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Confindustria Romania e Olitec presentano il progetto Magellano

Confindustria Romania e Olitec presentano il progetto MagellanoBucarest, 14 mag. (askanews) – Prima un avatar che ha risposto facilmente alle tante domande poste e che sarà la nuova interfaccia di Confindustria Romania con gli associati, poi l’annuncio di un nuovo progetto innovativo, inclusivo e formativo sulle tecnologie più avanzate: Magellano. Sono state queste due delle novità della 15esima edizione del Forum Economico di Confindustria Romania che si è svolto oggi a Bucarest con la presenza di autorevoli relatori provenienti dall’Italia ed esperti del settore dell’innovazione e dell’Intelligenza artificiale.


“Il Programma ‘Magellano’ è davvero speciale, è progettato per facilitare l’accesso dei giovani alle ultime innovazioni tecnologiche e per acquisire competenze di alto livello. Il corso coprirà aree cruciali come l’intelligenza artificiale, la programmazione, la robotica e altre competenze digitali emergenti. La caratteristica più interessante di questo Progetto è il contributo sociale che la nostra rappresentanza di Confindustria e Olitec porteranno alla Romania, rivolgendo l’attenzione anche ai ceti meno abbienti – ha spiegato il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola – . Un piano che prevede la massima inclusività: porte aperte, infatti, anche alle giovani mamme romene con figli a carico che potranno seguire i corsi in Italia portando con loro i bambini che saranno inseriti nel tessuto sociale e scolastico locale. Si tratta di un’iniziativa pionieristica che permetterà loro di studiare e crescere professionalmente per garantirsi un futuro migliore”. Massimiliano Nicolini, capo del dipartimento Ricerca e sviluppo sulle intelligenze artificiali e VRO di Olimaint, ha aggiunto che “i ragazzi che parteciperanno saranno addestrati all’interno dei centri di ricerca di Olitec in Italia” dove “studieranno, parteciperanno allo sviluppo di progetti per 10 ore al giorno” e “al termine dei 18 mesi riceveranno una certificazione internazionale VRO” riconosciuta in “72 Paesi come specializzazione nell’ambito della bioinformatica, realtà immersiva e intelligenza artificiale”.


I giovani “vivranno nei centri, una scelta che nasce dalla storia di Olivetti e dall’unione di Olivetti con il mondo del francescanesimo, con il rispetto del Titolo V della Regola di San Francesco – ha spiegato Nicolini – che riguarda solo il lavoro, senza un ambito di tipo religioso, ma che prevede che l’unione delle persone sia la vera forza che permette il raggiungimento di un obiettivo. Nel 2024 non esiste il self-mademan ma esistono dei team di persone con delle specialità e l’obiettivo dell’addestramento e fare uscire queste specialità ed eccellenze di ognuno, perché in qualsiasi parte della Romania può esserci il nuovo Nikola Tesla”. Confindustria Romania conferma così la sua attitudine al sociale presentandosi come uno tra i principali contributori italiani della Romania nell’educazione/formazione e nel settore delle risorse umane dopo gli accordi sottoscritti con diversi partner come l’università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca e con il progetto VINO ACASA che punta alla rientro assistito della diaspora romena.


Nel corso dell’evento l’ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Maria Durante Mangoni, ha sottolineato come l’Italia e le imprese italiane siano un’eccellenza nel settore dell’innovazione della cybersicurezza e ha aggiunto che questo è un settore su cui puntare per incrementare la cooperazione tra Italia e Romania, che sta raggiungendo livelli record come testimoniano i dati dell’interscambio economico che nel 2023 ha sfiorato i 20 miliardi di euro. Nel corso dell’evento si è svolto anche un panel dedicato alle nuove tecnologie, all’Intelligenza artificiale, all’Intelligenza generativa, all’impatto di queste innovazioni sulla vita di tutti i giorni e sul mondo del lavoro e dell’imprenditoria, le ricadute etiche e l’automazione, la formazione digitale e la realtà immersiva: spunti interessanti e coinvolgenti sono arrivati dallo stesso Nicolini, che ha partecipato alla tavola rotonda moderata da Askanews parlando di quelle tecnologie che sono già realtà e che hanno una storia che parte da lontano e ha trovato da sempre terreno fertile nei centri di ricerca di Olitec, dal processore al primo computer. Insieme a lui sul palco il giornalista Andrea Daniele Signorelli, che si occupa del rapporto tra nuove tecnologie, politica e società con il suo podcast CRASH e scrive per Domani, La Stampa, e Wired tra gli altri, che ha sottolineato tra i vari impatti delle nuove tecnologie, quello diretti sull’ambiente, come per esempio il rischio di far ricorso a innovazioni sempre più energivore come la stessa ChatGPT. E ancora Igor Ciminelli, general manager Titan, founder School of Disruption che ha posto il focus sull’uso etico delle tecnologie e delle innovazioni e dell’etica stessa dell’Intelligenza artificiale, e Marco Casu, coordinatore di “Futuri probabili” e ricercatore presso la Fondazione Leonardo-Civiltà delle macchine, che ha posto l’accento sull’importanza della pedagogia digitale come strumento per il futuro e per formare le nuove generazioni che con le tecnologie emergenti dovranno convivere al meglio.


