Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Ucraina, Stoltenberg: autodifesa non è escalation, giuste le revoche ai limiti sull’uso delle armi

Ucraina, Stoltenberg: autodifesa non è escalation, giuste le revoche ai limiti sull’uso delle armiMilano, 31 mag. (askanews) – L’autodifesa non è un’escalation ed è bene che alcuni alleati occidentali dell’Ucraina abbiano revocato le restrizioni sulle armi fornite a Kiev. Lo ha detto il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, dopo l’incontro dei ministri degli Esteri dei paesi alleati a Praga. Il tutto mentre ferve il dibattito politico se l’esercito ucraino abbia o meno il diritto di colpire obiettivi all’interno della Russia con armi fornite dall’Occidente. “Sono sicuro che gli alleati della Nato continueranno a offrire supporto all’Ucraina” ha detto. “Non renderà il mio lavoro più semplice se fornisco a voi tutti i dettagli, quindi vi propongo solo le conclusioni” ha scherzato, smorzando la tensione con i giornalisti, nella diretta trasmessa dalla Nato.


“La Russia non sarebbe in grado di portare avanti la guerra con l’Ucraina senza l’aiuto della Cina”, ha detto poi sottolineato il segretario generale della NATO, elencando tra l’altro i semiconduttori e altre componenti fornite all’industria della difesa da Pechino, dopo che il Dragone ha smentito il fatto di aiutare Mosca.

Arrestata in Pakistan la madre di Saman Abbas, la 18enne uccisa a Novellara

Arrestata in Pakistan la madre di Saman Abbas, la 18enne uccisa a NovellaraRoma, 31 mag. (askanews) – “Questa notte, durante un’operazione effettuata dalla Polizia del Punjab tra i Distretti di Jhelum e Gujrat, in Pakistan, è stata rintracciata e arrestata Nazia Shaheen, madre di Saman Abbas, in esecuzione della Red Notice emessa dalle Autorità italiane nell’ambito del noto processo che la vede come coimputata”. Lo affermano fonti della Farnesina in una nota, precisando che la notizia è stata comunicata all’Ambasciata d’Italia a Islamabad dalla Polizia del Punjab.


“Nella mattinata italiana la signora Shaheen è stata portata dinanzi alla Corte Distrettuale di Islamabad per la convalida del fermo e l’eventuale avvio delle procedure estradizionali; al momento l’udienza è ancora in corso”, prosegue la nota. “Si attende l’esito dell’udienza di convalida” si legge. “Se l’avvocato fa opposizione la procedura potrebbe essere più lunga, ma essendo coimputata i presupposti per l’opposizione non dovrebbero esserci”, sempre secondo fonti della Farnesina.


Saman Abbas è la 18enne pakistana che abitava a Novellara e che scomparve nella primavera del 2021. Il suo corpo venne poi ritrovato in un casolare il 19 novembre del 2022. A dicembre del 2023 Nazia Shaheen e Shabbar Abbas, il padre di Saman, erano stati condannati all’ergastolo con l’accusa di avere ordinato l’omicidio della figlia.

Gb, Kate potrebbe apparire sul balcone di Buckingham Palace a giugno

Gb, Kate potrebbe apparire sul balcone di Buckingham Palace a giugnoRoma, 31 mag. (askanews) – La principessa del Galles starebbe valutando la possibilità di apparire sul balcone di Buckingham Palace dopo Trooping the Colour, la tradizionale cerimonia in onore del genetliaco del sovrano che quest’anno si tiene il 15 giugno. Lo scrive il Daily Mirror riferendo che la principessa potrebbe decidere di uscire sul famoso balcone se si sentirà abbastanza bene.


Fonti reali hanno confermato ieri che Kate non parteciperà invece alla Colonel’s Review dell’8 giugno, che è la prova generale di Trooping the Colour. Kate, 42 anni, in cura per un cancro, avrebbe dovuto fare il saluto l’8 giugno in circostanze normali nel suo ruolo di colonnello delle guardie irlandesi. Ma continua a stare lontana dagli impegni pubblici e vi tornerà solo quando i medici le daranno il via libera. Buckingham Palace ha anche rivelato ieri che re Carlo III viaggerà in carrozza con la regina Camilla il 15 giugno e non sarà a cavallo. Il sovrano 75enne passerà in rassegna i soldati alla parata del suo compleanno da una carrozza Ascot Landau con Camilla: si ritiene sia un cambio di programma basato sul consiglio dei medici mentre il monarca continua a curarsi, anche lui per un cancro.

