M.O., Guterres(ONU): condanno le azioni di Israele. Orrore deve finireRoma, 27 mag. (askanews) – “Condanno le azioni di Israele che ha ucciso decine di civili innocenti che stavano solo cercando riparo da questo conflitto mortale. Non esiste un posto sicuro a Gaza. Questo orrore deve finire”. Lo ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Nel frattempo è stata convocata per oggi una riunione di emergenza a porte chiuse del Consiglio di sicurezza ONU sugli attacchi a Rafah che hanno causato decine di vittime civili.
Unrwa: il raid a Rafah è terrificante, “Gaza è l’inferno sulla terra”Roma, 27 mag. (askanews) – L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che le notizie di attacchi israeliani contro famiglie che cercano rifugio a Rafah, nella punta meridionale della Striscia di Gaza, sono “terrificanti”.”Le informazioni provenienti da Rafah su ulteriori attacchi contro le famiglie in cerca di rifugio sono terrificanti”, ha scritto l’Unrwa su X.
“Ci sono notizie di vittime di massa, di bambini e donne tra le persone uccise. Gaza è l’inferno sulla terra. Le immagini di ieri sera ne sono un’altra testimonianza”, ha aggiunto l’agenzia Onu.
Piazza di Siena, numeri boom: 56mila presenze, 4,3 mln il fatturatoRoma, 26 mag. (askanews) – Piazza di Siena è sempre con il segno più. Quella che si è chiusa domenica – sottolinea una nota – è stata ancora una volta un’edizione all’insegna dei record, di numeri che crescono anno dopo anno, a dimostrazione di quanto quello dello Csio di Piazza di Siena sia un modello di successo e sostenibile. Gli spettatori sono stati oltre 56mila in quattro giorni (con una crescita rispetto al 2023 del 12 per cento): attirati non solo da cavalli, amazzoni e cavalieri, ma anche dalle iniziative in grado di coniugare sport, arte, musica e cultura. Quasi 600 i cavalli coinvolti, 202 gli atleti in gara, 30 i Paesi rappresentati nel circuito. Eloquente il dato del fatturato, che è stato di 4,3 milioni di euro (raddoppiato rispetto al 2018). Ragguardevole anche la copertura mediatica a livello globale e digital: il concorso ha ottenuto sui canali social ufficiali circa 2,5 milioni di visualizzazioni (+60 per cento rispetto al 2023), quasi 150mila interazioni (+58 per cento rispetto al 2023) e ben 66.000 follower raggiunti (+15 per cento rispetto al 2023). Senza dimenticare la grande novità del canale TikTok con oltre 520mila visualizzazioni.
“Una delle edizioni più belle – è il commento di Marco Di Paola, presidente Fise -. La macchina è rodata e sette anni di lavoro in perfetta sintonia con Sport e Salute si riflettono nei risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Siamo dentro a un gioiello comunale, ringraziamo Roma Capitale che ci permette di utilizzarlo”. Per Marco Mezzaroma è stato invece l’esordio a Piazza di Siena da presidente di Sport e Salute. “Mancavo a Villa Borghese da tanti anni e devo dire che ho trovato l’area rivoluzionata. Mi piace sottolineare che c’è sempre una maggiore collaborazione con la FISE e Roma Capitale, per fare in modo che questo luogo sia sempre più frubile per la cittadinanza, non solo per eventi sportivi ma anche culturali”.
Dello stesso avviso il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “La collaborazione tra Roma Capitale, Fise e Sport e Salute è una buona pratica, un modello che spiega come soggetti diversi quali sono le amministrazioni locali e nazionali e le organizzazioni sportive possono collaborare per il bene dello sport”, il tutto “con una ricaduta positiva su Piazza di Siena, intesa come manifestazione sportiva che beneficia di questa partnership generando nel contempo una ricaduta importante per la città”.
Borrell: le accuse a Israele di genocidio “vanno indagate”Roma, 26 mag. (askanews) – L’alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, ha detto oggi a Bruxelles che le accuse secondo cui Israele starebbe commettendo un “genocidio” nella Striscia di Gaza “dovrebbero essere indagate”.
Riferendosi alla sentenza della Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite di venerdì, che ha ordinato a Israele di fermare la sua offensiva nella città di Rafah, a Gaza, Borrell ha ricordato che “questo importante verdetto della Corte internazionale di giustizia ordina inoltre a Israele di garantire l’accesso a qualsiasi mandato delle Nazioni Unite che indaghi sulle accuse di genocidio”. Anche se, in una conferenza stampa con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa e il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide, Borrell ha sottolineato che si tratta al momento solo di “accuse”, l’alto rappresentante Ue ha spiegato che esse “devono essere indagate secondo la sentenza della Corte internazionale di giustizia”.
