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Ucraina, Consiglio Ue: la Russia mostri reale volontà di pace. Pronti a nuove sanzioni contro Mosca

Ucraina, Consiglio Ue: la Russia mostri reale volontà di pace. Pronti a nuove sanzioni contro MoscaBruxelles, 20 mar. (askanews) – “Il Consiglio europeo accoglie con favore la dichiarazione congiunta di Ucraina e Stati Uniti a seguito del loro incontro in Arabia Saudita dell’11 marzo 2025, comprese le proposte per un accordo di cessate il fuoco, gli sforzi umanitari e la ripresa della condivisione di intelligence e dell’assistenza alla sicurezza degli Stati Uniti. Il Consiglio europeo invita la Russia a mostrare una reale volontà politica di porre fine alla guerra”. E’ quanto si legge nelle conclusioni sull’Ucraina del summit Ue, approvate a 26 senza l’Ungheria.


“Un percorso credibile verso la pace deve includere sforzi di soccorso umanitario, in particolare lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di civili e il ritorno di tutti i bambini ucraini e di altri civili deportati e trasferiti illegalmente in Russia e Bielorussia”, si legge ancora. pronti a nuove sanzioni contro Russia E “l’Unione Europea resta pronta ad aumentare la pressione sulla Russia, anche attraverso ulteriori sanzioni e rafforzando l’applicazione delle misure esistenti, compresi ulteriori mezzi e misure per contrastare la loro elusione, al fine di indebolire la sua capacità di continuare a condurre la sua guerra di aggressione”. E’ quanto si legge nelle conclusioni sull’Ucraina del summit Ue, approvate a 26 senza l’Ungheria.


“Fatti salvi i diritti dell’Ue – si legge ancora – i beni della Russia dovrebbero rimanere immobilizzati finché la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina e non la risarcirà per i danni causati da questa guerra”.

Il segretario Onu Guterres: scioccato da nuovi attacchi a Gaza. Rispettare il cessate il fuoco

Il segretario Onu Guterres: scioccato da nuovi attacchi a Gaza. Rispettare il cessate il fuocoRoma, 20 mar. (askanews) – “Sono scioccato dai nuovi attacchi a Gaza. I palestinesi hanno sofferto già abbastanza. Ribadisco il mio appello al rispetto del cessate il fuoco, a far arrivare gli aiuti a Gaza, al rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi. E’ assolutamento essenziale lasciare la porta aperta alla soluzione di uno Stato di Palestina a fianco dello Stato di Israele”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, a margine del Consiglio europeo.

Consiglio Ue approva conclusioni a 26 (senza l’Ungheria): continuare sostegno anche militare all’Ucraina

Consiglio Ue approva conclusioni a 26 (senza l’Ungheria): continuare sostegno anche militare all’UcrainaBruxelles, 20 mar. (askanews) – Il Consiglio europeo in corso a Bruxelles ha approvato le conclusioni sull’Ucraina a 26 (senza l’Ungheria), utilizzando la stessa formula dell’ultimo summit. Lo riferiscono fonti europee.


Nella sessione di questa mattina ha partecipato in collegamento dalla Norvegia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.Zelensky ha informato i leader degli ultimi sviluppi sul campo, i suoi ultimi contatti con l’amministrazione statunitense e i prossimi passi verso un cessate il fuoco verificabile e le negoziazioni per un accordo di pace.


I 27, riferiscono fonti europee, “hanno discusso della situazione sul campo in Ucraina e dello stato di avanzamento dei colloqui guidati dagli Stati Uniti. C’è stata una visione comune che al momento non si stanno svolgendo vere negoziazioni. I leader si sono anche confrontati sui modi migliori per influenzare il processo”. E’ emerso “forte accordo, come riflesso nelle conclusioni a 26, sulla necessità di continuare a sostenere l’Ucraina politicamente e militarmente” e “molti leader hanno anche sottolineato la necessità di accelerare i negoziati di adesione dell’Ucraina all’Ue”. 

