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Europee, Macron: non posso fare finta di nulla, ora voto anticipato

Europee, Macron: non posso fare finta di nulla, ora voto anticipatoRoma, 9 giu. (askanews) – Prendendo la parola davanti ai francesi a poco più di un’ora dall’annuncio dei primi exit poll delle europee che hanno consegnato una vittoria schiacciante all’estrema destra francese, il presidente Emmanule Macron ha dichiarato: “Come risultato di questa giornata, non posso comportarmi come se nulla fosse successo. Ho deciso di restituirvi la scelta del vostro futuro parlamentare attraverso il voto, quindi stasera scioglierò l’Assemblea nazionale”.


“Questa decisione è grave, pesante ma soprattutto è un atto di fiducia”, ha aggiunto convocando le elezioni anticipate per il 30 giugno (e il 7 luglio per il secondo turno). “Ho sentito il vostro messaggio e non lo lascerò senza risposta. In questo momento di verità democratica, e anche se sono l’unico leader politico senza scadenza elettorale personale, so di poter contare su di voi. La Francia ha bisogno di una maggioranza chiara, serena e concorde. Essere francesi significa fondamentalmente scegliere di scrivere la storia piuttosto che subirla”, ha continuato. “È una vera emozione vedere questa bella forza popolare crescere in tutto il Paese. Il presidente, rispondendo all’appello di Jordan Bardella, ha annunciato lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. Non posso che accogliere con favore questa decisione”, ha dichiarato Marine Le Pen commentando l’annuncio dopo i risultati delle europee vinte dal suo partito Rassemblement national con oltre il 40%. “Siamo pronti a esercitare il potere se i francesi si fidano di noi”, ha aggiunto

Europee, avanzata estrema destra in Europa: anche Francia e Germania

Europee, avanzata estrema destra in Europa: anche Francia e GermaniaRoma, 9 giu. (askanews) – Mentre in Europa i seggi elettorali chiudono a poco a poco e si attendono i risultati di diversi Paesi, i primi sondaggi mostrano l’avanzata inesorabile dei partiti di estrema destra in mezza Europa: risultati clamorosi in Francia e in Germania.


Secondo gli exit poll Ifop-Fiducial per TF1, LCI e Le Figaro l’estrema destra di Rassemblement national (RN) di Marine Le Pen e del capolista Jordan Bardella ottiene il 32,4% dei voti, il doppio rispetto a Renaissance del presidente Macron, con la candidata Valérie Hayer, che raccoglie soltanto il 15,2%. Avanzata della destra confermata dal dato del piccolo partito della destra nazionalista di Marion Maréchal Reconquest!, che supera la soglia del 5, al 5,1%, rafforzando le fila della destra europee. E Le Pen e Bardella non hanno aspettato neanche un secondo per chiedere a Macron di farsi da parte e convocare elezioni anticipate. In Germania i Socialdemocratici del cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno subito una battuta d’arresto, classificandosi dietro ai conservatori e alla destra nazionalista, secondo i sondaggi della televisione pubblica ARD e ZDF: l’SPD di Scholz ha ottenuto il 14% dei voti, mentre i Conservatori (CDU e CSU) sono primi con il 29,5-30% e l’estrema destra AfD, al secondo posto, con 16,5-16 %.


In Spagna gli exit poll segnalano un testa a testa fra la destra tradizionale del Pp (che beneficiano della sparizione di Ciudadanos) e socialisti, ma anche qui l’ultradestra sale grazie a Vox (che arriverebbe a 6-7 seggi contro i 4 del 2019) e ai populisti di Se acabó la fiesta, con tre deputati. Destra in testa anche in Grecia: secondo gli exit poll pubblicati dal canale ERT, il partito di destra del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis è arrivato primo alle elezioni europee con il 28-32% dei voti. Segue il partito di sinistra Syriza, guidato da Stefanos Kasselakis con il 15,2%.


Destra nazionalista avanti anche in Austria dove il FPO è accreditato al 27% dei voti, diventando per la prima volta nella sua storia la forza politica più importante del Paese. Secondo gli exit poll seguono i conservatori (ÖVP) che con poco più del 23% sono alla pari con i socialdemocratici della SPÖ. I Verdi hanno il 10,5%.

