Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

George Cloneey: adoro Biden ma non può vincere contro il tempo

George Cloneey: adoro Biden ma non può vincere contro il tempoNew York, 10 lug. (askanews) – “Adoro Joe Biden. Come senatore. Come vicepresidente e come presidente. Lo considero un amico e credo in lui. Credo nel suo carattere. Credo nella sua morale. Negli ultimi quattro anni ha vinto molte delle battaglie che ha dovuto affrontare. Ma l’unica battaglia che non può vincere è quella contro il tempo”. Sono queste le parole con cui l’attore George Clooney in un editoriale pubblicato stamani sul New York Times invita il presidente Biden a farsi da parte e chiede al partito democratico di scegliere un nuovo candidato.


Clooney insiste sul fatto che nessuno può vincere la battaglia contro il tempo. “Nessuno di noi può. È devastante dirlo, ma il Joe Biden con cui ero tre settimane fa alla raccolta fondi non era il Joe Biden del ‘grande affare’ del 2010. Non era nemmeno il Joe Biden del 2020. Era lo stesso uomo che tutti abbiamo visto al dibattito”.“Si tratta di età. Niente di più” continua l’attore spiegando che “non vinceremo a novembre con questo presidente. Oltre a ciò, non vinceremo alla Camera e perderemo il Senato”.


 

Usa2024, Cloneey: Adoro Biden, ma non può vincere contro il tempo

Usa2024, Cloneey: Adoro Biden, ma non può vincere contro il tempoNew York, 10 lug. (askanews) – “Adoro Joe Biden. Come senatore. Come vicepresidente e come presidente. Lo considero un amico e credo in lui. Credo nel suo carattere. Credo nella sua morale. Negli ultimi quattro anni ha vinto molte delle battaglie che ha dovuto affrontare. Ma l’unica battaglia che non può vincere è quella contro il tempo”. Sono queste le parole con cui l’attore George Clooney in un editoriale pubblicato stamani sul New York Times invita il presidente Biden a farsi da parte e chiede al partito democratico di scegliere un nuovo candidato.


Clooney insiste sul fatto che nessuno può vincere la battaglia contro il tempo. “Nessuno di noi può. È devastante dirlo, ma il Joe Biden con cui ero tre settimane fa alla raccolta fondi non era il Joe Biden del ‘grande affare’ del 2010. Non era nemmeno il Joe Biden del 2020. Era lo stesso uomo che tutti abbiamo visto al dibattito”. “Si tratta di età. Niente di più” continua l’attore spiegando che “non vinceremo a novembre con questo presidente. Oltre a ciò, non vinceremo alla Camera e perderemo il Senato”.

Blinken: in corso il trasferimento degli F-16 verso l’Ucraina. Zelensky “grato”

Blinken: in corso il trasferimento degli F-16 verso l’Ucraina. Zelensky “grato”Roma, 10 lug. (askanews) – Il trasferimento di caccia F-16 dall’Europa all’Ucraina è attualmente in corso: lo ha annunciato il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, intervenuto al Nato Public Forum. “È in corso il trasferimento degli F-16 dalla Danimarca e dall’Olanda, e questi apparecchi voleranno nei cieli dell’Ucraina da quest’estate per garantire che l’Ucraina possa difendersi efficacemente contro l’aggressione russa”, ha concluso.


Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino, ha scritto su X di essere “grato” ai Paesi che stanno adottando misure per aiutare l’aeronautica ucraina a ottenere gli F-16 dopo che il segretario di stato americano Antony Blinken ha annunciato che è iniziato il trasferimento dei velivoli. “Gli F-16 avvicinano una pace giusta e duratura, dimostrando che il terrorismo deve fallire ovunque e in qualsiasi momento – ha scritto Zelensky -. Il nostro team continua a lavorare a Washington per raggiungere accordi che rafforzino le capacità di difesa dell’Ucraina”.

