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Karoline Leavitt sarà la più giovane addetta stampa della storia della Casa Bianca

Karoline Leavitt sarà la più giovane addetta stampa della storia della Casa BiancaMilano, 16 nov. (askanews) – Il futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha nominato Karoline Leavitt, che è stata sua assistente e portavoce della sua campagna elettorale, nuova addetta stampa della Casa Bianca. A soli 27 anni, Leavitt – convinta sostenitrice di Trump – diventa anche la persona più giovane che abbia mai ricoperto il ruolo di addetto stampa della Casa Bianca.


L’attuale addetta stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ricopre l’incarico da maggio 2022 e si è messa in luce per la significativa abilità in risposte sagaci, talora partecipate, senza tuttavia perdere mai la calma. La nuova amministrazione Trump dovrebbe entrare in carica il 20 gennaio del prossimo anno.

Usa, Leavitt sarà la più giovane addetta stampa storia Casa Bianca

Usa, Leavitt sarà la più giovane addetta stampa storia Casa BiancaMilano, 16 nov. (askanews) – Il futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha nominato Karoline Leavitt, che è stata sua assistente e portavoce della sua campagna elettorale, nuova addetta stampa della Casa Bianca.


A soli 27 anni, Leavitt – convinta sostenitrice di Trump – diventa anche la persona più giovane che abbia mai ricoperto il ruolo di addetto stampa della Casa Bianca. L’attuale addetta stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ricopre l’incarico da maggio 2022 e si è messa in luce per la significativa abilità in risposte sagaci, talora partecipate, senza tuttavia perdere mai la calma.


La nuova amministrazione Trump dovrebbe entrare in carica il 20 gennaio del prossimo anno.

Zelensky: “Questa guerra finisca l’anno prossimo”

Zelensky: “Questa guerra finisca l’anno prossimo”Milano, 16 nov. (askanews) – L’Ucraina deve fare di tutto per porre fine alla guerra con mezzi diplomatici “l’anno prossimo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Suspilne in occasione del centenario della radio ucraina.”Dobbiamo fare tutto affinché questa guerra finisca l’anno prossimo. Dobbiamo finirla con mezzi diplomatici”, ha detto.


Mentre l’entourage di Donald Trump rilascia dichiarazioni su vari piani per porre fine alla guerra, Zelensky dice che farà sul serio solo con il presidente degli Stati Uniti. I negoziati con la Federazione Russa sono possibili solo a condizione che l’Ucraina “non sia sola” e sia in una posizione di forza. Secondo lui, nelle condizioni in cui si trova ora l’Ucraina – “non rafforzata da alcuni elementi importanti” – qualsiasi negoziato con la Russia sarà “all’inizio” perdente. “Pertanto, certamente, in una posizione debole, non c’è niente da fare in questi negoziati”, ritiene Zelensky.


Lo stesso ha sottolineato che la posizione del neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump è importante, ma gli stessi Stati Uniti – secondo lui – sono dalla parte dell’Ucraina. Ha poi assicurato di non essere costretto a negoziare e Trump gli ha detto che era dalla parte dell’Ucraina e voleva aiutare. Intanto il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski ha annunciato un incontro dei leader a Varsavia. Secondo lui questi saranno i negoziati “più importanti” sulla guerra in Ucraina. Sikorsky ritiene che “tutto sta accelerando” e per questo convocherà la prossima settimana un incontro nel formato “Triangolo di Weimar Plus”. Oltre ai vertici dei ministeri degli Esteri di Francia e Germania, rappresentanti di “altri importanti paesi europei”, il capo del Ministero degli Esteri dell’Ucraina Andrii Sybigu e il nuovo alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaya Callas.


Zelensky nell’intervista ha parlato anche dei problemi interni e si è detto sorpreso che Oleksandr Lytvynenko, Segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino abbia reso pubblici i dati sul numero di coloro che dovrebbero essere richiamati alle armi e dalla dichiarazione sui piani per mobilitare più di 160.000 persone. “Assolutamente nessuno ha mobilitato” mezzo milione di persone. Tuttavia il problema nell’esercito esiste, ammette, ma dipende da diversi motivi e dalla situazione di ogni singola brigata. Ma non si può parlare di “condizioni insopportabili” nelle brigate, perché ogni “guerra nel suo insieme è insopportabile”.La situazione sul fronte orientale è difficile. L’equipaggiamento delle brigate ucraine con armi è molto lento. Zelensky ha poi aggiunto che l’Ucraina ha già sviluppato quattro tipi di missili, alcune armi sono attualmente in fase di test.

