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Sanremo, Alfa posta video in gara, ma è uno scherzo

Sanremo, Alfa posta video in gara, ma è uno scherzoSanremo , 6 feb. (askanews) – Il giovane rapper Alfa, in gara al Festival di Sanremo con il brano “Vai”, sta spopolando su X (ex Twitter) per aver cantato un pezzettino del brano di Sanremo. In realtà Alfa ha utilizzato i versi della canzone “Vai” su un’altra melodia, bluffando e facendo uno scherzo al pubblico.


Subito gli utenti hanno chiesto la squalifica per violazione del regolamento per aver “anticipato” un pezzettino del brano. In realtà si tratta di una melodia “inventata”. Nessuna squalifica dunque per Alfa.

Re Carlo in terapia antitumore, ecco come deve riorganizzarsi la monarchia britannica

Re Carlo in terapia antitumore, ecco come deve riorganizzarsi la monarchia britannicaRoma, 6 feb. (askanews) – I problemi di salute di Re Carlo III, a cui è stata diagnosticata “una forma di cancro”, costringono la monarchia britannica a riorganizzarsi. Il sovrano, che si è già operato alla fine del mese scorso “per un ingrossamento della prostata” e da allora è a riposo, sarà assente più a lungo del previsto. Carlo III ha iniziato ieri “un programma di terapie regolari, durante il quale i medici gli hanno consigliato di rinviare le sue attività pubbliche”, ha riferito Buckingham Palace. Una volta passato lo shock, convengono analisti ed esperti di corone, la monarchia dovrà garantire il corretto adempimento dei suoi obblighi.


Il re, 75 anni, dopo la morte della madre – quasi un anno e mezzo fa – è stato molto attivo, soprattutto sul fronte diplomatico. Ha ricevuto diversi capi di stato, è stato in visita in Germania, Francia e Kenya e ha tenuto un discorso alla conferenza sul clima COP28 a Dubai. Buckingham Palace ha precisato che continuerà “a occuparsi degli affari di stato e dei compiti amministrativi come al solito”. Anche se non può intervenire nel dibattito politico, il re deve poter promulgare leggi, nominare capi di governo, aprire sessioni parlamentari. Re Carlo continuerà ogni mattina a ricevere la famosa “scatola rossa” con i documenti ufficiali, e a incontrare i suoi consiglieri. Inoltre incontrerà settimanalmente il primo ministro Rishi Sunak, che ha confermato di essere “naturalmente in contatto regolare” con il re e “continuerò a comunicare con lui come al solito” Se il biografo della famiglia reale Robert Hardman ha assicurato alla BBC che “il funzionamento quotidiano della monarchia non cambierà” e che non esistono “preoccupazioni costituzionali”, è chiaro che un Re in terapia anti-tumore dovrà essere aiutato.


Carlo può contare sull’assistenza della moglie, la regina consorte Camilla. “In Camilla We Trust”, titola il tabloid The Mirror, secondo cui è lei che “ora dirige la ‘Ditta’”, come viene indicata informalmente la famiglia reale. Anche l’erede al trono, il principe William, 41 anni, dovrà mobilitarsi dopo avere assistito la moglie Kate, operata all’addome a metà gennaio. Il suo ritorno è previsto mercoledì con una cerimonia di decorazione a Windsor e poi con un gala di beneficenza a Londra. In caso di incapacità del re, è il principe che dovrebbe agire nel frattempo, spiegano gli esperti di monarchia e civiltà inglese. Non si conosce ancora la durata dell’indisponibilità del re, ma Carlo III dovrebbe essere presente all’80° anniversario dello sbarco in Normandia, a giugno. Se Carlo III non dovesse essere in grado di lavorare temporaneamente, quanti sono stati nominati consiglieri di Stato potranno esercitare il potere in sua vece, ai sensi del Regency Act del 1937. Oltre a Camilla e al principe William, nella lista figurano altri esponenti chiave della famiglia reale: tra loro dal dicembre 2022 ci sono la principessa Anna e il principe Edoardo, consiglieri di Stato di re Carlo a vita.