Stoltenberg (Nato): Russia, Nordcorea e Iran sono fautori di guerra

Stoltenberg (Nato): Russia, Nordcorea e Iran sono fautori di guerraRoma, 10 lug. (askanews) – “Non dimentichiamo che l’Iran, la Corea del Nord e la Russia sono i maggiori fautori della guerra in Ucraina”, ha dichiarato il segretario generale uscente della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa al 75esimo anniversario dell’Alleanza.


Sul percorso dell’Ucraina nella Nato e sull’irreversibilità della sua adesione “spero che gli alleati possano trovare un accordo anche nella formulazione sull’adesione. Fino a quando non ci sarà questa dichiarazione non possiamo dire nulla in merito, ma stiamo negoziando mentre ne parliamo, proprio della formulazione linguistica”, ha dichiarato Stoltenberg da Washington. “Questo sarà un vertice storico”, ha anche detto Stoltenberg aggiungendo che l’alleanza non si limiterà a celebrare il suo 75esimo anniversario, ma “prenderà decisioni importanti” per il futuro e “sull’Ucraina, mi aspetto che gli alleati concordino un pacchetto sostanziale” che includa cinque parti: un Comando NATO per fornire assistenza in materia di sicurezza e formazione, un impegno a lungo termine per continuare il sostegno, supporto immediato, compresa la difesa aerea e nuovi accordi bilaterali di sicurezza.


“Tutti insieme, questi cinque elementi costituiscono un forte ponte per l’Ucraina verso l’adesione all’Alleanza, e sono fiducioso che gli alleati ribadiranno poi l’impegno affinché l’Ucraina diventi un membro della Nato – ha aggiunto Stoltenberg – Zelensky ha chiesto più difesa aerea e abbiamo lavorato duramente con gli alleati e ora Biden ha annunciato che verranno consegnati cinque nuovi sistemi di difesa aerea innovativi da Stati uniti, Italia, Romania, Olanda e anche da un altro Paese membro”.

Orban scrive a Michel dopo visita a Mosca, Ue lanci iniziativa pace

Orban scrive a Michel dopo visita a Mosca, Ue lanci iniziativa paceRoma, 10 lug. (askanews) – Dopo le polemiche suscitate dalla visita del premier Ungherese e presidente per il semestre Ue Viktor Orban, lo stesso Orban ha scritto una lettera in nove punti al presidente del Consiglio Ue Charles Michel e ai Capi di Stato e di governo degli Stati membri dell’Unione europea di cui Askanews ha preso visione. Nella lettera Orban ribadisce che nel suo viaggio a Mosca non ha mai preteso di parlare a nome della Ue (“non ho presentato alcuna proposta e non ho espresso alcun parere a nome del Consiglio europeo o dell’Unione Europea”). Orban sottolinea anche un punto: “La leadership politica fornita da parte degli Stati Uniti è limitata, a causa della campagna elettorale in corso, pertanto non possiamo aspettarci che nel prossimo futuro arrivino proposte del genere da parte degli Stati Uniti . Dovremmo considerare – nello spirito dell’autonomia strategica europea – l’opportunità di lanciare un’iniziativa europea”.


A: Il presidente del Consiglio europeo Shusha, 5 luglio 2024 Caro Presidente, Di seguito trovate un riassunto dei miei colloqui con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, il 5 luglio 2024 a Mosca. 1. Questo è stato il secondo incontro personale a Mosca tra il Presidente della Federazione Russa e il capo del governo di uno Stato membro dell’UE dall’inizio delle ostilità aperte nel febbraio 2022, a seguito della visita del Cancelliere d’Austria nell’aprile 2022.


