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Ucraina, Orban: bloccherò la proposta di adesione di Kiev all’Ue

Ucraina, Orban: bloccherò la proposta di adesione di Kiev all’UeRoma, 20 mar. (askanews) – L’Ungheria si opporrà all’adesione dell’Ucraina all’Unione europea durante il Consiglio Ue: lo ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban, spiegando che ciò comporterebbe un costo di oltre 1.300 euro alle famiglie ungheresi solo nel primo anno. Secondo il capo del governo di Budapest, inoltre, colloqui su questo non potranno essere tenuti fino a quando non saranno disponibili i risultati di un sondaggio nazionale in Ungheria sull’ammissione di Kiev.


“Se l’adesione dell’Ucraina all’Ue avrà luogo, cosa che non consiglierei, e chiedo agli ungheresi di impedirlo congiuntamente, allora apparirà un altro assegno che dovremo pagare ogni anno. Ogni famiglia ungherese pagherà 500.000 fiorini a nucleo familiare (più di 1.300 euro) per l’adesione dell’Ucraina. Nuovi paesi possono essere ammessi nell’Unione Europea se tutti gli stati membri lo sostengono. E noi non lo sosteniamo. E bloccherò le proposte pertinenti”, ha affermato Orban in un messaggio video su Facebook.

La Casa Bianca: splendida conversazione tra Trump e Zelensky

La Casa Bianca: splendida conversazione tra Trump e ZelenskyRoma, 19 mar. (askanews) – Una “splendida conversazione” quella avuta oggi tra il presidente Usa Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’ha detto oggi la portavoce della Casa bianca Karoline Leavitt, leggendo una nota sulla telefonata.


“Oggi il Presidente Trump e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno avuto una splendida conversazione telefonica. Il presidente Zelensky ha ringraziato il presidente Trump per l’avvio produttivo del lavoro delle delegazioni ucraina e americana a Gedda l’11 marzo. L’incontro tra i funzionari di alto livello di entrambi i Paesi ha contribuito in modo significativo ad avanzare verso la fine della guerra”, ha letto Leavitt. “Il presidente Zelensky – ha continuato – ha espresso gratitudine al presidente Trump per il sostegno degli Stati uniti, in particolare per i missili Javelin che Trump è stato il primo a fornire nel suo impegno per la pace”. I due leader, ha detto ancora la portavoce, “hanno concordato che Ucraina e Stati uniti continueranno a collaborare per porre fine al conflitto e che, sotto la guida del presidente Trump, si può raggiungere una pace duratura”.Trump “ha informato pienamente Zelensky sulla sua conversazione con Putin e sui punti chiave discussi”, ha comunicato la portavoce, aggiungendo che i due “hanno esaminato la situazione nella regione di Kursk e concordato di condividere strettamente informazioni tra i rispettivi staff della difesa man mano che l’evoluzione del fronte lo richiederà”.


Zelensky ha chiesto a Trump ulteriori sistemi di difesa aerea, in particolare sistemi missilistici Patriot, e “il presidente Trump si è detto disponibile a lavorare con lui per reperire quanto possibile, soprattutto in Europa”, ha detto ancora Leavitt. I due leader hanno concordato “un cessate il fuoco parziale sugli attacchi alle infrastrutture energetiche”, ha detto ancora la portavoce della Casa bianca, segnalando che “i team tecnici si incontreranno nei prossimi giorni in Arabia saudita per discutere l’estensione del cessate il fuoco fino al Mar nero, come tappa verso un cessate il fuoco completo. Hanno convenuto che questo potrebbe rappresentare il primo passo verso la fine definitiva della guerra e la garanzia della sicurezza”.


Zelensky, dal canto suo, “ha espresso riconoscenza per la leadership del Presidente Trump in questo sforzo, ribadendo la sua disponibilità ad adottare un cessate il fuoco totale” recita la nota. Trump ha inoltre discusso della fornitura di energia elettrica e della gestione delle centrali nucleari ucraine, affermando che gli Stati Uniti potrebbero offrire supporto grazie all’esperienza nel settore elettrico e dei servizi pubblici. Secondo Trump, “la gestione americana di queste infrastrutture costituirebbe la migliore protezione e sostegno all’infrastruttura energetica ucraina”.


