Biden chiama Zelensky “Putin” ma si corregge subito e ci scherza suWashington DC, 11 lug. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden ha accidentalmente chiamato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “Putin” durante un discorso sul sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina al summit Nato. “Sono così concentrato su Putin… Dobbiamo preoccuparcene. Comunque”, ha detto Biden, giustificandosi per la gaffe, sottolineata lievemente anche da Cnn – che ha messo in luce come Biden si sia corretto subito – arriva a meno di un’ora da una conferenza stampa che i democratici ritengono fondamentale per la sua possibilità di rimanere candidato.
Usa2024, NYT: alcuni consiglieri Biden vogliono spingerlo a rinunciaRoma, 11 lug. (askanews) – Un “piccolo gruppo” di consiglieri e collaboratori vicini al presidente Joe Biden hanno iniziato a discutere di come convincerlo a farsi da parte, convinti che non sia in grado di vincere le elezioni presidenziali contro Donald Trump. Lo riporta il New York Times citando “tre persone a conoscenza della questione”, su cui viene mantenuto l’anonimato.
I consiglieri farebbero parte dell’attuale amministrazione e dell’organizzazione per la campagna elettrorale per confermarlo alla casa Bianca. Lo stesso quotidiano tuttavia aggiunge che le persone della cerchia più vicina al presidente, un gruppo che include i suoi collaboratori di lungo termine e i componenti della sua famiglia, restano convinti che andrà fino in fondo alle elezioni. Peraltro in questa cerchia l’ipotesi di farsi da parte non viene nemmeno discussa, aggiunge il Nyt. Il gruppo di coloro che si sarebbero invece orientati a spingerlo a mollare starebbe valutando la possibilità di convincerlo con una serie di argomentazioni, tra cui quella che la sua vice, Kamala Harris, potrebbe battere Trump e che se lui si facesse da parte il processo di selezione di un altro candidato “non getterebbe i democratici nel caos”.
Il tutto mentre da giorni, dopo l’imbarazzante confronto televisivo con il suo rivale, all’improvviso si sono moltiplicati gli allarmismi in campo democratico, le pressioni e le prese di posizioni da parte di diversi esponenti, supporter e finanziatori del campo Dem affinché Biden si faccia da parte.
Usa, Summit Nato Washington dominato dall’attesa conferenza BidenWashington DC, 11 lug. (askanews) – (di Cristina Giuliano) Non si parla d’altro in queste ore al Summit Nato a Washington che dell’attesissima conferenza stampa – detta del “big boy” – ovvero il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che al Walter E. Washington Convention Center farà la sua prima comparsa da solista davanti alla stampa americana a Washington, prima almeno dopo il dibattito con Donald Trump, e dove inevitabilmente dovrà rispondere alle sempre più gridate richieste di ritirarsi dalla corsa presidenziale del 2024. Il tutto mentre è già in agenda l’appuntamento di domani: Biden si pronuncerà dopo il vertice della Nato nel Michigan, a Detroit, con sue osservazioni – come parte della campagna elettorale – per centinaia di sostenitori.
Della conferenza stampa tutto fa parlare: persino il fatto che è stata posticipata di un’ora e adesso è programmata intorno alle 18.30 locali (quando in Italia sarà passata la mezzanotte da mezzora). Dopo che da giorni ormai le tv dibattono su come mai il presidente 81enne non ha accettato di sottoporsi a un test cognitivo ufficiale indipendente, affermando invece di farne uno “ogni giorno” mentre svolge i suoi doveri presidenziali. Prima della conferenza, Biden ha preso parte al Consiglio Nato-Ucraina, seduto al tavolo circolare del forum. Alla sua sinistra, Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO uscente, alla sua destra, il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer: come dire, un leader che se ne va e un leader che arriva. Al centro il presidente Usa pressato da vicino dalle tv americane, da un gruppo di democratici ma anche dalla star del cinema George Clooney sul New York Times. Una strategia che pretende un’uscita di scena di Biden per lasciare spazio a un altro candidato, senza tuttavia prendere in considerazione che il tutto potrebbe aprire la strada a una facile vittoria del repubblicano Donald Trump a novembre.
