Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Pioggia di bombe sull’Ucraina, ma Scholz difende la telefonata con Putin

Pioggia di bombe sull’Ucraina, ma Scholz difende la telefonata con PutinMilano, 17 nov. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha difeso la sua decisione di tenere un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, definendolo importante. “La conversazione è stata molto approfondita, ma ha anche contribuito a far capire che il punto di vista del presidente russo su questa guerra non è cambiato molto”, ha detto Scholz prima della sua partenza per il vertice del G20 a Rio. Questa ovviamente non è una buona notizia, il tutto dopo l’attacco devastante di questa notte sull’Ucraina, che a sua volta ha condannato fermamente la decisione del Cancelliere di parlare con Putin per la prima volta in due anni.


Scholz ha assicurato all’Ucraina un sostegno continuo. Non ci sarà alcuna decisione sopra le teste dell’Ucraina per porre fine alla guerra, ha detto. Ma le sue parole stridono con le notizie di devastazione odierna e la violenza efferata dell’attacco. Numerose le voci contrarie alla telefonata, a fronte dei timori per la futura politica statunitense con l’imminente ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Oggi ha parlato il ministro degli Esteri finlandese Elina Valtonen: ha invitato gli alleati europei dell’Ucraina a mostrare moderazione nei confronti del Cremlino. “La cosa più importante è capire che non dovrebbe esserci un’altra corsa per l’attenzione al Cremlino. Il fatto che i capi di Stato europei facciano telefonate coordinate o meno con Putin non porterà a nulla”, ha dichiarato a “Europamagazin” della ARD. Sullo stesso tono il primo ministro polacco Donald Tusk ha messo in dubbio l’utilità dei colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. “Nessuno fermerà Putin con le telefonate” ha scritto il primo ministro polacco Tusk su X. Peraltro questa mattina la Polonia, alleato Nato, si è svegliata a pochi chilometri dagli attacchi russi, ha schierato i suoi uomini vicino al confine e ha fatto alzare i caccia (suoi e “alleati”) in pattugliamento. Ad annunciarlo il Comando operativo delle forze armate polacche (DORSZ). “A causa del massiccio attacco della Federazione Russa con missili da crociera, missili balistici e veicoli aerei senza pilota contro oggetti situati, tra gli altri, nell’Ucraina occidentale, gli aerei polacchi e alleati hanno iniziato ad operare nel nostro spazio aereo” si legge in una nota rilasciata in mattinata dal Comando Operativo dei Reparti delle Forze Armate polacche. Quasi tre ore dopo è stata data l’informazione sulla fine delle attività di pattugliamento aereo. “Le forze e le risorse mobilitate sono tornate alle attività operative standard”, è stato scritto dopo poche ore.


Inoltre le centrali nucleari ucraine hanno ridotto la produzione di elettricità a causa dei bombardamenti russi, ha fatto sapere l’Aiea. A seguito dell’attacco missilistico del 17 novembre che ha messo ulteriormente “sotto pressione la sicurezza nucleare”, diverse sottostazioni delle centrali nucleari ucraine sono state danneggiate e la produzione di elettricità è stata ridotta, si legge nella dichiarazione del direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi. “L’attacco ha preso di mira le infrastrutture energetiche, aumentando ulteriormente i rischi per la sicurezza nucleare e fisica”, ha detto Grossi. La NATO a sua volta ha condannato i massicci attacchi della Russia contro molte regioni dell’Ucraina. L’agenzia di stampa tedesca Dpa ha aggiunto che un portavoce ha sottolineato come negli attacchi sono stati presi di mira i civili. L’alleanza sta dalla parte dell’Ucraina e gli alleati continueranno a contribuire al rafforzamento della capacità di difesa dell’Ucraina, ha detto il portavoce.


Infine oggi centinaia di russi in esilio si sono riuniti a Berlino per una manifestazione contro la guerra di aggressione russa in Ucraina e contro il leader del Cremlino Vladimir Putin. Rappresentanti di spicco dell’opposizione russa in esilio, tra cui Yulia Navalnaya (vedova di Aleksej Navalny), Ilya Yashin e Vladimir Kara-Mursa, hanno presenziato.

Maxi attacco su Ucraina, ma Scholz difende sua telefonata con Putin

Maxi attacco su Ucraina, ma Scholz difende sua telefonata con PutinMilano, 17 nov. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha difeso la sua decisione di tenere un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, definendolo importante. “La conversazione è stata molto approfondita, ma ha anche contribuito a far capire che il punto di vista del presidente russo su questa guerra non è cambiato molto”, ha detto Scholz prima della sua partenza per il vertice del G20 a Rio. Questa ovviamente non è una buona notizia, il tutto dopo l’attacco devastante di questa notte sull’Ucraina, che a sua volta ha condannato fermamente la decisione del Cancelliere di parlare con Putin per la prima volta in due anni.