In caso di peggioramento dello stato di salute di Carlo III, sarà l’erede William che dovrà “assumere le funzioni ad interim, senza alcuna conseguenza giuridica sul suo status”, ha spiegato Marc Roche, biografo e scrittore reale, a Le Figaro. In caso di incapacità totale, la reggenza sarà votata dal Parlamento e “assicurata dal Principe di Galles, secondo nella lista della successione”. In caso di morte del re, la linea ereditaria prevede che il figlio maggiore William salga al trono. I figli di William e Kate, George (10), Charlotte (8), Louis (5), seguono in linea di successione. Poi il principe Harry, poi i suoi due figli, Archie e Lilibet.

Sanremo, Alessandra Amoroso: investita da una valanga d’odio

Sanremo, Alessandra Amoroso: investita da una valanga d’odioMilano, 6 feb. (askanews) – Alessandra Amoroso è per la prima volta in gara al Festival di Sanremo con il brano “Fino a qui” (Epic / Sony Music). Incontrando i giornalisti ha raccontato la sua sofferenza e in lacrime ha letto un suo scritto: “Porto a Sanremo un brano che parla di cadute, che ci si trova inevitabilmente ad affrontare. Nell’ultimo anno io sono caduta e sono qui a raccontarvi la mia caduta. Mi sono trovata a sopraffatta da situazioni che in 15 anni di carriera non mi ero mai trovata a frontaggiare. Una valanga d’odio mi ha investito, parlo di insulti gravi e minacce di morte. Quella valanga è iniziata prima del grande concerto a San Siro, dopo ho iniziato a capire quello che stava accandendo” ha detto Alessandra che poi ha letto alcuni dei pesantissimi insulti ricevuti.


“Ho ricevuto migliaia di questi commenti che mi hanno ferito profondamente, la mia reazione è stata la rabbia, mentre cercavo di capire come affrontare l’odio dai social. Una sera a cena a Lecce una persona mi ha detto: allora non sei così stronza come dicono. Ho realizzato come stava cambiando anche dentro di me l’immagine che ho di Alessandra. Sentivo la necessità di stare lontano, ma a febbraio mi sono resa conto di dover tornare in Italia e affrontare quello che avevo lasciato, lo dovevo a me a a chi non mi ha abbandonata. Ho ripreso il percorso di spicoterapia e non è stato facile. Ho trovato una prospettiva nuova su me stessa e sul mio lavoro e così mi sono riavvicinata alla musica. Il brano che mi hanno proposto Takagi e Ketra mi corrispondeva, aveva riferimenti all’odio. L’immagine dell’uomo che cade la 50 esimo del testo l’ho interpretata al mio modo, dandole un nuovo significato. Questo brano è un abito che mi sono cucita addosso, le cadute fanno parte della vita di tutti e spero che questo abito si adatto alla vita di tutti e diventi un messaggio positivo a chiunque stia vivendo un momento di difficoltà. Per questo l’ho presentato a Sanremo, ho sempre dichiarato che avrei aspettato la canzone giusta per partecipare in gara, e questa credo lo sia, per questo dico “Fino a qui, tutto bene”. Scritto dalla stessa Alessandra insieme a Takagi, Ketra, Federica Abbate e Jacopo Ettorre, “Fino a qui” è una ballad intensa che parla di cadute, difficoltà che nella vita ci si trova inevitabilmente a dover affrontare, ma anche di come ci si possa rialzare da queste “cadute”, ritrovandosi ad avere una prospettiva totalmente nuova sulle cose.


A dirigere l’orchestra per Alessandra Amoroso sarà il Maestro salentino Francesco Mancarella.

La Commissione Ue raccomanda il taglio delle emissioni di gas a effetto serra del 90% entro il 2040

La Commissione Ue raccomanda il taglio delle emissioni di gas a effetto serra del 90% entro il 2040Bruxelles, 6 feb. (askanews) – La Commissione europea ha approvato oggi a Strasburgo una comunicazione alle altre istituzioni europee in cui raccomanda una riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra nell’Ue del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990, sulla base di una valutazione d’impatto dettagliata riguardo ai possibili percorsi per raggiungere l’obiettivo già concordato di rendere l’Unione europea neutrale dal punto di vista climatico (zero emissioni nette) entro il 2050.