Ucraina, G7: la Russia è l’unico ostacolo a una pace giusta e duratura

Ucraina, G7: la Russia è l’unico ostacolo a una pace giusta e duraturaRoma, 16 nov. (askanews) – “Dopo 1.000 giorni di guerra, riconosciamo l’immensa sofferenza sopportata dal popolo ucraino. Nonostante queste difficoltà, gli ucraini hanno dimostrato una resilienza e una determinazione senza pari nel difendere la propria terra, la propria cultura e il proprio popolo. La Russia resta l’unico ostacolo ad una pace giusta e duratura. Il G7 conferma il proprio impegno a imporre gravi costi alla Russia attraverso sanzioni, controlli sulle esportazioni e altre misure efficaci. Restiamo uniti con l’Ucraina”. Lo affermano i leader G7, che su iniziativa della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno adottato una dichiarazione di sostegno a Kiev in vista del millesimo giorno dall’inizio della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina.

Commissione elettorale Georgia: ha vinto Sogno georgiano con 53,9%

Commissione elettorale Georgia: ha vinto Sogno georgiano con 53,9%Milano, 16 nov. (askanews) – La Commissione elettorale centrale ha annunciato i risultati finali delle elezioni legislative nonostante le differenze di opinione tra i membri della Commissione stessa e gli appelli dei membri dell’opposizione a non apporre il timbro sui risultati delle “elezioni truccate”. Secondo la Commissione elettorale centrale i risultati ufficiali sono: Sogno georgiano ( attuale partito al governo ) – 53,93%; Coalizione per il cambiamento – ( Ahali + Girchi – Più libertà + Droa ) 11,03%, Unità – per salvare la Georgia – 10,17%5 ( Movimento nazionale unito + Strategia Agmashenebeli ); Georgia forte ( Lelo per la Georgia + Per il popolo + Cittadini + Piazza della libertà ) – 8,81%; Per la Georgia ( guidato dall’ex primo ministro GD Giorgi Gakharia ) – 7,78%. La prima sessione del Parlamento si terrà entro 10 giorni dall’annuncio odierno.


L’ambiente nel quale è stato fatto l’annuncio sarebbe tuttavia tutt’altro che sereno. Una lite verbale sarebbe scoppiata tra un membro della commissione dell’opposizione Davit Kirtadze e il presidente Giorgi Kalandarishvili. Kirtadze, prima di essere espulso dalla sala, lo avrebbe definito una “macchia nera” nella storia georgiana in un apparente riferimento alle macchie nere sull’altro lato della scheda elettorale che violavano la segretezza del voto e diventavano un simbolo delle elezioni del 26 ottobre tra i manifestanti: gli avrebbe anche lanciato vernice nera addosso. Il 26 ottobre la Georgia ha votato per il Parlamento di 150 membri. Sono state le prime elezioni completamente proporzionali in Georgia, con una soglia del 5%. Sono state anche le prime elezioni elettroniche, con circa il 90% degli elettori che hanno espresso il proprio voto tramite dispositivi elettronici installati nei seggi elettorali.


Le organizzazioni di osservatori locali parlano di brogli “su larga scala” e chiedono l’annullamento dei risultati ufficiali. Secondo loro, il presunto schema di brogli includeva, tra le altre cose, la confisca delle carte d’identità degli elettori prima delle elezioni, ostacoli artificiali per gli osservatori elettorali indipendenti, nonché molteplici casi di voto fraudolento e molteplici voti espressi da individui che lavoravano con gli osservatori del Sogno georgiano e funzionari elettorali affiliati al partito. L’OSCE/ODIHR ha condiviso la sua prima valutazione preliminare, affermando che le elezioni ” si sono svolte in un contesto di radicata polarizzazione, segnato da preoccupazioni sulla legislazione recentemente adottata, sul suo impatto sulle libertà fondamentali e sulla società civile”.


La presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha respinto i risultati delle elezioni e ha chiesto un’indagine immediata sulle frodi elettorali. L’opposizione nega la legittimità delle elezioni, annunciando proteste senza sosta per chiedere nuove elezioni. I leader dell’opposizione hanno annunciato un piano che consiste in: 1) Informare tutti i cittadini georgiani sulle frodi, gli inganni e le macchinazioni utilizzate dal Sogno Georgiano per rubare le elezioni. 2) Garantire che i partner internazionali non riconoscano le elezioni truccate. 3) Continuare la resistenza democratica, l’attivismo civico e le proteste di piazza. I partner internazionali della Georgia, tra cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea, hanno chiesto un’indagine internazionale indipendente sulle violazioni elettorali e hanno affermato che queste elezioni allontanano la Georgia dall’UE e dalla NATO.

Gli italiani popolo di collezionisti: 60% ha una passione

Gli italiani popolo di collezionisti: 60% ha una passioneMilano, 15 nov. (askanews) – Gli italiani sono amanti del collezionismo. La ricerca dell’oggetto raro, il piacere di custodire un piccolo tesoro, la soddisfazione di completare una serie rappresentano una passione per gli italiani e le italiane: il 60% possiede attualmente una collezione e il 33% ne ha avuta una in passato. ‘Monete e banconote’, ‘film e DVD’, carte collezionabili, ‘fumetti e manga’ le più popolari.


Una passione che conquista in modo trasversale uomini (57%) e donne (43%), con preferenze che variano a seconda dell’età. Tra i più giovani spopolano le collezioni di ultima generazione: iI 58% di chi colleziona trading card e il 52% degli appassionati di action figure ha tra i 18 e i 34 anni. I più adulti prediligono, invece, oggetti dal gusto vintage: è over 45 il 50% dei cultori di francobolli, il 62% di chi colleziona vinili e il 52% di chi predilige film e DVD. Il fascino di fumetti e manga non conosce età e travalica i confini generazionali, appassionando estimatori dai 18 ai 65 anni. Al collezionismo si dedica molto tempo -e spazio- nel proprio quotidiano: la collezione preferita ha in media 7 anni e conta circa 140 oggetti. La maggior parte dei collezionisti riserva 2 ore settimanali a questa passione e mediamente ciascuno ne possiede più di 2 tipologie diverse. Un valore anche in termini economici: mediamente ciascuna collezione vale sui 3.500 euro. Il digitale è un canale di riferimento: il 62% dei collezionisti lo utilizza per acquistare nuovi pezzi e il 42% per vendere, con un ricavato medio annuo di 1.165 euro.


Questa è la fotografia che emerge dall’indagine commissionata a Ipsos da eBay, marketplace globale da sempre attento alle passioni della sua community. Per eBay, il collezionismo rappresenta una delle categorie più rilevanti, con una crescita costante negli anni, grazie a un’ampia offerta di prodotti che permette agli appassionati di poter fruire di un’esperienza completa e personalizzata. “Il collezionismo è una categoria cruciale per eBay, un vero e proprio ecosistema di passioni che condividiamo con la nostra community e che vogliamo continuare a supportare – ha commentato Lorenzo Leonardi, Collectibles & Media, Category Manager eBay Italia -. Questa indagine conferma l’importanza e il potenziale di questo settore. Continueremo a investire per offrire ai collezionisti un marketplace ricco di opportunità e un’offerta sempre più ampia e variegata, per continuare a essere una piattaforma dinamica e un punto di riferimento per tutti gli appassionati”.


