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Le Pen: se avremo la maggioranza assoluta il governo è “pronto”

Le Pen: se avremo la maggioranza assoluta il governo è “pronto”Roma, 2 lug. (askanews) – Parlando a France Inter, la leader del Rassemblement National Marine Le Pen ha detto che se la sua formazione avrà la “maggioranza assoluta” un governo è “già pronto”. Nel nuovo esecutivo, ha spiegato, potrebbero figurare personalità “della società civile”. Per quanto la riguarda, invece, la Le Pen ha detto che non ne farà parte.


Ma la questione chiave resta la “maggioranza assoluta”. “Non possiamo accettare di andare al governo se non possiamo agire”, ha detto Marine Le Pen a France Inter. Jordan Bardella aveva annunciato che avrebbe rifiutato Matignon se la RN non avesse ottenuto la maggioranza assoluta. Marine Le Pen, sulla stessa linea, afferma di non voler governare “se non si riesce a cambiare la politica perseguita” o se si tratta di “andare al governo solo per sedersi su una poltrona di ministro”. Ma “vogliamo andare lì, vogliamo governare”, ha insistito.

Tajani: le minacce alla sicurezza cibernetica sono sempre più frequenti

Tajani: le minacce alla sicurezza cibernetica sono sempre più frequentiRoma, 2 lug. (askanews) – “Il tema della sicurezza nello spazio cibernetico è diventato prioritario: vediamo gli scontri e i rischi che ci sono, e le minacce legate ad attività ostili, condotte da attori statuali e non soltanto, sono sempre sempre più frequenti”. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il suo intervento alla Farnesina alla “Conferenza Nazionale per la creazione di un ecosistema di cyber capacity building”. “Sono a rischio le infrastrutture critiche e i sistemi informatici delle istituzioni e delle imprese, in Italia ma anche al di là dei nostri confini”, ha precisato Tajani, che ha ricordato un attacco cibernetico subito dalla Farnesina il giorno dell’arrivo in Italia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Quando atterrò a Ciampino il presidente Zelensky, proprio mentre il suo aereo poggiava le ruote sulla pista, partiva un attacco al sito del ministero degli Esteri. Un attacco che come tanti altri è stato subito respinto”, ha sottolineato Tajani.

Il premier ungherese Orban a Kiev per incontrare Zelensky

Il premier ungherese Orban a Kiev per incontrare ZelenskyRoma, 2 lug. (askanews) – Il primo ministro ungherese Viktor Orban è arrivato a Kiev questa mattina per la sua prima visita all’Ucraina dall’inizio della guerra con la Russia. Orban avrà un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha fatto sapere il governo ungherese.


Orban e Zelensky discuteranno della possibilità di creare la pace e delle questioni attuali delle relazioni bilaterali ungheresi-ucraine, ha confermato il capo ufficio stampa di Orban, Bertalan Havasi, all’agenzia Reuters.

Biden: la sentenza sull’immunità a Trump è un “precedente pericoloso”

Biden: la sentenza sull’immunità a Trump è un “precedente pericoloso”Roma, 2 lug. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha denunciato a gran voce ieri la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di concedere al suo predecessore, Donald Trump, parziale immunità dalle accuse penali per aver tentato di ribaltare le elezioni presidenziali del 2020, definendolo un “precedente pericoloso” che ha inficiato il principio fondamentale di uguaglianza davanti alla legge.


In un discorso di 5 minuti dalla Casa Bianca, Biden ha affermato che la sentenza “ha minato lo stato di diritto” e ha reso un “terribile disservizio al popolo di questa nazione” perché significa che è molto meno probabile che Trump venga trattenuto legalmente e considerato responsabile di aver incitato la folla a lanciare un attacco mortale al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021. Citando e facendo eco alle parole della giudice liberale della Corte Suprema, Sonia Sotomayor – che ha criticato la sentenza – il presidente ha detto: “Sono dissenziente”.


