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Sanremo, dal 5 febbraio al via ‘Il Villaggio del Festival’

Sanremo, dal 5 febbraio al via ‘Il Villaggio del Festival’Genova, 29 gen. (askanews) – È iniziato il conto alla rovescia per la 74esima edizione del Festival di Sanremo e da lunedì 5 febbraio prenderà il via anche il ricco programma di eventi collaterali organizzati nell’ambito del Villaggio del Festival allestito all’interno dello splendido Parco di Villa Ormond.

Sei giorni di dibattiti, incontri, interviste e degustazioni enogastronomiche, a cui parteciperanno i cantanti in gara ma anche rappresentanti istituzionali, imprenditori, influencer, studenti, personaggi televisivi e molti altri ospiti. Questa edizione del Villaggio del Festival, ideato e diretto da Giuseppe Grande, è stata presentata nella Sala degli Specchi del Comune di Sanremo alla presenza del vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana, dell’assessore al turismo del Comune di Sanremo Giuseppe Faraldi, del presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi e del presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini.

“Un’edizione straordinaria e frizzantissima. Tanti ospiti, dai cantanti del festival alle istituzioni, agli studenti e alle scuole. Tantissime attività, con un programma anche serale in diretta, il ControFestival, con alcuni dei protagonisti che prima si saranno esibiti all’Ariston e poi verranno a trovarci, cene di gala, momenti istituzionali, di unione tra la Camera di Commercio della Marche e Riviere di Liguria e tanto tanto altro ancora”, ha detto Giuseppe Grande. Tra le novità di quest’anno, anche la collaborazione con il critico musicale Michele Monina, che intervisterà gli artisti in gara e la sera, insieme all’inviato di Striscia la notizia Pinuccio, sarà protagonista del ControFestival, in onda in diretta dal salotto del Villaggio del Festival, ma anche la partnership istituzionale con la Camera di Commercio della Regione Marche.  

“Metteremo in campo tutte quelle bellezze che possiamo portare sul territorio di Sanremo per far sì che il Festival di Sanremo diventi un festival veramente inclusivo di tante realtà. Ecco perché le Marche oggi sono qui presenti”, ha aggiunto Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche. Con i padroni di casa della Liguria nasce così una sorta di gemellaggio all’insegna delle eccellenze delle due regioni.

“È un’occasione per farci conoscere dagli amici dell’altra parte dell’Italia, dell’Adriatico, della Regione Marche, che ha molti similitudini e molti valori comuni e quindi noi siamo molto contenti che si sia scelto il palcoscenico di Sanremo, in occasione del festival, per creare questa sinergia”, ha concluso Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria.

Per giornata vittime civili centinaia comuni illuminati in blu

Per giornata vittime civili centinaia comuni illuminati in bluRoma, 29 gen. (askanews) – Nella serata del 1° febbraio, in occasione della “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, centinaia di Comuni di tutto il Paese si illumineranno con una luce blu, insieme a Palazzo Chigi, Camera, Senato ed ai principali Ministeri, per levare una voce in difesa di tutti i civili coinvolti nei 31 conflitti attualmente in corso nel mondo (dato XII edizione Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo).

È stata ampia la risposta di istituzioni ed enti locali – ad illuminare le proprie sedi ci saranno infatti anche le Regioni – all’appello lanciato dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) in collaborazione con ANCI per dire “Stop alle bombe sui civili”. Il 2023 è stato un anno un tragico: le vittime civili sono state 33.846, un numero che non era così elevato dal 2010 (dato Action on Armed Violence), chiaramente condizionato dal protrarsi del conflitto russo ucraino e da quello esploso in Medioriente dopo gli attentati del 7 ottobre. I dati relativi alle vittime civili sono numeri complessi da quantificare: perché difficilmente verificabili, perché spesso condizionati dalla propaganda di guerra e anche perché il concetto stesso di vittima civile di guerra può essere inteso in modi diversi, taluni vi includono solo chi perde la vita, altri anche chi rimane ferito o, in senso più ampio, chiunque subisca indirettamente le conseguenze di guerre e conflitti armati (insicurezza alimentare, mancato accesso alle cure mediche, all’istruzione, etc.). Sono però diverse le fonti che registrano nell’ultimo anno un sensibile incremento rispetto all’anno precedenti: + 62%, ad esempio, secondo l’Action on Armed Violence e l’assenza di concrete ed imminenti prospettive di pace per quanto riguarda i conflitti israelo-palestinese russo- ucraino non lascia presagire un calo repentino per il prossimo anno.