I collezionisti italiani sono curiosi, nostalgici e meticolosi. La scintilla può nascere da una passione personale (55%), oppure perché ereditata da un parente (13%) o dopo aver aiutato qualcuno ad avviare una collezione (9%). Le motivazioni? I più giovani (18-24 anni) sono attratti dall’estetica, dalla rarità e dalla storia del singolo pezzo. Per tutti gli altri, dai 25 e ai 65 anni, prevale il piacere di collezionare, la soddisfazione di cercare, trovare e conservare gli oggetti. Per 7 persone su 10, collezionare è un modo per esprimere la propria personalità, evadere dallo stress e ampliare le proprie conoscenze. È anche un’occasione per socializzare e conoscere altre persone che condividono la stessa passione (59%), oltre che una priorità: per ampliare la collezione, rinunciano ad altri interessi, dalle uscite fuori a cena (48%), ai prodotti di uso quotidiano (47%) alle vacanze (41%). Le regioni del Sud guidano la classifica per maggior densità di collezionisti, con il 68% dei siciliani e il 67% degli abitanti della Campania che si dedicano ad almeno una collezione. Le collezioni più amate dagli italiani vedono ai primi posti monete e banconote (15%), trading card (10%) e fumetti e manga (9%). E la passione per questi oggetti si conferma nel tempo: il 48% delle collezioni di monete e banconote ha più di 10 anni. Anche collezioni più recenti, come carte collezionabili (80%) e fumetti e manga (59%), dimostrano una notevole longevità, con una durata fino a 10 anni. Le carte collezionabili sono quelle a cui si dedica più tempo: il 30% dei collezionisti ci investe oltre 4 ore settimanali A ogni generazione la sua collezione preferita: tra i giovani (18-34 anni) spopolano le trading card e le action figure. Gli over 45 mostrano un gusto più retrò: francobolli, vinili e film e DVD. Su eBay.it le collezioni più popolari sono: trading card, action figure, collezionismo cartaceo, modellismo statico e militaria. I pezzi più ricercati sono carte Pokémon, oggetti della Prima guerra mondiale e modellini di treni. L’oggetto più raro? Una carta Charizard del set base italiano in prima edizione certificata PSA 10, unica al mondo ad aver ottenuto questa valutazione*.


L’online si conferma un canale primario per l’acquisto (62%) e la vendita (42%) di oggetti da collezione. Nel 2023 la spesa media online è stata di 902 euro e il 20% dei collezionisti ha dichiarato un incremento nel 2024. I collezionisti riconoscono il web come un canale redditizio: il ricavato medio delle vendite online è stato di 1.165 euro nell’ultimo anno. Chi vende online lo fa per finanziare l’acquisto di nuovi pezzi (23%) o per realizzare un profitto dalla rivendita, grazie all’aumento di valore che acquisisce nel tempo (26%). Internet è la principale fonte di informazione, seguito da fiere e mercatini e negozi specializzati. I marketplace sono molto apprezzati dai collezionisti, eBay risulta essere il più conosciuto (57%).

Avvicendamento Luzi-Luongo, cambio al vertice Arma Carabinieri

Avvicendamento Luzi-Luongo, cambio al vertice Arma CarabinieriMilano, 15 nov. (askanews) – La cerimonia di avvicendamento del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, che si è svolta questa mattina presso la caserma “Salvo D’Acquisto” di Tor di Quinto, ha visto il passaggio di consegne tra il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, cedente ed il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, subentrante.


L’evento è stato suggellato dalla presenza del Ministro della Difesa Guido Crosetto, e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano. Alla cerimonia hanno partecipato Autorità civili, militari e religiose, rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Forestali in congedo, dell’O.N.A.O.M.A.C. e alcuni esponenti delle A.P.C.S.M. Il generale dei Carabinieri Luzi, giunto al termine di una “entusiasmante vita militare iniziata 46 anni fa”, ha sottolineato: “l’Arma mi ha permesso di vivere la magia di rapporti profondi e autentici con i Carabinieri, che ammiro per la tempra e la professionalità. Li considero veri e propri eroi del quotidiano”. Rivolgendosi poi ai militari: “fate il vostro dovere e sarete ricompensati da mille soddisfazioni, come lo è stato per me”. Concludendo: “Il mio grazie più grande all’Arma dei Carabinieri che mi ha spinto ogni giorno a spostare avanti i miei limiti, a pormi nuovi traguardi per affrontare sfide sempre più complesse”.