“Questa nazione è stata fondata sul principio che non ci sono re in America”, ha detto Biden, nel suo discorso pubblico dopo una riunione di famiglia nel fine settimana per discutere del futuro della sua stessa candidatura. “Ciascuno, ciascuno di noi è uguale davanti alla legge. Nessuno, nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il presidente degli Stati Uniti”, ha aggiunto.”Con la decisione odierna della Corte Suprema sull’immunità presidenziale, questo è cambiato radicalmente a tutti gli effetti pratici. La decisione di oggi significa quasi certamente che non ci sono praticamente limiti a ciò che il presidente può fare. Questo è un principio fondamentalmente nuovo. È un precedente pericoloso, perché il potere dell’ufficio non sarà più limitato dalla legge, compresa la Corte Suprema negli Stati Uniti, gli unici limiti saranno autoimposti dal solo presidente”, ha precisato Biden. Collocando sottilmente la questione in un contesto elettorale, il presidente ha quindi affermato che la sentenza ha costretto gli elettori a confrontarsi con la questione se Trump abbia il carattere necessario per limitare il proprio comportamento in caso di ritorno alla Casa Bianca. E ha paragonato sfavorevolmente i tratti caratteriali del suo avversario con i suoi.


“Ora il popolo americano deve fare quello che la Corte avrebbe dovuto essere disposta a fare e non farà”, ha detto. “Il popolo americano deve esprimere un giudizio sul comportamento di Donald Trump. Il popolo americano deve decidere se vuole affidareà ancora una volta, la presidenza a Donald Trump, ora sapendo che sarà più incoraggiato a fare ciò che vuole, ogni volta che lo desidera”, ha sottolineato.

Dopo il dibattito con Biden resta immutato il vantaggio di Trump

Dopo il dibattito con Biden resta immutato il vantaggio di TrumpMilano, 2 lug. (askanews) – Il dibattito della scorsa settimana tra Biden e Trump non sembrerebbe aver influito sulle preferenze degli americani tra i due contendenti alla presidenza americana. Secondo un nuovo sondaggio Harvard CAPS/Harris pubblicato da The Hill, il vantaggio di Trump su Biden resta di 6 punti percentuali, 47% contro il 41%, mentre gli indecisi sono il 12%. Si tratta dello stesso margine dell’ultima rilevazione condotta a maggio, quando Trump era in vantaggio col 49% contro il 43%.

Nato, NRDC-ITA assume ruolo di guida dell’Allied Reaction Force

Nato, NRDC-ITA assume ruolo di guida dell’Allied Reaction ForceMilano, 1 lug. (askanews) – Una Nato “più forte, pronta a difendere le nostre libertà condivise”. Si è svolta oggi, presso la sede operativa di NRDC-ITA, alla presenza della massima autorità militare dell’Alleanza in Europa (SACEUR), il generale Christopher G. Cavoli, e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di corpo d’armata Carmine Masiello, la cerimonia che ha sancito l’assunzione per i prossimi tre anni del ruolo di guida dell’Allied Reaction Force (ARF) per il Comando NATO di Solbiate Olona, guidato dal generale di corpo d’armata Lorenzo D’Addario. “L’NRDC-ITA, avendo formalmente assunto la responsabilità come quartier generale dell’ARF, guiderà una forza multinazionale multi-dominio e costituirà l’avanguardia che ci garantirà deterrenza verso nostri avversari e, se necessario, rispondendo tempestivamente in situazioni di crisi” ha detto il generale Cavoli nel suo discorso.