Per questo l’ANVCG, l’associazione di vittime civili di guerra che rappresenta e tutela per legge in Italia la categoria, ha deciso di rilanciare la campagna “Stop alle bombe sui civili”, per chiedere con forza che le Convenzioni, i Trattati e le Dichiarazioni internazionali che esistono per la protezione dei civili vengano estesi, attuati e rispettati. La Convenzione di Ginevra e i protocolli aggiuntivi, il Trattato di Ottawa sulla messa al bando delle mine antiuomo, la Convenzione Onu sulle bombe a grappolo, la Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi convenzionali, la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, solo per citare le principali. “Siamo a un punto di non ritorno, l’attuale contesto internazionale deve spingere ad una riflessione tanto la società civile quanto gli Stati che credono nella democrazia: quali strumenti abbiamo per arrestare la guerra e le sofferenze sui civili? Il 1° febbraio dello scorso anno abbiamo salutato con soddisfazione la sottoscrizione da parte di 82 paesi – tra cui l’Italia, la Francia, la Germania, la Palestina, il Regno Unito, gli Stati Uniti, solo per citarne alcuni – della “Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate”. Tale Dichiarazione riaffermava, con molta chiarezza e incisività, i principi del diritto internazionale umanitario sull’illegittimità giuridica e anche morale di ogni attacco che abbia come obiettivo la popolazione e le strutture civili, specialmente nei grandi centri abitati. Tali principi sono già ben scolpiti nella convenzione di Ginevra e nei protocolli aggiuntivi e in numerose altre Convenzioni e Trattari internazionali a tutela dei civili. Le vicende belliche cui abbiamo assistito dallo scorso anno e a cui stiamo assistendo oggi dimostrano che, nonostante il numero e l’importanza degli Stati firmatari, tali Trattati, Convenzioni e Dichiarazioni appaiano ormai completamente dimenticati e sovrastati dalle armi” dichiara il Presidente Nazionale ANVCG Michele Vigne, lanciando l’evento, che anticiperà la Giornata Nazionale, che si terrà a Roma il 31 gennaio alle ore 10.00 presso l’auditorium della Casa Madre del Mutilati d’Italia in Piazza Adriana n. 3. Durante l’evento, condotto dalla giornalista ed attivista Metis Di Meo, oltre al lancio dell’iniziativa con l’ANCI, è prevista la premiazione del concorso per le scuole indetto insieme al Ministero dell’Istruzione e del Merito e la presentazione della dodicesima edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, diretto da Raffaele Crocco, di cui l’ANVCG è partner con “L’Osservatorio”, il proprio centro di ricerca internazionale sulle vittime civili dei conflitti. La dodicesima edizione dell’Atlante è ricca di dati, approfondimenti sulle 31 guerre attualmente in corso nel mondo e descrive i nuovi equilibri mondiali nel pieno delle crisi in Ucraina e in Medioriente e nel mezzo di un cambiamento forte nell’Africa sub sahariana. Non manca un’analisi sullo stato dell’arte nelle politiche per arrestare il cambiamento climatico e un’analisi sulla “geografia dei diritti”, come strumento per analizzare quel che accade nel pianeta.

Kate, la principessa del Galles, ha lasciato la London Clinic ed è tornata a casa

Kate, la principessa del Galles, ha lasciato la London Clinic ed è tornata a casaRoma, 29 gen. (askanews) – Kate Middleton, principessa del Galles, ha lasciato oggi l’ospedale quasi due settimane dopo aver subito un intervento chirurgico all’addome.

Un comunicato di Kensington Palace informa che la principessa è tornata nella sua casa di Windsor e che sta “facendo buoni progressi”. Kate ha lasciato la London Clinic senza alcuna apparizione pubblica. L’esatta natura dell’intervento non è stata rivelata, ma la principessa avrà bisogno di mesi di recupero. La futura regina ha trascorso 13 notti in ospedale dopo l’operazione e non dovrebbe tornare ai suoi impegni ufficiali fino a dopo Pasqua.