Il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi lascia il comando dopo aver guidato l’Arma dal 16 gennaio 2021. Ha intrapreso la carriera militare nel 1978, reggendo prestigiosi incarichi di comando per oltre 18 anni, tra cui quello di Comandante della Compagnia di Roma Centro e dei Comandi Provinciali di Savona e Palermo e della Legione Carabinieri “Lombardia”. Ha ricoperto, dal 6 settembre 2018 al 15 gennaio 2021, l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Dal 1° gennaio 2023, nell’ambito dell’annuale Presidenza di turno di EuroGendFor, ha assunto, in rappresentanza della Difesa, la Chairmanship italiana in seno al Comitato Interministeriale di Alto Livello (CIMIN). Il generale Luongo, intervenuto successivamente ha ricordato la figura di “un Maresciallo, Comandante di Stazione, che, pur avendo difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena per la propria famiglia si prodigava a ospitare nel proprio alloggio bambini per offrire loro un pasto caldo. Era un vero tutore dell’ordine, un militare dalla schiena dritta, ma al tempo stesso un uomo di straordinaria dignità, con un enorme attaccamento alla sua comunità e con innato senso della giustizia. Quel Maresciallo riuniva in sé, nel suo agire, tutti i valori dell’Arma, la generosità, il coraggio, l’empatia, l’attitudine ad essere vicino ai più bisognosi”. Successivamente, il generale dei Carabinieri Luongo ha sottolineato come “l’Arma deve continuare a massimizzare l’impiego della tecnologia, sia in funzione preventiva che repressiva, sfruttando anche le reali potenzialità dell’intelligenza artificiale e migliorando la capacità di governare lo spazio cibernetico per contrastare il crimine”. Rivolgendosi poi alle nuove generazioni tra le fila dell’Arma: “Scommettiamo sui nostri giovani Carabinieri, incitiamoli al cambiamento, stimoliamoli a cercare nuove strade in modo che ogni militare si senta pienamente coinvolto in un virtuoso progresso di crescita”.


Infine, concludendo: “Nel solco della secolare storia dell’Arma e degli insegnamenti che ho ricevuto dai miei maestri, sarò sempre a fianco di tutti i Carabinieri che servono i cittadini con determinazione, diligenza e costanza, perché l’Arma deve continuare essere strumento virtuoso per la costruzione di una società più giusta”. La carriera del nuovo Comandante, Gen. C.A. Luongo, classe 1962, è iniziata nel 1977 alla Scuola Militare “Nunziatella”. Ha ricoperto ruoli di prestigio nell’Arma dei Carabinieri, tra cui Comandante Provinciale di Milano e Roma, Assistente Militare e Aiutante di Campo per l’Arma dei Carabinieri del Signor Presidente della Repubblica e Capo Ufficio Legislativo del Ministro della Difesa. Dal dicembre 2023 è Comandante Interregionale Carabinieri “Podgora” e, dal giugno 2023, è Vice Comandante Generale dell’Arma.


Ha ricevuto numerosi encomi e onorificenze, tra cui quella di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Medaglia Mauriziana e, da ultimo, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ha quindi preso la parola il Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, il quale ha evidenziato il suo orgoglio per l’Arma, una nicchia di eccellenza che ha assunto un ruolo di primo piano nel campo delle moderne missioni di training, advising, assistance e capacity building; oltre a rappresentare un riferimento mondiale nell’esercizio della funzione di stability policing, anche con il Centro di Eccellenza “CoESPU” di Vicenza. Infine il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato: “Si chiude un capitolo di storia dell’Arma dei Carabinieri. Sotto la guida del Generale Luzi, cui esprimo profonda gratitudine, abbiamo visto una Benemerita all’avanguardia, radicata nelle tradizioni, con “il Carabiniere” sempre al centro. Al Generale Luongo il compito di confermare l’Arma come presidio di legalità e, insieme, punta di innovazione. A tutti i Carabinieri il plauso, la fiducia e la riconoscenza della Nazione. Non esiste Difesa senza Carabinieri e non esiste Italia senza Carabinieri”. In mattinata, prima dell’evento, i due alti Ufficiali hanno reso omaggio ai Caduti deponendo prima una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, situato presso l’Altare della Patria e poi al sacrario presso il Museo Storico dell’Arma, un gesto simbolico che sottolineano l’importanza dei sacrifici compiuti dai militari italiani per la difesa e la libertà del Paese.