Alla cerimonia hanno partecipato tutti i comandanti delle unità della NATO che a partire da oggi costituiranno l’Allied Reaction Force, in particolare la 1 UK Division, il ESP JSOC (Joint Special Operations Command), il ESP JFAC (Joint Force Air Component), il CFSpCC (Combined Force Space Component Commander), ITMARFOR (Italian Maritime Forces) e il SOFCOM (Allied Special Operations Forces Command). Questi comandi, in un ambito multinazionale e multidominio, contibuiranno a supportare l’Alleanza nell’assolvimento dei suoi tre principali compiti: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi e sicurezza cooperativa. Nel corso della cerimonia, il generale Cavoli ha espresso parole di apprezzamento per l’opera svolta dal personale civile e militare, tesa alla costituzione del Comando dell’Allied Reaction Force nel quadro del delicato momento storico, evidenziando in particolare l’elevato profilo del nuovo ruolo, mentre il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha evidenziato l’altissimo livello operativo multinazionale e interforze del Comando e ha espresso il proprio apprezzamento per la professionalità, lo spirito di appartenenza e di sacrificio dello staff.


“Abbiamo scelto questo quartier generale per lo spirito con cui esprime la sua capacità di schieramento” ha aggiunto Cavoli. “È lo spirito di creatività necessario per creare un nuovo quartier generale e di assicurarne il suo funzionamento”. I tempi richiedono un “processo di ricostruzione della nostra capacità di condurre operazioni di difesa collettiva. Non è quello che volevamo”, sottolinea Cavoli. “Volevamo un mondo più semplice. Avevamo un mondo più semplice. Ma l’invasione illegale e brutale dell’Ucraina da parte della Russia ha cambiato la situazione e ha cambiato anche quello che facciamo. Ora dobbiamo tornare a difendere ogni centimetro del territorio dell’Alleanza”.


NRDC-ITA, nel suo ruolo di HQ Allied Reaction Force, fornisce a SACEUR un’immediata capacità di risposta alle crisi. In tale ottica, ha portato avanti una serie di attività tra esercitazioni, studi accademici e addestramenti specifici che sono culminati, lo scorso maggio, nell’esercitazione Steadfast Deterrence 24, nella quale ha ricevuto la certificazione operativa. Ulteriori esercitazioni, inoltre, saranno svolte in tutta Europa alla fine del 2024, nel 2025 e nel 2026. L’Allied Reaction Force è un concetto completamente nuovo, derivante da una decisone a livello politico maturata in occasione del summit NATO di Vilnius del 2023 al fine di consentire al generale Cavoli di disporre di forze prontamente impiegabili (in tutti i domini: terra, mare, aria, cyber e spazio), di conseguire risultati in modo più immediato rispetto al passato e di fornire una risposta efficace alle eventuali situazioni di crisi in tutti i tipi di operazioni.


Questo nuovo ruolo rafforzerà anche le relazioni già stabilite dal Comando NATO di Solbiate Olona, consentendogli di collaborare con nuovi partner e alleati per condividere competenze ed esperienze, dimostrando nel contempo i migliori principi di coesione e legittimità. La scelta di NRDC-ITA conferma l’impegno dell’Italia nei confronti dell’Alleanza e della deterrenza e difesa dell’area euro-atlantica. NRDC-ITA è un Comando multinazionale con sede operativa a Solbiate Olona (Varese) ed istituzionale a Milano. L’Italia fornisce il 75% del personale: ufficiali, sottufficiali graduati e militari di truppa. Mentre il rimanente 25% è costituito dai militari provenienti da altre 19 nazioni. Dal primo ottobre 2016, NRDC-ITA è alle dirette dipendenze del capo dello Stato Maggiore dell’Esercito (SME).

Morelle: il 7 luglio la Francia volterà pagina sul ‘macronismo’

