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Gli 007 russi dicono che dietro l’attacco terroristico a Mosca ci sono Usa e Ucraina

Gli 007 russi dicono che dietro l’attacco terroristico a Mosca ci sono Usa e UcrainaRoma, 26 mar. (askanews) – Dietro l’attacco terroristico al Crocus City Hall di venerdì scorso nella regione di Mosca ci sono Stati Uniti, Regno Unito e Ucraina. Lo ha detto il capo capo del Servizio di sicurezza federale russo (fsb), Alexander Bortnikov, rispondendo a una domanda diretta dei media. “Crediamo sia vero”, ha risposto il capo del servizio di intelligence russo, citato dall’agenzia di stampa Tass.


Secondo Bortnikov, l’Ucraina starebbe cercando di dimostrare le proprie capacità: “Che cosa dovrebbe fare per dimostrare le sue capacità? Dovrebbe compiere atti di sabotaggio e terroristici nelle retrovie. Questo è ciò a cui mirano sia i capi dei servizi speciali ucraini che quelli britannici. Anche i servizi speciali statunitensi hanno ripetutamente parlato di questo”.

Il Qatar: i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza sono ancora in corso

Il Qatar: i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza sono ancora in corsoRoma, 26 mar. (askanews) – Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, ha detto oggi, senza fornire dettagli, che i negoziati per un cessate il fuoco a Gaza sono ancora in corso.


Al-Ansari ha respinto le affermazioni israeliane secondo cui la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco, approvata lunedì, avrebbe avuto “un impatto immediato” sui colloqui. I media israeliani hanno riferito che lo Stato ebraico avrebbe richiamato il suo team negoziale, dopo che Hamas ha respinto le ultime proposte sul cessate il fuoco. Ma il quotidiano haaretz ha successivamente precisato che una parte del gruppo di negoziatori di Israele è rimasta a Doha per proseguire i colloqui con i mediatori e il movimento estremista palestinese.

Assange non sarà estradato per ora, Corte Gb chiede garanzie a Usa

Assange non sarà estradato per ora, Corte Gb chiede garanzie a UsaRoma, 26 mar. (askanews) – L’alta Corte britannica ha stabilito che Julian Assange non sarà estradato immediatamente negli Usa. La corte ha chiesto garanzie al governo degli Stati Uniti,.


Nella sentenza si legge che la a Corte “ha dato il Governo degli Stati Uniti 3 settimane per fornire garanzie soddisfacenti sul tre punti a) che il Sig Assange potrà fare affidamento sul Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti (che protegge la libertà di parola)


b) che non sarà discriminato durante il processo (compresa la sentenza)in ragione della sua nazionalità (è cittadino australiano) e che gli saranno concesse le stesse protezioni del Primo Emendamento valide per i cittadini egli Stati Uniti e c) che la pena di morte venga esclusa.


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Assange non sarà estradato (per ora), l’alta Corte britannica chiede garanzie agli Usa

Assange non sarà estradato (per ora), l’alta Corte britannica chiede garanzie agli UsaRoma, 26 mar. (askanews) – L’alta Corte britannica ha stabilito che Julian Assange non sarà estradato immediatamente negtli Usa. La corte chiede garanzie al governo degli Stati Uniti,.


Nella sentenza si legge La Corte “ha dato il Governo degli Stati Uniti 3 settimane per fornire garanzie soddisfacenti sul fatto a) che il Sig Assange potrà fare affidamento sul Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti (che protegge la libertà di parola), b) non sarà pregiudicato durante il processo (compresa la sentenza)in ragione della sua nazionalità (è cittadino australiano) e che gli saranno concesse le stesse protezioni del Primo Emendamento di un cittadino degli Stati Uniti e c) che la pena di morte venga esclusa. L’alta corte britannica, nel dare tre settimane di tempo al governo Usa per dare garanzie sull’equità di un eventuale processo al fondatore di Wikileaks Julian Assange, ha aperto le porte a un nuovo appello di Assange contro la richiesta Usa di estradizione. La corte si è aggiornata quindi per una nuova udienza il 20 maggio.  La Corte chiede agli Usa garanzie sul fatto che Assange possa usufruire concretamente della protezione garantita dal Primo Emendamento e che sia esclusa la pena di morte..


 

La Russia si dece pronta a una discussione completa con gli Usa su tutte le questioni

La Russia si dece pronta a una discussione completa con gli Usa su tutte le questioni

Roma, 26 mar. (askanews) – Mosca è favorevole a una discussione completa su tutte le questioni con Washington. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha riferito di aver concordato con funzionari statunitensi “contatti la prossima settimana sui problemi delle relazioni bilaterali”.

Il presidente Vladimir Putin “ha più volte dichiarato che siamo aperti al dialogo, che riteniamo necessario discutere tutte le questioni nel loro insieme”, ha detto oggi Peskov alla stampa. “È impossibile prendere alcune questioni fuori contesto, dal contesto generale che ora domina i nostri rapporti bilaterali – ha aggiunto il portavoce, stando a quanto riportato dall’agenzia Ria – quindi siamo aperti al dialogo, ma siamo favorevoli ad una discussione completa su tutte le questioni”.