Scholz e Putin si telefonano, è la prima volta dal dicembre 2022

Scholz e Putin si telefonano, è la prima volta dal dicembre 2022Roma, 15 nov. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin hanno avuto oggi un colloquio telefonico, cosa che non accadeva dal dicembre 2022. “Il cancelliere federale Olaf Scholz ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin questo pomeriggio”, ha dichiarato il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, in un comunicato.


Il cancelliere ha chiesto a Putin di mettere fine alla guerra e di ritirare le truppe russe dal territorio ucraino, ha spiegato il comunicato, aggiungendo che Scholz ha invitato la Russia a mostrare la volontà di negoziare con l’Ucraina per raggiungere una pace giusta e duratura. Il cancelliere ha anche sottolineato la ferma determinazione della Germania a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Scholz ha chiamato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky prima del suo colloquio con Putin e lo chiamerà di nuovo dopo il colloquio con il presidente russo, ha aggiunto Hebestreit.

Usa, Esperto legale: Trump vuole mandare via 11 milioni di persone

Usa, Esperto legale: Trump vuole mandare via 11 milioni di personeMilano, 15 nov. (askanews) – La volontà di Donald Trump – espressa in campagna elettorale – di far espellere Harry, il figlio di Carlo III dagli Usa potrebbe avere numerosi risvolti per il secondogenito di Diana Spencer, che riguardano le norme di immigrazione negli Stati Uniti d’America. “Sì, credo che quello che sta affrontando Harry sia un microcosmo di quello che stanno affrontando 11 milioni di persone negli Stati Uniti che sono immigrati clandestini”: ad askanews, Alphonse Provinziano, avvocato italoamericano e fondatore dello studio legale statunitense Provinziano & Associates – un vero principe del foro in California – spiega che il caso Harry si inserisce in unica realtà molto più grande e davvero complessa.


“È un sistema davvero interessante quello che abbiamo negli Stati Uniti; è diverso da qualsiasi altro sistema federale” dice Provinziano. “E c’è tanto potere nei governi locali. Le autorità federali per l’immigrazione hanno la possibilità di indagare ovunque negli Usa, ma molto ricade sulle autorità locali. E molte, molte città hanno quelle che chiamano politiche di città santuario – sanctuary city policies – dove non si applicano le leggi nazionali sull’immigrazione. Ed è per questo che abbiamo un arretrato così grande, con 11 milioni di persone che vivono illegalmente negli Stati Uniti”. Provinziano ricorda che “il presidente Trump ha detto che deporteremo chiunque non sia qui legalmente negli Stati Uniti. Queste sono persone che sono negli Stati Uniti da anni, decenni, hanno famiglie, hanno figli. Forse non è necessariamente quello che il pubblico americano vuole vedere accadere. E se vieni deportato in base alla chiara politica del presidente Trump di deportare gli immigrati clandestini, non avrai la possibilità di tornare negli Stati Uniti. Se hai figli, non avrai la possibilità di vederli ogni giorno. Non avrai la possibilità di far parte della loro vita, della loro crescita, dell’educazione morale, del legame emotivo. Sarai limitato alle conversazioni Zoom con i tuoi figli”.


Harry è un esempio eclatante e per quanto la sua condizione sociale sia diversa dagli altri, il suo caso rende bene l’idea. “Se Harry – dice l’avvocato – si trovasse in quella situazione, ad esempio, se dovesse lasciare gli Stati Uniti, dovrebbe prendere una decisione. ‘I miei figli restano qui? E io non faccio sostanzialmente più parte della loro vita?’ Questo è ciò che stanno affrontando 11 milioni di persone negli Stati Uniti in questo momento. E 4,4 milioni di figli di immigrati clandestini che rischiano di vedere le loro famiglie distrutte. Penso che tutti vogliano chiaramente che i criminali immigrati clandestini vengano rimossi. Sono circa 3000 persone. Non so se tutti stiano contemplando il fatto che 11 milioni di persone potrebbero vedere la loro intera vita stravolta a causa dell’entrata in carica del Presidente Trump e della sua nuova proposta chiaramente dichiarata. Ci vorranno anni e anni per fare tutto questo a causa degli arretrati nel sistema giudiziario”. Provinziano poi aggiunge: “Le nostre città, ha detto il presidente Trump, sono sotto assedio. A Los Angeles, vediamo che abbiamo un nuovo procuratore distrettuale e c’è stato, purtroppo, un aumento della criminalità. Chiaro che vogliamo che i criminali se ne vadano, ma ci sono circa 11 milioni di immigrati clandestini che vivono vite normali con famiglie e bambini che sono in gioco”. (di Cristina Giuliano)