In occasione del Forum, Confindustria Romania ha anche presentato l’ultima innovazione della rappresentanza confindustriale internazionale, dopo lo sbarco nel Metaverso del 2023: Andrea Allocco, consigliere di Confindustria Romania con delega all’Innovazione, ha catturato l’attenzione dei presenti, con l’intervento dimostrativo dell’Avatar virtuale con funzioni di back office e customer service, a favore degli associati: Rosetta. Una grafica realistica e coinvolgente, risposte puntuali grazie al perfezionamento dell’AI e una prima assoluta nel mondo confindustriale, una linea guida, anche per le altre Confindustrie, per avviare un nuovo percorso di ottimizzazione nell’erogazione dei servizi alle aziende già associate e informazioni veloci e pronte per chiunque intenda valutare un’adesione a questo sistema associativo.

Blinken: ci impegniamo ad aiutare l’Ucraina a vincere

Blinken: ci impegniamo ad aiutare l’Ucraina a vincereNew York, 14 mag. (askanews) – “Stiamo avvicinando l’Ucraina alla NATO”, ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken intervenendo al Politecnico di Kiev, assicurando che il ponte che lega Ucraina e Nato “è forte”. Il segretario ha aggiunto che all’ultimo vertice Nato di Vilnius “gli alleati hanno convenuto che l’Ucraina non dovrà completare il piano d’azione totale per l’adesione e prima di ricevere l’invito ad aderire”. Blinken ha citato Biden dicendo: “Vogliamo che l’Ucraina vinca. E noi ci impegniamo ad aiutarvi a farlo”. Ha poi assicurato che tutti gli alleati forniranno gli aiuti necessari.

Putin 5.0, il nuovo Cremlino si adatta ai tempi di guerra

Putin 5.0, il nuovo Cremlino si adatta ai tempi di guerraMilano, 14 mag. (askanews) – Anton Vaino è rimasto a capo dell’amministrazione presidenziale russa e Dmitry Peskov ha mantenuto il suo incarico di addetto stampa presidenziale. Non una rivoluzione di assetto al Cremlino, almeno in apparenza, anche se l’arrivo di due assistenti di Vladimir Putin rappresenta un passaggio interessante: si tratta dell’ex segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev – che ha appena lasciato il suo precedente incarico all’ex ministro della Difesa Sergei Shoigu – e del governatore della regione di Tula Alexey Dyumin.


Entrambi erano stati indicati da molti esperti, all’inizio della guerra con l’Ucraina, come i possibili successori di Putin. E il binomio potrebbe ricordare a qualcuno il tandem Sergey Ivanov e Dmitri Medvedev (quando Putin dopo due mandati, era costretto dalla Costituzione a lasciare il Cremlino, scegliendo un delfino e optò poi per Medvedev). Ma i tempi sono decisamente diversi. E anche le figure, emergenti e non. TEMPI DI GUERRA