La comunicazione avvia un dibattito con tutte le parti interessate, e annuncia una proposta legislativa che fisserà i nuovi limiti, e che sarà presentata dalla prossima Commissione, dopo le elezioni europee di giugno. La proposta dovrà poi essere approvata nella nuova legislatura dal Parlamento europeo e dagli Stati membri in Consiglio Ue, come richiesto dalla Legge europea sul clima. La raccomandazione di oggi, sottolinea la Commissione, in una nota, “è in linea con il parere del Comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici (Esabcc) e con gli impegni assunti dall’Ue nell’ambito dell’accordo di Parigi”.


La comunicazione stabilisce inoltre “una serie di condizioni politiche abilitanti necessarie per raggiungere l’obiettivo del 90% nella riduzione delle emissioni al 2040. Queste misure – spiega la nota – comprendono la piena attuazione del quadro già concordato per il 2030 (quando le emissioni dovranno essere ridotte del 55%, ndr), la garanzia della competitività dell’industria europea, una maggiore attenzione a una transizione giusta che non lasci indietro nessuno, condizioni di parità con i partner internazionali e un dialogo strategico sul quadro post 2030, che includa l’industria e il settore agricolo”. “L’aggiornamento in corso dei progetti di piani nazionali degli Stati membri per l’energia e il clima (Pnec) è un elemento chiave nel monitoraggio dei progressi, e la Commissione si sta impegnando con gli Stati membri Stati, industria e parti sociali per agevolare le azioni necessarie”, aggiunge la nota. “L’Ue – sottolinea la Commissione – è stata all’avanguardia nell’azione internazionale per il clima e dovrebbe mantenere la rotta, creando opportunità affinché l’industria europea possa prosperare in nuovi mercati globali per le tecnologie pulite”.


Secondo l’Esecutivo comunitario, “la definizione di un obiettivo climatico per il 2040 aiuterà l’industria, gli investitori, i cittadini e i governi europei a prendere decisioni in questo decennio che manterranno l’Ue sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo della neutralità climatica nel 2050”. Inoltre, “invierà segnali importanti su come investire e pianificare in modo efficace a lungo termine, riducendo al minimo i rischi di ‘stranded assets’ (ovvero gli asset bloccati, non recuperabili, come si prevede che saranno gli investimenti nell’energia fossile dopo la transizione energetica, ndr)”. “Con questa pianificazione lungimirante – prosegue la nota – sarà possibile dare forma a una società prospera, competitiva ed equa, decarbonizzare l’industria e i sistemi energetici dell’Ue e garantire che l’Europa sia una destinazione privilegiata per gli investimenti, con posti di lavoro stabili a prova di futuro”.


Inoltre, aggiunge la nota, “aumenterà la resilienza dell’Europa contro le crisi future e, in particolare, sarà rafforzata l’indipendenza energetica dell’Ue dalle importazioni di combustibili fossili, che rappresentavano oltre il 4% del Pil nel 2022 mentre si affrontavano le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”. “I costi e gli impatti umani dei cambiamenti climatici sono sempre più grandi e visibili. Solo negli ultimi cinque anni – sottolinea la Commissione – , i danni economici legati al clima in Europa sono stimati in 170 miliardi di euro”. La valutazione d’impatto dell’Esecutivo comunitario rileva che, anche secondo stime prudenti, “un maggiore riscaldamento globale dovuto all’inazione potrebbe ridurre il Pil dell’Ue di circa il 7% entro la fine del secolo”. (di Lorenzo Consoli)

Il leader degli Houthi: pronti a un’escalation se non cessa la guerra a Gaza

Il leader degli Houthi: pronti a un’escalation se non cessa la guerra a GazaRoma, 6 feb. (askanews) – Il gruppo yemenita Houthi è pronto a “un’escalation” se non cessa la guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha detto oggi il leader dell’organizzazione che controlla la capitale e la zona occidentale del Paese che affaccia sul Mar Rosso, Abdul Malik Al-Houthi, in un discorso tenuto in memoria di Hussain al-Houthi.