Ucraina, Consiglio Ue approva conclusioni a 26 senza Ungheria

Ucraina, Consiglio Ue approva conclusioni a 26 senza UngheriaBruxelles, 20 mar. (askanews) – Il Consiglio europeo in corso a Bruxelles ha approvato le conclusioni sull’Ucraina a 26 (senza l’Ungheria), utilizzando la stessa formula dell’ultimo summit. Lo riferiscono fonti europee.


Nella sessione di questa mattina ha partecipato in collegamento dalla Norvegia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Zelensky ha informato i leader degli ultimi sviluppi sul campo, i suoi ultimi contatti con l’amministrazione statunitense e i prossimi passi verso un cessate il fuoco verificabile e le negoziazioni per un accordo di pace.


I 27, riferiscono fonti europee, “hanno discusso della situazione sul campo in Ucraina e dello stato di avanzamento dei colloqui guidati dagli Stati Uniti. C’è stata una visione comune che al momento non si stanno svolgendo vere negoziazioni. I leader si sono anche confrontati sui modi migliori per influenzare il processo”. E’ emerso “forte accordo, come riflesso nelle conclusioni a 26, sulla necessità di continuare a sostenere l’Ucraina politicamente e militarmente” e “molti leader hanno anche sottolineato la necessità di accelerare i negoziati di adesione dell’Ucraina all’Ue”.

Russia, Zakharova: Kiev mostra mancanza di volontà politica per la pace

Russia, Zakharova: Kiev mostra mancanza di volontà politica per la paceRoma, 20 mar. (askanews) – L’Ucraina mostra una totale mancanza di volontà politica per la pace e una risoluzione diplomatica del conflitto, ha detto oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando gli attacchi alle infrastrutture russe da parte delle forze armate ucraine.


“È assolutamente chiaro che stiamo parlando di un’altra provocazione preparata appositamente dal regime di Kiev volta a interrompere le iniziative di pace, comprese quelle avanzate dal presidente degli Stati Uniti” Donald Trump, ha detto Zakharova, aggiungendo che “in realtà, il regime di Zelensky … ha dimostrato una totale mancanza di volontà politica per la pace e una risoluzione diplomatica del conflitto”. Mosca spera che gli Stati Uniti siano convinti che la condizione chiave per prevenire l’escalation del conflitto e lavorare verso la sua risoluzione attraverso mezzi politici e diplomatici dovrebbe essere la completa cessazione degli aiuti militari stranieri e la fornitura di informazioni di intelligence a Kiev, si legge nella dichiarazione della portavoce della diplomazia russa.

Eritrea, Ft: “Il paese che 20 anni fa cacciò Usaid”

Eritrea, Ft: “Il paese che 20 anni fa cacciò Usaid”Roma, 20 mar. (askanews) – “Il paese che cacciò l’Usaid”: così viene descritta l’Eritrea in un articolo in cui il Financial Times rimarca che “due decenni dopo la decisione di Asmara di espellere l’agenzia americana, altri paesi devono trovare alternative per sopravvivere” ai tagli decisi dall’amministrazione di Donald Trump.


“L’Eritrea era un’anomalia in Africa nel 2005 quando cacciò Usaid, chiuse altre agenzie di sviluppo e impose tasse sulle importazioni di aiuti, accelerando intenzionalmente la fine del sostegno della maggior parte dei donatori occidentali”, scrive il quotidiano della City, riportando anche le dichiarazioni rilasciate allora al Ft dal presidente eritreo, Isaias Afewerki, per spiegare la propria decisione: “Se hai bisogno di qualcosa e nessuno te lo dà, lotti ancora di più per farlo da solo”. La scorsa settimana, il segretario di Stati Usa, Marco Rubio, ha ufficializzato il taglio dell’83% dei programmi di Usaid, dopo la revisione agli aiuti all’estero ordinata lo scorso gennaio dall’amministrazione Trump con il conseguente congelamento del bilancio annuale di 43 miliardi di dollari di Usaid. Negli scenari peggiori previsti da alcuni think-tank e agenzie di sviluppo, milioni di africani rischiano ora di morire per morti evitabili o di ripiombare in condizioni di povertà estrema. Ma ci sono anche molti funzionari e analisti africani che intravedono, come fece Afewerki nel 2005, un lato positivo, ha sottolineato il Ft.


