Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Kate, la principessa del Galles, ha lasciato la London Clinic ed è tornata a casa

Kate, la principessa del Galles, ha lasciato la London Clinic ed è tornata a casaRoma, 29 gen. (askanews) – Kate Middleton, principessa del Galles, ha lasciato oggi l’ospedale quasi due settimane dopo aver subito un intervento chirurgico all’addome.

Un comunicato di Kensington Palace informa che la principessa è tornata nella sua casa di Windsor e che sta “facendo buoni progressi”. Kate ha lasciato la London Clinic senza alcuna apparizione pubblica. L’esatta natura dell’intervento non è stata rivelata, ma la principessa avrà bisogno di mesi di recupero. La futura regina ha trascorso 13 notti in ospedale dopo l’operazione e non dovrebbe tornare ai suoi impegni ufficiali fino a dopo Pasqua.

Kensington Palace riferisce inoltre che il principe e la principessa del Galles inviano un “enorme ringraziamento” al team della London Clinic e per gli “auguri che hanno ricevuto da tutto il mondo”. Kate, 42 anni appena compiuti, era ricoverata nello stesso ospedale privato del re Carlo III che le ha fatto visita prima di sottoporsi a un intervento per un ingrossamento benigno della prostata venerdì scorso. Il sovrano per il momento resta ancora in clinica.

Amadeus invita Sinner a Sanremo: vieni a prenderti gli applausi

Amadeus invita Sinner a Sanremo: vieni a prenderti gli applausiRoma, 29 gen. (askanews) – “Vieni a Sanremo Jannik, quando vuoi in una delle cinque serate. Lo so che è insolito un invito pubblico, ma un campione come te deve essere abbracciato e applaudito a Sanremo. Aspetto una tua risposta, ciao Jannik, sei il numero uno”. Il conduttore e direttore artistico di Sanremo, Amadeus, ha invitato ufficialmente Jannik Sinner sui social.

“Sanremo si ama, Jannik Sinner si ama, questo messaggio è per te Jannik, sono qui per farti pubblicamente l’invito a venire al Festival – ha detto Ama -. Tutti me lo chiedono, c’è la grande gioia di vederti a Sanremo. Non devi ballare o cantare, devi solo prenderti la standing ovation di tutto il teatro Ariston e un grande applauso da parte di tutti gli italiani che tu hai fatto impazzire in questi mesi”.

Faki (Ua): noi africani non siamo mendicanti, costruiamo la pace senza barriere securitarie

Faki (Ua): noi africani non siamo mendicanti, costruiamo la pace senza barriere securitarieRoma, 29 gen. (askanews) – Il continente africano “non tende la mano” ed auspica “un cambiamento di paradigma per un nuovo modello di partenariato che possa aprire la strada verso un mondo più giusto, se vogliamo costruire pace e prosperità attraverso l’amicizia, e non attraverso barriere securitarie che sono barriere di ostilità”. E’ quanto ha detto il presidente della Commissione dell’Unione africana (Ua), Moussa Faki, nel suo intervento al vertice Italia-Africa.

“L’Italia è il principale punto di arrivo dei flussi migratori provenienti dall’Africa. Quindi con l’Africa l’Italia condivide una preoccupazione costante di trovare una soluzione sostenibile a questo fenomeno che è diventato tragico e ricorrente”, ha sottolineato Faki, auspicando un “nuovo approccio nella gestione dei flussi migratori”. “L’Africa non vuole tendere la mano, noi non siamo mendicanti, la nostra ambizione è più alta. Noi peroriamo un cambiamento di paradigma per un nuovo modello di partenariato che possa aprire la strada verso un mondo più giusto, se vogliamo costruire pace e prosperità attraverso l’amicizia, e non attraverso barriere securitarie che sono barriere di ostilità – ha aggiunto – questa è l’unica via per una partnership reciprocamente rispettata e vantaggiosa e il nostro auspicio è che l’Italia sia sempre più coinvolta insieme a noi in questa ottica”.

Rivolgendosi quindi al ministro degli Esteri Antonio Tajani, il presidente della Commissione Ua ha ricordato di aver “portato sette anni fa lo stesso messaggio davanti al parlamento europeo”. “Le nostre speranze sono immense – ha concluso – speriamo che la nostra partnership apra un’era nuova nel concetto e nell’attuazione di un nuovo tipo di partnership”.

