Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Stoltenberg: l’Ungheria non parteciperà agli sforzi Nato per Kiev

Stoltenberg: l’Ungheria non parteciperà agli sforzi Nato per KievRoma, 12 giu. (askanews) – “L’Ungheria non parteciperà agli sforzi della Nato per l’assistenza militare e finanziaria all’Ucraina, e accetto questa posizione”: lo ha dichiarato il Segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, in visita a Budapest dove ha incontrato il premier magiaro Viktor Orban.


“Mi aspetto che al vertice di Washington i Paesi alleati siano d’accordo a lasciare che sia la Nato a provvedere al coordinamento della sicurezza e dei finanziamenti militari all’Ucraina; l’Ungheria non parteciperà a questi sforzi ma nello stesso tempo il Primo ministro

Hunter Biden dichiarato colpevole: il figlio del presidente Usa rischia 25 anni di carcere

Hunter Biden dichiarato colpevole: il figlio del presidente Usa rischia 25 anni di carcereNew York, 11 giu. (askanews) – Una giuria del Delaware, composta da 12 membri, ha ritenuto Hunter Biden, figlio del presidente americano Joe Biden, colpevole di tre accuse federali connesse al possesso di armi da fuoco, mentre faceva uso di droghe. Il verdetto segna la prima condanna penale per il figlio di un presidente in carica.


Il verdetto è arrivato dopo circa tre ore di camera di consiglio. Hunter è stato ritenuto colpevole per i tre reati contestategli: ha mentito sull’uso di droghe mentre compilava i moduli per l’acquisto dell’arma, ha ottenuto la pistola nel 2018, mentre gli era proibito per il suo stato, e ha inoltre posseduto illegalmente l’arma per 11 giorni. Hunter Biden rischia un massimo di 25 anni di carcere e 750mila dollari di multa, tuttavia, a chi trasgredisce la legge per la prima volta, raramente viene data la pena massima. Il presidente ha recentemente dichiarato che non avrebbe graziato il figlio se fosse stato condannato.

Francia, Macron: “Non mi dimetterò comunque vadano le elezioni”

Francia, Macron: “Non mi dimetterò comunque vadano le elezioni”Roma, 11 giu. (askanews) – Emmanuel Macron non lascerà l’Eliseo qualunque sia il risultato del voto anticipato del 30 giugno prossimo: lo ha ribadito lo stesso presidente francese intervistato dal settimanale Le Figaro Magazine. “Non è il Rassemblement National a scrivere la Costituzione: il ruolo delle istituzioni legislative è ben definito, come lo è quello del Presidente, indipendentemente dall’esito delle elezioni e per me questo è un principio inviolabile”, ha concluso.


Il presidente francese Emmanuel Macron, in un’intervista esclusiva a Le Figaro, ha detto di voler vincere le elezioni anticipate convocate domenica sera e ha negato le accuse che la sua decisione di sciogliere il parlamento sia stata una follia: “Affatto. Penso solo alla Francia. È stata una buona decisione e nell’interesse del Paese. Dico ai francesi: non abbiate paura, andate a votare”. “Questo è lo spirito delle nostre istituzioni: ho ascoltato il popolo francese. Adesso è il momento del chiarimento. Lo scioglimento è il gesto più chiaro, più radicale e più forte. Un gesto di grande fiducia nel popolo francese”, ha aggiunto Macron sottolineando che non è detto che l’estrema destra ripeta il successo delle europee perché “la politica è una dinamica. Non ho mai creduto ai sondaggi d’opinione. La decisione che ho preso apre una nuova era”.

Francia, il presidente dei Republicains vuole l’accordo con Le Pen (ma sale lo scontento)

Francia, il presidente dei Republicains vuole l’accordo con Le Pen (ma sale lo scontento)Roma, 11 giu. (askanews) – Il presidente dei Republicains (Lr), Eric Ciotti, ha confermato di voler siglare un accordo con il partito di Marine le Pen al telegiornale delle 13 di TF1 per le legislative anticipate del 30 giugno. All’inizio della giornata aveva detto a Le Figaro che stava valutando questo riavvicinamento al Rassemblement national (Rn). Sarebbe la prima volta nella storia della Francia che si assiste ad un accordo fra il partito, erede dei neo-gollisti, e l’estrema destra.