Kensington Palace riferisce inoltre che il principe e la principessa del Galles inviano un “enorme ringraziamento” al team della London Clinic e per gli “auguri che hanno ricevuto da tutto il mondo”. Kate, 42 anni appena compiuti, era ricoverata nello stesso ospedale privato del re Carlo III che le ha fatto visita prima di sottoporsi a un intervento per un ingrossamento benigno della prostata venerdì scorso. Il sovrano per il momento resta ancora in clinica.

Amadeus invita Sinner a Sanremo: vieni a prenderti gli applausi

Amadeus invita Sinner a Sanremo: vieni a prenderti gli applausiRoma, 29 gen. (askanews) – “Vieni a Sanremo Jannik, quando vuoi in una delle cinque serate. Lo so che è insolito un invito pubblico, ma un campione come te deve essere abbracciato e applaudito a Sanremo. Aspetto una tua risposta, ciao Jannik, sei il numero uno”. Il conduttore e direttore artistico di Sanremo, Amadeus, ha invitato ufficialmente Jannik Sinner sui social.

“Sanremo si ama, Jannik Sinner si ama, questo messaggio è per te Jannik, sono qui per farti pubblicamente l’invito a venire al Festival – ha detto Ama -. Tutti me lo chiedono, c’è la grande gioia di vederti a Sanremo. Non devi ballare o cantare, devi solo prenderti la standing ovation di tutto il teatro Ariston e un grande applauso da parte di tutti gli italiani che tu hai fatto impazzire in questi mesi”.

Faki (Ua): noi africani non siamo mendicanti, costruiamo la pace senza barriere securitarie

Faki (Ua): noi africani non siamo mendicanti, costruiamo la pace senza barriere securitarieRoma, 29 gen. (askanews) – Il continente africano “non tende la mano” ed auspica “un cambiamento di paradigma per un nuovo modello di partenariato che possa aprire la strada verso un mondo più giusto, se vogliamo costruire pace e prosperità attraverso l’amicizia, e non attraverso barriere securitarie che sono barriere di ostilità”. E’ quanto ha detto il presidente della Commissione dell’Unione africana (Ua), Moussa Faki, nel suo intervento al vertice Italia-Africa.

“L’Italia è il principale punto di arrivo dei flussi migratori provenienti dall’Africa. Quindi con l’Africa l’Italia condivide una preoccupazione costante di trovare una soluzione sostenibile a questo fenomeno che è diventato tragico e ricorrente”, ha sottolineato Faki, auspicando un “nuovo approccio nella gestione dei flussi migratori”. “L’Africa non vuole tendere la mano, noi non siamo mendicanti, la nostra ambizione è più alta. Noi peroriamo un cambiamento di paradigma per un nuovo modello di partenariato che possa aprire la strada verso un mondo più giusto, se vogliamo costruire pace e prosperità attraverso l’amicizia, e non attraverso barriere securitarie che sono barriere di ostilità – ha aggiunto – questa è l’unica via per una partnership reciprocamente rispettata e vantaggiosa e il nostro auspicio è che l’Italia sia sempre più coinvolta insieme a noi in questa ottica”.

Rivolgendosi quindi al ministro degli Esteri Antonio Tajani, il presidente della Commissione Ua ha ricordato di aver “portato sette anni fa lo stesso messaggio davanti al parlamento europeo”. “Le nostre speranze sono immense – ha concluso – speriamo che la nostra partnership apra un’era nuova nel concetto e nell’attuazione di un nuovo tipo di partnership”.

L’Unrwa dice che senza fondi potrà prestare assistenza a Gaza solo fino a febbraio

L’Unrwa dice che senza fondi potrà prestare assistenza a Gaza solo fino a febbraioRoma, 29 gen. (askanews) – L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha dichiarato oggi che non sarà in grado di continuare le operazioni a Gaza e in tutta la regione oltre la fine di febbraio se i finanziamenti non verranno ripresi.

“Se i finanziamenti non verranno ripristinati, l’Unrwa non sarà in grado di continuare i suoi servizi e le sue operazioni in tutta la regione, inclusa Gaza, oltre la fine di febbraio”, ha riferito a Reuters un portavoce dell’agenzia. Una serie di Paesi, tra cui Italia, Stati Uniti, Regno Unito e Germania, hanno sospeso i finanziamenti all’agenzia umanitaria in seguito alle accuse secondo cui 12 membri del personale dell’Unrwa sarebbero stati coinvolti negli attacchi di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele.