Dyumin supervisionerà le questioni del complesso militare-industriale, dello sport e tratterà con il Consiglio di Stato. Quest’ultimo particolare potrebbe indicare una trasformazione che alcuni analisti vedono già nell’aria: il Consiglio di Stato potrebbe diventare il nuovo Politburo nell’era post-Putin. Invece il 72enne Patrushev sarà responsabile delle questioni relative alla costruzione navale – comparto critico dopo la distruzione da parte ucraina di numerosi vascelli russi in battaglia sul Mar Nero – oltre ad altre funzioni, rimanendo una figura pubblica e potendo continuare a rilasciare commenti ai media (ruolo riservato a pochissi, a parte l’abilità quotidiana di Peskov). Va ricordato che Patrushev sostituì Putin alla guida dell’FSB nel 1999 e da allora è considerato nella cerchia ristretta del presidente, nonché uno degli ideologi del conflitto contro l’Ucraina. Il suo movimento ai vertici della politica russa non è chiaro se sia una retrocessione o una manovra diversiva, ma ha visto in contemporanea il figlio di Patrushev, Dmitry – per alcuni un possibile successore di Putin – promosso a vice primo ministro in questi giorni di passaggio, tra il quarto e il quinto mandato presidenziale del presidente. Altri sostengono che Putin consideri piuttosto Dyumin come il suo delfino. Dyumin è un colonnello generale e ha servito per la sicurezza presidenziale durante il primo e secondo mandato di Putin. Leggenda vuole che abbia salvato la vita del leader da un orso bruno. I media hanno scritto che durante il mandato di Putin come primo ministro, è diventato il suo aiutante personale. Dyumin lo ha negato. Già viceministro della Difesa, è rimasto poi a capo della regione di Tula dal 2016. Per un certo periodo si vociferava che potesse sostituire Shoigu: e invece è toccato all’economista Andrej Belousov.


GLI ALTRI NOMI E comunque Dyumin e Patrushev non sono gli unici. In totale, Putin ha nominato 10 assistenti. Tra loro ci sono Vladimir Medinsky e Andrey Fursenko, Dmitry Mironov e Yuri Ushakov, Ruslan Edelgeriev, Larisa Brycheva, Dmitry Kalimulin e Dmitry Shalkov. E non solo Vaino è rimasto al suo posto, a capo dell’amministrazione presidenziale: anche i suoi primi vice Alexei Gromov e Sergei Kiriyenko hanno mantenuto i loro incarichi, ulteriore segnale che la linea sulla guerra in Ucraina non cambia ma al massimo si predispone per tempi lunghi. Maxim Oreshkin è stato nominato vice capo dell’amministrazione presidenziale: in precedenza era stato assistente del capo dello stato. Una posizione simile è occupata da Vladimir Ostrovenko, Dmitry Kozak e Magomedsalam Magomedov.


Il capo dello Stato ha inoltre mantenuto i suoi rappresentanti plenipotenziari in tutti i distretti: Igor Shchegolev è rimasto nel Distretto Federale Centrale, Alexander Gutsan nel Distretto Federale Nordoccidentale, Vladimir Ustinov nel Distretto Federale Meridionale, Yuri Chaika nel Caucaso settentrionale, Igor Komarov nel Distretto Federale del Volga Distretto, Vladimir nel distretto federale degli Urali Yakushev, in quello siberiano Anatoly Seryshev. Anton Kobyakov, Igor Levitin e Valery Fadeev sono diventati consiglieri del presidente. Questa posizione è occupata anche dal capo del comitato per la cultura della Duma di Stato, Elena Yampolskaya. Secondo il decreto presidenziale a Levitin vengono affidati anche i compiti di rappresentante speciale per la cooperazione internazionale nel settore dei trasporti. Sergei Ivanov è rimasto il rappresentante speciale del Capo dello Stato per le questioni ambientali, l’ecologia e i trasporti. Mentre secondo il decreto, la nuova amministrazione non include gli ex consiglieri presidenziali Vladimir Tolstoj e Alexandra Levitskaya. Artur Muravyov è inviato plenipotenziario del presidente presso il senato o Consiglio della Federazione, Harry Minkh alla Duma di Stato e Alexander Konovalov alla Corte costituzionale. I cambi e le riconferme sono parte di un percorso previsto dalla Costituzione russa in questi giorni. Il 7 maggio Putin è entrato in carica come presidente della Russia per la quinta volta. Secondo l’art. 83 e le modifiche apportate alla Costituzione nel 2020, il capo dello Stato dopo l’insediamento forma la composizione della sua amministrazione, come anche il blocco diplomazia-difesa-sicurezza del nuovo governo. E tuttavia i recenti arresti del viceministro della Difesa russo Timur Ivanov e quello odierno del capo del quartier generale del personale del ministero della Difesa russo, Yuri Kuznetsov, fanno pensare che il tutto si incroci e coincida con altri forti sommovimenti. Per un cambiamento che Putin evidentemente vuole appena percettibile, ma che si spiega bene con l’arrivo di un ministro della Difesa come Andrej Belousov, l’economista russo che ha saputo predire la crisi del 2008 e che dovrebbe integrare l’economia di guerra con l’economia del Paese. Segnale per molti che la lotta per l’Ucraina non è solo strategia e i tempi di guerra saranno lunghi. (Di Cristina Giuliano)

