Il Gabinetto di guerra di Israele prepara la risposta all’attacco di Hezbollah nel GolanRoma, 28 lug. (askanews) – Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu sta presidendo il Gabinetto di sicurezza per decidere sulla risposta all’attacco missilistico di ieri, che Israele ritiene sia stato sferrato da Hezbollah, ad alcuni villaggi drusi nel Golan e che ha ucciso 12 bambini su un campo di calcio.
Secondo The Times of Israel, “vari funzionari e resoconti suggeriscono che si prevede che il governo approverà una rappresaglia su vasta scala, anche se resta da stabilirne la portata, così come se ciò scatenerà una guerra totale con il potente gruppo terroristico libanese sostenuto dall’Iran”. Insieme a Netanyahu, una foto pubblicata dal quotidiano on line, ci sono il ministro della Difesa Yoav Gallant, il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, il capo di stato maggiore di Netanyahu Tzachi Braverman, il capo del Mossad David Barnea (tornato dai colloqui a Roma), il direttore dello Shin Bet Ronen Bar, il capo di stato maggiore delle Idf Herzi Halevi, il segretario militare di Netanyahu Roman Goffman e altri membri dello stato maggiore delle Idf.
Putin: via da moratoria se gli Usa dispiegherano missili in GermaniaRoma, 28 lug. (askanews) – La Russia si sentirà libera di dispiegare missili a corto e medio raggio e gli Stati Uniti volessero fare altrettanto in territorio tedesco: lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. “Se gli Stati Uniti dovessero procedere con questi piani, la Russia si sentirà libera dalla moratoria unilaterale dichiarata in precedenza sul dispiegamento di armi d’attacco a corto e medio raggio” ha proseguito Putin, sottolineando come “lo sviluppo di diversi sistemi missilistici a corto e medio raggio
Israele presenta agli Usa l’ultima proposta di un accordo di pace su GazaRoma, 27 lug. (askanews) – I negoziatori israeliani hanno trasmesso agli Stati Uniti l’ultima proposta di accordo per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza: è quanto riporta il Times of Israel, citando fonti diplomatiche arabe. Secondo le fonti il documento comprende le nuove condizioni poste dal governo del premier Benjamin Netanyahu, in particolare la richiesta di un meccanismo che garantisca che tra i rifugiati palestinesi di ritorno nel Nord della Striscia non vi siano miliziani armati.
Stando a fonti della delegazione negoziale e della sicurezza israeliane è probabile che Hamas respinga questa condizione, il che potrebbe portare ad una nuova crisi nei colloqui.
In Francia si temono sabotaggi anche negli aeroportiRoma, 27 lug. (askanews) – Oltre alla rete ferroviaria, anche gli aeroporti francesi potrebbero essere oggetto di sabotaggio nei prossimi gironi: è quanto pubblica il quotidiano francese Le Figaro, citando fonti dei servizi segreti.
Secondo i servizi potrebbe essere infatti imminente “un’azione da parte dei gruppi ecologisti radicali”, che avrebbe come obbiettivo almeno uno scalo aereo. Nel frattempo il ministro dei Trasporti francese, Patrice Vergriete, ha annunciato che il traffico ferroviario sulla rete dell’alta velocità francese riprenderà a funzionare normalmente lunedì, dopo gli atti di sabotaggio che hanno causato ieri numerose cancellazioni e ritardi, nella giornata di inaugurazione dei Giochi olimpici.
Hamas condanna l’attacco israeliano su Deir al-BalahRoma, 27 lug. (askanews) – Hamas ha condannato il radi israeliano su una scuola di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, costato la vita ad almeno trenta persone.
“Il massacro della scuola di Khadija è un crimine che conferma il disprezzo di Israele di qualsiasi valore umano, e contrario ad ogni diritto di guerra”, si legge nel comunicato diffuso da Hamas. Il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano è di almeno 30 morti e un centinaio di feriti, secondo quanto riferito dal Ministero della Sanità del Territorio costiero. Le forze armate israeliane hanno confermato l’incursione affermando di aver colpito un centro di comando di Hamas all’interno dell’edificio scolastico, e di aver avvertito in anticipo la popolazione.
In Venezuela domenica elezioni decisive per la sorte del chavismoRoma, 27 lug. (askanews) – Il Venezuela vota il 28 luglio per le elezioni presidenziali, dal risultato tutt’altro che scontato: secondo i sondaggi l’opposizione si trova infatti per la prima volta in netto vantaggio sull’uscente Nicolas Maduro, al potere dal 2103.