La Germania cambia idea: Kiev può usare le armi oltre confine

La Germania cambia idea: Kiev può usare le armi oltre confineMilano, 31 mag. (askanews) – La Germania ha cambiato la sua posizione sulle restrizioni all’uso delle sue armi sul territorio russo. Lo hanno riferito le agenzie di stampa Reuters, Ap e AFP. Il portavoce del governo tedesco ha dichiarato oggi che in futuro l’Ucraina potrà agire quando si difenderà da un attacco contro la Russia.


I paesi occidentali sono divisi sulla questione se l’Ucraina possa utilizzare gli aiuti occidentali in termini di armi per attacchi contro la Russia sul suolo russo. Svezia, Paesi Bassi, Finlandia, Estonia, Francia e Gran Bretagna non limitano l’uso delle armi occidentali, ma Germania e Stati Uniti si sono precedentemente opposti all’uso di armi occidentali per attacchi contro la Russia sul suolo russo. L’Italia resta contraria. Tuttavia, secondo i resoconti dei media, l’Ucraina ha utilizzato almeno una volta il sistema Patriot americano ricevuto dalla Germania contro la Russia sul suolo russo.

Ucraina, Orban: “Ci stiamo avvicinando sempre più a distruzione”

Ucraina, Orban: “Ci stiamo avvicinando sempre più a distruzione”Milano, 31 mag. (askanews) – “Ci stiamo avvicinando sempre di più alla distruzione”. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban in un’intervista di questa mattina al programma “Buongiorno, Ungheria!” di Kossuth Radio. Orban si è fermamente opposto all’idea di ripristinare la leva obbligatoria in tutta l’Unione Europea.


Il primo ministro ha sottolineato la crescente vicinanza alla guerra ogni settimana, rilevando due sviluppi significativi: i negoziati in corso tra Francia e Ucraina riguardo allo spiegamento di personale militare francese in Ucraina e la crescente accettazione che le armi fornite dall’Occidente possano essere usate in modo offensivo, non solo difensivamente. “Senza Nato, l’Ucraina non sarebbe in grado di colpire il territorio russo. Ciò indica un altro passo verso un coinvolgimento più profondo”, ha sottolineato il primo ministro Orban. Il tutto mentre i ministri degli Esteri dell’Alleanza si incontravano a Praga per discutere degli aiuti militari all’Ucraina. Per le sue posizioni spesso il premier ungherese raccoglie il plauso di Mosca: Orban è molto attento agli interessi del suo Paese e tale indipendenza non piace a tutti nell’Unione europea, motivo per cui si trova sotto una pressione senza precedenti, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ieri.

Usa, Donald Trump condannato per tutti i 34 capi d’imputazione

Usa, Donald Trump condannato per tutti i 34 capi d’imputazioneMilano, 31 mag. (askanews) – L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato ritenuto colpevole dalla giuria di New York di tutti i 34 capi d’imputazione nel processo relativo alla ex pornostar Stormy Daniels.


Trump era accusato di aver falsificato alcuni documenti dai quali risultava che – tramite il suo ex avvocato Michael Cohen – aveva pagato 130mila dollari alla Daniels affinché, durante campagna elettorale del 2016, non parlasse della loro relazione sessuale avuta 10 anni prima. Il Tribunale di New York si è riservato di leggere la pena il prossimo 11 luglio. Impassibile durante la lettura del verdetto Trump ha lasciato l’aula dicendo ai giornalisti: sono innocente, i giudici sono corrotti.