Il leader ucraino ha ringraziato Trump anche per l’attenzione alle questioni umanitarie, incluso lo scambio di prigionieri di guerra, ricordando l’avvenuto scambio di recente e apprezzando la leadership americana. Il presidente Usa “ha chiesto informazioni sui bambini scomparsi dall’Ucraina durante la guerra, compresi quelli rapiti, promettendo di collaborare strettamente con entrambe le parti per assicurarne il rientro in patria”. Entrambi i presidenti – ha proseguito la portavoce – “hanno sottolineato che tutte le parti devono continuare a impegnarsi per far funzionare il cessate il fuoco”.

Italia-Usa,Noseda confermato a direzione NSO di Washington sino a 2031

Italia-Usa,Noseda confermato a direzione NSO di Washington sino a 2031Milano, 19 mar. (askanews) – La National Symphony Orchestra di Washington ha confermato per un ulteriore quadriennio il Maestro Gianandrea Noseda come direttore musicale, incarico che detiene dal 2017, estendendo fino al 2031 la durata dell’attuale contratto che comprende la stagione 2026-2027. Ciò assicura che “la sua notevole leadership e la sua collaborazione artistica con la NSO” – come recita il comunicato diffuso dal Kennedy Center – “prosegua fino alla stagione del suo centenario nel 2031”.


La decisione arriva all’indomani della rinnovata attenzione dei vertici dell’amministrazione USA nei confronti della prestigiosa istituzione culturale federale, alla cui presidenza è stato da poco eletto il Presidente Donald Trump, manifestatasi anche con l’inedita partecipazione del Vice Presidente J.D. Vance e consorte al concerto per violino n. 2 di Shostakovich e a Petrushka di Stravinsky diretti proprio da Gianandrea Noseda. Nominato come direttore musicale designato nel gennaio 2016, Noseda è direttore musicale effettivo da settembre 2017. Il rinnovo contrattuale giunge pertanto quasi al termine di un rapporto decennale con la NSO e “ribadisce – si legge ancora nel comunicato – il persistente impatto di Noseda sul suono, la visione e il retaggio della NSO”.


“Per quasi 95 anni – ha dichiarato Noseda in questa occasione – la National Symphony Orchestra si è affermata come un ensamble preminente nel panorama musicale statunitense, ingaggiando talenti di prim’ordine ed eseguendo nuove opere di alcuni dei compositori americani più promettenti. Sono onorato di proseguire questo viaggio con questi straordinari orchestrali mentre ci si avvicina al centenario della NSO nel 2021. Come direttore musicale, mi sento fortunato a seguire le orme di leggende come Mstislav Rostropovich, Leonard Slatkin e Antal Doráti. È un onore continuare ad aiutare a plasmare il suono dell’orchestra e al contempo celebrare e preservare il ricco patrimonio che rende unica la National Symphony Orchestra”. Noseda, tra l’altro, contribuisce personalmente al suono dell’orchestra prestando gratuitamente ai musicisti strumenti della propria collezione privata di liuteria italiana dei secoli XVII-XIX, tra cui sette violini e una viola.