E per la prima volta, il governo chavista vede difficile riuscire ad aggiudicarsi un’elezione che se vinta dall’opposizione potrebbe segnalare l’inizio della fine del regime fondato da Hugo Chavez. Dati questi presupposti, il punto principale diventa non solo chi uscirà vincitore dalle urne, ma soprattutto – e malgrado un accordo in tal senso firmato appena un anno fa tra tutte le forze politiche – se l’altra parte accetterà pacificamente l’esito del voto – e quindi, in primis, da che parte si schiereranno le forze armate.
Il sostegno dell’esercito – guadagnato a forza di regalie – è stato di fatto uno dei due pilastri del chavismo: l’altro, che ne spiega la longevità di fronte a risultati economici disastrosi (anche per le sanzioni statunitensi) è che la destra venezolana ha lasciato un pessimo ricordo – il che permise allo stesso Chavez di sopravvivere a un colpo di Stato militare e successivamente condannò al fallimento l’opposizione guidata da Guaidò e appoggiata da Washington. Oggi però la parabola chavista sembra volgere al termine, vittima di un’economia anemica malgrado le grandi risorse petrolifere e di un’emigrazione che ha raggiunto il 20% della popolazione (e che in caso di vittoria di Maduro potrebbe aumentare ancora). Per la Piattaforma dell’Unione Democratica si tratta quindi di un’occasione unica: ad affrontare Maduro sarà un diplomatico 74enne sconosciuto fino a poco tempo fa, Edmundo Gonzalez Urrutia; di fatto, rappresenta il piano B dell’opposizione dopo la bocciatura della candidatura della leader principale, Maria Corina Machado, da parte della Commissione Elettorale.
In caso di vittoria, la sfida di Gonzalez Urrutia – che si definisce centrista – sarà quella di soddisfare le richieste di cambiamento della popolazione senza però tornare alle politiche tradizionali della destra venezuelana a rischio di riaprire un nuovo periodo di instabilità: in sostanza, dovrà dimostrare di poter imporre una propria linea moderata e di non essere un semplice burattino. Il primo banco di prova potrebbe essere la privatizzazione dell’ente petrolifero di Stato, la Pdvsa, chiesta da Machado e alla quale Gonzalez Urrutia si è detto contrario. Maduro da parte sua è sicuro di portare a casa la rielezione e anzi ha già avvertito gli Stati Uniti e l’Occidente di prepararsi a una “vittoria contundente e irreversibile, la più grande della storia del Venezuela”. Quel che è certo è che la mobilitazione elettorale si prevede massiccia: secondo i sondaggi almeno il 70% degli aventi diritto si recheranno alle urne, che si apriranno alle 6 del mattino ora locale per chiudersi alle 18 (le 12 e mezzanotte ora italiana).
Parigi 2024, appello di Guterres: rispettare la tregua olimpicaRoma, 26 lug. (askanews) – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha esortato i Paesi di tutto il mondo a fermare i conflitti armati e a osservare la tregua olimpica, con l’apertura dei Giochi di Parigi 2024 più tardi oggi.
Incontrando il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) Thomas Bach, Guterres ha affermato che i Giochi sono un’occasione per la pace. “Viviamo in un mondo diviso dove i conflitti proliferano in modo drammatico”, ha aggiunto sottolineando “la terribile sofferenza a Gaza, la guerra apparentemente infinita in Ucraina, la terribile sofferenza dal Sudan alla Repubblica Democratica del Congo, dal Sahel a Myanmar”.”In un momento come questo è importante dire che la prima vera iniziativa di pace registrata nella storia è stata la tregua olimpica”, ha detto ancora riferendosi al fatto che durante le Olimpiadi nell’antica Grecia, tutti i conflitti cessavano per tutta la durata dei Giochi per consentire lo svolgimento delle competizioni. “Nel momento in cui iniziano i Giochi Olimpici è tempo di ricordare al mondo l’importanza della tregua olimpica e di far capire al mondo che dobbiamo mettere a tacere le armi”, ha insistito ancora Guterres.
Usa2024, Obama ha annunciato il suo sostegno a Kamala HarrisRoma, 26 lug. (askanews) – L’ex presidente americano Barack Obama ha annunciato oggi il proprio sostegno alla vicepresidente Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca. “All’inizio di questa settimana, io e Michelle abbiamo chiamato la nostra amica Kamala Harris. Le abbiamo detto che pensiamo che sarà una fantastica Presidente degli Stati Uniti e che ha il nostro pieno supporto – ha scritto su X – in questo momento critico per il nostro Paese, faremo tutto il possibile per assicurarci che vinca a novembre. Speriamo vi unirete a noi”.