“Credo che sia necessario servire il Paese che è in pericolo”, ha esordito Ciotti – C’è da un lato questa innaturale alleanza di ribelli” che difendono “idee che rasentano l’antisemitismo” e “dall’altro lato, il blocco macronista che ha portato il Paese dove è oggi. E poi c’è un blocco nazionale. Lr oggi è troppo debole. Abbiamo bisogno di un’alleanza restando noi stessi, di un’alleanza con Rn”. Ma l’iniziativa del presidente di Rn non ha affatto suscitato il plauso dei colleghi di partito. A cominciare dal capogruppo dei deputati Lr all’Assemblea nazionale, Olivier Marleix, che su X ha scritto che Ciotti assume la decisione “soltanto per la sua persona” e che “deve lasciare la presidenza di Lr”.


“Vendere l’anima per un piatto di lenticchie e dire che nell’interesse del Paese è ciò che ho sempre rifiutato. Onore, rettitudine, convinzioni non sono parole vuote. Non tutto può essere comprato. I repubblicani devono denunciare immediatamente l’accordo proposto da Ciotti con Rn”, ha affermato Valerie Pécresse, presidente della regione Ile-de-France ed ex candidata all’Eliseo. Posizioni sulle quali sembra allinearsi una gran parte dei deputati e senatori di Lr.

Von der Leyen: entro fine mese avviare i colloqui di adesione dell’Ucraina all’Ue

Von der Leyen: entro fine mese avviare i colloqui di adesione dell’Ucraina all’UeRoma, 11 giu. (askanews) – “L’Ucraina ha compiuto tutti i passi che avevamo stabilito. Ed è per questo che crediamo che l’Unione Europea debba avviare i colloqui di adesione con l’Ucraina già entro la fine di questo mese”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il suo intervento alla plenaria della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, in corso di svolgimento a Berlino e a cui partecipa anche Volodymyr Zelensky.


“Oggi posso anche annunciare che consegneremo all’Ucraina ulteriori 1,9 miliardi di euro dal nostro Fondo per l’Ucraina entro la fine del mese. Questo grazie alle riforme globali e alla strategia di investimento che l’Ucraina ha approvato”, ha detto Von der Leyen, “Si tratta del cosiddetto Piano Ucraina. Il piano per l’Ucraina comprende, ad esempio, riforme del settore giudiziario e della lotta alla corruzione. Questo costituisce la base per rendere l’Ucraina attraente per gli affari e gli investitori. E sta anche avvicinando l’Ucraina all’Unione europea”. “L’Ucraina”, le sue parole, “ha compiuto tutti i passi che che avevamo stabilito. Ed è per questo che crediamo che l’Ue debba avviare i colloqui di adesione con l’Ucraina già entro la fine di questo mese”.


Presidente Zelensky, caro Volodymyr, questa è la prima conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina che si tiene all’interno dell’Unione Europea. Ed all’Ue che il vostro Paese appartiene. Kharkiv è Europa. L’Ucraina è Europa. E la nostra Unione è la vostra casa”, ha concluso.

Mosca: avviata la “seconda fase” delle esercitazioni nucleari

Mosca: avviata la “seconda fase” delle esercitazioni nucleariRoma, 11 giu. (askanews) – Il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi su Telegram l’inizio della “seconda fase” delle esercitazioni nucleari annunciate dal presidente Vladimir Putin.


“L’esercitazione punta a mantenere la disponibilità del personale e delle attrezzature per l’uso in combattimento delle armi nucleari non strategiche di Russia e Bielorussia al fine di garantire incondizionatamente la sovranità e l’integrità territoriale” del Paese, ha spiegato il ministero. “Nella prima fase, il personale si è esercitato a ricevere munizioni speciali, ad equipaggiarne i veicoli di lancio e a spostarsi segretamente nell’area di posizione designata per preparare i lanci missilistici”, ha aggiunto la stessa fonte.