Sin dalla sua nomina a direttore musicale per la stagione 2017-2018, Noseda ha condotto la NSO in un capitolo artistico del tutto nuovo, eseguendo performance acclamate dalla critica, con una programmazione innovativa e una rinnovata attenzione alla nuova musica. Sotto la sua bacchetta, l’orchestra si è esibita in numerose performance alla Carnegie Hall nel 2019, 2023 e 2024 e lo farà nuovamente nel 2026, così come al Lincoln Center nel 2019. Ha contribuito allo sviluppo dell’etichetta della NSO, lanciata sotto la sua egida nel 2020, rilasciando numerosi album, tra cui la Sinfonia n. 9 di Dvorak, Billy the Kid di Copland, le sinfonie complete di Beethoven, le cinque sinfonie di George Walker, i quattro lavori orchestrali di Carlos Simon, e lavorando a tre prossime uscite: la Vanessa di Barber; la sinfonia n. 7 di Mahler; le sinfonie 2 e 4 di William Grant Still. Inoltre Noseda ha guidato l’orchestra nel suo primo tour internazionale post pandemia, nel febbraio 2024, con 10 concerti acclamati in nove città in Spagna, Germania e Italia. A marzo di quest’anno Noseda dirigerà l’orchestra nel suo primo tour nazionale statunitense dal 2011, con 5 concerti in Florida. Dall’inizio del suo incarico Noseda ha assunto 23 dei 96 musicisti a tempo pieno dell’organico orchestrale.


Nata nel 1931, la National Symphony Orchestra dal 1986 è affiliata al John F. Kennedy Center for the Performing Arts, dove si è esibita sin dalla sua fondazione nel 1971. Gianandrea Noseda è uno dei direttori più richiesti al mondo, riconosciuto per la sua maestria sia in ambito concertistico che operistico. È direttore musicate della National Symphony Orchestra, direttore musicale generale dell’Opera di Zurigo, principale direttore ospite della London Symphony Orchestra e direttore musicale fondatore del Tsindall Festival e dell’Orchestra Giovanile Pancaucasica. Ha diretto le maggiori orchestre internazionali, istituzioni operistiche e festival, incluso il Teatro Regio di Torino, la BBC Philharmonic, la Israeli Philharmonic Orchestra, il Teatro Marinsky, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la Pittsburgh Symphony Orchestra e la Rotterdam Philharmonic. Nato a Milano, Noseda è Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. È stato insignito dei riconoscimenti di Musical America’s Conductor of the Year, International Opera Awards Conductor of the Year, OPER! AWARDS Best Conductor e ha ricevuto il Puccini Award e l’Ambrogino d’Oro del Comune di Milano.

Al Fuorisalone un divano di design progettato escludendo la vista

Al Fuorisalone un divano di design progettato escludendo la vistaMilano, 19 mar. (askanews) – Progettare un divano di design escludendo la vista, senso al quale diamo priorità quando percepiamo la realtà. È quanto è stato realizzato con “Adrenalina incontra Museo Omero e Istituto Cavazza” frutto della collaborazione tra il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, l’azienda italiana di arredamento e design Adrenalina specializzata nella produzione di sedute, con l’art direction dei designer di Debonademeo Studio. Da questa relazione fatta di scambi, sensazioni e progettualità non convenzionale è nato un oggetto di design che verrà presentato per la prima volta alla prossima edizione del Salone del Mobile, dal 7 al 13 aprile, nell’ambito della mostra MoscaPartners Variations a Palazzo Litta Corso Magenta 24, Milano.


“Adrenalina incontra” è il secondo progetto curatoriale di una serie culturale e progettuale della durata di cinque anni inaugurata nel 2024. L’obiettivo è approcciare diverse forme espressive, con l’esplorazione e la scoperta di luoghi straordinari e figure emblematiche. Persone non vedenti e ipovedenti hanno partecipato a workshop e incontri durante i quali è nata una collaborazione frutto di scambi, sensazioni e progettualità non convenzionale con l’obiettivo di indagare la forma di un oggetto di design escludendo dall’equazione la vista, senso al quale diamo priorità quando percepiamo la realtà. In questo caso, si è voluto approfondire la conoscenza del mondo attraverso gli altri sensi coinvolti nel concetto di esperienza. Da queste serie di appuntamenti, è nato un progetto fondato sulla convinzione che la bellezza sia prima il risultato di un equilibrio tra funzioni, proporzioni e sensazioni. Il divano è un oggetto che diventa espressione della relazione fisica tra le persone e il prodotto. Questa collaborazione tra il mondo del design e persone non vedenti vuole valorizzare le componenti legate alla proporzione, al senso di accoglienza, al benessere psicofisico, alla percezione nello spazio e dello spazio. Le fasi salienti di questo percorso sono state raccolte in un documentario che riassume l’esperienza in un dialogo di gesti e di parole che ha messo in relazione i luoghi, gli oggetti e le persone, e con l’installazione che prenderà vita nei giorni del Fuorisalone.