“Questa mattina sono stati lanciati attacchi contro navi americane e britanniche e il nostro popolo non esita a farlo quando necessario”, ha detto il leader Houthi, aggiungendo che “la cosa divertente è che gli americani stanno attualmente cercando di mascherare le loro navi commerciali, come fanno gli israeliani, usando bandiere di paesi come le Isole Marshal”. “Li avverto e dico che devono mettere fine alla loro btutale aggressione contro Gaza e revocare l’assedio al popolo palestinese, che impedisce l’arrivo di medicine e cibo nella Striscia di Gaza, altrimenti ci sarà un’escalation da parte nostra”, ha aggiunto.

Commissione Ue raccomanda taglio emissioni serra del 90% al 2040

Commissione Ue raccomanda taglio emissioni serra del 90% al 2040Bruxelles, 6 feb. (askanews) – La Commissione europea ha approvato oggi a Strasburgo una comunicazione alle altre istituzioni europee in cui raccomanda una riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra nell’Ue del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990, sulla base di una valutazione d’impatto dettagliata riguardo ai possibili percorsi per raggiungere l’obiettivo già concordato di rendere l’Unione europea neutrale dal punto di vista climatico (zero emissioni nette) entro il 2050.


La comunicazione avvia un dibattito con tutte le parti interessate, e annuncia una proposta legislativa che fisserà i nuovi limiti, e che sarà presentata dalla prossima Commissione, dopo le elezioni europee di giugno. La proposta dovrà poi essere approvata nella nuova legislatura dal Parlamento europeo e dagli Stati membri in Consiglio Ue, come richiesto dalla Legge europea sul clima. La raccomandazione di oggi, sottolinea la Commissione, in una nota, “è in linea con il parere del Comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici (Esabcc) e con gli impegni assunti dall’Ue nell’ambito dell’accordo di Parigi”.


La comunicazione stabilisce inoltre “una serie di condizioni politiche abilitanti necessarie per raggiungere l’obiettivo del 90% nella riduzione delle emissioni al 2040. Queste misure – spiega la nota – comprendono la piena attuazione del quadro già concordato per il 2030 (quando le emissioni dovranno essere ridotte del 55%, ndr), la garanzia della competitività dell’industria europea, una maggiore attenzione a una transizione giusta che non lasci indietro nessuno, condizioni di parità con i partner internazionali e un dialogo strategico sul quadro post 2030, che includa l’industria e il settore agricolo”. “L’aggiornamento in corso dei progetti di piani nazionali degli Stati membri per l’energia e il clima (Pnec) è un elemento chiave nel monitoraggio dei progressi, e la Commissione si sta impegnando con gli Stati membri Stati, industria e parti sociali per agevolare le azioni necessarie”, aggiunge la nota.


“L’Ue – sottolinea la Commissione – è stata all’avanguardia nell’azione internazionale per il clima e dovrebbe mantenere la rotta, creando opportunità affinché l’industria europea possa prosperare in nuovi mercati globali per le tecnologie pulite”. Secondo l’Esecutivo comunitario, “la definizione di un obiettivo climatico per il 2040 aiuterà l’industria, gli investitori, i cittadini e i governi europei a prendere decisioni in questo decennio che manterranno l’Ue sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo della neutralità climatica nel 2050”. Inoltre, “invierà segnali importanti su come investire e pianificare in modo efficace a lungo termine, riducendo al minimo i rischi di ‘stranded assets’ (ovvero gli asset bloccati, non recuperabili, come si prevede che saranno gli investimenti nell’energia fossile dopo la transizione energetica, ndr)”.


“Con questa pianificazione lungimirante – prosegue la nota – sarà possibile dare forma a una società prospera, competitiva ed equa, decarbonizzare l’industria e i sistemi energetici dell’Ue e garantire che l’Europa sia una destinazione privilegiata per gli investimenti, con posti di lavoro stabili a prova di futuro”. Inoltre, aggiunge la nota, “aumenterà la resilienza dell’Europa contro le crisi future e, in particolare, sarà rafforzata l’indipendenza energetica dell’Ue dalle importazioni di combustibili fossili, che rappresentavano oltre il 4% del Pil nel 2022 mentre si affrontavano le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”. “I costi e gli impatti umani dei cambiamenti climatici sono sempre più grandi e visibili. Solo negli ultimi cinque anni – sottolinea la Commissione – , i danni economici legati al clima in Europa sono stimati in 170 miliardi di euro”. La valutazione d’impatto dell’Esecutivo comunitario rileva che, anche secondo stime prudenti, “un maggiore riscaldamento globale dovuto all’inazione potrebbe ridurre il Pil dell’Ue di circa il 7% entro la fine del secolo”. (di Lorenzo Consoli)

