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Accordo sugli aiuti Ue all’Ucraina, 2 clausole per l’ok di Orban

Accordo sugli aiuti Ue all’Ucraina, 2 clausole per l’ok di OrbanBruxelles, 1 feb. (askanews) – Tutti i 27 leader dei Paesi Ue riuniti a Bruxelles hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. “Ciò garantisce finanziamenti costanti, a lungo termine e prevedibili per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità nel sostenere l’Ucraina; sappiamo qual è la posta in gioco”, ha commentato su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il summit straordinario si è così aperto con l’importante intesa sugli aiuti a Kiev.

Prima del Consiglio – cominciato in ritardo di oltre un’ora – si era tenuto un incontro tra Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier ungherese Viktor Orban per convincere quest’ultimo a dare il via libera all’intesa sul bilancio Ue. Secondo fonti del Consiglio europeo, l’accordo sull’aiuto macrofinanziario da 50 miliardi di euro per l’Ucraina, contenuto nella revisione del bilancio pluriennale dell’Ue (2O21-2027), è stato conseguito in base a due clausole che sono state aggiunte per venire parzialmente incontro alle richieste dell’Ungheria.

La prima consisterebbe nell’accettazione da parte del Consiglio europeo, di una discussione annuale sull’attuazione del pacchetto di sostegno per l’Ucraina (come chiedeva Budapest), ma senza un nuovo voto di approvazione (come avrebbe voluto l’Ungheria). Inoltre, la Commissione sarebbe invitata a presentare entro due anni ai capi di Stato e di governo una nuova proposta di revisione del bilancio pluriennale, se necessaria, che presuppone invece un nuovo voto unanime da parte degli Stati membri. La seconda clausola riguarderebbe il meccanismo di condizionalità dello stato di diritto, un regolamento che blocca i finanziamenti per certi programmi comunitari quando non sono garantite, nel paese interessato, l’indipendenza della magistratura e altre condizioni necessarie ad assicurare la buona gestione dei fondi Ue. Il testo conterrebbe un richiamo alle conclusioni del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020 in cui si sottolineava che “l’applicazione del meccanismo di condizionalità a norma del regolamento sarà obiettiva, equa, imparziale e basata sui fatti, garantendo l’equità dei procedimenti, la non discriminazione e la parità di trattamento degli Stati membri”.Inoltre “le misure a norma del meccanismo dovranno essere proporzionate all’impatto delle violazioni dello Stato di diritto sulla sana gestione finanziaria del bilancio dell’Unione o sugli interessi finanziari dell’Unione e il nesso di causalità tra tali violazioni e le conseguenze negative per gli interessi finanziari dell’Unione dovrà essere sufficientemente diretto e debitamente accertato. La semplice constatazione di una violazione dello Stato di diritto non è sufficiente ad attivare il meccanismo”.

Accordo Ue su paccheto aiuti all’Ucraina, due clausole per l’ok di Orban

Accordo Ue su paccheto aiuti all’Ucraina, due clausole per l’ok di OrbanBruxelles, 1 feb. (askanews) – Tutti i 27 leader dei Paesi Ue riuniti a Bruxelles hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. “Ciò garantisce finanziamenti costanti, a lungo termine e prevedibili per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità nel sostenere l’Ucraina; sappiamo qual è la posta in gioco”, ha commentato su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il summit straordinario si è così aperto con l’importante intesa sugli aiuti a Kiev.

Prima del Consiglio – cominciato in ritardo di oltre un’ora – si era tenuto un incontro tra Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier ungherese Viktor Orban per convincere quest’ultimo a dare il via libera all’intesa sul bilancio Ue. Secondo fonti del Consiglio europeo, l’accordo sull’aiuto macrofinanziario da 50 miliardi di euro per l’Ucraina, contenuto nella revisione del bilancio pluriennale dell’Ue (2O21-2027), è stato conseguito in base a due clausole che sono state aggiunte per venire parzialmente incontro alle richieste dell’Ungheria.