Msf: protocollo Italia-Albania viola codice deontologia medica

Msf: protocollo Italia-Albania viola codice deontologia medicaRoma, 15 nov. (askanews) – Il protocollo Italia-Albania – denunciano Medici Senza Frontiere e altre organizzazioni impegnate nell’assistenza sanitaria alle persone in movimento – viola il codice di deontologia medica e i diritti umani e mette a rischio la salute fisica e psicologica delle persone migranti.


È la denuncia di diverse realtà sanitarie che si occupano di soccorso civile nel Mediterraneo centrale e di supporto e diritto alla salute delle persone in movimento, che si appellano a operatori e professionisti della salute affinché non si rendano complici del Protocollo e delle sue violazioni. Sappiamo per testimonianza diretta e tangibile delle persone che soccorriamo e visitiamo a bordo delle nostre navi, che la maggior parte di queste ha subito violenze fisiche, abusi, torture, violenza sessuale e che la totalità di esse, per il contesto del paese di origine, per il viaggio attraverso il deserto, la permanenza e la detenzione in Libia o Tunisia, per il viaggio in mare e per tutto ciò che hanno vissuto come dirette vittime o come testimoni, è da considerarsi a rischio di conseguenze anche gravi di salute fisica e mentale, incluso il disturbo post-traumatico da stress.


Secondo le procedure previste dal protocollo, a bordo della nave militare Libra e a bordo delle motovedette italiane, non sussistono le condizioni perché possa essere effettuata una valutazione adeguata dello stato di salute di una persona. Non è presente, infatti, un ambulatorio medico né stanze adibite a tale scopo che garantiscano una adeguata privacy e una opportuna percezione di luogo sicuro, come non sono presenti strumenti in grado di diagnosticare determinate condizioni cliniche e patologie, acute o croniche. Infine, i luoghi di detenzione amministrativa rappresentano, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un fattore di rischio per la salute mentale e fisica, in particolare per la possibile diffusione di malattie infettive e per i bassi standard di presa in carico e cura anche delle malattie non trasmissibili.


Pertanto, in considerazione delle ragioni esposte per cui il sistema previsto dal Protocollo Italia-Albania è patogeno per le persone, delle criticità strutturali che rendono impossibile una valutazione adeguata delle vulnerabilità e, soprattutto, del fatto che le persone soccorse in mare debbano essere ritenute tutte vulnerabili per i motivi sopracitati, riteniamo inaccettabile la pratica di “selezione” medico-sanitaria come criterio per la deportazione in Albania. Inoltre, sottolineiamo l’ambiguità del ruolo svolto dalle istituzioni di garanzia coinvolte in questo sistema. Operatori e operatrici della salute non dovrebbero essere coinvolte in tale sistema discriminante e degradante per l’essere umano. La nostra professione deve essere esercitata nel rispetto del Codice Deontologico e dei diritti umani.


Perciò, denunciamo con fermezza le istituzioni italiane, a partire dal Ministero della Salute, che hanno sostenuto e reso possibile la realizzazione e attuazione di questo Protocollo e critichiamo duramente CISOM, USMAF, OIM, le realtà sanitarie che si stanno rendendo complici di questa prassi in totale violazione dei diritti umani e del Codice di Deontologia Medica. Chiediamo inoltre alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), alla Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), agli Ordini degli Psicologi, alle società scientifiche di ambito medico e a tutte le realtà medico-sanitarie interessate di prendere formalmente e pubblicamente le distanze da tali pratiche.