Sanremo, Irama: proteste trattori? Tutti vanno ascoltati

Sanremo, Irama: proteste trattori? Tutti vanno ascoltatiSanremo, 6 feb. (askanews) – “Non voglio entrare in politica, ma in generale quando le persone hanno qualcosa da dire, vanno ascoltate”: così Irama in conferenza stampa alla domanda sulla protesta dei trattori che sta coinvolgendo l’Italia.


Sei antifascista? Gli chiede un giornalista. “Domanda leggera”, scherza Irama. “Non avrei problemi a cantare Bella Ciao con Amadeus e Mengoni. Come dice Guccini, ‘con le canzoni non si fanno le rivoluzioni’”. Foto di Brigitte Grassotti

Miss Japan “ucraina” lascia la corona: relazione con uomo sposato

Miss Japan “ucraina” lascia la corona: relazione con uomo sposatoRoma, 6 feb. (askanews) – Mai concorso di bellezza in Giappone è stato così contestato. Carolina Shiino – ragazza nippo-ucraina vincitrice di Miss Japan 2024 tra le proteste di chi non apprezzava il fatto che non fosse stata eletta una tipica bellezza nipponica – ha dovuto mollare il titolo dopo un mese dal concorso, dopo che un settimanale ha rivelato che avrebbe una relazione con un uomo sposato.


Gli organizzatori del concorso hanno annunciato che è stata la stessa ventiseienne a rinunciare al titolo conquistato sul campo nel concorso del 22 gennaio scorso. E’ finita così la favola della prima ragazza di origine europea a vincere il concorso di bellezza giapponese più prestigioso. Nata da genitori ucraini, Carolina Shiino è cresciuta a Nagoya, dopo essere arrivata in Giappone all’età di 5 anni. Solo nel 2022 ha potuto ottenere la naturalizzazione.


La sua elezione a Miss Japan aveva diviso a metà la pubblica opinione nipponica. Coloro che hanno apprezzato la nomina hanno sostenuto che l’identità giapponese deve giocoforza essere ricdefinita, in un momento in cui ormai milioni di residenti sono di origine straniera. D’altro canto, i detrattori si sono chiesto come potesse mai rappresentare la “bellezza giapponese” una giovane donna dai tratti inequivocabilmente europei. A togliere, in un certo senso, le castagne dal fuoco, è arrivato il settimanale Shukan Bunshun che, giovedì scorso, ha rivelato la relazione di Shiino con un noto medico-influencer sposato. Il che va a scontrarsi con l’idea che le concorrenti ai concorsi di bellezza debbano avere una vita privata irreprensibile.


In seguito alla rivelazione, l’Associazione Miss Japan ha dichiarato di aver accettato la richiesta della ragazza di rinunciare al titolo e di “riflettere seriamente sulla nostra responsabilità nel provocare questa serie di disordini”. Ha anche presentato “profonde scuse” alle parti interessate, a partire da sponsor e giudici, e ha affermato che il titolo rimarrà vacante per il resto dell’anno. Shiino, dal canto suo, dopo la rivelazione della relazione, ha detto che in un primo momento era troppo spaventata e confusa per dire la verità dopo la pubblicazione dell’articolo. “Sono davvero dispiaciuta per gli enormi guai che ho causato e per aver tradito coloro che mi hanno sostenuto”, ha scritto su Instagram.