Papa Francesco: il popolo ucraino più soffre e più anela alla pace

Papa Francesco: il popolo ucraino più soffre e più anela alla paceMilano, 9 giu. (askanews) – “Non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino che più soffre e più anela alla pace”. Lo ha detto Papa Francesco rivolgendosi dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano ai fedeli e ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro per la recita dell’Angelus.


“Vi siamo vicini”, ha sottolineato il Pontefice salutando un gruppo di ucraini presente in piazza. “Questo della pace è un desiderio: perciò incoraggio tutti gli sforzi che si fanno perchè la pace possa costruirsi quanto prima con l’aiuto internazionale. E non dimentichiamo il Myanmar”, ha concluso il Santo Padre.

Abu Mazen ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza Onu

Abu Mazen ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza OnuRoma, 8 giu. (askanews) – Il presidente palestinese Abu Mazen ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul “sanguinoso massacro compiuto dalle forze israeliane” nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale WAFA. Abu Mazen “è impegnato in intensi sforzi diplomatici con le parti interessate arabe e internazionali per convocare una sessione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.  “L`obiettivo è affrontare l`aggressione israeliana in corso contro il popolo palestinese e costringere l`occupazione israeliana a rispettare le risoluzioni di legittimità internazionale, comprese quelle che chiedono un cessate-il-fuoco immediato”, si legge nella dichiarazione.



A Nuseriat 210 morti nell’operazione per liberare i 4 ostaggi di Hamas

A Nuseriat 210 morti nell’operazione per liberare i 4 ostaggi di HamasRoma, 8 giu. (askanews) – Secondo l’Ufficio stampa governativo di Gaza, gestito da Hamas, citato da Al Jazeera, “il massacro israeliano avvenuto nel campo profughi di Nuseirat ha portato all’uccisione di 210 palestinesi e al ferimento di oltre 400”. Il bilancio dell’operazione israeliana di stamattina che ha portato alla liberazione di quattro ostaggi è in continuo aggiornamento.


In una dichiarazione sul suo canale ufficiale Telegram, l’ufficio stampa ha affermato che i feriti sono stati portati all’ospedale al-Awda nel campo e all’ospedale dei martiri Al-Aqsa a Deir el-Balah.

Europee, urne chiuse in Repubblica Ceca: affluenza in lieve aumento

Europee, urne chiuse in Repubblica Ceca: affluenza in lieve aumentoRoma, 8 giu. (askanews) – In Repubblica Ceca le votazioni per le europee sono terminate e secondo le stime in molte località l’affluenza alle urne ha superato il 30 per cento, a Praga il 40 per cento. Nelle ultime elezioni europee del 2019 era stata del 29 per cento. Tuttavia, i risultati non saranno pubblicati fino a domani quando si chiuderanno le urne nel resto dei Paesi Ue.


Secondo i sondaggi il movimento di opposizione dell’ex premier Andrej Babis ANO dovrebbe vincere con il 23-27 per cento delle preferenze, contro la coalizione governativa al 21 per cento.

Dopo il salvataggio di 4 ostaggi Gantz cancella il suo discorso serale

Dopo il salvataggio di 4 ostaggi Gantz cancella il suo discorso seraleRoma, 8 giu. (askanews) – Il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz ha cancellato il suo previsto discorso serale, in cui – secondo le indiscrezioni filtrate – doveva annunciare il ritiro del suo partito di Unità Nazionale dalla coalizione.


L’annuncio arriva dopo il successo dell’operazione militare di salvataggio di quattro ostaggi nella Striscia di Gaza, tutti recuperati vivi. Gantz ha dichiarato che il suo “cuore è pieno” per il salvataggio di quattro ostaggi nella Striscia di Gaza. “Vorrei elogiare i soldati delle Idf, lo Yamam, lo Shin Bet per la complicata e coraggiosa operazione che è stata pianificata e portata a termine in modo stimolante”, ha dichiarato in un comunicato.


“Anche oggi il mio cuore va a tutte le famiglie degli ostaggi. Siamo impegnati a fare tutto il possibile per riportarli a casa”, ha dichiarato.