Commando libera un detenuto al casello, uccisi 2 agenti in Francia

Commando libera un detenuto al casello, uccisi 2 agenti in FranciaRoma, 14 mag. (askanews) – Almeno due agenti dell’amministrazione penitenziaria sono stati uccisi oggi nell’Eure, in Francia, in un attacco compiuto da un imprecisato numero di uomini armati ad un casello contro il loro furgone che trasportava un detenuto tra Rouen ed Evreux. Quest’ultimo è fuggito. Il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, ha parlato su X di “due agenti deceduti” e tre “gravemente feriti” di cui due in pericolo di vita.


Secondo le informazioni diffuse dalla stampa francese, il fuggitivo, un certo Mohamed A. soprannominato “La Mouche”, sarebbe originario di Rouen. Ha già al suo attivo diverse condanne penali, in particolare per “traffico di droga” e “tentato omicidio” ma non rientrerebbe nell’elenco dei detenuti radicalizzati. Subito dopo il sanguinoso agguato avvenuto verso le 11 è scattata una imponente caccia all’uomo. “Diverse centinaia di agenti di polizia e gendarmi sono mobilitati”, ha fatto sapere il ministro dell’Interno, Gerald Darmarin. Il presidente Emmanuel Macron ha parlato di uno “choc per tutti noi”. “Si sta facendo tutto il possibile per individuare gli autori di questo crimine affinché sia fatta giustizia in nome del popolo francese. Saremo inflessibili”, ha promesso.

Ue, approvato Patto immigrazione e asilo, Italia a favore

Ue, approvato Patto immigrazione e asilo, Italia a favoreBruxelles, 14 mag. (askanews) – Bruxelles, 14 mag. (askanews) – Il Consiglio Ue, nella formazione ministeriale dell’Ecofin, ha adottato oggi a maggioranza qualificata il Patto per l’immigrazione e l’asilo, composto da 10 testi legislativi. L’Italia, rappresentata dal ministro dell’Economia e Finanza Giancarlo Giorgetti, ha votato a favore di tutti i testi.


Questa “riforma storica del sistema europeo di asilo e migrazione”, ricorda una nota del Consiglio, “stabilisce una serie di regole che aiuteranno a gestire gli arrivi in modo ordinato, a creare procedure efficienti e uniformi e a garantire un’equa condivisione degli oneri tra gli Stati membri”. Il nuovo Patto “renderà il sistema europeo di asilo più efficace e aumenterà la solidarietà tra gli Stati membri. L’Unione europea continuerà inoltre la sua stretta cooperazione con i paesi terzi per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare. Solo insieme possiamo trovare risposte alla sfida migratoria globale”, sottolinea la nota.


Il Patto comprende innanzitutto un regolamento che consentirà alle autorità nazionali di sottoporre i migranti irregolari e i richiedenti asilo a una procedura di “screening” alle frontiere esterne, e garantirà che l’identificazione, i controlli di sicurezza e vulnerabilità e la valutazione sanitaria siano effettuati in modo uniforme in tutta l’Ue. Un secondo regolamento, che aggiorna la banca dati “Eurodac”, consentirà di raccogliere dati più accurati e completi (anche dati biometrici) sui migranti irregolari e i richiedenti protezione internazionale che arrivano irregolarmente nell’Ue. Ciò contribuirà a migliorare il controllo della migrazione irregolare e dei “movimenti secondari”, ovvero i movimenti transfrontalieri non autorizzati dei migranti verso altri Stati membri. Un terzo regolamento introdurrà un sistema centralizzato di informazione sulle fedine penali dei migranti.