Oggi Politico ha scritto che Barack Obama sapeva che Clooney avrebbe chiesto a Biden di ritirarsi. “E non ha provato a fermarlo” si sottolinea. “L’ex presidente (Obama) è rimasto in silenzio mentre la crisi post-dibattito di Biden continua a prendere slancio” si aggiunge. Intanto Joe Scarborough della MSNBC ha affermato che “la campagna di Biden e molti funzionari democratici credono che Barack Obama stia lavorando silenziosamente dietro le quinte per orchestrare” la pressione pubblica contro Biden. Subito dopo il dibattito, la rivista Rolling Stone ha riferito che alcuni legislatori liberali e i loro consiglieri avevano tentato di contattare Obama e di implorarlo di aiutarlo a convincere Biden a farsi da parte.
“Il dibattito non riflette quello che noi vediamo tutti i giorni” ha detto uno dei corrispondenti della Cnn oggi dalla Casa Bianca, descrivendo un Biden attivo e lucido. Mentre il presidente francese Emmanuel Macron, interrogato su cosa pensasse del presidente Biden da un giornalista di Polskie Radio, ha risposto: “Non capisco la sua domanda sul presidente Biden, è il mio omologo, è il presidente degli Stati Uniti e siamo felici di averlo come presidente degli Stati Uniti”.
Il Cremlino: la Nato vuole sopprimere la Russia, è una minaccia seria e risponderemoRoma, 11 lug. (askanews) – “È ovvio che l’Alleanza persegue uno dei suoi obiettivi principali: la soppressione della Russia, infliggendole una sconfitta strategica. Ciò ci obbliga ad analizzare molto profondamente le decisioni della discussione che ha avuto luogo, ad analizzare molto attentamente il testo della dichiarazione” perché “è una minaccia molto seria per la sicurezza nazionale del nostro Paese. Tutto ciò richiederà l’adozione di misure di risposta ponderate, coordinate ed efficaci per scoraggiare la NATO”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aggiungendo che l’infrastruttura militare della NATO si sposta costantemente verso i confini della Russia, ha detto il portavoce. Lo riportano le agenzie russe, aggiungendo che il portavoce del Cremlino ha ribadito: “La NATO è di fatto pienamente coinvolta nel conflitto sull’Ucraina”.
Tregua Israele-Hamas, le tre questioni (da risolvere) al centro dei colloqui di DohaRoma, 11 lug. (askanews) – Sono tre sono le questioni principali sul tavolo oggi nella seconda giornata di colloqui in Qatar tra Israele, Hamas e i mediatori internazionali, secondo Al Jazeera: i nomi dei prigionieri palestinesi e israeliani che saranno rilasciati nella prima fase del piano, la sicurezza e la presenza militare israeliana nel sud di Gaza, lungo il confine con l’Egitto e la terza, probabilmente la più difficile, la transizione dalla prima fase ad un cessate il fuoco potenzialmente permanente nella Striscia di Gaza.
Intanto, secondo i media Usa, Hamas ha accettato un piano di “governo provvisorio” nella Striscia di Gaza come parte della seconda fase di un accordo che porrebbe fine alla guerra e il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce David Ignatius, editorialista del Washington Post che cita una fonte all’interno dell’amministrazione Biden che ha familiarità con i colloqui in corso. Il governo provvisorio, secondo la stessa fonte, non sarà legato né ad Hamas né alle forze israeliane, ma prevederà una forza di circa 2.500 sostenitori dell’Autorità Palestinese a Gaza a cui saranno affidate le questioni di sicurezza, dopo essere stati addestrati da funzionari americani. La fonte ha affermato che i sostenitori dell’Autorità palestinese a Gaza sono già stati identificati e confermati da Israele. Secondo la fonte, Hamas ha detto ai mediatori egiziani e del Qatar di essere “pronto a cedere il controllo nel quadro di una soluzione provvisoria”.