2. I nostri colloqui, proprio come a Kiev con il presidente Zelensky, sono serviti allo scopo di conoscere in prima persona la posizione del Presidente sui vari temi importante dal punto di vista della pace. Di conseguenza, non ho presentato alcuna proposta e non ho espresso alcun parere a nome del Consiglio europeo o dell’Unione Europea. Le varie dichiarazioni e osservazioni critiche che hanno circolato nei giorni scorsi e suggeriscono il contrario sono infondate. 3. L’interpretazione del presidente russo della situazione attuale in prima linea differisce sostanzialmente da quella del presidente Zelensky: secondo i russi il tempo non è dalla parte dell’Ucraina, ma dalla parte delle forze russe. Il presidente Putin non ha fatto alcun riferimento alle vittime russe. Per quanto riguarda le perdite ucraine, la parte russa stima le perdite mensili e vittime delle forze ucraine tra 40-50 mila soldati, un dato che si è ulteriormente intensificato nelle ultime settimane. Pertanto il presidente della Russia era sorpreso dal fatto che il presidente dell’Ucraina abbia rifiutato un temporaneo cessate il fuoco. Secondo il presidente della Russia, sono pronti a prendere in considerazione qualsiasi proposta di cessate il fuoco che non serva alla ricollocazione nascosta e riorganizzazione delle forze ucraine.


4. Per quanto riguarda la formula di pace presentata dal presidente Zelensky, il presidente della Russia ha sottolineato che la Russia ritiene ancora rilevante il documento consegnato durante i colloqui di pace dell’aprile 2022 svoltisi nel Türkiye, in particolare il quinto paragrafo del documento che specifica le garanzie di sicurezza internazionali da concedere all’Ucraina. Presumo che tali documenti potranno esservi forniti su richiesta dell’organo competente dell’UE. 5. La proposta di pace cino-brasiliana è all’esame dei russi e loro sono pronti a scambiare opinioni al riguardo, a condizione che il quadro dei colloqui di pace sia appropriato. I russi sono disposti a considerare la loro partecipazione ai colloqui di pace solo in un contesto dove entrambe le parti coinvolte nella guerra siano presenti. Ciò coincide con la posizione che mi ha espresso il presidente Zelenskyj, secondo cui i successivi colloqui di pace dovranno includere la Russia.


6. Abbiamo scambiato opinioni su come il Presidente della Russia vede l’architettura della sicurezza europea nel dopoguerra. Putin ha sottolineato che su questo la Federazione russa ha piani dettagliati. 7. Durante il nostro incontro ho espresso l’opinione che lo sviluppo dell’Europa nei decenni passati è dipeso in gran parte della pace, una pace che oggi è in pericolo. C’è una una guerra atroce che infuria nei paesi vicini orientali dell’Unione Europea e Ungheria; vediamo l’accumulo di pericolose capacità militari. Gli effetti economici negativi della guerra gravano pesantemente sulla vita quotidiana vita dei nostri cittadini e sulla competitività dell’UE. Molti lo sostengono È nell’interesse dell’Europa ritornare a un periodo di crescita economica basata su una pace duratura quanto prima. La possibilità di pace è diminuita dal fatto che i canali diplomatici sono bloccati e non esiste un dialogo diretto tra le parti che hanno un ruolo guida da svolgere nella creazione delle condizioni per la pace. 8. Sulla base dei miei colloqui, credo che ora ci siano maggiori possibilità per un’accoglienza positiva nei confronti di tutte le possibili proposte per un cessate il fuoco e per una tabella di marcia verso la pace . Il tempo è un fattore decisivo alla luce degli scontri sempre più intensi e il rapido aumento delle vittime umane. Se non possiamo fermare questo processo, allora nei prossimi due mesi assisteremo a perdite militari e militari ancora più drammatiche . La leadership politica fornita da parte degli Stati Uniti è limitata, a causa della campagna elettorale in corso, pertanto non possiamo aspettarci che nel prossimo futuro arrivino proposte del genere da parte degli Stati Uniti . Dovremmo considerare – nello spirito dell’autonomia strategica europea – l’opportunità di lanciare un’iniziativa europea. 9. Continuerò i miei colloqui volti a chiarire le opportunità per la pace nei prossimi momenti settimana. Cordiali saluti, Viktor ORBÁN Cc: Capi di Stato e di governo degli Stati membri dell’Unione europea