Alla conferenza di pace in Ucraina ci saranno pure gli UsaRoma, 26 mag. (askanews) – Gli Stati Uniti parteciperanno alla conferenza di pace in Ucraina, organizzata in Svizzera il mese prossimo, ha detto oggi un funzionario americano citato dall’agenzia Reuters. Il funzionario non ha però precisato chi rappresenterà gli Usa e a quale livello.
Il funzionario ha risposto a una domanda sull’appello rivolto oggi dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky al presidente degli Stati Uniti Joe Biden e al leader cinese Xi Jinping. “Per favore, mostrate la vostra leadership nel portare avanti la pace – la vera pace e non solo una pausa dei raid”, aveva detto Zelensky in un messaggio video in inglese in cui ha invitato i presidenti americano e cinese a partecipare alla conferenza.
Ucraina, Scholz: sull’uso delle armi ci “sono regole chiare”Roma, 26 mag. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è espresso oggi contro la revisione delle norme sull’uso delle armi tedesche da parte dell’Ucraina e contro la possibilità che Kiev colpisca con esse obiettivi militari in territorio russo.
“Ci sono regole chiare” sulle armi tedesche, “concordate con l’Ucraina, e che funzionano… In ogni caso, questa è la mia posizione”, ha detto Scholz durante una conversazione con i cittadini alla televisione tedesca Tagesschau. Ieri, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato in un’intervista al quotidiano The Economist che i paesi dell’Alleanza atlantica dovrebbero eliminare le restrizioni sull’uso di armi occidentali da parte dell’Ucraina per effettuare attacchi contro obiettivi in Russia. L’obiettivo della politica tedesca è evitare che il conflitto in Ucraina si trasformi in una guerra più grande, ha aggiunto Scholz.
Gantz: l’Idf continuerà ad operare ovunque sia necessarioRoma, 26 mag. (askanews) – Il lancio di razzi di questo pomeriggio dalla città di Rafah, nel sud di Gaza, verso il centro di Israele mostra perché lo Stato ebraico ha bisogno di continuare la sua operazione militare nell’enclave palestinese, ha detto il presidente di Unità Nazionale, Benny Gantz, durante una visita alle comunità di confine con la Striscia.
“I razzi lanciati oggi da Rafah dimostrano che l’Idf deve operare in ogni luogo da cui opera ancora Hamas, e come tale, l’Idf continuerà ad operare ovunque sia necessario”, ha dichiarato Gantz, membro del gabinetto di guerra del primo ministro Benjamin Netanyahu. “Il mondo deve sapere: coloro che tengono ancora prigionieri i nostri ostaggi, sparano sulle nostre città e continuano a diffondere il terrore sono responsabili della situazione”, ha insistito Gantz. “I terroristi di Hamas sono criminali di guerra e intendiamo farli pagare per i loro crimini, prima o poi”. Hamas ha lanciato oggi numerosi razzi contro il centro di Israele; alcuni di questi sono stati intercettati dal sistema Iron Dome. Il lancio ha attivato le sisrene di allarme anche a Tel Aviv, oltre che Herzliya, Kfar Shmaryahu, Ramat Hasharon, Tel Aviv, Petah Tikva e diverse comunità più piccole.
Razzi di Hamas su Tel Aviv, Israele riunisce il gabinetto di guerraRoma, 26 mag. (askanews) – Il movimento estremista palestinese Hamas ha lanciato una raffica di razzi da Gaza che ha fatto scattare le sirene di allarme fino a Tel Aviv, per la prima volta dopo mesi, in una dimostrazione di resilienza a più di sette mesi dall’inizio della massiccia offensiva aerea, marittima e terrestre dello Stato ebraico sull’enclave palestinse. Intanto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha deciso di convocare per questa sera, alle 21 a Gerusalemme, il suo gabinetto di guerra: in discussione, gli ultimi sforzi per un’eventuale tregua a Gaza, un accordo sul rilascio degli ostaggi e l’ultima offensiva del movimento estremista palestinese contro lo Stato ebraico.