Scholz ha assicurato all’Ucraina un sostegno continuo. Non ci sarà alcuna decisione sopra le teste dell’Ucraina per porre fine alla guerra, ha detto. Ma le sue parole stridono con le notizie di devastazione odierna e la violenza efferata dell’attacco. Numerose le voci contrarie alla telefonata, a fronte dei timori per la futura politica statunitense con l’imminente ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Oggi ha parlato il ministro degli Esteri finlandese Elina Valtonen: ha invitato gli alleati europei dell’Ucraina a mostrare moderazione nei confronti del Cremlino. “La cosa più importante è capire che non dovrebbe esserci un’altra corsa per l’attenzione al Cremlino. Il fatto che i capi di Stato europei facciano telefonate coordinate o meno con Putin non porterà a nulla”, ha dichiarato a “Europamagazin” della ARD. Sullo stesso tono il primo ministro polacco Donald Tusk ha messo in dubbio l’utilità dei colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. “Nessuno fermerà Putin con le telefonate” ha scritto il primo ministro polacco Tusk su X. Peraltro questa mattina la Polonia, alleato Nato, si è svegliata a pochi chilometri dagli attacchi russi, ha schierato i suoi uomini vicino al confine e ha fatto alzare i caccia (suoi e “alleati”) in pattugliamento. Ad annunciarlo il Comando operativo delle forze armate polacche (DORSZ). “A causa del massiccio attacco della Federazione Russa con missili da crociera, missili balistici e veicoli aerei senza pilota contro oggetti situati, tra gli altri, nell’Ucraina occidentale, gli aerei polacchi e alleati hanno iniziato ad operare nel nostro spazio aereo” si legge in una nota rilasciata in mattinata dal Comando Operativo dei Reparti delle Forze Armate polacche. Quasi tre ore dopo è stata data l’informazione sulla fine delle attività di pattugliamento aereo. “Le forze e le risorse mobilitate sono tornate alle attività operative standard”, è stato scritto dopo poche ore.


Inoltre le centrali nucleari ucraine hanno ridotto la produzione di elettricità a causa dei bombardamenti russi, ha fatto sapere l’Aiea. A seguito dell’attacco missilistico del 17 novembre che ha messo ulteriormente “sotto pressione la sicurezza nucleare”, diverse sottostazioni delle centrali nucleari ucraine sono state danneggiate e la produzione di elettricità è stata ridotta, si legge nella dichiarazione del direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi. “L’attacco ha preso di mira le infrastrutture energetiche, aumentando ulteriormente i rischi per la sicurezza nucleare e fisica”, ha detto Grossi. La NATO a sua volta ha condannato i massicci attacchi della Russia contro molte regioni dell’Ucraina. L’agenzia di stampa tedesca Dpa ha aggiunto che un portavoce ha sottolineato come negli attacchi sono stati presi di mira i civili. L’alleanza sta dalla parte dell’Ucraina e gli alleati continueranno a contribuire al rafforzamento della capacità di difesa dell’Ucraina, ha detto il portavoce.


Infine oggi centinaia di russi in esilio si sono riuniti a Berlino per una manifestazione contro la guerra di aggressione russa in Ucraina e contro il leader del Cremlino Vladimir Putin. Rappresentanti di spicco dell’opposizione russa in esilio, tra cui Yulia Navalnaya (vedova di Aleksej Navalny), Ilya Yashin e Vladimir Kara-Mursa, hanno presenziato.

Zelensky: 120 missili e droni su Ucraina, di mira infrastrutture

Zelensky: 120 missili e droni su Ucraina, di mira infrastruttureMilano, 17 nov. (askanews) – Su comando di Vladimir Putin è stato scatenato l’inferno questa mattina sull’Ucraina: missili da crociera, balistici e aerei, nonché droni d’attacco. In diverse città sono risuonate esplosioni e la rete energetica ucraina, già molto fragile, ha dovuto affrontare un nuovo “massiccio” attacco russo che ha provocato almeno otto morti e una ventina di feriti in tutto il Paese: a Odessa due persone sono decedute a causa dei bombardamenti russi. Ferito un adolescente di 17 anni.


