Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Usa: colpito in Yemen un missile Houthi “puntato sul Mar Rosso”

Usa: colpito in Yemen un missile Houthi “puntato sul Mar Rosso”Roma, 27 gen. (askanews) – Nuovo attacco statunitense contro obiettivi Houthi nello Yemen: secondo quanto riferito dal Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), le forze americane hanno colpito “un missile antinave Houthi puntato sul Mar Rosso che era pronto per il lancio”.

“Le forze statunitensi hanno identificato il missile nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentava una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della marina americana nella regione – ha dichiarato Centcom – le forze statunitensi hanno successivamente colpito e distrutto il missile per legittima difesa”. L’attacco è stato messo a segno poche ore dopo che un missile Houthi ha colpito una petroliera britannica gestita dal colosso commerciale Trafigura nel Golfo di Aden, innescando un incendio.

Mercoledì riunione del Consiglio di sicurezza sulla decisione della Corte Onu

Mercoledì riunione del Consiglio di sicurezza sulla decisione della Corte OnuRoma, 27 gen. (askanews) – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si riunirà mercoledì prossimo per esaminare la decisione della Corte internazionale di giustizia sul caso presentato dal Sudafrica contro Israele per presunte violazioni della Convenzione sul genocidio nel conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Lo annunciato la presidenza francese del Consiglio Onu, citata dalla France presse.

L’incontro, fissato per mercoledì alle 17, è stato chiesto dall’Algeria “per dare efficacia esecutiva al pronunciamento della Corte internazionale di giustizia sulle misure provvisorie imposte all’occupazione israeliana”. Ieri la Corte dell’Aia ha ordinato a Israele di adottare misure per prevenire atti di genocidio contro i palestinesi nella Striscia di Gaza.

Trump condannato a pagare 83,3 mln dollari a scrittrice Jean Carroll

Trump condannato a pagare 83,3 mln dollari a scrittrice Jean CarrollMilano, 26 gen. (askanews) – L’ex presidente americano Donald Trump dovrà pagare 83,3 milioni di dollari alla scrittrice E. Jean Carroll per averla diffamato con le sue dichiarazioni pubbliche rilasciate nel 2019 con cui denigrava Carroll e negava le sue accuse di stupro. Lo ha stabilito una giuria federale di Manhattan, stando a quanto riporta la Cnn.

La giuria ha ritenuto che Trump paghi a Carroll un risarcimento danni di 18,3 milioni di dollari: 11 rimediare ai danni di reputazione e 7,3 milioni di dollari per il danno emotivo causato dalle dichiarazioni pubbliche di Trump. Secondo la giuria, Trump dovrebbe pagare altri 65 milioni di dollari di danni punitivi per aver agito in modo malizioso nel rilasciare dichiarazioni su Carroll. La somma è otto volte più dei 24 milioni chiesti dalla difesa di Carroll nella sua causa iniziale.

Trump, che al momento del verdetto non era in aula, ha bollato subito come “assolutamente ridicola” la decisione e ha annunciato che presenterà ricorso. Mlo

Sanremo, sul palco dell’Ariston omaggio a 70 anni di Romagna mia

Sanremo, sul palco dell’Ariston omaggio a 70 anni di Romagna miaRoma, 26 gen. (askanews) – “Festeggeremo i 70 anni di ‘Romagna mia’ e trasformeremo l’Ariston nella più grande balera d’Italia. Ci sarà tanta festa e tanta allegria”. Con queste parole Amadeus annuncia l’esibizione dell’orchestra di 15 musicisti e 10 ballerini che rappresenta la GEN Z del liscio e che eseguirà l’inno della Romagna.

Mercoledì 7 febbraio, infatti, salirà sul palco del Teatro Ariston la Nuova Orchestra Santa Balera, formata da musicisti della Generazione Z del Liscio, per celebrare i 70 anni di Romagna Mia. È Una produzione MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti in collaborazione con Regione Emilia Romagna per la Campagna Verso il Liscio Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Romagna Mia è il brano di Secondo Casadei pubblicato nel 1954 che è diventato popolare nel mondo diventando un inno di condivisione e che festeggia quest’anno i 70 anni.