Si stima che circa due milioni di persone dipendano dai servizi dell’UNWRA. Circa 3.000 dei 13.000 dipendenti dell’agenzia continuano a lavorare a Gaza nonostante i continui bombardamenti israeliani.

Tajani: l’Africa è una priorità della nostra politica estera ed economica

Tajani: l’Africa è una priorità della nostra politica estera ed economicaRoma, 29 gen. (askanews) – “L’Africa è una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica”: è quanto ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il suo intervento nella sessione plenaria del vertice Italia-Africa. “Come ha detto il Presidente Meloni vogliamo portare il continente africano da protagonista al centro della nostra agenda internazionale”, ha ricordato Tajani.

Questo Vertice, secondo il vicepremier, “vuole rafforzare un dialogo tra pari, per guardare insieme alle sfide di oggi e di domani”. “Il Governo vuole farlo anche con lenti africane, con uno spirito di partenariato concreto e paritario. Lo stesso spirito ispiratore del primo Vertice Parlamentare UE-Africa che promossi nel 2017 all’incontro UE-Africa di Abidjan nel mio ruolo di Presidente del Parlamento Europeo. In quella sede, come oggi, la presenza dell’Unione Europea è stata centrale”, ha aggiunto.

Von der Leyen: l’Africa è centrale per la presidenza del G7, sono grata all’Italia

Von der Leyen: l’Africa è centrale per la presidenza del G7, sono grata all’ItaliaRoma, 29 gen. (askanews) – “Sono molto grata all’Italia per aver messo la cooperazione con l’Africa al centro della sua politica estera e della sua Presidenza del G7. Il nuovo Piano Mattei rappresenta un importante contributo a questa nuova fase della nostra partnership ed è perfettamente complementare al nostro European Global Gateway”, “con i suoi 150 miliardi di euro di investimenti per l’Africa”. Così la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen nel suo intervento alla sessione plenaria del vertice Italia-Africa, in corso a Roma. “Questo è il Team Europa al lavoro”, ha sottolineato, prima di citare i “tre campi in cui Europa e Africa hanno deciso di lavorare insieme” e “dove con l’impegno dell’Italia possiamo fare la differenza”: “innanzitutto, energia e clima. In secondo luogo, istruzione e competenze. E terzo, la migrazione”.

Elezioni Finlandia, con Stubb va Haavisto in finale presidenziali

Elezioni Finlandia, con Stubb va Haavisto in finale presidenzialiMilano, 29 gen. (askanews) – Alexander Stubb del Partito finlandese della Coalizione Nazionale di centrodestra – ed ex premier – ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali del paese e si scontrerà con l’ex ministro degli Esteri Pekka Haavisto del Partito Verde liberale al ballottaggio tra due settimane. Contando tutti i voti delle elezioni di domenica, Stubb aveva il 27,2%, seguito da Haavisto con il 25,8% e l’ultra nazionalista Jussi Halla-aho terzo con il 19%. L’affluenza è stata del 71,5%.

Va detto che Haavisto rispetto a Stubb è migliorato, in confronto all’ultimo sondaggio, ed è stato il numero uno anche nelle grandi città: Helsinki, Turku, Tampere e Oulu. Stubb è stato sostenuto soprattutto sulla costa di lingua svedese e in alcuni collegi come Korsnas, dove ha ottenuto il 60,2% dei voti. E ORA COMINCIA LA LOTTA

Come giustamente ha commentato Stubb “la competizione comincia solo ora”. “Ora il nostro compito è raggiungere chi non ha il proprio candidato al secondo turno”, ha detto Haavisto che se eletto, diventerebbe il primo presidente finlandese apertamente gay. Haavisto è un difensore dei diritti umani che ha lavorato anche come negoziatore di pace. Sia Stubb, sia Haavisto si sono orientati verso il centro politico, mentre Halla-aho ha mantenuto il suo profilo conservatore di destra, che ha raccolto sostenitori, e ha anche creato uno zoccolo duro di strenui oppositori. Ma quello che accomuna la stragrande maggioranza degli elettori finlandesi è la preoccupazione derivata dalla guerra in Ucraina e della difficile situazione connessa. Non a caso i tre principali candidati al primo turno erano tutti sostenitori dell’Ucraina e avevano chiesto misure dure contro la Russia.