Herzog e Netanyahu telefonano a Noa Argamani liberata dall’esercito di Israele

Herzog e Netanyahu telefonano a Noa Argamani liberata dall’esercito di IsraeleRoma, 8 giu. (askanews) – Sia il presidente Isaac Herzog sia il primo ministro Benjamin Netanyahu hanno telefonato a Noa Argamani – la 25enne tratta in salvo dalla prigionia di Hamas, con altri tre ostaggi, in una complessa operazione dell’esercito israeliano a Gaza – per darle il bentornato a casa.


Nella telefonata di un minuto, Herzog ha espresso la sua emozione per il ritorno di Argamani, divenuta uno dei simboli degli ostaggi prelevati da Hamas il 7 ottobre, mentre la ragazza tratta in salvo ha sfoggiato un enorme sorriso e ringraziato il presidente. “Ti abbraccio a nome dell’intera nazione di Israele”, le ha detto Herzog. Il premier Netanyahu ha chiesto ad Argamani come si sentisse durante la telefonata. “Molto emozionata”, ha risposto lei, esprimendo la sua emozione nel conversare in ebraico dopo tanto tempo. In “ebraico e a casa, che è anche importante”, ha replicato il primo ministro, “Non abbiamo rinunciato a te nemmeno per un momento. Non so se tu ci hai creduto, ma noi ci abbiamo creduto e sono contento che sia successo”.


“Stai bene con la tua famiglia e abbraccia anche tua madre”, ha concluso Netanyahu.

Hamas: Israele non può imporci le sue scelte

Hamas: Israele non può imporci le sue scelteRoma, 8 giu. (askanews) – Israele non può imporre le sue scelte ad Hamas e il gruppo terroristico non accetterà alcun accordo che non arrivi alla sicurezza per i palestinesi. Lo ha dichiarato il leader di Hamas Ismail Haniyeh, in risposta a un’operazione militare a Nuseirat, a Gaza, dove quattro ostaggi israeliani sono stati salvati dalle truppe dello stato ebraico.


Negli ultimi giorni il Qatar e l’Egitto hanno aumentato le pressioni sulla leadership del movimenti integralista islamico palestinese a Doha affinché firmasse un accordo presentato dalla Casa Bianca per garantire una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti lì, ha riferito il Wall Street Journal. La proposta israeliana di accordo prevede una tregua di sei settimane nella prima fase, durante la quale verranno rilasciati gli ostaggi ancora in vita, donne, anziani e malati. Sempre durante questa prima fase, le parti dovranno tenere colloqui per un cessate il fuoco permanente. Una clausola specifica che la prima fase del cessate il fuoco può estendersi oltre le sei settimane inizialmente previste se i negoziati per un cessate il fuoco permanente sono ancora in corso e in buona fede. La clausola è stata mantenuta volutamente vaga in modo che i mediatori sperassero di soddisfare entrambe le parti abbastanza da indurle ad accettare almeno la prima fase dell’accordo.

Truppe di Israele hanno liberato quattro ostaggi prigionieri Hamas

Truppe di Israele hanno liberato quattro ostaggi prigionieri HamasRoma, 8 giu. (askanews) – Quattro ostaggi israeliani prigionieri di Hamas sono stati tratti in salvo vivi dalle truppe dello stato ebraico “in un’audace operazione” nella zona centrale della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato l’esercito israeliano.


Gli ostaggi salvati sono Noa Argamani, Almog Meir Jan, Andrey Kozlov e Shlomi Ziv. Tutti e quattro erano stati rapiti dai terroristi del movimento integralista islamico palestinese il 7 ottobre durante il festival musicale Supernova, vicino alla comunità meridionale di Reim.Le forze speciali israeliane hanno contemporaneamente fatto irruzione in due siti di Hamas nella zona centrale di Gaza, a Nuseirat. In un luogo, è stato tratto in salvo Argamani, mentre Meir Jan, Kozlov e Ziv si trovavano nel secondo sito “bonificato”.


Gli ostaggi salvati sono tutti in buone condizioni, secondo le prime valutazioni mediche. Sono stati portati all’ospedale di Tel Hashomer per ulteriori valutazioni.