Morelle: il 7 luglio la Francia volterà pagina sul ‘macronismo’Nizza (Francia), 1 lug. (askanews) – “Otto francesi su dieci hanno espresso un rifiuto per l’attuale esecutivo” nel primo turno delle elezioni legislative francesi che si è tenuto ieri, e che “ha prolungato e amplificato il risultato delle elezioni europee del 9 giugno”. Questo il commento per askanews di Aquilino Morelle, già consigliere di Lionel Jospin a Matignon (1997-2002), poi di François Hollande all’Eliseo (2012-2014) nonché autore del saggio “La parabole des aveugles: Marine Le Pen aux portes de l’Elysée” (Grasset, 286 pagine) dove con largo anticipo su tutti aveva delineato il quadro che oggi si delinea. “Quanto al macronismo, che non ha mai avuto alcuna consistenza ideologica, se non quella del federalismo tecnocratico, è in via di cancellazione” dice Morelle. “In molti già speculano sulle future dimissioni di Emmanuel Macron, nel corso di una probabile convivenza che sarebbe molto diversa da quelle che l’hanno preceduta (1986, 1993 e 1997), molto più dura e tesa. Una cosa è certa: domenica prossima (7 luglio) la Francia volterà pagina sul ‘macronismo’ e ne scriverà una nuova nella sua storia”.


Con più di 10,6 milioni di voti (33,15%), ovvero 2,5 del suo punteggio 2022 (4,2 milioni), “in testa in 297 collegi elettorali, RN conferma di essere ora il partito leader in Francia”. In questo primo turno sono stati eletti 39 suoi deputati. “Molto più indietro – continua Morelle – è arrivata la coalizione di sinistra, il Nuovo Fronte Popolare, con il 27,99% dei voti. Quanto a quello del presidente Emmanuel Macron, Ensemble, arriva in terza posizione con solo il 20,04% dei voti. Otto francesi su dieci hanno dunque espresso un rifiuto dell’esecutivo. Ostilità massiccia, quindi”.


Morelle sottolinea che i risultati sono “tanto più significativi in quanto la partecipazione è stata molto elevata, riportando, con il 66,71% degli iscritti, un incremento di quasi 20 punti rispetto al 2022, al livello del 1997”. Il popolo francese “ha parlato con forza. E lo ha fatto per sanzionare severamente la maggioranza uscente e mettere Rn nelle condizioni di conquistare il potere domenica prossima. Tutte le stime gli danno una maggioranza relativa, tra 240 e 270 seggi; ma la dinamica politica di Rn è tale che si potrebbe raggiungere la maggioranza assoluta (289 deputati). Tutto dipenderà dal numero dei ritiri nelle 305 circoscrizioni in cui tre candidati si sono qualificati al secondo turno (“triangolare”) e dall’efficacia di un “fronte repubblicano” già a geometria variabile”.


(di Cristina Giuliano)

La Corte suprema di Spagna non concede l’amnistia all’indipendentista Puigdemont

La Corte suprema di Spagna non concede l’amnistia all’indipendentista PuigdemontRoma, 1 lug. (askanews) – La Corte suprema spagnola ha rifiutato di concedere l’amnistia al leader indipendentista Carles Puigdemont, in esilio dopo il fallito tentativo di secessione della Catalogna nel 2017, e ha mantenuto il mandato di arresto nei suoi confronti. “Il giudice della Corte Suprema ha emesso oggi un’ordinanza in cui dichiara l’amnistia non applicabile al reato di appropriazione indebita nel caso contro l’ex presidente della Generalitat Carles Puigdemont”, ha precisato la corte in un comunicato diffuso oggi.


Tale decisione è impugnabile entro tre giorni dalla notifica alle parti, precisa il documento. Il 30 maggio, il parlamento spagnolo ha adottato una legge di amnistia per i separatisti catalani, il prezzo che il primo ministro socialista Pedro Sßnchez ha dovuto pagare per tornare al potere a novembre grazie al sostegno dei due partiti separatisti catalani, che in cambio hanno preteso questa misura. La legge è stata promulgata l’11 giugno.L’obiettivo dei legislatori era che i tribunali iniziassero immediatamente a cancellare i mandati di arresto nei confronti dei separatisti fuggiti all’estero e che tali cancellazioni restassero valide in attesa dell’esame dei ricorsi presentati contro la legge, un processo che potrebbe richiedere mesi o addirittura anni. Sono più di quattrocento le persone processate o condannate per reati legati al tentativo di indipendenza della Catalogna nel 2017: il compito si preannuncia arduo per i tribunali, che dovranno decidere caso per caso.