La relatrice Onu Francesca Albanese accusa Israele di “genocidio” e “pulizia etnica”

La relatrice Onu Francesca Albanese accusa Israele di “genocidio” e “pulizia etnica”Roma, 26 mar. (askanews) – La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi, Francesca Albanese, ha spiegato in un nuovo rapporto sulla situazione a Gaza, che “ci sono fondati motivi” per ritenere che Israele abbia commesso diversi “atti di genocidio” nell’ambito dell’offensiva nell’enclave palestinese da ottobre. “La natura travolgente e la portata dell’assalto israeliano a Gaza e le condizioni di vita distruttive che ha causato rivelano l’intento di distruggere fisicamente i palestinesi come gruppo”, ha affermato Albanese.


La relatrice, incaricata dal Consiglio per i diritti umani, dovrà presentare il suo rapporto oggi alle Nazioni Unite a Ginevra. Il rapporto – intitolato “Anatomia di un genocidio” – conclude “che ci sono fondati motivi per ritenere che sia stata raggiunta la soglia che indica che sono stati commessi atti di genocidio” contro i palestinesi di Gaza.

Il leader di Hamas Haniyeh oggi in Iran per colloqui su Gaza

Il leader di Hamas Haniyeh oggi in Iran per colloqui su GazaRoma, 26 mar. (askanews) – Il leader di Hamas Ismail Haniyeh si recherà a Teheran oggi per incontrare la leadership della repubblica islamica d’Iran, il giorno dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato tra Israele e il gruppo palestinese a Gaza: lo ha riferito la stampa ufficiale iraniana. Quella di oggi sarà la seconda visita di Haniyeh in Iran dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, il 7 ottobre scorso.


Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanaani intanto ha definito la risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza, approvata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu con 14 voti favorevoli e l’astensione degli Stati Uniti come un “passo positivo”. “Un passo ancora più importante sarà ora un’azione efficace per la sua attuazione”, ha affermato Kanaani.

E’ crollato il Francis Scott Key Bridge di Baltimora (dopo l’urto di una nave)

E’ crollato il Francis Scott Key Bridge di Baltimora (dopo l’urto di una nave)Milano, 26 mar. (askanews) – Il Francis Scott Key Bridge, nella città americana di Baltimora, nel Maryland, Usa, è crollato dopo che una nave portacontainer si è schiantata contro di esso, hanno riferito le autorità locali a Fox Baltimora.


Diversi utenti hanno pubblicato video su X di quello che dovrebbe essere il ponte crollato e la nave. Fox News Baltimora, citando i funzionari dei trasporti locali, scrive che il traffico sul ponte verrà deviato. Non è chiaro se sul ponte al momento del crollo vi fossero auto o persone. Secondo il sito del New York Times, che al momento non parla di crollo, l’incidente, al Francis Scott Key Bridge, è stato confermato da Matthew West, un sottufficiale di prima classe della Guardia Costiera di Baltimora. Non ha specificato il tipo di nave né ha detto quando ha colpito il ponte.


La grande nave si sarebbe schiantata contro il ponte, prendendo fuoco prima di affondare e facendo cadere diversi veicoli nel fiume Patapsco sottostante.

Blinken ha detto a Gallant che ci sono alternative all’invasione di terra a Gaza

Blinken ha detto a Gallant che ci sono alternative all’invasione di terra a GazaRoma, 26 mar. (askanews) – Il segretario di Stato americano Antony J. Blinken ha incontrato a Washington il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.


Blinken, si legge in una dichiarazione del Dipartimento di Stato, ha “ribadito il sostegno degli Stati Uniti per garantire la sconfitta di Hamas, anche a Rafah”, ribadendo al contempo “l’opposizione ad un’importante operazione di terra a Rafah che metterebbe ulteriormente a repentaglio il benessere degli oltre 1,4 milioni di civili palestinesi che vi si rifugiano”. Blinken “ha sottolineato che esistono alternative ad una grande invasione di terra che garantirebbero meglio la sicurezza di Israele e proteggerebbero i civili palestinesi”.


Il segretario di Stato ha anche discusso della “necessità” di “sostenere una ulteriore assistenza umanitaria per soddisfare le esigenze dei civili a Gaza”.

I ministri degli Esteri Asean condannano l’attentato a Mosca

I ministri degli Esteri Asean condannano l’attentato a MoscaRoma, 26 mar. (askanews) – I ministri degli Esteri dell’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (Asean) hanno condannato l’attacco terroristico a Mosca e hanno espresso il loro sostegno agli sforzi per consegnare i responsabili alla giustizia, si legge in una dichiarazione congiunta dei ministri.


“L’Asean condanna nei termini più forti possibili il barbaro attacco terroristico” che ha provocato “la perdita di vite innocenti e numerose vittime, compresi bambini”, si legge. “L’Asean pienamente sostiene gli sforzi del governo della Federazione Russa nell’affrontare la situazione e consegnare i colpevoli alla giustizia”. I ministri degli Esteri dell’Asean hanno inoltre sottolineato “l’urgente necessità di uno sforzo internazionale concertato per eliminare la piaga del terrorismo in modo globale ed efficace”.