Il divano ospitato in una delle sale al piano nobile di Palazzo Litta, è l’opera esposta al Fuori Salone che propone un approccio progettuale fondato sulla sinestesia, coinvolge indistintamente i cinque sensi e, basandosi su studi scientifici che affermano che il giallo sia il colore maggiormente percepibile in caso di deficit visivi, accoglie il pubblico in un ambiente immersivo. Il visitatore entra in una stanza al cui interno si sente investito da un inatteso shock percettivo. L’apparato decorativo, le pareti, il pavimento si colorano attraverso dei filtri applicati ai vetri della finestra, trasformando lo spazio ospitante e sovvertendo le regole percettive legate a colore e proporzione. Le didascalie dell’installazione sono tradotte in inglese e in Braille. Una serie di monitor schermati da un drappeggio semitrasparente, raccontano la genesi del progetto; mentre loop di video e suoni descrivono le fasi creative che hanno portato all’ideazione del nuovo approccio di Adrenalina al design, quale disciplina sempre più umanizzata e pensata. L’intento di Adrenalina è raccontare un design che, rinunciando all’utilizzo della vista, viene percepito come disciplina sempre più umanizzata e pensata, al di là dei tradizionali canoni estetici.

Zelensky: con Trump colloquio positivo, sostanziale e franco

Zelensky: con Trump colloquio positivo, sostanziale e francoRoma, 19 mar. (askanews) – Il colloquio con il presidente Usa Donald Trump è stato “positivo, molto sostanziale e franco”. L’ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando che Kiev accetta il cessate il fuoco parziale per le infrastrutture energetiche e anche la proposta Usa di un cessate il fuoco incondizionato lungo il confine. Ha inoltre suggerito che, “con il presidente Trump e sotto la guida americana, la pace duratura possa essere raggiunta già quest’anno”.


Nel comunicato, Zelensky ha affermato di aver “avuto una conversazione positiva, molto sostanziale e franca con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump” e di aver “concordato che Ucraina e Stati uniti devono continuare a lavorare insieme per ottenere una vera fine del conflitto e una pace duratura”. Ha aggiunto: “Crediamo che, insieme all’America, con il Presidente Trump e sotto la guida americana, la pace duratura possa essere raggiunta già quest’anno”. Trump ha condiviso con Zelensky “i dettagli della sua conversazione con Putin (di ieri) e i temi principali discussi”. Uno dei primi passi verso la cessazione completa della guerra potrebbe essere “la fine degli attacchi alle infrastrutture energetiche e civili”, ha detto ancora Zelensky precisando di aver “espresso il mio sostegno a questa misura, e l’Ucraina ha confermato la propria disponibilità a implementarla”. La parte americana – ha aggiunto il presidente ucraino – “ha inoltre proposto un cessate il fuoco incondizionato lungo il fronte, proposta che l’Ucraina ha accettato. Continueremo a lavorare affinché ciò si realizzi. Riteniamo che questi passi siano necessari per creare le condizioni per preparare un accordo di pace complessivo durante il cessate il fuoco”.


Per quanto riguarda la situazione sul campo di battaglia, i due presidenti hanno parlato della situazione nella regione russa di Kursk e “affrontato il tema del rilascio dei prigionieri di guerra e del ritorno dei bambini ucraini portati via dalle forze russe”. Hanno inoltre “discusso dello stato della difesa aerea ucraina e della possibilità di rafforzarla per proteggere vite umane”.