La lettera di Orban a Michel sulla visita a Mosca

La lettera di Orban a Michel sulla visita a MoscaRoma, 10 lug. (askanews) – Dopo le polemiche suscitate dalla visita del premier Ungherese e presidente per il semestre Ue Viktor Orban, lo stesso Orban ha scritto una lettera in nove punti al presidente del Consiglio Ue Charles Michel e ai Capi di Stato e di governo degli Stati membri dell’Unione europea di cui Askanews ha preso visione. Nella lettera Orban ribadisce che nel suo viaggio a Mosca non ha mai preteso di parlare a nome della Ue (“non ho presentato alcuna proposta e non ho espresso alcun parere a nome del Consiglio europeo o dell’Unione Europea”). Riportiamo il testo della lettera.


A: Il presidente del Consiglio europeo Shusha, 5 luglio 2024 Caro Presidente, Di seguito trovate un riassunto dei miei colloqui con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, il 5 luglio 2024 a Mosca. 1. Questo è stato il secondo incontro personale a Mosca tra il Presidente della Federazione Russa e il capo del governo di uno Stato membro dell’UE dall’inizio delle ostilità aperte nel febbraio 2022, a seguito della visita del Cancelliere d’Austria nell’aprile 2022.


2. I nostri colloqui, proprio come a Kiev con il presidente Zelensky, sono serviti allo scopo di conoscere in prima persona la posizione del Presidente sui vari temi importante dal punto di vista della pace. Di conseguenza, non ho presentato alcuna proposta e non ho espresso alcun parere a nome del Consiglio europeo o dell’Unione Europea. Le varie dichiarazioni e osservazioni critiche che hanno circolato nei giorni scorsi e suggeriscono il contrario sono infondate. 3. L’interpretazione del presidente russo della situazione attuale in prima linea differisce sostanzialmente da quella del presidente Zelensky: secondo i russi il tempo non è dalla parte dell’Ucraina, ma dalla parte delle forze russe. Il presidente Putin non ha fatto alcun riferimento alle vittime russe. Per quanto riguarda le perdite ucraine, la parte russa stima le perdite mensili e vittime delle forze ucraine tra 40-50 mila soldati, un dato che si è ulteriormente intensificato nelle ultime settimane. Pertanto il presidente della Russia era sorpreso dal fatto che il presidente dell’Ucraina abbia rifiutato un temporaneo cessate il fuoco. Secondo il presidente della Russia, sono pronti a prendere in considerazione qualsiasi proposta di cessate il fuoco che non serva alla ricollocazione nascosta e riorganizzazione delle forze ucraine.


4. Per quanto riguarda la formula di pace presentata dal presidente Zelensky, il presidente della Russia ha sottolineato che la Russia ritiene ancora rilevante il documento consegnato durante i colloqui di pace dell’aprile 2022 svoltisi nel Türkiye, in particolare il quinto paragrafo del documento che specifica le garanzie di sicurezza internazionali da concedere all’Ucraina. Presumo che tali documenti potranno esservi forniti su richiesta dell’organo competente dell’UE. 5. La proposta di pace cino-brasiliana è all’esame dei russi e loro sono pronti a scambiare opinioni al riguardo, a condizione che il quadro dei colloqui di pace sia appropriato. I russi sono disposti a considerare la loro partecipazione ai colloqui di pace solo in un contesto dove entrambe le parti coinvolte nella guerra siano presenti. Ciò coincide con la posizione che mi ha espresso il presidente Zelenskyj, secondo cui i successivi colloqui di pace dovranno includere la Russia.