Il quarto regolamento (“regolamento Apr”) riguarda la procedura comune di asilo europea, che viene semplificata, e introduce una “procedura di frontiera obbligatoria” più rapida, in casi ben definiti (in particolare per i migranti provenienti da paesi con bassi tassi di riconoscimento dell’asilo). Lo scopo della procedura è quello di valutare rapidamente alle frontiere esterne dell’Ue se le domande sono infondate o irricevibili. Le persone sottoposte alla procedura di asilo alla frontiera saranno trattenute in centri d’accoglienza in prossimità del confine esterno e non saranno autorizzate, durante l’esame della loro richiesta d’asilo (12 settimane), a entrare nel territorio dell’Ue. Il quinto regolamento, sulla “procedura di rimpatrio alle frontiere” concerne il rimpatrio delle persone la cui domanda nell’ambito della procedura di frontiera accelerata è stata respinta.


Molto importante è il sesto regolamento, “sulla gestione dell’asilo e della migrazione” (noto come regolamento “Ramm”), che determina quale Stato membro è competente per l’esame delle domande di protezione internazionale e introduce per la prima volta un meccanismo di ripartizione delle responsabilità tra gli Stati membri (“solidarietà obbligatoria”), con il ricollocamento di un numero minimo annuale di 30.000 richiedenti asilo in paesi membri diversi da quelli di primo arrivo, più esposti ai flussi migratori. Gli Stati membri potranno rifiutarsi di accettare le quote loro assegnate di migranti da ricollocare, ma in questo caso dovranno fornire un sostegno finanziario (20.000 euro per migrante non ricollocato) o un “sostegno operativo” (ad esempio fornendo guardie di frontiera o aiuti per i centri di accoglienza). Il settimo regolamento è stato uno dei testi più controversi durante il negoziato tra Consiglio Ue e Parlamento europeo: è quello che riguarda le “situazioni di crisi e di forza maggiore”, e che istituisce un meccanismo di risposta agli aumenti improvvisi degli arrivi, garantendo solidarietà e sostegno agli Stati membri che devono far fronte a un afflusso eccezionale di migranti irregolari. Le nuove norme affronteranno anche il tema della “strumentalizzazione” dei migranti (un caso eclatante fu quello quello registrato qualche anno fa alla frontiera polacca da parte della Bielorussia), ossia il loro uso da parte di paesi terzi o attori non statali ostili, con l’obiettivo di destabilizzare l’Ue. In questo testo i punti controversi riguardano in particolare la possibile ambiguità del concetto di “strumentalizzazione” (si teme che possa essere usato, ad esempio, contro le Ong), e la possibilità degli Stati membri di sospendere i normali diritti dei migranti quando viene dichiarato lo stato di crisi. Possibili deroghe si applicano ad esempio ai termini per la registrazione dei richiedenti asilo e alla durata della procedura di frontiera. Il meccanismo di crisi potrà essere attivato dopo un’autorizzazione del Consiglio Ue, e utilizzato solo in circostanze eccezionali e per il tempo strettamente necessario ad affrontare le situazioni di crisi o forza maggiore. Il regolamento sulle qualifiche (regole comuni per il riconoscimento dello status di rifugiato o della protezione sussidiaria) e la direttiva sulle condizioni di accoglienza stabiliscono norme uniformi sui criteri per la concessione della protezione internazionale e sugli standard per l’accoglienza dei richiedenti asilo, per quanto riguarda alloggio, istruzione, assistenza sanitaria, accesso alle misure di integrazione e al mercato del lavoro. I richiedenti asilo registrati potranno iniziare a lavorare al più tardi entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda. Queste nuove norme dovrebbero anche contribuire a ridurre i “movimenti secondari” tra gli Stati membri. Infine, il decimo regolamento riguarda un nuovo quadro di norme comuni per i “reinsediamenti” e l’ammissione umanitaria, ovvero i percorsi legali e sicuri verso l’Ue, con decisioni volontarie da parte degli Stati membri, di rifugiati provenienti da paesi terzi. Le nuove norme, tra l’altro, sottolinea la nota del Consiglio Ue, chiariscono quale Stato membro sarà responsabile di una domanda di asilo, ad esempio nei casi in cui una persona ha un familiare in un paese dell’Ue o quando la richiesta di asilo non viene presentata nel paese in cui il richiedente asilo arriva per la prima volta nell’Unione. Gli Stati membri avranno ora due anni per dare attuazione ai testi legislativi adottati oggi. La Commissione europea presenterà presto un piano di attuazione comune per fornire assistenza agli Stati membri in questo processo. I regolamenti sulla procedura di asilo, regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione, sulla base dati Eurodac, sullo “Screening” e sulle situazioni di crisi erano tutti stati proposti dalla Commissione come componenti del nuovo Patto su migrazione e asilo, il 23 settembre 2020. La direttiva sulle condizioni di accoglienza, il regolamento sulle qualifiche e il regolamento sul quadro Ue per il reinsediamento erano invece stati proposti in precedenza, nel 2016, e sono poi stati inseriti nel pacchetto. L’accordo globale tra la presidenza di turno del Consiglio Ue e il Parlamento europeo sul pacchetto immigrazione e asilo è stato raggiunto il 20 dicembre 2023. I dettagli dei testi sono stati poi ulteriormente perfezionati tra il gennaio e l’inizio di febbraio 2024. La plenaria del Parlamento europeo aveva infine adottato il Patto votando tutti e 10 i testi legislativi il 10 aprile 2024. Loc

