Un uomo ha accoltellato vescovo e fedeli in una chiesa a SydneyRoma, 15 apr. (askanews) – Un vescovo australiano e diversi fedeli sono stati accoltellati oggi durante una funzione in una chiesa nella zona ovest di Sydney: lo ha confermato la polizia, precisando che un uomo è stato arrestato e sta collaborando con gli investigatori.
L’attacco è avvenuto nella chiesa di Christ The Good Shepherd a Wakeley, riferisce il Sydney Herald. In un video caricato sui social media si vede un religioso, il vescovo Mar Mari Emmanuel, in piedi davanti all’altare della chiesa, che viene accoltellato al petto mentre parla ai parrocchiani da una persona che indossa un maglione nero. Le immagini mostrano il sacerdote che cade a terra e viene pugnalato altre cinque volte, mentre un gruppo di fedeli si precipita verso di lui e riesce a separare l’aggressore dal religioso.
Iran: attacco a Israele reazione “legittima e proporzionata”. L’Occidente apprezzi la nostra moderazioneRoma, 15 apr. (askanews) – L’attacco dell’Iran a Israele è stato una reazione “legittima” e “responsabile” al raid contro un edificio del consolato iraniano a Damasco, in Siria: lo ha ribadito oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani. Parlando ai giornalisti a Teheran, Kanaani ha affermato che “l’azione militare è stata l’ultima risorsa che ha esaurito tutti i canali diplomatici”. Kanaani ha detto che l’Iran non sta cercando di “intensificare la tensione” nella regione ma adotterà “azioni proporzionate” per difendersi.
L’Iran chiede anche alle nazioni occidentali di “apprezzare la moderazione” dimostrata dalla Repubblica islamica nei confronti di Israele, dopo il suo attacco allo Stato ebraico in ritorsione al raid che ha colpito un edificio del consolato iraniano a Damasco, in Siria. “Invece di lanciare accuse contro l’Iran, i paesi (occidentali)dovrebbero incolpare se stessi e rispondere all’opinione pubblica per le misure adottate sui crimini di guerra commessi da Israele” nella sua guerra contro Hamas a Gaza, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani. Il portavoce ha aggiunto che i paesi occidentali “dovrebbero apprezzare la moderazione adottata dall’Iran negli ultimi mesi”.
Israele-Iran, Cremlino: escalation in Medio Oriente preoccupa, serve moderazione di tuttiRoma, 15 apr. (askanews) – Mosca si dice estremamente preoccupata per l’escalation della tensione in Medio Oriente e invita alla moderazione, ha affermato il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov.
“Siamo estremamente preoccupati per l’escalation delle tensioni nella regione, invitiamo tutti i paesi della regione a mostrare moderazione. Un’ulteriore escalation non è nell’interesse di nessuno. Pertanto, ovviamente, sosteniamo che tutti i disaccordi siano risolti esclusivamente per via politica con metodi diplomatici”, ha detto Peskov riportato da Ria Novosti.
L’esercito israeliano avverte: il Nord di Gaza è una “pericolosa zona di combattimento”Roma, 15 apr. (askanews) – L’esercito israeliano ha avvertito oggi i residenti di Gaza, attraverso i social media e alcuni volantini lanciati dal cielo, che il Nord della Striscia è “una pericolosa zona di combattimento”.
Il portavoce arabo delle Forze di difesa israeliane ha inviato un messaggio “urgente” su X ordinando agli abitanti di Gaza di “rimanere nelle aree umanitarie e nei rifugi nella parte meridionale della Striscia ed evitare di tentare di tornare nel nord della Striscia” per “garantire la propria sicurezza”. L’avvertimento arriva dopo che migliaia di palestinesi, tra cui uomini, donne, bambini e anziani, sono finite sotto il fuoco israeliano ieri mentre tentavano di tornare alle loro case nel nord di Gaza.
Media Usa: metà dei missili lanciati dall’Iran non ha funzionato. Colpite due basi israeliane (ma senza gravi danni)Roma, 15 apr. (askanews) – Secondo un rapporto della ABC News, Almeno nove missili iraniani che sono riusciti a superare il sistema di difesa israeliano hanno colpito due basi aeree dello Stato ebraico durante l’attacco di ieri notte, senza provocare danni significativi alle strutture. Lo riferisce la Abc.
Cinque missili balistici hanno colpito la base aerea di Nevatim, danneggiando un aereo da trasporto C-130, una pista inutilizzata e strutture di stoccaggio vuote, ha detto un funzionario americano. Altri quattro missili balistici hanno colpito la base aerea del Negev, ma anche in questo caso non sono stati segnalati danni significativi, ha suggerito la stessa fonte citata dal network. Inoltre, tre funzionari statunitensi hanno dichiarato al Wall Street Journal che “circa la metà dei missili balistici lanciati dall’Iran” contro Israele “non sono stati lanciati correttamente o si sono schiantati prima di raggiungere la loro destinazione”. Secondo le fonti, durante l’attacco contro Israele l’Iran ha lanciato tra 115 e 130 missili balistici e solo circa la metà di essi sono stati intercettati con successo. Il resto ha fallito il proprio obiettivo per motivi tecnici, hanno riferito le fonti al quotidiano finanziario.
Le forze statunitensi hanno distrutto più di 80 droni e 6 missili balistici lanciati dall’Iran e dallo Yemen verso Israele durante l’attacco di ieri notte, ha detto poi riferito il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom). “Il 13 aprile e la mattina del 14 aprile, le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), supportate dai cacciatorpediniere del Comando Europeo degli Stati Uniti, hanno ingaggiato e distrutto con successo più di 80 veicoli aerei senza equipaggio di attacco unidirezionale (OWA UAV) e almeno sei missili balistici che intendevano colpire Israele dall’Iran e dallo Yemen”, ha precisato il Centcom su X.