6. Abbiamo scambiato opinioni su come il Presidente della Russia vede l’architettura della sicurezza europea nel dopoguerra. Putin ha sottolineato che su questo la Federazione russa ha piani dettagliati. 7. Durante il nostro incontro ho espresso l’opinione che lo sviluppo dell’Europa nei decenni passati è dipeso in gran parte della pace, una pace che oggi è in pericolo. C’è una una guerra atroce che infuria nei paesi vicini orientali dell’Unione Europea e Ungheria; vediamo l’accumulo di pericolose capacità militari. Gli effetti economici negativi della guerra gravano pesantemente sulla vita quotidiana vita dei nostri cittadini e sulla competitività dell’UE. Molti lo sostengono È nell’interesse dell’Europa ritornare a un periodo di crescita economica basata su una pace duratura quanto prima. La possibilità di pace è diminuita dal fatto che i canali diplomatici sono bloccati e non esiste un dialogo diretto tra le parti che hanno un ruolo guida da svolgere nella creazione delle condizioni per la pace. 8. Sulla base dei miei colloqui, credo che ora ci siano maggiori possibilità per un’accoglienza positiva nei confronti di tutte le possibili proposte per un cessate il fuoco e per una tabella di marcia verso la pace . Il tempo è un fattore decisivo alla luce degli scontri sempre più intensi e il rapido aumento delle vittime umane. Se non possiamo fermare questo processo, allora nei prossimi due mesi assisteremo a perdite militari e militari ancora più drammatiche . La leadership politica fornita da parte degli Stati Uniti è limitata, a causa della campagna elettorale in corso, pertanto non possiamo aspettarci che nel prossimo futuro arrivino proposte del genere da parte degli Stati Uniti . Dovremmo considerare – nello spirito dell’autonomia strategica europea – l’opportunità di lanciare un’iniziativa europea. 9. Continuerò i miei colloqui volti a chiarire le opportunità per la pace nei prossimi momenti settimana. Cordiali saluti, Viktor ORBÁN Cc: Capi di Stato e di governo degli Stati membri dell’Unione europea

Biden davanti agli alleati Nato, parole forti e voce salda

Biden davanti agli alleati Nato, parole forti e voce saldaWashington DC, 10 lug. (askanews) – (di Cristina Giuliano) Parole forti, voce salda e temi che ricordano la Guerra Fredda. Un intervento molto atteso quello odierno del presidente Usa Joe Biden alle celebrazioni per i 75 anni dell’Alleanza. Ha parlato senza esitazioni. Uno dei suoi discorsi meglio pronunciati negli ultimi tempi in base a quanto affermato dagli esperti, che ricordano interventi precedenti di Biden, come quello tenuto in Polonia ad esempio.


Vladimir “Putin non vuole altro che soggiogare l’Ucraina”, ma “l’Ucraina può e sarà in grado di fermare Putin”, ha detto. Un messaggio mirato tanto a calmare chi ha sollevato dubbi su un Biden troppo appannato, dopo il dibattito con Donald Trump, sia gli alleati della Nato che temono un ritorno proprio di Trump alla Casa Bianca, con una possibile marcia indietro sui temi importanti. Il presidente – che ribadisce di essere di nuovo in corsa per le elezioni di novembre – ha accolto calorosamente i leader dell’Alleanza a Washington DC, celebrando la solida unità transatlantica contro l’aggressione della Russia all’Ucraina e sottolineando l’impegno solido dell’America. E proprio la Casa Bianca ha annunciato, in queste ore, le misure strategiche che gli Stati Uniti e altri paesi NATO stanno adottando per rafforzare le difese aeree dell’Ucraina contro l’invasione russa.


Gli Stati Uniti, la Germania e la Romania stanno donando ulteriori batterie Patriot, mentre i Paesi Bassi e altri alleati doneranno componenti aggiuntive. L’Italia ha annunciato il mese scorso che invierà un sistema di difesa SAMP/T per aiutare l’Ucraina e questo compare anche nella dichiarazione congiunta diffusa dalla presidenza americana. Alla fine del suo discorso, speciale menzione per il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che “ha fatto un lavoro straordinario”. A lui Biden ha conferito la Medaglia della Libertà. “Oggi la Nato è più forte” di “quando è iniziata”, ha aggiunto Biden.