FINE DI UN’EPOCA L’adesione della Finlandia alla Nato lo scorso anno ha attirato minacce di “contromisure” da parte della Russia, con la quale la Finlandia condivide l’intero confine terrestre lungo 1.340 km. Minacce che la popolazione vive in maniera diretta, quasi angosciata. Di fatto con queste elezioni si chiude davvero un’epoca e viene mandato in pensione il 75enne Sauli Niinisto, che ha detenuta la relazione diretta più longeva con Putin tra i leader europei. In passato era detto il “sussurratore di Putin” e nel momento in cui la decisione popolare di aderire alla Nato divenne anche decisione politica, chiamò direttamente il leader russo per annunciargliela. “I Presidenti hanno avuto un sincero scambio di opinioni sulla decisione annunciata dalla leadership finlandese di richiedere l’adesione alla NATO” recitava un comunicato del Cremlino del 14 maggio 2022. Adesione che firmò l’allora ministro degli Esteri e attuale candidato al ballottaggio Haavisto.

(di Cristina Giuliano)

In Russia annunciato l’inizio ufficiale della campagna presidenziale di Putin

In Russia annunciato l’inizio ufficiale della campagna presidenziale di PutinMilano, 29 gen. (askanews) – In Russia l’ufficio del candidato alle elezioni presidenziali Vladimir Putin ha iniziato ufficialmente la sua campagna elettorale. Dopo l’iscrizione nei registri della commissione elettorale, Putin si candida a un terzo mandato consecutivo e a un quinto mandato non consecutivo. “È importante che Vladimir Putin veda il sostegno dei russi, indipendentemente dalle preferenze politiche, in modo che non si candidi per il partito”, ha detto il copresidente del quartier generale elettorale – e noto attore – Vladimir Mashkov in una riunione presso la Commissione elettorale centrale.

La Commissione elettorale centrale ha inoltre registrato la seconda parte della lista dei delegati di Putin. Comprendeva: Apty Alaudinov, comandante dell’unità Akhmat e vicecomandante del secondo corpo d’armata russo impegnato a Bakhmut, nella guerra in Ucraina, il primario dell’ospedale di Kommunarka Denis Protsenko, i cantanti Nadezhda Babkina (cantante del folklore russo già in periodo sovietico), Oleg Gazmanov (specializzato in canzoni patriottiche e nazionaliste già ai tempi dell’Urss), Diana Gurtskaya (non vedente, ha rappresentato la Georgia all’Eurovision Song Contest 2008 di Belgrado con la canzone Peace Will Come), gli attori Sergei Garmash e Ivan Okhlobystin, i fratelli domatori circensi Zapashny (noti per saper cavalcare i leoni) e il corrispondente di guerra Evgeny Poddubny e Andrey Rudenko. Queste saranno le ottave elezioni presidenziali nel Paese.

Secondo il comma 3 dell’articolo 81 della Costituzione russa, prima della revisione costituzionale del 2020, la stessa persona non poteva ricoprire la carica di presidente della Federazione Russa per più di due mandati consecutivi, cosa che ha imposto a Vladimir Putin di saltare un turno ma di diventare presidente nel 2012 per il suo terzo mandato. Con gli emendamenti del 2020 l’innovazione più discussa nella Costituzione russa è stata il “reset dei mandati presidenziali” ha dato a Putin l’opportunità di essere rieletto per altri due mandati: nel 2024 e nel 2030. La riforma costituzionale ha stabilito un limite rigido di due mandati complessivi. Tuttavia, i mandati prestati prima della revisione costituzionale non contano, il che dà a Putin l’idoneità per altri due turni presidenziali di 6 anni. Putin è nato il 7 ottobre 1952 e ha al momento 71 anni.

Alla Commissione elettorale centrale il 22 gennaio sono state consegnate 95 scatole contenenti i fogli di sottoscrizione per un quinto mandato di Putin, diventato in questa campagna il primo candidato auto-nominato le cui firme a sostegno sono state presentate alla Commissione elettorale centrale.