La campagna per l’Unesco è stata lanciata dal MEI e dalla Regione Emilia Romagna nei mesi scorsi, insieme ad altri artisti quali Renzo Arbore, Morgan, Iva Zanicchi e molti altri operatori del settore, musicisti, istituzioni, sindaci. La terza generazione di questo ballo popolare è un’orchestra composta da tutti i giovani: 15 musicisti e 10 ballerini, proprio perché i giovani in Emilia Romagna e in Italia si stanno appropriando del liscio e del folk come espressione di musica libera e indipendente in cui si può contemporaneamente recuperare la tradizione con un occhio alla sperimentazione e all’innovazione, senza omologarsi ai suoni commerciali attuali.

“Si tratta di un grande riconoscimento per tutto il movimento del folk italiano e per il liscio e la Romagna – commenta Giordano Sangiorgi, patron del MEI e promotore dell’iniziativa -. Il MEI – Meeting Degli Indipendenti porta al Festival di Sanremo con la Regione Emilia-Romagna la nuova orchestra Santa Balera, formatasi dal circuito delle 10 balere insieme al circuito di Vai Liscio, coi giovani della scena indipendente ed emergente della Gen Z del Liscio per omaggiare i 70 anni di Romagna Mia, uno dei brani italiani più noti all’estero. L’obbiettivo è un rilancio del folk che è oggi, in un mercato omologato, un’oasi di musica libera per molti artisti della scena indipendente ed emergente italiana scoperti grazie al contest Il Liscio nella Rete del MEI che si tiene da dieci anni e esibitisi a festival e kermesse importanti come il MEI, la Notte del Liscio, Cara Forlì, Birichina, il Premio Arte Tamburini, dedicato alla prima cantante che incise Romagna Mia proprio nel 1954, e tanti altri festival ed eventi capaci di incrociare il liscio con le sensibilità rock, pop, elettronica, d’autore, world e jazz di tutti questi grandi giovani musicisti”.

Biden a Netanyahu: non ci sto ad un anno di guerra a Gaza

Biden a Netanyahu: non ci sto ad un anno di guerra a GazaNew York, 26 gen. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden in una telefonata del 19 gennaio al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha  dichiarato di non voler accettare un anno di guerra a Gaza. Lo scoop è del sito di notizie Axios che ha sentito due funzionari statunitensi. Uno dei funzionari ha riferito che almeno un terzo dei 40 minuti della telefonata di Biden con Netanyahu, lo scorso 19 gennaio si è concentrato sul calendario di guerra israeliano e sui tempi per
passare ad operazioni a bassa intensità nella Striscia di Gaza, oltre che sulla strategia di guerra di Israele nel suo insieme. Il presidente americano ha fatto pressioni su Bibi perché riducesse l’operazione militare, aggiungendo che gli Usa non sarebbero stati disposti ad un anno di guerra.

Biden vuole che la guerra finisca prima delle elezioni di novembre ed è molto preoccupato che il perdurare della battaglia faccia perdere il sostegno dell’elettorato giovane. Netanyahu, al contrario, il giorno prima della telefonata aveva detto che la guerra sarebbe continuata “per molti altri mesi”. 

La Corte dell’Onu chiede ad Hamas di liberare gli ostaggi e a Israele di prevenire il genocidio, ma non la tregua

La Corte dell’Onu chiede ad Hamas di liberare gli ostaggi e a Israele di prevenire il genocidio, ma non la treguaRoma, 26 gen. (askanews) – La Corte internazionale di giustizia (Cgi) dell’Onu ha rigettato la richiesta di Israele di respingere il caso presentato dal Sudafrica per presunte violazioni della Convenzione sul genocidio nel conflitto in corso della Striscia di Gaza, chiedendo a Israele di adottare “tutte le misure in suo potere per impedire che siano commessi atti” di genocidio, senza però ordinare un cessate il fuoco e lanciando poi un appello per la liberazione degli ostaggi tenuti a Gaza.