La Georgia ha approvato la contestata legge sugli “agenti stranieri”

La Georgia ha approvato la contestata legge sugli “agenti stranieri”Roma, 14 mag. (askanews) – Il Parlamento della Georgia ha adottato oggi la contestata legge sugli agenti stranieri. La legge prevede che Ong e media indipendenti che ricevono più del 20 per cento dei loro finanziamenti da donatori stranieri dovranno registrarsi come organizzazioni “portatrici di interessi di una potenza straniera”. Il parlamento della Georgia ha adottato il ddl sugli agenti stranieri con una maggioranza di voti nella terza e ultima lettura durante la riunione plenaria di questa mattina, ha annunciato oggi Shalva Papuashvili, portavoce del Parlamento. “Ottantaquattro a favore, trenta contro. La legge è stata adottata in terza lettura”, ha detto Papuashvili.


La legge sugli “agenti stranieri” ha scatenato settimane di proteste di massa nelle piazze. I critici del partito di governo “Sogno georgiano” sostengono che la legge – che chiamano “legge Russia” – potrebbe essere usata per minacciare le libertà civili. Migliaia di persone si sono radunate anche oggi vicino all’edificio del parlamento contro l’approvazione della legge. L’adozione della legge sugli agenti stranieri da parte della Georgia sarà un ostacolo nel suo percorso verso l’adesione all’Unione europea, ma le conseguenze specifiche saranno discusse dopo l’approvazione, ha detto oggi il portavoce della politica estera dell’Ue, Peter Stano.

Il Consiglio Ue ha adottato il Patto immigrazione e asilo, l’Italia a favore

Il Consiglio Ue ha adottato il Patto immigrazione e asilo, l’Italia a favoreBruxelles, 14 mag. (askanews) – Il Consiglio Ue, nella formazione ministeriale dell’Ecofin, ha ha adottato oggi a Bruxelles a maggioranza qualificata tutti e 10 i testi legislativi che costituiscono il Patto per l’immigrazione e l’asilo. L’Italia, rappresentata dal ministro dell’Economia e Finanza Giancarlo Giorgetti, ha votato a favore di tutti i testi. Questa “riforma storica del sistema europeo di asilo e migrazione”, ricorda una nota del Consiglio, “stabilisce una serie di regole che aiuteranno a gestire gli arrivi in modo ordinato, a creare procedure efficienti e uniformi e a garantire un’equa condivisione degli oneri tra gli Stati membri”. Il nuovo Patto “renderà il sistema europeo di asilo più efficace e aumenterà la solidarietà tra gli Stati membri. L’Unione europea continuerà inoltre la sua stretta cooperazione con i paesi terzi per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare. Solo insieme possiamo trovare risposte alla sfida migratoria globale”, sottolinea la nota.

Zelensky a Blinken: periodo difficile, la difesa aerea è cruciale

Zelensky a Blinken: periodo difficile, la difesa aerea è crucialeRoma, 14 mag. (askanews) – Il segretario di Stato americano, Antony Blinken a Kiev ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presso il palazzo presidenziale. Zelensky ha detto al capo della diplomazia di Washington che è stato un “periodo difficile” per i “guerrieri” ucraini, soprattutto nell’est del Paese. Il presidente ha ringraziato Blinken per il “pacchetto cruciale” di assistenza militare approvato il mese scorso dal Congresso americano, sottolineando il “sostegno bipartisan” ricevuto.