L’Unrwa dice che senza fondi potrà prestare assistenza a Gaza solo fino a febbraio

L’Unrwa dice che senza fondi potrà prestare assistenza a Gaza solo fino a febbraioRoma, 29 gen. (askanews) – L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha dichiarato oggi che non sarà in grado di continuare le operazioni a Gaza e in tutta la regione oltre la fine di febbraio se i finanziamenti non verranno ripresi.

“Se i finanziamenti non verranno ripristinati, l’Unrwa non sarà in grado di continuare i suoi servizi e le sue operazioni in tutta la regione, inclusa Gaza, oltre la fine di febbraio”, ha riferito a Reuters un portavoce dell’agenzia. Una serie di Paesi, tra cui Italia, Stati Uniti, Regno Unito e Germania, hanno sospeso i finanziamenti all’agenzia umanitaria in seguito alle accuse secondo cui 12 membri del personale dell’Unrwa sarebbero stati coinvolti negli attacchi di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele.

Si stima che circa due milioni di persone dipendano dai servizi dell’UNWRA. Circa 3.000 dei 13.000 dipendenti dell’agenzia continuano a lavorare a Gaza nonostante i continui bombardamenti israeliani.

Tajani: l’Africa è una priorità della nostra politica estera ed economica

Tajani: l’Africa è una priorità della nostra politica estera ed economicaRoma, 29 gen. (askanews) – “L’Africa è una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica”: è quanto ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il suo intervento nella sessione plenaria del vertice Italia-Africa. “Come ha detto il Presidente Meloni vogliamo portare il continente africano da protagonista al centro della nostra agenda internazionale”, ha ricordato Tajani.

Questo Vertice, secondo il vicepremier, “vuole rafforzare un dialogo tra pari, per guardare insieme alle sfide di oggi e di domani”. “Il Governo vuole farlo anche con lenti africane, con uno spirito di partenariato concreto e paritario. Lo stesso spirito ispiratore del primo Vertice Parlamentare UE-Africa che promossi nel 2017 all’incontro UE-Africa di Abidjan nel mio ruolo di Presidente del Parlamento Europeo. In quella sede, come oggi, la presenza dell’Unione Europea è stata centrale”, ha aggiunto.

Von der Leyen: l’Africa è centrale per la presidenza del G7, sono grata all’Italia

Von der Leyen: l’Africa è centrale per la presidenza del G7, sono grata all’ItaliaRoma, 29 gen. (askanews) – “Sono molto grata all’Italia per aver messo la cooperazione con l’Africa al centro della sua politica estera e della sua Presidenza del G7. Il nuovo Piano Mattei rappresenta un importante contributo a questa nuova fase della nostra partnership ed è perfettamente complementare al nostro European Global Gateway”, “con i suoi 150 miliardi di euro di investimenti per l’Africa”. Così la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen nel suo intervento alla sessione plenaria del vertice Italia-Africa, in corso a Roma. “Questo è il Team Europa al lavoro”, ha sottolineato, prima di citare i “tre campi in cui Europa e Africa hanno deciso di lavorare insieme” e “dove con l’impegno dell’Italia possiamo fare la differenza”: “innanzitutto, energia e clima. In secondo luogo, istruzione e competenze. E terzo, la migrazione”.

Elezioni Finlandia, con Stubb va Haavisto in finale presidenziali

Elezioni Finlandia, con Stubb va Haavisto in finale presidenzialiMilano, 29 gen. (askanews) – Alexander Stubb del Partito finlandese della Coalizione Nazionale di centrodestra – ed ex premier – ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali del paese e si scontrerà con l’ex ministro degli Esteri Pekka Haavisto del Partito Verde liberale al ballottaggio tra due settimane. Contando tutti i voti delle elezioni di domenica, Stubb aveva il 27,2%, seguito da Haavisto con il 25,8% e l’ultra nazionalista Jussi Halla-aho terzo con il 19%. L’affluenza è stata del 71,5%.