“C’è solo un modo per tenere Donald Trump fuori dallo Studio Ovale: le urne”, Ha commentato su X del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Stoltenberg: l’Ucraina può vincere ma serve l’aiuto della Nato

Stoltenberg: l’Ucraina può vincere ma serve l’aiuto della NatoRoma, 30 mag. (askanews) – “L’Ucraina continua a combattere coraggiosamente, ma le sfide che si trova a dover affrontare sono sempre crescenti: l’Ucraina può ancora vincere ma solo con il sostegno continuo e robusto degli alleati della Nato”: lo ha dichiarato il Segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa congiunta con il premier ceco, Petr Fiala.”Al vertice della Nato di luglio prevediamo di dare al nostro sostegno delle basi più solide, compreso un maggior ruolo della Nato nella coordinazione dell’assistenza e dell’addestramento, nonché degli aiuti finanziari su un periodo di diversi anni” ha continuato Stoltenberg, giunto a Praga dove domani si terrà la riunione dei Ministri degli Esteri della Nato.


Una riunione in cui “discuteremo anche di come affrontare le instabilità sul nostro fronte meridionale, compresa la minaccia sempre presente del terrorismo”, ha concluso Stoltenberg, che ha ringraziato il premier ceco per il contributo al sostegno dell’Ucraina.

Europee, Ungheria al voto aggrappata a Orban anche troppo sicuro

Europee, Ungheria al voto aggrappata a Orban anche troppo sicuroMilano, 30 mag. (askanews) – Il più stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin nell’Ue dalle urne europee potrebbe incassare una vittoria di Pirro: non è un segreto che il primo ministro ungherese Viktor Orban non goda di buona stampa a Bruxelles, e proprio oggi Politico glielo mette nero su bianco: “Orban vuole mantenere il controllo di Budapest sul dossier dell’allargamento Ue. La risposta dei diplomatici: Continua a sognare”. Chiaramente una sfida per l’Europa l’Ungheria: la libertà di stampa, l’indipendenza della magistratura, la separazione dei poteri e altri principi democratici fondamentali sono stati indeboliti dal primo ministro e dal suo partito politico dominante: Fidesz.


Orban è stato rieletto nel 2022 per la quarta volta consecutiva, continuando a governare il Paese con un alto grado di illiberalismo e portando avanti quell’atteggiamento che gli è tipico e che lo contraddistingue sin dal millennio scorso, quando nel 1998 prese la guida di un nuovo governo strappando alle urne lo scettro alla coalizione dei socialisti (Mszp) e dei democratici (Szdsz). La tensione tra Orban e Bruxelles è alta da così tanti anni, che è quasi logora. Il premier critica l’Unione e la disegna con la mano destra come una minaccia per l’Ungheria, accettando con la sinistra enormi quantità di finanziamenti Ue, indirizzandoli verso i suoi alleati politici. Ma Orban è chiaro che in questo ha i piedi ben saldi a terra, in gran parte grazie al terreno di gioco politico che il suo partito ha creato da quando è risalito al potere 14 anni orsono.


IL VERO POTERE DI ORBAN Negli ultimi mesi Orban ha messo in dubbio le sanzioni dell’Ue contro la Russia, ha bloccato 50 miliardi di euro in aiuti Ue per l’Ucraina alla fine dello scorso anno, ha minacciato i colloqui di adesione di Kiev e ha già dimostrato in questo grande maestria (si veda la Svezia nel suo rallentato accesso alla Nato). Molti dicono che in questo – essere il signor no – risieda una notevole voce in capitolo di Orban, che assumerà da luglio anche la presidenza di turno semestrale del Consiglio dell’Unione europea, con il potere di fissare l’agenda.DOVE SI COLLOCA IL PARTITO DI ORBAN Fidesz è stato membro del Partito Popolare Europeo (PPE), che tuttavia dal 2019 l’ha sospeso, fino alla sua uscita dal gruppo nel 2021. Ora la domanda è se Fidesz si allineerà a un altro gruppo politico Ue, come Conservatori e Riformisti Europei (ECR) o Identità e Democrazia (ID). Il partito conservatore polacco Diritto e Giustizia (PiS) ha recentemente annunciato il suo favore all’ingresso del partito ungherese in ECR. Tuttavia, l’allineamento con Pechino (e spesso con Mosca) di Orban divergono dalla posizione assunta da molti partiti di ECR, che hanno con decisione sostenuto l’Ucraina. ID, invece, contempla posizioni più vicine a Fidesz rispetto a Kiev. Ma il senso è soprattutto che se il partito si unirà a uno di questi gruppi di destra, porterà un bagaglio preziosissimo: oltre 10 seggi al Parlamento europeo se manterrà il sostegno pari o superiore al 50% alle urne. Un peso non indifferente, superiore a quello costituito da interi Paesi come l’Estonia ad esempio che ne ha 7 in tutto o la Lettonia che ne ha 9.