Il presidente ha espresso “il grande apprezzamento” degli ucraini per questo ed ha aggiunto che è ora fondamentale consegnare le armi il più rapidamente possibile. Secondo Zelensky, la difesa aerea resta il “deficit più grande” e questo è evidente soprattutto a Kharkiv, che ha bisogno di maggiore difese dall’alto. Da parte sua, Blinken ha reso omaggio alla “straordinaria resilienza” dell’Ucraina e alla “forza e leadership” di Zelensky. Il segretario di Stato ha riconosciuto che quello attuale è un “momento difficile”, ma che l’assistenza statunitense è “in arrivo”, il che, a suo avviso, dovrebbe fare una differenza cruciale sul campo di battaglia. Blinken ha infine affermato che un’Ucraina forte, libera e prospera rappresenta “il monito più forte per Putin”.

Russia, Cremlino: Putin in Cina il 16 e 17 maggio

Russia, Cremlino: Putin in Cina il 16 e 17 maggioRoma, 14 mag. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin sarà in visita in Cina, su invito di Xi Jinping il 16 e 17 maggio: lo ha reso noto il Cremlino.


Secondo quanto precisato dalla presidenza russa, citata dalla Ria Novosti, durante la visita di Putin a pechino, i due leader determineranno gli orientamenti per un’ulteriore sviluppo della cooperazione tra i due Paesi e discuteranno le più importanti questioni bilaterali e internazionali. Dopo i colloqui, si prevede la firma di una dichiarazione congiunta dei capi di Stato e di un numero di documenti bilaterali.


“Su invito del presidente cinese Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin effettuerà una visita di Stato in Cina dal 16 al 17 maggio 2024, come suo primo viaggio all’estero dopo il suo insediamento”, ha affermato il Cremlino in una nota. “Il programma della visita del presidente russo prevede l’incontro con il premier cinese Li Qiang, durante il quale si discuterà di questioni di cooperazione bilaterale in ambito commerciale, economico e umanitario”, ha affermato inoltre il Cremlino.


Putin si recherà poi in visita anche ad Harbin, dove prenderà parte alla cerimonia di apertura dell’ottavo EXPO russo-cinese e incontrerà studenti e insegnanti dell’Istituto di tecnologia di Harbin. Putin e Xi Jinping parteciperanno anche ad una serata di gala in occasione del 75° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

Cnn: attacco aereo israeliano sul campo profughi a Nuseirat. Morti e persone sotto le macerie

Cnn: attacco aereo israeliano sul campo profughi a Nuseirat. Morti e persone sotto le macerieRoma, 14 mag. (askanews) – Un attacco aereo israeliano su un edificio residenziale nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, ha ucciso almeno 13 palestinesi sfollati e lasciato diverse famiglie sepolte tra le macerie: lo ha detto alla Cnn un portavoce dell’ospedale dei martiri di Al-Aqsa.


Il raid, secondo quanto spiegato, ha colpito un edificio di quattro piani appartenente alla famiglia Karaja. La struttura ospitava almeno 100 persone sfollate a causa della guerra, ha dichiarato in un comunicato la Protezione Civile di Gaza. I corpi dei bambini sono stati portati all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro di Gaza, hanno spiegato le fonti ospedaliere.


L’edificio è stato colpito oggi, intorno alle 2, ora locale, mentre le persone dormivano. Secondo le fonti palestinesi, il numero delle vittime sarebbe destinato ad aumentare. Un giornalista della Cnn ha detto di avere parlato con quattro persone che hanno affermato di avere almeno sei membri della propria famiglia tra le macerie.


I video condivisi sui social media mostrano persone, compresi bambini, intrappolati sotto spesse lastre di cemento mentre le squadre di soccorso cercano di portarle in salvo. Il raid avrebbe inoltre provocato un incendio in una vicina scuola gestita dalle Nazioni Unite, che in alcuni video si vede avvolta dalle fiamme. Un’altra persona, infine, sarebbe morta in un incendio in un magazzino causato dallo stesso attacco, secondo le informazioni raccolte dalla Cnn.