Nell’udienza tenuta oggi all’Aia – a cui era presente il ministro degli Esteri del Sudafrica, Naledi Pandor – il presidente della Corte, Joan Donoghue, ha annunciato che il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite ha giurisdizione “per esaminare il caso” ritenuto “infondato” dalle autorità israeliane, spiegando “di non poter accogliere la richiesta di Israele di cancellare la causa” a fronte di “elementi sufficienti che indicano l’esistenza di una controversia tra le parti relativa a interpretazione, applicazione o rispetto della Convenzione sul genocidio”.Quindi, “in attesa di una decisione sul merito”, la Corte ha detto di aver accolto la richiesta del Sudafrica di riconoscere “il diritto dei palestinesi di Gaza di essere protetti da atti di genocidio” e di sollecitare “il rispetto da parte di Israele dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione”, a fronte delle operazioni militari in corso nell’enclave palestinese dal 7 ottobre scorso. Queste hanno “causato un gran numero di morti e feriti, oltre che una massiccia distruzione di case, lo sfollamento forzato della grande maggioranza della popolazione e danni su vasta scala alle infrastrutture civili”.

Dopo aver citato diverse dichiarazioni di funzionari Onu sulle condizioni di vita nella Striscia di Gaza, la Corte ha sottolineato di “ritenere che la catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza corre il serio rischio di deteriorarsi ulteriormente prima che la Corte emetta la sua sentenza definitiva”, per cui i giudici hanno deciso di adottare misure provvisorie, che “non è necessario che siano identiche a quelle chieste” dal Sudafrica. Pretoria aveva chiesto, tra le altre cose, anche una sospensione immediata di tutte le operazioni militari israeliane nell’enclave palestinese.A larga maggioranza, i 17 giudici della Corte hanno stabilito che “Israele deve adottare tutte le misure in suo potere per prevenire qualsiasi atto che rientri in quanto previsto dall’articolo II della Convenzione”, ossia uccidere membri di un gruppo, causare danni fisici e mentali a un gruppo, infliggere in modo deliberato condizioni di vita progettate per provocare la distruzione totale o in parte di un gruppo, imporre misure per impedire le nascite.

“La Corte è inoltre del parere che Israele debba adottare tutte le misure in suo potere per prevenire e punire l’incitamento diretto e pubblico a commettere un genocidio nei confronti dei membri della gruppo palestinese nella Striscia di Gaza”, ha aggiunto la corte, chiedendo anche di “adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura dei servizi essenziali e dell’assistenza umanitaria urgentemente necessari per rispondere alle difficili condizioni di vita dei palestinesi nella Striscia di Gaza”.“Israele deve inoltre adottare misure efficaci per prevenire la distruzione e garantire la tutela delle prove relative alle accuse di atti che rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo II e dell’articolo III della Convenzione sul genocidio contro i membri del gruppo palestinese nella Striscia di Gaza”, ha proseguito la Corte, ordinando infine a Israele di “presentare entro un mese una relazione su tutte le misure adottate per dare esecuzione alla presente ordinanza”.

Concludendo l’udienza, la Corte ha tenuto a “sottolineare che tutte le parti in conflitto nella Striscia di Gaza sono vincolate dal diritto umanitario”, lanciando quindi un appello per “il rilascio immediato e senza condizioni” degli ostaggi in mano ad Hamas e ad altri gruppi palestinesi nella Striscia di Gaza.Dopo la decisione della Corte internazionale di giustizia dell’Aia, dal canto suo Israele denuncia il “vile” tentativo di negargli il diritto di difendersi e continuerà a combattere Hamas, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “L’impegno di Israele nei confronti del diritto internazionale è incrollabile. Altrettanto incrollabile è il nostro sacro impegno a continuare a difendere il nostro Paese e il nostro popolo”, ha affermato Netanyahu in un video in lingua inglese pubblicato online.“Il vile tentativo di negare a Israele questo diritto fondamentale costituisce una palese discriminazione contro lo Stato ebraico ed è stato giustamente respinto. L’accusa di genocidio mossa contro Israele non solo è falsa, è oltraggiosa, e le persone perbene ovunque dovrebbero respingerla”, ha continuato. Dichiarando Hamas un’organizzazione “genocida”, Netanyahu ha detto che la guerra di Israele è contro “i terroristi, non contro i civili palestinesi”, aggiungendo che Hamas ha promesso di ripetere le “atrocità” del 7 ottobre “ancora e ancora”. Nonostante la guerra, “continueremo a facilitare l’assistenza umanitaria e a fare del nostro meglio per tenere i civili lontani dai pericoli, anche se Hamas usa i civili come scudi umani”, ha affermato. 