Telefonata Trump-Zelensky, il Presidente Usa: siamo sulla strada giusta

Telefonata Trump-Zelensky, il Presidente Usa: siamo sulla strada giustaNew York, 19 mar. (askanews) – “Ho appena concluso un’ottima telefonata con il presidente Zelensky dell’Ucraina. È durata circa un’ora”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato in un post la fine del colloquio con il leader ucraino. Gran parte della conversazione, ha spiegato Trump, è stata incentrata sul tentativo di allineare le richieste e i bisogni di Kiev e Mosca, dopo la chiamata avvenuta ieri con il presidente russo Vladimir Putin.


“Siamo molto sulla strada giusta, ha aggiunto Trump, e chiederò al segretario di Stato Marco Rubio e al consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz di fornire un resoconto preciso dei punti discussi. La nota ufficiale sarà diffusa a breve”.

M.O., Katz lancia “l’ultimo avvertimento” agli abitanti di Gaza

M.O., Katz lancia “l’ultimo avvertimento” agli abitanti di GazaRoma, 19 mar. (askanews) – “Residenti di Gaza, questo è un ultimo avvertimento”: con queste parole il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, si è rivolto ai cittadini della Striscia di Gaza che verranno presto emessi nuovi ordini di evacuazione per le zone di combattimento nell’enclave palestinese, ammonendo che se gli ostaggi non saranno rilasciati e Hamas costretto a lasciare “Israele agirà con una forza che non avete ancora visto”.


“Gli attacchi dell’aeronautica contro i terroristi di Hamas sono stati solo il primo passo. Diventerà molto più difficile e ne pagherete il prezzo. L’evacuazione della popolazione dalle zone di combattimento ricomincerà presto. Se tutti gli israeliani rapiti non verranno rilasciati e Hamas non verrà costretto a lasciare la Striscia di Gaza, Israele agirà con una forza che non hai ancora visto”, ha detto Katz in un videomessaggio pubblicato su X e riportato dal Times of Israel. “Seguite il consiglio del presidente degli Stati Uniti. Liberate gli ostaggi e rimuovete Hamas, e vi si apriranno altre opzioni, tra cui partire verso altri posti nel mondo per chi lo desidera. L’alternativa è la distruzione assoluta”, ha aggiunto.

Uccisi 2 dipendenti Onu nell’attacco israeliano a Gaza

Uccisi 2 dipendenti Onu nell’attacco israeliano a GazaRoma, 19 mar. (askanews) – Due dipendenti delle Nazioni Unite sono rimasti uccisi in un raid che ha colpito un edificio delle Nazioni Unite a Deir El Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Lo ha reso noto una fonte delle Nazioni Unite all’Afp. I due morti sono dipendenti dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi di progetto (Unops) e del Mine Action Service (Unmas), ha precisato la fonte. In precedenza Hamas aveva annunciato un morto e quattro feriti nello stesso attacco mentre le Idf avevano smentito di aver preso di mira l’edificio dell’Onu.

”Rearm Europe”, le proposte della Commissione Ue per la difesa

”Rearm Europe”, le proposte della Commissione Ue per la difesaBruxelles, 19 mar. (askanews) – Le emissioni di debito che la Commissione europea farà sui mercati dei capitali per finanziare i prestiti agli Stati membri del nuovo Fondo “Safe”, fino a 150 miliardi di euro, per rafforzare le capacità dell’industria della difesa, avranno scadenza massima di 45 anni e un periodo di tolleranza di 10 anni per il rimborso del capitale. E’ quanto prevede la proposta di regolamento per il Safe (“Security Action for Europe”) che la Commissione ha presentato oggi a Bruxelles, nel quadro del piano “ReArm Europe” e del “Libro bianco sulla Difesa europea – preparazione per il 2030”.


