “in seguito alla segnalazione di più persone accoltellate”. Decine di veicoli della polizia e numerose ambulanze hanno raggiunto il centro commerciale, mentre le persone hanno tentato la fuga in preda al panico e in lacrime. La polizia ha invitato i cittadini a “evitare la zona” ed è intervennuta per disinnescare la minaccia.


L’uomo è stato ucciso da una poliziotta. “Ha affrontato l’autore del reato che era passato al livello cinque” del centro commerciale “mentre lei continuava a camminare velocemente dietro di lui per raggiungerlo”, ha raccontato Cooke. Ad un certo punto, il sospetto “si è voltato verso di lei ed ha sollevato un coltello”. La donna ha quindi “sparato con un’arma da fuoco e quella persona ora è deceduta”, ha raccontato l’ufficiale, aggiungendo: “Mi informano che ci sono cinque vittime a causa delle azioni di questo delinquente”. Secondo fonti di stampa locale, i feriti sarebbero almeno otto: tra loro anche una donna e un bambino di nove mesi. Testimoni citati dal Sydney Herald hanno detto di aver visto diversi corpi a terra. “Molti” sono in condizioni critiche, ha detto una fonte della polizia non autorizzata a parlare pubblicamente. Sulla stampa locale e sui social media è stato pubblicato un video di un uomo in pantaloncini e maglietta sportiva che fa jogging all’interno del centro commerciale, portando con sé un coltello. Un testimone, vicino a una palestra dentro il centro commerciale, ha visto il presunto aggressore da vicino, descrivendolo come “disperso e caotico”.


“Non stava cercando nessuno in particolare, si vedeva che sembrava abbastanza confuso, stava semplicemente correndo in giro con il suo coltello”, ha detto l’uomo a Nine News. Il testimone ha poi confermato di aver visto altre persone inseguirlo: “abbiamo pensato che stessero cercando di fermarlo”, ha commentato. Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha espresso le sue condoglianze alle vittime dell’attacco con coltello al centro commerciale di Sydney. “Sono stato informato sugli eventi devastanti di Bondi Junction. Tragicamente, sono state segnalate numerose vittime e i primi pensieri di tutti gli australiani sono rivolti alle persone colpite e ai loro cari”, ha scritto il primo ministro australiano su X.


“I nostri cuori sono rivolti ai feriti e offriamo i nostri ringraziamenti a coloro che si prendono cura di loro, nonché alla nostra coraggiosa polizia e ai primi soccorritori”, ha aggiunto.

Salone Mobile, il meglio del Design di Bruxelles in mostra a Milano

Salone Mobile, il meglio del Design di Bruxelles in mostra a MilanoMilano, 12 apr. (askanews) – La Brussels House di Milano dal 15 al 21 aprile diventa uno dei centri nevralgici dell’Isola Design District con l’esposizione evento Brussels Design Beyond Borders, curata da Fabio Romenici, designer specializzato in architettura d’interni, collectible design, art direction e visualizzazioni 3D.


Organizzata da hub.brussels con la collaborazione di MAD Brussels (centro dedicato alla ricerca e all’innovazione nei settori della moda e del design) l’esposizione mette in luce il talento senza confini di un gruppo di 15 tra studi di design e artisti noti ed emergenti provenienti da Bruxelles, che hanno reinterpretato in chiave sostenibile arredi e oggetti di uso comune. Il risultato è una collezione di 23 pezzi basati sulla polifunzionalità, sul riciclo e sulla circolarità, in cui l’estetica si fonde con la praticità e l’innovazione dialoga con la tradizione.


“Con questa esposizione accendiamo un faro sull’eccellenza e sull’impegno dei designers brussellesi verso il tema, sempre più urgente, della sostenibilità – spiega Guglielmo Pisana, consigliere Economico e Commerciale della Regione di Bruxelles Capitale a Milano – Le opere sono inserite nel loro naturale contesto di riferimento: una vera casa con cucina, soggiorno, guardaroba e ufficio. Brussels House è un incubatore di sinergie, una vetrina della Regione di Bruxelles Capitale nel cuore di uno dei quartieri più effervescenti di Milano: un ambiente inclusivo e aperto alla contaminazione, progettato per incentivare la collaborazione tra organizzazioni e realtà produttive in un’ottica di internazionalizzazione bilaterale”. Ursula Jone Gandini, Direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles, aggiunge: “Il design è una chiave interessante per scoprire il carattere eclettico e anticonformista della città di Bruxelles. Attraverso le nostre ampie vetrate affacciate sul Bosco Verticale e l’organizzazione di appuntamenti aperti a pubblico e operatori nel corso di tutta la settimana, intendiamo promuovere un volto meno noto della città, stimolando ulteriormente la conoscenza e la curiosità verso una destinazione che si sta rivelando sempre più apprezzata dai turisti italiani”.


Tra i talenti in mostra più attesi, il noto designer Damian O’Sullivan e Noemi Orgaer, che presenterà una sedia esposta per la prima volta lo scorso mese a Bruxelles durante Collectible, e la piccola libreria co-progettata con Fien Van Der Steichel. In catalogo anche le creazioni di Studio Minimètre, Guillaume Slizewicz, AVANDI, Cru Ateliers, Arthur Halbique, Renaud Meunier e FOLD UNFOLD (Kana Arioka), accomunate dalla particolare attenzione alla materialità e al carattere sostenibile degli oggetti, in ottica di riutilizzo e recupero di materiali di scarto. Da segnalare infine la selezione di tessuti proposta da Chateau Resort, Margot Van Den Berghe e Manuel Leromain, insieme agli oggetti di ispirazione quotidiana presentati dai designers e architetti Nicole Brock (BRCK) e Olivier Vitry (Claisse Architecture).