Apple Music celebra il Festival di Sanremo

Apple Music celebra il Festival di SanremoRoma, 26 gen. (askanews) – Apple Music celebra la 74esima edizione di Sanremo con una sezione completamente dedicata al Festival della canzone italiana. I brani più amati dell’evento più importante per la musica italiana raccolti in tante playlist esclusive, a cui si aggiungono le inedite selezioni de “Il mio Sanremo”, curate in esclusiva per Apple Music da grandi protagonisti della storia del Festival: Giorgia e Paola & Chiara. Anche gli altri Servizi Apple si uniscono alle celebrazioni con spazi incentrati sul Festival.

In primo piano su Apple Music un’ampia offerta di playlist a tema Sanremo curate dal team editoriale di Apple Music: Sanremo 2024: le 30 canzoni che arricchiranno il palco dell’Ariston nel corso del 74esimo Festival di Sanremo, tra grandi nomi della musica italiana e sorprendenti esordi, disponibili per l’ascolto in Audio Spaziale con Dolby Atmos; Sanremo: i vincitori, la playlist che riunisce tutti i vincitori del Festival della Canzone Italiana; Sanremo: brani essenziali: una selezione di brani sanremesi più amati: perché Sanremo è Sanremo; Sanremo anni ’80: brani essenziali, la collezione di alcune delle canzoni presentate al Festival di Sanremo tra il 1980 e il 1989, diventate ormai veri e propri classici della musica italiana; Sanremo anni ’90: brani essenziali, alcuni dei brani entrati nella storia della musica italiana, presentati al Festival tra il 1990 e il 1999; Sanremo: le canzoni d’amore: il catalogo dedicato alle canzoni che hanno fatto emozionare il pubblico dell’Ariston, una vera e propria collezione dedicata a chi ama l’amore. A queste raccolte senza tempo, Apple Music aggiunge le inedite playlist Il Mio Sanremo che includono una selezione di brani scelti in esclusiva da Giorgia e Paola & Chiara, artiste che quest’anno saranno al Festival nelle inedite vesti di conduttrici.

Giorgia ripercorre i brani sanremesi che più ha amato: “Queste sono alcune tra le canzoni di Sanremo che durante la mia crescita umana e artistica hanno composto i miei ricordi e che sono rimaste nella mia memoria musicale attraverso il tempo”. La playlist Giorgia: Il mio Sanremo è un vero è proprio viaggio di 15 brani nella storia del palco più celebre della canzone italiana, tra cui spiccano canzoni intramontabili come Donne di Zucchero e La Solitudine di Laura Pausini, fino ad arrivare a brani più recenti come ZITTI E BUONI dei Måneskin. Paola & Chiara: il mio Sanremo racchiude invece la speciale selezione del duo dance pop più iconico della musica italiana. Per loro il Festival ha una grande importanza: “Tutto ha avuto inizio a Sanremo e tutto è ricominciato a Sanremo. Non possiamo che amarlo profondamente. Un luogo dove la musica suona sempre non può che essere magico”. Paola & Chiara hanno deciso di raccontare il loro Sanremo attraverso 16 brani memorabili, dalle note poetiche di Musica Leggerissima di Colapesce Dimartino all’irresistibile ritmo di Andromeda di Elodie, includendo i 5 successi che le hanno portate sotto i riflettori del palco dell’Ariston: In viaggio, Amici come prima, Per te, A modo mio e Furore.