I prestiti avranno i tassi d’interesse che saranno decisi sui mercato dei capitali per le emissioni di debito della Commissione, e che sono inferiori a quelli che possono scontare per i loro titoli di Stato una ventina di Stati membri (tra cui l’Italia). Sono stati esattamente 20 paesi membri che hanno usato i prestiti, di un altro fondo basato su emissioni di debito Ue durante la pandemia di Covid, il programma “Sure” da 100 miliardi di euro per il sostegno ai sistemi nazionali di cassa integrazione. I due strumenti sono basati su un modello molto simile, come ha ricordato il commissario europeo alla Difesa e allo Spazio Andrius Kubilius, durante la conferenza stampa di presentazione della proposta legislativa, oggi a Bruxelles. I prestiti saranno decisi dalla domanda degli Stati membri, senza alcuna chiave di ripartizione prefissata. Gli Stati membri che desiderano ricevere i prestiti dovranno presentare alla Commissione, entro sei mesi, un piano di investimenti per l’industria europea della difesa. Il piano dovrà includere una descrizione delle attività, delle spese e delle misure per cui lo Stato membro richiede il prestito, i prodotti per la difesa che intende acquistare e, ove pertinente, il previsto coinvolgimento dell’Ucraina nelle attività pianificate.


La Commissione valuterà i piani, che includeranno l’entità del prestito e il prefinanziamento. Il prefinanziamento garantirà che il sostegno venga erogato già nel 2025, coprendo le esigenze più urgenti e costituirà fino al 15% del prestito totale. Di norma, gli Stati membri dovranno attuare i loro piani tramite appalti comuni che includano un altro paese dell’Ue o dell’Efta (l’Associazione europea di libero scambio), che include Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, oppure l’Ucraina. Gli appalti dovrebbero riguardare fornitori di prodotti e servizi con sede nel territorio dell’Unione, dell’Ucraina e dei paesi dell’Efta. Si sta lavorando alla possibilità di allargare anche al Regno Unito la partecipazione a questi appalti comuni, stabilendo un accordo di partenariato per la sicurezza e la difesa con Londra entro il summit Ue-Uk previsto a maggio. Altri possibili partenariati bilaterali, in particolare con i Paesi candidati all’adesione, non sono esclusi.


I prestiti potranno sostenere l’approvvigionamento comune di attrezzature e prodotti per la difesa, comprese le capacità di produzione e la preparazione delle infrastrutture. La Commissione ha individuato sette aree prioritarie di investimento, in linea con i gap di capacità che è più urgente colmare a livello Ue (e coerenti con il processo di pianificazione della difesa della Nato): 1) difesa aerea e missilistica; 2) sistemi di artiglieria; 3) missili e munizioni; 4) droni e sistemi anti-droni; 5) abilitatori strategici e protezione delle infrastrutture critiche, anche in relazione allo spazio (compresi i sistemi di osservazione satellitare); 6) mobilità militare; 3) sicurezza cibernetica, intelligenza artificiale e guerra elettronica. Un altro elemento importante del piano “ReArm Europe” sta nell’invito che la Commissione ha rivolto agli Stati membri ad attivare la clausola di sospensione nazionale del Patto di stabilità, che potrà fornire loro un ulteriore spazio di bilancio per aumentare la spesa per la difesa, fino all’1,5% del Pil all’anno, per quattro anni, senza che l’aumento del debito pubblico faccia scattare le procedure Ue per deficit eccessivo per i paesi interessati.


Per salvaguardare la sostenibilità di bilancio, la deviazione dovrà essere limitata a un aumento della sola spesa per la difesa, prendendo come punto di partenza la categoria statistica “difesa” nella “Classificazione delle funzioni di governo” (“Cofog”). Al termine dei quattro anni, quando scadrà la clausola di salvaguardia, le regole normali del Patto di stabilità torneranno ad applicarsi e il debito supplementare contratto dagli Stati membri per aumentare la spesa per la difesa dovrà rientrare entro il percorso di aggiustamento che sarà previsto per ciascun paese. Ma, hanno chiarito oggi fonti della Commissione, gli Stati membri interessati potranno, se lo considereranno necessario, chiedere una proroga della sospensione. La richiesta dovrà essere rivolta alla Commissione, che ne valuterà le motivazioni e potrà quindi proporne l’approvazione al Consiglio Ue.