Biden davanti agli alleati Nato, parole forti e voce salda

Biden davanti agli alleati Nato, parole forti e voce saldaWashington DC, 10 lug. (askanews) – (di Cristina Giuliano) Parole forti, voce salda e temi che ricordano la Guerra Fredda. Un intervento molto atteso quello odierno del presidente Usa Joe Biden alle celebrazioni per i 75 anni dell’Alleanza. Ha parlato senza esitazioni. Uno dei suoi discorsi meglio pronunciati negli ultimi tempi in base a quanto affermato dagli esperti, che ricordano interventi precedenti di Biden, come quello tenuto in Polonia ad esempio.


Vladimir “Putin non vuole altro che soggiogare l’Ucraina”, ma “l’Ucraina può e sarà in grado di fermare Putin”, ha detto. Un messaggio mirato tanto a calmare chi ha sollevato dubbi su un Biden troppo appannato, dopo il dibattito con Donald Trump, sia gli alleati della Nato che temono un ritorno proprio di Trump alla Casa Bianca, con una possibile marcia indietro sui temi importanti. Il presidente – che ribadisce di essere di nuovo in corsa per le elezioni di novembre – ha accolto calorosamente i leader dell’Alleanza a Washington DC, celebrando la solida unità transatlantica contro l’aggressione della Russia all’Ucraina e sottolineando l’impegno solido dell’America. E proprio la Casa Bianca ha annunciato, in queste ore, le misure strategiche che gli Stati Uniti e altri paesi NATO stanno adottando per rafforzare le difese aeree dell’Ucraina contro l’invasione russa.


Gli Stati Uniti, la Germania e la Romania stanno donando ulteriori batterie Patriot, mentre i Paesi Bassi e altri alleati doneranno componenti aggiuntive. L’Italia ha annunciato il mese scorso che invierà un sistema di difesa SAMP/T per aiutare l’Ucraina e questo compare anche nella dichiarazione congiunta diffusa dalla presidenza americana. Alla fine del suo discorso, speciale menzione per il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che “ha fatto un lavoro straordinario”. A lui Biden ha conferito la Medaglia della Libertà. “Oggi la Nato è più forte” di “quando è iniziata”, ha aggiunto Biden.

Il razzo europeo Ariane 6 ha completato con successo il primo decollo

Il razzo europeo Ariane 6 ha completato con successo il primo decolloRoma, 9 lug. (askanews) – Il razzo europeo Ariane 6 ha completato con successo il suo primo decollo. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per analizzare tutti i dati e accertarsi che il motore Vinci riavviabile del terzo stadio funzioni correttamente, ma la parte più difficile è passata, scrive Afp.


Il razzo è partito, non ha distrutto la rampa di lancio né è esploso in volo. Da più di un anno l’Europa era completamente stata esclusa dell’accesso indipendte allo spazio, con il lancio dalla Guyana francese riparte la corsa. Se completato correttamente, questo lancio aprirà nuove prospettive per lo spazio europeo ma anche per il Centro spaziale della Guyana, che punta ancora a un obiettivo di 30 lanci all’anno entro il 2030. Per quanto riguarda Ariane, quest’anno sono già previsti altri due voli, sei l’anno successivo e otto nel 2026. In definitiva, l’obiettivo è di effettuare dai 9 ai 10 lanci all’anno.

Le questioni chiave per i Paesi Nato al summit di Washington

Le questioni chiave per i Paesi Nato al summit di WashingtonWashington DC, 9 lug. (askanews) – Il momento clou di oggi per il 75esimo anniversario della Nato sarà presso l’Andrew W. Mellon Auditorium. Questa sede ha un significato storico in quanto luogo dove il presidente Harry S. Truman ospitò la firma del Trattato del Nord Atlantico del 1949, che sancì l’alleanza. Anche il presidente Bill Clinton scelse questa sede per la commemorazione del 50esimo anniversario. Ma le discussioni procedono a tutto campo per i 32 Paesi membri. Ed ecco quali sono le questioni chiave di questo vertice Nato a Washington DC.