Al momento non ci sono notizie immediate di vittime o danni in quello che sembra essere stato il primo attacco missilistico a lungo raggio partito da Gaza da gennaio. L’ala militare di Hamas ha rivendicato l’offensiva, che avrebbe visto il lancio di almeno otto razzi. “Abbiamo bombardato Tel Aviv con una pesante raffica di razzi in risposta ai massacri sionisti contro i civili”, hanno scritto le Brigate Ezzedine al-Qassam in un messaggio pubblicato online. L’esercito israeliano ha detto che otto proiettili sono entrati in Israele dopo essere stati lanciati dall’area della città di Rafah, nel sud di Gaza, dove le forze israeliane hanno recentemente lanciato un’incursione. L’Idf ha precisato che “un certo numero” di proiettili è stato intercettato.Intanto, camion umanitari sono entrati a Gaza dal sud di Israele in base a un nuovo accordo per aggirare il valico di Rafah con l’Egitto dopo che le forze israeliane ne avevano sequestrato la parte palestinese all’inizio di questo mese. Ma non è immediatamente chiaro se i gruppi umanitari possano accedere agli aiuti a causa dei combattimenti in corso nell’area.
L’Egitto si rifiuta di riaprire il suo lato del valico di Rafah finché il controllo del versante di Gaza non sarà restituito ai palestinesi. Il Cairo ha accettato di deviare temporaneamente il traffico attraverso il valico israeliano di Kerem Shalom, il principale terminal merci di Gaza, dopo una telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente egiziano Abdel-Fattah al Sisi. Ma il valico di Kerem Shalom è stato in gran parte inaccessibile a causa dell’offensiva israeliana a Rafah. Israele afferma di aver consentito l’ingresso di centinaia di camion, ma le agenzie delle Nazioni Unite hanno confermato che è al momento troppo pericoloso anche solo provare a recuperare gli aiuti.
Zelensky a Biden e Xi: andate in Svizzera per portare paceRoma, 26 mag. (askanews) – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un appello video ai leader mondiali a partecipare al “vertice di pace” del mese prossimo in Svizzera, dopo che un attacco russo a un ipermercato di Kharkiv ha ucciso almeno 14 persone e ne ha ferite decine di altre.
Zelensky ha rivolto un appello in particolare al presidente degli Stati Uniti Joe Biden e al leader cinese Xi Jinping affinché partecipino al vertice, che dovrebbe iniziare il 15 giugno. “Per favore, mostrate la vostra leadership nel portare avanti la pace – la vera pace e non solo una pausa dei raid”, ha detto Zelenskiy in inglese. Biden non ha ancora confermato la sua presenza e non è noto se la Cina parteciperà: “i negoziati sono in corso” sulla partecipazione di Pechino, ha detto il principale collaboratore di Zelensky, Mykhailo Podolyak, in un’intervista della scorsa settimana.Zelensky ha spiegato oggi che l’attacco a Kharkiv è un’ulteriore prova del fatto che la Russia non è interessata alla pace. “Sappiamo tutti con chi abbiamo a che fare. La Russia è governata da uomini che vogliono farne una norma, bruciando vite, distruggendo città e villaggi, dividendo le persone e cancellando i confini nazionali attraverso la guerra. Non c’è nazione che possa fermare questa guerra da sola”, ha detto.
Il presidente ucraino ha affermato che più di 80 paesi hanno già confermato la loro partecipazione al vertice svizzero. La Russia non è stata invitata e ha liquidato l’evento come inutile. L’obiettivo, si legge sul Guardian, non sembra quello di ideare una formula di pace praticabile, ma di mettere insieme una grande coalizione di paesi per chiedere a Mosca di porre fine alla guerra, coinvolgendo in particolare molti paesi del sud del mondo che fino a questo momento sono rimasti neutrali.
Una frana travolge un villaggio in Papua Nuova GuineaRoma, 26 mag. (askanews) – Un’enorme frana, che ha seppellito un villaggio in Papua Nuova Guinea, potrebbe aver provocato 670 morti. Lo ha riferito alla Afp un funzionario delle Nazioni Unite.
“Ci sono circa 150 case ora sepolte”, ha detto all’agenzia di stampa francese Serhan Aktoprak, dell’agenzia Onu per le migrazioni, aggiungendo che “si presume siano morte più di 670 persone”. “La situazione è terribile, con il terreno che continua a franare. L’acqua scorre e questo sta creando un rischio enorme per tutte le persone coinvolte”, ha aggiunto Aktoprak, che vive a Port Moresby.
Secondo Aktoprak sono oltre mille le persone sfollate dal villaggio, con gli orti e le riserve idriche locali quasi completamente spazzati via. “La gente sta usando bastoni, vanghe e grandi forche agricole per rimuovere i corpi sepolti sotto terra”, ha aggiunto.