La Cina contro la dichiarazione Nato: calunnie (e intanto schiera 66 aerei intorno Taiwan)Roma, 11 lug. (askanews) – I paragrafi relativi alla Cina della dichiarazione del vertice NATO di Washington sono pieni di bugie, ha affermato in una nota la Missione cinese presso l’Unione Europea.
“La Dichiarazione del vertice NATO di Washington è piena di mentalità da guerra fredda e retorica belligerante. I paragrafi relativi alla Cina sono provocatori con evidenti bugie e calunnie. Respingiamo e deploriamo fermamente queste accuse e abbiamo presentato serie rimostranze alla NATO”, ha affermato la missione. In una delle parti riguardanti Pechino, la Nato chiede di fermare l’aiuto alla Russia nell’ambito della guerra in Ucraina. “La Cina è un paese che mantiene la sua parola. Non forniamo mai armi letali a nessuna delle parti in conflitto ed esercitiamo uno stretto controllo sulle esportazioni di beni a duplice uso, compresi i droni civili”, ha affermato la missione.
Il commercio tra Cina e Russia non prende di mira terze parti e non dovrebbe essere soggetto a interruzioni o coercizioni. Intanto, il ministero della Difesa taiwanese ha dichiarato di aver rilevato 66 aerei militari cinesi intorno all’isola nell’arco di 24 ore, una cifra record dall’inizio dell’anno, circostanza che avviene il giorno successivo alle manovre militari nelle acque circostanti con aerei cinesi nel Pacifico occidentale per esercitazioni con la portaerei cinese Shandong, nell’ambito dell’addestramento marittimo e aereo.
“Sessantasei aerei dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) e sette navi della Marina PLA che operavano intorno a Taiwan sono stati rilevati fino alle 6 del mattino (ora locale) di oggi”, ha detto il ministero in un comunicato stampa. Di questi, 56 hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, che divide in due lo stretto largo 180 chilometri tra l’isola e la Cina continentale.
Ue, appello del gruppo Renew Europe: fermare la presidenza “canaglia” di OrbanRoma, 11 lug. (askanews) – Valerie Hayer, presidente del gruppo liberale dell’Europarlamento Renew Europe ha lanciato oggi un appello al Consiglio europeo a esplorare tutti i mezzi per fermare l’attuale presidenza ungherese del Consiglio europeo.
Alleata del presidente francese Emmanuel Macron, Hayer ha affermato che “il primo ministro ungherese sta minando le posizioni adottate dall’Unione europea e agendo contrariamente ai nostri interessi e questo deve finire”. “È ora di fermare la presidenza canaglia del Consiglio di Viktor Orban”, ha affermato”. “La sua finta missione di pace è una minaccia alla sicurezza, la sua comunicazione isolata è solo una cortina di fumo per i suoi interessi. I recenti attacchi della Russia, compreso quello contro un ospedale pediatrico a Kiev, 48 ore dopo una presunta missione di pace, sono semplicemente disgustosi”, ha aggiunto. L’Ungheria ha assunto la presidenza di turno l’1 luglio per un periodo di sei mesi, ma il primo ministro, Viktor Orban, ha già alimentato polemiche con una visita al presidente russo Vladimir Putin a Mosca.
Nato: percorso Ucraina verso Alleanza è “irreversibile”Washington DC, 10 lug. (askanews) – L’Ucraina è su un percorso “irreversibile” verso l’adesione alla Nato. Lo si afferma nella Dichiarazione finale del vertice da parte di tutti i 32 alleati della Nato. La formula era attesa ma non scontata.