UCRAINA: LA PRIORITÀ ASSOLUTA DEL VERTICE Secondo un funzionario europeo, ‘la priorità numero 1, 2 e 3 per il summit’ sarà l’Ucraina. Lo stesso funzionario ha spiegato che i paesi europei vedono il summit arrivare in un momento critico in termini di sicurezza per due motivi. In primo luogo, la situazione sul campo di battaglia è stabile ma fragile, con la Russia che raddoppia gli attacchi alle infrastrutture ucraine e potenzia la propria industria della difesa grazie al sostegno di Iran, Cina e Corea del Nord. In secondo luogo, la Russia sembra pensare di poter aspettare e che il sostegno all’Ucraina crollerà. Il funzionario ha sottolineato che questo è il motivo per cui molti paesi europei vogliono che il summit riguardi la dimostrazione di ‘unità’ e ‘determinazione’ con un impegno a lungo termine per la sicurezza dell’Ucraina. UN ‘PONTE’ VERSO L’ADESIONE DI KIEV La formula ha scatenato i giornalisti, impegnati a chiedere – con vena decisamente provocatoria – di cosa si tratti. Per rendere tangibile l’obiettivo di un supporto a lungo termine, la Nato prevede di presentare all’Ucraina un ‘ponte’ per l’adesione. Ciò consisterà in impegni finanziari, numerosi accordi bilaterali di sicurezza, un nuovo posto di alto livello civile della Nato a Kiev e addestramento per i soldati ucraini. Ci saranno diversi annunci visti come un modo per ‘rendere a prova di Trump’ i futuri aiuti all’Ucraina – ovviamente se verrà eletto a novembre – ‘istituzionalizzando’ gli aiuti a Kiev nella Nato. L’alleanza coordinerà gli aiuti all’Ucraina attraverso un comando guidato da un generale a tre stelle, con circa 700 persone che lavorano presso un quartier generale della NATO in Germania. Per facilitare il trasferimento del supporto militare all’Ucraina, saranno istituiti nodi logistici in Romania, Slovacchia e Polonia, secondo fonti della NATO, sebbene Kiev sarà responsabile dell’introduzione dell’equipaggiamento nel suo territorio. Per quanto riguarda il sostegno economico, il Segretario generale uscente della NATO Jens Stoltenberg ha affermato venerdì che contributi di circa 43 miliardi di dollari all’anno dovrebbero essere la base di partenza per il futuro. Inoltre, si prevede che verrà anche annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari che includerà sistemi di difesa aerea aggiuntivi per l’Ucraina.


DISCUSSIONI SULLA DICHIARAZIONE FINALE Secondo fonti della NATO, si sta discutendo sull’inclusione del concetto di ‘irreversibilità’ nella dichiarazione finale del summit. Il governo ucraino ha pubblicamente chiesto che la dichiarazione confermi irreversibilità’ del loro percorso verso l’adesione alla NATO. I più convinti sostenitori di un linguaggio e di azioni robuste a sostegno dell’Ucraina sono i paesi del fianco orientale, in particolare gli stati baltici di Lettonia, Lituania ed Estonia, che, in termini di percentuale del loro Pil, sono tra i più forti fornitori di aiuti militari all’Ucraina. A questo proposito, tutti gli occhi sono puntati sul primo ministro estone Kaja Kallas, il futuro nuovo capo diplomatico dell’UE. Lunedì, ha affermato che i leader al summit NATO dovrebbero approvare un ‘forte pacchetto’ di sostegno all’Ucraina e ‘confermare con parole e fatti che il percorso dell’Ucraina verso la NATO è irreversibile, secondo un comunicato stampa del suo ufficio. I VIAGGI DI ORBAN A MOSCA E PECHINO Un altro argomento importante sarà probabilmente il Primo Ministro ungherese Viktor Orban, che, da quando l’Ungheria ha iniziato la sua presidenza di sei mesi dell’UE a luglio, ha visitato Kiev, Mosca e Pechino in quella che chiama una ‘missione di pace’ per la guerra in Ucraina. Questa iniziativa ha attirato la condanna di Kiev e dei funzionari dell’UE, che hanno insistito sul fatto che Orban non stava agendo per conto dell’intero blocco europeo. Venerdì, Stoltenberg ha detto durante una conferenza stampa che si aspetta che ci saranno ‘opportunità’ durante il summit di ‘discutere e affrontare’ le discussioni che Orbßn ha avuto di recente con altri leader stranieri. Stoltenberg ha ribadito che ‘Viktor Orbßn non rappresenta la NATO in questi incontri. Rappresenta il suo stesso paese’. Insomma, se stesso.