Francia, risultati definitivi del primo turno, RN al 29,25%

Francia, risultati definitivi del primo turno, RN al 29,25%Nizza (Francia), 1 lug. (askanews) – A tre settimane dal terremoto delle elezioni europee e lo scioglimento del Parlamento, “l’onda blu” di Rassemblement National si è nuovamente alzata con oltre 9,3 milioni di voti, ovvero il 29,25% dei voti a livello nazionale: un risultato storico escludendo il secondo turno delle elezioni presidenziali. Anche se inferiore a quanto letto sinora nelle proiezioni che davano al 33% il partito di Jordan Bardella che si candida a premier di Francia, che intende combattere fino all’ultimo colpo per la maggioranza assoluta in Parlamento, e che ha una storia molto più lunga della sua età oltre a una compagna di vita – secondo la stampa rosa – che lo rendono parte integrante del clan Le Pen.


Sostenuto da un tasso di partecipazione del 66,71%, il partito di Bardella – 75% di sangue italiano, con madre e nonno paterno originari del Bel Paese e un passato da “underdog” – ha inferto un duro colpo, eleggendo 39 deputati al primo turno, a cominciare da Marine Le Pen nella sua roccaforte del Pas-de-Calais. Idem per i suoi sottoposti Sébastien Chenu (Nord), Julien Odoul (Yonne), Edwige Diaz (Gironde) e Laure Lavalette (Var).Con il 27,99% , la sinistra del Nuovo Fronte Popolare conta già 32 eletti, tra cui Manuel Bompard, Mathilde Panot e Clémentine Autain, oltre al socialista Olivier Faure e all’ecologista Sandrine Rousseau. L’ex presidente Hollande dovrà invece vedersela al secondo turno con l’Rn.


Per l’alleanza macroniana Ensembe si conferma invece la disfatta: terzo posto con il 20,04% dei voti.Nelle Alpi Marittime, l’alleanza di Rn e degli ex-LR Ciottisti ha ottenuto il 45,37% dei voti. Il Nuovo Fronte Popolare attira quasi un elettore su cinque (19,56%), davanti ai repubblicani(14,77%). I candidati macroniani hanno ottenuto solo il 14,46% dei voti.


Nel Var la situazione non ha precedenti. La maggioranza dei collegi elettorali è stata vinta da Rn al primo turno. Rimangono tre duelli, da Ouest-Var a Hyères passando per Tolone.Intanto verso il secondo turno di domenica 7 luglio il leader della France insoumise Jean-Luc Mélenchon ha dichiarato di essere d’accordo con il presidente della RN Jordan Bardella sulla necessità di un dibattito tra i due gruppi politici, ma ha escluso la sua partecipazione, come leader della LFI.


 

Francia, dal passato da underdog al clan Le Pen: chi è Jordan Bardella

Francia, dal passato da underdog al clan Le Pen: chi è Jordan BardellaNizza (Francia), 1 lug. (askanews) – Sembra uscito dal nulla Jordan Bardella ma in realtà colui che si candida a premier di Francia e che intende combattere fino all’ultimo colpo per la maggioranza assoluta in Parlamento, ha una storia molto più lunga della sua età e una compagna di vita – secondo la stampa rosa – che lo rendono parte integrante del clan Le Pen. Oltre ad avere un 75% di sangue italiano, con madre e nonno paterno originari del Bel Paese e un passato da “underdog”.


Quello che tutti sanno è che Bardella è nato il 13 settembre 1995 a Drancy, nella Seine-Saint-Denis. Figlio di Olivier e Luisa (nata a Torino) che si separano quando lui ha un anno e mezzo. Bardella ha parlato delle sfide che sua madre ha dovuto affrontare come donna sola. Ha ricordato le continue lotte per sbarcare il lunario. “Conosco i finali difficili del mese perché ho visto mia madre lottare, tutta la sua vita, tutta la mia infanzia, l’ho vista così per vent’anni”, ha confidato a suo tempo. In certo senso anche lui un “underdog” in partenza, Bardella è emerso sulla scena politica come membro del partito politico di estrema destra in Francia Rassemblement Nationale (RN), precedentemente noto come Fronte Nazionale (FN) del quale Marine Le Pen era presidente. La sua carriera politica è iniziata quando era un adolescente. Nel 2012, all’età di 17 anni, si è unito al Fronte Nazionale, diventando rapidamente un membro attivo all’interno della famiglia politica.