Va detto che Haavisto rispetto a Stubb è migliorato, in confronto all’ultimo sondaggio, ed è stato il numero uno anche nelle grandi città: Helsinki, Turku, Tampere e Oulu. Stubb è stato sostenuto soprattutto sulla costa di lingua svedese e in alcuni collegi come Korsnas, dove ha ottenuto il 60,2% dei voti. E ORA COMINCIA LA LOTTA

Come giustamente ha commentato Stubb “la competizione comincia solo ora”. “Ora il nostro compito è raggiungere chi non ha il proprio candidato al secondo turno”, ha detto Haavisto che se eletto, diventerebbe il primo presidente finlandese apertamente gay. Haavisto è un difensore dei diritti umani che ha lavorato anche come negoziatore di pace. Sia Stubb, sia Haavisto si sono orientati verso il centro politico, mentre Halla-aho ha mantenuto il suo profilo conservatore di destra, che ha raccolto sostenitori, e ha anche creato uno zoccolo duro di strenui oppositori. Ma quello che accomuna la stragrande maggioranza degli elettori finlandesi è la preoccupazione derivata dalla guerra in Ucraina e della difficile situazione connessa. Non a caso i tre principali candidati al primo turno erano tutti sostenitori dell’Ucraina e avevano chiesto misure dure contro la Russia.

FINE DI UN’EPOCA L’adesione della Finlandia alla Nato lo scorso anno ha attirato minacce di “contromisure” da parte della Russia, con la quale la Finlandia condivide l’intero confine terrestre lungo 1.340 km. Minacce che la popolazione vive in maniera diretta, quasi angosciata. Di fatto con queste elezioni si chiude davvero un’epoca e viene mandato in pensione il 75enne Sauli Niinisto, che ha detenuta la relazione diretta più longeva con Putin tra i leader europei. In passato era detto il “sussurratore di Putin” e nel momento in cui la decisione popolare di aderire alla Nato divenne anche decisione politica, chiamò direttamente il leader russo per annunciargliela. “I Presidenti hanno avuto un sincero scambio di opinioni sulla decisione annunciata dalla leadership finlandese di richiedere l’adesione alla NATO” recitava un comunicato del Cremlino del 14 maggio 2022. Adesione che firmò l’allora ministro degli Esteri e attuale candidato al ballottaggio Haavisto.

(di Cristina Giuliano)

In Russia annunciato l’inizio ufficiale della campagna presidenziale di Putin

In Russia annunciato l’inizio ufficiale della campagna presidenziale di PutinMilano, 29 gen. (askanews) – In Russia l’ufficio del candidato alle elezioni presidenziali Vladimir Putin ha iniziato ufficialmente la sua campagna elettorale. Dopo l’iscrizione nei registri della commissione elettorale, Putin si candida a un terzo mandato consecutivo e a un quinto mandato non consecutivo. “È importante che Vladimir Putin veda il sostegno dei russi, indipendentemente dalle preferenze politiche, in modo che non si candidi per il partito”, ha detto il copresidente del quartier generale elettorale – e noto attore – Vladimir Mashkov in una riunione presso la Commissione elettorale centrale.

La Commissione elettorale centrale ha inoltre registrato la seconda parte della lista dei delegati di Putin. Comprendeva: Apty Alaudinov, comandante dell’unità Akhmat e vicecomandante del secondo corpo d’armata russo impegnato a Bakhmut, nella guerra in Ucraina, il primario dell’ospedale di Kommunarka Denis Protsenko, i cantanti Nadezhda Babkina (cantante del folklore russo già in periodo sovietico), Oleg Gazmanov (specializzato in canzoni patriottiche e nazionaliste già ai tempi dell’Urss), Diana Gurtskaya (non vedente, ha rappresentato la Georgia all’Eurovision Song Contest 2008 di Belgrado con la canzone Peace Will Come), gli attori Sergei Garmash e Ivan Okhlobystin, i fratelli domatori circensi Zapashny (noti per saper cavalcare i leoni) e il corrispondente di guerra Evgeny Poddubny e Andrey Rudenko. Queste saranno le ottave elezioni presidenziali nel Paese.