L’Ungheria ha a disposizione anche questa volta come nel 2019 21 seggi al Parlamento europeo; nel 2022 ha tenuto le elezioni parlamentari dominate da Fidesz con il 52,5% di sostegno e 135 seggi su 199 nel parlamento nazionale. La schiacciante vittoria di Fidesz è stata il frutto di una serie di fattori: il controllo sul panorama dei media nazionali, il desiderio di stabilità degli elettori nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina in corso e i conflitti interni con la principale coalizione di opposizione. A complicare ulteriormente i giochi l’appartenenza al PPE del Partito popolare cristiano-democratico (KDNP), ufficialmente un partner di coalizione del partito al governo, Fidesz, ma è per lo più considerato un partito satellite.ALTRE COALIZIONI DK-MSZP-P composto da Demokratikus Koalíció (S&D), Magyar Szocialista Pßrt (S&D), Pßrbeszéd (Verdi/EFA) nella scorsa consultazione elettorale europea si è guadagnata 5 seggi. Ci sono poi i centristi di Momentum (con Renew) che avevano preso in precedenza due seggi e Jobbik, conservatori con European Christian Political Movement (ECPM), che si erano aggiudicati un seggio nel 2019.


EMERGENTI Tisza, un piccolo partito relativamente nuovo (fondato nel 2021) sta registrando massicci aumenti di sostegno da quando è arrivato Péter Magyar, ex membro di Fidesz, ex marito dell’ex ministro della Giustizia Judit Varga e stella politica emergente, diventato più recentemente popolare come importante sfidante del primo ministro. Il suo fascino deriva dalla sua forte posizione anti-corruzione e dalla promessa sugli standard di vita, che molti ritengono siano diminuiti: “siamo il secondo stato più povero e corrotto dell’UE dopo vent’anni di Orbßn e Ferenc Gyurcsany” ha detto in una intervista a Nepszava. C’è poi il cattolico Peter Marki-Zay, indicato anche con le sue iniziali MZP, che ha ottenuto il riconoscimento di outsider politico quando è stato eletto candidato primo ministro della coalizione di opposizione congiunta. Mßrki-Zay ha vinto le prime elezioni primarie in Ungheria, pur essendo un sindaco apartitico di una piccola città, contro candidati di alto profilo come il sindaco di Budapest e il vicepresidente del Parlamento europeo.(di Cristina Giuliano)

Tajani: l’idea russa di trattativa di pace è irricevibile

Tajani: l’idea russa di trattativa di pace è irricevibileRoma, 30 mag. (askanews) – “La trattativa di pace si ha se l’Ucraina resiste alle forze armate russe, se c’è una situazione di equilibrio per questo motivo l’Occidente fornisce aiuti militari all’Ucraina e che per noi italiani non possono essere usati al di là del confine, non siamo in guerra con la Russia, stiamo difendendo l’Ucraina, così come non invieremo neanche un saoldato italiano a combattere in Ucraina. Il resto sembra essere propaganda. Se la Russia dice di voler fare la trattativa se l’Ucraina si arrende è una proposta irricevibile. Putin deve scendere a più miti consigli”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell’Assemblea Confapi.


 

La Danimarca: Kiev potrà usare gli F-16 contro obiettivi in Russia

La Danimarca: Kiev potrà usare gli F-16 contro obiettivi in RussiaRoma, 30 mag. (askanews) – L’Ucraina potrà utilizzare gli F-16 forniti dalla Danimarca per colpire obbiettivi militari in territorio russo: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri danese, Lars Lokke Rasmussen.


“Non è una politica nuova, fa parte delle clausole di fornitura: quando abbiamo discusso la questione in Parlamento abbiamo messo in chiaro fin dall’inizio che una parte dell’autodifesa consiste anche nel poter attaccare le strutture militari nel territorio dell’aggressore”, ha concluso.