“Un massiccio attacco combinato ha preso di mira tutte le regioni dell’Ucraina” e “la nostra infrastruttura energetica”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo lui sono stati lanciati 120 missili e 90 droni, mentre la difesa antiaerea ucraina è riuscita a distruggere 140 di questi obiettivi. Il ministro degli Esteri Andrii Sybiga ha denunciato “uno dei più grandi attacchi aerei” lanciato dalla Russia. Mentre il ministero della Difesa russo ha affermato di aver colpito “tutti” i suoi obiettivi in un massiccio attacco contro “infrastrutture energetiche essenziali che sostenevano il complesso militare-industriale ucraino”. Colpita anche la capitale Kiev. A causa della caduta di detriti, è scoppiato un incendio sul tetto di un edificio residenziale di 5 piani nel quartiere Pechersk della città. Il sindaco Vitaliy Klitschko ha riferito che una donna è rimasta ferita ed è stata ricoverata in ospedale.


Secondo Kiev, Mosca, aumentando i suoi attacchi con droni e missili, ha già distrutto metà della capacità energetica dell’Ucraina. Utilizzati i bombardieri strategici Tu-22M3 e Tu-95, il cui decollo è stato registrato alle 5 del mattino. Nel frattempo si preannuncia una fine d’anno complessa per tutto il vecchio continente. L’accordo quinquennale sul transito del gas russo attraverso l’Ucraina verso l’Europa scade il 31 dicembre 2024. E Kiev ha dichiarato con risolutezza la sua intenzione di non continuare la cooperazione con Gazprom. Per decenni, il sistema di trasporto del gas ucraino (GTS) è stato un’arteria chiave per la fornitura di oro blu all’Unione Europea, rimanendo di fondamentale importanza anche dopo che la Federazione Russa ha lanciato rotte alternative.


La sospensione del transito avrà inevitabilmente ripercussioni sul mercato energetico europeo, dato che alcuni Paesi sono ancora parzialmente dipendenti dal gas russo. Non escluse fluttuazioni nei prezzi dell’energia e avere conseguenze economiche sia per l’Europa che per l’Ucraina.

Georgia, Abkhazia: manifestanti anti Mosca continuano la rivolta

Georgia, Abkhazia: manifestanti anti Mosca continuano la rivoltaMilano, 16 nov. (askanews) – I manifestanti nella provincia separatista dell’Abkhazia, in Georgia, si rifiutano di cedere il controllo degli edifici governativi che hanno preso d’assalto venerdì. Negli ultimi giorni ci sono state grandi manifestazioni in Abkhazia a seguito di un disegno di legge che potrebbe portare a maggiori investimenti russi. Almeno 14 persone sono rimaste ferite negli scontri tra manifestanti e polizia venerdì.


La tensione ha raggiunto il culmine in Abkhazia il 15 novembre, quando la popolazione locale, dopo ore di scontri con le cosiddette forze di sicurezza, ha preso d’assalto il cosiddetto parlamento e ha fatto irruzione nell’edificio, opponendosi a una legge che avrebbe riservato un trattamento preferenziale agli investitori russi. Lo riportano i media gerogiani e internazionali, mentre le agenzie russe hanno riferito sabato che il presidente de facto dell’Abkhazia – e leale alla Russia – , Aslan Bzhania, ha promesso di dimettersi se i manifestanti avessero lasciato l’assemblea eletta nella città di Sukhumi.


Tuttavia la folla ha respinto categoricamente la proposta, riferisce l’agenzia di stampa AP ripreesa dai media internazionali. Chiedono che Bzhania si dimetta senza condizioni. “Siamo venuti qui per salvare il nostro popolo e il nostro Paese”, afferma l’ex primo ministro abkhazo Valery Bganba in un video condiviso sui social media. Secondo il presidente de facto dell’Abkhazia, la proposta che aveva scatenato le grandi manifestazioni è stata scartata venerdì. Finora la Tbilisi non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sui processi in corso in Abkhazia.


Per il diritto internazionale l’Abkhazia fa parte della Georgia, ma i separatisti hanno già preso il controllo di gran parte della regione nel 1993. Nel 2008, la Georgia ha perso il controllo del resto dell’area dopo una breve guerra con la Russia. Tutto è iniziato quando la Georgia ha cercato di riprendere il controllo dell’Abkhazia e la Russia è intervenuta per impedirlo. L’Abkhazia è ora considerata dalla Russia un paese indipendente, ma molti residenti sono preoccupati per la crescente influenza russa, sia politicamente che economicamente.