“È chiaro che gli aiuti si stanno esaurendo e, qualunque sia la cifra, dovrà essere utilizzata in modo molto più strategico – ha detto al Ft Ngozi Okonjo Iweala, direttore generale nigeriano dell’Organizzazione mondiale del commercio ed ex direttore generale della Banca mondiale – dobbiamo assumerci il più possibile la responsabilità della nostra salute”. L’Eritrea è stata quindi risparmiata, in quanto unico paese africano a non ricevere aiuti dagli Stati Uniti, e negli ultimi due decenni, coltivando resilienza e autosufficienza, ha fatto registrare progressi rispetto ad alcuni indicatori di sviluppo alla stregua di altri paesi che hanno beneficiato di miliardi da parte dei donatori. Stando ai dati Onu, l’aspettativa di vita a 68 anni è la stessa del Rwanda, che riceve ogni anno oltre un miliardo di dollari di aiuti. Inoltre, più eritrei hanno accesso all’elettricità, secondo la Banca Mondiale, rispetto agli ugandesi, sebbene Kampala abbia ricevuto nel 2022 circa 2,1 miliardi di dollari dalle agenzie Onu contro i 55 milioni andati ad Asmara.


“Fin dall’inizio, l’approccio dell’Eritrea è stato ancorato all’idea di evitare la dipendenza strutturale”, ha rimarcato il ministro dell’Informazione eritreo, Yemane Gebremeskel, spiegando come questo approccio abbia reso il paese “immune dai capricci e alle richieste dei donatori”. Ma “l’aspetto più importante – ha aggiunto – è che gli aiuti soffocano l’iniziativa e la capacità locale”.

Ue, Fico: pronti al veto su nuove sanzioni a Mosca se ostacolono la pace

Ue, Fico: pronti al veto su nuove sanzioni a Mosca se ostacolono la pace

Roma, 20 mar. (askanews) – La Slovacchia potrebbe non sostenere nuove sanzioni contro la Russia se ostacolassero i colloqui di pace sull’Ucraina, ha affermato oggi il primo ministro Robert Fico.

“Sì, ammetto che se intendiamo il tentativo di ulteriori sanzioni come qualcosa che dovrebbe interrompere il processo di pace, siamo pronti a porre il veto”, ha affermato Fico durante una riunione della commissione parlamentare per gli Affari europei prima di volare a Bruxelles per il vertice dell’Ue.

Le sanzioni sono state imposte alla Russia a causa del conflitto in Ucraina, ma ora c’è una ricerca di una soluzione pacifica a questa situazione e le sanzioni dovrebbero essere considerate da questo punto di vista, ha aggiunto Fico.

“Sì, potrebbe accadere che arriverà il momento in cui diremo: non siamo d’accordo” con le sanzioni, “perché pensiamo che ciò sia contrario ai passi pacifici che vengono intrapresi ora”, ha concluso Fico.

Secondo un portavoce dell’ospedale oltre 710 morti nelle ultime 48 ore a Gaza

Secondo un portavoce dell’ospedale oltre 710 morti nelle ultime 48 ore a GazaRoma, 20 mar. (askanews) – Più di 710 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi aerei messi a segno dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza nelle ultime 48 ore, mentre i feriti sono circa 900. Lo ha detto un portavoce dell’ospedale dei Martiri di al-Aqsa, nel centro della Striscia, all’emittente Al Arabiya.


Secondo il portavoce, oltre il 70% dei feriti sono donne e bambini, molti dei quali stanno morendo negli ospedali dell’enclave palestinese per la mancanza delle forniture mediche.