“L’Ucraina continua questo lavoro fondamentale, continueremo a sostenerla nel suo percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica, inclusa l’adesione alla Nato” si legge nel testo. “Riaffermiamo che saremo in grado di estendere un invito all’Ucraina ad aderire all’Alleanza quando gli Alleati saranno d’accordo e saranno soddisfatte le condizioni. Le decisioni del Summit della Nato e del Consiglio Nato-Ucraina, unite al lavoro in corso degli Alleati, costituiscono un ponte verso l’adesione dell’Ucraina alla Nato”. Gli Alleati continueranno a “sostenere i progressi dell’Ucraina sull’interoperabilità e sulle ulteriori riforme del settore democratico e di sicurezza, che i Ministri degli Esteri della NATO continueranno a valutare attraverso il Programma nazionale annuale adattato”.
Nato, giornalista cerca di mettere in imbarazzo Biden a foto famigliaWashington DC, 10 lug. (askanews) – Una giornalista ha cercato di mettere in imbarazzo il presidente americano Jeo Biden alla fine della foto di famiglia al summit Nato a Washington DC. Gli ha gridato “Sig. Presidente, Nancy Pelosi la supporta ancora?” Biden non ha risposto verbalmente alla domanda gridata, mentre i leader si apprestavano a uscire, dopo la foto di famiglia.
Negli Stati Uniti è uso abbastanza diffuso utilizzare le photo opportunity per urlare le domande da fare, in questo caso tuttavia la domanda era fuori contesto e parte di quell’accanimento relativo non tanto a Biden-presidente ma piuttosto a Biden-candidato alle prossime presidenziali. Pelosi ha dichiarato oggi che “spetta al presidente decidere” se restare in corsa per le elezioni del 2024 nonostante il presidente Joe Biden abbia insistito nel volersi ricandidare.
Oggi Biden e il Segretario generale Jens Stoltenberg sono saliti sul palco del summit, si sono posti al centro della scena e hanno stretto la mano ai leader della Nato, 31 in totale, individualmente. Hanno poi posato per una foto con ogni leader, che si è piazzato tra Biden e Stoltenberg. Non ci sono state dichiarazioni, ma Biden ha parlato brevemente ad alcuni dei leader mentre stringeva loro la mano. Quando è stato il turno di Giorgia Meloni, il capo di stato Usa ha stretto la mano e baciato sulle guance il presidente del Consiglio italiano. C’era della musica in sottofondo, quindi non si è potuto sentire cosa Biden ha detto.
Nato, giornalista cerca mettere imbarazzo Biden a foto famigliaWashington DC, 10 lug. (askanews) – Una giornalista ha cercato di mettere in imbarazzo il presidente americano Jeo Biden alla fine della foto di famiglia al summit Nato a Washington DC. Gli ha gridato “Sig. Presidente, Nancy Pelosi la supporta ancora?” Biden non ha risposto verbalmente alla domanda gridata, mentre i leader si apprestavano a uscire, dopo la foto di famiglia.
Negli Stati Uniti è uso abbastanza diffuso utilizzare le photo opportunity per urlare le domande da fare, in questo caso tuttavia la domanda era fuori contesto e parte di quell’accanimento relativo non tanto a Biden-presidente ma piuttosto a Biden-candidato alle prossime presidenziali. Pelosi ha dichiarato oggi che “spetta al presidente decidere” se restare in corsa per le elezioni del 2024 nonostante il presidente Joe Biden abbia insistito nel volersi ricandidare.
Oggi Biden e il Segretario generale Jens Stoltenberg sono saliti sul palco del summit, si sono posti al centro della scena e hanno stretto la mano ai leader della Nato, 31 in totale, individualmente. Hanno poi posato per una foto con ogni leader, che si è piazzato tra Biden e Stoltenberg. Non ci sono state dichiarazioni, ma Biden ha parlato brevemente ad alcuni dei leader mentre stringeva loro la mano. Quando è stato il turno di Giorgia Meloni, il capo di stato Usa ha stretto la mano e baciato sulle guance il presidente del Consiglio italiano. C’era della musica in sottofondo, quindi non si è potuto sentire cosa Biden ha detto.