Zelensky: profondamente grato a Meloni e leader G7 per il sostegno

Zelensky: profondamente grato a Meloni e leader G7 per il sostegnoMilano, 16 nov. (askanews) – “I leader del G7 hanno dimostrato ancora una volta un incrollabile sostegno all’Ucraina mentre ci avviciniamo al millesimo giorno di aggressione su vasta scala della Russia”. Così il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky che si dice “profondamente grato alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e a tutti i leader del G7 per la loro voce unita nel sostenere l’Ucraina”.


Il sostegno G7 “aiuta l’Ucraina a proteggere il suo popolo dal terrore, salvando in ultima analisi innumerevoli vite. In un momento in cui la Russia rimane l’unico ostacolo a una pace giusta e duratura, è fondamentale inviare un messaggio chiaro: aggressioni e violazioni dell’ordine internazionale, come delineato nella Carta delle Nazioni Unite, non saranno tollerate e i responsabili ne subiranno le conseguenze. È tempo che la comunità mondiale intensifichi i propri sforzi e prenda decisioni coraggiose per garantire stabilità e pace a tutti i nostri popoli”. Oggi Zelensky ha incontrato il Ministro degli Affari Esteri del Giappone, Takeshi Iwaya a Kiev. “È importante che la sua prima visita in un altro paese subito dopo la nomina del nuovo governo sia una visita in Ucraina. Grazie per aver costantemente sostenuto la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, nonché per la significativa assistenza finanziaria e umanitaria da parte del Giappone, in particolare per il trasferimento di un nuovo pacchetto di aiuti al nostro settore energetico. Grazie per aver stanziato 3 miliardi di dollari. nell’ambito della decisione del G7 riguardante un prestito di 50 miliardi di dollari, che sarà rimborsato a scapito dei proventi dei beni russi congelati” ha scritto sui social.

Zelensky: profondamente grato a Meloni e leader G7 per sostegno

Zelensky: profondamente grato a Meloni e leader G7 per sostegnoMilano, 16 nov. (askanews) – “I leader del G7 hanno dimostrato ancora una volta un incrollabile sostegno all’Ucraina mentre ci avviciniamo al millesimo giorno di aggressione su vasta scala della Russia”. Così il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky che si dice “profondamente grato alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e a tutti i leader del G7 per la loro voce unita nel sostenere l’Ucraina”.


Il sostegno G7 “aiuta l’Ucraina a proteggere il suo popolo dal terrore, salvando in ultima analisi innumerevoli vite. In un momento in cui la Russia rimane l’unico ostacolo a una pace giusta e duratura, è fondamentale inviare un messaggio chiaro: aggressioni e violazioni dell’ordine internazionale, come delineato nella Carta delle Nazioni Unite, non saranno tollerate e i responsabili ne subiranno le conseguenze. È tempo che la comunità mondiale intensifichi i propri sforzi e prenda decisioni coraggiose per garantire stabilità e pace a tutti i nostri popoli”. Oggi Zelensky ha incontrato il Ministro degli Affari Esteri del Giappone, Takeshi Iwaya a Kiev. “È importante che la sua prima visita in un altro paese subito dopo la nomina del nuovo governo sia una visita in Ucraina. Grazie per aver costantemente sostenuto la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, nonché per la significativa assistenza finanziaria e umanitaria da parte del Giappone, in particolare per il trasferimento di un nuovo pacchetto di aiuti al nostro settore energetico. Grazie per aver stanziato 3 miliardi di dollari. nell’ambito della decisione del G7 riguardante un prestito di 50 miliardi di dollari, che sarà rimborsato a scapito dei proventi dei beni russi congelati” ha scritto sui social.

Ucraina, Polonia: colloqui chiave a Varsavia prossima settimana

Ucraina, Polonia: colloqui chiave a Varsavia prossima settimanaMilano, 16 nov. (askanews) – “I colloqui più importanti sulla guerra in Ucraina si terranno a Varsavia. La prossima settimana ospiterò un incontro nel formato Weimar Triangle Plus”. Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski ha annunciato un incontro dei leader a Varsavia. Secondo lui questi saranno i negoziati “più importanti” sulla guerra in Ucraina, che continua insesorabile. Sikorski ritiene che “tutto sta accelerando” e per questo convocherà la prossima settimana un incontro nel formato “Triangolo di Weimar Plus”.


Oltre ai vertici dei ministeri degli Esteri di Francia e Germania, rappresentanti di “altri importanti paesi europei”, il capo del Ministero degli Esteri dell’Ucraina Andrii Sybigu e il nuovo alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaya Callas. Sikorski ha anche specificato che della chiamata di venerdì di Olaf Scholz a Vladimir Putin, il Cancelliere tedesco ha già parlato con il Primo Ministro polacco Donald Tusk. Gli avrebbe riferito quasi immediatamente della conversazione. “Come potete vedere, i negoziati più importanti su questa crisi si svolgeranno a Varsavia”, ha detto Sikorski.