La prima consisterebbe nell’accettazione da parte del Consiglio europeo, di una discussione annuale sull’attuazione del pacchetto di sostegno per l’Ucraina (come chiedeva Budapest), ma senza un nuovo voto di approvazione (come avrebbe voluto l’Ungheria). Inoltre, la Commissione sarebbe invitata a presentare entro due anni ai capi di Stato e di governo una nuova proposta di revisione del bilancio pluriennale, se necessaria, che presuppone invece un nuovo voto unanime da parte degli Stati membri. La seconda clausola riguarderebbe il meccanismo di condizionalità dello stato di diritto, un regolamento che blocca i finanziamenti per certi programmi comunitari quando non sono garantite, nel paese interessato, l’indipendenza della magistratura e altre condizioni necessarie ad assicurare la buona gestione dei fondi Ue. Il testo conterrebbe un richiamo alle conclusioni del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020 in cui si sottolineava che “l’applicazione del meccanismo di condizionalità a norma del regolamento sarà obiettiva, equa, imparziale e basata sui fatti, garantendo l’equità dei procedimenti, la non discriminazione e la parità di trattamento degli Stati membri”.

Inoltre “le misure a norma del meccanismo dovranno essere proporzionate all’impatto delle violazioni dello Stato di diritto sulla sana gestione finanziaria del bilancio dell’Unione o sugli interessi finanziari dell’Unione e il nesso di causalità tra tali violazioni e le conseguenze negative per gli interessi finanziari dell’Unione dovrà essere sufficientemente diretto e debitamente accertato. La semplice constatazione di una violazione dello Stato di diritto non è sufficiente ad attivare il meccanismo”.

Zelensky: sono grato all’Ue per i 50 miliardi all’Ucraina, l’accordo dimostrata l’unità dell’Unione

Zelensky: sono grato all’Ue per i 50 miliardi all’Ucraina, l’accordo dimostrata l’unità dell’UnioneBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Grato a Charles Michel e ai leader dell’Ue per aver istituito lo strumento da 50 miliardi di euro per l’Ucraina per il periodo 2024-2027”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“È molto importante – aggiunge – che la decisione sia stata presa da tutti e 27 i leader, il che dimostra ancora una volta la forte unità dell’Ue. Il continuo sostegno finanziario dell’Ue all’Ucraina rafforzerà la stabilità economica e finanziaria a lungo termine, che non è meno importante dell’assistenza militare e della pressione delle sanzioni sulla Russia”.

Michel: trovato l’accordo sul bilancio e sul sostegno all’Ucraina

Michel: trovato l’accordo sul bilancio e sul sostegno all’UcrainaBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Abbiamo un accordo”. Lo annuncia su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, mentre comincia il summit straordinario a Bruxelles.

“Tutti i 27 leader – scrive – hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. Ciò garantisce finanziamenti costanti, a lungo termine e prevedibili per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità nel sostenere l’Ucraina; sappiamo qual è la posta in gioco”. Prima del Consiglio – cominciato in ritardo di oltre un’ora – si era tenuto un incontro tra Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier ungherese Viktor Orban per convincere quest’ultimo a dare il via libera all’intesa sul bilancio Ue.

Ue, Michel: trovato accordo su bilancio e sostegno a Ucraina

Ue, Michel: trovato accordo su bilancio e sostegno a UcrainaBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Abbiamo un accordo”. Lo annuncia su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, mentre comincia il summit straordinario a Bruxelles.

“Tutti i 27 leader – scrive – hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. Ciò garantisce finanziamenti costanti, a lungo termine e prevedibili per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità nel sostenere l’Ucraina; sappiamo qual è la posta in gioco”. Prima del Consiglio – cominciato in ritardo di oltre un’ora – si era tenuto un incontro tra Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier ungherese Viktor Orban per convincere quest’ultimo a dare il via libera all’intesa sul bilancio Ue.