Israele all’Onu: imporre “tutte le sanzioni possibili” all’IranRoma, 15 apr. (askanews) – Il rappresentante permanente israeliano presso le Nazioni Unite Gilad Erdan ha esortato il Consiglio di Sicurezza dell’Onu a imporre “tutte le sanzioni possibili” contro l’Iran dopo gli attacchi senza precedenti di ieri notte a Israele.
“Il Consiglio deve agire e condannare l’Iran per il suo terrorismo”, ha detto Erdan durante il suo intervento alla riunione straordinaria del Consiglio. “Basta nascondersi e basta bluffare. Non sottrarsi più alle responsabilità. L’Iran ha attaccato Israele dal suo territorio sovrano, pubblicamente e con orgoglio. La maschera è tolta”, ha detto Erdan al Consiglio Onu. “L’Iran, il principale sponsor mondiale del terrorismo, ha rivelato il suo vero volto di destabilizzatore della regione e del mondoà È proprio ora che il mondo deve smettere di ignorare i crimini dell’Iran e agire”, ha insistito l’ambasciatore israeliano, precisando che “tutti i gruppi terroristici che attaccano Israele sono tentacoli della stessa piovra sciita – la piovra iraniana”. Bisogna “imporre tutte le possibili sanzioni all’Iran prima che sia troppo tardi”, ha concluso.
L’Iran all’Onu invoca il diritto all’ autodifesa: “Non avevamo scelta”Roma, 15 apr. (askanews) – L’Iran “non ha avuto altra scelta che esercitare il proprio diritto all’autodifesa”. Così l’ambasciatore iraniano all’Onu, Saed Iravani, durante la riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza Onu. “Il Consiglio di sicurezza ha mancato al suo dovere di mantenere la pace e la sicurezza internazionale” non condannando l’attacco israeliano del 1 aprile contro il consolato iraniano a Damasco, e “in queste condizioni, la Repubblica islamica non ha avuto altra scelta che esercitare la sua diritto all’autodifesa”, ha commentato.
L’attacco iraniano a Israele è stato necessario e proporzionato e ha preso di mira solo strutture militari, ha detto ancora Iravani. “Le azioni concluse erano necessarie e proporzionate. Sono state precise e miravano solo a obiettivi militari. Sono state portate avanti con attenzione per ridurre al minimo il potenziale di escalation e prevenire danni ai civili”, ha precisato il diplomatico iraniano.
Il segretario generale dell’Onu Guterres: il Medio Oriente è “sull’orlo del baratro”Roma, 15 apr. (askanews) – Il Medio Oriente “è sull’orlo del baratro” e le popolazioni della regione si trovano ad affrontare il pericolo reale di un conflitto devastante su vasta scala. E’ l’allarme lanciato dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres durante la riunione del Consiglio di sicurezza di ieri sera. In questo contesto, Guterres ha invitato i paesi a ridurre le tensioni nella regione e ha chiesto loro di esercitare la massima moderazione.
Il segretario generale delle Nazioni Unite ha quindi esortato tutti i paesi a evitare qualsiasi uso della forza contro le missioni diplomatiche e altri Stati. “Il principio di inviolabilità delle missioni diplomatiche e del personale diplomatico e consolare deve essere rispettato in tutti i casi in conformità con il diritto internazionale”, ha affermato Guterres riguardo all’attacco del 1 aprile al consolato iraniano a Damasco. Inoltre, Guterres ha ricordato a tutti gli Stati membri che “la Carta delle Nazioni Unite vieta l’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato”.
Iran: non vogliamo la guerra con gli Usa ma se attaccati risponderemoRoma, 15 apr. (askanews) – L’Iran non intende avere un conflitto diretto con gli Stati Uniti, ma risponderà proporzionalmente a qualsiasi attacco americano, ha detto l’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite Amir Saeid Iravani.
“L’Iran non ha intenzione di impegnarsi in un conflitto con gli Stati Uniti nella regione, abbiamo dimostrato il nostro impegno per la pace esercitando la nostra moderazione nel coinvolgere l’esercito americano nell’intercettazione di droni e missili iraniani diretti verso obiettivi militari nei territori palestinesi occupati”, ha affermato l’inviato iraniano, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu di ieri sera. “Ciò sottolinea il nostro impegno nel ridurre la tensione e nell’evitare l’espansione del conflitto. Tuttavia, se gli Stati Uniti avviassero operazioni militari contro l’Iran, i suoi cittadini o i suoi interessi di sicurezza, l’Iran utilizzerà il suo diritto intrinseco a rispondere in modo proporzionato”, ha aggiunto l’ambasciatore.
Il gabinetto di guerra di Israele: nessuna risposta all’Iran per oraMilano, 14 apr. (askanews) – Il Gabinetto di guerra di Israele si è chiuso dopo ore di riunione senza una decisione sulla risposta agli attacchi dell’Iran, secondo quanto riporta la Cnn. Siamo decisi a rispondere – ha detto un portavoce – ma non si è ancora deciso né il momento né l’obiettivo. Si è chiesto alle forza armate di valutare altre ipotesi per la reazione. In ogni caso, i piani offensivi e difensivi di Israele sono pronti e l’allerta resta alta. Lo ha detto il portavoce dell’IDF contrammiraglio Daniel Hagari che ha spiegato, dopo la conclusione del Gabinetto di Guerra dello Stato ebraico, che le regole messe in atto la scorsa notte restano in vigore anche per queste ore.