Il governo tedesco ha riferito dopo il colloquio che Scholz ha condannato la guerra della Russia contro l’Ucraina e ha invitato Putin a ritirare le sue truppe. Le parti hanno discusso anche della possibilità di negoziati: Putin ha detto che la Russia è aperta a questa idea. Nel frattempo Zelensky ha reagito alla conversazione sottolineando che ” Minsk-3″ non ci sarà: abbiamo bisogno di una pace vera, ha detto.

Da Nordcorea alla Russia 50 obici semoventi, 20 MLRS modernizzati

Da Nordcorea alla Russia 50 obici semoventi, 20 MLRS modernizzatiMilano, 16 nov. (askanews) – La Corea del Nord ha inviato alla Russia almeno 50 dei suoi sistemi di artiglieria semoventi e 20 lanciarazzi multipli modernizzati. Lo scrive il Financial Times, riferendosi ai dati dell’intelligence ucraina, che la pubblicazione ha avuto a sua disposizione. Si parla di cannoni semoventi da 170 mm M-1989 Koksan, uno scaglione del quale era stato precedentemente avvistato a Krasnoyarsk, nella Federazione Russa. Inoltre, i russi avrebbero ricevuto sistemi di lancio di razzi dalla Corea del Nord – probabilmente M-1991, che è un analogo della macchina sovietica “Uragan”.


Si prevede che la Russia utilizzerà quest’arma nelle battaglie nella regione di Kursk, dove i russi hanno concentrato anche un gruppo di 12.000 soldati nordcoreani. La Corea del Nord ha affermato di aver modernizzato questo sistema missilistico antiaereo e di averlo dotato di missili “ad alta precisione”. In generale, può sparare sia proiettili convenzionali che guidati. Come scrive il FT, ora Pyongyang vuole testare quest’arma in battaglia. Ancor prima, la Corea del Nord aveva iniziato a inviare alla Russia munizioni di artiglieria e missili balistici KN-23.

M.O., Difesa: volo speciale Aeronautica Militare con aiuti a Gaza

M.O., Difesa: volo speciale Aeronautica Militare con aiuti a GazaMilano, 16 nov. (askanews) – Un C-130J dell’Aeronautica Militare è decollato oggi dall’aeroporto di Pisa per trasportare a Cipro oltre 15 tonnellate di aiuti umanitari raccolti dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, destinati alla popolazione palestinese. Dopo l’arrivo all’aeroporto di Larnaca, a Cipro, il materiale verrà successivamente trasferito a Gaza.


Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha autorizzato il volo speciale, ha dichiarato: “L’Italia sta facendo e continuerà a fare tutto il possibile per alleviare le sofferenze della popolazione civile a Gaza. Ancora una volta la Difesa ha dato dimostrazione di professionalità, di reattività e di grande umanità. Per questo motivo voglio ringraziare tutti coloro che, in tempi così brevi, hanno coordinato e permesso la realizzazione di questa iniziativa che conferma quanto l’Italia sia impegnata per trovare una de-escalation e, allo stesso tempo, non dimentichi chi soffre”. Questa operazione si aggiunge a una serie di iniziative già intraprese per il trasporto di aiuti umanitari e generi di prima necessità con i velivoli dell’Aeronautica Militare, oltre all’impiego di Nave “Vulcano” della Marina Militare. Durante il 2024, sono stati effettuati anche trasferimenti di bambini palestinesi per ricevere cure negli ospedali pediatrici italiani, utilizzando assetti aero-navali della Difesa.

Karoline Leavitt sarà la più giovane addetta stampa della storia della Casa Bianca

Karoline Leavitt sarà la più giovane addetta stampa della storia della Casa BiancaMilano, 16 nov. (askanews) – Il futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha nominato Karoline Leavitt, che è stata sua assistente e portavoce della sua campagna elettorale, nuova addetta stampa della Casa Bianca. A soli 27 anni, Leavitt – convinta sostenitrice di Trump – diventa anche la persona più giovane che abbia mai ricoperto il ruolo di addetto stampa della Casa Bianca.


L’attuale addetta stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ricopre l’incarico da maggio 2022 e si è messa in luce per la significativa abilità in risposte sagaci, talora partecipate, senza tuttavia perdere mai la calma. La nuova amministrazione Trump dovrebbe entrare in carica il 20 gennaio del prossimo anno.