Secondo il comma 3 dell’articolo 81 della Costituzione russa, prima della revisione costituzionale del 2020, la stessa persona non poteva ricoprire la carica di presidente della Federazione Russa per più di due mandati consecutivi, cosa che ha imposto a Vladimir Putin di saltare un turno ma di diventare presidente nel 2012 per il suo terzo mandato. Con gli emendamenti del 2020 l’innovazione più discussa nella Costituzione russa è stata il “reset dei mandati presidenziali” ha dato a Putin l’opportunità di essere rieletto per altri due mandati: nel 2024 e nel 2030. La riforma costituzionale ha stabilito un limite rigido di due mandati complessivi. Tuttavia, i mandati prestati prima della revisione costituzionale non contano, il che dà a Putin l’idoneità per altri due turni presidenziali di 6 anni. Putin è nato il 7 ottobre 1952 e ha al momento 71 anni.

Alla Commissione elettorale centrale il 22 gennaio sono state consegnate 95 scatole contenenti i fogli di sottoscrizione per un quinto mandato di Putin, diventato in questa campagna il primo candidato auto-nominato le cui firme a sostegno sono state presentate alla Commissione elettorale centrale.

L’Ue minaccia di tagliare i finanziamenti all’Ungheria se non revoca il ‘no’ all’invio di armi a Kiev

L’Ue minaccia di tagliare i finanziamenti all’Ungheria se non revoca il ‘no’ all’invio di armi a KievRoma, 29 gen. (askanews) – L’Unione Europea potrebbe interrompere tutti i finanziamenti all’Ungheria se Budapest non revocherà il veto sulla fornitura di aiuti militari a Kiev da parte del blocco nel vertice di Bruxelles dell’1 febbraio. Lo scrive il Financial Times, citando un documento dell’Ue.

Nell’ultimo vertice di dicembre, Budapest ha posto il veto sull’incremento di 50 miliardi di euro del budget europeo per fornire aiuti macrofinanziari all’Ucraina. Secondo il documento del FT Bruxelles recita che “in caso di mancato accordo al (vertice) dell’1 febbraio, gli altri capi di Stato e di governo dichiarerebbero pubblicamente che, alla luce del comportamento non costruttivo del primo ministro ungherese… non è possibile immaginare che” vengano forniti altri fondi a Budapest. Senza questi finanziamento “i mercati finanziari e le imprese europee e internazionali potrebbero essere meno interessati a investire in Ungheria” con un aumento del costo del deficit pubblico e un calo del valore del fiorino, la moneta locale. Il report Ue sottolinea che “l’occupazione e la crescita… dipendono in larga misura” dai finanziamenti esteri, che si basano su elevati livelli di finanziamento dell’UE. Il ministro ungherese per gli Affari europei Janos Boka ha dichiarato a Ft che Budapest ha inviato sabato una nuova proposta a Bruxelles per raggiungere un compromesso, affermando che il governo è ora disponibile a utilizzare il bilancio dell’UE per gli aiuti all’Ucraina se vengono aggiunte altre clausole che diano a Budapest l’opportunità di modificare la propria decisione in un secondo momento.

Allo stesso tempo, Boka ha aggiunto che se il tentativo di trovare un compromesso fallisse, Budapest darà la preferenza alla proposta iniziale dell’Ungheria di creare un fondo separato per l’Ucraina al di fuori del bilancio dell’UE, ha riferito il giornale.

Il Giappone sospende i finanziamenti all’agenzia ONU a Gaza

Il Giappone sospende i finanziamenti all’agenzia ONU a GazaRoma, 29 gen. (askanews) – Il Giappone ha “per il momento” sospeso i finanziamenti all’Agenzia di soccorso delle Nazioni Unite a Gaza in risposta alle accuse di coinvolgimento di membri del suo staff negli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Lo ha dichiarato domenica il Ministero degli Affari Esteri giapponese in un comunicato.

“L’UNRWA svolge un ruolo vitale nel fornire assistenza umanitaria essenziale a ogni singolo residente (di Gaza). In questo contesto, il Giappone è estremamente preoccupato per il presunto coinvolgimento di membri del personale dell’UNRWA nell’attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre scorso”, ha dichiarato il segretario alla stampa estera Kobayashi Maki.Il Giappone sospenderà i finanziamenti mentre l’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) condurrà un’indagine sulle accuse, ma continuerà a fornire sostegno ad altre organizzazioni internazionali per migliorare la situazione umanitaria a Gaza, ha aggiunto la dichiarazione.