Il presidente russo ha ordinato, il 6 maggio, lo svolgimento di esercitazioni nucleari in risposta ai commenti dei leader occidentali, tra cui l’omologo francese Emmanuel Macron, riguardo al possibile invio di soldati della Nato in Ucraina. Dall’inizio del conflitto in Ucraina nel febbraio 2022, Putin ha continuato a parlare apertamente del possibile utilizzo delle armi nucleari.

Hamas accetta la risoluzione Onu ed è pronto a negoziare per il cessate-il fuoco a Gaza

Hamas accetta la risoluzione Onu ed è pronto a negoziare per il cessate-il fuoco a GazaRoma, 11 giu. (askanews) – Hamas accetta la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per il cessate-il fuoco ed è pronto a negoziare i dettagli. Lo ha detto a Reuters l’alto responsabile di Hamas Sami Abu Zuhri.


Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha adottato ieri un progetto di risoluzione statunitense a sostegno del piano di cessate-il-fuoco a Gaza. Il testo, che “accoglie favorevolmente” la proposta di tregua annunciata il 31 maggio dal presidente americano Joe Biden e invita Israele e Hamas “ad attuarne pienamente i termini, “senza indugi e senza condizioni”, ha ricevuto 14 voti favorevoli, con l’astensione della Russia.

Germania, coalizione sui carboni dopo flop voto e avanzata destra

Germania, coalizione sui carboni dopo flop voto e avanzata destraRoma, 10 giu. (askanews) – Elezioni anticipate escluse, si dice dai palazzi di Berlino, ma la coalizione semaforo al governo in Germania scricchiola dopo il deludente risultato elettorale alle europee che ha visto Verdi in caduta libera, Liberaldemocratici in calo di consensi e Socialdemocratici superati al secondo posto dall’estrema destra di AfD. Un quadro poco rassicurante per un’alleanza che ha faticato a trovare risposte a una serie di gravi problemi che il paese deve affrontare, da un’economia stagnante alla profonda disfunzione del suo sistema di asilo.


E anche se le elezioni non sono previste prima dell’autunno del 2025, le lotte interne all’alleanza su tutto, dalla guerra della Russia all’Ucraina al bilancio, hanno alimentato le voci di possibili crisi infiammate dalla vittoria del centrodestra CDU-CSU e dall’avanzata dell’ultradestra. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, però, parlando in una riunione del SPD è tornato ad escludere il voto anticipato. A tirare per la giacca Scholz, in mattinata, anche il presidente della Baviera Markus Soder, rappresentante dell’Unione cristiano-sociale e leader dell’opposizione, che ha chiesto invece elezioni anticipate in Germania il prima possibile dopo il fallimento del Partito socialdemocratico alle elezioni del Parlamento europeo. Ma il portavoce di Scholz ha garantito che non accadrà quanto avvenuto in Francia, dove il presidente Emmanuel Macron ha sciolto l’Assemblea nazionale e convocato gli elettori alle urne per il 30 giugno dopo la valanga del partito di Marine Le Pen.


Secondo i risultati preliminari, l’Unione cristiano-democratica e cristiano-sociale (CDU/CSU) ha vinto le elezioni del Parlamento europeo, ottenendo il 30% dei voti, seguita dall’estrema destra dell’Alternativa per la Germania (AfD) con il 16,2% dei voti. Il partito al governo tedesco ha preso solo il 13,9%. Sommando poi i dati degli altri partner di coalizione, Verdi e Libdem, il risultato di domenica suggerisce che solo il 30% circa dei tedeschi sostiene ancora l’alleanza e quindi per alcuni il governo ha perso la sua legittimità. Ma i tre alleati temono che staccare la spina non farebbe altro che peggiorare la loro situazione e questo vale in particolare per il più piccolo dei tre membri della coalizione, il Partito Liberal-democratico, il cui leader Christian Lindner, che è anche ministro delle Finanze, è da mesi in disaccordo con i leader Verdi sulle priorità di spesa del governo, ma il suo misero 5% di ieri mette in discussione la sua stessa permanenza al potere. Se alle prossime elezioni del Bundestag dovesse scendere sotto il 5%, il partito verrebbe escluso.