Zelensky: non accetteremo il riconoscimento dei territori occupati

Zelensky: non accetteremo il riconoscimento dei territori occupatiRoma, 19 mar. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha precisato oggi, in una conferenza stampa congiunta con l’omologo finlandese Alex Stubb a Helsinki, che la linea rossa dell’Ucraina per un accordo di pace con Mosca è il riconoscimento dei territori ucraini occupati come russi. “Non accetteremo questo”, ha sottolineato.  Zelensky ha spiegato che le aree dell’Ucraina occupate dai russi “sono temporaneamente occupate e non saranno mai russe”. Quindi ha sottolineato: “la cosa fondamentale è non perdere l’indipendenza, la sovranità del nostro stato e che la Russia non abbia mai, mai un impatto sull’indipendenza degli ucraini”. Secondo il presidente ucraino, questioni come il ruolo e le dimensioni dell’esercito di Kiev non sono qualcosa di cui
discutere, così come le garanzie economiche. Da parte sua, Stubb ha sostenuto che “è solo l’Ucraina a definire le sue linee rosse e la sua posizione negoziale”, mentre ha sottolineato che Kiev “dovrebbe avere il diritto di scegliere il proprio futuro, il proprio destino”, incluso se vuole entrare nell’Unione europea e nella Nato. Quanto a Trump, ha spiegato Stubb, è “un negoziatore esperto” che cerca di “fermare le uccisioni, stabilire un cessate il fuoco”, per aprire lo spazio per ulteriori colloqui di pace. “Penso che la chiave di tutto questo sia che la Russia non dovrebbe mai più essere in grado di farlo. E questa è una linea rossa… sulla sicurezza europea”, ha commentato. Inoltre, ha sottolineato Zelensky,  l’Ucraina non accetterà alcun compromesso per quanto riguarda gli aiuti militari e la
condivisione di intelligence da parte degli alleati: “Nessuno può condizionare gli Stati Uniti o altri Paesi per gli aiuti all’Ucraina”, ha insistito Zelensky: “Secondo me la Russia vorrà che i nostri partner smettano di aiutarci, perché ciò significherebbe indebolire le posizioni ucraine”. “Se non hai intenzione di continuare a fare la guerra e vuoi veramente la pace, e ora sto parlando di Putin, allora perché dovresti temere l’esercito ucraino? Perché fare di tutto per indebolire il nostro esercito o per indebolire la protezione del nostro popolo?”, ha proseguito. “Credo che non ci debbano essere compromessi negli aiuti all’Ucraina; al contrario, vanno rafforzati perché questo è un segnale che l’Ucraina è pronta a qualsiasi sorpresa da parte dei russi”, ha concluso.


Il presidente ucraino ha spiegato la sua intenzione di sentire al più presto, già oggi, il presidente Usa Donald Trump: “I prossimi passi non possono essere fatti senza di noi”, ha detto Zelensky a proposito dei colloqui per un cessate il fuoco in Ucraina. “Abbiamo avuto un incontro davvero positivo a Gedda tra i nostri team e penso che tutto sia stato sulla strada giusta, tranne gli sforzi della Russia”, ha commentato, aggiungendo che “discuterà alcuni dettagli dei prossimi passi con lui (Trump, ndr)”. “Penso di poter sentire i dettagli della sua conversazione con Putin”, ha precisato.In ogni caso, l’Ucraina è pronta a “inviare” a Gedda “il suo team tecnico per discutere i prossimi passi” di un eventuale accordo di cessate il fuoco con la Russia: “Quando si terrà questo incontro e quale sarà il suo formato, sarò in grado di dirlo un po’ più tardi”, ha dichiarato Zelensky, precisando
di poter entrare nei dettagli solo dopo aver parlato con Trump.  Secondo l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, il segretario di Stato americano
Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz torneranno in Arabia Saudita la prossima settimana per colloqui su un cessate il fuoco che dovrebbero iniziare domenica prossima a Gedda.