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Borrell: la guerra della Russia contro l’Ucraina minaccia l’Ue

Borrell: la guerra della Russia contro l’Ucraina minaccia l’UeBruxelles, 1 feb. (askanews) – “La guerra della Russia contro l’Ucraina è la più grande minaccia contro la sicurezza europea. Sono due anni che è stata lanciata questa guerra per distruggere il Paese e fare a pezzi il Paese e continua a farlo. Possiamo e dovremmo fare di più per sostenere l’Ucraina. Perchè è la più grande minaccia per la sicurezza europea e se non lo facciamo pagheremo un alto prezzo”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, arrivando al Consiglio europeo straordinario.

“Presenterò ai leader la mia proposta – ha aggiunto – per aumentare il sostegno militare all’Ucraina con il fondo per l’assistenza ucraina nell’ambito del fondo per la pace. Chiederò loro di raggiungere un accordo al più presto perchè non abbiamo più tempo. Dobbiamo aumentare il nostro sostegno militare il mese prossimo. Dobbiamo fare di più”.

Incontro ristretto dei leader Ue con Meloni, Macron, Scholz e Orban prima del summit

Incontro ristretto dei leader Ue con Meloni, Macron, Scholz e Orban prima del summitBruxelles, 1 feb. (askanews) – Incontro ristretto prima dell’inizio del Consiglio europeo straordinario per cercare un’intesa sul bilancio.

Alla riunione hanno partecipato il presidente del Consiglio Charles Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il premier ungherese Victor Orban, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la segretaria generale del Consiglio Ue Thérèse Blanchet. “Conto alla rovescia per il Consiglio, in corso consultazioni”, scrive Michel su X pubblicando la foto dell’incontro.

Crosetto: dagli Houthi veri e propri attacchi di natura militare

Crosetto: dagli Houthi veri e propri attacchi di natura militareRoma, 1 feb. (askanews) – “Negli ultimi due mesi” sono stati condotti “più di 30 attacchi” da parte dei ribelli Houthi dello Yemen contro le navi commerciali in transito nel Mar Rosso. C’è stato “un incremento esponenziale della frequenza e della pericolosità degli attacchi degli Houthi”, divenuti “veri e propri attacchi di natura militare” che hanno determinato “un evidente salto di qualità” della loro azione. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto alle Commissioni Difesa di Camera e Senato. Gli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen nel Mar Rosso non rappresenta solo un rischio per i commerci marittimi della zona, ma “minaccia la nostra stabilità economica”.

 

Gli Usa distruggono una stazione di controllo dei droni Houti in Yemen

Gli Usa distruggono una stazione di controllo dei droni Houti in YemenRoma, 1 feb. (askanews) – L’esercito americano afferma di aver colpito nella notte una stazione dei droni Houthi e 10 droni d’attacco. In una nota diffusa su X il Comando Centrale degli Stati Uniti ha comunicato che “le forze hanno condotto attacchi contro una stazione di controllo a terra UAV Houthi sostenuta dall’Iran” e distrutto e velivoli senza pilota. “Questa azione proteggerà la libertà di navigazione e renderà le acque più sicure e protette per le navi della Marina degli Stati Uniti e le navi mercantili” affermano.

L’Onu: intensi combattimenti sono in corso a Khan Younis

L’Onu: intensi combattimenti sono in corso a Khan YounisRoma, 1 feb. (askanews) – L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha segnalato intensi combattimenti a Khan Younis, nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra tra Israele e il movimento estremista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza.

“Le ostilità sono state particolarmente intense a Khan Younis, con pesanti combattimenti segnalati vicino agli ospedali Nasser e Al Amal, e segnalazioni di palestinesi in fuga nella città meridionale di Rafah, che è già sovraffollata, nonostante la mancanza di un passaggio sicuro”, ha riferito l’ufficio dell’Onu. Secondo quanto spiegato, inoltre, in gran parte di Gaza sono state segnalate operazioni di terra e combattimenti tra le forze israeliane e i gruppi armati palestinesi.