I media giapponesi hanno riferito che gli organizzatori del concorso avevano inizialmente sostenuto Shiino dopo le rivelazioni e dopo che lei aveva detto alla sua agenzia di modelle di aver interrotto la relazione quando aveva scoperto che l’uomo era sposato. Ma lunedì l’agenzia stessa ha riferito di aver verificato che Shiino aveva continuato a vedere l’uomo anche dopo aver conosciuto il suo stato coniugale. Al di là della vicenda del matrimonio, l’elezione di Shiino poteva rappresentare un importante balzo in avanti nella cultura popolare giapponese, ancora intrisa di un certo sciovinismo. La stessa ragazza aveva rivelato di essere stata tante volte discriminata per le sue origini straniere. Le candidate a Miss Japan devono possedere la cittadinanza giapponese, non essere sposate e avere un’età compresa tra 17 e 26 anni alla fine dell’anno di presentazione della domanda. Nel selezionare i vincitori, il concorso afferma di giudicare i candidati in base alla loro forza interiore, al loro aspetto e alle loro azioni. Shiino, intervistata dall’agenzia di stampa Kyodo, ha detto prima di dimettersi che accoglieva con favore la discussione sulla sua selezione e rispettava le persone che si oppongono alla sua vittoria sulla base del fatto che non corrisponde all’immagine di Miss Giappone. “Non ho un sentimento negativo verso questo modo di pensare. Piuttosto, credo che tali punti di vista offrano un’opportunità di riflessione”. Mos

Sanremo, SSC Napoli X Geolier in gara con “I P’ Me, Tu P’ Te”

Sanremo, SSC Napoli X Geolier in gara con “I P’ Me, Tu P’ Te”Milano, 6 feb. (askanews) – Per la prima volta nella storia, il Club SSC Napoli entra in sinergia con la scena musicale attraverso la collaborazione con Geolier, che esordirà questa sera sul palco della 74^ edizione del Festival di Sanremo con il singolo “Per la prima volta nella storia, il Club SSC Napoli entra in sinergia con la scena musicale attraverso la collaborazione con Geolier, che esordirà questa sera sul palco della 74^ edizione del Festival di Sanremo con il singolo Per la prima volta nella storia, il Club SSC Napoli entra in sinergia con la scena musicale attraverso la collaborazione con Geolier, che esordirà questa sera sul palco della 74^ edizione del Festival di Sanremo con il singolo “I P’ Me, Tu P’ Te”(Warner Music Italy).


La collezione, interamente disegnata dall’artista e in vendita da oggi sul webstore ufficiale del Club è l’ulteriore occasione per Geolier di dimostrare il suo legame con la cultura partenopea e portarla fino a Sanremo. Dopo aver già fatto parlare di sé per l’ingresso sul green carpet con la tuta del Napoli, Geolier omaggia con il numero 10 Diego Armando Maradona, simbolo eterno del Napoli e fonte di ispirazione per tutti i tifosi.


“Real p’ semp è il mio credo, il mio stile di vita” sottolinea l’artista, evidenziando la connessione tra la sua filosofia e quella del grande Pibe de oro.

Sanremo, Music for Change: Polizia di Stato Premia “Mediterraneo”

Sanremo, Music for Change: Polizia di Stato Premia “Mediterraneo”Milano, 6 feb. (askanews) – Music for Change: La polizia di Stato Premia “mediterraneo” sul palco di casa sanremo Consegnato oggi sul palco di Casa Sanremo il Premio “Poliziamoderna” nell’ambito del concorso “Music for Change”, giunto alla 14^ edizione e organizzato dall’Associazione “Musica contro le mafie”, legata a Libera di don Ciotti.


A vincere il premio assegnato dal 2019 dalla Polizia di Stato a uno dei brani partecipanti al concorso, la canzone “Mediterraneo” cantata dall’artista Babele, con la seguente motivazione: “I riferimenti all’Odissea e a Itaca rimandano al Mar Mediterraneo come una casa comune a tutti i popoli. Un salto nel tempo che riconduce a quel che accade oggi, il tema della migrazione dei popoli, nel mare di casa nostra, dove ‘Nessuno è davvero qualcuno’. La scrittura della strofa si rivela preziosa. Grazie al suo ritmo di carattere ondeggiante si lega perfettamente al significato del testo, rendendo il brano affascinante”. La collaborazione tra Poliziamoderna e Music for change nasce nel 2019 e il premio assegnato agli artisti, oltre ad una targa con incisa la motivazione, consiste nella pubblicazione sulla prossima storia del Commissario Mascherpa, graphic novel della Polizia di Stato curata ed edita da Poliziamoderna, dove l’autore apparirà nelle tavole del fumetto, in cui sarà inserito anche un QR code collegandosi al quale sarà possibile ascoltare il brano premiato.