Già nel 2018, Bardella ha assunto una presenza politica di dimensione nazionale candidandosi come capolista di Rn alle elezioni europee. A soli 23 anni è diventato eurodeputato, contribuendo significativamente all’ascesa del partito di estrema destra. Il 5 novembre 2022, all’età di 27 anni, è stato eletto presidente ad interim di Rn. Ha vinto le elezioni interne con una maggioranza dell’85% dei voti, segnando così la fine della lunga presidenza di Marine Le Pen. Discreto riguardo alla sua vita privata, Bardella è tuttavia apparso più volte accanto alla sua compagna Nolwenn Olivier. Sconosciuta al grande pubblico, è tuttavia la nipote di Marine Le Pen (zia), e nipotina dello stesso Jean-Marie Le Pen (nonno). “Una storia d’amore che suscita polemiche all’interno del partito di estrema destra, ma che la coppia protegge gelosamente dagli occhi del pubblico” scrive la stampa rosa francese.


Un ritratto di lei è apparso su “Femme actuelle”: “Nolwenn Olivier è la figlia di Marie-Caroline Le Pen, sorella di Marine Le Pen, e Philippe Olivier, eurodeputato e consigliere di sua cognata”. Secondo Gala, “è stato quando è diventata studentessa che ha sviluppato un’anima attivista. Nel 2020 ha distribuito volantini per la campagna elettorale della madre, in occasione delle elezioni comunali. Da allora, ha aiutato sua zia con la comunicazione. È stata lei dietro il suo cambio di guardaroba e all’apertura del suo account TikTok”. Lei non porta il nome della sua famiglia materna, il che le impedisce di subire lo stigma del nome Le Pen, che suscita molte critiche secondo la zia. La giovane è discreta, preferisce rimanere nell’ombra e proteggere la sua storia con Bardella, iniziata circa quattro anni fa. In un’intervista rilasciata a “Paris Match” nell’agosto 2020, il presidente della RN ha dichiarato che oltre alla politica, condivide con lei un’altra passione: la cucina.


Nel giorno di San Valentino, il 14 febbraio 2022, la giovane coppia è apparsa a sorpresa nel programma “Ligne Rouge” su BfmTv. La squadra di Marine Le Pen era a Strasburgo per affrontare Emmanuel Macron al Parlamento europeo, ma il presidente del partito… aveva dimenticato la sua causa. Eppure la sua compagna Nolwenn Olivier è venuta in suo soccorso: la coppia fianco a fianco, dal vivo in tv è stata una buona giustificazione per l’assenza altrove. Bardella è noto anche per la sua partecipazione a dibattiti televisivi e per il suo impegno nei media. Nel novembre 2022 ha partecipato al grande dibattito di France 2 sul disegno di legge sulla “immigrazione”. Mentre giovedì 18 gennaio 2024, il programma “Complément d’investigation” su France 2 gli ha dedicato un numero speciale. France 2 menziona in particolare l’esistenza di un presunto account Twitter sotto lo pseudonimo di “RepNat du Gaito”. Secondo i giornalisti questo account sarebbe stato attivo tra il 2015 e il 2017, diffondendo messaggi razzisti, omofobi ed elogiando la figura di Jean-Marie Le Pen. Nonostante le smentite di Bardella, diverse fonti hanno affermato che fosse lui l’autore dei tweet, mettendo in dubbio la sua integrità e le sue convinzioni politiche. Bardella ha replicato, evocando una chiara strategia volta a screditarlo.