Colloquio telefonico tra Tajani e il ministro degli Esteri dell’Iran

Colloquio telefonico tra Tajani e il ministro degli Esteri dell’IranRoma, 12 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto un lungo colloquio telefonico con il suo omologo iraniano Hossein AmirAbdollahian in cui ha affrontato il dossier Medio Oriente, dove sembra imminente un attacco di rappresaglia di Teheran per il raid di Israele contro il consolato iraniano a Damasco. Lo ha annunciato lo stesso capo della diplomazia italiana sul suo profilo X.


“Lunga telefonata con il ministro degli Esteri dell’Iran sul Medio Oriente”, ha scritto Tajani, “Ribadita la posizione del Governo in favore della pace e per la de-escalation”. “Ho esortato Teheran alla moderazione”, ha aggiunto il ministro degli Esteri italiano, “Confermata necessità di garantire incolumità forze militari italiane in Libano e delle nostre navi mercantili nel Mar Rosso”.

Gli Usa: credibile la minaccia di ritorsione dell’Iran contro Israele

Gli Usa: credibile la minaccia di ritorsione dell’Iran contro IsraeleRoma, 12 apr. (askanews) – Gli Stati Uniti considerano la potenziale minaccia iraniana di ritorsione contro Israele per un attacco al suo consolato a Damasco “reale e fattibile” e continuano a monitorarla da vicino. Lo ha dichiarato il consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.


“Riteniamo che la potenziale minaccia iraniana sia reale, fattibile e certamente credibile, e la stiamo osservando il più attentamente possibile”, ha dichiarato Kirby durante un briefing con la stampa. Kirby ha sottolineato che a questo punto l’amministrazione Biden si sta assicurando che Israele abbia tutto il necessario per difendersi. L’emittente statunitense CBS ha riferito, citando due funzionari statunitensi, che oggi è prevista un’importante rappresaglia iraniana contro Israele in risposta all’attacco del 1 aprile al suo consolato a Damasco. L’attacco potrebbe colpire siti militari all’interno del Paese con più di 100 droni e decine di missili, secondo l’emittente. I funzionari non escludono che gli iraniani possano optare per un attacco su scala ridotta per evitare una drastica escalation, ma si ritiene che la loro rappresaglia sia imminente, ha aggiunto la Cbs.


Il 1 aprile il ministero della Difesa siriano ha riferito di un attacco aereo israeliano contro la sede del consolato generale dell’Iran nella capitale siriana Damasco, che ha lasciato l’edificio in rovina. Nello stesso edificio risiedeva l’ambasciatore iraniano in Siria, Hossein Akbari, che non è rimasto ferito. Il corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, il reparto d’elite dell’esercito di Teheran, ha riferito che sette suoi membri sono stati uccisi nell’attacco, compresi due comandanti: Mohammad Reza Zahedi, capo della forza al Quds del Corpo attiva in Siria e in Libano, e il suo vice Mohammad Hadi Rahimi.


Il Ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato di riservarsi il diritto di rispondere all’attacco di Israele al consolato generale di Damasco e di “determinare la punizione che l’aggressore merita”.

Il Ministro cinese Wang: l’indagine Ue sulle auto elettriche lascia perplessi

Il Ministro cinese Wang: l’indagine Ue sulle auto elettriche lascia perplessiVerona, 12 apr. (askanews) – L’atteggiamento della Commissione europea sulle auto elettriche, i pannelli solari, le turbine eoliche prodotte in Cins “lascia perplessi” e rischia di minare la fiducia. L’ha affermato oggi il ministro del Commercio cinese Wang Wantao intervenendo al Forum imprenditoriale Italia-Cina a Verona,.


“Attualmente lo sviluppo mondiale deve affrontare molte sfide. In particolar modo il cambiamento climatico”, ha segnalato Wang. “Lascia perplessi – ha detto Wang – come la Commissione da un lato porti avanti delle operazioni di protezionismo e nello stesso tempo alzi la bandiera” della decarbonizzazione. “Da una parte – ha continuato – crea dei sussidi per le aziende europee, dall’altro va ad aprire un’indagine sulle imprese cinesi. Non vogliamo vedere queste politiche che minano la fiducia nella cooperazione”.

Tajani: l’Iran non attacchi direttamente Israele

Tajani: l’Iran non attacchi direttamente IsraeleVerona, 12 apr. (askanews) – L’Iran non attacchi direttamente Israele per non provocare un’escalation in un’area in cui c’è già tensione. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Forum di dialogo imprenditoriale Italia-Cina a Verona.


“Stiamo insistendo anche noi con azioni diplomatice affinché l’Iran non attacchi direttamente Israele, perché questo porterebbe a un’escalation in un’area dove già c’è una tensione molto forte”, ha detto il ministro. “Ci auguriamo sempre che prevalga il buonsenso in questa delicata fase”.