Ucraina, Kuleba: Zelensky ha fatto bene ad accettare le proposte di Trump

Ucraina, Kuleba: Zelensky ha fatto bene ad accettare le proposte di TrumpRoma, 20 mar. (askanews) – “Il nostro presidente Volodymyr Zelensky ha dimostrato intelligenza e flessibilità, direi che ha fatto benissimo ad accettare le proposte di Donald Trump”: è quanto ha detto l’ex ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un’intervista al Corriere della Sera. “Zelensky molto saggiamente ha accettato il cessate il fuoco parziale riferito alle infrastrutture energetiche e però segnalando apertamente tutti i dubbi sulla sua fattibilità”, ha commentato. “Lui deve rimanere costruttivo, deve adattarsi al processo diplomatico così da evidenziare senza ombra di dubbio la riluttanza di Putin a terminare la guerra. Deve essere una strategia negoziale ben studiata, affinché le mire aggressive del presidente russo vengano progressivamente a galla. E tutto ciò evitando di rischiare un altro congelamento di Trump agli aiuti militari e all’intelligence per l’Ucraina. Nel frattempo Kiev continuerà a premere sull’Europa affinché aumenti il suo sostegno alla nostra causa”, ha commentato.


Secondo Kuleba, “Putin non è affatto disposto ad accettare e rispettare un piano concreto di cessate il fuoco”. “Anzi, al contrario, lui si sta posizionando per lanciare nuove offensive militari di lungo periodo. Putin è stato l’aggressore nel passato e continua a esserlo. Direi che non ci possono essere dubbi in merito. Quanto agli aspetti negativi, è ormai evidente che per l’ennesima volta Trump dimostra platealmente che non è disposto a esercitare serie e fattuali pressioni sulla Russia. E ciò anche quando Mosca sfida apertamente il suo obbiettivo del cessate il fuoco completo, proponendo quello limitato alle infrastrutture energetiche”, ha precisato l’ex capo della diplomazia di Kiev.

Houti rivendicano il lancio di un missile contro l’aeroporto di Tel Aviv

Houti rivendicano il lancio di un missile contro l’aeroporto di Tel AvivRoma, 20 mar. (askanews) – Il movimento Houthi dello Yemen ha rivendicato la responsabilità del lancio di un missile verso Israele nelle prime ore di oggi, affermando che l’obiettivo era colpire l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.


Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato poco dopo l’attivazione delle sirene nel centro di Israele di avere intercettato il missile al di fuori del territorio dello Stato ebraico. Le sirene antiaeree si sono attivate nel centro di Israele. Secondo quanto riportato da Ynet, l’attacco missilistico partito dallo Yemen avrebbe preso di mira diverse città, tra cui Tel Aviv, Rishon LeZion e Ramat Gan. Un portavoce degli Houthi ha detto che il missile lanciato questa mattina presto in risposta alla ripresa dei combattimenti di Israele a Gaza, “ha raggiunto con successo il suo obiettivo”.


“Le forze armate yemenite hanno condotto un’operazione militare di qualità prendendo di mira l’aeroporto Ben Gurion nella regione occupata di Jaffa con un missile balistico ipersonico Palestine 2. Questa operazione ha raggiunto con successo il suo obiettivo, grazie ad Allah”, ha detto un portavoce degli Houthi citato da Haaretz in forma anonima. Il portavoce ha aggiunto che in seguito agli attacchi dell’amministrazione Trump in Yemen negli ultimi cinque giorni, il gruppo ha “intensificato i suoi attacchi alle navi da guerra nemiche nel Mar Rosso”.


“Le forze armate continueranno, affidandosi ad Allah, a impedire la navigazione israeliana e a sostenere il nostro popolo a Gaza finché l’aggressione non cesserà e l’assedio al popolo palestinese nella Striscia di Gaza non verrà revocato”, ha aggiunto.