Vince Tempera Presidente Giuria Festival della Canzone Cristiana Sanremo

Vince Tempera Presidente Giuria Festival della Canzone Cristiana SanremoRoma, 26 gen. (askanews) – Il Maestro Vince Tempera, più volte Direttore d’Orchestra del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, arrangiatore e compositore, è il nuovo Presidente di Giuria della terza edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024, www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it, che si terrà dal 7 al 9 febbraio 2024 nel Teatro della Federazione Operaia Sanremese, in concomitanza con il Festival della Canzone Italiana. Ad annunciarlo è stato Fabrizio Venturi, Direttore Artistico e Conduttore del Sanremo Cristian Music Festival. Fabrizio Venturi sarà affiancato nella conduzione del Festival dal giornalista Claudio Brachino e dal terzetto femminile Susanna Messaggio, Daniela Fazzolari e Francesca Lovatelli Caetani. La tre giorni del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 sarà trasmessa in diretta televisiva nazionale, dalle ore 15 alle ore 18.30, su Bom Channel, canale 68 del digitale terrestre, canale 5058 di Sky, sull’App Bom Chanell e su LaC TV, canale 11 del digitale terrestre (Calabria e Sicilia orientale), canale 411 Tivùsat, canale 820 Sky e sull’App LaC Play, sul web sul sito del Festival della Canzone Cristiana www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it e in diretta radiofonica su Radio Mater. “Sono e siamo onorati di avere come Presidente di Giuria un Maestro d’Orchestra di rilievo come Vince Tempera. I 24 concorrenti in gara sono di straordinaria levatura artistica, tuttavia una scelta dovrà essere effettuata. Il Maestro Vince saprà cogliere quelle sfumature che fanno di un artista il miglior concorrente. Per la terza edizione del Festival ho voluto attribuire enorme rilevanza non solo alla Giuria, ma anche alla conduzione, in quanto il Festival della Canzone Cristiana lo merita essendo il primo Festival italiano della Christian Music. Ed, inoltre, merita, per lo stesso motivo, la diffusione della diretta televisiva su rete nazionale” ha affermato Fabrizio Venturi.

Unrwa indagherà sul presunto coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti negli attacchi di Hamas del 7 ottobre

Unrwa indagherà sul presunto coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti negli attacchi di Hamas del 7 ottobreRoma, 26 gen. (askanews) – L’Unrwa – Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Medio Oriente – ha dichiarato che indagherà sul presunto coinvolgimento di diversi suoi dipendenti negli attacchi di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele e di aver interrotto i rapporti con questi membri del personale. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters.

“Le autorità israeliane hanno fornito all’Unrwa informazioni sul presunto coinvolgimento di diversi dipendenti dell’Unrwa nei terribili attacchi del 7 ottobre contro Israele”, ha dichiarato Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa. “Per proteggere la capacità dell’agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri del personale e di avviare un’indagine per stabilire la verità senza indugio”, ha aggiunto.

La Corte dell’Aia esaminerà le accuse e ordina a Israele di adottare misure per evitare il genocidio a Gaza

La Corte dell’Aia esaminerà le accuse e ordina a Israele di adottare misure per evitare il genocidio a GazaRoma, 26 gen. (askanews) – La Corte internazionale di giustizia (Cig) ha giurisdizione per pronunciarsi sul caso presentato dal Sudafrica contro Israele per presunte violazioni della Convenzione sul genocidio. È quanto ha dichiarato il presidente della Corte, Joan Donoghue, spiegando nell’udienza in corso all’Aia che ci sono “prove sufficienti di una controversia tra Israele e Sudafrica” e che il “Sudafrica è legittimato” ad avviare il caso.

Inoltre, la Corte internazionale di giustizia (Cgi) dell’Onu ha deciso che “ci sono le condizioni per ordinare misure provvisorie” nel caso presentato dal Sudafrica contro Israele e ha ordinato a Israele di “adottare tutte le misure in suo potere” per prevenire che siano commessi atti in violazione della Convenzione sul genocidio. È quanto ha dichiarato il presidente della Corte, Joan Donoghue, illustrando nell’udienza in corso all’Aia le misure decise. “Israele deve garantire che le sue forze non commettano un genocidio” e “deve adottare tutte le misure in suo potere per prevenire e punire l’incitamento diretto e pubblico a commettere un genocidio nei confronti dei membri del gruppo palestinese”. Israele deve “prevenire la distruzione e garantire la tutela delle prove” del presunto genocidio.

Israele deve adottare misure per garantire “i servizi essenziali e l’assistenza umanitaria urgentemente necessari nella Striscia di Gaza” e deve presentare un rapporto alla Corte tra un mese.