PRIORITÀ PER IL ‘FIANCO MERIDIONALE’ Per i paesi del ‘fianco meridionale’ della NATO, una delle priorità è che il vertice approvi una nuova strategia per rafforzare le relazioni con i paesi del sud, dal Medio Oriente al Golfo di Guinea. Paesi affacciati sul Mediterrneo, come la Spagna ma anche l’Italia hanno particolarmente messo in guardia sulla necessità di attuare pienamente la visione a 360 gradi della NATO sulle potenziali minacce, come ondate migratorie, terrorismo o instabilità politica, nonostante la preminenza e le risorse che il comportamento della Russia a est richiede. Questa nuova strategia, che dovrebbe essere approvata durante il vertice, è stata sviluppata attraverso un rapporto di un gruppo di undici esperti nominati da Stoltenberg. Nel loro rapporto finale, hanno proposto la nomina di un inviato speciale della NATO per il fianco meridionale. Hanno anche suggerito di offrire ai partner della NATO in Nord Africa o in Medio Oriente la possibilità di accedere alle missioni dell’alleanza dedicate alla formazione e al rafforzamento delle capacità. La NATO ha già promosso pacchetti di sviluppo delle capacità di difesa per Giordania, Tunisia e Mauritania. PREPARARSI A TRUMP: UN’ALLEANZA ‘PIÙ EUROPEA’ Secondo un’altra fonte diplomatica, il sentimento tra molti paesi europei è che l’alleanza debba diventare ‘più europea’ e ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti. Ciò sarebbe ottenuto attraverso varie azioni come l’aumento della spesa per la difesa o il rafforzamento del sostegno a Kiev, con l’obiettivo di proteggersi dalle fluttuazioni politiche e potenzialmente da una nuova presidenza Trump. Secondo questa fonte, molti membri della Nato sono preoccupati per la prospettiva di un ritorno al potere di Trump a causa dell’imprevedibilità che ciò implica. Tuttavia, la fonte ha sottolineato di aver già vissuto quattro anni di Trump e di essersi preparati per questo possibile scenario. Questo sentimento è stato riassunto dal ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, che il 4 luglio, durante un discorso al parlamento tedesco in occasione del 75esimo anniversario della Nato, ha affermato che indipendentemente dall’esito delle elezioni negli Stati Uniti, ‘la NATO deve diventare più europea se vuole rimanere transatlantica’.


ELEZIONI USA E BIDEN I diplomatici affermano che osserveranno attentamente il presidente Biden al summit, soprattutto alla luce delle recenti richieste di ritiro dalla corsa. Una fonte diplomatica ha osservato che mentre le preoccupazioni europee sulle elezioni USA persistono, molti alleati affrontano simili sfide populiste in patria. Nonostante ciò, il diplomatico ha elogiato la presidenza di Biden come altamente vantaggiosa per la NATO. Sebbene le espressioni pubbliche di preoccupazione siano improbabili, si stanno svolgendo discussioni diplomatiche dietro le quinte, una pratica standard indipendentemente dalla nazione ospitante, ha osservato il diplomatico. Venerdì, a Stoltenberg è stato chiesto della sua impressione sulla salute attuale di Biden e ha risposto elogiando il suo ‘forte impegno personale nei confronti della NATO’ e dicendo che lo aveva incontrato di recente nello Studio Ovale e aveva fatto ‘progressi’ nei preparativi per il summit.