Le elezioni di domenica sono state una prima volta anche per il voto degli elettori di 16 e 17 anni, che, secondo gli analisti avrebbero spinto la crescita dell’AfD, che nonostante gli scandali degli ultimi mesi ha guadagnato terreno. Un’analisi della TV pubblica tedesca ZDF suggerisce che il sostegno alla destra è solido tra i giovani tedeschi, con circa il 17% degli elettori di età compresa tra i 16 e i 24 anni che vota per l’ala di destra radicale AfD, mentre un altro 17% sostiene i conservatori CDU-CSU. Anche i social media e TikTok – dove l’AfD ha raccolto migliaia di follower – hanno avuto un ruolo nell’avvicinare i giovani. Per altri analisti l’AfD rappresenta un voto di protesta per coloro che sono insoddisfatti dell’attuale governo.


Intanto, proprio l’Afd, forte del suo secondo posto, sta cercando di riprendere in Europarlamento il dialogo con i partiti del gruppo ID, da cui è stata espulsa dopo le dichiarazioni del suo candidato principale Maximilian Krah. Quest’ultimo, eletto come eurodeputato, non farà parte della delegazione AfD. Altro voto di protesta quello per il nuovo partito populista tedesco, Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW), che combina politiche economiche di sinistra con visioni culturali di destra e arrivato sul panorama politico con un risultato previsto del 6,1%.

Il Consiglio di sicurezza Onu vota sulla risoluzione Usa per la tregua a Gaza

Il Consiglio di sicurezza Onu vota sulla risoluzione Usa per la tregua a GazaNew York, 10 giu. (askanews) – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu voterà oggi alle 15, ora locale di New York, le 21 in Italia la risoluzione presentata dagli Stati Uniti in cui si chiede il cessate-il-fuoco a Gaza e un accordo sul rilascio degli ostaggi.


La risoluzione esorta Hamas ad accettare l’accordo ha detto la portavoce della missione americana all’ONU, aggiungendo che “Israele ha accettato questa proposta e il Consiglio di Sicurezza ha l’opportunità di parlare con una sola voce e invitare Hamas a fare lo stesso”. Nella dichiarazione si legge che accettare la risoluzione “contribuirebbe a salvare le vite e le sofferenze dei civili a Gaza, nonché degli ostaggi e delle loro famiglie. I membri del Consiglio non dovrebbero lasciarsi sfuggire questa opportunità e devono parlare con una sola voce a sostegno di questo accordo”.

Nyt: Hamas ordina di sparare agli ostaggi in caso di raid israeliano

Nyt: Hamas ordina di sparare agli ostaggi in caso di raid israelianoRoma, 10 giu. (askanews) – I leader di Hamas hanno dato ordine ai combattenti che si occupano degli ostaggi israeliani tenuti nella Striscia di Gaza di “sparare ai prigioneri se pensano che le forze israeliane stiano arrivando”. E’ quanto hanno detto funzionari israeliani al New York Times. Questo potrebbe spiegare la morte di tre ostaggi riferita da Hamas dopo il raid israeliano di sabato scorso a Nuseirat, nel centro di Gaza, in cui sono stati liberati quattro ostaggi. La loro morte, se confermata, potrebbe essere avvenuta proprio per mano dei miliziani, e non negli attacchi aerei israeliani, come sostenuto dal gruppo palestinese. L’esercito israeliano ha smentito quanto affermato da Hamas.


Di fatto, hanno detto funzionari americani e israeliani, le operazioni di salvataggio nella Striscia di Gaza rappresentano “un’eccezione”, tanto che i funzionari americani stanno facendo pressioni su Israele e Hamas perchè accettino un accordo che prevederebbe il rilascio degli ostaggi come parte di una tregua. Secondo il Nyt “un piccolo gruppo di ostaggi sarebbe tenuto vicino a Yahya Sinwar”, leader di Hamas a Gaza, usati come “scudi umani”.


Fonti Usa hanno fatto sapere che il leader di Hamas “si è spostato per Gaza, nascondendosi anche a Rafah per un certo periodo, e ora probabilmente è tornato a Khan Younis, la seconda città più grande di Gaza”, dove “la rete di tunnel è vasta e né gli Stati Uniti né Israele sono stati in grado di determinare la sua posizione precisa”.