Harris: non resterò in silenzio su Gaza (e Netanyahu ora teme sul buon esito dei negoziati)Roma, 26 lug. (askanews) – “Non si può diventare insensibili alla sofferenza di Gaza”. Lo ha detto, secondo i media americani, la vice presidente Usa Kamala Harris dopo l’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca.
Secondo Harris “c’è speranza” per arrivare a un accordo che “è l’ora di concludere”. “E’ tempo che questa guerra finisca – sono le parole di Harris riportate dalla Cnn – e finisca in un modo in cui Israele sia sicuro, tutti gli ostaggi vengano rilasciati, la sofferenza dei palestinesi a Gaza finisca”. Harris ha quindi espresso il suo sostegno alla soluzione dei due Stati definendola “l’unica strada che garantisca che Israele rimanga uno stato democratico sicuro”. E, d’altro canto, sono le parole della vice presidente Usa riportate dalla Cnn, questa soluzione assicura “che i palestinesi possano finalmente realizzare la libertà, la sicurezza e la prosperità che meritano”. “Quello che è successo a Gaza negli ultimi nove mesi è devastante” ha ribadito Harris.
“Non possiamo distogliere lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza e non starò in silenzio” ha aggiunto esortando tutti a condannare il terrorismo, l’antisemitismo, l’islamofobia e l’odio di qualsiasi tipo. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è preoccupato che le dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla vicepresidente americana, Kamala Harris, al termine del loro incontro possano danneggiare i negoziati in corso per arrivare a un accordo per il rilascio degli ostaggi e cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha detto un funzionario israeliano in un briefing tenuto con la stampa e riportato da Axios. Netanyahu ha avuto un faccia a faccia con Harris dopo un incontro di quasi tre ore con il presidente Joe Biden. Al termine di un incontro di 40 minuti con Netanyahu, Harris ha dichiarato alla stampa di aver detto al premier israeliano che “è tempo di concludere questo accordo, così possiamo ottenere un cessate il fuoco per porre fine alla guerra”. Due funzionari israeliani citati da Axios hanno dichiarato che Netanyahu e il suo team sono stati colti di sorpresa dalla dichiarazione di Harris e dal suo tono: “La dichiarazione di Harris dopo l’incontro è stata molto più critica rispetto a quanto ha detto a Netanyahu nell’incontro”.
Stando al funzionario israeliano, Netanyahu non ha apprezzato che Harris abbia parlato dell’accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco come fine della guerra, mentre Israele continua a sostenere che sarà in grado di riprendere i combattimenti dopo l’attuazione dell’accordo. Un collaboratore della vicepresidente ha definito l’incontro tra Harris e Netanyahu “serio e collegiale”, sottolineando che “il presidente Biden e la vicepresidente Harris hanno trasmesso lo stesso messaggio in privato a Netanyahu nei loro incontri, ovvero: ‘È tempo di arrivare a un cessate il fuoco e a un accordo sugli ostaggi’. È quello che ha detto anche pubblicamente la vicepresidente”. La fonte ha quindi rimarcato che le dichiarazioni di Harris non divergono da quanto già detto in passato sul conflitto e “comprendono un solido sostegno a Israele da un lato e preoccupazione per le vittime civili e la crisi umanitaria a Gaza dall’altro, come fa sempre”. Oggi Netanyahu incontrerà l’ex presidente Donald Trump, candidato repubblicano e rivale politico di Harris nella corsa alla Casa Bianca, nella sua residenza a Mar a-Lago, in Florida. Ieri Trump, in un’intervista a Fox News, ha detto che Israele dovrebbe porre fine alla guerra a Gaza il prima possibile e riportare a casa gli ostaggi. “Ma le critiche di Netanyahu a Harris potrebbero essere usate da Trump per attaccare la vicepresidente come parte della campagna elettorale presidenziale”, ha sottolineato Axios.
Sabotate tre linee Tgv in Francia, disagi per 800mila viaggiatoriRoma, 26 lug. (askanews) – Sono oltre 800.000 i viaggiatori interessati dagli atti di “sabotaggio” compiuti contro tre linee dell’alta velocità francese a poche ore dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, che stanno causando ritardi e cancellazioni su tutte le linee ferroviarie del paese. Lo ha precisato il presidente dell’azienda ferroviaria francese Sncf, Jean-Pierre Farandou.
Secondo una fonte dei servizi di sicurezza sentita da Le Figaro, le modalità usate per appiccare il fuoco nei pressi dei binari delle tre linee colpite sarebbero generalmente usate da membri dell’estrema sinistra.